Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: paige95    25/08/2017    2 recensioni
Protagonisti di questa storia saranno Bulma e Vegeta.
In realtà protagonisti veri di questa storia saranno i sentimenti: contrastati, mutevoli, sì insomma, una metamorfosi di emozioni e sensazioni. Complice di tutto questo anche un triangolo amoroso, mai veramente superato, ma che farà sicuramente impazzire i nostri personaggi.
La nostra Bulma dà voce ai fatti e a queste travagliate emozioni.
Riscopriranno loro stessi o alla fine capiranno che l'amore può cambiare tutto ciò che credevano di essere?
Vi lascio con questa domanda con la speranza che questi presupposti vi abbiamo incuriosito almeno un po'. Buona lettura :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha | Coppie: Bulma/Vegeta, Bulma/Yamcha
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anime stravolte
 
Non fiata e continua a fissarmi con quegli occhi al limite tra l’incredulo e l’insicuro. Non credo di averlo mai visto in questo stato, almeno non fuori dal contesto della camera da letto. Ci manca solo che sviene e poi credo di aver assistito ad ogni possibile avvenimento.
 
“Vegeta?”
 
Esce solo un sussurro dalla mia bocca. Mi sta spaventando la sua reazione. Non ha un atteggiamento di chiusura, non ha le braccia conserte, come è solito mostrarsi a chiunque. Forse uno spiraglio di speranza? C’è la possibilità che possa gradire la notizia?
 
Trovo il suo atteggiamento totalmente imprevedibile. Inizio quasi ad irritarmi, odio dover aspettare, odio quando gli altri mi fanno attendere in questo modo, tenendomi sulle spine.
 
Assumo inaspettatamente quell’atteggiamento di chiusura, che tanto critico in lui. Discosto lo sguardo, mi mostro chiaramente offesa.
 
Nulla, anche ora nessuna reazione. Basta! Sono stufa. Lo fulmino e riprendo il mio cammino. Delusa? Forse nemmeno, avrei dovuto aspettarmelo, nessuna novità. È solo uno scimmione senza cuore.
 
Non escono nemmeno lacrime dai miei occhi, sono solo arrabbiata e quel fuoco che ho dentro contribuisce ad asciugare le mie pupille ancor prima di riversare quel dolore nel pianto.
 
Mi sto allontanando, ma il mio passo non è celere, qualcosa dentro me trattiene quell’intenzione. Che diamine succede?
 
Le forze mi vengono a mancare. Quell’impulso di rabbia si sta placando lentamente, a dispetto di ogni mia previsione, dato che io non l’ho perdonato per l’indifferenza che mi ha mostrato.
 
Appoggio una mano al muro, per tentare di sostenermi, il fiato è corto. Come sospettavo quell’uomo mi sta lentamente prosciugando della grinta e della forza che mi contraddistinguono. Ha un’influenza negativa su di me e probabilmente anche suo figlio, perché inizio a sentire dolori lancinanti al ventre.
 
Una presenza dietro me, la mia testa è bassa, quindi posso intravedere un’ombra riflessa sul lucido pavimento. È lui, riconoscerei la sua figura tra mille. Ed ora che vuole? Non ho nemmeno l’energia necessaria per replicare e respingerlo.
 
Una fitta particolarmente forte fa cedere le mie ormai instabili gambe. Aspetto l’impatto con il marmo, ma non arriva. Forti mani mi tengono per i fianchi e non consentono quella rovinosa caduta.
 
“Devi riposare”
 
Solo due parole riesce a rivolgermi dopo tutto il tormento interiore che sto vivendo.
 
Cerco di divincolarmi, ma a che serve? Io non ho forza e lui comunque, anche se fossi in piena forma, ne avrebbe più di me.
 
È al mio fianco, mi volto a guardarlo. Sento un forte bruciore agli occhi, forse per il dolore e il tentativo di non concedere il permesso alle lacrime di scorrere, per lo meno non davanti a lui. Non ho perso dignità, quella non me la ruberà alcun uomo, figuriamoci un sayan arrogante come lui. Se mai il cuore, quello sì, lo ha già rubato da tempo.
 
Allontano quei pensieri, ma non discosto gli occhi da lui, continuo a fissarlo e Vegeta fa lo stesso.
 
“Sto bene”
 
Gli mento, sono provata sia fisicamente che moralmente. Non voglio più mostrarmi debole al suo cospetto, ma allo stesso tempo vorrei chiedergli, implorarlo, di non lasciarmi, di non rompere questo contatto prima con il corpo e poi tra i nostri occhi.
 
Ignora le mie parole e mi prende in braccio ad una velocità tale da lasciarmi senza fiato. D’istinto circondo il suo collo con le braccia. Sento un debole formicolio sulle gambe e sulla schiena, dove lui saldamente mi sorregge.
 
Continuo a guardarlo, ma stavolta sul mio viso si dipinge un’espressione di stupore. Giurerei di aver visto un velo di imbarazzo sul suo volto, ma forse mi sbaglio, non sono molto lucida al momento, i miei sensi sono inspiegabilmente compromessi.
 
In questo momento passa tutto, il dolore, la delusione, la sofferenza.
 
Continuo a maledire me stessa per cedere così facilmente a quel dolce contatto. Una dolcezza e una tenerezza a tutti oscure tranne che a me. È il suo modo di dimostrare che mi ama? Forse, perché dalla sua bocca quelle due paroline non sono mai uscite o almeno io non le ho mai udite.
 
Ed ora che succede? Rimaniamo così? Io non chiedo davvero di meglio, ma non possiamo restare l’uno tra le braccia dell’altra tutto il giorno e per di più in mezzo al corridoio.
 
Mi scruta. Il suo sguardo vaga su ogni singolo dettaglio della mia persona.
 
“Sei pallida”
 
Il tono torna ad essere grave e la profondità della sua voce contribuisce a rompere la magia di quel momento.
 
Premo una mano sul suo petto, intimandolo di farmi scendere e lui acconsente.
 
“Mi sembra di averti già detto che sono incinta”
 
Ma forse non è la frase giusta per ribattere alla sua preoccupazione. Perché quello era solo il suo modo per dirmi che è in pensiero per la nostra salute, vero? O solo per la mia? O forse nemmeno, perché mi illudo?!
 
Fa scendere lo sguardo dal viso fino al mio ventre ancora piatto.
 
Sono stufa di questo tira e molla. Azzardo, tanto non ho più nulla da perdere.
 
“Sei felice?”
 
Forse impiegare quella parola per riferirsi a lui è davvero un’esagerazione, non credo di averlo mai visto sorridere di gioia.
 
Non risponde e aggiungo un pizzico di irritazione nella voce.
 
“Hai paura?”
 
Ho appena messo in discussione l’orgoglio del Principe dei Sayan! Che diamine mi è saltato in mente??
 
E infatti a quella domanda i miei occhi tornano ad essere il suo obiettivo.
 
“Devi riposare, Bulma”
 
Me lo ha già detto. Schiva le uniche domande, le cui riposte interessano a me e forse a lui spaventano. Ha paura che un bambino possa indebolirlo? Se è quello il suo timore, lo possiamo condividere, perché molto probabilmente in questa fase della vita stiamo vivendo le stesse emozioni.
 
Si sta allontanando dopo un ultimo fugace sguardo, ma lo trattengo per un braccio. È una presa talmente flebile che, se volesse, potrebbe benissimo ignorare, quindi si ferma di sua spontanea volontà, su questo sono certa.
 
“Io sono felice, Vegeta”
 
Forse se inizio ad esprimere un mio giudizio su quell’evento che ci sta travolgendo, lo aiuto ad aprirsi e lo invoglio a parlarmi. Sforzo persino un sorriso per mostrarmi più convincente. Non voglio che capisca che la mia felicità in questo momento sia tutta nelle sue mani. Sono orgogliosa? Probabile. Ma mai quanto lui.
 
Continua…
 
Spazio dell’autrice
 
Ciao a tutti!
Eccomi tornata con un nuovo capitolo 😊
Vegeta non si vuole sbilanciare, anche lui insieme a Bulma sta vivendo un conflitto interiore.
A presto 😊
Baci :3
-Vale
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: paige95