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Autore: Annapis    25/09/2017    3 recensioni
*Sequel de "La curiosità uccide il gatto"*
Finalmente, dopo settimane di preparativi e prove, Sanji e Viola convoleranno a nozze.
Andrà tutto bene?
Lo sposo sarà in orario?
Il parroco riuscirà a celebrare la cerimonia senza prendere fuoco e senza rompere qualcosa?
Il testimone dello sposo riuscirà a restare sveglio per tutta la cerimonia?
La testimone della sposa riuscirà a trattenersi dal picchiare tutti quei vecchi decrepiti invitati che non scollano lo sguardo dalla sposa neanche per sbaglio?
E, sopratutto, Rufy capirà che non può mangiarsi una torta nuziale da solo?
O che Sanji non se ne fa nulla di un trattore?
O che nessuna parentela lo rende cugino di un eventuale futuro nascituro?
O che bisogna aspettare gli sposi prima di pranzare?
Incrociamo le dita e immergiamoci nel SaViola con un matrimonio, per l'appunto, disastrosamente delizioso e deliziosamente disastroso.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Roronoa Zoro, Sanji, Violet | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Matrimonio

Quanto tempo era passato da quando era arrivato?
Precisamente, in quanti gli si erano avvicinati per fargli gli auguri?
Quanti abbracci, auguri, affettuose pacche sulle spalle o strette di mano aveva ricevuto?
E, soprattutto, perché Viola ancora doveva arrivare?
Erano arrivati tutti, ma della sposa o della sua damigella nessuna traccia.
Ansioso, rigirava tra le labbra la sigaretta, spenta solo perché le minacce di Koala avevano avuto il loro effetto.
Più di una volta, aveva continuato a fingersi interessato al discorso di Rebecca, che tentava di descrivergli la bellezza mozzafiato di Viola.
Sugar, al suo fianco, se ne stava seduta su una panchina in ferro con un piccolo Bepo in grembo che, più che godersi le carezze della padroncina, subiva per quieto vivere.
E anche perché le carezze della piccola Sugar erano sempre meglio delle mani sudate di un Rufy diciannovenne che lo inseguiva per tutto il parco.
In un' altra situazione, di quello Sanji avrebbe riso o comunque preso a calci Rufy.
Ma non ora.
Sbuffó, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni.
Sapeva benissimo che la sposa tardava sempre ad arrivare, ed era giusto così: la donna deve farsi desiderare.
Eppure non riusciva a capacitarsi dell'estremo ritardo di Violet.
-Sei in ansia?-
Sanji sussulta, perché non aveva sentito arrivare Reiju, sua sorella.
L'unica della sua famiglia ad essere presente.
Ma non importa, perché la sua famiglia sono Rufy, la bellissima Nami-swan, e anche quell'idiota di un' alga ammuffita.
E, dalla prima volta che ha incrociato i suoi occhi, anche Violet.
Si gira, immergendo gli occhi nella soffice chioma rosa di sua sorella, acconciata, per l'occasione, con uno spillone dai rifinimenti dorati.
-Un pochino- ammette alla fine, conscio che Reiju per lui è come una madre, fiuterebbe una sua bugia a chilometri di distanza.
Gli sorride, dolce.
-Hai paura che ti molli all'altare?- gli occhi azzurri di Reiju brillano divertiti, una scintilla che li anima da quando ha conosciuto un certo Kidd.
-No! Cioé...Io so che Viola mi ama, solo, sarei davvero felice se arrivasse subito e potessimo iniziare presto la cerimonia- 
 Ecco, l'ha detto.
A questa piccola confessione, Reiju non può che portarsi una mano alle labbra, volendo nascondere la risata che le é nata spontanea ma che non ha nulla di quella derisione che, invece, quando erano piccoli, trapelata sempre dalla sua voce.
-Rilassati, fratellino-, le mani smaltate di rosa corrono a sistemare una piccola, appena visibile piega della giacca.
-Il matrimonio inizia tra poco, e tra ancora meno arriverà Viola- lo rassicura.
Sanji sospira, osservano da quei ventidue centimetri in più sua sorella aggiustarli la viola all'occhiello -Lo so-.
Una frase che serve anche a convincere se stesso.
Sá che il suo sarà il matrimonio del secolo, sá - nonostante l'indiscussa vivacità degli invitati -  che andrà tutto bene.
E sá, anche, che questo sarà il giorno più bello della loro vita.
A distorglielo dalle proprie riflessioni ci pensò Padre Cobra che, nonostante il comprensivo sorriso in viso lo invitava, con un gesto eloquente della grande e callosa mano ad entrare in chiesa. 
Dopotutto, non era consono che lo sposo aspettasse la sposa fuori dalla chiesa e non vicino all'altare, accanto al prete.
E per quanto anti-convenzionale fossero lui, gli invitati e lo stesso prete - insomma, un prete con una figlia e un tatuaggio, sebbene lo col rosse sempre, non era assolutamente convenzionale -, almeno questa tradizione Sanji si decide tre a rispettarla.
Senza fiatare, seguì il prete.
E gli sembrò di vedere quella chiesa per la prima volta.
Nel piazzale di fronte Usopp aveva scritto, con una bomboletta spray: "Oggi sposi!", allegandoci un disegnino di due sposi stilizzato.
A Viola sarebbe piaciuto, e, di sicuro, più a lei che a Cobra, a cui avevano taciuto il misfatto.
Le finestrelle della chiesa erano state lasciate aperte per far passare un po' d'aria, e un paio di composizioni floreali pendevano dall'alto soffitto della chiesa, con piccoli palloncini bianchi che spuntavano tra fiore e fiore. 
Un lungo tappeto  bianco partiva dall'altare per terminare poco prima del portone.
Sanji sentí gli occhi umidi al pensiero che, tra poco, quel cammino l'avrebbe fatto Viola per unirsi a lui nel sacro vincolo del matrimonio.
Si permise qualche secondo per osservare l'insolito popolamento delle panche.
Era abituato a vedere quella chiesa mezza vuota, perciò aveva dato per scontato che ci sarebbero entrati tutti, ma nel vedere Brook e Marco posare qualche sedia aggiuntiva qui e lí, tra una panca o contro al muro, si dovette ricredere.
Muto - non aveva nulla da dire e, comunque, nessuno a cui dirlo-, Sanji si fermó, dritto e rigido come un tronco, all'altare.
Osservó Ace far sedere con la forza Rufy, quest' ultimo lamentarsi e Robin ridere alla scena.
Vide le labbra di Dragon lasciarsi sfuggire un sospiro ad un' idiozia infantile di Sugar e Kokoro ridere, già mezza ubriaca, con Zef.
Sanji sentí il cuore scaldarsi e riempirsi d'un affetto incondizionato verso ogni singolo invitato.
Beh, forse un po' meno per quanto riguardava il suo testimone, mezzo piegato su se stesso in uno sbadiglio al suo fianco.
Ma il tuffo al cuore che gli fu fatale e lo costrinse ad aggrapparsi al bordo del vaso bianco per non cadere, fu l'inizio della marcia nuziale.
Anzi, siamo specifici, non la melodia che Bibi intonava all'organo, ma quello che significava.
L'arrivo della sposa.
Il portone s'aprí due secondi dopo, e Viola fece il suo ingresso a braccetto col padre.
Scarlett le reggeva il velo, e Sanji notó con la coda dell'occhio Nami passare per dietro e prendere il suo posto da testimone.
Violet e suo padre ci misero poco a coprire quello spazio che li separava, e ancora meno ci mise Sanji ad alzare il velo.
Poi, però, si perse nei suoi occhi, e il calore in petto si diffuse sulle sue guance.
Inutile dire che del discorso del prete, Sanji non capì un cacchio, troppo preso ad ammirare la sua futura moglie.







Note Autrice:
No, non mi ero dimenticata di questa storia.
E neanche dell'aggiornamento mensile.
Purtroppo, però, ho appena passato un periodo di blocco che non sono totalmente sicura di aver oltrepassato.
Mi scuso con tutti voi, che seguite da sempre questa piccola storia senza pretese.
Zomi; che recensisce ogni capitolo.
Mindy; che spreca il suo tempo a leggerli.
E Devil, senza la quale non avrei neanche finito il capitolo.
Ma anche le tre ragazze - di buon cuore - che hanno messo la storie tra le seguite.
Grazie ancora ❤















   
 
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