Tremavo nelle mie scarpe quando è successo.
Una pallottola ha colpito l'intercapedine della finestra, la guardia ha sparato, tutto vietato, compreso voler respirare un poca d'aria dagli unici vetri che non sono sprangati ed imbiancati.
Ho caldo.
Sono stanca.
Ho compiuto 17 anni da pochi giorni.
Non hai paura, non devi averne, mi impongo, disegnando una smorfia ed un sorriso irriverente sul viso.
Ridi, fai una battuta, come quando a Tolbosk, affacciandomi da un'altra finestra un ragazzo dalla strada mi chiamò "Zio" e mi chiese l'ora.
Sono una ragazza, che dici, salvo ricordarmi che ora i capelli mi toccavano le spalle, l'equivoco ci poteva stare, l'anno scorso, dopo il morbillo, con le mie sorelle ce li siamo rasati a zero, che erano troppo deboli e sfibrati. Anche Aleksej ha voluto accorciarseli, per lui era uno strano gioco.
Che parevamo ? Dei cantori.
Un gruppo di tartari.
O ergastolani.. Ecco un altro paragone, vi è poco da ridere.
Se potessi dire la verità, vorrei essere altrove.
In Inghilterra.
Nella valle dei fiori, sull'Himalaia, adoro i fiori e le farfalle.
O in Spagna, Catherine mi ha raccontato che vicino al castello di suo marito vi è una radura in cui crescono i melograni, rossi e deliziosi frutti che vorrei assaggiare.
Che la gente di quel luogo ama ridere e ballare nelle feste, di poche parole, lì, pure parlassero tanto, non ci capiremmo ..che oltre al russo ed all'inglese non sono quel che si dice una grande poliglotta.
Meglio delle guardie, in ogni caso, che parlano russo, chiamando mio padre tiranno e mia madre squaldrina, senza alcuna originalità o variazione. Quando con Alessio e gli altri abbiamo raggiunto Mamma e Papa e Marie che ci avevano preceduti, che Alessio stava ancora male per i postumi di un attacco, ci hanno molestato, a me e Olga e Tatiana. Che cosa orrenda.
Una pallottola ha colpito l'intercapedine della finestra, la guardia ha sparato, tutto vietato, compreso voler respirare un poca d'aria dagli unici vetri che non sono sprangati ed imbiancati.
Ho caldo.
Sono stanca.
Ho compiuto 17 anni da pochi giorni.
Non hai paura, non devi averne, mi impongo, disegnando una smorfia ed un sorriso irriverente sul viso.
Ridi, fai una battuta, come quando a Tolbosk, affacciandomi da un'altra finestra un ragazzo dalla strada mi chiamò "Zio" e mi chiese l'ora.
Sono una ragazza, che dici, salvo ricordarmi che ora i capelli mi toccavano le spalle, l'equivoco ci poteva stare, l'anno scorso, dopo il morbillo, con le mie sorelle ce li siamo rasati a zero, che erano troppo deboli e sfibrati. Anche Aleksej ha voluto accorciarseli, per lui era uno strano gioco.
Che parevamo ? Dei cantori.
Un gruppo di tartari.
O ergastolani.. Ecco un altro paragone, vi è poco da ridere.
Se potessi dire la verità, vorrei essere altrove.
In Inghilterra.
Nella valle dei fiori, sull'Himalaia, adoro i fiori e le farfalle.
O in Spagna, Catherine mi ha raccontato che vicino al castello di suo marito vi è una radura in cui crescono i melograni, rossi e deliziosi frutti che vorrei assaggiare.
Che la gente di quel luogo ama ridere e ballare nelle feste, di poche parole, lì, pure parlassero tanto, non ci capiremmo ..che oltre al russo ed all'inglese non sono quel che si dice una grande poliglotta.
Meglio delle guardie, in ogni caso, che parlano russo, chiamando mio padre tiranno e mia madre squaldrina, senza alcuna originalità o variazione. Quando con Alessio e gli altri abbiamo raggiunto Mamma e Papa e Marie che ci avevano preceduti, che Alessio stava ancora male per i postumi di un attacco, ci hanno molestato, a me e Olga e Tatiana. Che cosa orrenda.