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Autore: XtinaA    29/09/2017    1 recensioni
Eccomi qui con il seguito della mia precedente Oneshot su Harry Potter intitolata His Eyes.
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-Allora perché sabato non andiamo ai Tre manici di scopa, solo tu ed io?-
-Hermione Granger mi stai forse chiedendo un appuntamento?- disse Malfoy con un sorriso storto sul viso affilato.
-Beh uno di noi doveva pur farlo no?-
Malfoy ridacchiò. -Si, penso che sia una buona idea. Non dire nulla a Potter e a Wesley mi raccomando. Non vorrei ritrovarmeli tra i piedi.- la ammonì.
-Tranquillo. Non lo sapranno mai.-
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Eccomi qui con il seguito della mia precedente Oneshot su Harry Potter intitolata His Eyes.
Che dire? Non mi convince per niente questo seguito ma spero che comunque voi riusciate a trovarci qualcosa di buono e che siate così gentili da farmi sapere cosa ne pensate.
Dimenticavo di dire che la scena scritta in corsivo è ambientata qualche sera prima rispetto alla prima scena, come una sorta di flashback.
Alla prossima e un bacione.


First Date



-Hermione stai bene?- le domandò Ron seriamente preoccupato per la sua amica. Non era normale che la ragazza se ne andasse in giro con quel sorriso stampato sul volto, come se fosse la persona più felice del mondo.
-Si Ron, perché?- rispose la castana.
-Non lo so. Sei ancora più spaventosa quando sei di buon uomore, vero Harry?-
Il ragazzo dai capelli corvini sistemò meglio gli occhiali sul naso. -Quello che Ron sta cercando di dire Hermione è che è bello vederti di buon umore e volevamo sapere cosa ti è successo di speciale.-
-Niente ragazzi. Niente che valga la pena di essere raccontato a dir la verità.-
*
*
*
Malfoy giocava pigramente con una ciocca di capelli di Hermione. Avevano ricavato un pò di spazio nel piccolo sgabuzzino e si erano sdraiati uno accanto all'altro.
IL biondo le aveva messo una mano sotto la testa a mò di cuscino e lei si era accoccolata nell'incavo tra collo e spalla e tormentava un filo che usciva dalla felpa del ragazzo.
Ormai erano settimane che si incontravano clandestinamente in quello stanzino stretto e la ragazza si chiedeva se lui avrebbe mai avuto il coraggio di dirle che potevano stare insieme alla luce del sole. Aveva però timore di esprimere questi suoi dubbi ad alta voce, non sapeva come lui avrebbe reagito se gli avesse parlato di tale faccenda.
Tagliò con un paio di piccole forbici, tirate fuori da chissà dove, quel maledetto filo che la stava infastidendo.
-Si può sapere cosa ti ha fatto quel povero filo?-le chiese voltandosi appena per poterla guardare in faccia.
-Niente, ma mi infastidiva. Senti, posso chiederti una cosa?-
-Dimmi.-
-Tu... Ti vergogni di me?- disse pentendosi delle sua domanda sciocca. Si sentiva una stupida ad esprimere a voce alta tali pensieri.
-In che senso?-
-Ti vergogneresti di dire che ecco... Ci stiamo frequentando al di fuori della lezioni?- disse lei non riuscendo a definire quei loro incontri a base di baci e di discorsi frivoli.
-Non saprei... Certo ai miei genitori non lo direi mai e poi mai, e tu sai bene il perché. In quanto agli altri potrebbero pensare quello che vogliono. Non mi curo del parere degli insetti che ci sono in questa scuola.-
-Allora perché sabato non andiamo ai Tre manici di scopa, solo tu ed io?-
-Hermione Granger mi stai forse chiedendo un appuntamento?- disse Malfoy con un sorriso storto sul viso affilato.
-Beh uno di noi doveva pur farlo no?-
Malfoy ridacchiò. -Si, penso che sia una buona idea. Non dire nulla a Potter e a Wesley mi raccomando. Non vorrei ritrovarmeli tra i piedi.- la ammonì.
-Tranquillo. Non lo sapranno mai.-
*
*
*
-Cosa Hermione ha un appuntamento?- disse Ron a voce un pò troppo alta.
Harry gli fece cenno di abbassare la voce. Si trovavano in biblioteca, anche se trascorrere il sabato pomeriggio non era proprio il massimo del divertimento.
-Si. L'ho letto per sbaglio nella sua agenda. Non so con chi sia però.-
-Tipico di Hermione. Chi altri segnerebbe un appuntamento romantico nella sua agenda?- si chiese Ron spalmandosi la mano sulla fronte.
-Probabilmente è l'unica che lo fa.-
-Pensi anche tu quello che penso io?- chiese Ron con una luce malvagia negli occhi azzurri.
-Assolutamente no Ron. Non so di cosa parli.- disse il moro che iniziava ad intuire le intenzioni del suo amico.
-Dai, lo sai bene che dobbiamo seguirla per sapere con chi si deve vedere. Potrebbe essere un poco di buono. Insomma non ti preoccupi per la nostra amica?-
-Certo che mi preoccupo ma non credo che le farà piacere se ficchiamo il naso nei suoi affari personali.-
-Harry Potter che sciocchezze stai dicendo? E' ovvio che, in quanto suoi migliori amici, abbiamo l'obbligo di farci i fatti suoi.-
-Non lo so Ron. Non mi sembra una buon idea. E se ci scoprisse?-
-Ecco perché ci serve il tuo mantello dell'invisibilità.- disse il rosso come se fosse una cosa ovvia.
Harry intuì che si sarebbe amaramente pentito di aver accettato di accompagnare Ron in una impresa fallimentare come quella. Sicuramente si sarebbero fatti scoprire in un modo o nell'altro.
*
*
*
Hermione arrivò a Hogsmeade con venti minuti d'anticipo. Fortuna che gli insegnanti non avevano fatto storie perché si stava recando lì da sola, Avere una buona media serviva in quei casi.
Si aggirò lungo le stradine del paese cercando di perdere un pò di tempo. Era decisamente tesa e non riusciva a rilassarsi, neppure recitando mentalmente tutti i presidi di Hogwarts in ordine alfabetico.
Insomma non poteva essere così nervosa solo perché era il suo primo, vero appuntamento.
Certo, era felice che Malfoy avesse accettato di vederla in un luogo pubblico, ma dove l'avrebbe portata questa cosa?
Non si potevano considerare ancora una coppia e non sapeva cosa errano esattamente. Non erano amici ma solo due persone che si trovavano invischiati in una cosa più grande di loro.
Si diresse verso la locanda decisa a prendere una burrobirra prima dell'arrivo del ragazzo, così da sciogliersi un pò.
Ciò che la innervosiva maggiormente era il fatto di vedere il suo quasi-ragazzo fuori dalle mura del ripostiglio per la prima volta. Cosa si sarebbero detti? Cosa avrebbero fatto? Si sarebbero presi in giro come sempre, avrebbero litigato o ancora non si sarebbero rivolti la parola entrambi troppo imbarazzati?
Entrò nella locanda e vide il biondo già seduto ad aspettarlo.
Hermione sorrise, era arrivato con dieci minuti di anticipo ciò significava che anche lui era ansioso di vederla.
Si sedette vicino a lui e notò che era alquanto nervoso. Si guardava attorno, come se avesse paura che qualcuno lo avrebbe potuto riconoscere. Come se trovarsi seduto al tavolo con Hermione Granger fosse qualcosa di cui vergognarsi.
-Tutto bene?- gli domandò notando il suo evidente disagio.
-Cosa? ah sì.. Sì tranquilla.-
Ordinarono due burrobirre e attesero in silenzio. Malfoy continuava a guardarsi attorno e non spiccicava una parola mentre Hermione tamburellava nervosamente sul tavolino.
La tensione era quasi palpabile e la ragazza si chiese come fosse possibile essere tanto innamorati e altrettanto maldestri e insicuri.
-Senti forse è meglio se vado. Non è il caso che io rimanga.- disse lei alzandosi in piedi.
Il ragazzo, per la prima volta da quando Hermione era entrata nella locanda, si voltò a guardarla.
-Cosa? Perché? Non sei stata tu a chiedermi di vederci qui?- le domandò.
La ragazza strinse i pugni. -Ma no ti rendi conto che è un appuntamento fallimentare? Neppure mi rivolgi la parola.- sbottò senza riuscire a controllarsi. -Mi hai giurato che non ti vergogni di me e invece sembra quasi che tu voglia diventare invisibile pur di non farti vedere con me,-
La frustrazione stava per trasformarsi in pianto, cosa che non avrebbe mai voluto mostrare proprio al ragazzo. Odiava mostrarsi debole davanti a chicchessia.
Il biondo la prese per mano e la tirò a se per darle un rapido bacio a fior di labbra. Non era uno di quelli dolci e intensi che le dava quando erano da soli ma il gesto sorprese molto anche lo stesso ragazzo. Aveva capito che le cose si stavano mettendo male e non poteva rovinare una delle poche cose belle che stava costruendo.
-Ti basta come risposta?- bofonchiò.
La ragazza ammutolì e un sorriso dolce si diffuse sul suo viso. Stava per dire qualcosa quando vide Ron ed Harry seduti nell'altro tavolino e intenti a spiarla.
-Accidenti Ron ma non puoi stare attento? Guarda che hai combinato?-
-Scusami Harry ma dovevo allacciarmi la scarpa e il mantello è scivolato via.- si giustificò il rosso.
Hermione si avvicinò a grandi passi verso di loro con una espressione poco amichevole sul viso.
-Harry Potter e Ronald Wesley! Mi spiegate cosa state facendo qui? Perché mi avete seguita?-
-Seguirti? No hai capito male male.- dissero i due all'unisono. Ovviamente la ragazza non credette alla loro palese bugia.
-Non sono stupida, mi accorgo di quando qualcuno mi spia. Cosa credevate di fare venendo qui?-
I due tenevano lo sguardo basso in vistoso imbarazzo.
-Ecco noi volevamo solo controllare che tu stessi bene.- disse Harry.
-Potevi anche dircelo che stavi uscendo con Malfoy.- aggiunse Ron sputando il nome del biondo come se fosse una parola velenosa.
-Da quando in qua devo dire a voi con chi esco? Avete qualcosa in contrario se esco con Draco?-
-Ma ti senti? Lo chiami pure per nome ora? Noi siamo i tuoi migliori amici e abbiamo il diritto sapere se stai uscendo con il rivale di Harry.- la riprese Ron.
Hermione si sedette di fronte a loro. -Sentite, io so che vi preoccupate per me e vi ringrazio per questo ma sto bene davvero. E' iniziato tutto all'improvviso e avevo intenzione di dirvelo, giuro, ma non trovavo mai il momento giusto. Draco mi tratta bene se è questo ce vi preoccupa.-
-Sicura?- chiese Harry dubbioso. Non poteva credere che il suo rivale numero uno potesse essere in grado di trattare gentilmente qualcuno.
-Si Harry, tranquillo.- lo rassicurò lei poggiando una mano sopra quella del moro per rafforzare il suo discorso.
-Tutto bene Hermione?- le chiese Malfoy arrivando alle sue spalle.
-Si, si stavo per tornare.- disse regalandogli un sorriso che ai suoi amici fece venire il voltastomaco.
-Ehi Malfoy! Giuro che se non la tratti bene verremo a cercarti per fartela pagare.-
-Potter dunque ci sei anche tu? Sei talmente insignificante che non ti avevo proprio visto.- lo derise il biondo.
-Bada a come parli.- scattò Ron.
 -Accuccia Wesley, nessuno ti ha interpellato.-
-Piantatela, non siamo all'asilo.- li riprese la castana alzandosi per tornare al tavolino insieme al ragazzo.
Le due burrobirre li aspettavano e,  nonostante l'imbarazzo iniziale e l'inaspettato incontro con Harry e Ron, la serata proseguì nel migliore dei modi.
I due amici di Hermione li osservarono ancora per un pò dal loro tavolino e si arresero all'evidenza. Non potevano negare che, dal modo in cui i due parlavamo, si sfioravano, ci fosse una discreta intesa tra loro. Non avrebbero mai creduto che proprio il viziato e superbo Malfoy potesse tenere testa alla loro amica.
Nonostante tutto dovevano ammettere che formavano una bella coppia. Anche se ovviamente si sarebbero ben guardati dal dirlo ai due diretti interessati.
 

   
 
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