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Autore: piccola_Calliope    06/09/2017    4 recensioni
La Bella e la Bestia è la mia favola preferita e questa storia è una mia personale rivisitazione, dove non c'è una fata, un sacrilegio o una rosa magica.
Ma c'è un ragazzo, prepotente, volgarotto, con una storia particolare dietro e una lei...
Una lei che inconsapevolmente gli insegnerà ad amare.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Tu non sei nessuno 

POV. FIAMMA

Dopo l'incursione di Marta rimaniamo di nuovo solo a baciarci, guardarci e sorriderci.
-Inizio a sentire freddino, mi metto una maglia o strapperai anche quella?-mi chiede ridendo Riccardo.
-Ti prego, mi imbarazzo cosi tanto, non so cosa mi sia successo, è stato tutto cosi paurosamente irrazionale-gli dico sentendo per l'ennesima volta in quel pomeriggio le guance avvampare.
Lui mi carezza la guancia e recupera una maglia da quelle che io con poca delicatezza ho buttato fuori dal suo armadio.
Io lo osservo mentre dà una sistemata in giro e mi sento il cuore riempire di gioia, sono cosi felice...
Sentirlo cosi preso da me, sentirlo innervosirsi all'eventualità di un altro nella mia vita, mi rende immensamente felice.
Sorrido e lui si volta a guardarmi.
-Cos'è quel sorrisino?-mi chiede.
Io mi alzo, lo raggiungo e catturo ancora le sue labbra, non posso credere di poterlo fare ogni volta che lo desidero, lui risponde immediatamente al mio bacio, gettando la maglietta che teneva in mano e avvicinandomi al suo corpo.
-E' tutto cosi strano-sussurra appena allontanati.
-Strano perchè?-chiedo.
-Perchè è strano-mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.-Ci mettiamo comodi-mi indica il letto.
Lui si sdraia e io mi siedo accanto a lui.
Lui mi osserva e scoppia a ridere.
-Non ti salterò addosso Fiamma, vorrei, ti giuro che vorrei ma non accadrà-mi sorride e mi fa accoccolare accanto a lui.
Io gli carezzo il petto.
-Mi abituerò secondo te al Riccardo non scontroso? Perchè questo qui che ho davanti tutto è tranne che scontroso-affermo.
-E io mi abituerò alla Fiamma dolce?-mi domanda sorridendo.
-Io sono sempre dolce, sei tu che mi fai innervosire-affermo e lui scoppia a ridere.
-Ed io non sono scontroso-risponde.
-Ah ma davvero?-chiedo ridendo.
-Vuoi contraddirmi?-chiede con sguardo malizioso.
Io gli sorrido.
Lui è pronto a ricongiungere le nostre labbra quando un suono ci interrompe.
-Il mio cellulare-sbuffa, lo afferra e risponde, mi guarda negli occhi.-Alessandra-dice.
Io gli sorrido come a volerlo tranquillizzare so perfettamente che lui le ha chiesto di uscire solo per infastidirmi, non mi arrabbierò per una telefonata d'altronde l'ha detto anche lui? Lui è mio ed io sono sua.
Da domani potremo dire a tutti di stare insieme? Potremo baciarci davanti a tutti? Potrò allontanare tutte quelle streghe che ci provano con lui? A quel pensiero sorrido, lui mi carezza la mano.
-No ascolta non mi va più-dice con freddezza.-Ho di meglio da fare, decisamente di meglio-mi bacia il naso.-Si alla prossima ciao-sbuffa e riattacca.
-Alla prossima?-chiedo alzando un sopracciglio.
-Dai l'ho detto solo per riattaccare, dove eravamo rimasti?-si avvicina nuovamente al mio viso.
-Da domani potrò pensarci io a tutte quelle streghette che ci proveranno-affermo soddisfatta.
-E come pensi di fare?-chiede ridendo.
-Marcando il territorio, ti bacerò davanti a tutti e tutte dovranno capire che sei mio, sottolineo il tutte-gli carezzo il viso e proietto i miei occhi nei suoi che però improvvisamente cambiano espressione.
-Ci dobbiamo baciare a scuola di fronte a tutti?-chiede.
-Due persone che stanno insieme lo fanno-rispondo con ovvietà.
-E che altro fanno?-chiede e io rido, si vede che prima di me era davvero poco incline ai rapporti umani.
-Si tengono per mano, si carezzano-gli carezzo il viso.-Fanno quello che noi stiamo facendo in pubblico, certo senza essere indiscreti-gli spiego.
-Ma noi stiamo insieme?-mi domanda e non nego che questa sua domanda mi spiazzi.-Come Joseph e Lorena?-chiede ancora.
Io non so esattamente cosa rispondere.
-Il fatto d'esser...-mi interrompe.
-Non è un etichetta troppo come dire...Grande?-chiede.-Noi ci troviamo bene e ci piacciamo tanto, non basta questo?-domanda sorridendomi.
Non nego che tutti i miei castelli vadano in frantumi.
-Non vuoi definirci una coppia?-gli domanda con il cuore in gola.
-E' una cosa più grande di noi non credi?-mi domanda carezzandomi il viso.
Io mi scosto come scottata.
-Hey che hai?-mi chiede sorridendo.
Mi alzo dal letto e inizio a infilare il giacchetto, in questo momento ho bisogno di stare sola, proprio non lo capisco e non voglio nemmeno sentirlo.
-Devi andare via?-mi chiede interdetto.
-Ciao-lui si avvicina forse per baciarmi, ma io mi allontano ed esco dalla sua camera.
Mi scontro con Marta, che mi osserva qualche secondo in silenzio.
-Che ha combinato?-domanda delusa.
-Devo andare-le sorrido e corro via.
Arrivata a casa trovo in salotto Gianmarco ed Eloisa.
-Fratellone, Eloisa-saluto entrambi con un bacio sulla guancia.
-Piccola-mio fratello mi sorride calorosamente.
-Hai un visino stanco-afferma Eloisa.
-In effetti-sospiro.
-Tesoro è andata male?-mi domanda mia madre che sa perfettamente da dove io provenissi.
-E' tutto troppo confuso, scusate, voglio stare un po' da sola in camera-carezzo il viso di mio fratello e vado a chiudermi in camera.
Mi butto sul letto e sento gli occhi pizzicare, perchè Riccardo non vuole che siamo una coppia si è vero ci conosciamo da poco, ma dove la metti questa tensione, questa affinità, questa gelosia che ci lega?
E' se fosse solo attrazione fisica da parte sua? Se volesse solo portarmi a letto per poi scaricarmi? Di certo è inutile mettersi in coppia con una con cui vuoi solo divertirti...
Sento la porta aprirsi.
-Ti prego mamma non voglio parlare di Riccardo-borbotto.
-Si chiama Riccardo allora-non è mia madre a parlare, ma mio fratello.
Io mi volto ad osservarlo.
Lui si siede sul letto.
-Che ti ha fatto questo Riccardo?-mi domanda.
-E' complicato-affermo iniziando a giocherellare con il cuscino che avevo sulle gambe.
-Tutto in amore è complicato-sorride.
-Azzardi fratellone a parlare d'amore, non vuole nemmeno dire che siamo una coppia nonostante la nostra grande affinità-borbotto ripensando allo strano atteggiamento di Riccardo.
-Che tipo di affinità?-chiede lui.
-Quanti tipi d'affinità esistono?-chiedo.
-Fisica e mentale sorellina se non pure altre-mi risponde.
Io mi fermo a riflettere e ho davvero paura che sia solo quella fisica a prevalere tra di noi, si è vero lui mi ha raccontato dei fatti personali, ma non so...
-Non capisco niente Gian-mi lamento.
-Di sicuro il tuo non è solo trasporto fisico, la mia piccola donna-mi dà un buffetto sul naso.
-Mi abbracci forte forte cosi mi dimentico un po' dei miei problemi?-gli chiedo.
Lui mi sorride e teneramente mi stringe a sé.

POV. RICCARDO
Esce dalla mia camera senza quasi salutarmi.
Un secondo dopo entra Marta.
-Cosa le hai fatto?-domanda sbuffando.
-Io cosa le ho fatto?-chiedo nervoso, no perchè davvero io Fiamma non riesco a capirla.
-Riccardo non puoi rovinare sempre tutto-mi urla contro Marta.
-Marta io non ho fatto niente-dico.
-E allora lei perchè aveva quel viso affranto?-mi chiede.
-Non lo so, io Fiamma non la capisco, viene qui, urla, si mette a fare la pazza ci baciamo tutto va bene e poi le cambia ancora, diventa gelida e va via-affermo amareggiato.-Io non so che fare con lei-affermo sedendomi sul letto.
-Non avrai forse detto qualcosa di sbagliato?-mi chiede Marta sedendosi accanto a me.
-Deve essere per forza colpa mia?-la guardo male, mia sorella ha già deciso il colpevole e non è giusto, perchè si sarò stronzo e commetterò mille errori, ma questa volta con Fiamma sono stato impeccabile.
-Perchè lei...-Marta non sa che dire.
-Perchè è facile pensare visto che sbaglio sempre che anche questa volta abbia sbagliato no?-domando ferito da quel pensiero.
-Non ti sto giudicando Ric-mi dice Marta carezzandomi il viso.
-Marta voglio restare solo, domani parlerò con Fiamma-detto questo con lo sguardo le indico la porta.
-Mi dispiace-mi stringe a sé.
-Tranquilla-dico.
Osservo il mio telefono e mi maledico per non aver chiesto il numero a Fiamma a quest'ora l'avrei potuta chiamare, chiedere delle spiegazioni invece che logorarmi il cervello cercando di capire cosa è andato storto stavolta...
Perchè ora abbiamo fatto mille passi avanti e per quanto mi riguarda adesso tornare indietro è impossibile.
Il mattino seguente aspetto Fiamma, fuori da scuola, al solito parcheggio, la vedo arrivare con la macchina e mi avvicino, lei appena mi vede sembra quasi infastidita; addirittura...
-Vorrei avere il tuo numero di telefono e non logorarmi l'anima cercando di capire quale sia il problema questa volta, senza potertelo chiedere-esordisco un po' acido.
-Buongiorno anche a te Riccardo-Fiamma è fredda.
-Mi dai il numero?-domando tirando fuori dalla tasca il telefonino.
Lei cerca di allontanarsi ma io la prendo da un braccio.
-Devo ripassare storia-mi dice.
-Io davvero non lo capisco il tuo comportamento-proietto i miei occhi nei suoi.
Lei scoppia a ridere nervosamente.
-Pensa un po' io non capisco te-afferma.
-E per quale motivo sentiamo?-domando alzando notevolmente la voce.
Lei afferra il mio viso e lo avvicina al suo.
-Noi cosa siamo Riccardo?-domanda.
Io le guardo le labbra, lei lascia il mio viso malamente, io la spingo contro la macchina.
-Riccardo forse non hai capito bene, io e te cosa siamo?-mi domanda ancora.
-Siamo amici Fiamma-dico e lei annuisce delusa.-Degli amici speciali-aggiungo.
-Spiegami bene il tuo speciali, ah no aspetta ho capito forse amici che se vogliono si baciano o finiscono a letto insieme giusto?-chiede piena d'astio.
-Fiamma non buttare tutto nello squallido-sbuffo.
-Ti dico una cosa mia caro, l'essere amici speciali come dici te sai cosa implica? Implica la mia libertà nel poter fare ciò che voglio e aggiungo nel poter uscire con chi voglio, però tranquillo anche tu sei libero di scoparti mezzo mondo-mi spintona e si allontana.
Io stringo i pugni.
-Ancora litigi?-domanda una voce dietro di me.
Mi volto e mi ritrovo davanti Andrea.
-La tua migliore amica è ingestibile-scoppio a ridere.
-Riccardo mi piacerebbe dire che tu sei un tipetto facile, ma dubito che sia cosi-mi sorride.
Io ricambio il suo sorriso, mi fa piacere poter parlare con lui, potermi confrontare su vari temi, Andrea è proprio un bravissimo ragazzo.
-Io non so che fare Andrea-affermo esasperato.
-Il problema è che avete due testacce dure e non è facile quindi trovare un punto d'incontro-mi risponde.
-Io credo non lo troveremo mai-affermo amareggiato.
-Ci vuole buona volontà e conoscendo Fiamma penso che ti sia venuta parecchio incontro ecco perchè adesso ti tratta un po' male-mi dice.
-Se per venirmi incontro significa sfasciarmi un armadio, oh si l'ha fatto-rispondo sarcasticamente.
-Ti ha sfasciato un armadio?-Andrea ride di gusto.
-E' o non è la tua migliore amica? Dovresti sapere che è una folle-rispondo.
-Però a te piace cosi no?-chiede.
-Ho come il presentimento che mi farà infuriare parecchio, diciamo che lei sa che tasti toccare-dico.
-Addirittura, siamo a quel livello?-chiede il biondo.
-Mi ha fatto capire che metterà a dura prova la mia gelosia-dico.
-Ma che hai fatto per spingerla a fare tanto?-mi chiede.
Io mi fermo a riflettere qualche istante, da ciò che Fiamma mi ha detto quella mattina ho perfettamente capito quale fosse stato il problema, non averla definita la mia ragazza, ma io non so come funziona un rapporto di coppia, le ho detto che non voglio rovinare tutto e mettere subito quell'etichetta potrebbe crearci dei problemi, però forse queste cose avrei dovuto dirle a Fiamma, lei si è vista chiudere una porta in faccia.
-Le ho chiuso una porta in faccia nel modo sbagliato, avrei dovuto dirle che ho paura-rispondo.
-Puoi sempre dirglielo-mi dice Andrea.
-Stasera ci prendiamo una birra insieme?-chiedo all'improvviso.
-Vuoi uscire con me?-Andrea è decisamente sorpreso.
-Non ho mai avuto nemmeno amico, ma provo a fare funzionare questa cosa con te che dici?-gli chiedo sorridendo.
Lui mi dà una pacca sulla spalla.
-Mi va bene-sorride.

POV. FIAMMA
Carlotta è stesa sul mio letto e mi osserva, io non faccio altro che fare avanti e indietro per tutto il perimetro della mia camera.
-Ma tu ti rendi conto?-urlo.
-Io non sapevo che la mia migliore amica fosse totalmente fuori di testa-mi sorride.
-Carlotta non possiamo e non dobbiamo scherzare, io vado lì lo bacio, gli dimostro quanto mi interessa e lui come mi definisce? No Carlotta, è assurdo! Un' amica speciale-mi sistemo nervosamente i capelli dietro l'orecchio.-Che poi il coglione nemmeno lo sa definire questo speciale-sbotto dando un calcio al letto.
-Lui ha un cattivissimo influente su di te, ti rende troppo irritabile tesoro-mi dice Carlotta.
-Ma non pensare a me! Pensa a lui-sbraito.
-E di lui cosa ti devo dire? E' un po' indeciso, ma ciò non toglie che credo che a te ci tenga parecchio-mi dice mangiucchiandosi le unghie.
-Si per portarmi a letto forse-sbotto acidissima.
-E pure che fosse? Cazzo Fiamma hai quasi 19 anni ma che ti frega? Vacci! Sei attratta da lui, lui ci saprà di sicuro fare, concediti un divertimento-mi dice la mia migliore amica.
-No perchè tu lo faresti giusto? Andresti a letto con uno senza dargli peso vero?-le chiedo e lei si zittisce, a volte riesce a dire proprio delle scemenze.
-E allora vai avanti Fiamma se lui ti fa stare male, ti fa innervosire e non è convinto di volerti nella sua vita, trova qualcun altro che lotti per averti, evidentemente meriti di meglio, non puoi logorarti l'anima tutta la vita per Riccardo Gucci-afferma proiettando i suoi occhioni azzurri nei miei.
-Fosse facile-sbuffo.
-Mica ne sei innamorata no?-mi chiede serissima.
-Tu proprio come mio fratello azzardi troppo-rispondo.
-E allora va' avanti-insiste.
-Stasera usciamo-le dico sorridendo.-Seratina tra donne-apro l'armadio e in quel momento vengo investita dal ricordo delle immagini di ieri.
-A cosa stai pensando?-mi chiede la mia migliore amica.
Io la raggiungo sul letto.
-Lotta la vedo difficile-sussurro.
-Cosa?-chiede.
-Andare avanti cosi senza pensarci-ammetto.
Lei mi abbraccia.
-Il tempo sistemerà tutto, il tempo guarisce ogni ferita, stasera pensiamo a divertirci-mi sistema una ciocca di capelli.
Finalmente alle 22:00 dopo un pomeriggio dedicato alla preparazione varchiamo la soglia del locale preferito di Carlotta.
-Ho bisogno di non pensare a nulla-sospiro entrando nel locale, che come ogni Venerdì è pienissimo.
-Ci divertiremo tesoro-Carlotta mi fa l'occhiolino.
Poco dopo però il mio sorriso svanisce.
-Ma cazzo è sfiga-borbotto.
Vedo Carlotta guardare il punto in cui ho il viso rivolto.
-La camicia nera gli sta bene, gli dà un aspetto da dannato-mi dà un pizzicotto sul braccio.
Mentre io osservo Riccardo, più bello del solito, quella camicia nera sembra stata disegnata addosso a lui, gli cade perfettamente e valorizza i suoi occhi azzurri e quei suoi capelli ribelli, sta chiacchierando con il mio migliore amico.
-Andrea è un traditore-sbuffo.
-Stanno solo facendo amicizia-risponde Carlotta.
-Adesso Riccardo me la paga-affermo.
-Non fare casini Fiamma-mi ammonisce la brunetta accanto a me.
Raggiungo il tavolo dei ragazzi.
-Hey Andry-sorrido al mio migliore amico e gli do un bacio sulla guancia.
-Hey ragazzi-dietro di me compare Carlotta.
-Anche voi qui?-domanda Andrea.
Sento gli occhi di Riccardo scorrere lungo la mia figura.
-Andry posso sedermi con te?-chiedo.
-Veramente io...-lo interrompo.
-Grazie-sorrido al biondo e mi siedo volutamente accanto a Riccardo.
-Resto anche io allora-afferma Carlotta.
-Ma che caldo sarà meglio che mi tolga il cappottino-mi sollevo e mi libero del cappottino, scoprendo il mio vestitino rosso cortissimo, sento gli occhi di Riccardo sulle mie gambe.
Lascio il giubbotto proprio sulla sua persona, come se lui non ci fosse, come se quella accanto a me fosse una poltroncina libera.
-Fiamma-lui mi chiama per nome; è nervoso, ma poco mi importa.
-Pieno il locale-Carlotta cerca di allentare la tensione.
-Pieno di ragazzi carini-sorrido maliziosa.
Andrea mi fulmina.
Io allungo una gamba e colpisco quella di Riccardo, sempre volutamente, voglio che percepisca in tutti i modi quanto lo stia evitando, quanto lo stia considerando un elemento di mobilio.
Lui non dice una parola riprende a sorseggiare il suo cocktail, non mi dà nemmeno la soddisfazione di scomporsi.
-Lotta balliamo? C' è un tizio carino in pista-affermo sollevandomi.
-Come vuoi-Carlotta mi segue.
Io guardo un istante Riccardo e finalmente lo trovo fisso ad osservarmi, allora qualcosa lo smuove.

POV. RICCARDO
-E' una bambina-afferma nervoso Andrea.
Non credevo di poterla vedere questa sera, almeno speravo di poter avere una tregua da lei, quella giornata a scuola era stata difficile, non mi aveva rivolto la parola, io avrei voluto dire tanto, ma la mancanza di coraggio mi aveva sempre bloccato e poi quel pomeriggio non ero riuscito a concludere nemmeno un esercizio di matematica, a causa del suo costante pensiero e poi quella sera quando credevo di poter staccare la spina, me la ritrovo accanto, più bella che mai, quel abitino rosso, andava a designare ogni suo forma, rendendola quasi peccaminosa ai miei occhi, era stato difficilissimo non dare libero sfogo alla mia pulsione di prenderla a baciarla immediatamente, appena investito dal suo dolce profumo di fragola.
Lei aveva preso ad evitarmi e non contenta della mia reazione evidentemente si era alzata pronta a fare la cretinetta con chissà chi.
-Lasciala perdere-sbuffo.
Io però non la lascio perdere sto lì ad osservarla mentre balla con Carlotta, poi come immaginavo un biondino le si avvicina e fa aderire il corpo di Fiamma contro il suo petto, lei non solo non si allontana, ma gli fa anche l'occhiolino.
-Vuole che mi innervosisca-dico.
-E ci riesce?-domanda Andrea.
-Vedila cosi sto contando fino a mille per non andare lì e spaccare la faccia a quel coglione-inizio nervosamente a battere le dita sul tavolo.
-Pensa che lei non è realmente interessata a lui, questo dovrebbe tranquillizzarti-dice Andrea.
-Giusto dovrebbe-affermo.
Ma quando vedo il ragazzo che inizia a strusciarsi davvero poco pudicamente stringo i pugni.
-Non voglio essere volgare, ma cazzo lo vedi che sta facendo-mi alzo.
Non ci vedo più dalla rabbia quando la mano di quel coglione si posiziona sul coscia di Fiamma.
Li raggiungo e spintono lui.
-Tu chi cazzo sei?-mi chiede il coglione spintonandomi a sua volta.
-Uno che ti fracassa di botte tra due secondi-lo spintono ancora.
-Sei il suo ragazzo?-chiede nervoso.
Io guardo Fiamma.
-No non è il mio ragazzo-risponde lei.
Si avvicina al ragazzo e gli carezza la spalla.
-Fiamma vieni con me-le ordino.
-Dammi un buon motivo-mi sfida.
-Sai che questa cosa mi fa innervosire, per favore vieni via con me-le ripeto.
Lei ride di gusto.
Mi spintona.
-Tu non hai il diritto, non puoi minimamente innervosirti se un ragazzo tiene un certo atteggiamento con me, tu non hai nessun diritto su di me, tu non sei nessuno-afferma fulminandomi.
Tu non sei nessuno...Queste quattro parole mi colpiscono notevolmente.
La vedo avvicinarsi ancora a lui.
-Brava Fiamma-le sorrido.
-Hai ancora da parlare? Cosa devi dire ancora?-chiede acida.
-Non ti facevo cosi-le continuo a sorridere.
-Cosi come sentiamo-sbuffa.
-Una ragazza facile, una che si struscia in quel modo, quando l'ho fatto io sei scappata, però ho capito, forse non volevi essere scopata da me, volevi essere scopata da questo qui, io forse non sono il tuo tipo, tu vuoi quelli un po' più rudi quelli che proprio te lo sbattono in...-vengo interrotto da un suo schiaffo.
-Non ti permetto-ha gli occhi lucidi.
-Che fai piangi? Io non sono nessuno, non dovrebbe ferirti il mio giudizio, però sappi che io da oggi in poi di te penso quello che ho appena detto-la spintono ed esco da quel locale.

POV. FIAMMA
Lo vedo andare via e io sento il cuore fare letteralmente crack...
Mi ha dato della ragazza facile, ha pronunciato quelle parole con un tale disprezzo...
-Tesoro-Carlotta mi carezza la spalla.
-Lotta portami via da qui subito-dico un secondo prima di scoppiare in lacrime.
-Andiamo tesoro-mi prende per mano.
Salve mie dolci lettrici <3
Allora allora un nuovo capitolo scoppiettante? Anzi no direi esasperante come questi due ahahah, si passa da un ''Sei mia'' ad un ''Non sei nessuno'', secondo me rappresentano in pieno l'odio e l'amore e non solo...Anche l'immaturità che ci colpisce quando siamo presi da qualcuno, a chi non è capitato di fare qualche cavolata?
Mi scuso se Riccardo appare volgare nella battuta contro Fiamma.
Che mi dite voi? Che ne pensate di questa bella amicizia che sta nascendo tra Riccardo e Andrea? Spero che il capitolo sia di vostro gradimento e come sempre i commenti sono ben accetti.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
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