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Autore: Zephyr Sensei    13/09/2017    1 recensioni
Pochi giorni prima dell'innaugurazione della regione a statuto speciale giappone uno strano oggetto viene individuato in orbita vicino a giove dal personale di una base Britanna. Cornelia si allontanerà per verificare il lavoro del personale della base. Nel frattempo Euphemia e Zero si prepareranno al loro incontro ma a quel punto qualcosa li interromperà e modificherà in modo irreparabile il corso degli eventi che tutti conosciamo.
Genere: Guerra, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Cornelia Li Britannia, Kallen Stadtfeld, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 4

 

Perimetro esterno di Tokyo

I superstiti dei Cavalieri neri e dei soldati di Britannia sono fuori dal perimetro della città di Tokyo, ormai ridotta a un cumulo di cenere e macerie. Tutti sono disperati e osservano increduli la scena, sotto shock, impietriti e in silenzio.

-Suzaku... Dimmi qualcosa... ti prego..- Balbetta Euphi piangendo mentre ancora viaggia a bordo del lancelot.

-Non so che dirti Euphi.. io non ho parole in grado di dare una spiegazione a tutto questo- Risponde Suzaku balbettando a sua volta con voce spenta.

A Bordo del Guren Kallen pensa disperata “Mamma... allora non ci sei più? Te ne sei andata? E’ stata tutta colpa mia...”

A bordo dello Shinkiro CC e Lelouch:

-Strega dimmi.. questa è una delle tue diavolerie vero?-

-Vorrei tanto che fosse così Lelouch- Afferma la verde.

-Quanto vorrei esser vissuto centinaia d’anni come te, forse... forse sarei preparato a una cosa del genere..- Afferma il ragazzo.

-Non credere che ci si possa preparare a una cosa simile ragazzino...- Risponde lei con le lacrime agli occhi.

Il gruppo di superstiti inizia poi a cercare una destinazione ma nessuno, nemmeno Zero sa che fare, il gruppo si ferma poco dopo nei pressi di una piccola pianura a 150km da Tokyo e, dopo essere scesi dai mezzi, i leader dei due schieramenti iniziano a discutere animatamente la questione.

-ORA BASTA! Andremo a sud! Vedrete che li saremo più lontani dalla nave aliena e quindi al sicuro!- Afferma a gran voce il generale Dalton.

-Ma andiamo non vede quel che è successo? Crede che spostarsi un po a sud risolverà la questione?- A parlare è Kallen che si trova alle spalle di Zero.

-No Kallen, Dalton forse ha ragione, nascondersi potrebbe essere utile, non conosciamo le vere intenzioni del nemico e per quanto le possibilità di vittoria siano pari a zero dobbiamo cercare di sopravvivere come meglio possiamo, per quanto nemmeno io concordi con Dalton sulla posizione, sarebbe meglio spostarsi a Nord-

-Faremo quel che dice sua altezza Euphemia! ORA FATE SILENZIO!- Urla Susaku iracondo osservando il gruppo.

Euphemia tira uno schiaffo sulla guancia di Suzaku e poi interviene –Ora calmiamoci... Suzaku ti prego di fare silenzio... ora basta per favore!-

-Principessa Euphemia.. chiedo scusa- conclude Suzaku chinando il capo.

-Adesso cerchiamo di capire quanti di noi sono sopravvissuti, il numero di superstiti tra i civili, i superstiti della fanteria e i piloti, non faremo distinzioni tra Britanni e Giapponesi, siamo tutti fratelli e sorelle di sventura adesso! Fatto ciò ci sposteremo verso una meta che decideremo solo in base alle capacità del gruppo e al nostro numero-

-Concordo con Euphemia!- Afferma Zero con voce sicura.

I presenti annuiscono all’unisono condividendo la scelta della principessa dai capelli rosa e subito dopo iniziano con il conteggio dei superstiti.

 

Navicella da trasporto di Cornelia, Cina

Cornelia spinge la nave prestatagli da Lopez alla massima velocità (MAC 8 – 8 volte la velocità del suono) e in meno di 2 ore arriva sulle coste Cinesi seguendo il trasponder sottocutaneo di Euphemia.

-Guildford, il trasponder si è fermato, credi che..?-

-No mia principessa, sono sicuro che sua altezza Euphemia sta bene!-

-Come fai a dirlo? Hai visto quello che abbiamo incontrato strada facendo? Il pianeta è completamente distrutto..- Afferma la violacea principessa con sguardo affranto.

-Ho visto Cornelia, questa è una vera apocalisse-

-Guildford.. ora mi pento di esser sempre stata così severa nel corso della mia esistenza sai?-

-Che dici Cornelia, siamo sopravvissuti soltanto grazie a quello fino ad oggi, per me sei un modello da seguire- Le sorride il cavaliere.

-Dici davvero Guildford?- Sorride lei.

-Si... e adesso troviamo Euphemia! Non è un militare quindi avrà bisogno di sua sorella per andare ad uccidere quei bastardi lassu tu che dici?-

-Questo è parlare Guildford! Manca poco! In 30 minuti saremo li se quest’affare regge ancora un po la massima velocità!-

Cornelia, come rigenerata dalle parole incoraggianti del cavaliere, continua la sua corsa verso l’amata sorella.

Tokyo - Prigione sotterranea riservata ai Numbers - Primo piano interrato, Sezione ospedaliera di riabilitazione psichiatrica

Saeko è riuscita a liberare sia se stessa che la mamma di Kallen così, seppur con grande prudenza, porta via in spalla la compagna di detenzione e nell’uscire da un lungo corridoio, andando verso l’uscita, ascolta le voci dei detenuti/pazienti che urlano disperati dal terrore le stesse frasi folli e in una lingua incomprensibile pronunciate poco prima dalla Kozuki, mentre sono ancora legati ai loro letti.

La ragazza è un pò spaventata dalla situazione, non sa nemmeno cosa sia accaduto, sa solo dove si trova l’uscita della struttura detentiva, che ha ascoltato più volte mentre fingeva di dormire durante le prove anti incendio del personale. Mentre cammina tra le urla degli internati pensa “Certo però che non so nemmeno cosa sia accaduto e manca ancora un po per arrivare in superficie, poi ci sono anche i piani superiori e li magari ci sarà ancora qualcuno... forse dovrò lasciare indietro la mamma di Kallen? Poi quelle urla in quella lingua assurda... Oltre a questa donna sembra che chiunque abbia assunto quella droga le pronunci oggi...”

-Mi chiamo Shiho cara Saeko- A parlare è la mamma di Kallen rinvenuta improvvisamente e ancora.

-Hey ciao Shiho, molto piacere! Dimmi come fai a sapere che proprio ora pensavo al tuo vero nome?-

-Pensavi a cosa ci sia ai piani superiori e se fosse il caso di lasciarmi indietro.... per questo mi sono svegliata Saeko... mi ero un po spaventata-

-Hey! CHE CAZZO SUCCEDE!- Saeko urla lasciando cadere la donna al suolo scaricandosela dalle spalle.

-Non aver paura Saeko ti prego!- La implora Shiho.

-Che cosa sei tu? Come fai a conoscere i miei pensieri?- Chiede Saeko terrorizzata.

-Non lo so Saeko li sento e basta... sento ciò che è successo la fuori, sento che qualcuno cerca i pochi umani sopravvissuti! Lui è vicinissimo!-

-Umani sopravvissuti? Lui? Che diavolo vuol dire? Ti sei forse bevuta il cervello?-

-No! Da quando sono arrivati ho iniziato a sentirli, è come se si fossero messi in contatto con me... lo vedrai in superficie, è arrivata un immensa nave aliena sulla terrà che ha sterminato oltre il 95% dell popolazione in pochi minuti, so che ti sembra assurdo ma ti supplico credimi!-

-TU SEI COMPLETAMENTE PAZZA!-

-Se è come dici allora usciamo in superficie! Se sono una pazza non avrai problemi a dimostrarlo! Ma se vedrai la distruzione.... se vedrai solo le macerie di Tokyo allora sarai costretta a credermi!- Conclude severa Shiho Kozuki fissando dritta negli occhi Saeko.

-Va bene... vecchia pazza... andiamo ora! Ma ti avverto ti taglierò la testa con la prima lama che trovo se mi stai prendendo in giro-

Le due si dirigono così al piano superiore della struttura a passo veloce, Saeko in fine trova la porta che dovrebbe affacciarsi sul primo piano in superficie e prova ad aprirla abbassando la maniglia che però le ustiona lievemente la mano destra per la temperatura elevata. Saeko urla e ritira la mano stessa irata dal dolore per poi rivolgersi a Shiho.

-Perchè la maniglia è quasi bollente Shiho?-

-Gli alieni hanno distrutto Tokyo poco fa, è un miracolo che la porta abbia resistito, devi solo aspettare che si raffreddi, se apri la porta ora il calore residuo ci ucciderà-

-E allora vorra dire che aspetteremo Shiho... –Saeko tocca il pannello metallico della porta e trova anche questo molto caldo- di sicuro nulla che potesse essere presente nella prigione poteva fare questo-

 

   
 
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