Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: BlossomTears    27/09/2017    1 recensioni
Questa è una semplice storia che vede come protagonisti i BTS (ma va?) e una ragazza italiana di 21 anni...
Bando alle ciance, buona lettura :)
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nami's pov
Mi sentivo stanca, avevo un mal di schiena e un mal di testa allucinanti e appena aprii gli occhi, mi accorsi di non essere nel mio letto.
Spalancai gli occhi al ricordo della sera precedente e appena tentai di muovermi, un sospiro mi fece gelare la spina dorsale.
Inspirai e capii subito.
Non era stato un sogno!
Le sue braccia, i suoi respiri sul collo ed il suo profumo.
Era lui!
Era lui che mi stava dolcemente stringendo a se.
Era lui che, quella notte, mi aveva cullato mentre mi dimenavo nel sonno.
Jimin era stato con me tutto il tempo ed io non sapevo come fare per ringraziarlo.
《Non devi..》disse lui con la voce impastata dal sonno, quasi mi avesse letto nella mente.
《Ma com-》tentai di dire, ma venni bloccata da un bacio dolce e casto.
Mi abbracciò forte forte e mi scaldò il cuore.
Avevo le farfalle nello stomaco che svolazzavano felici ed io stavo bene.
Jimin mi faceva bene.
Stava diventando la mia medicina, o forse già lo era ed io non me ne ero neanche accorta.
《Buongiorno piccola!》mi disse lui, mentre inspirava il mio profumo.
《Buongiorno!》esclamai io, girandomi di scatto e abbracciandolo forte, poggiando il mento nell'incavo del suo collo.
Lui rimase immobile i primi cinque secondi, ma dopo aver realizzato la situazione, strinse le sue mani intorno ai miei fianchi e mi guardò negli occhi.

Jimin's pov
Ero rimasto cinque secondi immobile e appena realizzai che la piccola Nami mi stava abbracciando, ricambiai immediatamente.
Stavo bene, troppo bene.
Queste cose con le altre ragazze non le avevo mai fatte!
Ma quelle banalissime ragazze non potevano mai essere paragonate alla semplicità della donna che mi stava accanto in quel momento.
Il vecchio me, però, era quello che abordava le pollastre ai party, se le portava in una suite di un hotel qualsiasi e ci faceva sesso!
Si, perché Park Jimin, non aveva mai fatto l'amore!
Questi pensieri svanirono appena le labbra calde ed umide di Nami si poggiarono sulla mia guancia sinistra, fredda.
《Grazie...per tutto. Non eri obbligato a rimanere, invece hai dormito tutto storto per far stare bene me! Non so dove sarei senza te!》disse lei, sistemandosi meglio per guardarmi ancora negli occhi.
Io mi limitai a sorridere.
Alcuni demoni interiori stavano tornando a farmi visita, ma dovevo essere forte abbastanza per sconfiggerli una volta per tutte.
Mi spostai e feci per alzarmi, ma Nami mi prese per il polso.
Mi voltai e mi scontrai nuovamente con i suoi occhioni scuri come la pece.
《Colazione?》mi chiese dolcemente ed io annuii, seguendola poi in cucina.

Jin's pov
Erano ore che ero sveglio. In realtà non ero proprio andato a letto.
Avevo chiamato svariate volte sia al telefono di Jimin, che a quello di Nami.
Nessuna risposta.
Ero preoccupato da morire e stavo pensando alle cose più brutte!
Stavo uscendo fuori di testa e mi sentivo vuoto, inutile..
Le cose di Nami erano ancora nella stanza in cui aveva dormito, segno che lei non era ritornata proprio a casa e anche Jimin non era tornato.
Avevano passato la notte insieme, ne ero sicuro.
Mentre questi pensieri gironzolavano nella mia testa, decisi di alzarmi e andare a preparare la colazione.
Arrivai in cucina e notai che la tavola era già bandita.
C'erano fette biscottate, marmellata e cioccolata, latte, succo, biscotti e cereali.
Controllai l'orologio e notai che era presto, quindi non poteva essere stata opera degli altri perché stavano sicuramente dormendo e che doveva essere stato qualcun'altro a preparare tutte quelle cose buone.
Focalizzai lo sguardo nel salotto e notai due figure minute.
Mi avvicinai e strinsi i pugni talmente forte che le nocche divennero pallide.
《Ma cosa cazzo vi salta in mente?》urlai, fregandomene del buongiorno e della galanteria.
Ero nervoso, stanco, arrabbiato e deluso.
I due sussultarono e Nami divenne pallida, mentre Jimin si voltò per guardarmi.
《Amico rilassati, avevamo i cellulari spenti e li abbiamo appena messi sotto carica.》affermò lui, che mi regalò uno sguardo freddo e distaccato.
《Jin...ascolta, ieri ho a-》tento di dire Nami, ma io mi avvicinai a lei con una falcata e la guardai negli occhi.

《Non mi interessa!》dissi tagliente, facendola rimanere visibilmente male.
《Ehi amico, è meglio se moderi il linguaggio! Non mancarle di rispetto!》s'intromise Jimin, che mi guardò con aria minacciosa.
Lei sembrava scossa da qualcosa, ma io non volevo sapere niente!
Io mi stavo innamorando di quella ragazza e non potevo far finta di niente di fronte all'evidenza.
Mi voltai e cominciai a camminare, poi mi chiusi nella mia stanza, dopo aver sbattuto violentemente la porta.
Per la forza con cui chiusi la porta, cadde la mia palla di vetro e si ruppe.
I pezzettini di vetro erano circondati dal liquido e dalle palline di neve che aveva all'interno.
Era un regalo
di mia madre ed il mio cuore, si ruppe nuovamente.

Kookie's pov
《NOONA.》urlai, mentre mi stavo stropicciando l'occhio destro per focalizzare quella minuta figura.
Corsi verso lei per abbracciarla forte.
《Mamma mia, com'ero preoccupato!》dissi, guardandola e accarezzandole i lunghi capelli.
《Scusa...》sospirò lei, con le lacrime agli occhi.
《PICCOLINAAAAA!》disse Yoongi, il quale si avvicinò velocemente per chiederle cosa fosse successo.
Uno dopo l'altro entrarono tutti in salotto e poi Jimin fece segno di andare in cucina.
La tavola era cosparsa di roba buona.
Mi sentivo bene ora.
Avevo un brutto presentimento ieri sera e temevo che fosse successo qualcosa alla mia sorellina.
《Noona, ci spieghi cos'è successo?》chiesi dolcemente, ma lei sembrò irrigidirsi.
Guardò poi Jimin, il quale si schiarì la voce ed iniziò a raccontare quanto era accaduto il pomeriggio precedente.
《Alla fine si è addormentata e sono rimasto con lei, perché ero preoccupato!》disse lui, guardandola negli occhi.
"A Jimin-hyung piace tanto Nami".
"Gli spacco la faccia se la fa soffrire" pensai poi.

Nami's pov
Mi sentivo strana.
Era una sensazione bella, calda, accogliente, che partiva da dentro di me e mi faceva stare bene.
Ero circondata da persone fantastiche e realizzai, in quel momento, cosa significasse sentirsi a casa.
Certo casa mia era il mio nido, ma questa sensazione non l'avevo mai provata con altre persone.
Mi sentivo amata, non giudicata, pulita.
Mi sentivo me stessa, senza il bisogno di coprirmi per scomparire.
Queste persone che mi circondavano, mi facevano brillare.
Una fitta lancinante allo stomaco mi fece ritornare in me.
Gli altri se ne accorsero ed io mi alzi di scatto.
《Vado a sciacquarmi il viso..》dissi io lentamente, avendo paura che la fitta potesse ripresentarsi.
Dopo essermi sciacquata il volto con acqua molto fredda, mi guardai allo specchio e per la prima volta, mi guardai e sorrisi alla mia immagine.
Nel mio sorriso però, notai una nota di tristezza e subito mi venne in mente Jin.

Uscii dal bagno e mentre stavo tornando in cucina dagli altri, passai dalla porta della stanza di Jin.
Udii il sottoscritto parlare con Hobi e non volendo, ascoltai.
《È una ragazzina che non sa niente!》disse Jin, freddamente.
《Ma non le hai dato nemmeno il tempo di spiegarti cos'è successo!》lo rimbeccò Hobi, spiegandogli poi quello che è successo la sera precedente.
《Ripeto che non m'interessa nulla! Ben gli sta!》risposte Jin.
Io corsi via da quel corridoio e appena la figura di Jimin apparve nel mio campo visivo, mi fiondai tra le sue braccia piangendo come una bambina.
Lo strinsi forte a me e lui, non capendo, si limitò a ricambiare dolcemente.
《Ti prego, portami via..》gli sussurrai e lui, mi prese per mano e mi trascinò in macchina.
《Qualunque cosa sia successa, ora c'è il tuo Jimin Oppa. Ora andiamo in un posto che so per certo che ti farà impazzire e ti farà tornare il sorriso.》disse lui, accendendo il motore e allacciandosi la cintura.
《Oppa?》chiesi io dopo un singhiozzo, soffocando una risata tra le lacrime.
Lui mi guardò sconcertato ed entrambi scoppiammo a ridere.
《Jiminie..》lo chiamai, catturando la sua attenzione.
Lui mi guardò negli occhi e l'anima vibrò.
《Grazie!》dissi poi, facendolo concentrare alla guida.
Non mi sfuggì il suo dolce sorriso.

Jimin's pov
Dopo aver udito quel suo dolce, ma deciso "grazie", sorrisi pensando che il posto in qui la stavo portando, le avrebbe fatto ritornare il sorriso.
《Mi dispiace, ma ora devi fare quello che ti dice il tuo Jiminie!》dissi sorridente io, prendendo una benda di raso bordeaux che era attaccata al mio jeans e fasciandogliela alla testa per coprirle gli occhi.
《Oppa, che stai facendo? Dove mi porti?》chiese ingenuamente lei, ma io mi bloccai appena sentii come mi aveva chiamato.
《Jiminie tutto ok?》chiese lei, accorgendosi del mio blocco momentaneo.
《S-si..ahahah...tranquilla!》le risposi con fatica, mentre cercai di far andare via quel rossore dalle mie guanciotte.
Scesi dalla macchina e poi aiutai Nami ad uscire e a non inciampare.
Le dissi di aspettare e poi mi recai a prendere due biglietti giornalieri per l'acquario e per il parco marino.
Ne ero certo, le sarebbe piaciuto da morire.

Nami's pov
Jimin era appena tornato e mi stava tenendo sottobraccio per guidarmi in quel posto che tanto mi sarebbe piaciuto.
Sentivo rumore di acqua, ma non riuscivo a capire a cosa fosse dovuto.
《Piccolina, sei pronta a passare una giornata con il tuo Jiminie?》mi domandò lui toccandomi la benda ed iniziando a sciogliere il nodo, mentre io gli regalai un sorriso emozionato ed eccitato.
Quando la benda lasciò spazio ai miei occhi, una luce blu invase il mio campo visivo e appena misi a fuoco, capii tutto.
Ma come aveva fatto?
Non avevo mai parlato di queste cose con lui o con gli altri.
Lui notò il mio sguardo assente e si avvicinò a me per capire cosa c'era che non andava.
《Come sapevi che avrei adorato tutto ciò?》gli domandai mentre lui mi dava il biglietto, sorridendo.
《Quella volta ho visto come guardavi il mare..sembravi nostalgica. Per questo io sono qui per farti divertire e soprattutto per eliminare quei pensieri negativi dalla tua testa dura.》mi disse lui, scompigliandomi i capelli.
Istintivamente mi avvicinai a lui guardandolo negli occhi.
《Ma come fai?》gli chiesi dolcemente, poggiando la mano destra sulla sua guancia sinistra.
Lui mi guardò un po confuso e allora io continuai.
《Come fai ad essere così perfetto? Jiminie, sei troppo carino...Ti voglio tanto bene e graz-》non continuai.
Avevo le sue labbra poggiate dolcemente sulle mie.
Quel bacio così inaspettatamente inaspettato mi fece sussultare l'anima e tremare dalla pelle d'oca.
Poi mi prese per mano e silenziosamente entrammo dentro.
 
NOTE DELL'AUTRICE:
*prende un bel sospiro*
ECCOMI DI NUOVO CARI LETTORI.
Sono ritornata qui dopo un lungo periodo di blocco.
Non avevo idee e questo che ho appena postato gironzolava nella mia testa da tempo.
A presto e un bacione a tutti.
-BT-
  
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