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Autore: Pmaradona10    09/09/2017    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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-Beh, se la mia magia non si sbaglia, Grayson dovrebbe abitare qui- disse Zatanna suonando il campanello di un appartamento al terzo piano di un palazzo residenziale.
Un ragazzo sulla ventina, con i capelli neri scompigliati, la barba perfettamente rasata e lo sguardo assonnato, aprì la porta.
-Ciao, Dick-
-Ma guarda! Raven! Zatanna! John Constantine!- esclamò il ragazzo abbracciando a turno le due maghe e stringendo la mano al biondo.
-Entrate, forza! E scusate il disordine. Allora, cosa vi porta qui?-
-Niente di buono, capo- disse Constantine sedendosi su una poltrona.
-Dick, ho problemi con mio padre, devi riunire i Titani-
-Questo è fuori discussione. Le minestre riscaldate non sono mai buone-
-Ma devi farlo! I Titans sono gli unici che abbiano mai sconfitto Trigon. Nemmeno Superman ci è mai riuscito, è in gioco il destino della Terra! Per favore, so che puoi farlo. Devi usare quel dispositivo che mette in funzione i localizzatori nascosti nei nostri costumi per chiamare a raccolta gli ex-titani, so che ce l’hai, ce lo disse Starfire quando venne catapultata nel futuro a causa di Proxy-
-Già. Che fine hanno fatto i bei tempi… ricordo che dopo quell’avventura promettemmo di non lasciarci mai o almeno di rimanere sempre in contatto. E invece guardaci ora. Dio solo sa se Kory sia ancora viva, così come Garfield o Vic- sospirò cupo Nightwing.
-Le cose cambiano, Grayson. E non vanno mai come vuoi che vadano. Te lo dice un coglione di quaranta anni i cui più cari amici sono tutti sottoterra in una cassa di legno. Che mondo di merda- disse l’inglese accendendosi una sigaretta.
-Però tu hai una chance, Richard! Questa è la tua occasione per riunire i Teen Titans dopo cinque anni e riprendere i contatti con i tuoi più cari amici e soprattutto con Starfire! A differenza di John tu puoi farcela!- lo spronò Zatanna,
-E che cazzo, Zee. Fai acquistare fiducia a Dick e la fai perdere a me, ricordandomi ciò- disse Constantine che nel frattempo si era seduto sul letto sfatto di Nightwing e, reggendosi la testa col palmo della mano, continuava a fumare.
-Va bene, aspettate un attimo qui- disse il ragazzo, recandosi in un’altra stanza.
-Seguitemi- disse facendo cenno ai tre maghi con indosso il suo nuovo costume: nero con uno sgargiante motivo azzurro, rappresentante uno sparviero.
Il ragazzo li condusse in una stanza segreta, celata da una finta libreria.
-Porco cazzo, sembra che tu abbia investito bene i soldi di Batman- fischiò Constantine, ammirando le apparecchiature tecnologiche che si trovavano all’interno di quella che era a tutti gli effetti una bat-caverna in miniatura.
-Beh Constantine, ormai sono a tutti gli effetti il protettore di questa città, le cose dovrò pur farle per bene no?- rispose Nightwing premendo uno strano pulsante con una T incisavi sopra.
-Protocollo titans- sentenziò il ragazzo meraviglia
Il pulsante si illuminò e sul gigantesco monitor appeso alla parete apparve una carta geografica in 3-d su cui vi erano dei piccoli puntini rossi e celesti lampeggianti.
-I puntini rossi indicano la posizione attuale dei Titans attuali, vedi Raven? Starfire è su Tamaran, Cyborg è nell’osservatorio della Justice League e Beast Boy si trova a San Diego. Questi qui siamo noi- disse Nightwing indicando due puntini rossi praticamente attaccati sotto la scritta “Bludhaven”, negli Stati Uniti.
-E quelli celesti?-
-Sono i Titans onorari, quelli che abbiamo reclutato durante la missione contro la Brotherhood of evil. Come puoi vedere, Jericho è a New York, Donna Troy a Themyscira e Red Star a Mosca. Ecco, ho inoltrato la richiesta a Kori, Vic e Gar. Dobbiamo solo attendere la loro risposta-
-Nel caso non dovessero rispondere, Z, non azzardarti a chiamare Boston o quella cazzona di Black Orchid. Al massimo Shade- scherzò il mago espirando il fumo dal naso.
All’improvviso il monitor si illuminò e il puntino rosso che proveniva dallo spazio si ingrandì, mostrando il viso di Cyborg, che era seduto al computer centrale della torre di guardia della Justice League.
-Vic, abbiamo bisogno di te. Devi aiutarci: Trigon sta tornando e solo noi possiamo fermarlo, abbiamo bisogno della collaborazione di tutti gli ex-Titans-
-Mi spiace, Dick. Sono impegnato con la JLA al momento. Dobbiamo rintracciare Lobo, sembra abbia rubato un anello al corpo delle lanterne rosse-
-E che cazzo ve ne fotte, a voi della League? Non vi riguarda tutto ciò. Ci penseranno le stesse lanterne rosse a recuperare il maltolto, qui c’è bisogno del tuo aiuto, amico- disse Constantine, visibilmente infuriato, intromettendosi nella discussione tra Nightwing e Cyborg.
-Spiacente, non posso- tagliò corto Cyborg.
-Tu non hai capito un cazzo! Non ci sarà più una fottuta Terra da difendere per la JLA se Trigon si impossessa di Raven, la situazione è se…- il mago smise di parlare quando il mezzo robot interruppe la videochiamata, abbandonando i suoi ex-compagni.
-Faccia di cazzo- sbraitò l’inglese mostrando il dito medio ad uno schermo ormai nero –te lo dissi cinque anni fa, Raven, gli amici sono dei figli di puttana…-
John Constantine era decisamente lo stesso di cinque anni prima. Non era cambiato di una virgola. Neanche dopo che un tumore al polmone lo aveva quasi inviato al Primo dei Caduti. L’aver sputato un polmone nero nel lavandino aveva addolcito la sua verve sarcastica e la sua perenne incazzatura solo per una settimana, settimana in cui il mago aveva cercato almeno di riparare rapporti infranti da troppo tempo con amici e familiari, giusto per morire in pace e avere un po’ di gente che avrebbe assistito al sotterramento della sua bara. Ma l’aver ingannato i tre demoni più potenti dell’inferno e l’essersi salvato dal cancro gli aveva restituito quella fiducia in sé stesso, la voglia di sputare per terra e quella di mandare tutti a fare in culo.
Il mago inglese non era però l’unico ad essere rinato in quegli ultimi cinque anni. Anche Richard Grayson aveva avuto una rinascita e iniziato una seconda vita, certo, in maniera molto più metaforica di quella di John Constantine. Aveva abbandonato il mantello di Robin, distaccandosi parzialmente dalla figura seria ed autoritaria di Batman e dal caos infernale di Gotham in favore della “sorella minore” Bludhaven, proteggendola con la nuova identità di Nightwing. Ora decideva lui. Era il capo di sé stesso. Sceglieva lui cosa fare, dove andare e chi frequentare. Ormai era anche lui un uomo, lo aveva fatto capire a tutti. Starfire in primis. Non voleva, ma doveva farlo. Aveva bisogno di un po’ di tempo da solo, per decidere cosa fare della sua vita. Non voleva ferirla così, ma doveva allontanarsi da lei momentaneamente. Poi avrebbe ripreso i contatti con l’amore della sua vita, se l’era promesso. Ma la chiamata della Young Justice, l’incontro con Zatanna Zatara e il “rincontro” con Barbara Gordon gli fecero presto passare dalla mente ciò che si era promesso di fare e una guerra civile su Tamaran non fu per niente di aiuto al ragazzo meraviglia. Questa era l’occasione giusta per dissotterrare l’ascia di guerra con la sua amata, dopo cinque lunghissimi anni. Ci avrebbe parlato, ma lo avrebbe fatto da solo, faccia a faccia. O meglio, schermo a schermo.
 Ma prima doveva contattare Garfield Logan. L’ultima volta che aveva avuto sue notizie, il mutaforma aveva conseguito una laurea in zoologia all’università di San Diego. Disciplina azzeccata.
-Gar? Ci sei?-  disse Nightwing dopo aver attivato il comunicatore di Beast Boy.
-Dick? Oddio non ci credo! Sei proprio tu, quanto tempo!-
Non appena sentì quelle parole, Raven fu pervasa da un lungo brivido lungo la schiena e da una forte emozione che riuscì a stento a contenere. Quella voce. Non era quella vociaccia stridula con cui per cinque anni aveva avuto diverbi, discussioni e liti. Non era più la stessa voce, ma era la stessa persona che le aveva fatto battere il cuore per cinque lunghi anni e con cui aveva condiviso sentimenti, paure e momenti: dolci e tristi. Quando comparve la sua faccia sullo schermo, la maga cercò di mettersi in ombra, lontano dal campo visivo del mutaforma, cercando disperatamente di rifuggire dalle sue emozioni.
-Già. Gar senti, dovrei parlarti di un affare molto importante che coinvolge noi Titans. Vorrei però parlartene in privato, quindi se puoi, raggiungimi a Bludhaven il prima possibile, ti ho inviato la mia posizione nel tuo comunicatore- disse Nightwing cercando di non specificare quale fosse il problema per il bene di Raven. Sapeva che se avesse caricato troppo emotivamente i suoi amici e in particolare lei, avrebbe solo reso il gioco più facile a Trigon. E sapeva anche che tra lei e Beast Boy in passato c’era stato qualcosa, qualcosa che sarebbe stato meglio dissotterrare solo al momento opportuno.
-D’accordo, allora prendo il primo volo per Bludhav… aspetta un attimo! Constantine? Zatanna? Che ci fate voi lì? Dick, non dirmi che si tratta di…-
Nightwing interruppe la comunicazione. Sapeva bene che tutto quello che avrebbe detto Beast Boy non avrebbe fatto per niente bene all’umore di Raven, ricordava alla perfezione la raccomandazione di Constantine anche a distanza di cinque anni: bisognava stare attenti ai sentimenti e alle emozioni della ragazza.
-Non preoccuparti, Rachel. Andrà tutto bene, so cosa provi- provò a rassicurarla Zatanna.
-Ora resta da contattare solo Starfire… vi chiedo solo di uscire dalla stanza, ho bisogno di parlare con lei da solo- decise Nightwing.
-Cazzo se è difficile parlare e riprendere i contatti con persone con cui non hai più rapporti da molto tempo. Quasi quasi sono contento che Gary, Ritchie e Anne Marie siano morti- commentò Constantine aprendo il frigo dell’appartamento di Dick Grayson ed estraendone una birra –vuoi, Zee?-
La maga rifiutò. A lei Constantine non la dava a bere. In tutti i sensi. Sapeva bene che in realtà sotto l’ironia del mago si celava una velata malinconia. La malinconia di non aver più tanti amici e persone su cui contare, la malinconia di non far parte di una squadra affiatata come i Titani. Tutti i membri della Justice League Dark lo odiavano, chi più chi meno, e i Mucous Membrane, la rock band di cui aveva fatto parte Constantine da ragazzo, si era sciolta quando la magia aveva scavalcato la musica come interesse principale dei membri.
-Bene, Starfire è dei nostri- commentò Nightwing uscendo dalla sua personale “Wing-caverna”  e sedendosi su un divano nella stessa stanza dove stavano aspettando i tre maghi –ora non ci resta che aspettare lei e Gar-
-Ah non c’è problema, tanto hai il frigo pieno di birre!- scherzò Constantine accendendosi una sigaretta dopo aver sorseggiato dalla bottiglia di Carlsberg che reggeva in mano.
Dopo tre ore finalmente il campanello dell’appartamento di Dick Grayson suonò.




Angolo dell'autore
Adesso che la storia è entrata nel vivo, mi sono finalmente deciso a esprimere le motivazioni per cui ho scritto questa fic. 
Innanzitutto, sono da sempre un fan del personaggio di John Constantine (famoso in Italia per il film e la serie tv), e ancor prima che entrasse a far parte dell'universo DC mi chiedevo in che modo avrebbe agito con gli esseri magici non Vertigo (e in particolare con Raven). Probabilmente avrete notato che ho dato una continuity alla storia abbastanza personale, considerando la serie Young Justice come una sorta di sequel di Teen Titans, ma ho anche inserito episodi della vita di Constantine provenienti dal fumetto Hellblazer.
Spero di esser stato abbastanza chiaro nella presentazione e caratterizzazione dei personaggi, soprattutto a coloro che sono abituati ai personaggi ricorrenti nel cartone, detto questo se desiderati chiarimenti non esitate a chiederlo e fatemi sapere della piega che sta prendendo la storia e se è di vostro gradimento attraverso una recensione. A presto!
   
 
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