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Autore: Freeshane    07/09/2017    1 recensioni
[La storia riprende dalle vicende della 6x22]
E se Kai avesse punito Bonnie Bennett e Damon Salvatore togliendo a Elena il ricordo dell'esistenza di ognuno di loro?
"Damon non voleva crederci, non poteva essere vero: era impossibile dimenticare un amore come quello loro, era impossibile non ricordare della passione, dell'avventura, del pericolo. Non poteva crederci. Eppure, quando la sua ragazza aveva aperto gli occhi non l'aveva riconosciuto, non sapeva chi fosse [..] ma gli era bastato incrociare il suo sguardo e ammirare il suo sorriso per capire che non sarebbe stata la magia a spezzare l'incantesimo di Kai. "
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 21- Ritorno a Mystic Falls



 
Caro Diario
 
Oggi sarà diverso. Oggi sarà il giorno in cui ritornerò a vivere.
 
Il tempo era trascorso inesorabilmente eppure ogni pagina di ogni giorno negli ultimi 14 anni cominciava sempre nella stessa maniera. Molte cose erano cambiate dall’ultima volta che avevo messo piede a Mystic Falls: Hailey- amica di Tyler e madre della figlia di Klaus- dopo la minaccia dell’ombra che incombeva su New Orleans si era trasferita a Mystic Falls e ci aveva avvertiti di vampiri che venuti a conoscenza del sacrificio di un Damon umano per mezzo della cura, avevano cominciato a cercarla disperatamente. Così, avevo chiuso i rapporti con Mystic Falls e con tutti loro per evitare che qualche vampiro scoprisse che avevo in circolo la cura e per proteggere il mio piccolo angelo. Da quel momento non avevo più visto e sentito nessuno.
 
<< Mamma, è arrivata della posta >>
 
Meredith uscì nel giardino di casa nostra con un blocco di buste da leggere, distraendomi dalla solita scrittura dopo il lavoro del mio diario. La guardai e le feci un ampio e materno sorriso, la mia Meredith era la perfetta copia di Damon, era bellissima, era l’unica cosa che mi rimaneva di lui e per questo l’amavo con tutto il mio cuore.
 
<< Grazie, tesoro >>  Risposi dolcemente prendendo le buste in mano
 
Dith sorrise e si sedette accanto a me, sul divanetto del giardino, e mi guardò per qualche secondo per poi spostare lo sguardo verso il basso.
 
<< Mi ha chiamato lo zio Jeremy >> Cominciò a dire << Ha detto che per il Ringraziamento voleva stare con noi, si insomma.. Passare la festa insieme, per una volta >>
 
<< E’ fantastico, Dith >> Dissi guardandola << Lo zio Jeremy è il benvenuto in casa nostra, lo sai >>
 
<< Mamma, credo che lui intendesse di venire noi da lui, a Mystic Falls >> Affermò Meredith
 
<< Non credo sia possibile >> Dissi sospirando
 
<< Ma perché? >> Chiese esasperata << Non vedo lo zio da un secolo, perché lui non può facilmente lasciare il lavoro a Mystic Falls, ma mi cerca sempre e mi invita continuamente a passare del tempo con lui >> Disse frustrata
 
<< Lo so che è difficile e vorresti stare più con la tua famiglia, anche io lo vorrei ma è complicato >> Le dissi, accarezzandole dolcemente il volto ma lei si scostò brutalmente
<< Perché è complicato? >> Mi chiese, alzandosi di scatto
 
Io la guardai, non riuscendo a darle alcuna spiegazione. Scappare da Mystic Falls e chiudere i rapporti con tutti aveva significato mentire su chi era la mia famiglia, su chi fossi io prima della cura e soprattutto- la cosa che mi lacerava di più ogni giorno- su chi fosse suo padre. Le avevo semplicemente detto che suo padre era morto, senza dirgli chi era, cosa era, perché era morto e avevo rinnegato a mia figlia la possibilità di far parte di quella famiglia.
 
<< Adesso basta domande, vai in camera tua! >> Esclamai fingendomi adirata, la realtà è che stavo piuttosto male.
 
La ragazzina trattenne le lacrime e corse dentro casa, verso la sua stanza. Sospirai e mi lasciai andare sul divanetto in giardino, sospirando profondamente. Poi scossi la testa e cominciai a sfogliare la posta appena arrivata per distrarmi un po', tra le varie buste una attrasse la mia attenzione: proveniva da Mystic Falls, così l’aprì e la lessi velocemente.
 
<< Ma cosa? >> Chiesi piuttosto confusa
 
<< Tutto bene? Vi ho sentite discutere poco fa >> Disse Ethan avvicinandosi a me, col suo fare comprensivo che lo contraddistingueva
 
Lo guardai piuttosto accigliata.
 
<< Meredith è stata invitata a partecipare a Miss Mystic Falls >> Gli dissi
 
Quel fine settimana preparammo tutte le valige e le caricammo nell’auto di famiglia, visto che ci aspettava un lungo viaggio verso la Virginia.
 
<< Allora, spiegami, come funziona Miss Mystic Falls? >> Mi chiese Dith entusiasta mentre eravamo in viaggio
 
Risi leggermente e le spiegai con tanto di dettagli come si sarebbe svolta la gara e la cerimonia per Miss Mystic Falls. Dopo ore e ore di viaggio finalmente arrivammo a Mystic Falls ed entrare dopo tutto quel tempo nella piazza principale, con l’orologio, la casa Lockwood, il liceo, il Mystic Grill, mi fece venire un nodo alla gola mente, invece, Meredith sembrava essere entusiasta.
 
Nel pomeriggio, dopo esserci sistemati, io e Meredith ci dirigemmo verso casa Lockwood dove- per tradizione- si sarebbe svolta la gara. Mentre passeggiavamo nella piazza, scorgemmo Jeremy in divisa che probabilmente era in servizio, così Dith si fiondò sulle sue braccia di suo zio che adorava e che non vedeva da tempo.
 
<< Accidenti, Meredith, sei bellissima >> Disse Jeremy guardando suo nipote con ammirazione
 
<< Diciamo che sono cresciuta dall’ultima volta che ci siamo visti >> Affermò Dith ridendo leggermente
 
Jeremy le sorrise e poi spostò il suo sguardo verso di me, mi sorrise ma sapevo che in fondo era arrabbiato perché ero scomparsa in tutti quei lunghi anni, nonostante questo mi abbracciò ed io ricambiai l’abbraccio, stringendolo forte.
 
<< Ciao Jeremy >> Dissi dolcemente
 
<< Ciao, Elena >> Mi rispose sorridendo
Presto Jeremy venne raggiunto dal suo superiore, che io conoscevo piuttosto bene, e che rimase sconvolto alla mia visione.
 
<< Elena >> Disse Matt sorpreso
 
<< Ciao Matt, come stai? >> Gli chiesi sorridendo, felice << Lei è mia figlia Meredith >>
 
<< Ma puoi chiamarmi Dith >> Disse velocemente la ragazzina, sorridendo
 
Matt sorrise a Meredith e mi strinse tra le sue braccia, era davvero da troppo tempo che non ci vedevamo e solo allora mi resi davvero conto quanto mi fosse mancato.
 
<< Chi era quello mamma? >> Chiese Dith curiosa, dopo che li avevamo salutati
 
<< Matt è un mio caro, carissimo, amico >> Dissi trattenendo la commozione
 
Finalmente giungemmo alla casa dei Lockwood, dove incontrai all’ingresso Tyler, il quale mi guardò sorpreso ma visibilmente contento.
 
<< Elena, hai accettato l’invito >> Disse Tyler sorridendo ampiamente
 
<< Beh, era giusto che anche mia figlia partecipasse, come ho fatto io >> Risposi sorridendogli per poi abbracciarlo
 
<< Sono veramente contento di vederti, Elena >>
 
<< Anche io, Tyler >> Risposi sorridendo
 
Dopo aver salutato Tyler all’ingresso, entrammo dentro casa che era investita dal caos: mille ragazze che giravano a destra e a manca per scegliere l’abito perfetto, il catering che preparava tutto e una bionda che conoscevo bene che comandava tutti a bacchetta, al solito suo.
 
<< Non sopporto Miss Mystic Falls! >> Esclamò Caroline appena venne raggiunta da Bonnie, che la guardò divertita
 
<< Dici così ogni anno e ogni anno ti proponi per organizzare l’evento >> Disse prendendola in giro
 
Caroline guardò l’amica e rise leggermente per poi voltarsi e rimanere bloccata alla visione di Elena, anch’ella impassibile, allo stesso modo anche Bonnie rimase a guardare quella che era la sua migliore amica.
 
<< Avete accettato l’invito, sono contenta >> Disse Caroline sorridendo, avvicinandosi a me e Meredith
 
<< Era giusto che Meredith partecipasse alle tradizioni della sua famiglia >> Affermai
 
<< Giusto, è un piacere conoscerti Meredith, seguimi così ti spiego tutto >> Disse Caroline sorridente mentre si allontanava con una Meredith felice
 
Rimasi davanti il giudice che- forse- più temevo: Bonnie. Sapevo che Caroline sarebbe stata arrabbiata ma che avrebbe capito, mentre della stessa opinione non ero della cara Bonnie.
 
<< Ti trovo bene >> Dissi
 
<< Grazie, anche tu stai bene >> Mi rispose, come se fossimo due estranee
 
La guardai ed immancabilmente le lacrime cominciarono a comparire sul mio viso ma cercai di trattenerle, cercai di essere forte.
 
<< Elena >>
 
Mi voltai e vidi Stefan, commosso e sorridente, forse era l’unico che veramente era felice di vedermi a Mystic Falls.
 
<< Stefan >> Dissi con gli occhi lucidi, correndo ad abbracciarlo
 
Lui mi strinse sorridendo e in quell’abbraccio finalmente mi ero sentita a casa.
 
<< Sono contento che tu sia qui >> Disse, accarezzandomi dolcemente il volto
 
<< Era arrivato il momento >> Affermai, mentre una lacrima scese
 
<< Dobbiamo festeggiare >> Disse felice << Domani sera, a casa mia, ceniamo tutti insieme come i vecchi tempi, io voglio conoscere mia nipote >> Affermò
 
<< Stefan, in realtà.. >>
 
<< Niente scuse, domani stiamo tutti insieme >> Disse per poi correre a comunicare l’evento a Caroline
 
Sospirai e mi voltai verso una Bonnie immobile, che mi fissò col suo sguardo gelato per poi raggiungere Caroline e continuare ad aiutarla nella preparazione.
 
La sera dopo ero piuttosto nervosa, mi ero sistemata bene per la rimpatriata con tutti gli altri- anche se il mio ritorno non era stato accolto con calore- e Ethan che comprendeva la situazione mi stava sempre vicino mentre Meredith era entusiasta di conoscere quella che le avevo sempre raccontato essere la mia famiglia, anche se ora non ne ero più sicura.
 
Appena arrivati all’ingresso di casa Salvatore, sentì una forte fitta allo stomaco, quasi mi sentivo cadere a terra, ma era l’effetto di quell’ingresso, erano 14 anni che non ritornavo a casa. Ethan bussò alla porta e subito dopo Caroline ci accolse dentro, anche se tutto mi sembrava piuttosto finto e sforzato.
 
<< Sono davvero contenta che siate venuti, stasera, l’ultima volta che siamo stati a cena insieme Elena ci ha comunicato che era incinta mentre adesso hai una figlia di 14 anni, è grandioso >> Disse Caroline parlando velocemente, cosa che faceva quando era molto nervosa.
 
<< Già, il tempo passa veloce >> Dissi semplicemente, entrando nel salone dove erano già arrivati Bonnie ed Enzo.
 
<< Oh, ciao Enzo, sei pure tu qui >> Dissi andando a salutarlo << Avete fatto una vacanza da Parigi? >> Chiesi sorridendo leggermente
 
<< In realtà ci siamo trasferiti a Mystic Falls almeno dieci anni fa >> Disse Bonnie con freddezza << Lo sapresti se ti fossi fatta sentire, qualche volta >> Disse per poi andare ad aiutare in cucina Caroline
 
<< Bene, Meredith seguimi: ho un regalo da darti >> Disse Stefan cercando di allentare la tensione
 
Dith annuì entusiasta e seguì l’uomo nel piano superiore della casa, entrando dentro una camera da letto piuttosto ampia e sinuosa. Qui Stefan estrasse da un cassetto un piccolo cofanetto e lo porse alla ragazza, la quale lo aprì.
 
<< E’ meravigliosa >> Disse prendendo in mano una collana << Non dovevi, grazie >>
 
Quella era la collana porta verbena che Stefan aveva regalato ad Elena e che successivamente Damon le aveva riconsegnato quando credeva di averla persa. Sapeva bene quanto fosse importante per Elena.
 
<< Questa è una collana molto speciale >> Disse Stefan << Era di tua madre, lei ci teneva molto, e quindi adesso è giusto che sia tua >> Disse mentre gliela metteva al collo
 
Meredith sorrise all’uomo e poi sospirò leggermente pensierosa
 
<< Stefan, devo farti una domanda >> Disse Dith determinata << Tu conoscevi mio padre? >>
 
Stefan la guardò perplesso, il suo sguardo da felice e rilassato divenne cupo e accigliato, Meredith non sapeva di suo padre? Era piuttosto confuso ma prima che potesse rispondere Elena entrò in camera e riprese con fare piuttosto autoritario sua figlia.
 
<< Meredith Lilian Smith, corri subito di sotto >> Disse la donna adirata
 
Dith sussultò dalla paura e , senza proferire parola, corse velocemente di sotto mentre invece Elena si avvicinò ad uno Stefan piuttosto confuso.
 
<< Non le hai raccontato di Damon >> Concluse, poi, deluso
 
<< Stefan è.. Complicato >> Disse Elena esasperata << Volevo proteggere Meredith e Ethan dal pericolo di vampiri in cerca della cura, lo sai >>
 
<< Tu volevi proteggere te stessa! Perché non riuscivi a tornare qui, in questa casa, senza lui e hai preferito negare a tua figlia la possibilità di avere una famiglia, una casa, una sua storia! >> Esclamò sconvolto
 
<< Damon avrebbe fatto lo stesso per proteggere nostra figlia! >> Esclamò Elena di contro
 
<< Non ti azzardare a nominare il suo nome! >> Urlò Stefan piuttosto furioso, facendo quasi spaventare Elena << Lui si sarebbe fatto succhiare tutta la cura dal suo corpo piuttosto che dimenticarti! >>
 
Elena lo guardò con le lacrime agli occhi, immobile, coi suoi sensi di colpa.
 
<< Lui voleva solo questo: essere ricordato dalle persone che più amava, non si meritava questo da parte tua, da parte della donna che più amava al mondo, non si meritava questo >> Disse Stefan asciugandosi le lacrime dal viso << Congratulazioni, hai ottenuto quello che volevi: non hai più niente e nessuno che ti trattiene qui a Mystic Falls >> Concluse Stefan per poi scendere di sotto, deluso.
 
Elena continuò a rimanere immobile, come se quelle parole non le avessero ancora fatto del male, poi si guardò attorno e scrutò attentamente quella stanza che conosceva bene: ecco il dolore che cominciava a farsi strada e a diventare sempre più straziante, sino a farla scoppiare in un pianto disperato. Stefan aveva ragione. Aveva preferito dimenticare l’amore della sua vita e tutto ciò che lo riguardava per fuggire dal suo dolore, negando la verità a sua figlia e la promessa fatta a suo marito.
 
Tra le mille lacrime che inondavano il suo volto, Elena notò il cassetto del comodino di Damon e si fiondò su quest’ultimo per poi aprirlo: era ancora lì, la fede nuziale del suo matrimonio con il maggiore dei Salvatore, uno dei giorni più belli della sua vita. Appena la vide, scoppiò a piangere ancora più forte e la prese tra le mani, su di essa Damon aveva fatto fare un’incisione: I promise you this is forever.
 
Così decise di rimediare al suo madornale errore: avrebbe ricordato Damon Salvatore ogni giorno della sua vita, da oggi in poi.
 
 
Spazio Autrice:
Ciao cari lettori, eccoci al ventunesimo capitolo di Remember Me (: Sono passati quattordici anni dalla morte di Damon e dalla scoperta di Elena di essere incinta ma le cose non sono andate come dovevano: Elena, infatti, una volta tornata a New York non aveva mai più messo piede a Mystic Falls e aveva rotto tutti i rapporti con quella che era stata la sua famiglia per molto tempo, con la scusa di proteggere il bambino dai vampiri in cerca della cura, anche se in fondo al suo cuore conosceva la verità. Dopo tutto questo tempo riceve l’invito a far partecipare sua figlia- Meredith- al concorso di Miss Mystic Falls, così decide di andare per far felice sua figlia e farle conoscere la sua famiglia, le sue origini. Qui ritroverà tutti i suoi cari che la inviteranno ad una cena tutti insieme, ma parlando con la giovane Dith, Stefan comprende che sua nipote non sa di esserlo, non conosce dell’esistenza dei vampiri e cosa più dolorosa non conosce suo padre, Damon Salvatore. Così ha una discussione accesa con Elena, incolpandola di tutto quanto, di aver dimenticato suo fratello e l’amore della sua vita, e nel momento in cui esce via da quella stanza, Elena ricorda la promessa che si erano fatti tempo prima- I promise this is forever-.
Che ne pensate della storia che continua senza il grandioso Damon Salvatore? Che ne pensate della giovane Meredith? Ero indecisa sul nome da metterle, a voi piace? Io ancora ora non sono molto sicura :P E soprattutto, che ne pensate del comportamento di Elena?
Alla prossima, un bacio!
 
   
 
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