PROIBITO
Mie carissime... spero non mi odierete, ma dovevo per forza passare a recuperare i vampirozzi in Romania... non eravate curiose di sapere quale sorte sarebbe toccata loro?
I due parisiennes... beh, li ritroveremo al più presto, ora facciamo un salto e teniamo in caldo la loro storia (letteralmente *in caldo*.... :-P)
Cmq vi rivelo che lo scorso capitolo l'ho scritto in trance e non scherzo: totalmente sconnessa dal mio corpo e con gli occhi chiusi... ci hanno pensato le mie manuzze a trovare i tasti giusti sul pc, quindi ringraziate il mio sistema simpatico, quello antipatico e soprattutto il mio cervello che si è direttamente connesso con il pc, praticamente! ( A me Neo mi fa un baffo! AHAHAHAH!)
Spero che anche questo capitolozzo, che è moooolto importante per il seguito, sia di vostro gradimento!
Un abbraccio a tutteeeee!!!!
65 - Colpito a morte - Emmett & Rosalie
***
Emmett
***
Sapevo
per certo che sarebbe finita male.
Me
lo sentivo da tanti piccoli dettagli che, da quando avevamo messo
piede in quel castello, erano andati ad accumularsi.
Per
primo, Rose mi aveva abbandonato ed era corsa dietro Helejna con
una strana espressione dipinta sul volto. Mi ero sentito scoperto senza
lei al
mio fianco: perché avere qualcosa da proteggere dà forza... Poi c’era
stata la
strana offerta di una donna-umana che mi aveva porto un calice di
champagne e
voleva che lo bevessi con lei. Quando avevo rifiutato, mi aveva
guardato con
occhi strani e aveva sussurrato “Allora beviti il tuo sangue” che,
detto da un
umano ad un vampiro, suona parecchio male...
Terzo:
Jasper ci stava mentendo.
Sapevo
bene che non si sarebbe prostrato davanti ai due ceffi che
adesso stavano arroccati sui loro scranni come due gargoyles, ma almeno
speravo
che avrebbe posto le sue richieste con un po’ più di gentilezza.
Invece
stava ritto di fronte a loro, con aria spavalda, come un capo
militare che, in prima fila, patteggia prima dell’attacco.
-E
così vorreste che vi aiutassimo a riprendervi i vostri fratelli...-,
disse uno dei due Romeni. Chi fosse Vlad e chi Stefan non lo potevo
dire, anche
perché erano pressoché identici.
-Mia
moglie e nostro fratello-, s’incaponì Jasper, come se far
comprendere a qualcuno che non fosse uno di noi le ingarbugliate
relazioni
nella nostra famiglia fosse semplice. Lui chiamava me fratello, ed io
chiamavo
Alice sorella: dunque tra loro avrebbero dovuto essere fratelli, come
io e
Rose, eppure... ci ostinavamo ad attribuirci il ruolo del cuore e non
quello
anagrafico.
-Tua
moglie e vostro fratello-, gli fece eco uno dei due gargoyles. Poi
sghignazzò, guardò l’altro e ammiccò.
-E
noi cosa ci guadagneremmo accontentando la vostra richiesta, se non
il vantaggio di scatenare l’ira dei Volturi?-, domandò mellifluo e
agghiacciante.
Già,
cosa ci guadagnano loro ad aiutarci, Jazz? Te la sei preparata una
risposta convincente a questa domanda? Se lo chiedono a me, io non ho
una
spiegazione valida, perché non lo so, non lo capisco il motivo per cui
siamo
qui, a rischiare le penne in questo posto che mette i brividi,
illuminato solo
da brutte candele color sangue rappreso e pieno zeppo di ragnatele.
-Io
non voglio solo liberare mia moglie e mio fratello: voglio
annientare i Volturi e penso che sia un desiderio anche vostro... o
sbaglio?-,
fece un passo avanti e spostò il peso su una gamba, incrociando le
braccia al
petto, come uno che sta contrattando per l’acquisto di un tappeto. La
sua ombra
creata dalle candele tremolava a terra, vicino a me, che però, forse,
tremavo
di più.
-E’
un desiderio comune a gran parte dei vampiri del pianeta-, rispose
con noncuranza uno dei due capitelli in pelle ex-umana e si mise comodo
sul suo
trono, in attesa di un’ulteriore offerta.
-Più
comune tra chi ha perso un fratello per mano loro... Al momento
siamo tutti sulla stessa barca: per quel che ne so, la mia ricerca
potrebbe
diventare una vendetta, se scoprissi che Alice o Edward sono stati
uccisi...-,
il Romeno che non aveva ancora parlato alzò un sopracciglio, sentendo
pronunciare i nomi dei nostri fratellini e, avrei potuto giurarlo,
scambiò una
fugace occhiata con qualcuno di quelli che stavano alla nostra destra,
lungo il
muro esterno della sala. Un vampiro vestito tutto di nero.
-Alice
ed Edward, dici?-, parlò il primo Romeno e si piegò leggermente
in avanti, come se la sua attenzione fosse finalmente stata stuzzicata.
Jasper
annuì, non poco sorpreso.
-Quegli
Alice ed Edward che posseggono poteri non comuni ai
vampiri e che fanno parte della Guardia dei Volturi?-, domandò: la sua
sembrava
una domanda a trabocchetto, di quelle che fanno i professori quando
vogliono
buttare fuori ad un esame uno studente non molto diligente.
-Non
sapevo che fossero entrati nella Guardia... ma quindi avete
notizie su di loro?-, Jasper parlò d’impulso, palesando un’emozione che
sicuramente gli si sarebbe ritorta contro. Ci si sarebbe ritorta
contro...
-Beh...
non proprio...-, il vampiro dai capelli neri e la pelle
sottilissima sghignazzò e passò la parola al fratello, con un cenno del
capo.
-E
quand’anche vi aiutassimo a liberare Alice ed Edward Cullen... a noi
cosa ne verrebbe? I loro servigi potrebbero essere interessanti...-,
cosa??
Volevano aiutarci per prendersi loro i nostri fratelli??
-Non
ci pensare nemmeno!-, la mia voce fu più rapida del mio cervello e
in un istante una trentina di occhi si voltarono verso di me.
-Emmett
Cullen!-, esclamò il Romeno, sorridendomi sornione, -Vedo che
scorre sangue fresco nelle tue vene! Cosa ti sei mangiato prima di
venire qui?
Ratti? Pernici? Volpi?-, il Romeno rise sguaiatamente e la mia testa
crollò sul
petto, annientata. Dovevo solo starmente zitto... e ingoiare.
-D’accordo:
non abbiamo alcuna intenzione di prendere tra noi quei due,
quindi non preoccupatevi... Ma la tua impulsività potrebbe esserci
utile
comunque... Quando vi aiuteremo ad entrare a Volterra, se
vi aiuteremo, e libereremo quei
due piccioncini,
qualcosa dovrete
pur fare, voi due!-, rise ancora, io, invece, vidi l’espressione di
Jasper alle
sue parole e mi sentii morire...
-Cosa
hai detto?-, ringhiò al suo indirizzo, stringendo i pugni.
-Ho
detto che qualcosa dovrete pur fare, Jasper... anche se... beh,
forse non vorrai più liberare tua moglie, quando saprai la verità...-,
allora
avevamo sentito bene! Ci stavano nascondendo qualcosa... e io avevo capito cosa, e
pure Jasper!
Dovevo
portarlo via di là prima che scoppiasse la bomba,
immediatamente!
-Vieni,
non voglio stare più a sentire i vaneggiamenti di queste mummie
a lungo-, ringhiai afferrandolo per un braccio, sperando che non si
accorgesse
del terrore che scorreva nelle mie vene. Incrociai il suo sguardo
d’acciaio:
occhi neri come un pozzo senza fine balenavano fiammeggiando di ira
taciuta.
-Parla!-,
tuonò e persino i due barbagaianni appollaiati sui trespoli
sussultarono.
-E’
lei, Alice?-, disse, mostrandoci una foto a colori del nostro
folletto, gli occhi purpurei, lo sguardo vacuo, il sorriso ebete sul
volto.
Jasper annuì, tremando.
-Così
lei sarebbe tua moglie?-, lo schernì
l’altro Romeno.
Non volevo sentire una parola di più, dovevo portare via mio fratello
prima che
andassero avanti.
-Andiamo,
Jasper!-, ordinai, ma si scrolò da me.
-Tu
menti! Tu vuoi ingannarci! Lei non è tua moglie, perché questa
vampira è andata in sposa ad Edward Cullen otto anni fa! E posso
garantirti che
nessuno l’ha costretta, né lei, né lui-
-Mai
vista una cerimonia più rapida: gli sposi non
vedevano l’ora di chiudersi nella loro stanza per riprendere quello che
erano
stati costretti ad interrompere per la cerimonia -
-Propio
una coppia affiatata e piena di passione!-
Dissero
tutto rapidamente, senza che nessuno potesse interromperli:
sembravano battute preparate a tavolino. Doveva essere così-, Jasper era
rimasto immobile, forse anche lui aveva pensato lo stesso. Almeno me lo
auguravo...
-State
mentendo-, li sfidai e strattonai ancora Jasper, per portarlo
via da lì.
-Lasciami-,
mormorò con tono cui non si poteva disubbidire. Fece un
passo verso di loro e contemporaneamente il vampiro che avevo notato
prima si
avvicinò a lui.
-Non
mi credi, Jasper Whitlock? Guarda con i tuoi occhi, allora-, il
Principe comandò qualcosa al vampiro in nero e lui afferrò la mano di
Jasper e
poi la mia, dando inizio ad un viaggio nei ricordi che aveva registrato
in anni
di vita.
Fu
come ritrovarsi catapultati dentro un universo parallelo, dentro la
testa di un’altra persona, assistendo dal suo punto di vista agli
eventi che
aveva vissuto.
Ci
mostrò le mura di Volterra, la torre del Palazzo, gli ampi saloni.
Poi li vidi.
Edward
ed Alice, soli, in disparte in un angolo di paradiso, un
giardino delle rose. Lei stava seduta a terra, sull’erba, china su
Edward, che
era disteso sulle sue ginocchia. Ridevano, sembravano felici. Si
baciavano con
dolcezza, prima, poi il trasporto aumentava, finché lui si sollevava e
la
prendeva tra le sue braccia, toccando il suo corpo attraverso i vestiti.
La
visione cambiò e mostrò sempre i miei fratelli nel salone addobbato,
che si scambiavano promesse di amore eterno, che ridevano, scherzavano,
correvano via abbracciati, si chiudevano nella loro stanza e poi... non
occorreva vedere, per capire quello che il vampiro aveva udito
attraverso il
legno sottile della porta.
La
presa sul mio polso si fece più salda, la mia volontà era annientata
dalle visioni che stavano fluendo da quella mano alla mia mente.
Di
nuovo Edward ed Alice, a caccia, in una danza tra gli alberi
sensuale ed erotica, ed infine, dopo, di nuovo il salone.
Alice
non era accanto ad Edward: lui sedeva in mezzo a tre vampiri
dall’aspetto potente. Era uno di loro. D’un tratto Alice si accasciava
a terra,
inerme, Edward accorreva da lei, per sostenerla, urlava qualcosa, poi
diceva di
allontanarsi da
sua moglie.
La baciava sulla bocca,
la portava via.
Poi
tutto cambiò e al posto della solare Volterra ci apparve Londra,
piovosa e malinconica e quattro vampiri accampati lungo il Tamigi:
eravamo noi,
io, Rose, Jazz e la mamma. Sapevo cosa sarebbe successo: una volpe
sarebbe
apparsa e con un balzo Jasper l’avrebbe afferrata e porta a Rosalie,
smunta dalla
fame. La volpe apparve ed esattamente come era accaduto, Jasper la
fermò, le
spezzò il collo e la diede a Rose, per berne il sangue caldo.
Poi
ecco Jasper e la piccola vampira che assomigliava ad Alice, il
momento in cui la liberò, dopo averla trasformata, quando lei lo
graffiò con
unghie velenose e scappò via. Esme e Rosalie che ringhiavano contro
un’altra
sventurata, colpevole solo di ricordare Alice; Jasper che ci comunicava
che
saremmo partiti per trovare i Romeni, l’addio di Esme, l’ingresso alla
trattoria
dove avevamo conosciuto la vecchia Helejna, il nostro arrivo al
castello,
l’ingresso nel salone...
Era
tutto vero: erano i ricordi di un testimone oculare dal potere di
mostrare quello che i suoi occhi avevano visto e il suo cervello
registrato.
Era
tutto vero: Alice aveva dimenticato Jasper e aveva scelto Edward,
come negli incubi più neri di mio fratello, come mi aveva confessato di
temere,
quando l’aveva persa.
Le
visioni cessarono e il vampiro si staccò da noi. Sbattei gli occhi
per riprendere possesso della realtà che mi circondava: Jasper era
caduto in
ginocchio, accanto a me, con i palmi poggiati per terra e i capelli
leonini
ricadenti sul volto prostrato a terra.
Il
suo grido di dolore squarciò l’aria, come il grido di un combattente
colpito a morte.
Si
sollevò e guardò davanti a sé. Tentai di fermarlo, di trattenerlo,
trascinandolo via, ma fui colpito dal suo destro inbattibile e mi
trovai
sbalzato contro un muro, che si incrinò sotto al mio peso. Anche le mie
costole, probabilmente, si incrinarono e per la prima volta dopo tanto
tempo
provai dolore fisico.
Con
occhi appannati lo vidi scagliarsi contro il vampiro in nero e
afferrarlo per il collo. Prese aria, lentamente, come se per ogni
soffio in più
la sua rabbia si potesse alimentare e servirgli la forza necessaria a
vomitare
la sua ira. Parlò altrettanto lentamente, avvelenando ogni singola
sillaba
della sua frase.
-Se
ci farete entrare a Volterra, giuro che vi aiuterò a
sterminare personalmente tutti i Volturi: giuro che non rimarrà vivo
neanche un vampiro della Guardia. Giuro che sarò pronto ad ammazzarli
con le
mie stesse mani. Tutti... e per ultimi... loro due...-
Sui
volti dei due Principi Romeni si dipensero dei sorrisi soddisfatti;
su quello di Jasper, sfigurato dall’ira, apparve un ghigno malefico e
la sua
risata isterica riempì l’aria. Lasciò andare il vampiro che tenva tra i
suoi
artigli
La
battaglia aveva avuto inizio. Dovevo avvertire Rosalie di mettersi
in salvo e di non dare credito alle maldicenze che avrebbe ascoltato:
dovevamo
riunire la nostra famiglia e salvare Alice ed Edward dalla furia
omicida di
Jasper, sostenuta dai piani sanguinari dei malvagi Romeni.
***
Rosalie
***
Emm
uscì barcollando dalla grande sala scura. Corsi verso di lui e lo
sostenni: era stato prodotto da lui quel boato che aveva fatto tremare
i
lampadari di cristallo in tutto il castello?
-Amore
mio... chi ti ha fatto questo?-, aveva un profondo taglio sulla
schiena, dove probabilmente aveva battuto e la maglia era chiazzata di
sangue
rosso scuro.
-Ti
amo, Rose-, disse solamente e si aggrappò a me, cercando di
spingermi lontano, come per sfuggire a qualcosa, o a qualcuno. Ma
nessuno li
stava inseguendo.
Non avevo capito che voleva
proteggermi da mio fratello.
-Quello
che sentirai... non credere... non lasciarti travolgere
dall’ira... resta con me, proteggi la nostra famiglia-, mi disse,
ansimando, il
mio amore. Non l’avevo mai visto in quelle condizioni.
Uscimmo
in fretta dal castello, passammo dalle guardie che ci porsero
le nostre cose.
-Tienitelo-,
sibilai, afferrando i telefoni e lasciandogli le chiavi
del taxi e corsi via, tenendo Emm per la vita, sostenendo il suo peso
verso il
bosco. Alle nostre spalle, i passi agili e affrettati di Jasper
tenevano il
ritmo, come un cacciatore sadico, mentre una inspiegabile paura si
impadroniva
di me.
Ci
fermammo in una radura poco distante.
Da
qualche parte delle campane suonarono la mezzanotte ed in lontananza
udimmo i fuochi d’artificio della festa esplodere.
-Amore...-,
feci stendere Emmett e lo baciai, cercando di controllare
l’entità delle sue ferite.
Non
me lo disse nessuno, ma fui certa, dalla sua espressione feroce,
che fosse stata opera di Jasper.
Gettai
i cellulari nell’erba: il mio cadde con il display lampeggiante
rivolto verso l’alto. Lo osservai per un istante, prima di capire cosa
fosse
successo in quella sala:
ore
23:04 del 31/12
3
chiamate senza risposta
+393219966224
Era
un prefisso italiano. Alice...
Ebbi
un capogiro, per un attimo, poi alzai lo sguardo su Jasper.
Disclaimer: i personaggi e gli argomenti trattati appartengono totalmente a S. Meyer. La storia è di mia fantasia e non intende paragonarsi a quella concepita e pubblicata da S. Meyer.
***
Twilight, New Moon, Bella Swan, i Cullen, i Volturi, Stefan e Vlad, il Clan di Denali, il Wolf Pack dei Quileute sono copyright di Stephenie Meyer. © Tutti i diritti riservati.
La
storia
narrata di 'Proibito', le circostanze e quanto non appartiene a
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consapevole e concorde a che la fanfic venga pubblicata su
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Siete state ben 11... sono commossa, era così tanto che non vedevo un numero a due cifre!!!
Passiamo a ringraziare brevemente tutte voi!
Recensione di Kira_chan88, fatta il 18/06/2009 - 03:39PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Grazie per le tue parole! Desolata, ma la storia riprenderà a breve: per ora corriamo a vedere che accade in Romania! Anche a me Marcus piace... ho grandi progetti per lui! :-P |
Recensione di eka, fatta il 17/06/2009 - 10:46PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata No, visto che ieri è andata bene con i tacchi, nonostante la corsa sul marmo della stazione di Milano durante l’acquazzone, Bella si merita almeno un tacco 10! :-P Stai passando al lato oscuro della Forza, se cerchi i Volturi! Ciao Ciao!!! |
Recensione di Helen Cullen, fatta il 17/06/2009 - 02:55PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Ciao Elena... ritieniti responsabile del ritardo di pubblicazione, vista la megarecensione che mi hai lasciata!! XD! Scherzo, ovviamente, mi fa solo piacerissimo!!! Sono molto contenta che ti sia piaciuto così tanto lo scorso capitolo e... spero che quando andrò avanti i bollori aumentino: posso usarti come bollitometro? Visto che sono sempre insicura quando descrivo di amore passionale o sesso... La donna che incontrano... eheh... vedremo... Dove mi spuntano le idee su di lui? Vuoi saperlo davvero? Non lo so: forse è solo la mia immaginazione, forse il sorrisetto (e ORA lo scrivo) sghembo che Peter Facinelli a volte fa nei video e nel tf, forse perché mi ispiro anche a Matthew McConaughey, che è così scanzonato e provocante, forse perché... boh... mi viene così! Per il seguito.. resta sintonizzata su TeleProibito! Baci!!! |
Recensione di matrix, fatta il 17/06/2009 - 11:44AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Carissima… addirittura meglio di quello che ti aspettavi? E’ un onore per me! Spero che il seguito, che arriverà tra qualche capitolo non ti deluda… sai, non mi sento a mio agio a scrivere capitoli come quello che ho scritto… o meglio, diciamo che ho un po’ di imbarazzo a farlo e non mi piace cadere nel banale o nella scopiazzatura di scene simili narrate in altre ff che si basano solo su sensualità e sesso… e vanno anche per la maggiore! Vorresti un bambino di Bella e Carl? Eh eh… una specie di Renesmee di padre diverso? Diciamo che questo non è Breaking Dawn ed io non sono la Meyer… cmq, chissà che riserveranno i miei neuroncini a questo pubblico così caro! Un bacio e a presto! |
Recensione di greta1992 fatta il 17/06/2009 - 09:46AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Anche tu una fan dell’ascensore! :-P Mi informerò se è così comodo come l’ho descritto… però dice che il vampiro non è di corredo alla pulsantiera, sicché vorrei evitare di fare il viaggio a vuoto! :-P Grazie mille per la tua recensione e a prestissimo!!! |
Recensione di Angie Cow fatta il 17/06/2009 - 02:58AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Se scrivi bene come nelle recensioni, se leggessi qualcosa di tuo, penso che ne sarei gratificata lo stesso! ^__^ Non ho capito una cosa, però: la lettura del capitolo ha aiutato a dormire o ti ha tenuta sveglia tutta la notte dopo? :-P Il capitolo dici che è carico di raffinatezza ed eleganza? Sapessi in che condizioni l’ho scritto diresti che è un miracolo che sia uscito qualcosa di buono! Un godimento per chi legge… wow!!!! Grazie e a presto e grazie per la puntualità nelle tue recensioni che mi fanno davvero tanto piacere! Un bacio! |
Recensione di frufru123, fatta il 17/06/2009 - 02:14AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Hai una tua teoria sulla ff e su quanto ha fatto Carl a Bella… non porre limiti alle tue teorie e intuizioni, che non saresti la prima ad osare e ad azzeccare con secoli di anticipo qualcosa che io avevo nascosto bene! Comunque circa la circostanza in questione… beh, da qualche parte nella ff ho già parlato di qualcosa di simile… Se mai pubblicherò un libro, sappi che verrò a cercarti per controllare se l’hai comprato! XD Pazienza se vuoi sapere il resto della storia… intanto goditi questi fatti rumeni! Grazie per avermi iniziata a seguire con questo entusiasmo e a presto! |
Recensione di eli1414, fatta il 16/06/2009 - 11:09PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Tutte a sperare che succeda il fattaccio tra Bella e Carl… e Alice??? Poraccia, poi si sentirebbe fallita per davvero… La risposta la scoprirai più avanti… continua a leggere e vedrai che non resterai insoddisfatta, qualcosa di ganzo ve lo invento comunque vada! Grazie mille e alla prossima! |
Recensione di perlapeppa, fatta il 16/06/2009 - 09:31PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Fiore! Sei rimasta soddisfatta dalla festa sulla Torre Eiffel? Dici che avrebbero consumato lì, davanti a tutti? T’immagini! Magari in un angolino appartato, o nelle toilette a 5 stelle! Ho pensato per un po’ di far premere il magico pulsante ‘ALT’ dell’ascensore, poi ho detto… così mandano i pompieri e sai che figuraccia! Felice di vedere che il tango ispirava sesso… considerando che non sono brava a scrivere questi capitoli e che sono la negazione più totale del ballo (e questo mi preoccupa e non poco…) è un gran complimento! Tutte a rinfacciarmi che i due li ho tenuti troppo a stecchetto… oh, ma io devo lasciare spazio anche agli altri vampirini, eh! :-P Ti ringrazio come semrpe per la recensione e spero di non deluderti, o piccola Sherlock Holmes! ;) |
Recensione di usagi89, fatta il 16/06/2009 - 08:50PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Beh, il Carlisle originale (non me ne vogliano i puristi e la Meyer) è un po’ un cetriolo messo lì… una cornice bellissima alla sua esistenza e un personaggio limitato a fare diagnosi mediche e sorrisini molto ‘polite’ e di circostanza! Questo… beh, è un po’ più umano, diciamo… è quello che volevo regalare al personaggio! Grazie per aver recensito e a presto! |
Recensione di sarapastu, fatta il 18/06/2009 - 06:30PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata Anche tu per il tasto ‘ALT’… ne faremo un fan club, che dite? ;-) A quali altri ti riferisci? Vuoi sapere che fine hanno fatto i tuoi Emmino e Rosellina? Eccoti accontentata ma cherie! Per altri POV, chiedi e sarai accontentata! Venghino signore, venghino: POV in offerta per tutti!!!! PS: sulla scommessa… beh, stavolta ho giocato sporco io! Ahahahaa!! |
Un abbraccio a tutti e grazie davvero di cuore!
♥♥♥
Ciao a tutti quelli che mi seguono E recensiscono e...
(cambio slogan)
Il Signore disse:
andate e moltiplicatevi...
A tutti gli altri:
CORAGGIO!!!!
A ME FA PIACERE SCRIVERE PER LA VOSTRA GIOIA,
MA NON MERITANO UN PO' DI GIOIA ANCHE GLI SCRITTORI?
Ciao e cmq grazie!