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Autore: Khailea    16/08/2017    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Jack
Daimonas
Ailea  
Khal
Lighneers
Zell
Astral
Lacie
Hope
Grace
Milton
Seraph
Alexander
Johanna
Samantha  
Diana
 
 
SPECIALE: FESTIVAL ZOMBIE- Grazie a tutti coloro che fanno parte della gilda e creano assieme a me meravigliose avventure durante le role.-
 
 
Il cielo quel giorno era coperto da delle fitte nuvole nerastre che minacciavano pioggia, gli studenti della Werewolf's Shadow erano sistemati davanti al cancello d'entrata lungo cui i professori erano stati messi in fila, al centro c'era poi il preside che con fare sereno osservava i vari alunni mentre i suoni tipici d'un temporale riempivano il silenzio creatosi.
-Miei cari studenti, sono lieto di vedervi tutti presenti quest'oggi per il nostro primo festival. Speriamo possa essere di vostro gradimento. Ringrazio anche i professori che hanno arredato al meglio la scuola per l'evento.-
Nessuno applaudì, ogni ragazzo e ragazza era serio e cupo in viso.
-Vi spiegherò rapidamente come si svolgerà questa giornata. Gli studenti saranno divisi in due gruppi, gli zombie, che saranno impersonati da coloro che non hanno conseguito un risultato che concedesse l'oro l'ambito premio, ed i sopravvissuti. Gli zombie dovranno uccidere metaforicamente quanti più sopravvissuti possibile mentre questi dovranno resistere fino alla fine della giornata contro di loro. Ogni sopravvissuto sarà dotato di un particolare sensore che reagirà a morsi da parte dei nemici, dotati invece di particolari denti finti che lo faranno scattare, ed avranno anche degli occhiali speciali, questi non vi faranno distinguere le persone che vi circondano e vi mostreranno una specie di realtà aumentata in cui tutto sarà più sanguinoso, perfino le vostre stesse morti, sentirete un finto dolore quando gli zombie vi stapperanno le budella, ovviamente per finta. Le vostre armi saranno inoltre sostituite o rese innocue, tuttavia vi saranno comunque utili grazie a quegli occhiali, se ad esempio avete delle pistole le scaricheremo ma se sparate contro uno zombie gli occhiali mostreranno un proiettile che li ferirà, le armi bianche saranno coperte solo con un imbottitura ma il processo sarà simile, se colpite al fianco uno zombie vi sembrerà di trapassarlo. Come di consuetudine nella nostra scuola potrete vedere sangue e gente uccisa ma dipenderà tutto da questi ologrammi, le vittime del gioco verranno paralizzate da una scossa ed attenderanno l'arrivo dei professori che li faranno diventare zombie. Chi riuscirà a sopravvivere otterrà una grande ricompensa in denaro.-
Era quella a causare la serietà degli alunni, infatti i soldi che la scuola offriva durante questi eventi non era cosa da poco, poteva benissimo sistemare i fortunati per un paio d'anni.
-Non sarà necessario dire che potrete "uccidervi" anche tra di voi sopravvissuti ma è sempre meglio ricordarlo per evitare atti di bontà...bene, che il massacro inizi.-
 
 
 
Ogni angolo della scuola era ormai distrutto, le finestre sbarrate con pesanti tavole di legno su cui alcune si poteva leggere in rosso la scritta morte, i corridoi desolati dalle porte semi-distrutte, i corpi ormai in putrefazione che riempivano gli angoli, tutto lasciava intendere il pericolo della situazione ma gli studenti per nulla collaborativi non erano stati in grado di evitare un considerevole numero di perdite.
Quasi tutti si erano separati cercando di scappare dai mostri che li inseguivano, orribili creature dalla pelle grigiastra e gli occhi bianchi, in attesa di catturare le proprie prede e divorarli.
Tra queste persone c'era anche Jack che voltandosi indietro di tanto in tanto scappava per i lunghi corridoi della scuola mentre un branco di zombie gli era alle costole.
Sorrise divertito dalla situazione, non poteva certo aspettarsi di venir catapultato in una situazione ma la cosa gli provocava grande ilarità.
-Un morto è più veloce di loro.-
Non stava correndo con molta serietà, alcune volte rallentava dando modo a quelle creature d'avvicinarsi abbastanza da poterlo sfiorare ma poi con uno scatto le evitava e si portava nuovamente a metri di distanza da loro.
In quel momento aveva ormai raggiunto le scale del terzo piano ma invece che scendere normalmente si sporse oltre la ringhiera lasciandosi cadere verso quella del secondo piano, non fu molto difficile per lui afferrarla e risalire portandosi in salvo.
-Provateci se volete.-
Disse salutando con la mano gli zombie che seguendolo stavano rischiando di cadere per le scale, prendendo a camminare lungo il nuovo corridoio, dalle aule provenivano vari versi grotteschi ed alcune urla di ragazzi che probabilmente erano stati catturati.
Alcune delle mani grigiastre sbucavano da delle crepe nel legno cercando d'afferrare qualche alto povero malcapitato ma non sarebbe certo stato il suo caso, non era così folle da avvicinarsi troppo, solo quel tanto che bastava per fargli credere d'avere una possibilità di prenderlo.
Certamente per lui non sarebbe stata una giornata particolarmente noiosa.
Non era però il solo ad essere inseguito da quegli inarrestabili predatori, Diana si trovava nel corridoio principale della scuola ed era inseguita da due creature che non le davano tregua, cercando di rallentarli aveva fatto cadere numerosi oggetti ma non le era servito a molto.
Questi infatti seguendo i suoi movimenti si stavano avvicinando sempre di più, avrebbe potuto combatterli ma non aveva intenzione d'usare subito la propria spada, prima voleva essere certa fosse la sua ultima possibilità ma cercando qualcosa che aiutarla non trovò altro che cadaveri.
Notò però che una delle finestre frantumate le lasciava abbastanza spazio per poter uscire, un graffio o due sarebbero certo stati meno gravi rispetto a ciò che sarebbe successo se fosse stata presa.
Spingendo il piede sul bordo della finestra si lanciò fuori rotolando sul terreno per evitare la caduta le facesse troppo male, si era leggermente graffiata le cosce ma era incolume e con sollievo vide che le due creature non riuscirono a seguirla, si erano bloccate entrambe dalla finestra perché tentavano di passarvi contemporaneamente.
-Haha, non sarà difficile fregarli se son tutti così.-
Non era necessario usare solamente la forza, era capace anche d'esser molto furba per questo non li aveva attaccati, presto però avrebbe dovuto per forza lottare.
Anche se il giardino le dava più spazio per correre non le offriva alcun riparo e già in lontananza riusciva a notare altri di quei mostri camminare spaesati lungo tutto il perimetro della scuola.
Doveva organizzarsi al meglio per evitare di venir schiacciata dal numero.
-Beh, sarà meglio darsi da fare...-
Anche Zell stava cercando di fare altrettanto, prima però sarebbe dovuto riuscire ad uscire dal guaio in cui si era cacciato.
Sentendo l'urlo di una ragazza era entrato in una delle classi della scuola per aiutarla, infondo non ci guadagnava nulla a voltarsi dall'altra parte, una volta entrato però si rese conto che ad urlare era uno di quegli zombie rimasto chiuso nell'aula.
Appena chiusa la porta alle sue spalle la creatura gli saltò addosso cercando di morderlo ma lui con un pugno sul viso riuscì ad allontanarla andando verso il centro della classe.
Non poteva fuggire dalla finestra, era troppo in alto e si sarebbe spezzato l'osso del collo, però non poteva nemmeno restare lì.
Quando lo zombie si rialzò cercò nuovamente di afferrarlo ma Zell fu più rapido nello schivare riuscendo ad allontanarlo dalla porta quel tanto che bastava da poter avvicinarsi ed aprirla.
-Niente pranzo oggi mi spiace.-
Chiudendo la porta in faccia allo zombie rimase qualche minuto a reggerla mentre l'altro tentava di sfondarla, fortunatamente lui era molto più forte così non corse alcun pericolo.
Si era separato dal gruppo pensando fosse più sicuro ma non ne era più così certo, non era una situazione molto facile, se fosse stato assieme a qualcuno di poco affidabile probabilmente sarebbe stato eliminato.
Allontanandosi solo quando fu certo di esser fuori pericolo fece molta più attenzione a tutto ciò che sentiva, si chiese se non fosse presente anche qualche trappola, si dovette fermare però quando in lontananza sentì alcuni studenti urlare.
Avvicinandosi alla finestra notò che alcuni erano intenti a lottare in gruppo contro gli zombie per eliminarne ma le cose stavano andando al contrario, infatti uno ad uno caddero tutti sconfitti.
Quella scena fece deglutire leggermente Zell, preoccupato su come si sarebbero svolte le cose in futuro.
Non molto distante da dove si trovava lui c'era poi Johanna che si muoveva con estrema cautela, non le sarebbe bastato però continuare così.
Sentendo alcuni rumori alle proprie spalle iniziò a muoversi più velocemente entrando nella prima porta aperta che trovò e chiudendosela subito alle spalle.
Tenne le mani strette alla maniglia per qualche minuto non sentendo più alcun suono, forse aveva solo immaginato d'esser seguita ma preferiva esserne sicura.
Guardandosi intorno vide di trovarsi all'interno di un piccolo magazzino pieno di vari strumenti di pulizia, non sembrava esserci nulla di utile ma per sicurezza sarebbe stato meglio controllare, continuava a sentire su di sé una spiacevole sensazione.
Frugò tra gli armadietti ma non trovò altro che spazzoloni rotti, detersivi e stracci.
-Uffa...se ci fosse qualcosa che potesse mostrarmi se c'è qualcuno lì fuori almeno saprei d'aver un po' di fortuna...-
Disse in un sussurro scoraggiato, con la coda dell'occhio notò però qualcosa di strano all'interno di uno dei secchi presenti nella stanza, c'era infatti uno specchio ancora integro dal manico piuttosto lungo, osservandolo qualche istante le venne in mente un'idea.
Legando attraverso gli stracci il manico dello specchio al legno di uno degli scopettoni poteva aprire la porta quel tanto che bastava da sbirciare attraverso esso.
Legandolo in modo che la prospettiva fosse dalla sua parte aprì quel tanto che bastava la porta per farlo passare, in quel momento vide dall'altra parte del corridoio una figura che lentamente iniziava ad avvicinarsi.
Subito richiuse la porta sperando si trattasse di uno studente sopravvissuto, per fortuna non era uscita almeno.
-E adesso cosa faccio...-
Aspettò per molto tempo usando quel trucchetto più volte ma quella figura era sempre lì, se non avesse trovato il modo d'allontanarla sarebbe rimasta imprigionata lì dentro e non per forza la cosa le avrebbe creato un vantaggio, c'erano numerosi passaggi segreti e con un po' di fortuna qualcuno sarebbe potuto arrivare lì.
Lei non se la sentiva di usarli visto che erano troppo stretti e bui, non si poteva sapere cosa si nascondesse tra quelle strade.
Continuando a cercare trovò una vecchia trombetta azionabile tramite un pulsante, pensò a qualcosa che potesse essere utile ma ogni idea le sembrava troppo pericolosa, non aveva però altra scelta.
Attraverso altri stracci tenne premuto il pulsante evitando potesse smettere di suonare e la lanciò contro la figura, se fosse stato uno studente certamente sarebbe scappato sapendo che il rumore attirava gli zombie, se era uno di loro invece magari si sarebbe distratto dandole modo di scappare.
Fortunatamente l'ipotesi esatta si rivelò essere la prima, la figura rapidamente corse via e fu in quel momento che anche lei fuggì via, la sua azione era come un'arma a doppio taglio, presto molte creature sarebbero arrivate lì e lei non aveva intenzione di restare ad aspettare...
Era un vero peccato non si fosse accorta della persona che in silenzio era rimasta ad aspettarla, si trattava in effetti di Milton che separatasi involontariamente da Daimonas a causa della folla di persone che l'avevano spinta si era ritrovata da sola.
Vedendo qualcuno correre in quel modo aveva sperato fosse qualcuno che l'avrebbe potuta aiutare ma temendo di ritrovarsi in guai ancora più seri era rimasta immobile aspettando che la figura uscisse, quando però questa le aveva lanciato contro la trombetta non aveva potuto far altro che scappare.
Aveva molta paura potesse arrivare qualcuno di quei mostri ed era certa di non poter fare nulla per fermarli se fossero arrivati in numero.
Non voleva sembrare una ragazza che aveva bisogno degli altri per andare avanti però, aveva superato molti dolori ed avrebbe potuto superare anche quello, avrebbe trovato il suo amico e sarebbero andati via da quel posto insieme.
Scese rapidamente le spalle evitando quante più creature possibile ma quando si ritrovò in fondo agli scalini dovette fermarsi a causa d'un gruppo di zombie intenti a divorare il cadavere di un ragazzo, quella visione le diede il voltastomaco ma si trattenne, non voleva emettere nemmeno un fiato o sarebbe potuto toccare a lei quella fine.
Facendo ancor meno rumore cercò di risalire i gradini ma quando sentì dei passi avvicinarsi lasciò perdere la sicurezza ed iniziò a correre, fermandosi solo sul primo scalino di una nuova rampa nascondendosi dietro al basso muro che separava le due scale, lo zombie fortunatamente aveva preso a correre per raggiungerla e smettendo di salire i piani aveva preso a correre lungo il corridoio dando modo alla ragazza di tirare un sospiro di sollievo.
Fortunatamente era piccola quindi se si muoveva con cautela non era semplice trovarla, ma le sembrava quasi di camminare sulle uova.
-Dove saranno Daimonas e Sammy...-
Salendo solamente le scale sarebbe stato difficile trovarli, su quel piano almeno sapeva di dover fare attenzione vista la presenza di uno dei mostri, gli altri erano ancora delle incognite, prendendo coraggio iniziò a cercare nelle stanza ancora aperte da cui non proveniva alcun rumore.
Se solo fosse salita ancora sarebbe però riuscita a ritrovare il suo amico e la bambina, questi infatti si trovava assieme a Lacie in uno dei bagni superiori, la situazione però era assai critica.
Involontariamente Lacie aveva attirato l'attenzione di molte creature che li avevano seguiti fin lì, per puro miracolo il ragazzo era riuscito a chiudere la porta e la stava reggendo con tutta la sua forza.
In principio si era adoperato per trovare la sua amica ma il suo olfatto difficilmente l'avrebbe aiutato in quella situazione visto che ogni creatura aveva un odore assai pungente e forte che si mescolava con gli altri, aveva quasi scambiato perfino Lacie per uno di quei cosi ma non appena la sentì parlare si era tranquillizzato.
Cosa simile era successa con Sammy, uno di quei mostri l'aveva spaventata a tal punto da farla scappare verso una delle aule, facendola allontanare così da Milton, i due l'avevano trovata sentendo il rumore dei suoi singhiozzì.
Con gli occhiali che gli avevano dato effettivamente ci si poteva riconoscere solo tramite la voce.
-Nya Daimonas che facciamo?-
-Dobbiamo trovare una via di fuga, sono troppi e anche un solo morso o un colpo ben assestato potrebbe costarci tutto.-
-Nya se solo ci fosse anche Astral...-
L'aveva perso non appena erano entrati nella scuola, presa dalla curiosità aveva corso da sola per alcune stanza non accorgendosi d'essersi allontanata troppo, da quel momento era stato sempre più difficile trovarlo e il suo timore aumentava.
-Lo troveremo.-
-Troveremo anche Milton vero?-
Chiese Sammy tremante accanto a Lacie.
-Sicuro.-
Disse Daimonas cercando di rincuorarla, guardandosi attorno però non riuscì a vedere nulla che potesse aiutarli in quel momento, aveva pensato anche a sfondare la porta per immobilizzare momentaneamente gli zombie dall'altra parte ma non era certo che la cosa avrebbe funzionato, non sapeva nemmeno il loro -numero esatto e se fossero stati troppi non ci sarebbe stata più una possibilità di salvezza.
L'unica uscita rimasta era una finestra, saltare però da lì però sarebbe stato troppo.
-Lacie vedi qualche appiglio fuori?-
Lei aveva comunque degli artigli che avrebbero potuto aiutarla, almeno lei poteva scappare e se Sammy si fosse tenuta molto stretta a lei poteva allontanarsi,  forse trovando anche Milton.
-Nya non c'è molto, gli alberi sono troppo lontani e non ci sono buchi nya.-
Cercando di tener ferma la porta il ragazzo continuò a ragionare sul da farsi, se avesse creato qualcosa con le proprie abilità avrebbe potuto aiutarla ma si sarebbe anche fatto scoprire, e non era si fidava ciecamente della sua capacità di mantenere un segreto.
-Nya però se riuscissi a reggermi potrei con un salto arrivare alla finestra affianco!-
-Sei sicura di farcela?-
-Si nya, dovrai solo farmi oscillare un po' nya.-
Poteva funzionare, lei sembrava avere molta fiducia in quell'idea ma avrebbero comunque dovuto trovare il modo di tener bloccata la porta.
Non aveva altra scelta se non quella di creare qualcosa.
-Lacie passami quelle tavole di legno spezzate che vedi a terra.-
-Cosa vuoi farci nya?-
Cercando di non farsi vedere troppo creò alcuni grossi chiodi e finse di estrarli dalle tasche mostrandoglieli.
-Bloccheremo per qualche minuto la porta, tieni fermo il legno io intanto fisso i chiodi.-
-Posso aiutare anche io?-
Chiese Sammy avvicinandosi, voleva rendersi utile e farsi coraggio, per questo si asciugò rapidamente la lacrime afferrando una parte della tegola.
-Va bene ma fai attenzione.-
Non se la sentiva di creare anche un martello perciò si sarebbe arrangiato in qualche altro modo, sistemandoli sui lati delle tavole iniziò a colpirli con le nocche, le ferite si sarebbero sistemate comunque in poco tempo ma Lacie non fu felice di quell'idea.
-Nya fermo!Ti stai facendo male nya!-
-Non preoccuparti non è niente.-
-Non è vero stai sanguinando nya!-
-Fermati Daimonas!-
La ragazza cercò di afferrargli i polsi ma così facendo rischiò di far aprire la porta, non servì a nulla continuare a protestare visto che il ragazzo era già a più della metà del lavoro, nemmeno Sammy che era troppo bassa riuscì a fermarlo, alcune gocce di sangue erano cadute a terra ma non ci badò, purtroppo non poté fare lo stesso con lo sguardo serio della ragazza che offesa aveva gonfiato leggermente le guance.
"Non sai fare altro che deludere la gente."
Mostro aveva ragione, era abituato ormai a farlo perciò abbassò semplicemente lo sguardo.
-Meglio sbrigarsi, non durerà a lungo.-
-Aspetta nya.-
Afferrandogli inaspettatamente le mani la ragazza gli baciò le nocche, con sorpresa lui ritrasse rapidamente le mani mentre il proprio sangue aveva sporcato le labbra di lei.
-Non fare più qualcosa di simile nya.-
Non capiva perché avesse reagito così, lo trattava sempre in maniera gentile ed ora perfino quello, senza volerlo istintivamente si era allontanato nascondendo le mani.
Perfino mentre soffriva per la mancanza di Astral lei si impegnava per gli altri.
-Sammy dovrai tenerti aggrappata a lei, riesci a resistere?-
-Si...si posso farcela.-
Disse la bambina lasciandosi prendere in braccio da Lacie che se la sistemò sulle spalle.
-Non lasciarci cadere m raccomando nya.-
-Va bene...-
Tenendole il polso lasciò che la ragazza uscisse dalla finestra ed iniziasse ad oscillare, non era affatto pesante fortunatamente.
-Pronto?Uno, due, tre nya!-
Al suo tre la lasciò andare cercando di darle una spinta maggiore, nello stesso istante però la porta iniziò a cedere ed un gruppo di mani tentò di aprirla.
Lacie riuscì ad aggrapparsi al bordo della finestra, nella stanza accanto c'era una classe completamente vuota, la prima cosa che fece fu mettere al sicuro Sammy per poi tornare alla finestra. La bambina era così felice d'avercela fatta che per qualche istante dimenticò ogni cosa.
-Salta anche tu nya!-
Disse a Daimonas allungando una mano nella sua direzione, non l'avrebbe mai abbandonato. Il ragazzo perplesso guardò prima sotto di sé, quella caduta non l'avrebbe ucciso ma le gambe sicuramente avrebbero avuto dei problemi che lo avrebbero rallentato, guardò poi alle sue spalle vedendo anche l'ultimo chiodo saltare e gli zombie entrare, e guardò infine Lacie, saltando.
La scena per entrambi fu quasi a rallentatore, mentre molte mani cercavano d'afferrarlo l'unica a riuscirci fu quella della ragazza che sorridendo cercò di non lasciar scivolare il ragazzo, era molto felice si fosse fidato di lei anche se non era esattamente il motivo per il quale lui aveva saltato, anche se non lo sapeva.
Più che fiducia era convinto che qualsiasi cosa fosse successo non sarebbe contato nulla, la sua intera esistenza era irrilevante quindi aveva solo tentato la sorte, uscendone vincitore.
Lacie riuscì a tirarlo a sé facendo cadere entrambi nell'aula.
-Nya ci siamo riusciti!-
-Si siamo grandi!-
Urlarono le ragazze abbracciandolo, lui però preoccupato la tirò su velocemente avvicinandosi alla porta.
Quell'urlo non trattenuto avrebbe potuto riportarli nella stessa identica situazione di prima ma a quanto sembrava non fu così. Intuendo ciò che aveva fatto Lacie lo guardò preoccupata avvicinando a sé anche Sammy che al contrario non smise di sorridere e le abbracciò la gamba.
-C'è qualcuno nya?-
Chiese in un sussurro abbassando le orecchie.
-No, sarà meglio andarsene...-
-Su nya, andiamo a cercare Astry!-
-E Milton!-
Si, non potevano dimenticare lei, era molto preoccupato ma sapeva che l'amica era molto più capace di quanto gli alti potessero credere, confidando in questo pensiero uscì dalla classe insieme a Lacie.
Non avevano notato però che qualcuno aveva assistito alla scena...
Astral da quando si era separato dalla sorella non aveva smesso di cercarla urlando il suo nome, non gli importava d'attirare l'attenzione voleva solo trovarla.
Si sentiva malissimo per non esserle riuscita a stare dietro, se le fosse successo qualcosa sarebbe stato solo per colpa della sua debolezza nella corsa.
Sperando lei avesse preferito stare all'aria aperta o che fosse stata attirata come al solito da una farfalla si era recato nel giardino attorno alla scuola correndo come un folle per trovarla.
-Lacie!-
Urlando a pieni polmoni si appoggiò alle propria ginocchia esausto iniziando a camminare, nessuno l'avrebbe fermato durante la ricerca nemmeno il suo stesso corpo, la volontà che aveva nel ritrovarla era più forte di qualsiasi altra cosa.
Alle spalle poteva inoltre sentire il rumore di una ventina di creature che lo inseguivano, era un altro motivo per il quale doveva continuare a muoversi.
-Accidenti...potevo fare meno rumore ma così forse ne allontanerò il più possibile da lei...-
Sperava fosse riuscita a trovare qualche ragazza che potesse aiutarla o che avesse trovato un posto sicuro, non gli importava molto della sua attuale situazione, la sua mente era completamente altrove.
Alzando lo sguardo sull'edificio qualcosa però attirò la sua attenzione, una figura sfocata stava penzolando da una delle finestre dei piani più alti, teneva sulle spalle qualcuno di ancora più piccolo ed aveva una lunga coda...
-Lacie!-
Non gli servivano gli occhi per esserne certo, il suo cuore ed il suo istinto lo erano.
La preoccupazione e la rabbia salirono a dismisura, chiunque fosse quel bastardo che le stava facendo rischiare la vita l'avrebbe ucciso.
Cercò di avvicinarsi ad alcune delle finestre per entrare ma anche queste erano piene di zombie che gli impedivano il passaggio.
-Lasciatemi passare bastardi!Lacie sono qui!-
Urlò ancora più forte ma la sorella non sembrò sentire, troppo distratta da qualcosa che non riusciva a vedere.
Nel frattempo gli zombie avevano iniziato ad accerchiarlo.
-Sarà meglio per voi che mi lasciate in pace...-
Disse estraendo le sue fidate pistole, non si sarebbe fatto scrupoli per raggiungere la propria sorellina.
Iniziò a colpire con ferocia chiunque fosse troppo vicino, in particolare quelli alla finestra per farsi largo, ogni cadavere era un passo più vicino a lei, ogni goccia di sangue lo avvicinava al momento in cui l'avrebbe stretta nuovamente tra le braccia.
O almeno così credeva.
Preso dalla furia non si era reso conto di quanto rumore stesse facendo e del numero di zombie che avevano cominciato ad accerchiarlo, se prima erano poco più di una ventina ora erano cresciuti in maniera spropositata.
Lui però più che a loro pensava alla sorella che sopra stava ancora oscillando, se fosse caduta avrebbe potuto afferrarla al volo.
Ad un tratto il mondo attorno a lui si fermò, vide la sorella venir lasciata cadere, nella sua mente si crearono i più vari scenari in cui tra le lacrime la reggeva inerme tra le braccia per l'ultima volta, le braccia gli caddero e perse per un istante la voglia di continuare a lottare, senza di lei non aveva più senso.
Pensò poi al modo più rapido per vendicarsi contro la persona che l'aveva lasciata andare ma ogni idea fu stroncata quando lei riuscì ad aggrapparsi alla finestra accanto.
-Si!Grandissima Lacie haha!Questa si che è mia sorella!-
Era talmente felice che non si rese conto che gli zombie più vicini gli erano saltati addosso, uno di loro tentò di mordergli il collo ma quando riuscì ad allontanarlo fu troppo tardi.
Era schiacciato dal peso di tutti quei corpi che lo graffiavano e lo mordevano, il dolore iniziava a farsi lancinante mentre le sue armi caddero a terra.
Il sangue si sparse lungo l'erba attorno mentre i suoi occhi rimanevano fissi verso un piccolo spiraglio da cui riusciva ancora a vedere la sorella, nonostante quello che era successo era felice d'averla potuto rivedere sana e salva, capace perfino di cavarsela in una situazione simile.
-Quella è mia sorella...-
Disse con l'ultimo filo di voce prima di chiudere gli occhi.
Non molto distante da lì una ragazza dai capelli castani aveva purtroppo visto ogni cosa, Hope aveva preferito cercare le proprie amiche lì fuori visto che ad entrambe non piaceva particolarmente il caos all'interno della scuola.
Non avrebbe mai potuto immaginare di vedere una cosa simile, qualcuno era stato circondato ed assalito, ad un certo punto non era più riuscita a distinguere il sangue e gli organi da quei corpi in putrefazione.
Portandosi le mani alla bocca e trattenendo la nausea si era appoggiata all'albero dietro al quale si era nascosta, non aveva potuto aiutare quel ragazzo ma difficilmente avrebbe potuto far qualcosa per lui.
-Devo andarmene...-
Disse con voce tremante allungando il collo quel tanto che bastava per osservare quelle creature banchettare tra di loro, forse quello sarebbe stato l'unico momento in cui avrebbe potuto scappare, per quanto le dispiacesse dover usare la sfortuna di qualcun'altro.
Prendendo un profondo respiro iniziò a correre lontano da quel posto e da quell'orda mostruosa, fortunatamente non aveva modo di fare alcun rumore quindi la sua fuga fu assolutamente sicura.
Non molto distante notò che la piscina era stata lasciata aperta, grazie alla recinzione avrebbe potuto riposarsi qualche istante.
Entrandovi chiuse la porta sedendosi a terra per riprendere fiato, era stato tutto orribile, perfino lì poteva ancora sentire quelle urla, la piscina inoltre era scoperta e non sapeva quanto sarebbe potuta rimanere lì, perfino l'acqua si era tinta di una debole tonalità di rosso e certamente non si sarebbe avvicinata.
-Dove saranno...Johanna...Grace.-
Era convinta che le sue amiche sarebbero riuscite a cavarsela ma aveva comunque paura, non poteva sopportare il pensiero che al posto di quella figura tra gli zombie potesse esserci una di loro.
No non sarebbe stato così, si sarebbero ritrovate tutte.
Doveva solo sopportare e continuare  a cercare, non si sarebbe fatta fermare o catturare per nessun motivo.
Il vento che le accarezzava i capelli servì a tranquillizzarla, pensò anche ad Alexander ed al suo sorriso, magari anche lui la stava cercando, aveva tante persone da trovare ma ciascuna di loro era importantissima per lei.
-Ce la posso fare.-
Non per tutti però la situazione era così incoraggiante.
Nella gigantesca biblioteca della scuola due individui si stavano fronteggiando senza esclusione di colpi, la causa di tutto era stato il modo con cui Khal aveva gestito la situazione degli zombie, da quando era entrato non aveva fatto altro che uccidere tutto ciò che vedesse muoversi, in modo da arrivare ad eliminarli tutti, non gli importava nemmeno se assaliva dei sopravvissuti, purtroppo la persona con cui lottava non era così facile da battere come gli altri.
Seraph non era caduta nella sua trappola e così si erano ritrovati a combattere per la propria vita, entrambi in silenzio studiavano le mosse dell'avversario, entrambi tenevano tra le mani un'arma, lei la sua katana mentre lui un tubo di ferro con legato alla punta un affilato pezzo di vetro.
Quella situazione lo divertiva molto, poteva lasciar scorrere tutta la sua crudeltà senza il timore di essere scoperto, poteva uccidere ogni volta che lo desiderava o ne aveva l'occasione, Seraph al contrario era molto irritata, non aveva avuto un attimo di pace da quanto tutta quella faccenda era iniziata ma ormai era troppo tardi per andarsene.
Girarono in cerchio per qualche minuto fino a quando Khal non fece la sua prima mossa gettandole contro un libro, usò quello stratagemma per distrarla e colpirla al fianco ma non riuscì nel suo intento visto che la ragazza schivò entrambi i colpi, con un calcio le lo colpì leggermente al braccio lasciandosi però ferire in questo modo alla gamba.
Era una situazione complicata per entrambi, non ci voleva molto per capire che non stavano lottando con un novellino.
Khal iniziò a colpirlo con una serie di fendenti che vennero tutti parati in maniera eccellente, chiunque fosse quella persona aveva una notevole abilità nella spada, anche la ragazza cercò di colpirlo ma dovette ammettere non era così facile, ogni  colpo che metteva a segno ne riceveva un altro.
Con una finta alla testa lui riuscì a ferirle un piede facendola inginocchiare, tentò di spaccarle la testa con il tubo ma prima che ci potesse riuscire lei lo fermò con la propria spada interrompendolo e, con una rotazione veloce, ferendolo alle mani.
Con uno scatto lui si allontanò stringendo i denti irritato, aveva lasciato il tempo alla ragazza di alzarsi e di mettersi in una posizione d'attacco, da quel momento fu il suo turno di attaccare.
Non smise di colpire nemmeno per un secondo mettendo tutta la sua forza in ciascun colpo, il suo avversario fu costretto in questo modo ad arretrare scontrandosi contro uno degli scaffali nella stanza.
Con un rapido scatto la ragazza mirò alla spalla per bloccare il nemico ma Khal fu più veloce e si spostò facendo conficcare in questo modo la lama all'interno del legno.
Seraph era una donna d'onore che aveva un codice nella lotta, ma lui non era così.
Aveva intuito quanto fosse importante quell'arma quindi difficilmente sarebbe stata abbandonata, spostandosi dietro allo scaffale spinse fino a sbilanciarlo e come aveva sospettato Seraph non riuscì ad abbandonare l'arma del maestro, poco dopo esser riuscita ad estrarla venne schiacciata per metà sotto il peso dell'ampio scaffale.
Khal la osservò dimenarsi per recuperare la spada caduta davanti a lei, purtroppo questa non riuscì ad afferrarla a causa delle gambe bloccate, eppure era a pochi centimetri dalle sue dita, fu allora che il ragazzo scelse il modo migliore per eliminarla.
Afferrando l'elsa della katana le diede giusto il tempo di capire cosa stava per accadere prima di colpirla sul capo.
Allontanandosi dalla stanza lasciò che fossero gli zombie ad occuparsi dei resti del cadavere.
Non fu però uno zombie ad arrivare al corpo della ragazza, il fratello Alexander aveva corso fino a quel momento per seminare alcune creature ma non si sarebbe mai aspettato d'assistere alla scena di qualcuno che veniva schiacciato sotto uno scaffale, anche se aveva assistito solo alla fine di uno scontro era certo che il vincitore fosse una persona molto ignobile, non era con quei trucchi che si vinceva ed in una situazione simile non era nemmeno il caso di combattere.
Avvicinandosi al cadavere si assicurò non fosse stato ancora trasformato e facendo leva con le gambe riuscì a far uscire il corpo da quella trappola, era ormai troppo tardi ma non era il caso far trovare a quelle creature un nuovo pranzo.
Ricordava che da quelle parti era presente anche un passaggio segreto, l'aveva notato nello schema che la professoressa Mustang aveva fatto, chi l'avrebbe detto che l'avrebbe usato per nascondere un cadavere, suo fratello certamente gli avrebbe detto che c'erano modi migliori per liberarsi di un corpo ma lui non voleva saperli.
Più che per lui inoltre era preoccupato per Hope, aveva deciso d'andarla a cercare magari sul terrazzo ma non era un'impresa facile raggiungere visto il numero di mostri nei dintorni.
Azionò una leva nascosta rivelando quello stretto passaggio segreto, si poteva dire una fortuna che in quelle condizioni quella persona non dovesse temere di soffrire per la claustrofobia.
Adagiando il corpo a terra con molta delicatezza richiuse il passaggio allontanandosi, doveva assolutamente andarsene prima di ritrovarsi in qualche altra spiacevole situazione...
Se c'era chi pensava a scappare dagli zombi o chi pensava ad ucciderli c'erano anche coloro che desideravano trovare delle armi anche solo per difendersi.
Tra queste persone c'era  Grace che  si era mossa con molta cautela da quando quella storia era iniziata, non era certo a suo agio ma mostrarsi agitata avrebbe complicato certo tutto.
Non aveva nemmeno intenzione di creare qualche alleanza, in situazioni simili poteva contare solo su di sé o chissà come sarebbe finita.
In quel momento si trovava in una delle classi ancora integre, spesso aveva visto i professori sequestrare delle armi, quindi con un po' di fortuna avrebbe potuto trovare qualcosa per difendersi.
Frugando nei cassetti trovò ben poco, solo un coltello mezzo rotto, non era affatto ciò che si era aspettata e dall'irritazione avrebbe quasi voluto lanciarlo fuori dalla finestra, se non fosse che proprio lì si trovavano numerosi mostri pronti a catturarla.
-Accidenti mai una volta che trovo veramente qualcosa di utile, cosa dovrei farci con questo pulir loro i denti?-
Scocciata si avvicinò alla porta controllando non ci fossero pericoli e si affrettò ad uscire da lì, doveva trovare le sue amiche e nel frattempo trovare anche delle armi per tutte e tre, aveva portato con sé lo zaino che di solito usava per andare a scuola e visto che era vuoto poteva contenere molti oggetti.
Camminando a passo lento per i corridoi continuò a guardarsi intorno, preoccupata per ogni corpo che incontrava, pensò anche  a suo fratello ed a tutte le volte che lui l'aveva sostenuta.
Sicuramente se fosse stato lì l'avrebbe rassicurata ricordandole tutte le volte in cui era stata capace di mostrare il suo meglio.
-Nate...riuscirò a farcela.-
Pensò ai luoghi in cui avrebbe potuto trovare Johanna e Hope, conoscendole sicuramente potevano essersi dirette o in giardino o sul tetto, ma prima di andare in quei posti si sarebbe organizzata.
Ad un tratto sentì un forte rumore alle proprie spalle, girandosi non vide nessuno fortunatamente ma preferì allontanarsi il più possibile da quel punto, anche se era curiosa di sapere di cosa si fosse trattato.
E se fossero state...
-Accidenti, devo andare a vedere.-
Non poteva evitarlo, se fossero state loro e le avesse ignorate non se lo sarebbe mai perdonato, correndo con il cuore in gola si affrettò a raggiungere il punto dal quale aveva sentito quel rumore, non era molto distante fortunatamente ma una volta arrivata lì non trovò altro che una trombetta legata con della stoffa.
-Ragazze?-
Chiese con titubanza guardandosi intorno ed aprendo anche le porte vicine, non prima però d'aver spento quell'affare.
Ora che sapeva non erano lì avrebbe fatto meglio ad andarsene, sentiva già i passi svelti degli zombie che stavano arrivando.
-Non si sa mai però, questa me la tengo.-
Disse infilando l'oggetto nello zaino riprendendo a correre, avrebbe potuto usarla per distrarre qualcuno in caso di necessità.
Forse anche qualcun'altro avrebbe fatto meglio ad agire come lei, qualcuno come Ailea e Lighneers.
I due si erano incontrati per caso durante la fuga da alcuni mostri e senza accorgersene erano arrivati nella classe della professoressa Mustang, per fortuna lui l'aveva subito riconosciuta grazie ai coltelli che aveva alle gambe.
Sedendosi sopra i banchi i due avevano aspettato che le acque si calmassero prima di uscire ma nel frattempo avevano iniziato a parlare per capire quale fosse la strategia migliore da usare.
-I cancelli esterni sono completamente chiusi?-
-Elettrificati, ho visto una ragazza avvicinarsi e prendere una scossa abbastanza forte da farla fuori dai giochi.-
-E come mai ti trovavi da quelle parti?Volevi scappare anche tu signorinella?-
-Volevo solo controllare le condizioni del giardino, ci sono meno zombie che fuori.-
-E potremmo usare la rete per mettere ko i rimanenti in caso di necessità.-
-Sappiamo entrambi però che la nostra collaborazione non durerà a lungo.-
-Lo so, siamo due lupi solitari, non possiamo cambiare le cose, ma almeno siamo onesti e come vedi condividiamo informazioni.-
-Io sto condividendo informazioni, tu non mi hai detto nulla.-
-Vero.-
-Quindi?-
Il ragazzo rise leggermente divertito.
-Beh intanto ho notato che la maggior parte delle creature sta nelle zone vicino alle scale, quindi se qualcuno volesse eliminarne molti in un colpo solo dovrebbe inventarsi qualcosa in quei punti.-
-Tipo una bomba?-
-All'incirca si, non troppo potente ovviamente ma qualcuno ha le capacità necessarie per creare certi gingilli.-
-Quindi vuoi crearne una ed usarla.-
-Non so io parlo per ipotesi, ma ti consiglio di non stare troppo vicina alle scale.-
-Afferrato, hai incontrato altri oltre a me?-
-No, tu?-
-Nemmeno, non è facile riconoscersi in queste condizioni.-
-E' vero, bisogna fare molta attenzione, ma si possono pur sempre usare dei trucchi, io ad esempio ti ho riconosciuto per i coltelli.-
-Non tutti hanno dei segni distintivi però, Johanna e Grace ad esempio non portano con sé particolari oggetti, Lacie ed Astral è già un altra cosa visto la coda e il cappello ma se decidessimo d'uccidere quanti più nemici possibili ci sarebbe anche il rischio di ferire qualcuno che conosciamo.-
-Sono sorpreso ti preoccupi questa cosa, ti stai affezionando al gruppo dell'isola?Oppure c'è qualcuno in particolare che ti preoccupa non ferire?-
-Nulla di tutto questo, non mi va di discutere in futuro con gente che a quanto pare sono destinata a vedere spesso. Ed eliminare uno del gruppo mi pare tra i modi migliori per farlo.-
-Certo, ma secondo me è più la seconda.-
Alzando gli occhi al cielo la ragazza lasciò perdere il discorso e si avvicinò alla porta.
-Vai già via?-
-Non è sicuro restare troppo tempo nello stesso posto, dovresti saperlo.-
-Hai ragione, aspetterò un po' però prima di andare, non si sa mai magari nel frattempo che esci attiri degli zombie. Fai attenzione eh.-
-Certo, cerca di non farti eliminare.-
 
 
 
Rapidamente la ragazza si spostò tra i vari piani cercando d'evitare quante più creature possibile, da quando gli aveva detto Lighneers presto ci sarebbero stati dei problemi tra le scale ed era quindi il caso d'approfittare di questa cosa.
Aveva deciso di spostasi sul tetto in modo da non rimanere bloccata negli altri piani, il giardino era troppo pericoloso e se fosse stata in uno dei corridoi sarebbe stata dura sconfiggere molte creature, lì sopra invece sicuramente erano in numero ridotto e non così problematico.
Era vero però che lungo le scale se ne trovavano molti per questo alle ultime fu costretta a fare molto rumore per attirarli lontano da lì, riuscita nell'intento si affrettò a salire quelle che l'avrebbero condotta sul tetto e con la stessa rapidità si chiuse la porta alle spalle.
Subito si rese conto di non esser sola ma questo non la preoccupò anzi, sorridendo estrasse due coltelli iniziando a correre contro gli zombie lì con lei, muovendosi con rapidità ed evitando s'ammassassero in un unico punto riuscì rapidamente ad eliminarli rimanendo così sola.
Alzò lo sguardo al cielo sopra di lei respirando a pieni polmoni, distinguendo nell'aria l'odore ferroso del sangue che l'aveva circondata, alcuni schizzi le avevano sporcato anche la divisa ed i capelli ma di questo non se ne preoccupava.
Era così strano quel mondo, non c'era nulla che impedisse loro un simile comportamento e chi agiva in modo contrario era preso di mira da molti, le vennero in mente tante persone tra cui Hope, Grace, Johanna, Sammy e Milton, loro erano persone che chiunque poteva definire normali, se se ne fossero andati da quella città sicuramente non avrebbero avuto problemi con la legge al contrario suo, eppure c'era da rispettare qualcuno che era in grado di sopportare quello stile di vita senza lasciarsi influenzare.
Loro probabilmente avrebbero potuto vivere liberi.
Voltando la testa osservò l'ammasso di cadaveri che aveva causato, intravedendo anche i fantasmi delle vite che aveva preso e che certamente l'avrebbero condotta d'un passo più vicino all'inferno...
Non molte altre persone si potevano concedere il lusso di fermarsi a riflettere però, Milton era arrivata al quarto piano della scuola fortunatamente ancora illesa, si era allontanata dalle scale perché i mostri erano aumentati ma stava avendo sempre più problemi a trovare un posto sicuro in cui fermarsi.
Il cuore iniziava a battere molto rapidamente e non solo per l'agitazione ma anche per la stanchezza, appoggiandosi ad una parete però sentì alcune voce in una classe non troppo distante.
Ciò che era successo prima nel corridoio le impediva di avvicinarsi troppo e la distanza non le fece riconoscere le persone che parlavano ma la curiosità al contrario la spinse ad ascoltare con attenzione.
A parlare erano Grace e Zell che, incontratisi per puro caso fortunatamente riconoscendosi, avevano deciso di fermarsi per parlare, era più Zell ad aver insisto visto che l'altra non aveva alcun interesse a fermarsi troppo, soprattutto con una persona che sapeva combattere e poteva ferirla.
-Hai incontrato Hope e Johanna?-
Fu la prima domanda che pose a Zell, Milton da lontano non riuscì a sentire i nomi per questo motivo si avvicinò.
-No mi dispiace, ma non le ho nemmeno notate tra i cadaveri se può consolarti.-
-Non molto.-
-Mi spiace...ascolta lo capisco il fatto che tu sia diffidente ma forse dovremmo fare squadra.-
-No, io ho i miei obbiettivi.-
-E io voglio sopravvivere, possiamo aiutarci a vicenda.-
-Mi dispiace ma non è il caso.-
-Posso sapere almeno perché?In due saremmo più al sicuro.-
-Io la vedo al contrario, in più persone si rischia molto di più, non posso accettare la tua proposta ma posso giurarti che se ci incontreremo di nuovo e sarai in pericolo farò il possibile per aiutarti. Però è tutto ciò che posso fare.-
-Capisco...-
Il ragazzo era alquanto deluso da quel rifiuto, non lo trovava molto utile per nessuna delle due parti ma se lei non voleva non l'avrebbe costretta.
-Meglio che vada allora...in bocca al lupo.-
-In bocca al lupo.-
Milton che aveva sentito buona parte della conversazione subito s'affrettò per raggiungere la stanza, almeno una delle due persone sembrava intenzionata a creare un team e poteva aiutarla, vedendo una figura uscire dalla stanza pensò fosse quella la persona in questione e cercò di seguirla.
-Aspetta!-
Cercò di correre il più velocemente possibile ma Grace non l'aveva nemmeno notata ed aveva proseguito per la propria strada seminandola involontariamente.
-No...no aspetta!-
Milton sconfortata e stanca si appoggiò alla parete cercando di riprendere a respirare normalmente ma il petto per lo sforzo aveva incominciato a farle male, sembrava esser diventato tutto ancora più difficile...
Sentì alle sue spalle alcuni passi che velocemente la stavano raggiungendo ed allarmandosi pensò d'aver attirato degli zombie con le sue urla.
-Devo nascondermi.-
Non ebbe altra scelta se non nascondersi nella prima porta che le era più vicina, ritrovandosi in questo modo in un umido stanzino, se fosse rimasta dov'era avrebbe visto che in realtà si trattava solo di Zell, il ragazzo sentendo una ragazzina urlare pensò si trattasse stavolta di qualcuno che aveva veramente bisogno d'aiuto. Continuò per questo a correre superando il nascondiglio di Milton.
-Accidenti, me lo sono immaginato?-
Stava andando solo nella stessa direzione di Grace e dubitava che fosse stata lei a chiedere aiuto, in effetti la ragazza ancora non si era fermata nella propria ricerca ma procedeva a passo sicuro e spedito.
Nei dintorni c'era anche qualcun'altro che si stava muovendo, il gruppo di Daimonas, Lacie e Sammy stava cercando qualcosa che potesse aiutarli ma all'improvviso qualcosa bloccò Daimonas.
-Daimonas tutto bene nya?-
-Perché ti sei fermato?-
-Io...-
Gli era sembrato d'udire la voce di Milton che urlava a qualcuno d'aspettarla.
"Te lo sarai immaginato come hai immaginato la vostra amicizia"
Nemmeno le parole di Mostro lo scalfirono, se c'era la possibilità di ritrovarla poteva anche appartenere tutto ad una sua illusione bastava che il suo ritrovamento fosse vero.
-Io devo andare a controllare una cosa. Voi potete proseguire?-
-No nya veniamo con te!Non possiamo separarci nya!-
-Per favore Lacie, è una cosa molto importante e tu hai già sforzato troppo il tuo corpo.-
-Non è vero nya!-
-Sssh micetta, rischi d'attirare i mostri.-
Disse Sammy accarezzando la testa della ragazza che la teneva in braccio.
-Lacie, te lo chiedo come un favore personale.-
Disse Daimonas guardandola seriamente, lei però non aveva intenzione di accettare il fatto se ne andasse, aveva già perso Astral ed ancora non l'aveva trovato, non poteva perdere anche lui.
Purtroppo anche Daimonas era altrettanto testardo, era certo però che sarebbero state meglio senza di lui.
Senza aggiungere altro si voltò con uno scatto iniziando a correre al massimo della sua velocità.
-Aspetta nya!-
Lacie cercò di non perderlo di vista ma con Sammy tra le braccia non poteva evitare d'avere qualche difficoltà nel correre.
-Micetta dov'è andato Daimonas?-
Chiese Sammy sconsolata guardandosi intorno.
-Non lo so nya...ma dobbiamo trovarlo nya.-
Ora aveva ben due persone da ritrovare, e c'erano anche Ailea e Seraph, solo in quel momento le era passato per la mente con tutte le preoccupazioni che aveva avuto ed un po' per questo si sentì in colpa.
Muovendosi con cautela cercò di seguire il percorso del ragazzo ma sembrava essersi volatilizzato, al termine dell'ultimo corridoio nel quale si trovavano però le sembrò di scorgere una figura che immobile li osservava.
-Daimonas nya!-
-Trovato!-
Lacie corse subito verso la figura abbracciandola e stringendola a sé ma in quel momento non fu difficile capire che non si trattava del suo amico.
-Ok che siamo simili sotto certi punti ma credo tu abbia preso la persona sbagliata.-
Jack stava camminando tranquillamente dopo esser riuscito ad evitare alcune creature ed ora si era ritrovato tra le grinfie di Lacie che lo lasciò subito andare accorgendosi dell'errore.
-Pensavo fossi Daimonas nya...-
-Non l'ho visto da queste parti, perché lo cerchi?-
-Come perché!E' mio amico nya!-
-Sssh ok ok non urlare.-
Disse il ragazzo a bassa voce guardandosi intorno.
-Hahaha micetta rumorosa.-
La ragazza abbassò tristemente le orecchie guardando il ragazzo.
-Puoi aiutarci a trovarlo nya?-
-Perché lo chiedi a me?-
-Hai detto che siete simili nya.-
-Si ma non per questo so dove si trova.-
-Ma forse andrà dove vai tu nya.-
-Secondo quale logica?-
-Non lo so ok nya!?Voglio solo ritrovare il mio amico e il mio fratellone nya!-
-Abbassa la voce ho detto.-
Il ragazzo si passò una mano sugli occhi sospirando.
-E va bene, però non fare troppo rumore. Mi limiterò a camminare ed a fare attenzione.-
-Va bene anche così nya.-
Felice d'averlo convinto la ragazza iniziò a seguirlo, era una situazione alquanto insolita per Jack ma gli era chiaro non sarebbe stato semplice proibirle di seguirlo, ma sinceramente non ne aveva nemmeno voglia, quella passeggiata aveva iniziato ad esser noiosa.
Proseguendo non trovarono nulla d'interessante fino al momento in cui non arrivarono alle scale, in quel punto Jack notò che una strana figura stava sistemando qualcosa ai bordi di queste, con un gesto fece fermare Lacie che subito portò una mano alla bocca di Sammy per evitare parlasse, la bambina per scherzo fece la stessa cosa con lei.
Nonostante la figura non fosse distinguibile lo erano invece gli oggetti che aveva con sé, moltissime anche se pur piccole bombe costruite con oggetti facilmente reperibili nella scuola.
-Interessante...-
Lo sguardo di Lacie fece intendere la curiosità della ragazza.
-Quel tipo si è fatto delle bombe e le sta mettendo dalle scale...attirerebbe moltissimi zombie con il casino che faranno...-
-Nya dobbiamo fermarlo allora.-
Disse la ragazza liberatasi dalla mano di Sammy.
-Per quelle che ha già posizionato non possiamo far nulla ma possiamo impedirgli di mettere le altre rubandogliele.-
Non era un problema per lui se qualcuno voleva divertirsi ma combinare quel genere di scherzi in un momento simile lo trovava adatto, inoltre era un pensiero in meno per lui, qualcuno con quelle cose non era certo tra le sue preferenze.
-E come facciamo nya?-
-Se la bambina si avvicina e gli prende quelle vicino siamo apposto.-
-Ma non sarà pericoloso nya?-
-Non se fa silenzio.-
-Posso farlo.-
Disse convinta Sammy sorridendo, finalmente si sarebbe rea veramente utile, non le piacevano le persone che giocavano con quelle cose, potevano farsi male.
Seppur con riluttanza Lacie la lasciò a terra e con molta cautela le permise d'avvicinarsi alla figura rannicchiata dalle scale.
Non riuscì a riconoscerlo ma non fu così difficile prendergli le bombe, a poco a poco tornò dai due sorridendo tronfia ed assieme a loro si allontanarono rapidamente da quel posto per cercare un luogo sicuro dove nascondersi.
Nel frattempo la persona a cui quelle bombe appartenevano, ovvero Lighneers aveva appena finito di sistemare le ultime cariche di quel piano.
-Perfetto, ora manca solo quello di sotto eh...aspetta...dove sono finite!-
Non era stato facile per lui trovare dello zucchero, una bibita in lattina, del nastro adesivo e del clorato di sodio con tutti quegli zombie e soprattutto in quella quantità, a quanto pare però qualcuno doveva esser passato da quelle parti con l'intento di fregarlo.
-Se prendo il furbetto che me le ha rubate gli taglio le mani...oh bhe, ormai non posso far altro che accontentarmi.-
Aveva collegato tramite dei chip ogni bomba ad un telecomando e prendendo il pulsante sarebbe stato molto facile per lui attivarle nello stesso momento.
-Non saranno dei fuochi d'artificio ma sarà comunque qualcosa d'interessante...-
Qualche minuto prima nel frattempo alcune persone si erano incautamente avvicinate alle sue trappole...
Alexander non aveva idea di come fosse arrivato a quella situazione, si trovava al secondo piano della scuola e per errore aveva fatto cadere alcuni oggetti addosso a qualcuno che si trovava dalle scale sotto di lui, ed a questa persona la cosa non era andata molto a genio.
Ma come poteva Diana non pensare si fosse trattato d'un attacco?
Era stata una casualità decisamente sfortunata che aveva innescato tra i due un combattimento.
Dopo averlo raggiunto Diana si era affrettata a raccogliere la "sfida" che Alexander le aveva involontariamente lanciato, non era però così semplice colpire il ragazzo, certo lui non aveva ancora attaccato e non solo per il fatto d'esser disarmato ma anche perché non aveva intenzione di farlo.
-Aspetta!Non voglio lottare!-
-Certo come no, dovevi pensarci prima.-
In quelle situazioni chiunque era pronto ad ordire un inganno e lei non aveva minimamente intenzione di cascarci, non aveva estratto la spada in quanto pensava di poterlo tramortire anche senza ma lui era peggio di un'anguilla, a nulla servirono però le sue proteste con lei troppo impegnata a combattere per la sopravvivenza.
Si erano ormai spostati lungo il bordo delle scale del primo piano quando alle sue spalle il ragazzo sentì una voce familiare.
-Alexander!-
Hope, la ragazza che aveva cercato fino a quel momento lo stava chiamando con la sua meravigliosa voce.
La ragazza dal giardino si era spostava verso l'interno della scuola per cercare riparo ma avvicinatasi aveva subito riconosciuto lungo le scale la voce del ragazzo che chiedeva di non lottare, con il cuore in gola si era precipitata nella sua direzione e quando i loro occhi s'incontrarono fu pervasa da un senso di gioia.
Lo stesso fu per Alexander il quale attaccò Diana per la prima volta durante tutto il combattimento, non per ferirla ma solo per allontanarla sperando d'evitare ferisse Hope.
Con uno scatto improvviso che prese alla sprovvista la ragazza l'afferrò per le gambe sollevandola e lanciandola oltre le scale in modo d'aver qualche secondo per raggiungere l'altra.
-Hope!-
-Alexander!-
Entrambi si trovavano ora sulle scale, a pochi passi di distanza e con le braccia protese le une verso le altre.
Prima che le loro mani potessero sfiorarsi però vennero colpiti da un'improvvisa esplosione che lanciò entrambi contro la parete, l'impatto fu abbastanza forte da far chiudere i loro occhi.
I loro corpi coperti da alcune macerie e polvere si trovavano ora a terra ed alle loro mani, ancora tese verso l'altro, mancavano solo pochi millimetri per sfiorarsi.
Diana ironicamente grazie all'azione di Alexander non aveva subito alcun danno, solo un leggero fischio alle orecchie.
-Ah...accidenti.-
Appoggiandosi alla parete si sollevò avvicinandosi alle scale rendendosi così conto di ciò che era appena successo, quella sicuramente non la si poteva certo considerare una vittoria.
Ciò che non sapeva però era che anche al piano superiore qualcun'altro era stato colpito dall'esplosione.
Daimonas aveva continuato infatti a cercare il luogo in cui gli era parso sentire la voce di Milton, si trovava esattamente sulle scale quando Lighneers azionò gli esplosivi.
Per lui l'impatto non fu particolarmente violento ma venne anche lui sbalzato contro la parete e questo lo intontì leggermente, oltre a fargli fischiare terribilmente le orecchie.
Cercò di far smettere quel rumore ma anche la sua testa sembrava aver iniziato a fargli male a causa di quel suono che cresceva sempre di più, rannicchiato a terra sperava che cessasse il prima possibile, gli occhi faticavano perfino ad aprirsi.
Fu in quel momento che sentì qualcuno sollevarlo e portarlo via da lì, cercò di afferrare la figura prima che lo lasciasse a terra sperando così di scoprire chi fosse ma purtroppo non riuscì a trattenerlo, quando i suoi sensi tornarono completamente funzionali era ormai tardi per poterlo identificare.
Nella sua mente però non era scomparso il suo obbiettivo...
Nel frattempo verso gli ultimi piani qualcuno aveva sentito in lontananza il frastuono provocato dalle bombe di Lighneers.
Johanna aveva preso a muoversi con ancora più cautela rispetto a prima ma per lo meno non aveva più incontrato degli zombie, la fortuna però non aveva intenzione di  girare completamente dalla sua parte.
Aveva iniziato a controllare ogni stanza che trovasse e nell'ultima in qui era stata aveva trovato una persona non molto amichevole.
Per puro caso Khal era entrato in quella classe pensando potesse esserci qualche altro avversario, ma a quanto pare non era destino.
Johanna rimase qualche istante ferma ad osservarlo, sebbene non riuscì a riconoscerlo notò chiaramente il sangue sulla sua divisa e sul tubo che aveva tra le mani.
Un brivido freddo le percorse la schiena e dopo un attimo di panico s'affretto a correre per allontanarsi il più possibile da lui.
Ghignando Khal si sentì come se stesse giocando al gatto col topo, poteva anche divertirsi visto che ne aveva l'occasione, a passo più lento seguì la ragazza facendo scontrare il ferro contro il suolo per spaventarla ed a giudicare dai sobbalzi di questa ci stava riuscendo.
Ma come darle torto?
Essere inseguiti da qualcuno armato non era certo piacevole, non si era fatta prendere dal panico e questo sicuramente era un bene, sentì davanti a sé però il rumore di numerosi zombie, tornare indietro tuttavia era impensabile.
Prendendo coraggio corse ancora più velocemente perfino quando vide quei mostri dagli orribili volti notarla, grazie alla sua agilità riuscì in questo modo a schivarli creando allo stesso tempo un imprevisto per il suo inseguitore.
O almeno così aveva pensato.
Khal infatti notando il numero di creature non ne fu affatto spaventato bensì divertito, avvicinandosi colpì ciascuna con la propria arma, tingendo sia i muri che le pareti di rosso, respirando a pieni polmoni quell'odore che alcuni potevano trovare nauseabondo era per lui inebriante, e bastò  a fargli scordare l'inseguimento di prima, ci sarebbe stato tempo per ogni cosa infondo...
 
 
 
Khal stava lentamente allontanandosi dalla zona in cui aveva lottato contro gli zombie quando sentì un suono sommesso alle proprie spalle, uno di questi riusciva ancora a reggersi in piedi seppur con molta fatica, il viso tumefatto della creatura aveva numerose ferite ed il cranio in alcuni punti era schiacciato, era ridotto alquanto male.
Rimase qualche istante a fissarlo pensieroso indeciso se colpirlo o meno, era ferito quindi facile da manovrare, ma come avrebbe potuto sfruttare la situazione a suo vantaggio?
Sorridendo malignamente si avvicinò colpendolo in pieno viso, tramortendolo, strappò poi alcuni lembi di tessuto dagli abiti dei corpi altrui e li utilizzò per legargli i polsi, non era abbastanza forte da strapparli ed era anche ferito quindi non aveva di che preoccuparsi.
Gli infilò parti di stoffa anche in bocca per evitare che lo mordesse e con una giacca creò una corda momentanea con cui trascinarlo per la gola.
Avrebbe potuto rivelarsi una cosa molto utile in futuro...
Nel frattempo Lacie Jack e Sammy si stavano allontanando dal luogo dell'esplosione, il ragazzo sentiva in lontananza i passi di qualcuno, probabilmente il proprietario delle bombe, quindi sarebbe stato meglio muoversi ancora più rapidamente.
Purtroppo né lui né Lacie potevano prendere in braccio la bambina visto che ciascuno aveva le mani occupate.
-Nya cosa facciamo adesso?-
-Evitiamo di farci prendere.-
-Giochiamo a nascondino?-
Chiese la bambina divertita da quello strano gioco, si trovavano in una zona decisamente mal ridotta ma non avevano molte possibilità di tornare indietro, per Jack non era un grande problema combattere ma visto che c'erano anche altre persone sarebbe stato rischioso, Daimonas certamente non l'avrebbe lasciato in pace un momento se avesse permesso a qualcuno di ferirle mentre erano con lui.
Svoltando per l'ennesimo corridoio però fu costretto a fermarsi, erano finiti dalla padella alla brace, un gruppo numeroso di zombie era proprio davanti a loro intenti a mangiare i resti di qualcuno.
In un primo momento Jack pensò di potersene andare assieme alle altre senza farsi notare ma quando Lacie lasciò cadere a terra tutte le bombe per prendere in braccio Sammy e coprirgli gli occhi la situazione degenerò.
-Scappa!-
Urlò il ragazzo mentre iniziò a respingere i primi nemici, se l'avessero ferito non avrebbe sentito alcun dolore ed era per questo che non aveva problemi a bloccarne il maggior numero possibile.
Lacie nel frattempo aveva cercato di portare al sicuro la bambina ma si era vista bloccata a causa d'un altro gruppo di creature uscite dalle classi vicine.
-No nya!-
Non poteva certo lottare con Sammy tra le braccia, ma l'unica via di fuga rimasta era una finestra alle sue spalle.
-Micetta...-
La bambina tra le sue braccia aveva iniziato ad avere molta paura, non avevano armi e si rendeva conto di star intralciando la situazione.
-Va tutto bene nya...tutto bene...nya.-
Non aveva altra scelta se non quella di tentare nuovamente la sorte, correndo verso la finestra la sfondò scendendo lungo la parete esterna reggendosi attraverso le proprie unghie.
-Nasconditi nya!-
Afferrando Sammy per il colletto della maglia la spinse nella finestra inferiore in un corridoio apparentemente sicuro, lei purtroppo non riuscì a fare altrettanto.
Le unghie cedettero e lei cadde nel vuoto, nella sua mente pensò al proprio fratellone che certamente la stava ancora cercando.
-Nya...scusa Astry...-
Era certa che si sarebbe scontrata a breve con il suolo ma qualcosa interruppe la sua caduta, i rami di un albero per la precisione.
Questi le permisero d'atterrare con meno forza e di farsi soltanto male alle gambe.
Jack intanto era ancora impegnato a lottare contro quelle creature ma sembravano non finire mai, era stato accerchiato e certamente non si sarebbero risparmiati dal tentare di ferirlo, continuò a combattere fino a quando non si trovò con la schiena contro la parete ma qualcosa inaspettatamente gli venne in aiuto.
Ad uno ad uno tutti gli zombie iniziarono a cadere a terra trafitti da una portentosa lama, voleva vedere chi fosse stato a salvarlo ma prima di poterlo capire la figura che l'aveva aiutato era già svanita.
Al piano inferiore Sammy era stata decisamente più fortunata, non solo si trovava in un corridoio senza pericoli ma aveva anche incontrato qualcuno.
Zell durante la corse per trovare la persona che aveva urlato si era fermato esattamente davanti alla finestra da cui era entrata la bambina, attutendone in questo modo la caduta.
Assieme a lui c'era anche Lighneers, era sceso dal piano precedente una volta accortosi della presenza degli zombie ed in questo modo aveva trovato Zell.
-La cicogna ti ha fatto visita amico.-
-Ma stai zitto...da dove sei arrivata tu Sammy?-
Chiese riconoscendo la bambina, non c'erano molte persone della sua età in quella scuola infondo.
-L-la micetta mi è uscita dalla finestra...c'erano dei mostri e...e...-
Quasi la bambina non riuscì a trattenere la paura, era stata una situazione orribile ed ora non sapeva nemmeno come stava la sua amica, avvicinandosi alla finestra aveva guardato se era atterrata sana e salva ma non riusciva a vederla, questo perché Lacie era caduta dal lato opposto dell'albero vicino.
Zell e Lighneers si guardarono intuendo la persona di cui stavano parlando ma non sapevano bene come agire.
-Direi che è meglio farla riposare Lighneers.-
-Non qui fuori, proviamo a vedere nelle classi vicine.-
Rispose il ragazzo prendendo in braccio la bambina, non fu semplice trovare un punto sicuro, dovettero controllare in molte stanze e l'unica che era adatta era quella di uno dei professori di teoria delle tecniche di lotta.
-Allora piccolina, hai visto qualcun'altro oltre alla micetta?-
-Daimonas e Jack, ma ci siamo tutti separati.-
-Io non li ho visti, tu Zell?-
-Nemmeno purtroppo, ma saranno vicini e staranno bene di sicuro.-
Disse il ragazzo cercando di tranquillizzarla, la bambina si mise a sedere su uno dei banchi appoggiando la testa stanca, tutte quelle emozioni le avevano scaricato la batteria.
-Se vuoi puoi dormire un po', noi faremo la guardia.-
-Sul serio?-
-Ma certo, puoi fidarti.-
Lighneers diceva sul serio, non aveva alcun motivo per mentirle, non era così spietato da lasciare nei guai una bambina, questa sembrò crederli e benché fosse piena di timori per i suoi amici chiuse i propri occhi per riposare.
Anche una sua cara amica stava facendo lo stesso, correndo dietro Grace Milton era finita in una situazione alquanto scomoda, uno degli zombie l'aveva seguita per tutto il tempo ma fortunatamente lei se n'era accorta appena in tempo.
Aprendo la porta più vicina entrò in uno sgabuzzino completamente distrutto in cui però si sarebbe potuta nascondere, la sua scelta era però un'arma a doppio taglio, era sì al sicuro ma fuori quel mostro non dava segno di volersi far scappare la preda.
Con il cuore che le batteva forte nel petto la ragazza si guardò intorno cercando qualcosa che l'aiutasse ma era tutto completamente distrutto, perfino le grate del condotto per l'aria lo erano.
Però questo poteva esserle molto utile in realtà.
Accatastando alcuni oggetti e cadendo purtroppo varie volte riuscì ad arrivare abbastanza in alto da aggrapparsi al condotto, questo era abbastanza largo da poterla contenere.
Graffiandosi le gambe riuscì finalmente ad entrarvi, pochi attimi prima che quel mostro entrasse senza trovare però nessuna preda.
Cercando di recuperare il fiato perso Milton rimase nel condotto per vario tempo, sapeva di non potervi restare all'infinito ma almeno si sentiva in minima parte al sicuro.
Non tutti potevano però godersi un momento di pace.
Ailea era rimasta sul tetto fino a quel momento ma aveva scoperto di non esser la sola ad aver pensato a quel nascondiglio, anche altri sopravvissuti vi si erano diretti portando con sé altri zombie.
-Che idioti...-
Disse la ragazza nel bel mezzo della lotta, ormai tutti i sopravvissuti erano stati morsi a morte e le loro budella erano già sparse ovunque, lei non aveva smesso un momento di combattere colpendo le creature agli occhi, alla gola ed alle braccia.
Non poteva avvicinarsi troppo a loro quindi era costretta a lottare in quella maniera, il gruppo era decisamente troppo numeroso.
Il sangue sul suo corpo aumentava e così anche delle ferite marginali, al contrario i nemici diminuivano troppo lentamente.
Non era facile combattere con qualcuno così imprevedibile ma faceva del proprio meglio, aveva cercato di buttarne alcuni anche da sotto le scale ma questi tornavano sempre indietro.
La lotta durò per diverso  tempo prima che riuscisse a sconfiggerne un numero decente ma era rimasta comunque sola, se ci fosse stato qualcuno ad aiutarla forse se la sarebbe cavata più in fretta.
-Perché doveva capitarmi un gruppo di idioti...sembra l'abbiano fatto apposta a portarli qui...-
Non era ancora sicura di voler abbandonare i suo nascondiglio, aveva bisogno di riflettere.
Non era stata la sola però a notare lo spostamento dei sopravvissuti.
Diana dopo l'esplosione si era mossa con irritazione lungo i corridoi della scuola tenendosi a distanza dalle scale, anche se era improbabile un nuovo attacco in quei punti, preferiva esserne sicura, inoltre c'erano così tanti corpi lungo queste che era molto difficile muoversi.
Durante i suoi spostamenti aveva anche notato molti sopravvissuti muoversi con gran foga, attirando così l'attenzione di molti zombie, non le sembrò però il caso d'agire in alcun modo.
Non era qualcosa che la riguardava anzi, quegli stupidi casinisti l'avrebbero sicuramente messa in qualche guaio, per questo motivo ne era stata alla larga prendendo una direzione completamente diversa.
A quanto sembrava quel gruppo aveva fatto abbastanza rumore da attirare la maggior parte delle creature dandole in questo modo un momento di pace.
Nel gruppo che aveva  notato prima c'erano anche Johanna e Grace.
Le due ragazze si erano incontrate per puro caso ed appena si erano viste la bionda non aveva saputo resistere dall'abbracciare l'amica.
Non era stata loro intenzione unirsi a quelle persone ma le avevano praticamente travolte perciò per evitare di esser catturate dagli zombie si erano messe a correre, Grace per evitare di perderla l'aveva presa per mano cercando un qualche posto dove fermarsi, purtroppo i sopravvissuti la tenevano distante dalle porte ed in varie occasioni l'avevano quasi fatta cadere.
-Grace da questa parte!-
Johanna aveva notato che più avanti una delle classi aveva la porta completamente distrutta, non sarebbero riuscite ad impedire ai mostri d'entrare se non fossero state rapide ma senza una porta da aprire sarebbero potute entrare più velocemente, e con un po' di fortuna gli zombie troppo presi dall'inseguimento non le avrebbero viste.
Era su questo che puntava e le cose fortunatamente andarono secondo i suoi piani, rimanendo dietro la parete in silenzio aspettarono con il cuore in gola che tutti i passi diventassero suoni lontani.
-Johanna hai visto Hope?-
-No...speravo fosse con te, sono così felice di rivederti però. Tu hai visto Sammy o Milton e Daimonas?-
Loro erano comunque più piccoli ed era in pensiero si fossero cacciati nei guai.
-No nessuno di loro...-
Nonostante si fossero ritrovate non riuscirono a gioire di quella situazione, si stava facendo sempre più difficile e dar per scontato di non separarsi era impossibile.
-Li troveremo tutti, non è vero?-
-Si Johanna, ci riusciremo...-
Una delle persone che cercavano era proprio nella stanza sotto di loro, Daimonas si era spostato in una stanza in cui l'odore di Milton era particolarmente forte, purtroppo però di lei non c'era nessuna traccia.
"Probabilmente sarà stata già eliminata."
Le parole di Mostro furono come un pugno nello stomaco per lui, non poteva credere fosse successo veramente e se era così si riteneva il solo responsabile, nemmeno ora che erano nella stessa scuola riusciva ad aiutarla.
-Aiuto!Qualcuno mi aiuti!-
Una voce femminile proveniente da fuori dell'aula attirò la sua attenzione, in fondo al corridoio una ragazza era inseguita da due zombie. Non poteva lasciarla certo morire ma se fosse uscito probabilmente non avrebbe mai voluto il suo aiuto, però visto che era solo poteva sempre utilizzare i propri poteri...
Avrebbe creato un lungo palo e l'avrebbe usato per colpire le creature pochi attimi dopo il passaggio della ragazza, forse il suo desiderio d'aiutarla derivava anche dal timore di non averlo potuto fare con la propria amica.
"E' inutile che cerchi di compensare moccioso."
Ignorando mostro attese il momento adatto per attuare il suo proposito, il tempismo però non fu dalla sua parte...
Uno degli zombie inciampò proprio nel momento in cui conficcò il palo all'altezza delle loro teste ed in questo modo evitò di venir colpito, la ragazza attirata dal rumore si voltò e quella creatura poté afferrarle i piedi, farla cadere e morderla alla gola, eliminandola sul colpo.
L'altra era stata sì tramortita ma era stato tutto inutile, aveva potuto solo guardare gli occhi della ragazza rimanere fissi su di lui, accusandolo di ciò che era successo.
"Sei destinato a far morire tutti..."
 
 
 
Non era giusto che dovesse andare sempre a finire così, non riusciva mai a combinarne una giusta.
I pensieri di Daimonas andavano a farsi sempre più cupi mentre lentamente aveva iniziato a muoversi per i corridoi, quasi senza che gli importasse di venir trovato da degli zombie, ed effettivamente era così.
Non ci volle molto per incrociare il percorso con una di quelle creature, non ebbe bisogno però di molto per sconfiggerla.
Creò con una mano dentro la sua tasca un coltellino e trafiggendogli la spalla lo incastrò nella parete bloccandolo, pensò ai motivi per cui doveva ancora continuare, Milton certamente, forse anche Sammy, non era giusto una bambina così piccola venisse ferita. Tutti gli altri però non avevano bisogno di lui.
Non immaginava certo però cosa stesse accadendo a Milton, la ragazza infatti aveva seguito alcuni condotti arrivando nell'infermeria della scuola, sotto al condotto in cui si trovavano c'erano due zombie intenti a divorare uno sfortunato studente, la situazione era decisamente orribile ma aveva notato anche qualcosa di particolare.
I mattoni sotto di lei erano rovinati e sarebbe stato facile farli cadere addosso ai due, senza farsi notare cominciò a colpirli quel tanto che bastava da farli crollare colpendoli così in testa.
In quel modo aveva ottenuto anche qualcosa che alleggerisse l'impatto con il suolo, era certa che nessuno dei tre l'avrebbero attaccata in quelle condizioni.
Cadendo loro addosso si affrettò a toglierseli di torno rabbrividendo, non avrebbe mai pensato di doversi trovare in una situazione simile, senza fare altro si avviò alla porta riprendendo la ricerca dei propri amici.
Nel frattempo anche altre persone avevano ripreso a muoversi, Grace chiedendo a Johanna di restare nell'aula aveva preso a muoversi per i corridoi per cercare altre armi oltre a quella che già aveva, e che aveva lasciato all'amica.
Johanna si era sistemata accanto alla finestra in modo che se qualcuno fosse entrato non avrebbe avuto brutte sorprese, sfortunatamente non poteva immaginare che Ailea, decidendo di tornare ai piani inferiori, non era passata per i corridoi me si era spostata direttamente dai muri esterni scivolando grazie ai propri coltelli.
Saltò all'interno della stanza frantumando la finestra cogliendo così alla sprovvista la bionda che non riuscì a dire nulla, entrambe non riuscirono a riconoscersi.
Ailea non aveva intenzione d'avere brutte sorprese, reputava chiunque un nemico e meno rivali c'erano meglio era per lei, per questo motivo le si avvicinò cercando di pugnalarla.
Johanna schivò passando tra i banchi e lanciandole una sedia contro correndo verso la porta, nuovamente si ritrovava inseguita da qualcuno ma se avesse urlato degli zombie sarebbero arrivati.
Ailea non le diede il tempo di raggiungerla però che, abbassandosi per schivare la sedia, riuscì ad afferrarle il piede facendola così cadere.
Johanna per la prima volta cercò di attaccare ferendole con la lama la mano, era però la prima volta che faceva una cosa simile per cui la ferita non fu abbastanza profonda da far mollare la presa all'altra.
Tirandola a sé lei riuscì a bloccarle entrambe le gambe ed afferrandole il coltello lo lanciò via disarmandola.
Johanna alzò le braccia per difendersi pensando che quella fosse la fine per lei, non sarebbe riuscita a trovare le sue amiche, e avrebbe fatto stare anche male Grace che aveva appena ritrovato.
Gli ultimi pensieri prima di venir colpita andarono alle sue sorelle ed a Mattia con il suo splendido sorriso...
Nella stanza calò un gelido silenzio spezzato solamente dal respiro affannoso della bruna, non era sua intenzione eliminare i sopravvissuti ma la situazione era precipitata drasticamente, non sapendo però se quella persona fosse o meno da sola si affrettò ad uscire dalla stanza per allontanarsi.
Grace nel frattempo aveva evitato di scendere per altri piani visto che non voleva allontanarsi troppo dalla sua amica, di Hope su quello sembrava non esserci traccia ma almeno aveva trovato un nuovo coltello, stavolta molto più affilato, tra i corpi di alcuni che erano stati eliminati dagli zombie.
Soddisfatta si affrettò a tornare dalla bionda ma ciò che la vide la raggelò, Johanna era distesa a terra e non apriva gli occhi.
-No...no no no!-
Spostando tutti i banchi le si avvicinò sollevandola cercando di scuoterla, ogni suo gesto però sembrava nullo.
-No non doveva andare così...Johanna...-
Rimase con lei tutto il tempo necessario a riprendersi, non le importava se avrebbe potuto diventare uno zombie anche lei, rimaneva una sua amica.
-TI giuro che la farò pagare a chiunque o a qualsiasi cosa ti abbia fatto questo...-
Nel frattempo nella mensa qualcuno aveva scatenato un vero e proprio inferno.
Diana irritata per la faccenda dei superstiti che avevano fatto troppo rumore e per gli esplosivi sulle scale era andata nella mensa per combattere e sfogarsi.
Appena entrata nell'ampia stanza ebbe subito modo di farlo, c'erano abbastanza nemici da farle distendere i nervi, ma non avrebbe usato la spada.
Infilandosi in mezzo al mucchio colpì cinque creature alla testa con un solo calcio, afferrò poi la testa di uno di loro e lo lanciò contro altri facendoli cadere a terra come un domino.
-E' divertente, siete facilissimi da stendere!-
Appoggiando la mano a terra riuscì a darsi uno slancio tale da colpire uno di loro con un calcio in pieno viso con entrambi i piedi, spaccandogli così la faccia, era troppo veloce però per esser catturata nonostante il numero che l'accerchiava.
Uno di loro le afferrò i capelli cercando di tirarla a sé e morderla ma il suo pugno fu decisamente più veloce.
Saltando poi sullo stomaco di questo colpì anche altre due creature alle sue spalle stendendole, si sentiva completamente in forma e la situazione si era già capovolta a suo vantaggio.
-Già che sono qui potrei farmi uno spuntino.-
Disse divertita avvicinandosi ai banconi dietro a cui c'erano ancora molte scorte di cibo.
Anche altre persone erano riuscite a togliersi dai guai, tra queste c'era Jack.
Il ragazzo dopo essersi allontanato dal corridoio aveva preferito dirigersi verso il giardino, all'interno della scuola aveva decisamente meno spazio per agire e se voleva arrivare fino alla fine aveva bisogno di dimezzare almeno in parte il numero di nemici, il giardino per questo era molto adatto.
Muovendosi rapidamente arrivò al portone principale, lì c'erano un gran numero di zombie quindi avrebbe potuto già da lì ideare un buon piano.
Evitò quel punto uscendo da una delle finestre iniziando ad ispezionare l'esterno della scuola, non c'erano modi oltre agli alberi per nascondersi ed avrebbe potuto notare velocemente l'arrivo di qualcuno in  caso di bisogno, però questo valeva anche al contrario, individuarlo non sarebbe stato affatto difficile.
Senza perdere altro tempo scavò una grossa buca usando come aiuto alcuni dei detriti che erano sparsi per il prato e sistemò tutte le bombe che aveva rubato assieme alle due ragazze all'interno, non aveva alcun dispositivo per accenderle visto anche che li aveva rimossi insieme alle altre due per evitare esplodessero tra le loro mani, dovette per questo lanciare loro contro numerosi sassi.
Bastò che una sola esplodesse per creare una reazione a catena, in questo modo era riuscito anche ad allargare la propria trappola.
Da lì a poco il rumore avrebbe certamente attirato molti nemici per questo si affrettò a coprire il buco con alcuni sottili rami.
Nel mentre lui costruiva una trappola altri si erano adoperati in altro.
Zell e Lighneers per molto tempo erano rimasti assieme a Sammy per darle modo di riposarsi ma avevano avvertito fuori dalla porta molti movimenti da parte dei nemici, non sarebbero potuti restare lì a lungo ma entrambi concordavano nel fatto che dovevano aiutare quella bambina.
Mentre ancora riposava Zell la prese in braccio nascondendola nell'armadio di ferro che si trovava in fondo alla classe.
-Non uscire mi raccomando...-
Disse il ragazzo avvicinandosi alla porta assieme a Lighneers, questo stava osservando con la coda dell'occhio cosa stava accadendo fuori.
-Ce ne sono troppi, se entrassero non avrebbe vie di fuga.-
-Quindi come facciamo?-
-Io farò molto rumore e li porterò fuori dalla scuola il più lontano possibile da questa classe, tu metti ko quelli che restano.-
-Starai scherzando Lighneers!Hai idea di quanto sia pericoloso?-
-Proprio per questo lo sto facendo, abbi fiducia in me Zell.-
-Non ne ho esattamente molta...-
-Te la farai venire.-
Disse il ragazzo ghignando spalancando la porta ed iniziando a correre in mezzo agli zombie.
-Hey c'è della carne fresca qui!Vediamo se riuscite a prenderla offro uno shottino a chi ci riesce!-
Sapeva bene quanto fosse pericoloso ma prima di se stesso metteva sempre gli altri.
Corse a perdifiato lungo tutti i corridoi senza smettere di urlare, aveva riunito in questo modo almeno una ventina di creature che lo rincorrevano senza sosta, era un buon allenamento per lui in fin dei conti.
Era ormai arrivato nel corridoio principale ed uscito dalla porta sperò di poterli ingannare o seminare in qualche modo, le cose purtroppo andarono molto diversamente...
Il terreno sotto i suoi piedi si frantumò di colpo facendolo finire in una profonda fossa, assieme a lui caddero anche le creature che lo inseguivano ma queste non si limitarono a schiacciarlo facendogli perdere il respiro.
Morsero con ferocia strappandogli le carni, non curandosi dei suoi movimenti bruschi per uscire da quella situazione, lo immobilizzarono iniziando a banchettare senza accorgersi che avevano preso a ferirsi anche fra loro.
Attorno a sé vedeva solamente del sangue ma la cosa non lo disturbò, ripensò anzi a tutto ciò che era successo, alla propria vita e agli obbiettivi che si era prefissato, chiedendosi se qualcuno magari si sarebbe ricordato di lui o se sarebbe semplicemente svanito come sabbia al vento.
Ma in fondo gli sarebbe andato bene anche così, si nasce soli e si muore soli...
Grazie al suo piano ed al suo sacrificio tuttavia aveva allontanato effettivamente un gran numero di zombie, solo i più lenti erano rimasti nei pressi dell'aula ma di quelli se ne stava occupando Zell.
Sammy come le avevano detto era rimasta nel suo nascondiglio rannicchiata contro la fredda parete dell'armadio cercando di fare il minor rumore possibile, voleva ritrovare Milton al più presto, voleva giocare di nuovo con tutti, con la micetta, con Daimonas, Jack, tutti quanti.
Non voleva sentire di come Zell stava tramortendo tutti quei mostri, anche se li volevano uccidere lui non avrebbe fatto lo  stesso fino alla fine, si limitava in questo modo ad impedire loro di continuare a muoversi  con colpi ben assestati, evitando anche di venir morso o graffiato.
Altri però non riuscirono particolarmente nell'intento.
Khal trascinandosi dietro quel mostro era arrivato nei pressi del corridoio principale desideroso d'approfittare di quella situazione per controllare i fascicoli di ogni studente, sperando in questo modo di conoscere i segreti di tutti e di conseguenza di poterli sfruttare a dovere.
Non aveva messo in conto però la possibilità d'un imboscata.
Un gruppo di sopravvissuti si era sistemato in alcuni nascondigli attendendo arrivassero altre persone per eliminarle, non volendo avere troppi rivali avevano deciso d'agire in questa maniera.
Khal fu colpito con violenza alla testa con una mazza da baseball, cadendo a terra il ragazzo iniziò a sanguinare mentre gli altri avevano preso a colpirlo con oggetti simili tra cui una catena di ferro.
Non capirono però che ciò che il ragazzo si portava dietro era uno zombie almeno fino a quando non fu troppo tardi.
Toltosi il fazzoletto dalla bocca questo aveva azzannato la gola del primo eliminandolo con facilità, presi alla sprovvista i suoi compagni si girarono dando modo al ragazzo d'alzarsi e colpirli con il proprio tubo di ferro, la ferita continuava a sanguinargli ma non gli interessava molto, voleva solo farla pagare a quei vermi.
A causa della loro titubanza vennero sconfitti nel giro di poco tempo, rimasero così nuovamente lui e lo zombie nuovamente libero.
Il mostro con un balzo cercò di bloccare Khal a cui tuttavia bastò un semplice gesto per schivarlo, colpirlo in testa e farlo cadere, vicino ai propri piedi aveva notato anche la presenza della catena che avevano usato per ferirlo, sulla sua schiena a causa di questa c'erano ora numerosi graffi che sanguinavano.
La usò per legare per la seconda volta quel mostro continuando ad usarlo come se fosse un animale che poteva comandare a proprio piacimento.
Era sicuro che con quella strategia sarebbe andato molto lontano.
Altri però erano rimasti fermi dov'erano.
Lacie dopo la caduta aveva cercato di spostarsi da quella zona ma le sue gambe le facevano più male del previsto.
-Nya no...non posso fermarmi devo trovare tutti nya!-
Tentò perfino di trascinarsi ma la situazione era più complicata del previsto, escluse subito d'essersi rotta qualcosa in quanto il dolore non era così forte ma senza il dovuto aiuto avrebbe potuto fare ben poco.
-Nya...e adesso cosa faccio...-
Passandosi una mano tra i capelli sentì l'agitazione crescere dentro di sé, aveva tanta paura potesse arrivare qualcosa da un momento all'altro e così accadde, ma non fu come se lo era aspettata.
Dai piani più alti della scuola qualcuno le aveva lanciato una pomata, delle bende e degli antidolorifici, non riuscì a vedere chi fosse stato ma la cosa importate era che qualcuno l'aveva aiutata.
-Grazie chiunque tu sia nya!-
Applicò la pomata e le bende sulle gambe prendendo poi gli antidolorifici, avrebbe aspettato che questi facessero effetto prima di continuare ma era motivata a non arrendersi.
 
 
 
Prendendo un profondo respiro Lacie riuscì finalmente ad alzarsi avviandosi verso la scuola, come prima cosa voleva scoprire chi era stato ad aiutarla per ringraziarlo, suo fratello le aveva sempre insegnato a comportarsi in maniera educata e non l'avrebbe deluso.
Non voleva rischiare troppo entrando nuovamente per la scuola, ci sarebbero stati troppi piani da fare, optò così per l'arrampicata.
Non sarebbe stato certamente facile ed avrebbe richiesto molto tempo, ma poteva riuscire a raggiungere ogni finestra, riposarsi qualche minuto arrivando infine a quella dove aveva notato una figura lanciargli gli oggetti.
Le ci volle molto più tempo e fatica di quanto aveva immaginato ma alla fine riuscì a raggiungere la finestra vedendo così un ragazzo intento a sconfiggere alcuni zombie.
-Nya hey tu!Mi hai lanciato alcuni oggetti prima nya!-
Nell'attimo in cui gli parlò Zell sconfisse l'ultimo degli zombie.
-Lacie?-
-Zell nya!-
Avvicinandosi alla finestra il ragazzo l'aiutò a scendere.
-Cosa ti è successo alle gambe?-
-Ero prima con Sammy e Daimonas ma lui poi ha iniziato a correre chissà dove, abbiamo trovato poi al posto suo Jack ma siamo stati attaccati nya, sono saltata da una finestra e qualcuno mi ha lanciato tutto ciò che mi serviva nya. Tu hai visto chi è stato nya?-
-No, non ho visto nessuno, però nella classe affianco c'è Sammy se può rallegrarti.-
Rispose il ragazzo sorridendo indicando la porta, Lighneers ancora non era tornato ma sperava fosse solo perché aveva fatto un giro molto lungo della scuola, dimenticandosi di tutto il resto Lacie saltò dalla gioia correndo subito dentro la classe.
-Nya Sammy!-
-M-micetta!-
Riconoscendo la voce della ragazza la bambina uscì dal nascondiglio correndole incontro ed abbracciandola.
-Nya sono così felice di sapere che stai bene!-
-Anche io!Ho avuto tanta paura...-
-Sei stata bravissima nya non preoccuparti nya.-
-Dove sono Daimonas e Jack?-
Chiese guardandosi intorno aspettandosi di rivederli.
-Non li ho ancora trovati ma lo faremo molto presto non preoccuparti nya.-
-Non penso sia il caso di uscire al momento.-
Disse Zell alle loro spalle.
-Ma non possiamo lasciarli da soli nya!-
-Ha ragione non possiamo!-
-Lo so ma siete stanche e ferite, sarebbe solo più pericoloso.-
Per quanto le costasse ammetterlo aveva ragione, aveva già rischiato di perdere tutti coloro a cui teneva, non poteva rischiare ogni volta.
Mentre ci pensava non sapeva che la fortuna stesse girando dalla sua parte, Jack ancora in giardino aveva visto la ragazza arrampicarsi lungo la parete della scuola, era una scena molto divertente ma doveva pur esserci un motivo che la spingesse a tanto, per questo motivo seguì i suoi movimenti salendo ciascun piano per seguirla, ovviamente ci mise molto tempo ad evitare tutti gli zombie ma alla fine la raggiunse assieme agli altri.
-Quindi era per questo che si sei arrampicata come una scimmia.-
-Jack!-
-Nya sei qui!-
Lacie sorridendo era tentata d'alzarsi per abbracciarlo ma Samy non la lasciava andare, Zell si appoggiò intanto alla parete guardandoli.
-L'avevo detto che era meglio se rimanevi qui.-
-Avevi ragione nya.-
Rispose raggiante la ragazza sorridendogli, per il momento potevano godersi anche un po' di tranquillità, se solo di fossero stati tutti gli altri però sarebbe stato perfetto.
Lacie si chiese dove potessero essere, in particolare suo fratello, Seraph, Ailea, Milton e Daimonas.
Non sapeva che questo era proprio sopra di loro, più precisamente sul terrazzo.
Daimonas aveva camminato a lungo con lo sguardo perso per i corridoi e senza accorgersene era arrivato fin lì.
Guardò con noncuranza il mondo sotto di lui che lentamente si sgretolava, se si fosse buttato certamente nulla sarebbe cambiato.
"Evita di farlo, nemmeno gli zombie mangerebbero la tua carcassa, sporcheresti e basta."
Mostro aveva ragione, perfino così non avrebbe fatto nulla di buono, era così snervante riuscire solamente a ferire o a far irritare la gente.
Che motivo avevano per avere a che fare con lui infondo?
Era ovvio fosse inutile ma quella situazione opprimente lo schiacciava.
"Non sai fare altro che lamentarti. Invece che usare la tua forza per qualcosa te ne stai qui a piagnucolare."
-Non sto piagnucolando...-
"E allora che stai facendo?Elimini dei nemici per aver meno problemi?Sconfiggi altri sopravvissuti che vorrebbero levarsi dai piedi un moccioso come te?Non fai nulla di tutto ciò se non auto commiserarti."
 Non voleva più ascoltarlo, tutto ciò peggiorava solamente la sua situazione, non riusciva nemmeno a trovare la sua amica o qualcuno che potesse dirgli se l'aveva vista.
Portandosi le mani tra i capelli sfiorò il proprio cappello, quello era l'unico ricordo di qualcosa di molto speciale, l'unica cosa buona che aveva fatto era stata evitare qualcuno lo rovinasse.
Aggrappandosi a quei ricordi nascose la testa tra le ginocchia cercando di riflettere sul da farsi.
Se avesse saputo cosa stava per accadere sicuramente sarebbe subito corso altrove.
Uscendo dall'infermeria Milton aveva avuto non pochi problemi, non con quei mostri ma con un sopravvissuto che scambiandola per uno di loro aveva tentato d'eliminarla.
Aveva tentato di spiegarsi ma questo ripeteva che era tutto un inganno e che non si sarebbe fatto imbrogliare, l'aveva ormai messa alle strette quando fortunatamente qualcuno arrivò in suo soccorso.
Diana sfogatasi nella mensa aveva ripreso a cercare qualcosa di utile ed imbattutasi nella scena non poteva certo evitare d'agire.
Colpì il tizio in testa tramortendolo e prima che potesse fare altro prese la mano di Milton trascinandola via.
-Non ci si può fermare oggi a quanto pare. Sei da sola o c'è qualcun'altro con te?-
-N-no sono sola...grazie...-
-Figurati.-
Suo padre avrebbe fatto la stessa cosa e sarebbe stato felice di vederla agire in quel modo.
-Non posso tenerti per tutto il tempo, è pericoloso, ma posso cercare un posto sicuro per te.-
-Non è necessario, sto cercando dei miei amici.-
-Mmh...beh non sarà così difficile trovarli.-
-Mi aiuterai?-
Chiese Milton con gli occhi che le brillavano di speranza.
-Perché no.-
Rispose Diana sorridendo continuando a camminare, non aveva un obbiettivo particolare ed in quel modo avrebbe usato un po' di tempo.
Evitò per un po' le scale pensano fosse più sicuro in quella maniera, non andarono però così le cose.
Alle loro spalle iniziarono a sentire i versi di alcuni mostri, Diana non aveva certo problemi a battersi ma con quella ragazza vicino le cose si complicavano, non poteva fare tutto allo stesso tempo, si trovavano oltretutto alla fine di un corridoio vicino alla finestra.
-Resta in fondo e non muoversi.-
Disse Diana sistemandosi in posizione d'attacco mentre i nemici iniziavano ad arrivare, Milton annuì spaventata facendo come le aveva detto, non aveva armi con cui difendersi perciò non poteva fare altro.
L 'altra nel frattempo stava riuscendo a respingere brillantemente tutti gli zombie, aveva dovuto usare la propria spada, ovviamente senza estrarla dall'elsa, ma fino a quel momento era convinta di potercela fare.
Qualcosa improvvisamente ruppe la sua concentrazione, dal nulla le arrivò contro un pezzo di stucco delle pareti che colpendola in viso la destabilizzò.
A lanciarlo scoprì poco dopo che era stato lo stesso ragazzo che aveva tramortito poco prima.
-Ucciderò quello zombie e non mi fermerai questa volta!-
Quel tizio era fuori di testa, credeva veramente che quella ragazzina fosse uno zombie ma non si curava di quelli che lo circondavano cercando di morderlo, lui si lanciò contro Diana per strapparle la spada ma lei non glielo avrebbe mai permesso, sfortunatamente fu proprio a causa di questa situazione che venne morsa alla spalla.
-Gnk!-
Cacciò lo zombie alle proprie spalle vedendo con rabbia che questi erano ancora più vicini di prima, se non fosse stato per quel ragazzo non avrebbe avuto tutti questi problemi, con un calcio lo lanciò in mezzo al gruppo lasciando che lo divorassero, ormai però le avevano chiuse all'angolo, non sarebbe stato così facile cavarsela.
Avvicinandosi a Milton spalancò la finestra guardandola negli occhi.
-Ascoltami, devi rimanere aggrappata al bordo e resistere fino a quando non sarà tutto finito, io posso reggerti con una mano ma tu devi stare ferma.-
-No aspetta!Non riuscirai a combattere così!-
-Non c'è tempo!-
Senza aggiungere altro la costrinse a seguire il suo piano, reggerla per lei non era affatto una fatica, aveva seguito un duro allenamento e la sua forza le dava modo di resistere a molte cose, non era però facile colpire tutte quelle creature.
Molte si avvicinavano afferrandole i piedi, mordendola e graffiandola, ma lei non si allontanava d'un millimetro dalla finestra continuando a sostenere la ragazza.
La situazione però precipitò quando, mentre parava un colpo alla propria sinistra, venne morsa alla gola da uno zombie dal lato opposto, da quel momento fu un costante susseguirsi di ferite, morsi e sangue che si spargeva lungo il corridoio.
Lei era una guerriera e nonostante ciò che le stava accadendo non smise un secondo di lottare, non lasciò né la propria arma ne la mano della ragazza nemmeno quando il suo corpo ormai martoriato era coperto da sangue ed innumerevoli ferite.
Al termine del banchetto di quegli zombie non aveva ancora rinunciato ad evitare la caduta di Milton nonostante non potesse più fare altro, che con le lacrime agli occhi temeva di sapere ciò che era appena accaduto...
Anche altri stavano lottando strenuamente contro quelle orride creature.
Grace dopo ciò che era accaduto a Johanna aveva iniziato a cercare Hope e Sammy con ancora più impegno, in ogni piano in cui era stata aveva controllato ogni classe e porta, la fretta e l'impulsività però l'avevano portata a commettere molti errori facendosi così scoprire da varie creature.
Si era addirittura spostata nel giardino ed ora si trovava nella palestra.
Non era stato un particolare problema per lei anche se in quel momento era alle prese con alcuni sopravvissuti che tentavano di eliminarla.
Lei combatteva utilizzando le armi che aveva usato e se la stava cavando egregiamente, nonostante fosse un cinque contro uno non dava segni di cedimento. Il vero problema arrivò quando un sesto elemento le arrivò alle spalle legandola con alcune delle corde rimaste in un angolo dell'ampia stanza.
I sei la guardarono per qualche istante prima d'avvicinarsi nuovamente, evidentemente intenzionati ad eliminarla, i loro piani però vennero guastati dal suono di mani che sbattevano contro le porte principali per entrare.
-Merda abbiamo fatto troppo casino!-
Disse uno dei ragazzi un' stante prima che le porte si spalancassero facendo entrare un'intera orda di zombie, i sei si ritrovarono a combattere cadendo uno dopo l'altro. Nonostante fosse legata però Grace fu capace di difendersi meglio di ciascuno di loro, ma non fino alla fine.
Poteva calciare e colpire con forti testate ma venne presa alla sprovvista da un insieme di zombie che le saltarono addosso.
Non urlò nemmeno per un attimo, la sua rabbia era più forte del dolore che provava, sentiva un forte senso di colpa per non essere stata assieme alle proprie amiche, mista a rabbia nei confronti di chi le aveva ferite, c'era il desiderio di andare avanti ma la consapevolezza che non sarebbe stato possibile.
Pensò poi a suo fratello, felice che almeno lui non si trovasse in quell'inferno...
C'era però chi in quell'inferno condivideva attimi di quiete.
Dopo esser stato nello studio del preside Khal aveva ripreso a muoversi per la scuola cercando qualcos'altro che potesse fargli comodo, nei suoi pensieri c'era anche il suo giocattolino, si chiedeva dove potesse essere ma la risposta non tardò ad arrivare.
In fondo allo stesso corridoio una figura munita di coltelli stava tagliando la gola ad uno zombie, non fu così difficile riconoscerla.
-Ailea.-
La ragazza sentendo la voce del ragazzo si voltò all'istante.
-Khal non mi aspettavo d'incontrarti qui.-
-E' destino si vede.-
Disse il ragazzo ghignando avvicinandosi, osservando con piacere perverso le ferite che aveva alle cosce ed il sangue che le sporcava i capelli, anche lei si fermò a guardarlo in quelle condizioni ma più che eccitata si mostrò preoccupata, in particolare per ciò che si portava dietro.
-E' stato quello zombie a ferirti?-
-No tranquilla, questa è solo una protezione accentuata, non preoccuparti so come tenerlo a bada.-
-Se lo dici tu.-
Il ragazzo notò che aveva il fiatone, magari era molto stanca ed aveva bisogno di riposarsi, poteva usare quella condizione a suo vantaggio.
-Potremmo fermarci qualche minuto in una delle classi, tanto per far passare un po' il tempo.-
-Perché no.-
Rispose la ragazza annuendo, aveva bisogno di riposare ma non voleva darlo a vedere.
-Terrai quello zombie fuori però vero?-
-Certo, lo legherò qui.-
Disse il ragazzo indicando un termosifone e legando la catena in modo non potesse muoversi o mordersi, aprì poi la porta di una delle classi controllando l'interno fosse apposto.
-Meglio se eviti di metterti vicino alle finestre.-
Disse Ailea portandosi dal lato opposto.
-Perché?-
-Beh...diciamo che ho fatto un brutto scherzo a qualcuno prima.-
Ghignando il ragazzo si sistemò accanto a lei ghignando, aveva eliminato qualcuno, poteva intuirlo chiaramente, anche se lei non sapeva bene chi fosse stata la sua vittima.
-E' stata una fortuna esserci riconosciuti.-
-Già...qui lottano tutti contro tutti.-
-In un certo senso è liberatorio non trovi?-
-Forse, alla fine in questo modo ci si può sfogare.-
Disse annuendo la ragazza, senza che se ne fosse accorta lui intanto si era avvicinato ancora di più, riuscendo a sentire l'odore dei suoi capelli misto al sangue.
-Ero sicuro saresti riuscita a sopravvivere.-
-Mi sopravvaluti.-
-Affatto...-
Rispose il ragazzo sorridendole, rimasero in silenzio per molto tempo mentre fuori quello scenario di morte continuava, era incredibile come potessero trovarsi in quel momento a proprio agio, se per una era più strano però per l'altra era assolutamente normale.
 
 
La quiete non era destinata a durare in eterno purtroppo, senza che se ne accorgessero lo zombie che Khal aveva legato aveva provocato un notevole frastuono che aveva di conseguenza attirato altri suoi simili.
Solo l'aumentare dei rantolii fece rendere conto ai due della situazione in cui si trovavano,subito Khal andò a sistemare davanti alla porta la cattedra, con l'aiuto di Ailea che armata di coltelli feriva ogni mano si avvicinava troppo.
Quella protezione però non servì a molto, continuando a spingere quei mostri riuscirono rapidamente ad entrare, per dargli modo di difendersi la ragazza gli aveva consegnato due pugnali consapevole non avrebbero fatto una grande differenza.
Iniziò una dura lotta mentre la classe andava a riempirsi, il ragazzo spesso si lasciava distrarre dai colpi di lei, solitamente mirati ad eliminare, e questo lo portò all'angolo più di una volta.
-Khal alle tue spalle!-
Uno zombie particolarmente robusto si era portato alle sue spalle, grazie all'urlo di Ailea riuscì a colpirlo agli occhi per un soffio evitando in questo modo di venir ferito gravemente, non poté però evitare qualcosa d'altrettanto problematico.
Le finestre nella stanza erano rotte in più punti e Ailea si trovava a combattere proprio in quel punto, uno degli zombie le saltò addosso facendola sbilanciare pericolosamente verso la finestra.
-Ailea!-
Khal a passi svelti cercò d'avvicinarsi per soccorrerla, menando rapidi fendenti e spargendo ancora più sangue, era ormai a pochi passi da lei ed avendo già la mano tesa nella sua direzione riuscì quasi a sfiorarla, lo zombie contro cui la ragazza stava combattendo però era ancora vicino e con un'altra spinta fece precipitare il corpo di lei fuori dalla finestra.
Fu tutto rapido e lento allo stesso tempo, Ailea sentì un morso alla spalla sinistra ed il mondo attorno a lei si muoveva rapidamente, sentiva il suo corpo farsi leggero mentre osservava il viso di Khal farsi gelido man mano che lei si allontanava, quella situazione le provocò un brivido lungo la schiena che la portò a desiderare, per timore, di tornare da lui.
Si rese completamente conto di ciò che stava accadendo solo quando raggiunse il suolo e sentì le sue ossa scosse da un profondo dolore ed i polmoni perdere il fiato, sputando sangue percepì anche un'assordante fischio prima che il mondo attorno a lei diventasse completamente nero. 
Khal guardò il corpo distante di lei dalla finestra per qualche attimo, il suo giocattolino...si era rotto?
Il suo viso divenne una maschera gelida e senza emozioni, prese a colpire i mostri all'interno della stanza con maggiore brutalità arrivando ad annientarli completamente.
Si allontanò solamente quando capì che la situazione stava precipitando sempre di più, i mostri arrivavano a frotte e non c'era tempo per eliminarli tutti, recuperando le catene del proprio mostro lo strattonò verso una via di fuga allontanandosi.
Trovare un altro giocattolo sarebbe stato impossibile, non c'era più nulla che potesse eguagliare la sua persona quindi si sarebbe limitato a distruggere ogni cosa...
Distanti da quella situazione invece Lacie, Sammy, Jack e Zell si stavano adoperando per muoversi, le due ragazze sarebbero rimasti nella stanza per creare delle armi mentre gli altri due avrebbero cercato del cibo o qualcosa di utile.
-Mi raccomando non uscite.-
-Nya si tranquillo, e se vedete il mio fratellone portatelo qui nya!-
Disse la ragazza rimanendo sola con Sammy, era sempre più preoccupata per Astral ma doveva mostrarsi forte e sicura per la bambina, con alcuni oggetti che avevano trovato stavano costruendo delle lunghe lance affilate, erano le armi migliori infondo per loro visto che potevano ferire da lunghe distanze.
Sammy si stava impegnando al massimo per farle perfette anche se era la prima volta che creava delle vere e proprie armi, era così felice però di poter imparare qualcosa di nuovo.
-Così va bene micetta?-
-Si sei molto brava nya.-
Lacie era per metà assorta nei suoi pensieri, non aveva sentito l'odore di nessuno a causa del tanfo lungo i corridoi quindi la ricerca era sempre più ardua, era talmente concentrata da non accorgersi d'aver limato troppo la punta facendola storta.
-Hahah sembra un amo da pesca.-
Disse ridendo la ragazza indicando il legno, Lacie non poté trattenersi dal ridere a sua volta, in quei casi forse si poteva fare solo quello per star meglio.
Intanto Zell si era spostato lungo i piani alla ricerca di provviste, non voleva andare subito in mensa in quando quella stanza era molto affollata quindi era probabile ci fossero varie creature, purtroppo però sembrava non esser stato lasciato nulla di commestibile tra le varie classi.
Rassegnatosi all'idea di dover lottare si era diretto verso quel luogo ma arrivatovi con sua grande sorpresa vide che c'erano solo mucchi su mucchi di cadaveri.
In silenzio per evitare d'attirare le attenzioni si avvicinò al bancone per trafugare il maggior numero di viveri possibili, anche se molti erano mangiucchiati.
-Beh...è inutile fare lo schizzinoso.-
Raccolse più cose possibili in una grande bacinella, evitando i cibi spazzatura o ciò che era marcio.
-Speriamo che il viaggio di ritorno sia altrettanto tranquillo...-
Jack non aveva avuto altrettanta tranquillità, sembrava che quella giornata per lui fosse un continuo scappare e correre.
-A fine giornata mi verranno le gambe più grosse di un maratoneta.-
Disse ironicamente schivando uno zombie che aveva tentato di placcarlo, era una fortuna non assomigliasse nemmeno lontanamente a quei cosi.
Si chiese come stavano andando le due ragazze e Zell, ogni volta che si separavano i gruppi si mischiavano, era un po' snervante visto anche che dovevano ancora trovare Daimonas.
Possibile che dopo tutte queste corse non ci sia nemmeno una traccia di lui?
In effetti in quel momento trovare Daimonas sarebbe stato quasi impossibile, il ragazzo aveva trovato per puro caso un particolare passaggio segreto, si trattava di un corridoio completamente buio che conduceva fino al giardino, nei pressi del cancello.
Il buio non era un grande problema per lui, quando riuscì ad uscire poté inoltre notare che la maggior parte degli zombie erano molto distanti e non l'avevano neppure notato.
Ciò che attirò la sua attenzione invece fu un particolare odore, era estremamente debole ed era solo una scia portata dal vento ma non aveva dubbi, era quello di Milton.
Corse subito in quella direzione, se il suo odore era presente magari era perché stava bene.
Prima che potesse raggiungere il luogo dal quale proveniva però Milton si era già spostata.
Non era stata affatto una situazione semplice, era rimasta aggrappata alla spada per tantissimo tempo prima di riuscire a sollevarsi tornando all'interno dell'edificio, gli zombie si erano allontanati lasciando il corpo di Diana in condizioni orribili, quasi le venne la nausea e le lacrime minacciavano d'uscire da un momento all'altro.
Perché si trovava in una situazione tanto orribile?
Aveva cercato d'aiutarla ed era stata eliminata.
Non le importava nemmeno di quanto le facessero male le mani, tirò la spada della ragazza all'interno per evitare che cadesse e trascinò il suo corpo dentro ad una delle aule, non voleva venisse rovinata ancora di più.
-Grazie di tutto, e scusami...-
Detto questo fu costretta ad allontanarsi da quel piano, voleva andarsene da quel posto e correre il più lontano possibile.
Cercò di raggiungere il portone principale ma ogni strada sembrava bloccata da degli zombie, proprio quando era vicina alla porta le sue gambe iniziarono a cedere...
 
 
 
Prima che Milton toccasse terra venne accolta tra due sottili braccia che sollevandola la portarono fuori dalla scuola, sollevando lo sguardo finalmente incontrò quello del proprio amico.
-Daimonas...-
-Scusami se ci ho messo tanto...-
La voce del ragazzo era molto bassa e lasciava intendere tutto il suo dispiacere.
-No, non preoccuparti, sono veramente felice di rivederti.-
Il ragazzo corse verso i contorni del perimetro della scuola individuando la piccola struttura che veniva utilizzata per le punizioni, non aveva intenzione di entrarvi ma arrampicandosi si sistemò sul tetto assieme alla ragazza.
Era impossibile che quei mostri potessero arrivare fin lì.
-Daimonas sei ferito?-
-No tranquilla...le tue mani però...-
Aveva notato fossero molto rosse e con dei graffi sui palmi, non poté evitare di sentirsi in colpa.
-Non è nulla di grave, hai per caso trovato qualcun'altro?-
-All'inizio ero assieme a Lacie e Sammy ma mi era sembrato di sentire la tua voce e mi sono allontanato.-
-Spero stiano bene, dovremmo andarle a cercare.-
-Tu hai bisogno di riposare, andrò io se necessario.-
-No!Non voglio tu vada da solo!-
Disse la ragazza seria, aveva corso troppi pericoli per vederlo andar via nuovamente.
-Restiamo qui qualche minuto per recuperare le forze, so che tu probabilmente non ne avrai bisogno ma almeno teniamoci compagnia.-
-Va bene...-
Rimasero sul tetto ad osservare da lontano la scuola, erano veramente al sicuro lì?
Per il momento però alla ragazza questo poteva anche bastare...
All'interno della classe intanto Sammy e Lacie avevano terminato di costruire tutte le lance necessarie.
-Siamo state brave nya.-
-Si ma dove sono Jack e Zell?-
Chiese preoccupata la bambina, effettivamente era passato molto più tempo del previsto.
-Mmm...potrei andare a controllare nya...-
-Ed io cosa faccio micetta?-
-Tu dovresti restare qui a guardia delle armi nya, te la senti nya?-
Non voleva metterla in pericolo, che la lasciasse sola o la portasse con lei potevano comunque essere attaccate, Sammy però vide di buon occhio la proposta di far da guardia a quel loro rifugio.
-Si sarò bravissima!-
-Ottimo nya, allora ci rivedremo tra poco nya.-
Disse la ragazza sorridendo ed accarezzandole la testa, un attimo dopo si trovava già fuori dalla porta correndo per trovare i due, avrebbe incominciato con Zell, visto che le aveva detto sarebbe andato a cercare provviste, quindi era abbastanza ovvio sapere dove poteva trovarsi.
Il problema però era un altro, fino a quando si era trattato di girare a vuoto non era stato un grande problema per lei muoversi nella scuola, ma ora che aveva una meta ben precisa...l'orientamento non era il suo forte.
Aveva preso questa caratteristica forse da suo fratello, quando giravano per le classi era difficile rimanere concentrati ed ascoltare tutti i consigli che lui le diceva.
-Nya Astral...-
Se lui fosse stato lì sicuramente l'avrebbe aiutata, ma non c'era...
Senza che potesse evitarlo si era nuovamente distratta ed ovviamente non aveva smesso un solo attimo di correre.
-Oh no nya...non posso perdermi proprio ora nya!-
Cercò di tornare sui suoi passi per evitare di scordare in quale classe si trovasse Sammy ma ogni volta che pensava d'averla trovata scopriva d'essersi spagliata.
-No nya!-
Anche qualcun'altro aveva iniziato ad irritarsi, Jack non aveva impiegato molto tempo per tornare in classe ma quando si rese conto che per l'ennesima volta il gruppo si era diviso non poté trattenere la sua scocciatura.
La classe era completamente vuota, restavano solamente alcune delle lance che le due ragazze avevano costruito.
-Possibile che nessuno sappia rimaner fermo?Cos'è si è distratta per rincorrere un topo quella ragazza?E di sicuro Sammy le è corsa dietro...-
Appoggiandosi alla cattedra prese un profondo respiro, non poteva andarli a cercare di nuovo, se fossero tornati sarebbe stata una completa perdita di tempo, si sarebbe limitato ad aspettare una decina di minuti ed al termine avrebbe deciso il da farsi.
Il motivo per il quale la stanza era vuota era perché qualcun'altro aveva trovato Sammy...
Khal era alla ricerca di altre armi per uccidere ancora più zombie e per puro caso aveva trovato la bambina assieme a tutte le lance, lei non lo identificò subito come un nemico per questo motivo non fu spaventata dal ragazzo.
-Ciao!-
Khal non rispose al saluto guardandosi intorno, una bambina indifesa sarebbe stato un bersaglio molto facile, lo zombie che teneva al guinzaglio entrò improvvisamente assieme a lui e tentò di mordere Sammy che urlò spaventata, il ragazzo però evito la ferisse tirando la catena nella sua direzione.
-P-perché tieni uno zombie con te?-
-Per avere un'arma in più.-
Rispose seccamente il ragazzo.
-Ma non...non  è pericoloso?-
-Solo per i deboli.-
-Capisco...-
-Tutte queste armi sono tue?-
-Si!Sono belle vero?Le ho costruite io assieme ad una bellissima gattina!-
Disse la ragazza raggiante raccogliendone una.
-Posso regalartene una se vuoi!-
Porgendogliela il ragazzo la osservò qualche istante, trovandola un arma troppo debole. Strinse il palmo fino a quando il legno non si spezzò tra le sue mani, facendo sobbalzare in questo modo la bambina.
Non c'era bisogno d'aggiungere altro, quella stanza come lei erano per lui inutili, per questo motivo si allontanò rapidamente.
Sammy però non accettò quell'atteggiamento, si era impegnata tanto e lui aveva rotto una delle sue creazioni.
-Hey tu almeno scusati!-
Khal si voltò nella sua direzione guardandola con il suo sguardo glaciale, la bambina aveva lo sguardo serio e le guance rosse per la rabbia.
-Se non hai fatto un buon lavoro non è cosa che mi riguarda.-
-Cattivo!Che bisogno hai di comportarti così!-
Il ragazzo si fermò assottigliando lo sguardo.
-E' così che funziona il mondo, credi che ci siano solo persone buone?Non esistono solo le tue belle favolette, ma forse ne ho una adatta a te...-
Avvicinandosi strattonò lo zombie facendogli sanguinare la gola, Sammy non lo aveva riconosciuto ma aveva iniziato a provare molta paura.
-In un'oscura torre un burattinaio si occupava di costruire una marionetta dalle fattezze perfette, doveva avere tutto ciò che lui desiderava e sarebbe stata al suo fianco per il resto della sua esistenza. Dopo molti anni riuscì a crearla dandole una mente pensante ed un cuore da soggiogare, la marionetta però opponeva stupidamente resistenza al suo controllo, più il tempo passava più i fili che la reggevano si attorcigliavano attorno a lei. Un giorno la marionetta si sporse troppo vicino alla finestra per osservare il mondo che la circondava, prima che il burattinaio potesse tirarla per i fili lei cadde precipitando sempre più giù fino alle fiamme dell'inferno che bruciarono il suo corpo e frantumarono le sue ossa.-
Nonostante la macabra storia la bambina non si scompose, continuò a guardarlo con rabbia aspettando le sue scuse, queste però non arrivarono mai e lei si arrese all'idea che continuare a seguirlo sarebbe stato inutile.
Anche l'umore d'altri era decisamente instabile.
Zell era riuscito a percorrere alcuni piani senza farsi scoprire ma proprio quando era ormai vicino al rifugio venne attaccato da un gruppo di cinque zombie, con le provviste tra le mani era quasi impossibile lottare quindi aveva rapidamente cambiato direzione, non trovando però alcun nascondiglio.
-Accidenti...-
Appoggiandosi al muro cercò di riprendere fiato, non aveva mai corso tanto in tutta la sua vita e non sembrava essere ancora uscito dai guai.
Tonare nella classe sarebbe stata decisamente un'impresa ardua, e c'era anche la possibilità che si fossero tutti allontanati. Sarà stata una buona idea portare con sé così tanti viveri?
 
 
 
Le preoccupazioni di Zell non tardarono a tornare, il tempo di fermarsi per riprender fiato e già degli zombie l'avevano trovato, uno di questi gli graffiò perfino il braccio sinistro facendolo sanguinare.
Per allontanarlo fu costretto a tirargli un forte pugno allo stomaco ma in questo modo alcune delle provviste caddero a terra.
Schivò un secondo attacco grazie ad una scivolata che gli permise di portarsi alle spalle del numeroso gruppo.
Non aveva certo intenzione di restare lì a lungo.
Probabilmente lui non se n'era nemmeno accorto ma qualcun'altro dall'altra parte del corridoio si stava avvicinando nell'esatto momento in cui lui si stava allontanando.
Il tempo era scaduto e Jack aveva così deciso di andare a cercare gli altri, lo avrebbe però fatto con i suoi tempi, non era certo una balia che doveva corre a desta ed a manca.
Per terra notò ch erano cadute numerose barrette, alcune di queste molto insolite tra cui una barretta su cui c'era scritto che era talmente piccante da poter bruciare perfino ai morti.
-Mph, guarda che cosa si inventa la gente per vendere.-
La raccolse rigirandosela tra le mani immaginandosi uno degli zombie che la mangiava ed urlava dal dolore per il piccante, era una scena alquanto buffa almeno nella sua testa. Voltando la testa verso la finestra però notò qualcosa di ben più interessante, sul tetto del palazzetto delle punizioni si poteva scorgere chiaramente il cappello di Daimonas.
-Ecco dov'era finito...-
Non aveva intenzione di fare tutto quel percorso, sicuramente se l'avesse perso di vista chissà dove sarebbe andato, aprendo la finestra si lanciò nel vuoto verso uno degli alberi più vicini, l'impatto non gli avrebbe arrecato alcun dolore quindi era solo un bene per lui poter accorciare le distanze.
Poteva ancora correre molto più rapidamente degli altri mostri che si trovavano nel giardino e che, senza alcuna sorpresa da parte sua, notandolo avevano cominciato a seguirlo.
Arrivato vicino all'edificio vide che c'era anche Milton assieme al ragazzo, almeno non avrebbe dovuto cercare altre persone, se non sbagliava Sammy era proprio alla sua ricerca.
Anche i due avevano notato la sua presenza e furono molto sorpresi dal vederlo arrampicarsi lungo la parete per raggiungerli, ormai era quasi arrivato al bordo quando una delle creature con un salto era riuscito ad afferrargli il piede.
La presa di Jack perse d'equilibrio ed era certo che sarebbe presto finito tra quel mucchio d'esseri pronti a divorarlo, le cose però andarono diversamente in quanto poco prima che accadesse Milton era riuscito ad afferrargli la mano evitando la sua caduta.
Anche Daimonas si adoperò per aiutarlo, creando rapidamente un pugnale lo lanciò alla mano dello zombie facendogli così mollare la presa su Jack ed aiutò la ragazza a sollevarlo.
-Bella presa.-
-Che ci fai qui?-
Chiese secco il ragazzo non fidandosi della sua improvvisa apparizione.
-Sammy stava cercando Milton e Lacie cercava te, ho visto il tuo cappello ed eccomi qui.-
-Sammy sta bene?-
-Penso di si, almeno fino  quando il gruppo in cui ero non si è separato.-
Quelle parole non erano molto di conforto ma fecero tirare un sospiro di sollievo a Milton, Daimonas invece non abbassava la guardia nei confronti di Jack...
Le parole del ragazzo però non erano false, Sammy stava veramente bene anche se molto spaventata.
Dopo aver parlato con quello strano ragazzo aveva provato a tornare indietro ma la classe si era riempita di zombie, prima che questi potessero notarla ed inseguirla però lei era riuscita a scappare nascondendosi in un armadietto messo come protezione davanti ad una porta.
Non era un luogo particolarmente confortevole ma almeno nessuno l'avrebbe potuta ferire, aveva però lasciato tutte le sue lance in quella classe, tutto il suo lavoro era andato sprecato. Faticò a trattenere le lacrime ma non erano da lei, doveva essere forte e solare, non avrebbe permesso a quelle sfortune di abbatterla.
Anche un'altra ragazza evitava di farsi cogliere dalla tristezza, Lacie aveva continuato a vagare per i corridoi cercando di ritrovare la strada verso la classe ma aveva trovato anche qualcos'altro.
Ad un certo punto si era formata una lunga pista di coltellini di ferro, non aveva la minima idea di chi li avesse messi lì ma sembravano esser stati sistemati come una pista.
Seguendola venne riportata esattamente alla classe in cui si sarebbe dovuta trovare Sammy ma quando entrò non vide altro che corpi di zombie e le lance che avevano creato.
-Sammy nya?-
Aveva molta paura di ciò che era potuto accadere ma attorno a lei non c'era il corpo della bambina quindi forse era riuscita a scappare, non poteva far altro che trovarla...
 
 
 
La ricerca per la ragazza non era affatto semplice, aveva fin troppe emozioni nel cuore e non riusciva più a contenerle tutte, prima che potesse accorgersene era già scoppiata in lacrime.
-N-nya...nya...-
Aveva paura non per sé ma per le persone che amava, da quando era incominciato quell'inferno non aveva trovato Astral o qualcosa che potesse rassicurarla sulla sua salvezza, aveva perso Daimonas e Sammy, Ailea e Seraph come Astral erano chissà dove, non era stata in grado di proteggere nessuno.
Le mancavano tutti, avrebbe voluto esser in grado di fare di più ma sentiva di star arrivando al suo limite.
-Qualcuno nya...c'è qualcuno nya?-
Chiese guardandosi intorno pregando che almeno uno di loro arrivasse, ma nulla accadde, era sola.
L'impossibilità di raggiungerla non era però una scelta voluta.
Jack, Daimonas e Milton si erano resi conto di non poter stare per sempre in quel loro rifugio, soprattutto a causa degli zombie che vista la calca creatasi non facevano che aumentare.
Mostrandosi gentile Jack aveva offerto una delle barrette che aveva raccolto a Milton e Daimonas, questo aveva rifiutato mentre la ragazza aveva accettato di buon grado, non poteva stare troppo tempo senza mangiare ed oltretutto il piccante le piaceva.
-Se avessimo qualche oggetto potremmo distrarre quei cosi per crearci un varco...-
Disse Jack che pensieroso osservava la folla.
-Certo che sembra di essere sul palcoscenico di un concerto, dite che vogliono i nostri autografi?-
Nessuno dei due gli rispose soppesando la sua proposta, in particolare Daimonas che effettivamente avrebbe potuto creare qualcosa per aiutarli.
-Quante probabilità ci sono di riuscita?-
-Poche, ma c'è il rischio che ci possa comunque capitare qualcosa quassù.-
Rispose Jack facendo spallucce.
-Io direi di fare un tentativo.-
Disse Milton annuendo, credeva nelle capacità di tutti e tre ed in qualche modo potevano farcela.
Riflettendo a lungo su quale fosse l'oggetto migliora da usare Daimonas creò infine alcune sveglie caricabili, bastò selezionare il momento in cui avrebbero cominciato a suonare ed avrebbero solo dovuto lanciarle il più lontano possibile da lì.
Anche un'altra persona aveva avuto l'idea di distrarre quelle creature con del rumore, in circostanze però alquanto diverse.
Sammy era rimasta nascosta per più tempo del previsto ma le ante dell'armadio non erano molto solide e fu questione di tempo prima che uno zombie si accorse di lei.
Iniziando ad urlare spaventata la bambina cercò d'uscire ma la divisa che indossava rimase impigliata nell'armadio, mentre quel mostro si avvicinava sempre di più per eliminarla qualcuno venne in suo soccorso.
Zell aveva iniziato a lanciargli contro tutti gli oggetti che trovava ed aveva preso ad urlare per attirarlo verso di sé.
-Non provare a toccarla!-
Era rischioso ma non gli importava, non era giusto che ad una bambina capitasse qualcosa di così orribile.
Il suo piano fortunatamente riuscì e senza più provviste tra le mani si ritrovò a fuggire per salvare Sammy.
I piani d'altri invece non andavano così tanto a buon fine, Khal era riuscito a trovare l'aula di chimica ed aveva tentato di creare qualche sostanza corrosiva da usare contro gli zombie, il suo piano però gli si ritorse contro. A causa d'un esplosione i materiali si erano mischiati producendo del gas con effetti allucinogeni.
Non era tanto il dolore a creargli problemi quanto più le visioni che stava avendo, queste gli mostravano infatti i volti di tutte le persone che aveva ucciso, tutto il sangue che aveva sparso, non gli dava un senso di rimorso ma solo disgusto, poi in mezzo a tutto quel marcio c'era il suo giocattolo che, senza alcun vestito addosso, l'aspettava per unirsi a lui.
Inebriato da quella situazione aveva fatto per avvicinarsi ma all'ultimo qualcosa lo riportò alla realtà, forse le unghie di lei che si erano piantate nella sua carne o il ricordo di dove si trovava, stava di fatto però che non c'era nulla di tutto ciò che aveva visto, solo lo zombie che aveva legato e che stava tentando ora di morderlo.
Spingendolo contro un mobile glielo impedì ma era chiaro quanto fosse rischioso continuare ad inalare quella sostanza, cercando di controllarsi afferrò nuovamente la catena uscendo da quel posto...
 
 
 
Il piano di Daimonas, Jack e Milton intanto era funzionato perfettamente, gli zombie si erano distratti ed in questo modo avevano potuto allontanarsi, Daimonas aveva però insistito per star per ultimo in modo da occuparsi di quelli che potevano essere un problema.
Eliminarli era molto semplice, bastavano pochi colpi anche senza l'utilizzo di armi ed il gioco era fatto, con la coda dell'occhio osservava gli altri due allontanarsi riuscendo in questo modo a mettersi in salvo.
"Il tuo cercare inutilmente di renderti utile ti farà ammazzare."
Mostro poteva anche aver ragione ma se poteva fare qualcosa di buono ne valeva anche la pena...
Intanto Jack aveva portato Milton nei pressi della piscina, almeno lì non sembravano esserci zombie.
-Vado a dare un occhiata in giro, tu promettimi che non ti allontanerai.-
-Va bene...-
Sperava mantenesse veramente la parola, era stanco di dover ritrovare tutti, con fare dubbioso andò ad assicurarsi non ci fossero immediati pericoli lasciando in questo modo Milton sola, o almeno così sembrava...
Per evitare di venir presa alla sprovvista la ragazza era entrata all'interno del perimetro della piscina, ma fu proprio in questo modo che venne attaccata.
Uno zombie legato con delle spesse catene le saltò addosso all'improvviso, doveva essersi nascosto chissà dove e non lo aveva notato.
Caddero entrambi nella piscina e per lei non ci fu modo di lottare, riuscì solo a pensare a quanto le dispiaceva per Daimonas, per Jack a cui aveva appena promesso di non allontanarsi, Sammy che avrebbe tanto voluto rivedere, tutti quei pensieri andarono a svanire nel rosso della piscina.
Prima che lo zombie potesse continuare a banchettare qualcuno lo tirò per le catene facendolo uscire dall'acqua. Khal dopo l'incidente con quelle sostanze era uscito in giardino per prendere una boccata d'aria e si era sistemato nella piscina per riflettere, fu un colpo di fortuna notare quei due ragazzini parlare, in questo modo aveva avuto tempo di nascondersi, far attaccare la ragazzina invece era stato un gioco da ragazzi.
L'abilità di mimetizzarsi non apparteneva solamente al biondo, anche Zell per sfuggire all'inseguimento con lo zombie era ricorso a questo trucco.
Usando alcuni pezzi d'intonaco era riuscito a rannicchiarsi in un angolo confondendosi con la parete rovinata, non avrebbe scommesso un soldo sulla riuscita di quel piano ma a quanto pare era riuscito a cavarsela meglio di quanto si aspettasse.
Tirando un sospiro di sollievo si allontanò solamente quando fu certo che la situazione fosse migliorata, tornando indietro dalla bambina fu poi molto sorpresa nel ritrovarla intenta a costruire un fortino.
-Che stai facendo?-
Chiese curioso mentre lei ammassava delle sedie davanti ad una classe.
-Metto delle barriere!Non mi farò più cogliere impreparata!-
Gli venne da sorridere per l'impegno con cui stava costruendo quella cosa, era felice non si fosse fatta buttare giù.
-E dimmi potrai ospitarmi in questo tuo fortino?-
Chiese lui scherzosamente.
-Ma certo!Tutti i miei amici staranno qui e saremo tutti al sicuro!-
Di questo ne era convinta, avrebbe tanto voluto però che fossero lì con lei...
Anche qualcun'altro aveva i suoi stessi pensieri.
Dopo lo sfogo emotivo Lacie era andata a cercare qualcosa da mangiare e per puro caso aveva trovato dei pesci essiccati dentro uno degli armadietti della scuola, forse era la merenda di qualcuno, gliel'avrebbe ripagata in futuro.
Non avevano un gusto particolarmente buono ma non poteva resistere ai pesci, quello spuntino le riuscì a dare nuova energia sollevandole il morale.
-Andrà tutto bene nya...-
 
 
 
Forse fu proprio il pensiero positivo di Lacie a darle modo di raggiungere uno dei suoi obbiettivi.
Dopo un'estenuante ricerca non molto distante dal punto dove si trovava era riuscita a trovare Daimonas, il ragazzo aveva dovuto spingersi nuovamente dentro la scuola a causa di alcuni zombie che lo seguivano ed in questo modo era stato trovato dalla ragazza.
-Daimonas nya!-
Subito lei gli corse incontro abbracciandolo e stringendolo a sé felice, il ragazzo cercò d'allontanarsi ma non c'era verso di sfuggire alla sua presa.
-Ho avuto tanta paura nya!Sono così felice di rivederti nya!-
-Se farai tutto questo chiasso la tua gioia non durerà a lungo.-
Una terza voce interruppe il loro abbraccio, si trattava di Zell che sotto richiesta di Sammy era andato a cercare la "micetta" di cui tanto parlava.
-Zell nya!Anche tu stai bene!E Sammy nya?-
-Sta bene anche lei, è al terzo piano a sistemare un fortino.-
-Che sollievo nya...-
Anche Daimonas era felice stessero bene, non poteva però restare con loro a lungo, doveva ritrovare Jack e Milton, di nuovo.
-Non dobbiamo più separarci, è rischioso e...-
-Io devo andare a cercare una mia amica.-
Le parole di Daimonas raggelarono la situazione, ma entrambi potevano capirlo.
-Vengo con te però nya.-
-Ma è pericoloso...-
-Hey tutto qui è pericoloso.-
Disse Zell ridacchiando leggermente per quell'osservazione, aveva assolutamente ragione però, perfino Daimonas fu costretto ad ammetterlo ed era evidente che Lacie non l'avrebbe lasciato andare solo volontariamente.
-Torneremo tutti da Sammy nya.-
La bambina in questione intanto aveva avuto un secondo incontro spiacevole, fuori dalla finestra aveva iniziato a guardare il paesaggio per distrarsi, erano anche vicini alla piscina, avrebbe tanto voluto potervi nuotare...
Sotto la sua finestra però notò una figura a lei familiare, nuovamente c'era il ragazzo con lo zombie al guinzaglio.
-Hey cattivone!Io Ho fatto un fortino e tu non sei invitato!-
Disse facendogli una pernacchia, Khal sentendo nuovamente la voce di una bambina alzò lo sguardo irritato.
-Se è come le tue armi non ci metterà molto a cadere.-
Rispose lui a tono irritando ancora di più la bambina.
-Sei antipatico!-
-Però io sopravvivrò.-
-Anche io se è per questo!Ed anche tutti i miei amici!-
-Certo, e magari sono già tra i mucchi di cadaveri sparsi qui in giro.-
Dandole le spalle si allontanò da quell'inutile conversazione, lasciando la bambina con un nodo allo stomaco...
Nel giardino oltre a Khal si stava muovendo anche Jack, aveva cercato d'esplorare una parte vicina alla piscina ma era finito per allontanarsi troppo.
-Come è possibile perdersi in uno spazio vuoto!?-
E dire che lui non aveva mai avuto problemi simili, forse era il non aver punti di riferimento ad averlo arrivare lì, fino a quando c'erano degli alberi poteva ricordarsene ma le cose in quel caso erano diverse.
Aveva chiesto a Milton di non allontanarsi troppo eppure era proprio ciò che lui aveva fatto, era abbastanza buffa come cosa ma non aveva tempo da perdere, doveva tornare indietro.
 
 
 
Improvvisamente per i corridoi della scuola si sparse un'eco tramite gli altoparlanti.
-A tutti i sopravvissuti, tra un'ora esatta nella palestra verrà indetta una riunione per affrontare questa situazione al meglio.-
Non c'erano molte spiegazioni, non si capiva di chi fosse la voce o quanti sopravvissuti c'erano, ma non furono in molti ad apprezzare quest'idea.
Khal per primo trovò la cosa alquanto sospetta ed evitò di avvicinarsi a quella zona, poteva vedere però in lontananza un numeroso gruppo di persone andare proprio lì, tanti pecoroni che da soli non sapevano fare nulla.
Dall'altra parte del giardino Jack aveva avuto lo stesso pensiero.
Era solamente una stupida trappola, questo almeno gli sembrava ovvio, rinchiudere tutti i sopravvissuti in un unico posto era il modo migliore per eliminarli.
-Chissà in quanti ci cascheranno.-
Quasi la curiosità l'avrebbe spinto ad andarci ma era sicuro che non avrebbe trovato nulla di particolare arrivato sul posto.
Anche Lacie la pensò allo stesso modo, non la convinceva ed era certa il suo fratellone non sarebbe mai cascato in un inganno simile, o almeno ci sperava...
Il dubbio su quella scelta la rendeva irrequieta.
-Vuoi andare a dare un'occhiata Lacie?-
Chiese Daimonas guardandola.
-No...è che magari Astral andrà lì nya.-
-Posso accompagnarti io.-
Disse Zell avvicinandosi.
-In due sarà più sicuro, poi Daimonas deve trovare la sua amica no?Come noi adesso sa dove tornare una volta finito tutto, non i saranno problemi.-
-Hai ragione nya!Per te va bene Daimonas?-
-Penso di si...-
-Perfetto nya!-
Prendendo la mano di Zell la ragazza si affrettò a raggiungere la palestra, sarebbero rimasti ad una distanza di sicurezza ma almeno così avrebbe potuto scoprire qualcosa.
-Io sto qui, tu vai a controllare l'altra entrata nya.-
-Hey non avevamo detto di restare insieme?-
-Ma se entrasse dall'altra parte non lo vedrei...per favore nya...-
Lacie iniziò a far le fusa per far intenerire il ragazzo, era molto difficile dire di no a qualcuno di così carino.
-Però fai attenzione...-
Muovendosi con cautela il ragazzo raggiunse la seconda entrata, questa era sbarrata ma sembrava comunque che si fossero ammassate un mucchio di persone lì, nascondendosi dietro ad un albero vicino cercò di capire la situazione.
-Ma che diamine...-
Si accorse troppo tardi che quel mucchio non era di persone ma di zombie, Lacie aveva fatto bene a pensar male di quell'incontro, quei mostri da lì a poco sarebbero entrati eliminando tutti.
-Devo avvertirla.-
Questo era il suo intento ma prima che potesse voltarsi venne morso alle spalle da una di quelle creature che silenziosamente gli si era avvicinata facendolo cadere a terra.
I morsi divennero sempre più frequenti nonostante il ragazzo cercasse di ribellarsi, ma la sua improvvisa debolezza era stata causata dal primo che lo aveva ferito a tal punto d'avergli fatto perdere un'eccessiva quantità di sangue.
-No...Lacie scappa...-
Le sue parole uscirono come un sussurro mentre lentamente il dolore andava a calare...
Non era l'unico però che si trovava in una situazione spiacevole.
Sammy sentendo quella voce era convinta di poter trovare tutti i suoi amici in quella palestra e di conseguenza si era affrettata ad uscire dalla scuola, correndo sorrideva felice mentre si avvicinava sempre di più alla sua meta.
Qualcosa però improvvisamente la fermò.
A farlo era stato uno degli zombie che seguendola era riuscita a raggiungerla, la bambina urlò spaventata mentre tentava d'evitare di venire morsa, quelle urla però portarono anche altre orribile creature affamate.
Il cuore in gola le batteva ad una velocità allarmante mentre sperava di poter riuscire a salvarsi in qualche modo, in un certo senso però qualcuno riuscì a soccorrerla.
Daimonas aveva sentito le urla fin dalla scuola e preoccupato fosse Milton si era affrettato a raggiungerla, evocando perfino la propria spada per lottare.
Arrivato lì colpì ogni creatura con rapidi fendenti che le fecero crollare a terra, queste però erano in un numero consistente e la bambina non smetteva d'agitarsi nemmeno per un attimo.
Fu a causa di questa irruenza che la lama la colpì.
Sammy si aspettava di sentire un qualche dolore ed invece era solo tremendamente stanca, mentre il suo corpo cadeva a terra pensò ai suoi amici che magari erano dentro alla palestra e sperava stessero tutti bene, soprattutto Milton...
 
 
 
Come aveva temuto Lacie non trovò alcuna traccia del fratello, aveva osservato l'ampio portone per tutto il tempo ma lui non era mai entrato.
SI era perfino avvicinata ma ciò che aveva visto le aveva fatto accapponare la pelle.
La palestra era piena di persone che lottavano contro degli zombie e questi banchettavano avidamente con i corpi dei caduti, era uno spettacolo raccapricciante e non aveva intenzione di rimanere a guardare per troppo tempo, le urla erano poi la cosa peggiore.
-Nya...-
Avrebbe dovuto fidarsi del suo istinto, forse anche Zell era già andato via ma preferiva accertarsene, non fu la sola però ad avvicinarsi più del dovuto.
Daimonas era rimasto qualche minuto accanto al corpo della persona che aveva cercato di salvare e che invece aveva condannato, chiedendosi perché cercava ancora di far qualcosa per bene quando era ovvio non ci sarebbe mai riuscito.
"Sei destinato a portare solo dolore, non hai la forza necessaria a controllarti."
Le parole di Mostro facevano ancor più male sapendo quanto fossero vere, non poteva però continuare a stare lì, aveva sentito il messaggio ed aveva intuito molti si sarebbero diretti in quel luogo, temeva però che tra loro potessero esserci anche delle persone che lui voleva proteggere, per questo motivo era arrivato nei pressi della palestra, ancora con la spada tra le mani, ma arrivatovi vicino tutte le porte si spalancarono e gli zombie vittoriosi uscirono.
Si creò così un immensa folla di mostri e sia lui che Lacie vi erano finiti in mezzo.
Entrambi iniziarono a lottare colpendone il più possibile per allontanarsi da quel luogo ma non era certo un'impresa da poco, i loro corpi vennero imbrattati di rosso e quando erano ormai irriconoscibili si incontrarono.
Entrambi certi non ci fossero sopravvissuti presero a lottare tra loro, Lacie cercava di colpirlo con le proprie unghie al viso mentre Daimonas schivava ed usava la propria spada per difendersi o colpire, non riuscivano a riconoscersi con l'odore non solo a causa del sangue ma per il tanfo che gli altri zombie emanavano e che soffocava il loro odore.
Per Lacie però la situazione era molto complicata, lei non aveva armi con cui difendersi ed un corpo a corpo era estremamente rischioso, decise così di darsi alla fuga schivando gli ultimi colpi di Daimonas, non si era chiesta come mai uno zombie fosse armato perché non la credeva una cosa così impossibile.
Con un alto salto riuscì a portarsi a qualche metro di distanza da lui e prendendo a correre si allontanò da quel luogo lasciandolo solo.
C'era però un altro combattente che si stava dando da fare.
Jack aveva cercato d'evitare la zona attorno alla palestra ma non poteva certo aspettarsi che il numero di mostri nelle vicinanze fosse così alto, si era ritrovato a lottare con una decina di questi mentre tentava di tornare alla piscina.
Non aveva armi con sé ma non gli servivano, era stato capace di metterne a tappeto già quattro tirando formidabili calci e pugni, usava anche delle particolari mosse per dare una forza maggiore.
La cosa però che lo incuriosiva era l'identità di chi avesse orchestrato tutto ciò, non poteva essere stato un normale studente, ma non aveva tempo per scoprirlo.
Con un pugno allo stomaco sconfisse anche l'ultimo degli zombie.
Al contrario suo però c'era anche Khal che invece di lottare aveva optato per la fuga, il suo "ostaggio" aveva cercato più volte di liberarsi ma senza successo, in questo modo gli aveva creato molte difficoltà nella lotta contro gli altri, l'unica soluzione rimastagli era stata quella di scappare per armarsi in altro modo.
 
 
 
La fuga di Lacie l'aveva portata in un punto non particolarmente distante da dove si trovava Khal, il ragazzo era stato quasi completamente accerchiato e non aveva molte possibilità di continuare la propria fuga.
Forse era a causa della stanchezza o del desiderio di rivedere il fratello ma la ragazza scambiò quella figura in pericolo per lui.
-Astral nya!-
Correndo ancora più velocemente lo raggiunse e prese ad eliminare gli zombie attorno  lui, era certa d'averlo finalmente ritrovato ma quando la situazione si calmò calò nuovamente su di lei lo sconforto.
-Tu...non sei Astral nya...-
Khal era rimasto fermo osservando la ragazza, era chiaro fosse in una situazione instabile quindi attaccarla non era la cosa migliore da fare.
-Non ho visto tuo fratello.-
Fu l'unica risposta che le poté dare.
-Nya...io credevo...-
Com'era possibile che non riuscisse a trovarlo?Perché non era da nessuna parte?
Non voleva sapere completamente la risposta a queste domande, per quel motivo corse via improvvisamente evitando di parlare ancora con quel ragazzo.
Aveva bisogno di calmarsi, di rimanere ferma per un po' di tempo e riacquistare la lucidità.
Avvicinandosi ad alcuni alberi iniziò a tagliarne i rami più alti per sfogarsi, almeno in quel modo poteva continuare ad usare la sua forza senza rischiare di venir ferita.
Con il cumulo che aveva creato ai suoi piedi costruì anche un minuscolo rifugio, grande abbastanza da contenerla quando vi si raggomitolava all'interno.
Non importava se era scoperta, aveva bisogno di riposare...
Anche altri avevano bisogno di fermarmi da quelle continue lotte.
Jack e Daimonas avevano combattuto contro gli zombie fino a quando questi non finirono, rimanendo soli e fortunatamente riconoscendosi.
-Jack, dov'è Milton?-
Fu la prima cosa che Daimonas chiese non appena furono abbastanza vicini.
-L'avevo lasciata in piscina, non penso si sia allontanata ed era comunque distante dalla palestra. Quindi credo stia bene.-
-Non mi basta un credo, devo andare da lei.-
Se c'era anche solo una possibilità le fosse accaduto qualcosa non poteva stare tranquillo, insieme a Jack corsero verso la piscina ma si fermarono notando qualcosa di strano, qualcuno stava trascinando una piccola figura con delle catene chissà dove.
La principale preoccupazione di entrambi fu che la figura incatenata fosse proprio Milton.
Daimonas sentì montare dentro di sé una rabbia feroce che faticava a contenere, involontariamente iniziò a ringhiare mentre il suo aspetto diventava più minaccioso.
-Hey calmati...non è detto sia...-
Jack non poté finire la frase che Daimonas era già partito all'attacco contro quella figura, Khal riuscì ad accorgersene solo quando mancavano pochi metri di distanza tra i due, non aveva idea di chi fosse ma cercò d'evitare i colpi che questo gli sferrava, non era però così facile, sembrava avere la forza di dieci uomini.
I due iniziarono a lottare mentre solo il biondo veniva ferito ed arrivarono senza accorgersene al rifugio della ragazza, cadendogli addosso lo frantumarono allarmandola.
Iniziò così una lotta tra tutti e tre in cui non si riusciva a capire chi fosse il nemico e chi no.
-Hey!-
A cercare di metter quiete nella situazione fu Jack, il ragazzo aveva continuato a mantenere la calma e per evitare qualche altro danno era riuscito perfino a bloccare lo zombie incatenato, non appena Daimonas si rese conto di ciò che aveva fatto si fermò.
-Ti sei lasciato prendere dalla rabbia eh?-
Alle parole di Jack il ragazzo abbassò lo sguardo allontanandosi, l'altro però puntò gli occhi su Khal.
-Che ci facevi con questo qui?E' il tuo rimpiazzo in assenza di ragazze?-
 Khal lo guardò con un guizzo di rabbia negli occhi.
-Era un modo come un'altro per difendermi, ma vedo che è inutile.-
Daimonas non proferì parola lasciando a Lacie l'onore di continuare quel discorso, in un primo momento la ragazza era stata presa dalla rabbia ma vedendo che sia Jack che Daimonas stavano bene questa sparì completamente.
-State bene nya...-
Queste furono le uniche parole che la ragazza riuscì a proferire.
 
 
 
Gli ultimi sopravvissuti riuniti in un unico posto vennero disturbati dal suono degli altoparlanti accompagnati da un'altro incessante ed irritante rumore.
-Congratulazioni a voi che siete sopravvissuti, se resisterete anche a quest'ultima sfida potreste aver salva la vita...-
Quelle inquietanti parole non rivelarono nulla di ciò che li attendeva, pochi istanti dopo quel fastidioso rumore si fece ancora più vicino ed il gruppo poté capire di cosa si trattava.
Falene, una gigantesca nuvola di falene si stava avvicinando a loro ma in parte era chiaro non fossero normali, altrimenti non sarebbero state mandate in quel modo.
Daimonas vedendole non poté trattenersi dall'urlare, soffriva di mottefobia ed alla vista di quegli orrori il suo corpo non si controllava.
Più per istinto che per altro iniziò a correre mentre quelle cose continuavano a seguirlo.
-Daimonas!-
Jack non riuscì a capire cosa gli stava accadendo ma era intuibile fosse molto spaventato, non poteva certo lasciarlo così.
Khal e Lacie invece reagirono in maniera diversa, anche la ragazza cercò di seguire Daimonas per aiutarlo ma la maggior parte di quegli insetti le stava alle costole.
-Andate via nya!-
Il primo esempio di quanto non fossero normali quelle falene era il fatto che pungevano ed ogni puntura corrispondeva ad un dolore atroce, aveva bisogno di cacciarle o sarebbe stata la fine per lei.
L'unico punto di salvezza in quel momento però era la piscina.
-No nya...-
Se voleva salvarsi forse era l'unica cosa che poteva fare, corse a perdifiato per raggiungere l'acqua tanto odiata da lei e quando vi era ormai vicina saltò, sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe voluto fare ma tuffandovi poté evitare d'esser punta ancora, sembrava infatti che quelle falene non potessero entrare nell'acqua e quelle colpite dagli schizzi iniziavano a fumare e cadevano.
Anche Khal riuscì a difendersi in qualche modo, non aveva ancora rinunciato all'idea di tenere con sé quello zombie ma presto guardandolo mentre veniva ferito dalle falene capì la gravità della situazione.
Prendendo dalla tasca dei pantaloni il suo accendino iniziò a dare fuoco all'albero vicino, la fiamma si espanse sempre di più arrivando quasi ad ustionarlo, riusciva però a bloccare anche l'attacco di quelle cose che in vari punti sembravano sciogliersi, fu in quel momento che capì che si trattava di falene robot coperte da cera.
Ghignò divertito dalla furbizia del'ideatore di quello stratagemma ma fu l'unico a farlo.
Jack e Daimonas erano tutt'altro che in salvo, il primo non riuscendo a calmarsi era caduto a terra ed in preda alla paura non era riuscito a difendersi dall'attacco, i suoi pensieri erano totalmente disordinati e quasi non sentiva nemmeno più la voce di Mostro.
Jack accanto a lui aveva fatto del suo meglio per proteggerlo ma aveva fallito, erano troppe e lui non aveva niente con cui difendersi.
In poco tempo i loro corpi vennero coperti da quegli insetti...
 
 
 
Era la fine ormai, dell'intera scuola non erano rimasti che due studenti, Lacie e Khal che grazie alle loro idee erano riusciti a sfuggire all'attacco delle falene, queste dopo quasi una ventina di minuti avevano cessato di muoversi cadendo a terra una dopo l'altra disattivandosi.
Solo allora i due ripresero a muoversi.
Khal non aveva intenzione di farla passare liscia a quei due mocciosi che li avevano attaccati, andò quindi a cercarli ma tutto ciò che trovò furono i loro corpi.
-Avete avuto ciò che meritavate.-
-Nooo nya!-
Lacie come lui era andata a cercare i ragazzi ma tutto ciò che aveva trovato era il biondo accanto ai corpi dei due.
-Cosa hai fatto nya...cosa hai fatto!-
Il corpo di Lacie rapidamente mutò, le zanne e gli artigli s'ingrossarono mentre il suo aspetto divento più selvaggio, i suoi capelli inoltre divennero più lunghi mentre gli occhi si tinsero di rosso.
Era furiosa e convinta d'aver perso tutto solo a causa sua.
In meno di un secondo gli fu addosso e cercò di colpirlo con i propri artigli, Khal cercò di difendersi anche se non era una cosa molto facile, lei era veramente forte e sembrava essere completamente impazzita.
Si stavano avvicinando alla palestra ed in quel punto c'erano molte armi dei sopravvissuti eliminati, Khal riuscì così a raccogliere l'ennesimo tubo di ferro ed alla prima occasione colpì Lacie sul viso.
Quel singolo colpo però non sarebbe mai bastato a sconfiggerla, quando lui tornò all'attacco afferrò il ferro con entrambi i denti mordendolo a tal punto che rischiò di spezzarlo, il ragazzo per allontanarla la colpì sul viso con una serie di pugni ma Lacie gli afferrò una mano stringendogliela.
Per la distrazione la ragazza aveva allentato la presa sul tubo e lui aveva cercato nuovamente di colpirla in viso, nonostante ci riuscì ottenne solo una ferita superficiale che le fece sanguinare la tempia.
Lacie gli saltò addosso iniziando a graffiarli il petto mentre delle lacrime le scendevano lungo il viso, continuava a pensare ai suoi amici ed a suo fratello, stava veramente male perché era certa d'averli ormai persi.
Khal riuscì a ribaltare la situazione bloccandola ed iniziò a spingere il tubo sul collo della ragazza, passarono i minuti e nonostante lei riuscisse a procurargli gravissime ferite alla fine il suo corpo smise di muoversi...
Era tutto finito, era rimasto solo ed aveva annientato tutti i suoi nemici, guardando la distruzione attorno a sé il ragazzo non poté fare altro che gioirne.
Quel sentimento però durò meno del previsto, il ragazzo si era completamente dimenticato dello zombie che fino a quel momento si era portato dietro e questo gli costò caro.
L'essere gli saltò addosso mordendolo alla gola, Khal provò un dolore atroce mentre la carne gli veniva strappata brutalmente ma non riuscì a difendersi, la lotta con Lacie l'aveva distrutto ed il suo destino era segnato...
 
 
 
Il festival si era ormai concluso e dei fuochi d'artificio vennero lanciati dal tetto dell'edificio, tutti gli studenti erano tornati incolumi verso il cancello principale, grazie agli oggetti offerti dalla scuola quell'esperienza era stata incredibilmente reale e suggestiva.
Lacie era corsa subito ad abbracciare il suo fratellone che ricambiò con un gran numero di carezze, complimentandosi con lei per esser riuscita a resistere così a lungo.
Anche Khal ricevette molti elogi, anche se Ailea era l'unica ad averglieli fatti con sincerità, si scoprì poi che non tutti gli zombie erano stati completamente cattivi.
Astral dopo esser stato eliminato dal gioco e trasformato in zombie aveva per caso incrociato la strada di Daimonas e non potendo farne a meno l'aveva aiutato in una situazione di pericolo, Seraph aveva fatto lo stesso usando la propria lama per aiutare Jack, Lacie invece aveva avuto un aiuto da due persone, Johanna le aveva lanciato gli oggetti per curarsi le gambe mentre Ailea aveva creato quella scia di coltelli per tornare da Sammy.
La bambina andò subito ad abbracciare Milton che assieme a Daimonas e Jack stava commentando come era stata quell'avventura, vicino a loro Zell canzonava Lighneers per esser stato eliminato e l'altro faceva lo stesso reggendogli il gioco.
Il gruppo commentò anche la forza di Diana, coloro che erano stati eliminati avevano potuto vedere come se l'era cavata nella mensa e dovevano ammettere che era stata veramente incredibile.
Johanna, Grace ed Hope erano felici fosse tutti finito ma lo erano anche perché alcuni si erano divertiti molto.
Alexander accanto riempiva Hope di complimenti che arrossendo rispondeva garbatamente, solo in quel momento Khal si accorse di non aver pensato a lui nemmeno un attimo, forse la sua certezza che il sangue del suo sangue sarebbe riuscito a sopravvivere era esagerata.
Anche se nessuno del gruppo aveva vinto non potevano dirsi insoddisfatti, era stata una giornata molto difficile che aveva messo a dura prova le abilità di tutti, ma allo stesso tempo aveva rivelato le loro potenzialità.


   
 
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