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Autore: MISARIA    16/09/2017    0 recensioni
Voldemort ha vinto, Hermione rimasta sola scappa e prova a riscostruirsi una nuova vita, tuttavia il suo spirito Grifondoro la spinge a tornare. Starà con i Weasley ma ben presto scoprirà di non essere l'unica ospite.
Dal testo:
"La prego, la prego" supplicava.
"Dimmi la verità, CRUCIO!" una risata folle.
(...) La sentiva urlare e supplicare e dentro di sè il suo gelido cuore purosangue doleva.
(...)"Ti sei svegliato finalmente" proruppe Piton "Eravamo preoccupati, ci è andato giù pesante questa volta".
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Hermione arrivò a Londra diversi giorni dopo, aveva usato mezzi non magici e aveva cambiato il suo aspetto con la magia sperando così di passare inosservata. Si recò subito a Diagon Alley per farsi un’idea generale dell’aria che tirava, scoprì un posto totalmente diverso da quello che ricordava, le strade non erano più affollate, non c’erano bambini festanti e studenti eccitati, i pochi passanti erano tesi, spaventati anche da un semplice scambio di sguardi; molti negozi erano sprangati, il Ghirigoro era stato distrutto così come i Tiri Vispi di Fred e George, quelli rimasti erano bui e semivuoti. Su tutto aleggiava un’atmosfera di morte, il post-guerra era stato più devastante della guerra stessa. La banca dei maghi Gringott era caduta in mano ai mangiamorte, i folletti erano stati ridotti in schiavitù, poi lo sguardo le cadde su un decreto ministeriale, scoprì che era vietato visitare le tombe dei caduti della battaglia di Hogwarts in particolare quelle di Harry e Ron, pena la morte. Fu troppo per lei, lacrime di rabbia sgorgarono dai suoi occhi, era anche peggio di quanto avesse immaginato; stava per andarsene quando un viso attirò la sua attenzione, dalle vetrine ammiccava il suo stesso sguardo, era ricercata e sulla sua testa pendeva una taglia. Ghignò, almeno era riuscita a farli brancolare nel buio. Ma doveva sbrigarsi, doveva trovare i Weasley, e pur sapendo che era stata distrutta, decise di andare alla Tana. Fissò a lungo le macerie di quella che era stata una casa anche per lei, i ricordi le affollarono la mente e il cuore e non riuscì a trattenere altre lacrime. Immersa nei suoi pensieri non si accorse di essere spiata; stava per smaterializzarsi quando fu colpita da uno schiantesimo. Fred fissava sconsolato le colline attorno alla Tana dalla finestra della sua camera quando notò questa signora che fissava quelle che lui sapeva essere delle macerie, e piangere. Chiamò il fratello e impauriti decisero di schiantarla. “Cosa diavolo vi è saltato in mente!” strillò la signora Weasley “Siete degli sconsiderati, è soltanto una passante, guardava delle macerie, bastava aspettare che andasse via!” Nel frattempo la passante in questione era stata adagiata sul divano e l’incantesimo camuffante stava svanendo. La famiglia Weasley ammutolì osservando Hermione Granger che riprendeva i sensi sul salotto di casa. Quando aprì gli occhi la prima sensazione che provò fu paura: cosa era successo?! Ma i Weasley le furono subito addosso salutandola e abbracciandola, fu con Molly e Ginny che fu scossa dai singhiozzi:” Avrei voluto morire io, infondo i miei genitori nemmeno sanno che esisto, non sarei mancata a nessuno, mi dispiace così tanto!” Ma la signora Weasley la interruppe:” Hermione Jane Granger stammi bene a sentire, non ascolterò oltre i tuoi vaneggiamenti! Qui per tutti fai parte della famiglia, eravamo disperati perché non avevamo tue notizie, sei completamente scomparsa, eravamo così in pena!” “E poi in una guerra non esistono morti più o meno importanti” proruppe il signor Weasley “Ron e Harry vivono in noi, per quanto doloroso possa essere noi dobbiamo continuare a combattere”. “Credo che lo Stupeficium che ti ho lanciato ti abbia fatto molto male, la Hermione che ricordo non parlerebbe mai così” “ Quella Hermione non esiste più Fred”. “Ora smettila” stavolta fu Ginny a riprenderla “ Tieni, bevi questo, è una pozione rilassante ti farà bene”. Quando la ragazza si fu calmata raccontò loro del suo ultimo anno in Australia, della foto che aveva visto e della sua decisione di tornare, stava per finire il racconto quando si ricordò di un particolare che le era sfuggito:” Aspettate un momento, se sono alla Tana, perché prima vedevo soltanto macerie?” Tutti si guardarono, fu il signor Weasley a rispondere:” Quando la guerra è finita sapevamo tutti che saremmo stati i primi da eliminare sulla lista di Tu-Sai-Chi, ci serviva un posto dove scappare, ma poi ci fu suggerito di non muoverci affatto, nessuno ci avrebbe cercato qui. La casa è protetta dallo stesso incantesimo che protegge Hogwarts dai babbani, chiunque si avvicini, anche se ha poteri magici, vedrà soltanto macerie, ci sono poi altre barriere attorno al suo perimetro. Kreacher ci procura da mangiare, noi non possiamo uscire, viviamo prigionieri in casa nostra da un anno ormai.” Concluse triste. Gli sguardi di tutti si erano rabbuiati, Hermione si sentì molto dispiaciuta per la loro sorte. La prima a riscuotersi fu Molly:” Bene, ora che sei tornata starai con noi tutto il tempo che vorrai, dormirai nella camera di Ginny, ora vai a stenderti cara, hai l’aria patita”. La ragazza obbedì. Salendo per raggiungere la stanza dell’amica, ricordò quante volte aveva percorso quelle scale con Harry e Ron. “ Ginny, portami in camera sua” Ma l’amica scosse la testa “ Mi dispiace Hermione non posso, la mamma ha sigillato la porta, nessuno può entrare. Prova a riposare, ti sveglierò io quando sarà pronta la cena”.
   
 
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