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Autore: Odhem    22/08/2017    0 recensioni
Un uomo si sveglia in una prigione e non ricorda niente, nemmeno il suo nome. Dovrà lottare con tutte le sue forze per ricordare e tornare libero.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IV Giorno

Entrammo nella stanza. Era un ampio locale col soffitto a volta molto alto.

"Ho riportato Walkas", disse Leokul.

"Walkas! Evviva!", si alzarono delle grida. Tutti gridavano il mio nome e io non sapevo se essere contento o cominciare a preoccuparmi. Non ricordavo ancora niente. Una donna molto bella con capelli neri e occhi verdi, dolci, mi si avvicinò a mi abbracciò.

"Walkas, finalmente sei tornato. Non vedevo l'ora di riabbracciarti".

Io non sapevo che fare. Rimasi imbambolato mentre quella donna mi stringeva. Mi guardò.

"Walkas, non ti ricordi di me?"

"Ehm, no. Dovrei?", dissi con un po' di imbarazzo.

"Sono Darlynn".

"Purtroppo non ricordo niente a partire da due giorni fa"

"Oh, capisco. Maledetto Belien!", mi lasciò.

Leokul mi venne vicino e mi prese per un braccio.

"Vieni, è ora che recuperiate la memoria. Qui c'è uno sciamano molto bravo che vi aiuterà. Venite con me"

Ci portò verso un'estremità della sala. C'era una specie di casupola di legno con una porta dello stesso materiale. A dir il vero ce n'erano tante sparse per quell'ampio spazio. Leokul bussò due volte, poco dopo la porta si aprì. Ne uscì un vecchio con capelli e barba lunghi e bianchi.

"Ah Walkas! Finalmente sei di nuovo tra noi", disse con voce pacata e regolare, sembrava che stesse recitando una formula magica.

"Suppongo che siate qua per la questione della memoria. Non abbiate timore, ci vorrà pochissimo. Ho giusto pronta la pozione adatta, basterà un sorso e in breve recupererete la memoria".

Ci portò dentro. C'era un tavolo con sopra varie sostanze su dei tovaglioli, un mortaio con pestello e varie ampolle di vetro. In un angolo c'era un focolare acceso.

"Venite, la pozione si trova da queste parti, un momento".

Lo sciamano cercava tra le sue cose, si avvicinò ad uno scaffale su cui c'erano vari libri che spostò sul tavolo per cercare dietro. Dopo vari minuti sembrò illuminarsi.

"Eccola qui! È una pozione molto potente a base di rosmarino, ginseng e pappa reale, mi raccomando non più di un sorso".

Bevemmo io e L'Orco.

Dapprima non sembrava esserci nessun effetto stavo per dire "E allora" quando, all'improvviso, sentii la testa leggera.

"Potrebbe girarvi un po' la testa" disse lo sciamano.

Invece di un giramento di testa, dopo la leggerezza, cominciammo a provare un forte dolore alle tempie. Anche L'Orco si era preso la testa fra le mani. Io cominciai a gridare: il dolore era fortissimo.

Tenevo gli occhi chiusi e varie immagini si susseguivano nella mia mente: io che baciavo Darlynn, leggevo un libro, di magia, mi trovavo a capo di un esercito e ci dirigevamo verso un castello, poi fummo investiti da varie magie lanciate dall'alto delle mura, quasi tutti morirono, mi catturarono, un uomo con la corona (il re: Belien) mi fece un incantesimo, mi portarono in prigione.

Il tutto non durò più di trenta secondi. Rialzai il capo, adesso ricordavo tutto.

"Io sono Walkas il mago guerriero, capo dei ribelli".

Anche L'Orco rialzò la testa:

"Io sono Shadak, sono anch'io un ribelle".

Ora tutto era chiaro. C'erano vari gruppi di ribelli ma quello di cui era capo, che si trovava nella montagna, era il più numeroso. Era ormai più di un anno che combattevamo Belien, quel traditore. Era un mago molto potente ed era riuscito con un piccolo esercito ad usurpare il trono. Avevo ucciso il vecchio re che era un brav'uomo grazie alla sorpresa. Era uno dei membri della corte e nessuno immaginava che avesse tali piani.

Ero riuscito a riunire un piccolo esercito. Pochi giorni prima avevamo tentato di sconfiggere l'esercito di Belien ma tutto era andato storto: qualcuno aveva fatto la spia e Belien ci aveva preparato un bel benvenuto. I soldati del re erano ben addestrati ed erano fedeli. Non riuscivo a immaginare come avesse potuto farsi sostenere da così tanti soldati, probabilmente aveva usato qualche magia oppure aveva promesso ricche ricompense. Non lo sapevo ma fatto sta che ci sconfissero di misura. Ma non ci uccisero tutti. Molti furono catturati come me e portati nelle prigioni ma prima fummo tutti interrogati. Forse eravamo l'ultimo gruppo di ribelli rimasto data la difficoltà di raggiungere il nascondiglio. Non lo sapevo ma dovevo organizzare un nuovo attacco, questa volta a sorpresa.

Per prima cosa andai a cercare Darlynn, dovevo salutarla per bene ora che ricordavo tutto.

"Darlynn!"

"Walkas!" mi rispose.

Ci abbracciammo e ci baciammo appassionatamente mentre tutt'intorno si era formata una folla e tutti applaudivano.

"Ti amo", le dissi.

"Anch'io ti amo Walkas".

La lasciai a malincuore e ritornai da Leokul che era il mio secondo.

"Dobbiamo riorganizzarci, per prima cosa dobbiamo liberare dalle prigioni tutti i ribelli e poi dobbiamo attaccare il re e annientarlo".

"Ma come faremo Walkas, siamo in pochi e di questi non tutti sanno usare la magia"

"Ma tutti sanno combattere", disse Shadak.

"Certo! Ma cosa vuoi dire?"

"Ho un'idea per liberare i prigionieri!"

   
 
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