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Autore: Florence    18/06/2009    6 recensioni
"Io, Carlisle Cullen, non avevo mai capito cosa significasse davvero cogliere un frutto proibito. Non fino a quando l'avevo incontrata di nuovo, dieci anni dopo e la dolcezza di quella mela mi aveva rapito. Quello che mi accadrà, sarà solo colpa mia, colpa dell'uomo che è sopravvissuto dentro al vampiro e di lei che, inaspettatamente, ha scaldato il mio cuore spezzato. Edward... perdonami..." E se a Volterra i Volturi si fossero comportati diversamente? Cosa è accaduto in dieci anni a Isabella Swan? E quale ruolo ha Carlisle in tutto questo? (What if... che prende l'avvio dalla fine di "New Moon" di S. Meyer)
Genere: Malinconico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Proibito' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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Proibito-65


PROIBITO


Mie carissime... spero non mi odierete, ma dovevo per forza passare a recuperare i vampirozzi in Romania... non eravate curiose di sapere quale sorte sarebbe toccata loro?
I due parisiennes... beh, li ritroveremo al più presto, ora facciamo un salto e teniamo in caldo la loro storia (letteralmente *in caldo*.... :-P)

Cmq vi rivelo che lo scorso capitolo l'ho scritto in trance e non scherzo: totalmente sconnessa dal mio corpo e con gli occhi chiusi... ci hanno pensato le mie manuzze a trovare i tasti giusti sul pc, quindi ringraziate il mio sistema simpatico, quello antipatico e soprattutto il mio cervello che si è direttamente connesso con il pc, praticamente! ( A me Neo mi fa un baffo! AHAHAHAH!)

Spero che anche questo capitolozzo, che è moooolto importante per il seguito, sia di vostro gradimento!

Un abbraccio a tutteeeee!!!!
ANGOLO PROMOZIONALE: VI SEGNALO 'SORELLE', LA MIA ULTIMA ONE-SHOT CON CUI HO PARTECIPATO AD UN CONCORSO SU TWILIGHT!

Ed ora... Buona Lettura! ^__^

65 - Colpito a morte - Emmett & Rosalie

***

Emmett

***

Sapevo per certo che sarebbe finita male.

Me lo sentivo da tanti piccoli dettagli che, da quando avevamo messo piede in quel castello, erano andati ad accumularsi.

Per primo, Rose mi aveva abbandonato ed era corsa dietro Helejna con una strana espressione dipinta sul volto. Mi ero sentito scoperto senza lei al mio fianco: perché avere qualcosa da proteggere dà forza... Poi c’era stata la strana offerta di una donna-umana che mi aveva porto un calice di champagne e voleva che lo bevessi con lei. Quando avevo rifiutato, mi aveva guardato con occhi strani e aveva sussurrato “Allora beviti il tuo sangue” che, detto da un umano ad un vampiro, suona parecchio male...

Terzo: Jasper ci stava mentendo.

Sapevo bene che non si sarebbe prostrato davanti ai due ceffi che adesso stavano arroccati sui loro scranni come due gargoyles, ma almeno speravo che avrebbe posto le sue richieste con un po’ più di gentilezza.

Invece stava ritto di fronte a loro, con aria spavalda, come un capo militare che, in prima fila, patteggia prima dell’attacco.

-E così vorreste che vi aiutassimo a riprendervi i vostri fratelli...-, disse uno dei due Romeni. Chi fosse Vlad e chi Stefan non lo potevo dire, anche perché erano pressoché identici.

-Mia moglie e nostro fratello-, s’incaponì Jasper, come se far comprendere a qualcuno che non fosse uno di noi le ingarbugliate relazioni nella nostra famiglia fosse semplice. Lui chiamava me fratello, ed io chiamavo Alice sorella: dunque tra loro avrebbero dovuto essere fratelli, come io e Rose, eppure... ci ostinavamo ad attribuirci il ruolo del cuore e non quello anagrafico.

-Tua moglie e vostro fratello-, gli fece eco uno dei due gargoyles. Poi sghignazzò, guardò l’altro e ammiccò.

-E noi cosa ci guadagneremmo accontentando la vostra richiesta, se non il vantaggio di scatenare l’ira dei Volturi?-, domandò mellifluo e agghiacciante.

Già, cosa ci guadagnano loro ad aiutarci, Jazz? Te la sei preparata una risposta convincente a questa domanda? Se lo chiedono a me, io non ho una spiegazione valida, perché non lo so, non lo capisco il motivo per cui siamo qui, a rischiare le penne in questo posto che mette i brividi, illuminato solo da brutte candele color sangue rappreso e pieno zeppo di ragnatele.

-Io non voglio solo liberare mia moglie e mio fratello: voglio annientare i Volturi e penso che sia un desiderio anche vostro... o sbaglio?-, fece un passo avanti e spostò il peso su una gamba, incrociando le braccia al petto, come uno che sta contrattando per l’acquisto di un tappeto. La sua ombra creata dalle candele tremolava a terra, vicino a me, che però, forse, tremavo di più.

-E’ un desiderio comune a gran parte dei vampiri del pianeta-, rispose con noncuranza uno dei due capitelli in pelle ex-umana e si mise comodo sul suo trono, in attesa di un’ulteriore offerta.

-Più comune tra chi ha perso un fratello per mano loro... Al momento siamo tutti sulla stessa barca: per quel che ne so, la mia ricerca potrebbe diventare una vendetta, se scoprissi che Alice o Edward sono stati uccisi...-, il Romeno che non aveva ancora parlato alzò un sopracciglio, sentendo pronunciare i nomi dei nostri fratellini e, avrei potuto giurarlo, scambiò una fugace occhiata con qualcuno di quelli che stavano alla nostra destra, lungo il muro esterno della sala. Un vampiro vestito tutto di nero.

-Alice ed Edward, dici?-, parlò il primo Romeno e si piegò leggermente in avanti, come se la sua attenzione fosse finalmente stata stuzzicata. Jasper annuì, non poco sorpreso.

-Quegli Alice ed Edward che posseggono poteri non comuni ai vampiri e che fanno parte della Guardia dei Volturi?-, domandò: la sua sembrava una domanda a trabocchetto, di quelle che fanno i professori quando vogliono buttare fuori ad un esame uno studente non molto diligente.

-Non sapevo che fossero entrati nella Guardia... ma quindi avete notizie su di loro?-, Jasper parlò d’impulso, palesando un’emozione che sicuramente gli si sarebbe ritorta contro. Ci si sarebbe ritorta contro...

-Beh... non proprio...-, il vampiro dai capelli neri e la pelle sottilissima sghignazzò e passò la parola al fratello, con un cenno del capo.

-E quand’anche vi aiutassimo a liberare Alice ed Edward Cullen... a noi cosa ne verrebbe? I loro servigi potrebbero essere interessanti...-, cosa?? Volevano aiutarci per prendersi loro i nostri fratelli??

-Non ci pensare nemmeno!-, la mia voce fu più rapida del mio cervello e in un istante una trentina di occhi si voltarono verso di me.

-Emmett Cullen!-, esclamò il Romeno, sorridendomi sornione, -Vedo che scorre sangue fresco nelle tue vene! Cosa ti sei mangiato prima di venire qui? Ratti? Pernici? Volpi?-, il Romeno rise sguaiatamente e la mia testa crollò sul petto, annientata. Dovevo solo starmente zitto... e ingoiare.

-D’accordo: non abbiamo alcuna intenzione di prendere tra noi quei due, quindi non preoccupatevi... Ma la tua impulsività potrebbe esserci utile comunque... Quando vi aiuteremo ad entrare a Volterra, se vi aiuteremo, e libereremo quei due piccioncini, qualcosa dovrete pur fare, voi due!-, rise ancora, io, invece, vidi l’espressione di Jasper alle sue parole e mi sentii morire...

-Cosa hai detto?-, ringhiò al suo indirizzo, stringendo i pugni.

-Ho detto che qualcosa dovrete pur fare, Jasper... anche se... beh, forse non vorrai più liberare tua moglie, quando saprai la verità...-, allora avevamo sentito bene! Ci stavano nascondendo qualcosa...  e io avevo capito cosa, e pure Jasper!

Dovevo portarlo via di là prima che scoppiasse la bomba, immediatamente!

-Vieni, non voglio stare più a sentire i vaneggiamenti di queste mummie a lungo-, ringhiai afferrandolo per un braccio, sperando che non si accorgesse del terrore che scorreva nelle mie vene. Incrociai il suo sguardo d’acciaio: occhi neri come un pozzo senza fine balenavano fiammeggiando di ira taciuta.

-Parla!-, tuonò e persino i due barbagaianni appollaiati sui trespoli sussultarono.

-E’ lei, Alice?-, disse, mostrandoci una foto a colori del nostro folletto, gli occhi purpurei, lo sguardo vacuo, il sorriso ebete sul volto. Jasper annuì, tremando.

-Così lei sarebbe tua moglie?-, lo schernì l’altro Romeno. Non volevo sentire una parola di più, dovevo portare via mio fratello prima che andassero avanti.

-Andiamo, Jasper!-, ordinai, ma si scrolò da me.

-Tu menti! Tu vuoi ingannarci! Lei non è tua moglie, perché questa vampira è andata in sposa ad Edward Cullen otto anni fa! E posso garantirti che nessuno l’ha costretta, né lei, né lui-

-Mai vista una cerimonia più rapida: gli sposi non vedevano l’ora di chiudersi nella loro stanza per riprendere quello che erano stati costretti ad interrompere per la cerimonia -

-Propio una coppia affiatata e piena di passione!-

Dissero tutto rapidamente, senza che nessuno potesse interromperli: sembravano battute preparate a tavolino. Doveva essere così-, Jasper era rimasto immobile, forse anche lui aveva pensato lo stesso. Almeno me lo auguravo...

-State mentendo-, li sfidai e strattonai ancora Jasper, per portarlo via da lì.

-Lasciami-, mormorò con tono cui non si poteva disubbidire. Fece un passo verso di loro e contemporaneamente il vampiro che avevo notato prima si avvicinò a lui.

-Non mi credi, Jasper Whitlock? Guarda con i tuoi occhi, allora-, il Principe comandò qualcosa al vampiro in nero e lui afferrò la mano di Jasper e poi la mia, dando inizio ad un viaggio nei ricordi che aveva registrato in anni di vita.

 

Fu come ritrovarsi catapultati dentro un universo parallelo, dentro la testa di un’altra persona, assistendo dal suo punto di vista agli eventi che aveva vissuto.

Ci mostrò le mura di Volterra, la torre del Palazzo, gli ampi saloni. Poi li vidi.

Edward ed Alice, soli, in disparte in un angolo di paradiso, un giardino delle rose. Lei stava seduta a terra, sull’erba, china su Edward, che era disteso sulle sue ginocchia. Ridevano, sembravano felici. Si baciavano con dolcezza, prima, poi il trasporto aumentava, finché lui si sollevava e la prendeva tra le sue braccia, toccando il suo corpo attraverso i vestiti.

La visione cambiò e mostrò sempre i miei fratelli nel salone addobbato, che si scambiavano promesse di amore eterno, che ridevano, scherzavano, correvano via abbracciati, si chiudevano nella loro stanza e poi... non occorreva vedere, per capire quello che il vampiro aveva udito attraverso il legno sottile della porta.

La presa sul mio polso si fece più salda, la mia volontà era annientata dalle visioni che stavano fluendo da quella mano alla mia mente.

Di nuovo Edward ed Alice, a caccia, in una danza tra gli alberi sensuale ed erotica, ed infine, dopo, di nuovo il salone.

Alice non era accanto ad Edward: lui sedeva in mezzo a tre vampiri dall’aspetto potente. Era uno di loro. D’un tratto Alice si accasciava a terra, inerme, Edward accorreva da lei, per sostenerla, urlava qualcosa, poi diceva di allontanarsi da sua moglie. La baciava sulla bocca, la portava via.

 

Poi tutto cambiò e al posto della solare Volterra ci apparve Londra, piovosa e malinconica e quattro vampiri accampati lungo il Tamigi: eravamo noi, io, Rose, Jazz e la mamma. Sapevo cosa sarebbe successo: una volpe sarebbe apparsa e con un balzo Jasper l’avrebbe afferrata e porta a Rosalie, smunta dalla fame. La volpe apparve ed esattamente come era accaduto, Jasper la fermò, le spezzò il collo e la diede a Rose, per berne il sangue caldo.

Poi ecco Jasper e la piccola vampira che assomigliava ad Alice, il momento in cui la liberò, dopo averla trasformata, quando lei lo graffiò con unghie velenose e scappò via. Esme e Rosalie che ringhiavano contro un’altra sventurata, colpevole solo di ricordare Alice; Jasper che ci comunicava che saremmo partiti per trovare i Romeni, l’addio di Esme, l’ingresso alla trattoria dove avevamo conosciuto la vecchia Helejna, il nostro arrivo al castello, l’ingresso nel salone...

 

Era tutto vero: erano i ricordi di un testimone oculare dal potere di mostrare quello che i suoi occhi avevano visto e il suo cervello registrato.

 

Era tutto vero: Alice aveva dimenticato Jasper e aveva scelto Edward, come negli incubi più neri di mio fratello, come mi aveva confessato di temere, quando l’aveva persa.

 

Le visioni cessarono e il vampiro si staccò da noi. Sbattei gli occhi per riprendere possesso della realtà che mi circondava: Jasper era caduto in ginocchio, accanto a me, con i palmi poggiati per terra e i capelli leonini ricadenti sul volto prostrato a terra.

Il suo grido di dolore squarciò l’aria, come il grido di un combattente colpito a morte.

 

Si sollevò e guardò davanti a sé. Tentai di fermarlo, di trattenerlo, trascinandolo via, ma fui colpito dal suo destro inbattibile e mi trovai sbalzato contro un muro, che si incrinò sotto al mio peso. Anche le mie costole, probabilmente, si incrinarono e per la prima volta dopo tanto tempo provai dolore fisico.

Con occhi appannati lo vidi scagliarsi contro il vampiro in nero e afferrarlo per il collo. Prese aria, lentamente, come se per ogni soffio in più la sua rabbia si potesse alimentare e servirgli la forza necessaria a vomitare la sua ira. Parlò altrettanto lentamente, avvelenando ogni singola sillaba della sua frase.

-Se ci farete entrare a Volterra, giuro che vi aiuterò a sterminare personalmente tutti i Volturi: giuro che non rimarrà vivo neanche un vampiro della Guardia. Giuro che sarò pronto ad ammazzarli con le mie stesse mani. Tutti... e per ultimi... loro due...-

 

Sui volti dei due Principi Romeni si dipensero dei sorrisi soddisfatti; su quello di Jasper, sfigurato dall’ira, apparve un ghigno malefico e la sua risata isterica riempì l’aria. Lasciò andare il vampiro che tenva tra i suoi artigli

 

La battaglia aveva avuto inizio. Dovevo avvertire Rosalie di mettersi in salvo e di non dare credito alle maldicenze che avrebbe ascoltato: dovevamo riunire la nostra famiglia e salvare Alice ed Edward dalla furia omicida di Jasper, sostenuta dai piani sanguinari dei malvagi Romeni.

 

 

***

Rosalie

***

 

Emm uscì barcollando dalla grande sala scura. Corsi verso di lui e lo sostenni: era stato prodotto da lui quel boato che aveva fatto tremare i lampadari di cristallo in tutto il castello?

-Amore mio... chi ti ha fatto questo?-, aveva un profondo taglio sulla schiena, dove probabilmente aveva battuto e la maglia era chiazzata di sangue rosso scuro.

-Ti amo, Rose-, disse solamente e si aggrappò a me, cercando di spingermi lontano, come per sfuggire a qualcosa, o a qualcuno. Ma nessuno li stava inseguendo.

Non avevo capito che voleva proteggermi da mio fratello.

-Quello che sentirai... non credere... non lasciarti travolgere dall’ira... resta con me, proteggi la nostra famiglia-, mi disse, ansimando, il mio amore. Non l’avevo mai visto in quelle condizioni.

Uscimmo in fretta dal castello, passammo dalle guardie che ci porsero le nostre cose.

-Tienitelo-, sibilai, afferrando i telefoni e lasciandogli le chiavi del taxi e corsi via, tenendo Emm per la vita, sostenendo il suo peso verso il bosco. Alle nostre spalle, i passi agili e affrettati di Jasper tenevano il ritmo, come un cacciatore sadico, mentre una inspiegabile paura si impadroniva di me.

Ci fermammo in una radura poco distante.

Da qualche parte delle campane suonarono la mezzanotte ed in lontananza udimmo i fuochi d’artificio della festa esplodere.

-Amore...-, feci stendere Emmett e lo baciai, cercando di controllare l’entità delle sue ferite.

Non me lo disse nessuno, ma fui certa, dalla sua espressione feroce, che fosse stata opera di Jasper.

Gettai i cellulari nell’erba: il mio cadde con il display lampeggiante rivolto verso l’alto. Lo osservai per un istante, prima di capire cosa fosse successo in quella sala:

 

ore 23:04 del 31/12

3 chiamate senza risposta

+393219966224

 

Era un prefisso italiano. Alice...

 

Ebbi un capogiro, per un attimo, poi alzai lo sguardo su Jasper.

 


***

 ... to be continued...

 

***

Disclaimer: i personaggi e gli argomenti trattati appartengono totalmente a S. Meyer. La storia è di mia fantasia e non intende paragonarsi a quella concepita e pubblicata da S. Meyer.

***

Twilight, New Moon, Bella Swan, i Cullen, i Volturi, Stefan e Vlad, il Clan di Denali, il Wolf Pack dei Quileute sono copyright di Stephenie Meyer. © Tutti i diritti riservati.

La storia narrata di 'Proibito', le circostanze e quanto non appartiene a Stephenie Meyer è di invenzione dell'autrice della storia che è consapevole e concorde a che la fanfic venga pubblicata su questo sito. Prima di scaricare i files che la compongono, ricordate che non è consentito né il loro uso pubblico, né pubblicarli altrove, né la modifica integrale o di parti di essi, specialmente senza permesso! Ogni violazione sarà segnalata al sito che ospita il plagio e verrà fatta rimuovere.
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Molte grazie a chi ha commentato lo scorso capitolo!!! ^__^
Siete state ben 11... sono commossa, era così tanto che non vedevo un numero a due cifre!!!
Passiamo a ringraziare brevemente tutte voi!

Recensione di Kira_chan88, fatta il 18/06/2009 - 03:39PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Grazie per le tue parole! Desolata, ma la storia riprenderà a breve: per ora corriamo a vedere che accade in Romania! Anche a me Marcus piace... ho grandi progetti per lui! :-P

Recensione di eka, fatta il 17/06/2009 - 10:46PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


No, visto che ieri è andata bene con i tacchi, nonostante la corsa sul marmo della stazione di Milano durante l’acquazzone, Bella si merita almeno un tacco 10! :-P Stai passando al lato oscuro della Forza, se cerchi i Volturi! Ciao Ciao!!!

Recensione di Helen Cullen, fatta il 17/06/2009 - 02:55PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Ciao Elena... ritieniti responsabile del ritardo di pubblicazione, vista la megarecensione che mi hai lasciata!! XD! Scherzo, ovviamente, mi fa solo piacerissimo!!! Sono molto contenta che ti sia piaciuto così tanto lo scorso capitolo e... spero che quando andrò avanti i bollori aumentino: posso usarti come bollitometro? Visto che sono sempre insicura quando descrivo di amore passionale o sesso... La donna che incontrano... eheh... vedremo... Dove mi spuntano le idee su di lui? Vuoi saperlo davvero? Non lo so: forse è solo la mia immaginazione, forse il sorrisetto (e ORA lo scrivo) sghembo che Peter Facinelli a volte fa nei video e nel tf, forse perché mi ispiro anche a Matthew McConaughey, che è così scanzonato e provocante, forse perché... boh... mi viene così! Per il seguito.. resta sintonizzata su TeleProibito! Baci!!!

Recensione di matrix, fatta il 17/06/2009 - 11:44AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Carissima… addirittura meglio di quello che ti aspettavi? E’ un onore per me! Spero che il seguito, che arriverà tra qualche capitolo non ti deluda… sai, non mi sento a mio agio a scrivere capitoli come quello che ho scritto… o meglio, diciamo che ho un po’ di imbarazzo a farlo e non mi piace cadere nel banale o nella scopiazzatura di scene simili narrate in altre ff che si basano solo su sensualità e sesso… e vanno anche per la maggiore! Vorresti un bambino di Bella e Carl? Eh eh… una specie di Renesmee di padre diverso? Diciamo che questo non è Breaking Dawn ed io non sono la Meyer… cmq, chissà che riserveranno i miei neuroncini a questo pubblico così caro! Un bacio e a presto!

Recensione di greta1992 fatta il 17/06/2009 - 09:46AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Anche tu una fan dell’ascensore! :-P Mi informerò se è così comodo come l’ho descritto… però dice che il vampiro non è di corredo alla pulsantiera, sicché vorrei evitare di fare il viaggio a vuoto! :-P Grazie mille per la tua recensione e a prestissimo!!!

Recensione di Angie Cow fatta il 17/06/2009 - 02:58AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Se scrivi bene come nelle recensioni, se leggessi qualcosa di tuo, penso che ne sarei gratificata lo stesso! ^__^ Non ho capito una cosa, però: la lettura del capitolo ha aiutato a dormire o ti ha tenuta sveglia tutta la notte dopo? :-P Il capitolo dici che è carico di raffinatezza ed eleganza? Sapessi in che condizioni l’ho scritto diresti che è un miracolo che sia uscito qualcosa di buono! Un godimento per chi legge… wow!!!! Grazie e a presto e grazie per la puntualità nelle tue recensioni che mi fanno davvero tanto piacere! Un bacio!

Recensione di frufru123, fatta il 17/06/2009 - 02:14AM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Hai una tua teoria sulla ff e su quanto ha fatto Carl a Bella… non porre limiti alle tue teorie e intuizioni, che non saresti la prima ad osare e ad azzeccare con secoli di anticipo qualcosa che io avevo nascosto bene! Comunque circa la circostanza in questione… beh, da qualche parte nella ff ho già parlato di qualcosa di simile… Se mai pubblicherò un libro, sappi che verrò a cercarti per controllare se l’hai comprato! XD Pazienza se vuoi sapere il resto della storia… intanto goditi questi fatti rumeni! Grazie per avermi iniziata a seguire con questo entusiasmo e a presto!

Recensione di eli1414, fatta il 16/06/2009 - 11:09PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Tutte a sperare che succeda il fattaccio tra Bella e Carl… e Alice??? Poraccia, poi si sentirebbe fallita per davvero… La risposta la scoprirai più avanti… continua a leggere e vedrai che non resterai insoddisfatta, qualcosa di ganzo ve lo invento comunque vada! Grazie mille e alla prossima!

Recensione di perlapeppa, fatta il 16/06/2009 - 09:31PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Fiore! Sei rimasta soddisfatta dalla festa sulla Torre Eiffel? Dici che avrebbero consumato lì, davanti a tutti? T’immagini! Magari in un angolino appartato, o nelle toilette a 5 stelle! Ho pensato per un po’ di far premere il magico pulsante ‘ALT’ dell’ascensore, poi ho detto… così mandano i pompieri e sai che figuraccia! Felice di vedere che il tango ispirava sesso… considerando che non sono brava a scrivere questi capitoli e che sono la negazione più totale del ballo (e questo mi preoccupa e non poco…) è un gran complimento! Tutte a rinfacciarmi che i due li ho tenuti troppo a stecchetto… oh, ma io devo lasciare spazio anche agli altri vampirini, eh! :-P Ti ringrazio come semrpe per la recensione e spero di non deluderti, o piccola Sherlock Holmes! ;)

Recensione di usagi89, fatta il 16/06/2009 - 08:50PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Beh, il Carlisle originale (non me ne vogliano i puristi e la Meyer) è un po’ un cetriolo messo lì… una cornice bellissima alla sua esistenza e un personaggio limitato a fare diagnosi mediche e sorrisini molto ‘polite’ e di circostanza! Questo… beh, è un po’ più umano, diciamo… è quello che volevo regalare al personaggio! Grazie per aver recensito e a presto!

Recensione di sarapastu, fatta il 18/06/2009 - 06:30PM sul capitolo 68: 64 - Smoking e tacchi a spillo - Isabella & Carl - Firmata


Anche tu per il tasto ‘ALT’… ne faremo un fan club, che dite? ;-) A quali altri ti riferisci? Vuoi sapere che fine hanno fatto i tuoi Emmino e Rosellina? Eccoti accontentata ma cherie! Per altri POV, chiedi e sarai accontentata! Venghino signore, venghino: POV in offerta per tutti!!!! PS: sulla scommessa… beh, stavolta ho giocato sporco io! Ahahahaa!!

 




 



Un abbraccio a tutti e grazie davvero di cuore!

♥♥♥

Ciao a tutti quelli che mi seguono E recensiscono e... 

(cambio slogan)

Il Signore disse:

andate e moltiplicatevi...

... e moltiplicatevi!!!

A tutti gli altri:

CORAGGIO!!!!

A ME FA PIACERE SCRIVERE PER LA VOSTRA GIOIA,

MA NON MERITANO UN PO' DI GIOIA ANCHE GLI SCRITTORI?

Ciao e cmq grazie! 

 

 

   
 
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