Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: lucy_lucry_lulu    18/09/2017    0 recensioni
Estratto dal capitolo 4:
Senza che il capello finisse di parlare James e Sirius si buttarono a terra
< No, No! Perché! Era così una brava ragazza > e James continuò < Cosa abbiamo sbagliato? Siamo stati sempre molto attenti, l'abbiamo cresciuta con tanta attenzione >
< James non fartene una colpa, tu non hai sbagliato niente . > e mentre Sirius diceva questo prese la testa del suo amico e la strinse sulla sua fronte come per dargli coraggio, mentre continuavano ad essere inginocchiati a terra.
Estratto dal capitolo 5:
< Potter, te l' ho già detto è troppo tardi , dovremmo spostarci una montagna sopra ! > Disse Lily sbuffando
< Allora, spostiamola insieme >
Estratto dal capitolo 9 :
In quel preciso momento qualsiasi fosse stata la richiesta di Lily , lui l'avrebbe esaudita. Poteva chiedergli qualsiasi cosa , lui non avrebbe pensato minimamente alle conseguenze .
< Resta con me > Lily non riuscì a dirlo ad alta voce, infatti la risposta fù mimata con le labbra.
Estratto del capitolo :
L'espressione dura di Regulus cambiò, spalancò gli occhi e annullò la distanza che li separava , mise due dita sotto il suo mento e la costrinse ad alzare il volto.
< Non farmi questo tesoro, non riesco a reggere questo sguardo >
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Regulus Black, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
James stava camminando per i corridoi del terzo piano e spesso, molti ragazzi lo fermavano per salutarlo. James Potter era uno degli studenti più conosciuti di Hogwarts. I motivi della sua popolarità erano svariati ,insomma, il capitano della squadra di Quidditch e componente dei Malandrini, il gruppo più ristretto e famoso di tutta la scuola. Per lui era impossibile passare inosservato.
L'intento del giovane capitano era quello di arrivare nella torre più alta del castello, nell'ufficio del preside Albus Silente. Prima di arrivare ad Hogwarts James aveva ricevuto oltre alla lista dei materiali necessari per affrontare questo ultimo anno di scuola, anche un ulteriore lettera dove il preside lo informava che aveva avuto il compito di caposcuola. La notizia aveva sconvolto tutti in casa, i suoi genitori erano estremamente fieri del loro unico figlio, mentre Sirius iniziò a ridere, non credendo fosse vero che Albus Silente tra tante persone aveva scelto proprio il suo migliore amico per tale compito. James, che per quasi un mese aveva ignorato quella spilla, poggiata sul comodino, aveva deciso di andare dal Preside e rifiutare l'incarico.
Insomma, era un mese che non svolgeva nessuna mansione, non era andato mai ad una riunione dei prefetti, non aveva accompagnato i primini nel dormitorio, non aveva fatto nessuna ronda notturna. Era ora di dire a Silente che quello non era l'incarico adatto a lui. Arrivato davanti ai due imponenti Gargoyles di pietra, al secondo piano del castello, prese un bel respio e strinse la spilla di caposcuola tra le mani. < Ape Frizzola > disse con voce molto decisa.
i due Gargoyles riconoscendo che la parola d'ordine era esatta lasciarono passare il giovane Potter. Di fronte a James si notò un enorme scala che portava ad una stanza a forma circolare molto ampia e accogliente, dove appesi alle pareti c'erano i ritratti di tutti i vecchi presidi di Hogwarts.
< Oh, Signor Potter, prego si accomodi > Disse Albus Silente vedendo la figura magra e slanciata del giovane Potter. Il preside era alto e magro portava capelli e barba lunghi e bianchi, occhi azzurri circondati da occhiali a mezzaluna, per James il preside era un esmpio da seguire, un uomo dedito al suo lavoro come preside da rifiutare più volte l'incarico come Ministro della Magia.
< Mi scusi per il disturbo Preside, ma volevo parlare di questa. > James lasciò cadere sulla scrivania del professore la spilla da capscuola. Il preside guardò in maniera molto strana il ragazzo, non capendo di preciso quale sia il motivo per cui, James rifiutasse l'incarico.
< Veda Preside, io sono onorato che lei, tra tanti studenti abbia scelto me, ma io non sono ingrado di guidare gli studenti e di far rispettare le regole. > Il volto del preside di rilassò e guardo James con i suoi occhi azzurri.
< Sigor Potter, ho scelto lei per svariati motivi. Il primo è senza dubbio il fatto che nella scuola lei risulti uno dei più poplari e io credo che un soggetto come lei sia capace di farsi seguire. Mi spiego meglio, ci troviamo in dei tempi molto bui signor Potter, e molti studenti si trovano a cercare un modello da seguire, e chi se non lei?. > James non capiva a pieno cosa Albus Silente cercava di dirgli. < Vuole che io.. ehm, convolga le persone a fare cosa? > Il professore sorrise < Vede Potter se lei e i suoi amici, inventate un nuovo scherzo i ragazzi più piccoli tenteranno di imitarvi. Se invece di inventare un nuovo scherzo lei riuscisse a far capire che non ce alcuna differenza tra un nato babbano e un purosangue, i ragazzi più piccoli non noteranno alcuna differenza. > James adesso capi, ci voleva una persona che guidasse gli alunni, che gli impedisse di buttarsi nelle braccia dei mangiamorte e i ragazzi non seguiranno mai un professore. < Ed inoltre... > Continuò il preside < Sò che lei e la Signorina Evans riuscirete a fare un ottimo lavoro insime. > Il preside fece un piccolo occhiolino,Potter guardò quel movimento e gli sembrò cosi strano.
Il preside voleva che lui e Lily diventassero amici? Ma perchè? Ma non replicò, iniziò a pensare che forse era il caso di prendere l'incarico come caposcuola più seriamente, avrebbe potuto aiutare tanti ragazzi a fare la scelta giusta e poi i caposcuola fanno sempre le ronde insime e questo significava passare due sere a settimana, tutte le settimane, per tutto l'anno con Lily Evans. Praticamente un sogno. Gli occhi di James fissavano il nulla mentre lui era intento a pensare a come sarebbero potute andare le ronde, in che modo il rapporto dei due sarebbe cambiato. < Ha ragione Preside, io, ho sbagliato, ritiro tutto, sarò il caposcuola migliore che Hogwarts abbia mai avuto. > Sorrise soddisfatto, James vantandosi ancora prima di predere la spilla da sopra la scrivania del preside. < Grazie per il chiarimento e buonaserata >
James inizò a scendere le scale dell'ufficio del preside posizionando la spilla sul petto e camminando a testa alta. Renderà il preside fiero di lui, sarà ammirato da tutta la scuola e la Evans cadrà ai suoi piedi. O almeno era quello che sperava. Ma mentre camminava si rese conto che non sarebbe stato cosi, Lily lo avrebbe ucciso, insomma era un mese che faceva tutto il lavoro da sola perchè lui era troppo orgoglioso della sua reputazione da Malandrino per accettare il fatto che si può essere entrambe le cose, proprio come Remus che negli anni passati era stato un Prefetto. Quando entrò nella sala comune guardò i suoi amici seduti intorno al fuoco e capì che l'unico che poteva tirarlo fuori da questa situazione era proprio Remus, sorrise Malandrinamente mentre si sedeva vicino a quest'ultimo e iniziò a fissarlo. Lupin si rese conto che quello non era un comportamento normale per il Capitano di Grifondoro, ma decise comunque di ignorarlo. James sbuffo e si avvicino ancora di più a Lunastorta. Remus sentiva i profondi, grandi, occhi marroni di James su di lui, stava diventando fastidioso e questo comportamento del suo amico gli impediva di leggere.
James sbusso ancora, e ancora, ed a ogni sbuffo sonoro del suo naso si avvicinava sempre di più a Remus.
< Oh, Adesso basta cosa diavolo vuoi James? E ti avviso non avrai mai il mio tema di pozioni! > James sorrise vedendo che finalmente il suo amico si era reso conto di lui, infondo tutti si rendono conto di James, lui era cosi, bello, forse il più bello di tutto il mondo magico, o meglio, questo era quello che James pensava di se stesso.
< Oh, Remus...niente...va tutto bene > Il giovane Potter calò la testa fingendo di non voler dire cosa gli passasse per la testa, ma Remus come gli altri componenti dei malandrini lo conoscevano fin troppo bene.
< Andiamo James, tra poco farai scoppiare la vena di Remus > Disse Peter guardando proccupato Remus, che era diventato tutto rosso e stringeva i pugni mentre una vena iniziava a battere sul lato sinistro della sua fronte. < Ma non era cosi grande l'anno scorso Remus > Confermò Sirius passando distrattamente lo sguardo da Remus alla sua rivista di moto Babbane. < Infatti sembra avere vita propria. > Continuò Peter mentre mangiava delle cioccorane.
< Forse è il caso di andare da Poppy, lei magari ha qualche pozione da darti per non farla crescere ulteriormente. > Disse James, a quel punto tutti e tre i malandrini si misero a fissare la vena di Remus e ad ipotizare quanti centrimenti era larga, se era a rischio di esplodere ma quello che invece esplose fu Remus stesso. < COSA DIAVOLO VOLEVI JAMES? > Urlò disperato ,James lasciò cadere il suo sguardo sul pavimento <. Non è che mi potresti spiegare come essere un buon caposcuola? >
< COSA? > Urlarono Sirius e Peter contemporaneamente. Sirius iniziò a pensare per quale motivo il suo migliore amico, volesse diventare un buon caposcuola ma non riusci a trovare nessuna risposta.
< Perfavore non farmelo ripetere. > Remus sorrise e capi cosa stava succedendo, James non aveva avuto la forza di rifiutare l'incarico con il preside e collegò che l'altra caposcuola era Lily e questo bastava già come spiegazione.
< James non c'è proprio nulla da insegnare devi solo comportarti come meglio credi, far rispettare le regole e dare il buon esempio. >
< In poche parole devi fare il contrario ci tutto quello che hai fatto in questi sette anni. > Aggiunse Peter divertito e Sirius iniziò a ridere. < Siete dei pessimi amici. > Disse James guardando Sirius e Peter.


****
< Lily! Aspetta >
Lily Evans usciva dalla biblioteca cercando di ignorare con tutta se stessa la voce che le urlava di fermasri, aveva dato ascolto per troppo tempo a quella persona che ora era causa del suo dolore e solitudine. Non riusciva a dimenticare ciò che precedentemente era accaduto con Piton. Le strade dei due ragazzi si erano divise e per Lily era tutto finito, era stato già fin troppo difficile riuscire a colmare il buco che la separazione del suo ex- migliore amico gli aveva causato, Severus per anni era stato il suo unico confidente, l'unica persona che riusciva a starle vicino, che capiva quando Lily aveva bisogno di silenzio e quando invece di un consiglio.
< Aspetta ti prego! > Delle dita gelide le presero il braccio e la costrinsero a voltarsi.
< Lasciami. Io e te non abbiamo nulla da dirci > La voce della Evans era fredda e distaccata e la sua espressione era una gelida maschera di indifferenza, ma ciò che la tradiva erano i suoi occhi, troppo puri e limpidi per nascondere il contrasto di emozioni che in quel momento stava affrontando. Avrebbe voluto dimenticare il passato, stringere il suo amico in un abbraccio e convincerlo ad abbandonare le arti oscure e vedere come doveva essere realmente il mondo, ma il suo orgoglio e il suo essere troppo razionale le impedivano di cedere ai sentimentalismi, non c'era più nulla di Severus dentro quel ragazzo dai capelli scuri e gli occhi severi che gli si presentava davanti. Ormai, era diventato uno di loro, una persona senza scrupoli, l'aveva tradita, gli aveva mentito e adesso era troppo tardi per tornare indietro. Non sarebbero più stati Sev e Lils ma erano Piton ed Evans, Un mangiamorte e un futuro componente dell'ordine della Fenice. Si, perchè Lily aveva sentito di questo piccolo circolo ristretto che voleva combattere tu-sai-chi, e lei era pronto ad affrontarlo, era pronto ad unirsi.
< Lils, lo so di aver sbagliato tutto con te, e non posso tornare indietro nella tempo. > Infatti, non poteva, ne lui ne nessun altro.
< Ma ti prego perdonami > Lily era triste, arrabbiata, infastidita < Perdonarti? Ma ti credi che sia soltanto per quello che hai detto? Credi che una parola sputata in un momento di rabbia sia l'unico motivo per cui non riesco più a guardarti in faccia? >
La voce della ragazza somigliava molto a quella di una mamma che spiega a suo figlio perchè non deve mettersi le mani in bocca. < Sei diventato uno di loro, un mangiamorte, fai parte di quel'esercito che odia ed uccide quelli come me. >
Piton abbassa lo sguardo, forse consapevole che il divario tra i due è diventato troppo grande, una divisione che non è nata quando lui fu smistato a serpeverde sette anni fa e non è nemmeno nata quando lui le ha urlato in faccia di essere una lurida sanguesporco, ma tutto è iniziato quando lui con il desiderio di distruggere Potter ha in realtà distrutto l 'unica cosa bella che mertitava di essere protetta nella sua vita, Lily. Adesso non c'è più niente da riparare, non esiste nessun ponte che possa di nuovo congiungere quella amicizia.
< Non sei più il ragazzo che eri una volta, e forse è meglio cosi, perchè nemmeno io sono più la stessa. > Disse Lily con la solita voce calma, dimostrando ancora una volta che quando non ti importa più di urlare e arrabbiarti hai veramente detto addio.
< Io non sono come loro Lily, non credo che le persone come debbono morire. Non credo che tu sia inferiore ai purosangue. So benissimo che tu sei più brava e più coraggiosa di tutti loro > La voce di Severus non era che un sussurro.
< Ah, si? Non sei come loro?! > Adesso la voce della ragazza era più dura e nei suoi occhi era sparita quel sogno di un Severus diverso. Con una mossa decisa e veloce sollevò la manica della divisa di Piton e un marchio nero che faceva a pugni con la pelle palida del ragazzo sbucò fuori.
< Questo! > Disse stringendo il braccio del suo ex migliore amico < E' la dimostrazione che sei come loro, che credi che quelli come me devono morire, questo è la dimostrazione che tutte quelle cose che mi dicevi non erano altro che falsità. >
Strattonò il braccio di Severus gli sussurro ad un centimetro dal volto
< Io e te siamo nemici adesso, tu sei un lurido mangiamorte ed io una lurida sanguesporco, come mi hai detto tu anni fa. Siamo diversi, crediamo in due mondi diversi. E ricorda le mie parole Piton: Per te Lils è morta! Per te da oggi in poi sarò Evans e una volta che saremo usciti da questa scuola per te io sarò un bersaglio da uccidere. Ma non preoccuparti, sarò più veloce io con la bacchetta, solo che non ti ucciderò, la morte è un lusso, io ti farò richiudere. Farò di tutto per farti pentire di ciò che sei diventato. Perchè il rimpianto dei propri sbagli è più doloroso della morte < Lils... >
Severus provò un ultima volta a giustificarsi , ma come gli aveva detto pochi secondi fa Lily era morta per lui.
< Evans, sempre e solo Evans. > E senza rimpianto diede le spalle a Piton e se ne andò. Adesso era realmente finita, non c'era più nessuna amicizia da recuperare.Pochi minuti dopo Lily entrò nella sala comune di Grifondoro, e di fronte a lei seduti sui divani della sala comune tutti e quattro i malandrini, aveva il desiderio di scappare nel suo dormitorio e uscire da lì soltanto l'indomani mattina per andare a lezione, ma qualcosa dentro di lei le diceva che non doveva restare da sola, no perchè corresse qualche pericolo, ma perchè la solitudine non era ciò che realmente desiderava e sapendo che le sue compagne di dormitorio non si trovavano lì decise che l'unica persona che gli era rimasta era Remus, e decise di sopportare anche James e Sirius.
< Ciao! > Disse in maniera tranquilla ed ignorando gli strani sguardi che i ragazzi le riservavano. Insomma, mai e mai era capitato che Lily Evans si accomodasse insime ai Malandrini di sua spontanea volta, anche sul treno, fu costretta a farlo solo perchè tutte le sue amiche si erano sistemati con loro.
< Lily tutto bene? > Chiese Peter leggermente sconvolto. Lily e Peter erano diventati amici circa un anno fa quando lui aveva messo da parte la timidezza chiedendo a Lily di aiutarlo in pozioni, all'inizio lei rifiutò di aiutarlo pensando che fosse solo un altro scherzo dei malandrini, ma poi si era realmente resa conto che Peter aveva seriamente bisogno di aiuto.
< Si Pet, perchè? > chiese Lily facendo finta di niente < Bhe, ti sei seduta con noi, è preoccupante la cosa! > Disse Sirius guardando Lily in maniera sospetta, dietro i suoi occhi del colore del ghiaccio raffiorarno pensieri come: “Non è che hanno usato la pozione polisucco?” che si alternavano ad “ Io l'ho sempre detto che lei era pazza.”
< Bhe, se vi do cosi fastidio me ne vado > E così dicendo si alzo dal divano dove si era accomodata ma a parlare fù James che solo in quel momento aveva smesso di fissare la Evans a bocca aperta .
< No, no, resta. Non dai fastidio! Infondo lo so che non riesci a stare lontano dalla mia bellezza! >
< Oh, Potter se fai cosi me ne vado. > Ma invece si buttò in maniera stanca sul divano .
< Ma Evans, sto dicendo solo la verità! Io sono bellissimo, simpatico, meraviglioso... >
< Modesto soprattutto > Aggiunse Remus sotto voce e Peter iniziò a ridacchiare mentre James ancora elogiava le sue caratteristiche
< Hey, perchè ridete voi due? > Chiese notando i suoi amici
< nulla > Dissero i due malandrini con fintà aria innocente.
< Seh, come no! > Aggiunse James guardando male i suoi amici e poi voltandosi verso di Lily torno a sorridere.
< Evans ci esci con me? > Lily sospirò chiedendo a Merlino se in qualche vita passata aveva fatto chi sa quale crimine per dover sopportare James Potter in questa vita.
< Certo che no Potter! > Disse prendendo la rivista di moto Babbane che aveva trovato per terra e iniziando a sfogliarla senza leggere cosa ci fosse in quelle pagine.
< Ma perchè Evans? > Lily sorrise da dietro la rivista
< Perchè sei brutto, antipatico, egocentrico, megalomane, fastidioso e un completo idiota! > Alzo la testa da sopra la rivista e fisso James con un sopracciglio alzato come a chiedergli :”Mi sono spiegata?” Ma James Potter non capì, o meglio, finse di non farlo.
< Evans, credo che tu abbia bisogno di un controllo alla vista, perchè di certo io non sono Brutto! > Lily Evans sospirò sconfitta non sapendo più come comprimere quel pallone gonfiato di Potter, Remus invece si passò una mano sul viso sconfitto chiedendosi come era possibile essere cosi ottusi.
Ma infondo sapeva che quella di James era solo una maschera e sapeva perfettamente che ogni rifiuto che Lily recava a James era una piccola microfrattura nel cuore dell'amico, un dolore che James reprimeva ma che piano piano lo avrebbe ucciso, lui era forte e inoltre come ogni Grifondoro, orgoglioso. Non avrebbe mai amesso di restarci male ad ogni no, ad ogni insulto di Lily. Perchè lui era James Potter e nessuno riesce a tenergli testa per troppo tempo, perchè lui voleva vincere contro l'orgoglio di Lily, contro l'unico no che fin da bambino aveva ricevuto. Infondo, Potter era figlio unico, di una delle famiglie Purosangue più influenti del mondo magino, era sempre stato viziato e accontentato e prima di Lily nessuno gli aveva mai detto no, probabilmente fino a sette anni fa non aveva mai nemmeno sentita quella parola, mentre adesso la sente tutti i giorni a tutte le ore, e sicuro non si fermerà finchè non ricevera un si.
Prima che James pottesse richiedere a Lily di uscire dal ritratto entrò la Professoressa Minerva McGranitt < Potter, Black il preside vuole che andate subito nel suo ufficio. >
Sirius e James si guardarono preoccupati, non avevano fatto nulla per essere richiamati nello studio del preside < Professoressa, ma non abbiamo fatto nulla! > Si giustifico Sirius ma la professoressa questo già lo sapeva, era successo qualcosa di ancora più grave .
< Lo so benissimo, ragazzi, ma dovete comunque andare dal Preside > E fù in quel momento che capirono, non andavano dal preside per qualche malandrinata, andavano per qualcosa di più serio. Era successo qualcosa alla loro famiglia.
< Chi? > Chiese Sirius, stringendo i pugni e mordendosi le labbra. I signori Potter, quando al terzo anno Sirius scappò di casa senza pensarci nemmeno un secondo avevano aperto le porte di casa, le loro braccia e il loro cuore per rendere felice quel piccolo bambino dai capelli lunghi neri, gli occhi color ghiaccio e il cuore rotto dagli insegnamenti di una famiglia che non sapeva cosa significasse amare. Dorea Black in Potter , che aveva capito come farlo, ed essendo anche lei nata da quella famiglia aveva messo tutta se stessa per insegnare a Sirius ad amare e Charlus aveva trattato quel bambino con tutto l'amore e le cure possibili. Per Sirius, Dorea e Charlus erano dei genitori e James suo fratello, per lui la morte dei Potter era un dolore che non sarebbe riuscito a fermare. James restò a bocca aperta, e nella sua mente gli passarono tutte le immagini con la sua famiglia, sua madre con quei lunghi capelli rossi e lo sguardo dolce, che sorrideva ai suoi figli, mentre li vedeva giocare, e suo padre cosi pazzo e ottimista proprio come James. La professoressa allora sospirò e iniziò ad anticipare ciò che poi il preside avrebbe conformato.
< Alexandrea Potter. domani si terranno i funerali, I vostri genitori stanno nell'ufficio del preside, vi sono venuti a prendere per farvi presenziare al funerale. >
Fù strano ma Remus e Peter tirarlono un sospiro di sollievo, non conoscevano bene Alexandra e furono sollevati nel sapere che non era la madre di Potter, ma restavano comunque dispiaciuti per la pardita.
. < Potter è tua madre ? > Chiese Lily preoccupata, è vero lui e James non si erano mai realmente parlati come due amici e lei proprio non riusciva a sopportarlo ma la perdita di un famigliare soprattutto di un genitore è una delle cose più dolorose che un ragazzo deve affrontare.
< No... è la sorella di mio padre > James guardava fisso la Professoressa, lui e la zia non si parlavano molto, diciotto anni fa sua zia sposò un ricco purosangue e andarono a vivere in francia ed ebberò una figlia la cui madrina era Dorea Black, infatti ogni estate Debria veniva in inghilterra a passare le vacanze con la sua madrina. Con la morte della madre Debria Fawley, era diventata orfana, il padre morì poco dopo la sua nascita per aver contratto il vaiolo del Drago.
< Mi dispaice tanto James > Lily non si spiego il motivo per cui l'aveva chiamato James, in tanti anni avevano sempre usato il cognome, ma quella era una situazione troppo triste per restare attaccati a queste formalità, a queste liti da ragazzini, e James lo capì, non si illuse, non fece l'egocentrico ne fece notare alla Evans che per la prima volta l'aveva chiamato per nome.
< Grazie Lily. > Poi si alzò seguito a ruota da Sirius, dovevano andare. Strinsero forte Remus e Peter per diriggersi nell'ufficio del preside.
< Ciao Evans > Disse Sirius seguendo la Professoressa, non conosceva molto bene la sorella del signor Potter ma conosceva Debria da quando aveva tredici anni, le voleva bene come una sorellina minore, e dentro di lui sapeva che adesso più che mai lui e James dovevano starle vicino.
< Black > Disse con tono tranquillo Lily e poi nel girarsi per salutare James lui le diede un piccolo e leggero bacio sulla guancia
< Mi ucciderai al mio ritorno, ciao Lily > E anche James si incammino fuori dal ritratto. Lily rimase sconvolta da quel gesto cosi dolce e confidenziale.
Come aveva osato Potter predersi tutta quella confidenza. Non era da lui e se fossero stati in una situazione meno drammatica adesso Lily lo avrebbe già ucciso, ma lasciò correre, si limitò semplicemente ad arrossire sotto gli occhi curiosi di Peter e Remus e a sussurrare un < Ciao Potter > senza realizzare realmente cosa era successo.
James l'aveva fatto per precauzione, la vita fuori dai muri di Hogwarts diventava giorno dopo giorno più pericolosa, ed è vero che lui era un ottimo mago, che casa sua era protetta dai migliori incantesimi ma il mondo iniziava a fare paura e quel James, sussurrato da Lily cosi delicatamente, le era sembrato una cosa meravigliosa. Non aveva mai sentito la parola James uscita dalle labbre di Lily e gli aveva dato tanto coraggio.






*note dell'autrice: Salve, questo come è ben chiaro è il secondo capitolo della storia, come ho aggiunto già nella presentazione iniziale ho voluto inserire un nuovo personaggio, so che non è mai stata citata una zia o una cugina di James ma l'idea di un personaggio creato da me mi piaceva troppo. Una mia amica che ha letto la storia ha criticato il fatto che Lily e James si sarebbero uniti nell'ordine soltanto dopo la scuola, mentre io ho già considerato i ragazzi in piena guerra magina, non so se la cosa in qualche modo ha dato fastidio a voi lettori ma io vorrei far inserire i personaggi all'interno dell'ordine della fenice prima che finisca l'ultimo anno. Spero che la cosa non vi dia particolarmente fastidio. Inoltre spero che questo secondo capitolo sia di vostro gradimento, si accettano critiche. Vorrei inoltre dire un grazie alle 84 persone che hanno impiegato il loro tempo a visitare la mia storia e un grazie speciale vorrei darlo alla ragazza che l'ha messa tra i preferiti. Non dico il suo nome per paura che possa darle fastidio, ma vedere che ero trai preferiti di qualcuno mi ha emozionato molto. Grazie ancora a tutti!*
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: lucy_lucry_lulu