Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: ChicaFeliz    07/09/2017    0 recensioni
NARTH (National Association for the Research and Teraphy of Homosexuality) la famosissima casa di cura per l'omosessualità maschile di Londra. "L'omosessualità non esiste è una patologia e va curata, solitamente nasce nei primi tre anni di vita.
Causa 1: un rapporto distorto tra madre e figlio. La potente simbiosi del bambino con la madre lo porterebbe ad avere
un' identificazione femminile.
Causa 2: una figura paterna assente nella vita del figlio o comunque deficitaria. Il bambino potrebbe sviluppare un distacco difensivo nei confronti del padre che lo ha respinto e della masolinità in generale."
Genitori, se vi trovate in una situazione simile non disperate noi vi offriamo la via d'uscita.
Ragazzi, se siete venuti per conto vostro molto bene. Congratulazioni il primo passo è accettare la vostra malattia.
In ogni caso tranquilli, c'è speranza per tutti. Promettiamo solennemente di guarire tutti i nostri pazienti -anche i casi più disperati- la speranza è l'ultima a morire."
Charles Socadaries e Joseph Nicolosi - i fondatori.
5 ragazzi che per caso o per scherzo del destino si ritrovano nella prestigiosa NARTH. E a questo punto la domanda sorge spontanea sarà proprio vero quello che millantano i fondatori?
Larry/ Ziam
Storia modificata
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

(Wake me up)
Wake me up inside
(I can't wake up)
Wake me up inside
(Save me)
Call my name and save me from the dark
(Wake me up)
Bid my blood to run
(I can't wake up)
Before I come undone
(Save me)
Save me from the nothing I've become
Evanescence- Bring me to life
 

Il ragazzo moro si trova in una piccola stanza quasi del tutto buia, l'unica luce proviene è dallo schermo da proiezione che sta mandando a ripetizione gli stessi messaggi da... da quanto tempo?
Zayn ha perso il conto delle ore, potrebbe essere passato anche un intero giorno da quando aveva provato a lottare contro Simon e scappare da quel posto. Ma lui era molto più forte e alla fine aveva perso, dopo aver perso conoscenza in seguito ad un colpo in testa si era risvegliato in quella posizione con tutti i muscoli del corpo doloranti, a fissare lo stramaledetto schermo

"Vietato pensare"
"Vietato parlare senza permesso"
"Vietato rispondere No ad un ordine"
"Vietato andare nelle zone proibite"
"Vietato mantenere segreti"
"Vietato mentire ai superiori"
"Vietato sognare"
"Non si parla del passato"
"Non si fa niente senza permesso"
"Mangia solo chi se lo merita"
"Studia solo chi se lo merita"
"Da quì si esce sani o non si esce"

Gli fa male il collo, bloccato in quella posizione, costretto da quella cinghia legata alla sedia a guardare dritto davanti a sè, i polsi bloccati ai braccioli della scomoda sedia di legno da corde, come quelle che gli bloccano anche le gambe. Come un animale.
È in trappola è stato catturato dal suo carnefice. Zayn che in vita sua nonostante tutto non era mai stato preda ora si ritrova vittima di un predatore. Strizza gli occhi non ce la fa più a leggere quelle scritte che sfilano una dopo l'altra in un susseguirsi infinito, ma non trova pace quei suoni fastidiosi che accompagnano le frasi sembrano rimbombare in tutta la stanza e infilarglisi nel cervello. Vuole gridare, gridare con tutto il fiato che ha in gola e liberarsi da quelle corde, ma in quel momento il suo corpo sembra essersi svuotato da tutte le forze. È debole, gli fa male la testa e calde lacrime iniziano a scivolargli giù dalle guancie. BASTA !
Basta con questa tortura non ne può più. Vuole uscire di li, vuole scappare da quel posto e tornare da questi ingrati dei suoi genitori, dalle sue sorelle a cui non è mai importato niente di lui. Prefrisce tornare anche da quell'idiota di Bryce che ora dopo aver conosciuto Simon gli sembra un tenero agnellino indifeso. Rivuole la sua vita, basta con tutto questo.

"Vietato pensare"
"Vietato parlare senza permesso"
"Vietato rispondere No ad un ordine"
"Vietato andare nelle zone proibite"
"Vietato mantenere segreti"
"Vietato mentire ai superiori"
"Vietato sognare"
NO NO NO BASTA.

"Non avete mai causato problemi gravi, siete sempre stati molto tranquilli quindi voglio sperare che sia stata solo una perdita di controllo temporanea. Vi voglio dare fiducia perchè sono una brava persona." Queste erano le parole che gli aveva detto Simon prima di rinchiuderli con un sorriso nella mensa.
-Bene, tutto sommato non ci è andata male- Michael interrompe il silenzio che era calato da quando avevano sentito la chiave girare nella toppa per due volte di fila e poi i passi dell'uomo allontanarsi
Louis smette di sfregare la pezza sul tavolo e fulmina con lo sguardo il compagno
-Be' a noi non è andata male. Ma vedrai che una settima passa in fretta-
-Per te passa in fretta ma per me che devo pulire questo porcile e i bagni non passerà tanto in fretta-
-Poteva andare peggio. La cosa davvero grave è che io ho bisogno di cibo, non so se posso arrivare fino a domani a stomaco vuoto-
-Ragazzi ma volete smetterla di lamentarvi?
È possibile che dobbiate vedere sempre tutto nero e poi Luke non è la prima volta che ci mandano a letto senza cena quindi non farla tanto tragica- Michael conclude sedendosi e appoggiando le gambe sul tavolo
-Ma adesso è diverso io sto morendo di fame e pulire la mensa non mi aiuta-
-Non preoccuparti un pò di dieta non ti farà male, sei ingrassato Luke- sghignazza Michael facendo sorridere anche Louis -Zitto! Idiota tu sei molto più grasso di me- sbuffa il biondo tirandogli la pezza bagnata in faccia 
-Ehi!-
-Così impari a dire che sono grasso- 
-Ma tu sei grasso- scoppia a ridere Michael
-Adesso basta io ti uccido- lo minaccia Luke avvicinandosi a grandi falcate al ragazzo
-Ti ricordo che non puoi toccarmi, a meno che tu non voglia un'altra punizione ovvio- 
-Sì ma posso fare questo- gli fa la linguaccia mentre gli tira via la sedia facendo finire l'amico col sedere per terra
-Non ti sembra di avere un pò esagerato?- gli grida Michael ancora per terra facendo scoppiare a ridere Luke ancora più forte
-Ehi bambini, la finite o volete che mamma Simon vi metta in punizione di nuovo-
Micke si rialza massaggiandosi il sedere e lanciando un'occhiataccia a Luke che nel frattempo sta cercando di trattenersi dallo scoppiare di nuovo a ridere.
-A propisito di punizioni perché l'altro tipo  non è qui a subire con noi?-
-Non nominarmelo nemmeno, se me lo ritrovo davanti lo strozzo con le mie stesse mani- risponde Louis strizzando lo straccio e lanciandolo lontano 
-Sì bravo ottiama idea così ci becchiamo un'altra punizione- sbuffa Luke 
-No se questa volta vi fate gli affari vostri-
-Ah bene fratello questo è il ringraziamento?
Noi ti salviamo da saltare addosso a quel tipo e prenderle sicuramente e tu così ci ripaghi?- domanda Michael facendo gesti teatrali con le mani
-Sarebbe stato lui a prenderle- dice tra i denti Louis aggrottando le sopracciglia e incrociando le braccia al petto
-Sì come no- controbatte il moro facendo roteare gli occhi prima di riprendere a parlare
-Peccato però che sia così stronzo è proprio un bel ragazzo- 
-Ehi non mi guardate così- si difende il ragazzo dagli sguardi accusatori dei due amici e sorridendo subito dopo 
-Dai Louis sii onesto non puoi dire che sia brutto e tu Luke - riprende indicando il biondo e sghigniazzando -Non essere geloso lo sai che sei sempre il mio preferito- in tutta risposta l'altro gli alza il dito medio e cambia discorso
-Riprendiamo a pulire prima che qualcuno ci venga a riprendere- conclude lanciando uno sguardo alla telecamera. Louis semplicemente annuisce in risposta prima di riprendere a lavorare invece Michael si gira verso la telecamera saluta e fa una linguaccia.
-Michael!- gridano gli altri due in coro
-Che c'è volevo assicurarmi che continuassero a guardarci se non non è divertente- sorride in risposta ai sbuffi del biondo e del castano.

-Bene, bene Horan ti ho contattato perché mi sembra geniale che tu ti sia guadagnato così in fretta la simpatia di alcuni pazienti ma- si interrompe scoccando la lingua e portandosi un dito al mento -Credo che tu debba passare più tempo con i tuoi colleghi voglio dire non vorrei che ti affezionassi troppo a loro- gli sorride gentilmente prima di riprendere -Lo dico per il tuo bene ovviamente, sai i pazienti vanno e vengono e una volta usciti di quì non è possibile continuare a mantenere rapporti. È una nostra regola. 
Ovviamente il tuo lavoro consiste nel guadagnarti la loro fiducia ma senza involucrare sentimenti. Tu capisci quello che voglio dire vero?- conclude il discorso guradandolo dritto negli occhi. Niall si sente letteralmente perforato da un lato all'altro da quello sguardo, abbassa per un attimo lo sguardo prima di annuire.
-Bene mi fa molto piacere, non vorrei doverti punire ancora. Le punizione sono per i pazienti non per gli infermieri- sorride un'ultima volta facendogli un occhiolino. Niall resta in silenzio seduto a fissarlo per qualche secondo.
-Be' che stai aspettando puoi andare- riprende a parlare Simon indicandogli con un gesto della mano la porta e facendo scattare Niall sull'attenti.
Il biondo saluta e si avvicina alla porta e fa per aprirla ma qualcuno lo anticipa. 
Dall'uscio sbuca la testa di Walter che lo guarda dall'alto in basso con disprezzo. Perfetto il suo primo giorno di lavoro e si è già guadagnato una punizione, una minaccia camuffata e l'odio di quel vecchiaccio poteva andare meglio?
-Signore scusi se la disturbo- dice l'altro con tono viscido ignorando totalmente il biondino che tenta di uscire nel poco spazio che gli è stato lasciato.
-Ma è arrivato suo figlio e vuole vederla-
 

Oggi è uscita la nuova canzone di Zayn e Sia e io l'ho amata per questo ho deciso di dedicargli il capitolo.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: ChicaFeliz