«Mi vuoi dire come sei arrivato qua?»
«Camminando», gli rispose Yuri, sfidando apertamente la sua pazienza.
Beh, che avesse camminato per diversi chilometri nella steppa era evidente. Aveva gli stivali incrostati di fango, e i suoi pantaloni erano pieni di spighe e semi di graminacee.
«Sei un disertore», affermò Otabek a bruciapelo.
Se possibile, il ragazzo russo impallidì ancor di più sulle guance, e le mani con cui reggeva la ciotola gli tremarono appena. Non era affatto bravo a dissimulare le sue reazioni emotive. Quei segni per Otabek erano una conferma più che sufficiente di quello che aveva appena constatato.
«Non fare quella faccia. Non ti ho cacciato via prima, perché dovrei farlo adesso, sapendo che sei un disertore della stramaledetta armata rossa?»