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Autore: _Winter_    24/08/2017    1 recensioni
{Nagumo X Suzuno... forse un po' OOC} {AU: USA 1950s-1960s per questioni di trama i nomi saranno quelli europei}
Claude Beacons è un bambino di dieci anni della Louisiana, stato in conflitto tra la comunità bianca e quella dei creoli e afroamericani. E' un bambino estremamente vivace che vive da solo con la madre nella periferia di New Orleans vicino alle paludi del Bayou.
Bryce Witihngale è un bambino come Claude, della stessa età ma che vive nella caotica New York. Figlio di un industriale di fama nazionale e benestante, tuttavia è privo di amici a causa del suo carattere distaccato.
I due ragazzini sono in tutto e per tutto diversi, lontani centinaia di miglia.
Tra nord e sud gli Stati Uniti d'America erano uniti solo dal nome eppure a legarli sono una serie di lettere che si scambiano due ragazzini di dieci anni ogni settimana.
Genere: Avventura, Sentimentale, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 3 - Fianco a fianco

-Non è ancora stato identificato l'uomo trovato impiccato ad un albero di un parco di New Orleans, stando alla polizia è certo che la vittima è stata il bersaglio del Klan, in un atto di aperta protesta contro la sentenza Brown v. Board of Education del maggio scorso. Tale sentenza ricordiamo che dichiara l'illegalità della segregazione razziale in ambito scolastico negli Stati, supportata da una seconda sentenza pubblicata lo stesso giorno, la Bolling v. Sharpe, che estende l'obbligo della precedente sentenza al governo federale. Accettata di buon grado negli Stati del nord, la sentenza ha trovato una ferma e violenta opposizione nel sud degli Stati Uniti.
Stando alle testimonianze degli abitanti del luogo, verso tarda notte si sono viste bruciare delle croci nei pressi della scena del delitto. La polizia è intervenuta solo nella mattinata nonostante le insistenze da parte della comunità nera di New Orleans e di una minoranza della comunità bianca e creola indignati per l'accaduto.
Questo è ormai il decimo omicidio, perpetuato da esponenti del Klan e dai segregazionisti, dall'inizio dell'anno e il secondo avvenuto in Luisiana.
Ciò permette di comprendere la diffusione delle violenze a sfondo razziale negli Stati meridionali...-
Il notiziario passò poi ad argomenti di altro genere come la politica di Nikita Chruščëv, in Europa orientale.
-Cose da matti, i segregazionisti assissinano i neri perché i loro figli hanno la possibilità di andare nelle stesse scuole dei bianchi- sbuffò il signore Withingale.
La notizia del fatto di New Orleans era arrivata fino a New York, piuttosto velocemente
-Tendono a guardare solo dal punto di vista della loro "morale", voglio dire considerano moralmente inaccettabile le classi miste tra bambini bianchi e neri. Tuttavia direi che bisognerebbe osservare i benefici che porta sia umanamente che economicamente- rispose un secondo uomo.
-Ovvero?-
-Dal punto di vista umano l'integrazione delle minoranze nella società, gli Stati Uniti si vantano di essere il paese della libertà, tuttavia non possiamo accettare una segregazione razziale al giorno d'oggi. Per quanto riguarda l'economia, si chiuderebbero delle scuole inutili diminuendo le spese contribuendo quindi al bilancio dei singoli Stati e indirettamente al governo federale-
-Interessante osservazione, Frost-
Il signor Frost non era altro che il cognato di Withingale. 
Aveva due figli dell'età di Bryce, due gemelli, Shawn e Aiden. Gemelli ma diversi di aspetto. Shawn aveva ereditato l'albinismo tipico della famiglia Frost, di fatto aveva i capelli argentati e gli occhi grigi, un po' come Bryce. Al contrario Aiden aveva i capelli rosati ma gli stessi occhi del fratello.
Si trovavano tutti in un piccolo bar di Manhattan, un locale moderno pensato anche per i più piccoli. Alcolici per gli adulti e bevande per i bambini. 
I due adulti, i signori Withingale e Frost, erano soci in affari, la società aveva come nome completo Withingale & Frost industrial group, tuttavia in America era conosciuta semplicemente come gruppo Withingale, dato che il cognato aveva i centri di produzione e quote di mercato in Europa.
Di fatto ogni volta che si incontravano, quindi piuttosto spesso, i due soci finivano irrimediabilmente per parlare di finanza e politica estera e come dimostrato prima riuscivano a trovare un riscontro economico ovunque, dall'illegalità della segregazione negli Stati del sud al trucco delle proprie moglie.
I tre bambini  avevano la stessa età, tutti dieci anni ma a scuola erano in classi differenti tutti e tre. Solo la classe di Bryce partecipava al progetto "Amici di penna".
Stavano tutti e tre seduti di fronte ai padri mentre sorseggivano una Coca Cola servita da una cameriera dal sorriso smagliante.
-Ehi Bryce, a New Orleans non vive il ragazzo con cui scambi delle lettere?- domandò Shawn.
-Sì, ma non abita in centro... la sua casa è vicina alle paludi- rispose l'altro.
-In ogni caso potresti chiedergli se sa qualcosa di quello che è successo... è su tutti i giornali e i notiziari- esordì Aiden.
-Non so... non mi sembra il caso di chiedere queste cose- 
-Ha ragione Bryce, forse è troppo domandare a un ragazzino come noi cosa è successo, forse non lo sa bene neanche lui- continuò Shawn.
-Dai sempre ragione a Bryce ma mai a me fratellino...-
-Forse è perché ci assomigliamo molto!- scherzò il fratello provocando l'ilarità anche del gemello.
-Forse, ma comunque sia sei mio fratello dovresti aiutarmi!- sbuffò Aiden.
-Suvvia Aiden, sai bene che tuo fratello sarà sempre al tuo fianco come tu sarai al suo- lo rimproverò il padre.
-Come credo che lo sarà anche mio figlio... al vostro fianco e voi al suo- aggiunse il signor Withingale.
I tre bambini annuirono. 
Rimasero nel locale ancora qualche minuto e poi si avviarono verso casa. 
I Frost e Withingale vivevano nello stesso edificio, si può dire che le porte delle loro abitazioni si trovano una di fronte all'altra.
I tre ragazzini erano più avanti dei genitori e ridevano e scherzavano.
Allora padre di Bryce diede un colpetto col gomito al fianco del cognato e sussurrò
-Quel discorso fatto ai tuoi figli cosa sta a significare?- 
-Semplice, hai visto in Corea? Trentaseimila soldati americani morti e altri novantamila feriti senza contare smarriti e prigionieri... e tutto si è risolto con nulla, la Corea rimane divisa. L'anno scorso il Vietnam si è reso indipendente dalla Francia e ora si ritrova nella stessa condizione della Corea. Chi ti dice che non succeda una cosa simile... i comunisti da nord potrebbero attaccare il sud nostro alleato da un momento all'altro, pensi che gli Stati Uniti non interveranno? E' ovvio... e chi manderà? Di sicuro non noi, abbiamo già combattutto abbastanza anni fa, tu in Francia contro i nazisti e io invece a Saipan, Iwo Jima e Okinawa contro i giapponesi. Saranno i nostri figli a pagarne le conseguenze è per questo che ci tengo che i miei due ragazzi si supportino in ogni momento- rispose il signor Frost.
-E' certo che manderanno i giovani... spera solo che Ho Chi Min abbia più raziocinio di Kim il Sung ed eviti di provocare un conflitto solo per aver il dominio su tutto il Vietnam- 
-Spera che il nostro caro presidente Eisenhower faccia lo stesso, finché l'America si fa gli affari suoi non ci saranno guerre- concluse il signor Frost.
Era un inquietante profezia, tuttavia dopo la guerra di Corea che era finita solo due anni prima, erano aumentate le tensioni tra gli Stati Uniti e i paesi con un governo comunista, o meglio tra nazioni filo-americane e filo-sovietiche.
I ragazzi non sentirono la conversazione tra i padre e continuavano a parlare tra loro, soprattutto riguardo l'amico di penna di Bryce.
-Un giorno dovrai dirci com'è questo Claude- disse Aiden.
-Da come ce ne hai parlato sembra simpatico- aggiunse Shawn.
-Sì, o almeno pare... ho inviato solo una lettera e non so neanche se è arrivata. Dovrete aspettare del tempo affinché lo possa conoscere bene, per ora so solo che abita a New Orleans e ha i capelli rossi!
La prossima volta che ricevo una lettera, vi chiamerò così potrete leggerla con me!- rispose Bryce.
I due gemelli annuirono.
La lettera da New Orleans arrivò durante la pausa primaverile delle scuole, in un giorno in cui il cielo era grigio di nuvole e con molta probabilità avrebbe piovuto, non sembrava per nulla un giorno di primavera! Come promesso Bryce chiamo i suoi due cuginetti. 
Erano andati nella camera di Bryce e seduti tutti quanti sul suo letto iniziarono a leggere con curiosita.
-Wow suo padre ha combattutto nelle Midway contro i giapponesi! Forse ha incontrato papà!- esclamò Aiden.
-Non credo... papà non era un pilota in guerra- rispose Shawn rompendo i sogni del fratello.
-Ehi leggete qui, le ultime righe... dice che davanti alla sua scuola molta gente manifesta contro i neri nelle scuole...-
-E' scritta il giorno prima di quando hanno ritrovato il morto nel parco... la cosa è molto seria- mormorò Shawn.
-Qui non ho mai visto gente protestare... chissà il perché lo fanno- concluse il fratello.
-Potremmo provare a domandarglielo, Aiden passami un foglio di carta per favore-
Il bambino prese il foglio e lo passò a Bryce che andò a sedersi alla scrivania con una penna in mano.
-Pensavo di scrivere anche di voi... dopotutto siete qui- disse Bryce che iniziò a scrivere la data sul foglio.

"21 aprile 1955
Caro Claude, finalmente ho ricevuto la tua lettera, è quasi un mese che scriviamo, eppure il tempo è passato molto in fretta.
Oggi ti scrivo aiutato da due miei amici, Shawn e Aiden Frost, sono gemelli e vivono nella mia stessa palazzina. Anche se sono gemelli sono diversi, Aiden è un ragazzo molto vivace mentre il fratello è più calmo e pacato.
Non ho molti amici, ma loro sono più che degli amici, sono quasi dei fratelli..."


-Di fatto siamo cugini! Quindi è ovvio che siamo più che amici!- intervenne Aiden che venne zittito quasi subito dal fratello

"... in realtà come mi sta dicendo ora Aiden con tutta ragione siamo cugini quindi è normale essere anche più che amici..."

-Vedi Shawn che avevo ragione- esordì Aiden fiero di sé.
-Aiden, sta un po' zitto, lasciagli finire di scrivere in pace!- lo rimproverò il fratello.

"...mi hanno detto che vorrebbero conoscerti e che secondo loro sei simpatico, forse un giorno potremo incontrarci veramente.
Qui da noi a scuola non ci sono i problemi che avete voi, da noi nessuno protesta per le classi miste. Secondo molti sono una cosa positiva.
Posso farti una domanda? Perché da te molta gente protesta per le classi miste?
Secondo me e anche secondo i miei amici non ha senso.
Abbiamo anche sentito di ciò che è successo a New Orleans qualche giorno fa e dobbiamo dire che è una cosa disgustosa quello che è successo. Secondo i notiziari è colpa di quei manifestanti di cui mi hai parlato ma in realtà neanche i giornali sanno bene chi sia l'assassino..."


Ad un tratto si sentì il rombo di un tuono così forte da far scarabocchiare Bryce sul foglio, una lunga linea nera era stata tirata verso il basso, tuttavia il ragazzino riprese subito a scrivere.

"...Com'è il tempo lì? Qui da noi si sta avvicinando un temporale e se vedi questo orribile scarabocchio è dovuto ad un tuono inaspettato e talmente forte che mi ha fatto scivolare la mano. Si dice che li ci sia sempre bel tempo, è vero?
Spero, anzi speriamo, di ricevere una tua risposta il prima possibile.
Con affetto
Bryce, Aiden e Shawn"


-Che ne pensate ragazzi?- domandò Bryce.
-Credo vada bene, secondo me puoi inviargliela- rispose Shawn.
-Forse sarà meglio farlo domani, è scoppiato il diluvio- osservò Aiden spostando la tenda della finestra per far vedere anche agli altri l'acqua che cadeva dal cielo.
Un temporale primaverile, l'acqua scendeva dall'alto e si schiantava sugli aguzzi grattacieli e si riversava poi per le strade.
Non durò molto, meno di un ora e poi il cielo si rischiarò mostrandosi azzurro come sempre. 
Bryce allora uscì accompagnato dai gemelli Frost e come sempre inviò la lettera verso New Orleans.
  
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