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Autore: Queen FalseHearth    08/09/2017    1 recensioni
Questa storia inizia nel percorso 14 di Unima. La protagonista è la campionessa di due leghe diverse ma che ogni tanto adora fare viaggi con diversi Pokemon (e quindi non forti) per divertimento.
Ma un giorno le si presentò Lulu, sua amica d’infanzia ora recluta del Team Plasma, e Lily si rese conto che Virizion e gli altri Solenni Spadaccini erano in pericolo. Il piano D.U. stava per iniziare e lei era costretta a fermarlo.
Ritrovandosi con una squadra provvisoria e scoordinata, Lily non ha scelta che affrontare un lungo viaggio per proteggere Virizion dalle grinfie del Team Plasma e distruggere una volta per tutte i loro piani, ma non tutto va come previsto.
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ash, N, Nuovo personaggio, Tracey
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
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Come Virizion si è fidato di me (Parte 10)

Per Lily era la seconda volta che varcava la soglia di quell’impotente struttura, l’immagine del castello che si materializzava dal sottosuolo era ancora impressa della memoria dell’allenatrice. Lì aveva conquistato il potere di Zekrom, avrebbe dato oro per riaverlo in quel momento critico.
L’unico modo per arrivare a una delle sedi del Team Plasma era di salire delle grandi scale nere come la pece. Quel giorno aveva corso per raggiungere il palazzo ma in quel momento era quasi paralizzata.
Lily focalizzò ogni suo pensiero sulla missione, aveva avuto molto tempo per distrarsi e da quel momento non poteva permettersi di commettere errori. Era la ragazza di cui N si fidava e Virizion aveva bisogno di lei. Fece un passo verso le scale, avrebbe preferito fermarsi ma ormai, senza accorsene, si stava avvicinando alla struttura.
Ash la seguì con sguardo determinato, per lui era davvero importante dare supporto alla sorella e impedire il piano D.U. veda la luce del sole. Non era per niente stanco e salì le scale con estrema facilità. La forza di volontà di Pikachu di aiutare il suo migliore amico, invece, aumentava ogni volta che sentiva il respiro di quest’ultimo.
Keldeo quel giorno era molto silenzioso mentre accompagnava i giovani ragazzi; non pensava altro ai suoi amici, ai suoi maestri. Dopo che Lily catturò Cobalion e Virizion, lui e il Pokemon Caverna la cercarono in tutta Unima fino a quando si scontrarono con degli individui vestiti di nero. Terrakion si sacrificò per far scappare il compagno dove trovò rifugio al Bosco del giuramento, successivamente fu raggiunto dal corvino. Doveva salvare i suoi amici, il pensiero di perderli li fece venire il mal di testa.

Ognuno di loro si trovava in quel palazzo per aiutare qualcuno.

Dal basso il Palazzo di N sembrava toccare le nuvole e una volta arrivati i nostri eroi realizzarono che sembrava molto più alto. Prima di fare il fatale errore di guardare verso il vuoto entrarono.
All’interno del castello non c’era anima viva. Il buio occupava ogni angolo di quel posto e la polvere invadeva tutte le colonne che c’erano all’entrata.
La ragazza si fermò prendendo le sue PokèBall che teneva; fece uscire dalle sfere Scintillio, Velenino e Combee e sorrise alla sua sewaddle che teneva tra le braccia; decise di far riposare Tropius per un’altra mezzoretta. Ash aveva con sé solo Pikachu e Keldeo, la sua fiducia era rimposta in loro.
Combee, non riconoscendo il tetro edificio, terrorizzato si nascose dietro il Pokemon Rotopede, quest’ultimo cercò di rassicurarlo accarezzandolo con le sue antenne a strisce grigie scure e viola ma non ottenne l’effetto desiderato. Intervennero Keldeo, Pikachu e Scintillio e Combee fu costretto a fingersi calmo per non far preoccupare i suoi compagni.

Ognuno di loro era pronto a donare il proprio sostegno al prossimo.

-Preferivo riesplorare la Lega Pokemon, questo palazzo non mi è mai piaciuto– cercò un valido argomento per conversare con il fratello della sua vittoria sul monte della Via Vittoria, aveva bisogno di qualcuno che parlasse con lei di quel momento così importante altrimenti non avrebbe mai varcato la soglia del palazzo.
-Hai affrontato i Superquattro?- chiese entusiasta Ash.
-Si. Dato che tu non hai mai conquistato la Lega Pokemon non sai che ho avuto la possibilità di affrontarli. E’ stata dura ma li ho sconfitti al primo colpo!- forza, aveva bisogno di quella strana energia che ti faceva sentire invincibile; più parlava con Ash e più riaffiorarono i ricordi delle sue importanti vincite. Era in grado di sconfiggere il male, doveva solo ricordarlo per tutto il tragitto.
-Wow sei davvero forte!-
Quell’affermazione le bastò per continuare a camminare, non prima di aver ringraziato il fratello con un docile sorriso.
“sono forte, sono forte, sono forte, sono forte!” si ripeté a bassa voce.

Una di loro aveva bisogno di forza.

L’interno del palazzo era una specie di labirinto: sembravano infinte le camere da controllare e la paura di perdersi si era già diffusa nei cuori di tutti loro.
Quanto tempo era passato da quando erano entrati?
Vagavano tra i corridori e ormai la consapevolezza che la struttura era una sede abbandonata era quasi certa.
-Da questa parte!- avvisò Keldeo, gli altri non esitarono nel raggiungerlo.
-Ho trovato uno strano messaggio che non riesco a decifrare, forse è scritto in lingua umana.- disse il Pokemon Puledro mentre Ash e Lily si avvicinarono al muro e notarono che c’era veramente qualcosa di scritto.
Questo messaggio lo lascio a Lily”
-Si riferisce a te!- l’allenatrice lo sapeva benissimo ma preferì non risponde sarcasticamente al fratello.
Lily da quando ti ho vista ho compreso subito il tuo amore per i Pokemon e per questo ti prego di aiutarmi a sconfiggere il male. Se sei arrivata qui vuol dire che stai cercando il Team Plasma e voglio darti una mano: c’è una stanza segreta su questo piano del palazzo, lì stanno facendo gli esperimenti per sfruttare la potenza dei Solenni Spadaccini. Devi fermare le crudeli ricerche, ho la massima fiducia in te, N.”
Lily non disse niente, era troppo impegnata a fissare quel messaggio inciso sul muro.
Se prima aveva ritrovato un po’ di calma, dopo la lettura di quel messaggio quel sentimento fu completamente stravolto. Era solo una ragazzina, non faceva parte del gruppo di quei giovani eroi che sente alla tv. Non sarebbe mai diventata come Ash: ha fermato Pokemon Leggendari che volevano distruggere il mondo e aiutato moltissime persone, mantenendo sempre la sua determinazione che caratterizzava da molto tempo il suo carattere. Lei, invece, cosa aveva fatto nei suoi viaggi? Solo allenarsi per se stessa e instaurare un bel rapporto con i suoi Pokemon, il mondo esterno non le importava. Il battito del cuore accelerava ogni secondo che passava, non riusciva a calmarsi.
E poi N dov’era finito? Dopo averle affidato quella missione di lui si persero le tracce. Perché non era lì con lei per affrontare il team Plasma? La tentazione di affidare tutta la missione di Ash si fece sempre più vicina nella mente della protagonista.
L’allenatore di Biancavilla notò un cambiamento nello sguardo della sorella e decise di parlarle.
-Lily- richiamò l’attenzione della ragazza, lei gli si girò senza pronunciare una parola; aveva bisogno dell’incoraggiamento di qualcuno altrimenti sarebbe rimasta per sempre in quella stanza del palazzo.
-dobbiamo fermare il Team Plasma a tutti i costi!- no, non poteva fermarli, pensò. Lei era solo un essere umano, come poteva un essere così inferiore combattere contro la tecnologia e la potenza dei Solenni Spadaccini? Poi cosa avrebbe fatto se il piano D.U. funzionasse? Il team Plasma sarebbe diventato inarrestabile e neanche un allenatore dotato come Rosso riuscirebbe a fermarli.
Voleva davvero che il mondo si fermasse per un attimo per avere il tempo per farsi tutte quelle domande alle quali non avrà risposte. Si sentiva semplicemente dispersa.
-Zebstrika!- la zebra elettrica non sopportava quello sguardo terrorizzato sul volto dell’allenatrice. Era totalmente diversa dalla ragazza che aveva conosciuto e questo voleva dirglielo.
-Zebstrika…io…- al coro d’incoraggiamento si unirono anche gli altri Pokemon che fissarono la loro allenatrice con occhi dipinti dalla Speranza. Non sapeva cosa fare.
-Pikachu!!- il Pokemon topo si voltò verso alla sua sinistra: aveva sentito uno strano rumore provenire da quella direzione; Ash aveva addestrato il suo udito molto bene.
-Pikachu ha sentito qualcosa, andiamo!- Ash prese con forza la mano della sorella e la trascinò verso l’origine del rumore. Lei, come uno zombie, lo seguì senza obiettare.

Pikachu indicò una porta rossa che si trovava alla fine del corridoio, era fermamente convinto che lì dentro qualcosa non quadrasse. Ash sapeva che Lily era troppo confusa per aprire la porta e lo fece lui: l’interno sembrava uno semplice studio da laboratorio. Tutto il gruppo entrò e niente di sospetto attirò la loro attenzione. Velenino, non essendo molto in confidenza con il mondo scientifico, rimase in disparte mentre gli altri cercarono nel laboratorio.
-Qui hanno sicuramente fatto degli esperimenti per usare la forza dei Solenni Spadaccini a loro vantaggio, forse Cobalion e Virizion sono stati in questa stanza- il nome del Pokemon che ha giurato di proteggere attirò la concentrazione di Lily. Con gli occhi incollati al pavimento, cercò di muoversi con tutte le sue forze ma la paura la bloccava. All’improvviso comparse la vergogna nel suo cuore, quel sentimento che la distrusse. Si vergognava per la sua paura, e non poco.
Sewaddle, armata del suo impegno nell’aiutare, portò alla sua allenatrice un quadernetto che aveva trovato su una scrivania impolverata. Lily lo raccolse e lo esaminò: era piccolo e rovinato, si chiese se anche l’interno era danneggiato. Mentre si avvicinò a Ash per poterne parlare, non prima di aver ringraziato il suo Pokemon con una carezza, lo aprì e notò delle formule matematiche incomprensibili per lei. Era quasi vicina all’allenatore di Biancavilla quando vide un foglio cadere dal quaderno. Sembrava una fotografia sgualcita, la raccolse e sgranò gli occhi: l’immagine raffigurava delle luci rosse e grigie intorno al palazzo di N che si espandevano. Era così scioccata dalla foto che non si accorse di un’altra presenza all’interno della stanza.
-Ehi ma quello è Acromio!- Pikachu si fece subito rabbioso e Keldeo, non avendo la più pallida idea di chi sia quell’uomo, si preparò a combattere.
-Avete trovato il mio laboratorio, complimenti.- disse l’uomo: era alto, magro, dietro ai suoi occhiali si nascondevano degli occhi gialli freddi e un lungo ciuffo blu circondò i suoi capelli biondi. Indossava il suo tipico camice da laboratorio, come se non se lo fosse mai tolto dall’ultimo incontro con Ash. Lily ignorava l’identità dell’uomo ma era chiaro come il sole che si trattasse di uno scienziato.
Acromio si avvicinò verso una strana macchina, assomigliava a un’antenna di colore grigia e rossa. Dalla tasca del camice tirò fuori una pokèball e il Pokemon al suo interno si rivelò essere un esemplare di Vileplume. Alla sola vista Combee e Sewaddle si spaventarono.
-Se volete saperlo è questa la macchina che sto progettando per controllare il potere dei Solenni Spadaccini- Ash serrò i pugni, come poteva parlare con così tanta leggerezza? Quell’uomo comprendeva affatto quello che stava facendo. Il Pokemon Puledro stava per attaccare ma Vileplume si mise davanti fermando Keldeo, quest’ultimo non aveva intenzione di ferire un Pokemon.
-Sapete non sono mai andato d’accordo con i tipi erba, in realtà dovete sapere che prediligo quelli d’acciaio- disse, poi fece una breve pausa prima di ricominciare a parlare.
-ma rafforzare la sua mossa sonnifero si è rivelato interessante ed efficace- subito dopo una sostanza gassosa verde si propagò nell’aria.
Ash si coprì immediatamente il naso con il braccio, Pikachu imitò il suo allenatore, ma le spore si erano infiltrate come virus nell’organismo dei due. I due caddero a terra, dormienti. Keldeo fece resistenza ma quella mossa di tipo erba era troppo persino per lui. I Pokemon di Lily fecero la stessa fine subito dopo.
L’unica ancora in piedi era Lily, il tremendo mal di testa e la debolezza che si propagava nel suo corpo la stavano torturando ma non cedette alla fatica. Confusa e disperata, tentò di attaccare con il suo corpo lo scienziato, si spinse in avanti ma finì col cadere per terra.
-Tu…sei stato tu…hai ucciso….-
Poi il buio.

 

Piccolo angolo autrice
La devo smettere di far svenire la protagonista….
Il prossimo sarà mooooooooooooooolto più lungo, ve lo prometto, e comprenderà tre fasi: la prima in cui viene spiegato perché Lily ha avuto quella reazione nei confronti di Acromio, la seconda vedrà come protagonisti tutti i Pokemon e il punto di vista della storia (e ve lo sto dicendo dalla parte 8) sarà proprio di uno di loro e poi il finale….ne vedremo delle belle….

   
 
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