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Autore: Le_FF_di_Max_Casagrande    09/09/2017    5 recensioni
FF INTERATTIVA. ISCRIZIONI CHIUSE.
Se volete far partecipare il vostro personaggio, seguite le regole del primo capitolo!
Dal primo capitolo:
Kuromaru Daiki ancora non riusciva a crederci: era riuscito a passare l'esame e ad entrare alla UA. E a dirglielo era stato lo stesso simbolo della pace, Deku! Il suo cuore continuava ad accelerare di battito, sapendo benissimo che i suoi genitori sarebbero stati orgogliosi di lui.
Sì... lo sarebbero.
Andò in cucina. Non aveva molta voglia di cucinare. Prese un ramen istantaneo e, dopo aver messo l'acqua, lo infilò nel microonde, osservando la scodella in plastica dura girare su sé stessa. Sapeva che qualcosa non andava. Non sapeva perché si fosse iscritto a quella scuola o cosa avrebbe fatto. Sapeva una cosa, avrebbe dovuto uccidere tre persone: All-for-One e All-Might. Certo, gli avrebbe chiesto spiegazioni, ma era più il tipo che prima spara e poi fa domande.
Genere: Azione, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kuro... per favore... dimenticami, odiami, e non darti la colpa. Usa il tuo Quirk per aiutare le persone...
Se ne accorse solo in quell'istante, le somigliava così tanto.

I tre entrarono nella classe, a giudicare di quanti fossero già entrati, dovevano essere gli ultimi. Kuro osservò la lavagna, il professore non era ancora arrivato.
-Ma chi è questo Erarser Head?- domandò Shion. -Non l'ho mai sentito.-
-Pensa che i media lo ostacolino sul lavoro, quindi non è molto famoso. Ma è stato anche un compagno di Present Mic, per dirne uno.- spiegò lui.
-Ok, sedetevi a posto.-
Un uomo dall'aria stanca uscì da un sacco a pelo giallo, attirando l'attenzione di tutti.
-È lui...- sussurrò il ragazzo sedendosi e notando, all'ultima fila, una ragazza sbiadirsi, come se fosse diventata un fantasma.
-Ciao ragazzi! Io sono Nedzu! Sono un topo? Un orso? Un gatto? E chi lo sa!- esclamò raggiante il preside entrando e saltando fino alla cattedra, in modo che tutti gli studenti potessero vederlo. -Devo comunicarvi una cosa: è stata creata una sezione per dei ragazzi dai Quirk particolarmente forti, la sezione S! Attualmente cinque ne fanno parte, e tre, per un errore, sono finiti qui. Ci scusiamo per l'inconveniente. Comunque devo pregare quelli che chiamerò a seguirmi.-
-Se posso chiedere, preside, cosa intende con... particolarmente forti?- domandò un ragazzo dai capelli con riflessi verdi.
-Beh... sono delle persone che, secondo le nostre indagini, potrebbero tenere testa anche ad un professionista senza difficoltà.-
Nella classe si propagò un leggero brusio, appena impercettibile. Come era possibile che un ragazzo di quindici anni potesse combattere contro un professionista?
-Quando chiamerò il vostro nome, per favore, avvicinatevi alla porta. Kei Ikeda.-
Un ragazzo in seconda fila si alzò, dirigendosi rapidamente alla porta.
-Kuromaru Daiki.-
Si alzò. Era leggermente sorpreso, ma non completamente stupito. Le due con cui aveva parlato poco prima gli sorrisero, come per incoraggiarlo.
Kei si gettò verso di lui, spingendolo verso una parete e tenendolo alzato per la maglietta.
-TU! L'HAI UCCISA!-
Kuro rimase in silenzio, come il resto della classe, d'altro canto.
-È... È COLPA TUA!- continuò ad urlare il ragazzo. -DÌ QUALCOSA!-
-Mi dispiace...-

Non odiarlo... ti prego...

Kei lasciò la presa, dirigendosi alla porta, come se nulla fosse successo. Non ci volle molto perché anche il resto della classe facesse lo stesso. Ordinaria amministrazione alla UA.
-E infine Haruka Kazumi.-
-COSA?! Cioè, volevo dire... Come?-
-Sì, adesso sei nella sezione S, ti prego di seguire i tuoi nuovi compagni di classe.- indicò il preside senza perdere il sorriso, facendo alzare la ragazza, titubante. Volse un ultimo sguardo a Shion, quella ragazza che era, per così dire, diventata la sua prima amica.
-Ok, scusate il disturbo. Buona fortuna per quest'anno!- esclamò Nedzu uscendo. I tre rimasero in silenzio, seguendo lo strano animale per i lunghissimi corridoi. Nessuno sapeva cosa dire.
-È questa. Io ora torno in ufficio. Voi mettetevi seduti ed aspettate un professore!-
-Tu! Che Quirk hai?- domandò Kei alla ragazza.
-Signor ghigliottina, si calmi.- interruppe Kuro, mettendosi tra i due.
-Prego?-
-I tuoi capelli. Ti sei messo il gel per tenerli in alto e poi gli hai decapitati?-
-E tu invece? Ti pettini con le bombe al napalm?- sbottò lui entrando.
-Io non mi pettino...- sussurrò alla ragazza, sorridendo.
-Kuro... io... secondo te dovrei stare qui?- domandò la ragazza, cercando di trattenere la paura.
-Ti ho visto creare un muro d'acqua alto un palazzo. Mi hai teletrasportato per circa due chilometri. Fidati, dovresti essere qui.- rassicurò lui entrando.
All'interno della classe, in cui c'erano solo cinque banchi in riga, si poterono osservare solo altre due persone oltre quello strano Kei: un ragazzo fisso sul suo quaderno di fisica e una ragazza distratta verso la finestra.
-Io mi prendo capitan matematica, tu occupati di distratta-girl...- sussurrò Kuro. -Ehi! Anche tu qui, eh?-
-Oh, sì. Mi chiamo Allen, Barry Allen.- si presentò il ragazzo, stringendogli la mano. Aveva corti capelli rossi e occhi marrone chiaro.
-Non sei giapponese, vero?-
-No, prima abitavo a Central City, ma adesso mi sono trasferito qui dopo una borsa di studio.- sorrise lui grattandosi i capelli.
-Ehm... ciao! Come va?- domandò Haruka alla ragazza.
-Senti, non mi va di fare amicizia o chissà che cosa, ok?- tagliò corto lei, senza neanche sfilarsi le cuffie.
-OK LISTENERS! SEDUTI!- esclamò Mic entrando. -Cominciamo la lezione.-
-Aspetti, dobbiamo... studiare?- domandò Kei confuso.
-Beh, siamo in una scuola, quindi...- ragionò Kuro, sedendosi tra Haruka e Barry.
-Ha ragione. Essere in una classe speciale non vi concede di diventare Hero senza studio o impegno. Sarete ragazzi normali!- esclamò il professore facendo l'appello, mentre Kei sbuffò indignato.

Haruka, Kuro e Barry stavano lentamente spostando il vassoio lungo la mensa della scuola. Le lezioni erano state decisamente più difficili di quanto si aspettassero, il che rese la pausa pranzo una vera e propria rivelazione.
-Ci stanno fissando tutti...- osservò Barry senza distogliere lo sguardo dal suo ramen.
-Beh... non so... forse è anche normale. Voglio dire, a quanto pare siamo abbastanza potenti.- rispose Kuro, cominciando a riempire il suo piatto. All'improvviso fuori si sentì un forte tuono, che fece capire ai ragazzi che si era messo a piovere. -Colpa mia...-
-Ehi, guarda, quella è Shion!- indicò Haruka prendendo il braccio di Kuro e trascinandolo verso il tavolo, senza dargli il tempo di rimettere il resto nel portafoglio. -Come va? Vi va se ci sediamo con voi?-
-Certo!- rispose una ragazza al suo posto. -Io mi chiamo Kiyouku Aki.- si presentò.
-Haruki Hito.- aggiunse timidamente un ragazzo.
-Kuromaru Daiki. Loro sono Berry Allen e Haruka Kazumi.-
-Allora, com'è la classe S?- domandò Aki, cominciando a mangiare.
-Noiosetta, ad essere sincero...-
-La lezione di chimica, però, devi ammettere che è stata interessante!- esclamò Barry.
-Per caso il tuo interesse è dovuto a Midnight?- domandò scherzosamente Haruka [Non avendo trovato molte informazioni, ho deciso di farle fare la professoressa di chimica. Con il suo Quirk, poi, ha anche senso. NDA]
-Ti ha fregato, amico.- sorrise Kuro. -Voi, invece...-
-YEEEEEEAAAAAAAHHH-
Un urlo, proveniente da fuori l'edificio, distrusse una parete alla sinistra dei ragazzi, facendo scattare in piedi gli studenti più sicuri di sé, tra cui alcuni della sezione S.
-NOI SIAMO VILLAIN VENUTI PER FARE DEL MALE! CI SONO PER CASO HERO IN GRADO DI FERMARCI?- domandò Mic, con il volto coperto, come gli altri professori, da un passamontagna che non riusciva bene a mascherarli. Insieme a loro c'erano anche Ectoplasm, Cementos, Erarser Head e Endevaor. Quest'ultimo sembrava fissare uno studente della 1A, che Kuro aveva intravisto di sfuggita.
-Tenete.- disse Barry porgendo ai ragazzi delle valige con i loro nomi scritti sopra. -Sono le valige di emergenza, appena le aprite il costume vi si mette automaticamente.-
-Cavolo, ne volevo una da quando sono nato!- esclamò Kuro aprendo la sua, seguito da tutti gli altri. Appena cambiato il suo vestito era formato da una felpa senza maniche con il cappuccio alzato che, insieme allo scaldacollo, rendeva impossibile riconoscerlo. Indossava un paio di pantaloni bracalone nero come le scarpe e il resto del vestito.
-Quelli sono i pantaloni di Goku! Oh, sono neri...- bisbigliò Haruka. Indossava un vestito blu attillato che sembrava essere formato da due metà: una con una gonna e la manica lunga e l'altra con pantalone e manica corta. Tutto era unito da una cintura bianca con una S.
-Quei bicipiti non sono umani! Alla panca cosa sollevi? Palazzi?- domandò esasperato Berry. Lui aveva una tuta attillata rosso fiamma che gli rendeva visibile solo occhi e bocca. Sul petto aveva incollato una toppa bianca con un fulmine giallo.
-Bene allora, andiamo!-
-Kei? E Yue?-
-Se non vogliono combattere, non posiamo obbligarli.-
-Ma siamo in inferiorità numerica!-
-Non è il momento di pensare a qualcosa del genere, Swammy! Siamo la classe S! Dobbiamo proteggere gli studenti!-
-Cosa?-
-Mic, cosa hai fatto?- domandò Erarser.
-Io? Pensavo che fossi tu quello che porta la gente ovunque!-
-Aspettate, voi... non ricordate come siete arrivati qui?- domandò Kuro riaprendosi la valigetta e facendosi assalire dai vestiti normali. -Allora è vero...-
-Cosa è vero?- domandò Barry.
-Kei è scomparso...-

-Aspetta, tu conosci quell'Ikeda?- domandò Barry. Stava seguendo ciecamente Kuro fuori dalla scuola insieme ad Haruka, con i loro vestiti da Hero ancora addosso.
-Sì, eravamo amici alle elementari. Il suo Quirk gli permette di... Dobbiamo impedirgli di fare del male. È sempre stato il tipo più Villain che Hero, non so se mi spiego.-
I tre salirono sulla metropolitana, sperando che i loro costumi non dessero troppo nell'occhio.
-Perché ti ha detto che l'hai uccisa?- domandò timidamente Haruka sedendosi accanto al ragazzo.
-È... una lunga storia. Diciamo che... non ero molto bravo a... nulla, non è successo nulla...-
-Kuro... Kei sa anche creare tornado di forza 5?-
-Sì, ma si possono...-
Era troppo tardi, nella periferia della città si riusciva a distinguere una gigantesca colonna di vento mentre si avvicinava rapidamente alla città.
-Swammy, tiraci fuori da qui!-
La ragazza prese per le braccia i due, teletrasportandosi fuori dalla metropolitana.
-Flash, raggiungi Kei, è nell'occhio del ciclone. Noi ti raggiungiamo, tu CORRI.-

Yu era tornata da quello strano uomo. Aveva detto che avrebbe dovuto parlare con lei, non che si fidasse. Ormai sapeva che chi fa da sé fa per tre, quindi non aveva bisogno dell'aiuto di nessuno. Con un Quirk come quello, del resto...
Erano sul retro di quel decadente bar di Shigaraki, uno strano ragazzo viziato sulla trentina che lei non avrebbe mai incontrato di sua spontanea volontà. Camminando aveva intravisto solo tre persone, tutte uguali: corti e ispidi capelli neri, occhi marroni sottili. Era alto circa un metro e settanta, con muscoli non molto sviluppati.
-Tu sei Kage?- domandò seccata la ragazza.
-Io sono Masato Yamashita, piacere di conoscerti.- si inchinò leggermente il giovane uomo.
-Non so da quale montagna tu sia caduto, ma per quanto mi riguarda puoi tornarci insieme ai tuoi amichetti.- sibilò la ragazza indicando gli altri due. [Yu sta facendo un gioco di parole con il cognome di Masato (scritto come "uomo sacro"), ovvero Yamashita ("ai piedi della montagna"). NDA]
-Non sono qui per farmi insultare, ma ho ricevuto una proposta.-
-Scusate un attimo.- disse un uomo uscendo da un murales alla destra della ragazza e alla sinistra di lui. Era come se i colori si radunassero in un punto specifico creandolo piano piano. Era incredibilmente esile e si copriva il volto con una mano. -Che stavate dicendo?-
Come se fosse una risposta, i tre ragazzi uguali cominciarono a fluttuare a mezz'aria, come se qualcuno lo tenesse per il collo.
-Ci vuole di più per mettermi in difficoltà.- aggiunse un quarto uscendo dal vicolo mentre gli altri tre scomparivano rapidamente, come per un effetto cinematografico.
-Sembri più interessante di quanto non appari...- sogghignò la ragazza. -Cosa vuoi?-
-Solo il bene di una persona a cui tengo.-
-Tu invece?- domandò all'altro, tornando al suo tono seccato.
-Voglio mostrare il vero volto degli eroi.- spiegò, allungando le labbra con fare maligno.
-Non è un granché, ma è un'ottima combriccola per iniziare... sì, cinque basteranno.-

Inutile dire che Barry fu il primo ad arrivare. Il tornado era persino aumentato di diametro e, soprattutto, di potenza.
-È un forza cinque.- osservò Kuro, ancora leggermente lontano tramite l'auricolare. -Saremo lì tra due minuti.-
-Con questa velocità tra due minuti sarà a Kyoto!-
-Flash, non possiamo fare nient'altro.-
-E... e se lo disgregassi?-
-Come conti di farlo?-
-Correndo in direzione opposta, la frizione dell'aria gli toglierà energia.-
-Dovresti correre a 1000 chilometri orari, ad occhio e croce. È quasi la velocità del suono, potresti morire! Il boom sonico potrebbe fulminarti! L'attrito ti distruggerebbe!-
-Devo tentare!- esclamò il ragazzo. Di lui si riusciva a vedere solo una scia rossa abbastanza confusa in mezzo al vento sporco di polvere che si muoveva in maniera circolare. All'improvviso un fulmine lo colpì di lato, facendolo volare lontano e impedendogli di continuare a correre.
-È troppo forte, non ce la faccio.-
Haruka smise di scivolare sull'asfalto aiutata dall'acqua. Era diversi metri di fronte a Kuro, in grado di vedere perfettamente la poca distanza con le abitazioni e con i cittadini spaventati.
-You can do this Barry, did you understand?-
La voce non proveniva dall'auricolare. Era come se fosse all'interno delle loro menti.
-You're right. It is my fault if Kei is so but we are different from him, we are Heroes when people see them say "I believe in him" because you, Barry, you can stop him. You can do this now. Run, Barry, RUN!-
Il ragazzo ricominciò a correre, questa volta molto più velocemente. Il tornado aveva smesso di muoversi, rimanendo fermo sul posto. I fili di Kei non erano abbastanza veloci e Kuro lo sapeva. Aveva superato Haruka, cominciando a correre abbastanza velocemente da stupirsi da solo. I suoi calcoli erano esatti: Barry, in quel momento, stava correndo alla velocità del suono.
Ci fu un'esplosione, abbastanza potente da far saltare indietro i ragazzi. Kuro prese al volo l'amico, limitandosi a parare il tutto con il palmo della mano che, esattamente come si aspettava, deviò tutto senza problemi.
-Sei stato fantastico!-
-Non mi sento più le gambe...-
-Vorrei ben vedere!-
-Ehi!-
Kei era in piedi, leggermente barcollante, mentre puntava una pistola contro i due.
-Kei, per favore...-
-Kuro, tu l'hai uccisa, e adesso pagherai.-
-Kei, potresti morire, fermo!-
Ma il ragazzo non ascoltò. Strinse i muscoli dell'indice, premendo il grilletto. Lo sparo fu istantaneo, come il proiettile che colpì le nocche di Kuro, rimbalzando, fino a colpire il petto del ragazzo.
-Kei... KEI!- esclamò correndo verso di lui. Era già caduto a terra, con i polmoni che si riempivano lentamente, rendendo il respiro sempre più complicato. -Oh dio. Ok... ora... io... HARUKA, CHIAMA UN'AMBULANZA!-
-STANNO GIÀ VENENDO!-
-Non ti preoccupare...- sorrise a stento il ragazzo. Ci fece caso solo allora: non gli aveva mai sorriso.
-Kei, calmati, cerca solo di rimanere sveglio.-
-Va tutto bene. Mi dispiace solo di averci messo così tanto tempo per capirlo...-
Molte lacrime scendevano dagli occhi di Kuro, ricadendo sul volto del ragazzo, mentre gli agenti si avvicinavano.
-Allora, Power Muteki, eh? È un bel nome da Hero. Per chiamarlo basta solo il nome, mentre il cognome dà sicurezza.-
Mentre Kuro veniva allontanato dagli agenti, riuscì a sentire le sue ultime parole.
Kei era morto.
Tutto ciò che restava del suo passato era distrutto. Tutto ciò che voleva ricordare era morto. Tutto quello che gli rimaneva, al contrario, continuava imperterrito ad esistere nonostante lui non volesse.
-Abbiamo un'ultima notizia. Un ragazzo di nome Kei Ikeda ha cercato di distruggere un quartiere a sud di Kyoto. Sembrava come se fosse sotto ricatto da un qualche Villain sconosciuto. Sembra che uno studente della UA sia riuscito a fermarlo. Lo stesso Ikeda è morto nello scontro, troppo preoccupato di qualsiasi cosa potesse fare questo Villain sconosciuto, ma tranquilli, la polizia è sulle sue tracce. Lo studente viene chiamato Power, il che ci fa pensare che possa diventare uno top Hero. Noi facciamo ovviamente il tifo per lui.-

-Sai... Kuro... credo che... forse un... giorno... diventeremo ottimi amici. Io... e Sakura ti... aspettiamo. Intanto... sappi... che sei stato... il migliore amico che... si possa desiderare.-

--__--

E poi boh, i posti finiscono prima del capitolo 3. La cosa è incredibile, ringrazio tutti i partecipanti. Per tutti quelli che non sono riusciti a partecipare, tranquilli, a metà novembre ce ne sarà un'altra. Ovviamente a posti limitati. Accorrete numerosi pure lì!
Allora, cosa ne pensate di questo capitolo? Scriverlo, lo ammetto, è stato leggermente difficile, ma i prossimi dovrebbero risultarmi più semplici. Almeno spero.

Twittatemi che io vi twitto i miei capitoli XD - https://twitter.com/FFMaxCasagrande
Sulla pagina Facebook potete dirmi quello che vi pare ^^, è un sacco facile! - https://www.facebook.com/Le-FF-di-Max-Casagrande-1840777159475947/
Boh, non so come mai, ma ci sta anche Tumblr - https://www.tumblr.com/blog/maxcasagrandechannel
E visto che sto diventando più blogger che scrittore, buttiamo in caciara anche Instagram - https://www.instagram.com/max_casagrande_channel/

Sono sempre alla ricerca di Beta-tester. Quindi fatevi avanti!
Se avete un po' di tempo, fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo con una recensione qui sotto, mi fa molto piacere XD. (E poi divento più bravo!)
Se vi va condividete il capitolo, così divento famoso!!! \(^o^)/ (mai vero, ma comunque apprezzo :P)
   
 
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