Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: SailorV97L    13/09/2017    1 recensioni
Ad Atene dopo la guerra contro Hades le cose sono tornate come prima, ma la mancanza dei cavalieri d'oro si fa sentire sempre di più giorno dopo giorno. Athena vuole a tutti i costi convincere il padre Zeus a riportarli in vita.
Fin qui tutto normale, ma se per una vacanza estiva delle ragazze decidono come meta proprio Atene, cosa succede se vengono colte in fragrante mentre si trovano nei pressi del Grande Tempio e vengono immediatamente portate al cospetto di Athena? Questo numeroso gruppo di ragazze non è mica da sottovalutare, anzi. Le guerriere Sailor non combattono da un bel pò, idem per le Medmaid Melody, quando però si trovano davanti a colei che governa sulla Terra, come portatrice di pace e giustizia, il loro istinto combattivo si risveglia.
La proposta fatta da Athena le colpirà nel profondo, accettare o rifiutare? Riprendere a combattere per la giustizia o vivere come la gente comune? E se poi ci mettiamo dei bei ragazzi in armatura che riescono a mandarti in tilt il cervello con le loro manie da maschilisti? Tocca a loro farli ricredere, le donne sono forti e faranno di tutto per dimostrarglielo. E poi c'è l'amore.. bel casino...
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gold Saints, Pegasus Seiya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 5

<< Voglio lei, voglio solo lei. Perchè so di amarla tanto, perchè con lei io sono contento, voglio lei, voglio solo lei. è tutto il giorno che ci penso, per questo amore mi sono perso.>>

Gigi Finizio - Voglio lei.

 

Death Mask de Cancer's pov.

 

È notte fonda e non riesco a dormire, anche se sono abituato a non dormire, certe volte ho proprio bisogno di chiudere gli occhi e lasciarmi tutto alle spalle.

Non appena chiudo gli occhi rivedo i volti delle persone che ho ucciso senza un vero motivo, hanno la paura negli occhi quando mi vedono, e mi chiedo: sono stato veramente così crudele con loro? Faccio veramente così paura a chi sto per uccidere?

Nessuno lo sa, ma quando vado nel regno degli inferi, praticamente tutti i giorni, piango per coloro a cui ho fatto del male. Un sentimento di angoscia e tristezza mi pervade al tal punto di piangere senza riuscire a smettere. Se devo essere sincero vado li tutti i giorni per vedere le anime dei miei genitori.

Avevo quattro anni quando scoppiò un rissa tra gli abitanti del paese dove ero nato, in Sicilia; Mio padre che aveva una piccola bottega dove vendeva frutta e verdura, intervenne per cercare di mettere pace, ma divenne ben presto l'oggetto di sfogo dei litiganti, fu pestato a morte e quel giorno perse la vita per cercare di placare una stupida rissa. Ricordo come se fosse ieri le urla strazianti di mia madre quando seppe della sua morte, i suoi occhi gonfi e rossi, le labbra secche e la voce roca. Smise di mangiare e di prendersi cura sia di me che di lei; Vederla soffrire così per me era la peggior tortura, adoravo mia madre e per questo iniziai a lavorare per un signore che vendeva ortaggi, se ci penso adesso mi pagava una miseria, ma serviva per comprare i pasti sia per me che per mamma lei però rifiutava sempre di mangiare. Poi però una mattina la vidi mettersi in ghingheri. Le chiesi se doveva andare da qualche parte, ma lei invece di darmi spiegazioni mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. Mi ordinò di andare a prendere l'acqua al pozzo, contento obbedì, ma quando arrivai a casa mia madre stava appesa alla trave del soffitto con una corda..si era tolta la vita lasciandomi solo una lettera ed un po' di denaro. Non appena si seppe della sua morte fui portato in un orfanotrofio e li rimasi per un anno. Portai con me la lettera scritta da mia madre, ma non la lessi mai. La conservo ancora oggi in camera mia sigillata come allora. La leggerò un giorno? Può darsi. Venni portato qui ad Atene per diventare un cavaliere d'oro, quando mi fu detto che il cavaliere del Cancro, che sarei diventato, aveva la capacità di entrare ed uscire dal regno degli inferi ero al settimo cielo. Mi impegnai e divenni il cavaliere del Cancro, quando iniziai ad andare negli inferi però cominciai a sentirmi diverso. Iniziai a provare un sentimento nuovo, la vendetta. Volevo vendicarmi di coloro che avevano ucciso mio padre e spinto al suicidio mia madre, tornai al mio paese d'origine e uccisi tutti coloro che avevano causato al tempo la morte di mio padre. Non ebbi alcuna pietà per loro, la situazione però iniziò a sfuggirmi di mano e uccidere per divertimento era diventata un abitudine. Abitudine che mi è difficile lasciare del tutto, ma io non sono così, so voler bene alle persone, so amare, so provare pietà, nessuno sembra accorgersene.

Meglio che mi alzi.

Uscendo camera mia notai la luce della cucina accesa.

Che ci fai in piedi a quest'ora?chiesi alla ragazza che se ne stava ai fornelli alle 4.30 di notte.

Non ho sonno e mi è venuta fame. Quindi sto cucinando delle crěpes alla Nutella. Vuoi?mi chiese. Cosa sarebbero quelle cose che sta cucinando?

Cosa sono?le chiesi.

Sono delle vere perle del genere umano! Ahah! Assaggia e vedrai.disse porgendomi un piatto con un triangolo sopra ricoperto di zucchero e Nutella che fuoriesce dai bordi. Presi una forchetta ed iniziai a mangiare.

Wow!

Allora come sono?chiese.

Buone!dissi e lei fece un largo sorriso. È bellissima quando sorride così..

Ho qualcosa che non va?le chiesi visto che continuava a fissarmi.

Tu non sei come fai credere di essere..sei diverso da come appari.disse.

Cosa? Ma che dici! Io sono in terrificante Cancer!

Death Mask cerchi di mentire alla persona sbagliata. Fai tanto lo spaccone, ma in realtà hai il cuore tenero. Cosa ti fa nascondere il tuo vero essere?chiese. Restai di stucco.

Io sono così! Come mi vedi!dissi.

Io ho visto due Death Mask.. il primo crudele e volgare, il secondo premuroso e dolce.disse. Dolce e premuroso? IO?

E quando sarei stato dolce e premuroso?chiesi.

Quando mi sono addormentata sul divano due sere fa e tu mi hai riportata a letto perché faceva freddo. Quando mi sono fatta male e mi hai portata in spalla fino alla 4° casa, quando ho perso la mia collanina ed hai fatto di tutto per ritrovarla, restando in giro per il tempio fino a notte fonda per riportarla da me. Ti ho visto tornare con gli occhi gonfi e rossi dagli inferi.. tu piangi quando stai lì! Confessa. disse e mi sentì come un bambino che hanno beccato a mangiare le caramelle.

Io..iniziai, ma non sapevo cosa rispondere.

Non c'è niente di male nel piangere i propri cari Cancer. Io lo faccio sempre e non me ne vergogno. Non lo faccio davanti a tutti, ma quando sono sola con i miei ricordi piango sempre.disse.

Perché piangi tu?chiesi.

Ho perso entrambi i genitori in un incidente stradale. Sono rimasta sola, la mia famiglia non esisteva più. Sono stata coi dei parenti fino a quando non ho raggiunto l'età per vivere da sola.disse. Anche lei ha perso i genitori.

Scusa se te lo chiedo ma come è successo?chiesi.

Era una giornata piovosa, un camion sbandò in autostrada e finendo nell'altra corsia prese in pieno l'auto dei miei genitori che morirono sul colpo.disse e gli occhi le si velarono di lacrime.

L'abbracciai.

Non piangere. Ti prego non piangere.la supplicai.

Mi mancano Cancer! Mi mancano da morire..disse tra le lacrime.

Anche a me mancano molto i miei genitori..dissi.

Cosa è successo hai tuoi?mi chiese. Non avevo mai parlato con nessuno di ciò che era successo alla mia famiglia.

Mio padre nel tentativo di mettere pace in una rissa in paese morì. Mia madre qualche giorno dopo si tolse la vita per il dolore della perdita di mio padre. dissi.

E poi cosa hai fatto?chiese.

Ho vissuto in un orfanotrofio per un anno. Poi degli uomini mandati dal gran sacerdote sono venuti a prendermi. Mi hanno portato qui per addestrarmi.risposi.

Mi dispiace molto Cancer.mi disse stringendosi a me.

Anche a me...dissi. Rimanemmo abbracciati per un bel po'.

Non vergognarti di ciò che sei..vanne sempre fiero. Sei una bella persona, non nasconderti dietro ad una maschera.mi suggerì.

Non è così semplice. Ci ho fatto l'abitudine.risposi.

Mi prometti che ci proverai ad essere te stesso con gli altri?mi chiese.

Ci provo, ma non ti prometto che ci riuscirò.dissi.

Va bene!disse soddisfatta.

Non è che mi faresti un altra di quelle delizie?chiesi.

Ma certo!rispose continuando a cucinare, allontanandosi da me. Vuoto, non appena si è allontanata mi sono sentito vuoto. Guidato dall'istinto mentre lei cucinava l'ho abbracciata da dietro.

Cancer..che fai..?chiese.

Lascia che ti abbracci..dissi e sentì il suo corpo rilassarsi.

Ok..disse.

Osservai ogni suo movimento, era così aggraziata mentre cucinava, non c'è movimento sprecato, tutto calcolato. Profuma di dolce, non so se è il suo odore o di quello che sta cucinando, ma mi piace moltissimo. Mi fa sentire sereno e a mio agio;

Cancer, mi passeresti il piatto per favore?chiese.

Si, tienidissi allontanandomi per prenderlo e passarglielo.

Grazie.rispose.

Posso mangiarli? le chiesi.

Tutti quelli che vuoi!rispose sorridente.

Grazie..per avermi capito..le dissi. Sembrò sorpresa dalla mia affermazione.

Ti capisco perché ci sono passata anche io. Anche io ero arrabbiata col mondo intero, anch'io desideravo farla pagare a colui che aveva ucciso i miei, che mi aveva portato via tutto ciò che era importante. Per questo non ti giudico, perché sei come ero io tempo fa. Disperato.disse, ed io mi vidi descritto dalle sue parole.

Sono disperato...

Cancer?mi chiamò.

Dimmi..le risposi.

Se hai bisogno di parlare, di sfogarti o di essere capito senza essere giudicato..io ci sarò sempre. Anche se dovessi andarmene da qui, puoi sempre contare su di me.disse.

Non te ne andare..dissi. Mi diedi uno schiaffo mentalmente per ciò che avevo appena detto. Lei mi guardò con un'aria interrogativa.

In che senso?mi chiese.

Nel senso che se te ne vai non potremmo più vederci e non potremmo più parlare.dissi.

Mi hai chiesto di restare, non vuoi che me ne vada?mi chiese

Beh! Mi è venuto un gran sonno, sono già le cinque e voglio riposare almeno un po'. Ci vediamo più tardi. dissi andandomene, ma la sua voce mi blocco.

Fermati!mi disse.

Che c'è?le chiesi.

Non è che ti sei affezionato a me?chiese.

Ma ti pare!!risposi e lei mi guardò e si fine offesa.

Ok, forse un pochino..aggiunsi. Sorrise e si incamminò verso i fornelli.

Si, anch'io mi sono affezionata a te!!disse e mi sentì in grande imbarazzo. Ma le sembrano cose da dire con così tanta naturalezza?

Che c'è? Perché mi guardi così!?mi chiese.

Niente..vado a.. dormire..dissi e lei senza dire nulla mi fece andare. Chiusi la porta di camera mia e mi gettai sul letto.

Si è affezionata a me!!!!

Rimasi piacevolmente colpito dalle sue parole, e pensandocci in continuazione, per la prima volta in vita mia mi addormentai col sorriso sulle labbra.

 

*** Autrice***

 

Capitolo incentrato sul nostro Cancer e la sua storia.

Morea è riuscita a leggere nella sua anima, facendolo ricredere su stesso.

Spero vi piaccia! E buona lettura.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: SailorV97L