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Autore: lonewolf87    18/08/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Dopo qualche minuto, Taek e Hatsuri tornarono al palazzo del supremo assieme a due persone, un uomo di mezza età con occhiali, capelli corti castani e baffi, e una donna dall’aspetto giovane con capelli lunghi e neri.
“Scusate il ritardo. Goku, questi sono i miei genitori.” li presentò Taek.
“Ciao. Io sono Goku, piacere.” li salutò il sayan, prima di ricevere una gomitata sullo stomaco da sua moglie. “Ahia! Chichi, che fai?”
“Non ti stai dimenticando qualcosa?” lo richiamò Chichi, fissandolo male.
“Ah già. Ehm… mi dispiace per quell’incidente.” si scusò il marito.
“Oh, non si preoccupi. Mio figlio mi ha raccontato tutto. Il mio nome è Aron, mentre lei è mia moglie Rina.” si presentò l’uomo.
“Lieti di conoscervi.” fece altrettanto la donna, la quale possedeva dei tratti molto particolari che sembravano confermare ciò che il drago Porunga aveva appena rivelato a Goku.

“Allora, Goku? Cos’hai scoperto sul passato dei nostri genitori?” chiese Hatsuri.
“Hmm…ecco, da dove potrei cominciare?” borbottò il sayan.
“Ehi Kakaroth, non mi dirai che ti sei già dimenticato tutto?” lo richiamò Vegeta.
“Beh è una storia molto lunga e diciamo che mi sono un po’ confuso. Eheheh!” rispose imbarazzato Goku.
“Non preoccupatevi, c’ero anch’io quando Porunga gli ha raccontato tutto. Taek, Hatsuri, vostra madre è una sayan.” svelò Dende.
“Che cosa????” esclamarono tutti increduli.                                       
“Scusatemi, ma non vi seguo. Che cos’è un sayan? ” domandò Rina.
“Noi sayan siamo una razza aliena di combattenti dall’aspetto simile agli esseri umani. Tuttavia possediamo una capacità combattiva superiore ai normali terrestri. Il nostro pianeta è stato distrutto tanti anni fa e io, te e Kakaroth siamo gli unici superstiti.” raccontò Vegeta.
“Proprio così. E Vegeta è il principe dei sayan.” aggiunse il supremo.
“Hmm… però non vedo la coda.” osservò Bulma. “E’ davvero strano che non ce l’abbia.”
“Le è stata tagliata quando aveva circa quattro anni, in seguito a una lite con dei bambini dell’orfanotrofio.” spiegò Dende.
“Questo spiegherebbe molte cose.” intervenne Aron. “Quando ho conosciuto Rina, veniva sempre coinvolta in scontri con veri e propri delinquenti. Riusciva a malmenare persino uomini grandi e grossi il doppio di lei.”
“Davvero, mamma? Perché non c’hai mai detto che combattevi?” chiese Taek.
“Beh non andavo molto fiera di quello che facevo. Fin da piccola avevo un carattere ribelle e aggressivo, e alzavo le mani a chiunque, persino agli adulti. Mi hanno cacciata dall’orfanotrofio in cui sono cresciuta e mi sono ritrovata a  lavorare per gente pericolosa. Se non avessi conosciuto tuo padre, avrei fatto per sempre quella brutta vita.” spiegò sua madre. “Ho sempre pensato di essere diversa dalle altre donne, ma mai avrei immaginato di provenire da un altro pianeta.”
“E’ normale non avere alcun ricordo, signora. Lei è stata spedita sulla Terra quand’era ancora una neonata. E noi che pensavamo che Goku fosse l’unico.” replicò Dende.
“E quando sarebbe successo?” domandò Vegeta.
“Due anni prima che il vostro pianeta venisse distrutto da Freezer.” rispose il supremo.
“E vi dirò di più. Lei è la figlia di Paragas, nonché la sorella maggiore di Broly.” rivelò Goku.
“Cosa?” domandarono tutti, sempre più sorpresi.
“Paragas non voleva avere figlie e inoltre il suo livello di combattimento era così basso che alla fine decise di spedirla sulla Terra.” spiegò il buon sayan.
“Hmph! Fregandosene delle leggi del mio regno, visto che solo i sayan deboli di sesso maschile venivano spediti su altri pianeti, mentre le femmine, qualunque fosse il loro livello di combattimento, dovevano restare per garantire l’esistenza della nostra razza.” disse Vegeta.
“In effetti noto una certa somiglianza con Broly.” osservò Trunks.
“Già. Sembra lui, ma in versione femminile.” affermò Goten.
“Io avrei un fratello? Per caso lo conoscete?” chiese Rina.
“Sì, ma è morto tanti anni fa. Siamo stati costretti ad ucciderlo.” rispose Gohan.
“Lui e suo padre volevano conquistare l’universo e hanno cercato di uccidere me, Kakaroth e i nostri figli.” raccontò Vegeta.
“Capisco. Allora è un bene che non l’abbia conosciuto.” disse l’altra sayan.
“Puoi dirlo forte. Broly era un pazzo che distruggeva tutto ciò che incontrava sul suo cammino. Ma per fortuna tu sei diversa da lui.” aggiunse Goku.
“Quindi io e mia sorella saremmo dei mezzi sayan?” domandò Taek.
“Già. Proprio come i miei figli e quelli di Vegeta. Ma adesso che ne direste di mettere qualcosa sotto i denti? Sto morendo di fame.” propose il buon sayan.
“Sei sempre il solito, Goku. Non pensi a nient’altro che combattere o mangiare.” lo canzonò Chichi. “Ma siccome io e Videl siamo tornate in vita, oggi festeggeremo e quindi ti preparerò qualcosa di molto speciale.”
“Allora che cosa stiamo aspettando? Andiamo! Siete tutti invitati a casa mia!” esclamò contento Goku.
 
La sera stessa, il gruppo festeggiò a casa di Goku la vittoria contro Jalbok e i suoi scagnozzi.
“Aaahhh! Quanto mi è mancata la tua cucina, Chichi!” sbavò Goku appena vide le montagne di cibo che Chichi aveva appena finito di preparare.
“Eheheh! Lo immagino, caro. Ho cucinato in abbondanza, quindi mangia pure quanto vuoi.” disse sua moglie.
“Buon appetito!” replicò il marito, abbuffandosi sotto lo sguardo imbarazzato di tutti i presenti.
“Hmm…” Bulma intanto stava fissando la madre di Taek e Hatsuri con una certa curiosità.
“Ehm… perché mi guarda così, signora?” domandò la donna, che si era accorta di Bulma.
“Rina, giusto? Anche se sono la moglie del principe dei sayan, puoi darmi tranquillamente del tu, quindi chiamami Bulma.” rispose la scienziata.
“D’accordo, Bulma.
“Sai, devo ammettere che hai proprio un bell’aspetto, nonostante tu sia più grande di Goku. Sembri quasi una ragazzina.”
“Beh… essendo stata riportata in vita dopo quattordici anni, è normale che io risulti più giovane rispetto alla media.”
“Non è solo questo. Sei una sayan e in quanto tale non invecchi come mia moglie o le altre donne terrestri.” precisò Vegeta.
“Come ti permetti? Nessuna donna alla mia età è bella quanto me!” protestò Bulma.
“Hmph! Non ti scaldare, donna. Sto solo spiegando alla nuova arrivata qualcosa sulle sue origini.” provò a calmarla suo marito.
“La ringrazio, principe Vegeta.” disse Rina.
“Dimmi, perché hai smesso di combattere?” chiese Vegeta. “Potevi diventare più forte e forse quel maledetto giorno tu e tuo marito non sareste morti lasciando i vostri figli orfani.”
“Perché desideravo avere una vita normale e non volevo che i miei figli diventassero violenti come lo ero io.” spiegò la madre di Taek e Hatsuri. “Durante la mia vita ho fatto del male a molte persone. Lavoravo per un boss mafioso e ogni volta venivo coinvolta in scontri con la polizia o con altri delinquenti. Un brutto giorno, fui aggredita e torturata da un gruppo di uomini appartenenti a una gang rivale e mi abbandonarono in mezzo alla strada. Aron, che passò lì per caso, mi trovò a terra ferita e priva di sensi, e decise di portarmi a casa sua. All’inizio non mi fidavo di lui e infatti al mio risveglio provai a scappare, ma le mie ferite non mi permettevano di muovermi. Nonostante il mio pessimo carattere, lui non ebbe paura, mi rimase accanto e si prese cura di me. Era così dolce e gentile, come nessuno lo era mai stato in vita mia. Mi sono affezionata ad Aron e alla fine ci siamo fidanzati. Tuttavia appartenevo a quel boss mafioso e quando seppe che ero viva, mi ordinò di tornare. All’inizio cercai di allontanare Aron, ma lui non voleva saperne, nonostante gli confessai la mia identità. Decidemmo a quel punto di fuggire lontano e di vivere nelle montagne vicino West City. Era un luogo inospitale ma pensavamo che lì saremmo stati al sicuro. Invece il mio vecchio capo riuscì a trovarci. Aron fu ferito e rischiò la vita e poi…”
“Poi tu gliel’hai fatta pagare e hai ucciso tutti.” concluse il marito. “Ci sposammo, nacquero prima Taek e poi Hatsuri, e vivemmo felici e contenti. Almeno fino al giorno in cui morimmo misteriosamente.”
“Che storia romantica! Non lo pensi anche tu, caro?” chiese Bulma.
“Hmph! A quanto pare ti sei fatta contagiare dalle stupide usanze terrestri.” la richiamò Vegeta.
“Le chiedo perdono, principe Vegeta.” si scusò Rina.
“Su, Rina. Non dar retta a quel brontolone di mio marito. Comportati come ritieni opportuno. Prima di essere una sayan, sei una madre di famiglia ed è giusto che recuperi il tempo perduto con i tuoi figli, anche se non sono più bambini.” la rassicurò Bulma, prima di lanciare un’occhiataccia al marito. “E tu mi raccomando, la prossima volta che vuoi batterti con Goku, assicuratevi che non ci sia nessuno nei paraggi. Sono stata chiara?”
“Hmph!” sbuffò Vegeta, che riprese ad abbuffarsi.
“Stupido scimmione.” lo insultò sua moglie. “Dovete scusarlo. Ogni volta che mangia, non si sa contenere.”
“Non preoccuparti, Bulma. Come vedi, tuo marito e Goku non sono gli unici.” disse Aron, indicando la moglie che si stava ingozzando di cibo.
“Non ci posso credere. Anche tu, Rina?” domandò Bulma.
“Scusatemi. Avevo fame.” rispose la sayan.
“Quando si tratta di mangiare, i sayan sono davvero incontenibili, qualunque sia il loro sesso.” disse la scienziata, prima di scoppiare a ridere.
  
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