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Autore: shinigami di fiori    27/08/2017    2 recensioni
Quando Gin arrivò sull'isola portava te in braccio...Eri piccolissimo.
Ci chiese di occuparci di te.
Non potevo lasciarti nelle sue mani, così decisi di prenderti con noi.
Provai a chiedergli di tua madre ma mi disse che si erano separati.
Per questo noi...
Non sappiamo nulla di tua madre...
Genere: Drammatico, Guerra, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jin Freecss, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Gin-san…-
L'uomo si sollevò dalla scrivania piena zeppa di cartacce.
Jina appoggiò la tazza di te vicino all'Hunter esausto.
Gin aveva la barba da curare, i capelli spettinati.
-Gin-san...Dovresti andare a riposare...Anche tutti gli altri la pensano come me-
L'uomo si portò una mano tra i capelli.
-Quanto tempo è passato-?
-Una settimana, Gin-san- Rispose tristemente lei.
-Gon-?
-è in ospedale...Affidato alle cure di infermiere molto gentili- Sorrise la donna, incrociando le mani dietro alla schiena.
Gin osservò la candela che illuminava la scrivania...L'unica luce in quella stanza.
I suoi occhi sembravano vuoti.
-è morta-?
Jina si sentì come pugnalata in pieno petto.
-No...No Gin-san-
-Perchè non muore-? Chiese l'uomo, stringendo la mano a pugno.
Jina abbassò lo sguardo tristemente.
-I medici mi hanno detto che sarebbe morta in due giorni...Perchè-?
Si sollevò si scatto, facendo cadere la sedia e spargendo i fogli in giro.
-COSA ASPETTA A MORIRE-?
La donna chiuse gli occhi, afflitta.
-Perchè non muore-? Chiese ancora, ormai allo stremo.
La vecchia armatura nera del Cavaliere giaceva nell'angolo della stanza.

………………………………………………………………………………………….

-Dottore…-
Il medico si tolse i guanti.
La donna era completamente svestita, coperta solo da una coperta d'ospedale.
-Non capisco…-
Il dottore si avvicinò al Cavaliere: sembrava una bambola di porcellana da collezione...Così fragile, segnata dalle arterie scure.
I capelli sciolti e chiari sparsi per il lettino che, in alcuni punti, cadevano fino a sfiorare il pavimento.
L'unica cosa che le permetteva di sopravvivere...Non c'era.
Non vi era nulla che le permettesse di sopravvivere.
Non moriva.
-Non capisco...Perchè non muore-?
L'infermiera accarezzò i capelli bianchi come la neve del corpo pallido sul lettino.
-Non vuole saperne di staccarsi da questo mondo…-
Il medico si sistemò su una sedia, portandosi una mano alla tempia.
-Sempre che sia da questo mondo che non vuole staccarsi…-
…………………………………………………………………………………………

-Quanto tempo è passato-?
-Due mesi...Gin- Rispose Rosaline.
Lei era una delle poche a non usare suffissi onorifici con lui.
Era una donna saggia.
Gin si sollevò dalla solita scrivania.
I suoi  capelli erano lunghi, arrivavano fino al mento, il suo aspetto trasandato.
-è morta-?
La donna dagli occhi dorati sospirò, lasciando il te vicino all'amico.
-No…-
…………………………………………………………………………………………

Passarono tre mesi.
Poi quattro.
Infine sette.
Gin sembrava essersi ripreso quel tanto che bastava per farsi la barba e accorciarsi i capelli.
Ogni giorno l'hunter chiedeva se il Cavaliere fosse morto.
E ogni volta loro gli rispondevano di no.
Non l'aveva più vista da allora.
Come non aveva più visto suo figlio Gon, affidato all'ospedale per verificare che fosse tutto a posto con il suo corpo visto il peculiare soggetto da cui discendeva.
La stanza di Gin era vuota e buia….I suoi compagni decisero di farsi aiutare.
-Gin-san…-Jina entrò titubante nella stanza.
L'uomo non rispose.
-Il lavoro va parecchio male da quando non ci sei...Rosaline e i ragazzi cercano di fare qualcosa, ma è più difficile del previsto- Cercò di scherzarci su.
Gin rimaneva immobile, intendo a fissare quella piccola fiamma danzante sulla lanterna bruciata per la troppa cera.
Doveva essere dimagrito molto...Non toccava quasi mai il cibo che Chebook gli portava...Il suo braccio destro.
Persino Merotama, l'Hunter che lo aveva aiutato a parlare con il Cavaliere quando si trovava in quarantena, era passato per convincerlo a riprendersi.
Ora mancava soltanto…
-Gin-san...Il Presidente Netero è venuto a farti visita- Aveva detto la ragazza, inchinandosi leggermente al passaggio dell'anziano.
La porta si chiuse, lasciandoli soli.
-Cielo, cielo...Sono già passati sette mesi sai? Io sono vecchio, è vero, ma credi davvero di poter sprecare in questo modo tutto il tuo tempo-? Chiese, notando il disordine della stanza.
-è morta-? Chiese, con voce roca.
Netero sospirò, accarezzandosi il mento.
-Chiedi ancora cose di cui sai già la risposta…-Disse, con tono severo.
-Perchè non muore-?
Il suo tono era nervoso…
Il più anziano si avvicinò.
-Non pensavo che sarebbe davvero arrivato il giorno in cui il Cavaliere si sarebbe ridotto così-
Gin ascoltava...Ma non riusciva a connettere le parole per costruire frasi di senso compito.
Sentiva solo poche parole: Cavaliere dell'alba.
-Ora basta…-
I suoi sussurri furono vuoti...Una musica senza più melodia.
-Perchè non muore? Perchè non muore-?
Le immagini di Alva, il Cavaliere, seduta sul grande albero del mondo gli passavano davanti agli occhi come un filmato, come una sequenza di ricordi conservati nel suo cuore.
Si ricordava i suoi lunghi capelli corvini, i suoi occhi marroni scuri come l'abisso in cui ora si trovava lui.
Il suo sorriso, la sua debole risata, le sue parole dolci...Tutto sembrava così lontano.
Perchè...Non si decide a morire-? Chiese ancora.
-In questo modo io...Io…-
Un altro sorriso...Quello in cui gli chiedeva di reggere Gon tra le braccia.
-Io non riuscirò a dimenticarla...Non riuscirò ad abbandonare la speranza- Aveva sussurrato...Stringendo i denti.
Netero aveva assistito alla scena impassibile…
-è successo qualcosa...Vero-?
L'hunter più giovane si sollevò, mostrando le tremende occhiaie.
-Quando il bimbo è nato…Il Cavaliere ha fatto qualcosa-
Gin si ricordò quel dolce bacio sulla fronte...Quella immensa energia sprigionata dall'amore di Alva.
-Nen...Io percepii un potere Nen- Sussurrò.
Netero non sembrò convinto.
-Ma pensai che fossero solo le ultime energie di Alva che se ne andavano...è così, d'altronde. Il Nen è l'energia vitale degli essere viventi...Quando una persona muore, essa si dissolve nel cielo, come nebbia- Disse poi, convincendosi.
-Quello non era un potere in procinto di morire…-
-Eh-?
Netero unì le mani, chiudendo gli occhi.
Una volata di vento caldo avvolse il suo corpo muscoloso.
Una forza dorata, incredibilmente calda e rassicurante riempì la stanza.
I fogli sulla scrivania volarono, come tutto il resto degli oggetti sulla scrivania.
Alle spalle di Netero, l'immagine sfocata della sua fidata statua dorata, le mille mani giunte in una silenziosa preghiera...Uno dei poteri Nen più forti del mondo.
Gin rimase abbagliato ad osservare quell'illusione preziosa...Quella statua dai lineamenti delicati.
I suoi capelli corvini danzavano nell'aria intrisa di potere, l'intera baracca respirava un'atmosfera magica e incredibilmente divina.
Non si era mai sentito così.
Netero aprì piano gli occhi stanchi e segnati dal tempo.
-Una preghiera che viene dal cuore...è la rappresentazione stessa del potere vitale-
Lentamente...L'energia ritornò nel corpo del suo proprietario.
Gin si riprese...Era stato come galleggiare all'interno di un dolce sogno.
-Questo...Gin Freecs…-
Separò le mani, sistemandole nelle lunghe maniche.
-Non era minimamente paragonabile al potere che percepii all'ospedale-
-Cosa…-?
-Quello che sto cercando di dirti, è che il Cavaliere...Aspetta-
Le parole di Netero gli fecero scattare istintivamente qualcosa.
“Aspetta...”
Ad una velocità sorprendente il giovane scansò tutte le carte dalla grande scrivania, alla ricerca di qualcosa.
Il Presidente rimase ad osservare.
Gin buttò a terra una vecchia scatola in cui all'interno, polveroso e sporco, riposava il vecchio registratore.
Il batticuore nel toccare quell'oggetto pareva un incantesimo.
Da un cassetto estrasse la piccola cassetta che fece fare parecchi mesi prima.
Mandò avanti per qualche secondo fino a fermarsi al punto cruciale.
-Il Cavaliere...Aspetta- La voce di Alva intrisa di dolore, mentre in sottofondo i medici spiegavano le procedure per il parto.
Cliccò il pulsante per fermare la cassetta e, successivamente, spense il registratore.
Netero assottigliò gli occhi.
-Alva...Aspetta…-
Si voltò di scatto, fulminando Netero con lo sguardo.
-Cosa aspetta? Cosa sta aspettando-? Urlò, avvicinandosi al Presidente.
Dopo un lungo respiro, il più anziano si sistemò sul letto.
-Che ne dici di parlarne di fronte ad una buona tazza di te-?
………………………………………………………………………………………….

-Negativo, Signorina Rosaline...Il Cavaliere è ancora in stato di coma incosciente a tempo indeterminato-
-Capisco…-
Il medico si allontanò, lasciando Rosaline di fronte alla vetrata che permetteva di osservare il Cavaliere sognante.
Sembrava un cadavere.
-Curioso che uno spettacolo del genere rappresenti l'essenza stessa della vita- Una voce interruppe i pensieri della donna dagli occhi dorati.
-Jina...Io non capisco...Come può essere così attaccata alla vita-?
Jina osservava l'espressione della donna albina.
Era serena.
-Col senno di poi...Credo che il suo posto non sia più su questa terra da almeno cinque mesi-
………………………………………………………………………………………….

-Quello che ho percepito allora…-
Il te fumante tra le mani dell'anziano Presidente odorava di arancia e miele.
-Era qualcosa di molto simile ad una Restrizione-
-Restrizione-? Chiese Gin, sistemato sullo sgabello.
-Sai bene che praticare una Restrizione equivale a sacrificare qualcosa per incrementare la potenza del proprio potere Nen- Bevve una lunga sorsata.
Gin abbassò lo sguardo all'interno della tazza.
-Una Restrizione potrebbe essere eseguita da chi ha desideri di vendetta e condiziona il potere del proprio Nen a determinati nemici, o chi sacrifica la propria vita per ottenere una forza disumana...Ci sono molti modi e motivi per applicare una Restrizione-.
-Ma perché utilizzarne una-? Sussurrò Gin.
Netero sorrise, osservando le piccole foglioline di te all'interno del bicchiere.
-L'amore di una madre...Può spingersi oltre il Continente Oscuro-
Gli occhi di Gin si illuminarono.
-Come un albero del mondo...L'amore di una madre incorpora le sue radici nelle montagne…-

“Reggilo, Gin”
“è come se tutte le preoccupazioni del mondo svanissero”

-Si nutre di tutta la dolcezza del mondo-

“Non voglio morire, Gin”
“Ti chiederai che aspetto aveva la tua mamma, Gon?”

La voce del vecchio gli rimbombava nella testa.
-E cresce oltre l'atmosfera…-
Gin posò il te sul tavolo.
-Non esiste limite...Gin Freecs…-
Gin si portò una mano alla tempia, spalancando piano gli occhi.
-Alva aspetta...Alva sta aspettando...Di essere riconosciuta come madre-
…………………………………………………………………………………………

-Dottore...Il suo cuore...Non c'è più battito- L'infermiera aveva detto queste parole per nulla allarmata.
Dopotutto che morisse era la sola cosa che stavano aspettando da sette mesi.
-Sicura? Le onde cerebrali-? Chiese il medico, consultando le attrezzature.
-Si stanno abbassando...Signore…-
Il medico si tolse gli occhiali, osservando il corpo immobile del Cavaliere.
-Sta...Sta morendo-.
Il dottore si accasciò sulla sedia, incredulo.
-è arrivato il momento, eh...Cavaliere-?
Non era cambiato nulla da prima...Ma il fatto si sapere che dentro quel corpo di porcellana non ci fosse più alcuna anima, fece rattristare i due presenti.
L'elettrocardiogramma divenne fisso, accompagnato dal fastidioso fischio monotono.
Le onde cerebrali si spensero.
Il Cavaliere era morto.
Il dottore rimase ad osservare quella scena.
Avevano assistito ad un miracolo durato sette mesi.
-è andata…Dottore…- La donna si asciugò una lacrima.
-Si...è andata-.
…………………………………………………………………………………………
Il piccolo Gon si svegliò improvvisamente nella culla della piccola clinica in cui era stato trasferito.
-Oh cielo, tranquillo piccolino, non piangere su- Una donna dai tratti gentili e i dolci capelli ricci lo prese in braccio, cullandolo.
-Va tutto bene, sono qui-
Gon smise di piangere, ridacchiando divertito.
………………………………………………………………………………………….

-Dovremmo portarla via, dottore-.
Il medico si sollevò, avvicinandosi al Cavaliere.
-Hai finito di soffrire, riposa in pac...e-
Quando il medico allungò la mano, Alva era lì...Che lo fissava con i suoi occhi bianchi e privi di senno.
Si tirò su a sedere sul letto con lentezza, mostrando il suo corpo martoriato...Un corpo che avrebbe dovuto essere morto.
I capelli bianchi si sollevarono con lei.
I suoi occhi chiari puntati nel nulla.
L'elettrocardiogramma piatto come il mare.
Tempo stimato per la vita del Cavaliere: ..?





-Angolo Autrice che si fuma bho, Nen probabilmente-
QUESTO ANGOLO AUTRICE CONTIENE GLI SPOILER SULLA SAGA DELLE FORMICHIMERE XD
….
PLOT TWIST
Okay scusate.
Ho sempre amato questa cosa della Restrizione che hanno fatto Kurapika e SPOILER ALERT...Gon alla fine della saga delle formichimere.
Il fatto che Gon sacrifichi la sua vita per ottenere quel potere...Davvero, Togashi, cosa cavolo ti danno a colazione per creare cose simili?
E Kurapika? Che infonde le catene di una potenza mostruosa che funziona però solo sui membri del ragno che odia? Geniale!
Ancora non sapete quale sia la Restrizione di Alva...Ma forse qualcuno l'ha intuita.
Il Cavaliere ha eseguito una Restrizione...Ma cosa ha che vedere tutto questo con Gon?
E quanto è intelligente Netero? XD
Lo scoprirete nel prossimo capitolo e in quelli a venire.
Ringrazio sempre tutti coloro che leggono e recensiscono, siete i migliori.
Fatemi sapere che ne pensate...Sono molto curiosa.
P-S: Spero che la storia ovviamente vi piaccia e, dato che siamo ormai quasi alla fine...Vorrei tanto sapere un vostro parere...Grassie a chi mi ascolterà *--*
Alla prossima!
-Shinigami di fiori-















 
  
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