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Autore: Roxy_ 91    21/08/2017    2 recensioni
IT-girl,
Felicity, alcune volte per combattere il crimine non sono sufficienti armi e velocità in combattimento.
Ho bisogno del tuo aiuto, delle tue abilità.
- Dimmi che non sto facendo un errore a fidarmi di te...-
- Hai fatto la scelta giusta Felicity.-
IT-girl ritorna. Revisionata, una trama leggermente diversa. Chi la seguiva prima noterà che alcuni cap sono rimasti uguali.
Buona lettura popolo di EFP
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Ray Palmer, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IT-girl

 
Capitolo 7.


 

Seduto sui comodi divani in pelle, nella sala d'aspetto della Queen Consolidated, un uomo moro dagli occhi castani si guarda intorno con aria curiosa ed osserva i presenti con fare critico.

Dietro la grande reception una donna di mezza età è intenta a rispondere alle ripetute telefonate e velocemente annota su piccoli post-it i messaggi da far recapitare. Si ritrova a chiedersi come mai non vi sia una ragazza più giovane ad accogliere i possibili futuri soci di Mr Queen, magari come la bionda che si trova infondo al corridoio. Inclina la testa di lato per osservarla meglio e si promette che se fosse riuscito ad entrare in affari con Mr Queen, userà tutte le armi possibili per farne la sua assistente personale.

' Mr Queen. Un viziato figlio di papà che gioca a fare il CEO.'

A quanto pare l'opinione del bel moro per il nostro biondo CEO non è delle migliori e strofinandosi la mano sugli occhi si impone di ricordare il perchè lui si trova in quell'ufficio e non dietro la sua scrivania. Sospira pesantemente, allearsi con la Queen Consolidated è di vitale importanza, non solo perché in tal modo nascerebbero fruttuose collaborazioni, ma soprattutto perché potrebbe aver accesso ai file dell'azienda senza utilizzare metodi illegali per ottenerli...

Perso nei suoi pensieri si ritrova a girovagare per la hall, infastidito da tanta attesa e comincia a chiedersi per quale motivo non ha portato con sé il prototipo dell'armatura e fatto un po' di danni. Si gira di scatto e finisce contro la biondina che lui tanto desidera nel suo staff.

-Mi scusi signore, colpa mia. -

-Ovviamente biondina, guarda dove vai e torna alla tua scrivania.-

Il Tono del moro è un ordine, anche se sul volto ha l'ombra di un sorriso e accompagna le parole con un gesto ben poco carino nei riguardi di una donna, una sonora pacca sul sedere.

La bionda, la nostra IT-girl, diventa rossa. Nessuno si era mai comportato con lei in tal modo e senza perdere coraggio, si gira verso il moro e gli rifila uno schiaffo a mano aperta, tanto che il suo suono fa girare molte persone.

- Come osa avere un simile comportamento nei riguardi di una donna? Non si azzardi mai più a toccarmi. Intesi?!?!-

La bionda scappa via in direzione della sala riunioni ed il moro porta una mano al labbro verificando che non l'abbia spaccato. Un pensiero affiora in quella testa ormai del tutto corrotta dall'odio e dalla vendetta, sarebbe stata sua e avrebbe pagato caro questo affronto.

 

 

In sala riunioni Oliver e Laurel Lance, legale della Queen Consolidated, parlano animatamente quando lui volge lo sguardo verso l'ingresso e appare una Felicity che quasi corre con gli occhi lucidi e lo sguardo basso. Immediatamente scatta dalla sedia preoccupato e fissa i suoi occhi su di lei fino a quando non raggiunge i due amici.

-Oliver, Laurel. Scusate per il ritardo. -

-Figurati Felicity, vuoi dell'acqua?-

- Te ne sarei grata...-

Laurel si allontana e la bionda cerca di spazzare via velocemente le piccole lacrime scappate al suo controllo, poi si volta verso destra e sobbalza quando vede il suo capo ed ormai amico osservarla.

- Felicity, sei davvero provata, cosa è accaduto? -

- Nu-nulla che merita la nostra attenzione in questo momento. Adesso dobbiamo concentrarsi sul nostro possibile futuro collaboratore, ma a proposito di chi si tratta? -

- Lo scoprirai tra poco, andrai matta per lui è il migliore nel campo tecnologico. -

Felicity sorride al suo capo e quando l'assistente esecutiva del biondo annuncia l'arrivo dell'uomo, tutti si alzano e lei resta a testa bassa per lisciare quella piccola piega sulla gonna.

- Buongiorno a tutti. Magnifica giornata per farsi nuovi amici. -

Oliver si allontana dal tavolo e si avvicina all'uomo per stringergli la mano e voltandosi verso i suoi dipendenti lo presenta.

-Signori, signore, lui è Ray Palmer, amministratore delegato della Palmer Tecnologies. Loro, Mr Parlmer sono le persone che mi aiutano a rendere grande questo impero. Laurel Lance, avvocato; Moira Queen, mia madre; Mr Steel reparto finanziario; Curtis Holt, promettente risorsa del reparto tecnologico ed infine Felicity Smoak, responsabile del reparto informatico. -

Nell'udire il suo nome, Felicity alza lo sguardo e quando incontra quello di Mr Parlmer il sorriso sparisce. Mr Parlmer è il moro che nella hall l'ha offesa con quel gesto poco carino.

Abbassa nuovamente lo sguardo e ascolta ben poco di ciò che viene detto in quella riunione, è troppo impegnata a non far trapelare alcuna emozione, ma quando le si pone una domanda, fatica a rispondere e nota Oliver osservarla attentamente. Il biondo dal canto suo ha immediatamente notato il disagio di Felicity alla presenza di Ray, di fatti non fa altro che alternare lo sguardo da lei al suo nuovo 'amico' che per i suoi gusti posa fin troppe volte lo sguardo sulla sua Felicity e nonostante sia concentrato sul comportamento dei due, si domanda da quanto tempo abbia cominciato ad affiancare al nome della bionda gli aggettivi possessivi.

Al termine della riunione, tutti sono entusiasti di Ray Palmer e Felicity è convinta che il suo autocontrollo sarebbe crollato da li a pochi istanti, così recupera velocemente le sue cose e va via spiegando che sulla scrivania le attende una pila enorme di documenti da visionare. Con occhi bassi aggira il tavolo e di nuovo si scontra col moro che non si lascia scappare l'occasione di scambiare con lei qualche battuta.

- Ma allora il suo è un vizio Felicity... -

- Mi scusi, ero distratta Mr Parlmer. -

Lo sguardo di Felicity è ancora rivolto al pavimento, così il moro porta due dita sotto il suo mento facendo incrociare i loro occhi.

- O è una tattica la tua per mandare il chiaro messaggio che sei disponibile ad un incontro come dire..?!? Privato?-

Felicity si allontana di scatto come scottata.

- Mi sembra di averle già detto di non toccarmi...-

- E se non ti dessi ascolto...? -

Oliver osserva la scena e quando vede Palmer avvicinarsi alla bionda con fare predatore, raggiunge i due sperando di trovare una scusa plausibile per far allontanare la bionda che vede in grande difficoltà.

Arriva alle spalle di Felicity e le poggia una mano sulla spalla facendola sobbalzare.

- Felicity, perdonami se ti interrompo. Ti unisci a noi stasera? Saremo al Verdant.-

Felicity si limita ad annuire mentre lancia sguardi di fuoco al moro che continua a sorridere strafottente.

- E lei Mr Palmer? -

- Sarà per la prossima volta, ho cose più importanti da fare. -

- Bene, allora se vuole scusarci, devo discutere di alcune cose con la mia partner... -

Con un cenno della testa il moro si allontana e osserva i due parlare e sorridere inconsapevoli di avergli appena dato una brillante idea per rendere più interessante la loro serata.

 

 

Il Verdant è affollatissimo quella sera. Luci psichedeliche illuminano il locale con colori che farebbero venire il mal di testa persino ad un cieco e centinaia di corpi sudati si muovono a ritmo della musica in maniera frenetica.

Felicity dovrebbe essere all'interno del privè a chiacchierare vivacemente con i suoi colleghi, invece si trova poggiata alla ringhiera della piccola loggia che si affaccia sulla pista e si domanda perchè abbia accettato l'invito di Oliver. Si sente totalmente a disagio in quell'ambiente, ma voleva distrarsi, lasciare la mente libera per almeno qualche ora. Sospira e facendo leva sulle braccia si stacca dalla ringhiera e si dirige verso il bar, magari un po' di coraggio liquido l'avrebbe sciolta un po'.

Si fa largo tra i ballerini improvvisati con non poca difficoltà e quando crede di star per cadere, ritrova l'equilibrio e maledice Arrow perchè anche lui quella sera sembrava molto più che contento del fatto che la bionda passasse una serata lontana da pc e criminali, non che lei avesse un faccia a faccia con uno di loro eh...

Sbuffa sonoramente ed arrivata al bancone ordina un cosmopolitan e lo beve quasi tutto in un sorso. Il barman sorpreso le offre un secondo giro, ma questa volta lo sorseggia lentamente mentre comincia a muovere la testa a ritmo della musica.

Si lancia in pista e si muove in maniera sinuosa senza curarsi di chi ha intorno e senza accorgersi di Oliver che la osserva attentamente in cima alle scale. La guarda ballare, muoversi e alcune volte strusciarsi disinibita ai corpi di ragazzi eccitati e magari sballati. Infastidito da ciò che vede, si dirige verso la bionda e la affianca cominciando a muoversi a ritmo della musica. Lei sorride nel vedere una faccia amica e gli cinge le braccia al collo.

Oliver si sorprende da tanta audacia e si avvicina al suo orecchio consigliandole di andare a prendere un po' d'aria all'esterno. La bionda si lascia trascinare da Oliver pronunciando frasi un po' sconnesse e il biondo scuote la testa nel sentire alcune idee che da ubriaca le vengono in mente.

Fuori, Felicity respira a pieni polmoni e poi si avvicina di nuovo all'amico.

Si appoggia a lui con la testa sul petto cercando di calmarsi seguendo il battito del suo cuore. Inala il suo profumo e non può fare a meno di pensare che è molto buono. Oliver comincia a sentirsi a disagio, così la afferra per le spalle e la allontana. Distratto, non si accorge che alla loro sinistra un uomo vestito di latta li osserva e palesa la sua presenza illuminandoli con un fascio di luce.

-Chi sei? Cosa vuoi? -

- Togliti pivello, mi interessa la bionda. -

Oliver d'istinto porta Felicity dietro di sé, la quale stringe forte i pugni sulle spalle del biondo. L'uomo vestito di latta si avvicina ai due, quando alcuni spari rimbalzano sulla sua armatura. Si volta arrabbiato verso la fonte degli spari e senza pensarci su, fa fuoco con una sorta di laser che Mr Diggle scansa per poco.

Gli spari attirano una folla di ragazzi e l'uomo di latta decide che quello è il momento giusto per battere in ritirata.

In tutto quel trambusto, Oliver si dimentica di essere lo scudo umano della bionda e riporta l'attenzione su di lei quando sente un peso morto sulla sua schiena.

Felicity è svenuta tra le sue braccia e ciò che dice fa capire all'uomo che non regge benissimo l'alcool.
-Arrow, grazie di esserci sempre, sei il mio eroe...-
​Oliver scuote la testa e per un attimo si ritrova ad essere geloso del suo alter ego, tanto da volerlo prendere a pugni... 

______________________________
Eccoci qui alla fine di un altro capitolo.
spero sia di vostro gradimento e niente.
grazie di esserci sempre
un bacio
Roxy_ 91

   
 
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