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Autore: Eevaa    21/09/2017    3 recensioni
Dopo alcuni mesi dalla grande battaglia contro Majin-Bu, gli abitanti della Terra sembrano vivere un armonioso periodo di pace. Ma, con il ritorno di Mirai Trunks, un nuovo pericolo incombe prepotentemente sulle vite dei nostri eroi e non solo.
Una particolare richiesta da parte del saiyan del futuro potrebbe sconvolgere per sempre il corso degli eventi, di cosa si tratta? Riusciranno i combattenti a far fronte ad una catastrofe apparentemente silenziosa?
Genere: Drammatico, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Mirai!Bulma, Mirai!Trunks, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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DRAGON BALL GA : GAME OF AGES



CAPITOLO 35 - LE EPOCHE SUL TAVOLO

 
Hic et Nunc 


 
 
«ATTENTO!» gridò a gran voce Mirai Vegeta, gettandosi con una spalla contro il suo gemello dell'epoca passata. Lo scansò appena in tempo da quella che sembrava essere una potentissima e distruttiva onda energetica, la quale andò ad estinguersi su una parete della fortezza, come se fosse stata assorbita. Di certo se quell'onda di energia l'avesse colto di sprovvista proprio come aveva rischiato di accadere, le conseguenze per il suo fisico sarebbero state pressapoco devastanti. 
Il respiro affannoso del principe dei saiyan del futuro riempì le orecchie di Vegeta, il quale lo squadrò intensamente pronto a reagire, comprendendo però solo in seguito che egli l'avesse colpito unicamente allo scopo di salvarlo. Di certo non lo avrebbe mai ringraziato a gran voce nonostante gliene fosse grato, ma ad ogni modo non ci sarebbe stato il tempo per farlo.
«Oh, accidenti» imprecò con voce stridula Goku poco più in là, attirando violentemente l'attenzione dei due principi, i quali si voltarono di scatto. Il super saiyan di terzo livello lasciò andare immediatamente l'energia che lo circondava, tornando al suo stadio naturale con espressione sconvolta.
No, la preoccupazione di Goku non era affatto quella di aver quasi colpito a morte il suo amico; quello sarebbe stato di gran lunga il minore dei mali in quel momento. Il reale problema era stato che, in seguito all'urlo di avvertimento di Mirai Vegeta per salvare il suo gemello del passato dall'onda energetica da Goku scagliata, essi avevano attirato l'attenzione di Tuurmerik su di loro e, soprattutto, sul giovane Mirai Trunks intento ad armeggiare sul grande tavolo degli ingranaggi del tempo. 
L'attimo di silenzio in cui tutti erano immersi sembrò l'esatto istante prima dello scoppio di una bomba nucleare, alimentato solamente dalla corsa incessante del pendolo da una parte all'altra della stanza. Il Padrone del Tempo, galleggiante in tutta la sua eleganza, sostava leggermente scomposto rispetto alla sua solita postura da guardia reale. Non mostrava il petto, ma era posizionato su un fianco rispetto ai tre saiyan intenti a mandare in fumo il suo piano, come un tiratore di scherma. La testa leggermente ruotata ed entrambe le mani chiuse in pugni serrati. L'espressione, inoltre, non era affatto vuota e neutrale, ma lasciava trasparire ogni granello d'odio nei confronti di quegli essere umani che non solo avevano giocato con il tempo, non solo si erano recati nella dimensione del qui ed ora, ma avevano avuto addirittura il coraggio di sfidarlo. Uno sguardo intriso di veleno e di rammarico. 
«Come...» pronunciò duramente Tuurmerik bucando la bolla di silenzio irrorandosi di luce viola. «COME AVETE OSATO!?»
Un urlo così assordante da rimbombare in tutta la stanza anticipò la mossa del Padrone del Tempo che sfrecciò in volo in direzione di Mirai Trunks, il quale non aveva avuto nemmeno il tempo di rendersi conto di ciò che fosse appena successo.
«NON FARLO!» gridarono all'unisono entrambi i Goku parandosi di fronte al nemico, il quale scaraventò a terra il più giovane con entrambe le mani a pugno colpendolo dall'alto, rivolgendo poi un ringhio iracondo all'altro, il quale deglutì sonoramente prima di provare a contrattaccarlo. 
Mirai Goku, il quale era stato violentemente sbattuto sul terreno di ferro, si rialzò barcollando asciugandosi un rigolo di sangue proveniente dal labbro inferiore con il polso. Nonostante il duro colpo, le enorme piastrelle metalliche che fungevano da pavimento non sembravano essersi minimamente scalfite, proprio come la parete colpita dall'onda energetica di poco prima. Al contrario le sue ossa dolevano come se fosse stato schiacciato da una montagna ma, nonostante ciò, egli si illuminò di luce dorata, scattando in aria in direzione del duello che aveva appena preso piede all'interno della piramide. Di certo egli non avrebbe potuto competere con il suo gemello più "anziano", ma avrebbe fatto di tutto per aiutarlo.
Ciò che di buono era appena accaduto, fu che Tuurmerik finalmente era passato da una posizione di difesa all'attacco vero e proprio. Non avrebbe mai permesso a quei subdoli umani di mettere mano al suo intero mondo, l'avrebbe impedito ad ogni costo, ma per farlo avrebbe dovuto eliminare prima quei due ficcanaso che avevano creato un diversivo per spostare il suo focus dalle loro reali intenzioni. 
«Sbrigati, figliolo! Non so quanto riusciremo a resistere!» urlò Mirai Goku rivolto a Mirai Trunks, facendo intanto in modo di deviare i colpi di Tuurmerik rivolti alla sua copia del passato attraverso delle insistenti onde di energia. 
Goku, dal canto suo, era passato da essere l'attaccante all'essere il difensore. Avrebbe dovuto proteggere Mirai Trunks ed entrambi e Vegeta in modo che riuscissero a trovare una soluzione, ma Tuurmerik non accennava a volersi arrendere e, al contrario, si era oltremodo alterato alla scoperta del loro piano. Se egli avesse ceduto, il Padrone del Tempo ci avrebbe messo meno di due secondi a mettere i bastoni tra le ruote ai suoi compagni. 
«Sporchi umani, feccia di questo mondo! Credete davvero di potermi sconfiggere!?» ululò la spietata divinità dai tre occhi, emanando un grosso quantitativo di energia dal colore viola acceso proprio come la sua pelle lucida. Deviò poi in modo scomposto le piccole sfere ardenti lanciate da Mirai Goku, colpendolo con i suoi stessi attacchi fino a ridurlo allo stremo delle forze. Fu proprio in quell'istante che egli colse l'occasione di dar lui il colpo di grazia; lo sormontò con tutto il proprio peso per sferrargli inaspettatamente un pugno all'altezza del pomo d'Adamo, rendendogli impossibile temporaneamente il passaggio dell'ossigeno. 
«NO!» rabbrividì Goku scagliandosi a gran velocità in direzione del nemico, il quale fu costretto a scansarsi dalla preda. Goku non sapeva esattamente cosa sarebbe successo se un morto fosse nuovamente morto, tanto meno se avesse realmente bisogno d'ossigeno per stare in quella condizione di "vita temporanea". Ma ciò di cui era assolutamente certo fu che, in quel momento, Mirai Goku stava tossendo un gran quantitativo di sangue e, se fosse partito da una reale condizione di vita, di sicuro avrebbe rischiato di non farcela.

«Dannazione, è estremamente complicato! Solo il Padrone del Tempo può comprendere a cosa corrispondono questi aggeggi!» borbottò il ragazzo del futuro mettendosi entrambe le mani nei lisci capelli. Niente stava andando come previsto e, esattamente mentre lui stava ancora giocando con tutti quegli arnesi, il loro nemico gli stava alle calcagna e non sapeva quanto ancora Goku avrebbe potuto resistere. 
Non che egli non fosse sufficientemente forte per poterlo annientare, no di certo. Nonostante non mostrasse completamente la sua forza, il guerriero aveva perfettamente capito che Tuurmerik fosse più propenso a difendersi e utilizzare illusioni piuttosto che attacchi fisici. Il suo livello combattivo attuale era pressapoco quello del primo Majin-Bu, non avrebbe avuto problemi a sconfiggerlo. Il problema sostava nel fatto che non poteva affatto ucciderlo, pena la morte del piccolo Trunks. Non era affatto facile per Goku dosare al meglio la forza per non colpirlo mortalmente, ciò implicava una grande concentrazione, cosa che avrebbe potuto esporlo ad attacchi imprevedibili e incalcolabili, la sua specialità era avvalersi di illusioni e di mosse incredibilmente veloci. Forse sarebbe stato di gran lunga meglio che Tuurmerik fosse rimasto completamente sulla difensiva. 
«Pensa, Mirai Trunks, pensa!» si incitò battendo entrambe le mani sul tavolo rotondo. Nulla faceva presagire lui un cambiamento, un indizio, qualsiasi cosa che potesse dare lui la possibilità di mettere la parola fine a quello strazio. Ogni tanto lanciava occhiate al piccolo Trunks appena sopra di lui, ai suoi due padri gemelli i quali stavano tentando ogni genere di attacco o strategia per liberarlo dall'involucro maledetto nel quale era stato lasciato riposare in un sonno così profondo da sembrare eterno. 
Con gli occhi arrossati e le vene pulsanti squadrò ancora una volta il tavolo di ingranaggi. Come aveva precedentemente immaginato ognuno di essi corrispondeva ad uno spazio e tempo ben precisi, con tutta la probabilità i collegamenti tra le varie epoche erano ben più adiacenti di quanto in realtà avessero mai potuto immaginare. Ma com'era possibile, in realtà, che ci fosse un ingranaggio per ogni "qui ed ora" presente sulla fascia temporale? Certo, ce ne erano tantissimi, quasi incalcolabili, ma non sarebbero mai stati abbastanza per controllare ogni singolo millesimo di secondo del tempo. Lo studioso combattente inarcò il sopracciglio: che quegli ingranaggi corrispondessero allora alle epoche che il realtà Tuurmerik stesso aveva deciso di controllare, per chissà quale capriccio? Forse egli stesso aveva creato quel tavolo per poterlo fare, dal momento in cui si era reso conto che gli esseri umani avevano provato a giocare con il tempo. 
«Ma certo!» sussurrò il giovane sporgendosi con attenzione vero il centro del tavolo. «Il Kaiohshin!» si diede una risposta che servì solo per confermare la sua stessa ipotesi.
Proprio nel punto in cui confluivano tutti gli ingranaggi, al centro, vi era una vecchia ruota arrugginita, probabilmente l'ingranaggio più vecchio di tutti. E, proprio come Mirai Trunks aveva prontamente intuito, esso presentava una caratteristica particolare non comune a tutti gli altri: una grossa crepa tagliava il robusto metallo come se fosse stato pugnalato al cuore, proprio come la rappresentazione all'interno dell'antico libro trovato nella biblioteca al tempio del Supremo. Non fu difficile per il giovane saiyan ricordarsi la leggenda legata a quel libro: seppur sembrava passata una vita dall'inizio delle ricerche, Mirai Trunks aveva appreso quella storia meno di ventiquattrore prima. 
"Le antiche scritte, di cui mi sono preso la briga di tradurre, narrano che c'è stato un Dio che ha tentato di portare indietro il tempo vedendo morire di malattia la donna che amava e che osservava dall'alto dei cieli. Ma non ci riuscì, e il tempo si fermò proprio in quell'istante in cui la donna aveva esalato il suo ultimo respiro, costringendo il Dio a riguardare quello scempio per trenta lunghissimi giorni".
Il combattente ricordò le parole del Supremo riferite al libro, rimembrando inoltre l'immagine dipinta sull'ultima pagina dello scritto: il Padrone del Tempo di fianco ad una ruota, e un pugnale incastonato al centro. Probabilmente quella crepa sull'ingranaggio centrale non era altro che la cicatrice inferta da quel coltello. Tuurmerik non aveva fatto altro che interrompere il moto dell'ingranaggio conficcandoci dentro un pugnale, ma ancora non ci si poteva spiegare come mai avesse deciso di toglierlo e sopratutto che fine avesse fatto l'apprendista Kaiohshin che aveva scritto quel libro. 
Proprio in quell'istante, il corpo di Vegeta era stato scaraventato nuovamente a terra dopo il secondo contatto con la teca di vetro. Neanche il tentativo di utilizzare gli stivali in gomma per contrastare l'elettricità era andato a buon fine. 
Incerto sul da farsi, Mirai Trunks tese la mano in direzione di quell'ingranaggio con indecisione, sperando con tutto il cuore di non compiere un gesto del quale potesse pentirsi. Con le dita tremanti posò i propri polpastrelli sul dorso di quella ruota, bloccando il suo moto perpetuo con una certa forza per pochi secondi, lasciandolo poi libero di proseguire la sua danza. 
«Mmmh» grugnì portandosi l'unghia del pollice tra i denti, come se quel gesto donasse lui una nuova forza di pensiero. 
Provò la stessa cosa con altri ingranaggi, prima in modo cauto, poi con estrema veemenza. Ognuno di essi non opponeva resistenza al tocco prorompente del ragazzo. Egli riusciva a bloccarli con facilità in egual modo e ciò gli fece notare che, seppur essendo di dimensioni e colori diversi, roteavano tutti alla medesima velocità; l'illusione ottica delle dimensioni delle ruote aveva fatto credere lui che scorressero a velocità differenti. 
Probabilmente, inoltre, i chiavistelli posizionati nei pressi degli ingranaggi, erano nient'altro che il nuovo modo di Tuurmerik di bloccarli senza dover ricorrere a metodi rudimentali come pugnali. 
«E se provassi a...» mormorò Mirai Trunks avvicinando nuovamente la mano al tavolo, prendendo tra le dita un ingranaggio come per bloccarlo, ma facendo nuovamente forza in senso antiorario. Egli spalanco gli occhi nel vedere che riusciva a farlo ruotare in moto contrario agli altri, quindi lo lasciò immediatamente, osservandolo poi riprendere il normale ciclo. Mirai Trunks sussultò, spalancando la bocca come per urlare qualcosa, ma il suono che uscì fu solo un dolce sospiro. 
Se ogni intuizione da lui avuta sino a quel momento fosse stata corretta, ciò poteva significare solo una cosa: Tuurmerik poteva comandare sì lo scorrimento del tempo delle singole epoche, ma solo trovandosi di fronte a quegli ingranaggi. Una volta lasciati andare essi riprendevano il loro normale scorrimento. Mirai Trunks fu pronto a scommettere che, in quel preciso istante, nelle loro epoche il tempo aveva ripreso a scorrere normalmente in avanti. 
«Ecco perché ogni tanto, in entrambe le epoche, lo scorrere dei secondi tornava alla normalità: in quel momento Tuurmerik non era qui alla postazione di comando!» dichiarò tra sé e sé Mirai Trunks con un certo entusiasmo, pronto più che mai a rivelare la brillante intuizione ai due guerrieri saiyan proprio sopra di sé. 
Non appena egli alzò il capo per poter dare una spiegazione, però, notò che entrambi i Vegeta erano impegnati in un tentativo al quale, prima di allora, non avevano mai pensato.
«Pronto?» urlò Mirai Vegeta al suo gemello nella medesima posizione di attacco.
Sembravano due gocce d'acqua, due lati della medesima e meravigliosa medaglia. Entrambi tenebrosi, combattivi, determinati. Lo stesso sguardo severo, lo stesso ghigno compiaciuto, gli stessi lineamenti duri e perfetti. 
«Sì. Al mio tre!» ordinò Vegeta preparando poi entrambi le mani appena dietro il fianco sinistro. «Uno!»
Le avevano tentate tutte, ma niente era valso la pena e lo sforzo. Quella maledetta cella non si spostava di lì, inoltre, colpendola troppo forte, avevano paura di disintegrare anche il prezioso contenuto: quel figlio innocente che era stato preso di mira da un maledetto codardo. 
«Due!» disse a voce più alta Vegeta. Non erano riusciti a trovare il modo di tirarlo fuori da lì, almeno avrebbero dovuto distruggere ciò che lo avrebbe ucciso. Quel maledetto oggetto oscillante che aveva creato loro solo un sacco di fastidi nei vari tentativi di toccare quella scatola: il pendolo.
«Tre!»
«FINAL FLAAAASH!» gridarono a gran voce all'unisono i principi dei saiyan, scatenando tutta la loro ira contro quel pendolo gigante a pochi metri da loro. 
I loro fasci di luce si unirono in una danza spericolata finendo per contrastare il movimento oscillatorio del pendolo per qualche secondo. Ben presto, però, si estinsero come prosciugati dall'oggetto stesso, proprio allo stesso modo delle onde energetiche contro le pareti di quell'enorme piramide. 
Non aveva funzionato ma, proprio in quell'esatto istante, qualcosa si spense per un attimo soltanto. 
 


Angolo autrice:
Buon pomeriggio cari e care. In questo capitolo Mirai Trunks ha scoperto qualcosa di veramente importante, meno male che in questa mandria di scimmioni qualcuno si è dato da fare con la materia grigia xD 
Che dite... ce la faranno a tenere a bada Tuurmerik? Il povero Mirai Goku, che già era morto, è possibile che sia morto di nuovo? O_O quell'attacco alla gola deve avergli fatto proprio un gran male! 
I due Vegeta completamente inutili per tutto il capitolo cosa avranno combinato alla fine? 
Lo scoprirete nella prossima puntata :)
Eevaa
  
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