Ringrazio
anche solo chi legge.
Il
primo incontro tra Ryohei e Takeshi
Prompt:
"Ryohei invita Yamamoto e lo sfida a un duello".
Ryohei
si fasciò lentamente i pugni con la stoffa candida fino
all'avambraccio.
"Mi
hanno detto che vuoi entrare nel club di box. E che sei più
estremo di me" disse secco.
Takeshi
ridacchiò passandosi la mano dietro la testa, chiuse gli
occhi con
un ampio sorriso.
"Beh!
I club fanno ottenere crediti extrascolastici, e la box mi piace
molto!" esclamò.
"Però
io sono un vero uomo e come tale non posso lasciarmi prendere il
posto da qualcuno che è capitano di un altro club. Non
trovi?" chiese,
togliendosi il cappuccio della felpa.
Takeshi
mugugnò sporgendo le labbra, annuì abbassando le
braccia e sorrise.
"Non
ho mai fatto box in vita mia, quindi di certo non potrei essere
capitano!" protestò.
Scrollò
le spalle, guardò dal basso l'altro ragazzo piegando il capo
di
lato.
"Ma
ci dev'essere un modo per dimostrarti che sono all'altezza del tuo
club!".
Ryohei
salì sul ring e saltellò sul posto, serrando i
pugni.
"Un
duello! Combatteremo all'estremo!" gridò, alzando un pugno.
Takeshi
raggiunse il ring, vi balzò sopra e osservò il
modo in cui Ryohei
stringeva i pugni. Lo imitò, strinse le labbra e mise il
pollice sopra le altre
dita.
"Eeeh? Ma non ho mai
combattuto!" protestò.
Prese
a saltellare sul posto come il più grande, sorrise e prese
ad
alternare saltelli sulle due gambe.
"Ma
sembra un gioco divertente! Facciamolo!".
Ryohei
ghignò.
"Questo
è lo spirito!" sbraitò.
Iniziò
a muoversi rapidamente, tempestando l'altro di pugni.
Takeshi
alzò le braccia di fronte al volto, unendole tra loro.
Socchiuse
gli occhi puntando i piedi in terra, le iridi castane scintillavano.
<
Wow! Se non lo schivo, finirò per avere qualche contusione
alle
braccia, e il coach di baseball non la prenderà bene!
> si disse.
Osservò
i movimenti di Ryohei con gli occhi socchiusi, prese a spostarsi
evitando i colpi, che gli sfioravano il viso facendo oscillare i
capelli mori.
<
Immagino che si colpisca come sta facendo lui >
ragionò.
Provò
a tirare un pugno, il braccio gli diede una fitta e lo
riavvicinò di
scatto al corpo.
<
Okay, okay, sbagliato! > pensò.
Tentò
nuovamente di tirare un paio di pugni, cercando di raggiungere
l'avversario al busto.
Ryohei
lo spingeva verso l'angolo, utilizzava le braccia per pararne i colpi.
Takeshi
lanciò uno sguardo all'angolo dietro di sé,
cercò di spostarsi
lateralmente, un colpo lo prese al fianco e digrignò i denti
dal dolore. Tirò
un pugno con forza a Ryohei, si allontanò dall'angolo e
tornò a sollevare le
mani di fronte al volto.
<
Lo avrò preso? È peggio delle palle che tira mio
padre! > si
lamentò mentalmente.
Ryohei
indietreggiò, le braccia arrossate.
Strinse
le labbra, le tolse da davanti al viso e caricò un pugno
più forte.
Takeshi
sgranò gli occhi, si spostò velocemente alle
spalle di Ryohei con
uno scatto e vide l'aria dove il più grande aveva colpito
tremare.
"Ehi!
Non mi avevi detto che era un gioco pericoloso!" protestò.
Ryohei
ridacchiò.
"Ho
lasciato club più pericolosi" ribatté.
Pestò il piede a terra
e si voltò.
"Arrenditi.
Tanto non si può fare parte di due club per questioni di
orari".
Takeshi
abbassò la guardia sgranando gli occhi e la bocca.
"Eeeh? Ma
il regolamento dice che si può fare!" protestò.
"Solo
ufficialmente. Collidono per colpa degli orari" ribatté
Ryohei, massaggiandosi la spalla.
Takeshi
s'imbronciò, lasciandosi cadere pesantemente seduto sul ring.
"Non
è giusto! I crediti extrascolastici mi servivano!" si
lamentò.
Sospirò
sconsolato, si passò la mano tra i capelli leggermente
sudati e
alzò lo sguardo verso Ryohei.
"Immagino
che lo scontro sia inutile, ormai. Vuoi lo stesso
finirlo?".
"Io
non mi arrendo mai. A te la scelta estrema" rispose Ryohei
secco.
Takeshi
scrollò le spalle, si mise in piedi e si
stiracchiò.
"Scusa,
senpai, ma non
faccio mai niente che possa compromettere la mia salute!".
Ryohei
rise roco.
"Fai
bene! I veri uomini hanno vita dura.
Ci
si vede!" salutò.
Takeshi
ridacchiò, fece un cenno di saluto e balzò
giù dal ring.
"Ci
si vede, Capitano del club di box!".