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Autore: Tilly e Nica    07/10/2017    3 recensioni
La vita da sposati di Ranma e Akane trascorre tranquilla. Ma presto qualcosa cambierà e Ranma dovrà affrontare per l'ultima volta uno dei suoi peggiori rivali pur di salvare la vita ad Akane e...
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Maledetto di un cacciatore!
Mi chiedo se non avrà voluto prendersi gioco di noi…
Dannazione! Ma dove diavolo siamo finiti?
Se prima mi sentivo disperso in mezzo ai boschi, ora, mi sento disperso in mezzo al nulla...
Neve e solo neve, è l'unica cosa che ci circonda, a parte qualche albero solitario e spoglio.
Impreco nervosamente passandomi una mano tra i capelli e mentre affondo i piedi in questa dannata neve, urto qualcosa di così duro che mi porta a saltellare freneticamente dal dolore che in questo momento sto provando al mio povero piede destro...
 
- accidenti! che diavolo c'è qui sotto?!- sbotto di colpo arrabbiato e dolorante mentre tutti gli altri ridono divertiti...
 
- maledizione! Che diavolo avete da ridere eh?- domando accigliato
 
- ma ti sei visto? Sei proprio un pappamolle- risponde Ryoga, manco fosse l'uomo più forte al mondo...
 
- faresti meglio a stare zitto P-Chan se non vuoi che ti trasformi in un prosciutto in miniatura- gli dico con gli occhi ridotti a due fessure per poi cominciare a scavare nella neve col tentativo di capire che diamine ho colpito...per quanto mi sforzi, stuzzicarlo mi diverte un sacco, a parte ovviamente riuscirmi piuttosto bene...
 
- ah si?! Bene! Allora io, ancora ad oggi, non mi spiego come Akane abbia potuto scegliere una femminuccia come te per mettere su famiglia!- ed ecco che mi fa una linguaccia
 
- giuro che questa me la paghi P-Chan!- termino la frase calcando maggiormente e con tono sarcastico il suo soprannome mentre riesco a far uscire l'oggetto incriminato.
Sembra...sembra essere una roccia, no, forse è...ma che cavolo è?? Non ho mai visto una roccia gialla con degli intarsi così perfetti...
 
- avanti! Fatti sotto...Ranko!- dice quel nome con un tono cosi fastidioso e irritante per poi emettere un ghigno divertito che obbligatoriamente mi porta ad alzare lo sguardo su di lui…giuro che questa, non gliela faccio passare liscia!
 
- piantatela voi due imbecilli e state fermi! Non muovete un solo muscolo!- Happosai facendoci cenno con la mano, scruta attentamente il paesaggio attorno a noi...
 
Alle parole del vecchio, ci fermiamo di colpo.
Mi auguro che non ci sia qualcun'altro nascosto chissà dove.
 
- che succede?- provo a sussurrargli...
 
- zitto! Non vedi che mi sto concentrando?!- risponde sembrando infastidito, anzi, a dirla tutta lo è per davvero...
 
- senti un po’!- gli dico sentendo il sangue bollirmi nelle vene
 
- trovata!!!- dice netto, serio, deciso...
 
- che...che...cosa?!- riesco a dire a stento e con voce tremante, avvertendo il corpo irrigidirsi all'istante, restando a bocca aperta come se avessi avvertito quasi...paura…mentre il cuore mi è schizzato in gola alla velocità della luce.
 
Alza quel suo sguardo accigliato.
Rimane fermo, immobile. I suoi occhi d'improvviso si spostano su un punto preciso del monte...
 
- non puoi più sfuggirmi...- sussurra a denti stretti...
 
- ci siamo!- Ryoga e Kuno in coro e con un cenno del capo si mettono in posizione d'attacco...
 
- dobbiamo coglierle di sorpresa!- interviene Mousse
 
- troppo tardi! Cologne avrà già avvertito la nostra presenza- risponde Happosai decisamente serio
 
- allora che facciamo?- chiede Ukyo preoccupata
 
- ti stai sbagliando vecchio! Di sicuro avrai avvertito la presenza di qualche altra persona- ci voltiamo istintivamente tutti verso Shinnosuke
 
- sai ragazzo...tu…non mi sei mai piaciuto! E adesso ho capito il motivo...sei troppo ottuso e questo, fa si che gli altri non ti sopportino e poi...come osi mettere in dubbio la mia parola? Non sai con chi hai a che fare- a queste parole, il vecchio ci lascia tutti a bocca aperta...
 
- Happosai non abbiamo un minuto da perdere! Me ne frego se già sanno che siamo qui! Devo subito andare da Akane! - dico ad alta voce più nervoso che mai
 
- sarà un duro scontro, preparatevi al peggio!- dice osservando ognuno di noi dritto negli occhi...
 
- siamo pronti! - rispondiamo in coro
 
- bene...allora, andiamo!- e con un cenno della mano, cominciamo una corsa verso il nostro solo e unico obbiettivo.
 
Mentre corro il mio unico pensiero è quello di vedere Akane sana e salva.
Il sangue bolle nelle vene, l'adrenalina cresce ogni secondo di più, la mia forza sembra crescere a dismisura…darei tutto, anche la mia vita pur di portare in salvo mia moglie.
 
*****
 
Sono stanca…stanca di questa situazione assurda! E anche letteralmente stufa di vivere le mie giornate tra queste quattro mura muffite!!
Sdraiata sul letto, con lo sguardo fisso sull’ anonimo soffitto della mia stanza, non faccio altro che ripetere questo mantra ormai da un bel po’. Non che ci sia nient’altro di meglio da fare, sia chiaro…e piuttosto che sorbirmi un’altra volta la solita cantilena di Shan-pu preferisco starmene sola con i miei pensieri. E poi, di uscire fuori neanche se ne parla…le mie condizioni si fanno di giorno in giorno sempre più, come dire, difficili! Guardandomi adesso, Ranma avrebbe pienamente ragione a chiamarmi “vita larga”!! E non solo…
Sorrido…ricordando il baka e i suoi, per così dire, “apprezzamenti” quotidiani e le mie conseguenti reazioni, quando ancora facevamo fatica ad ammettere i nostri reali sentimenti.
Ma appena il suo viso si fa strada nella mia mente quel sorrido, spegnendosi come il lume di una candela dopo una folata di vento, muore sulle mie labbra adesso tremanti, lasciandomi in preda all’ansia e alla preoccupazione. Se da un lato sono sicura che Ranma arriverà presto a salvarci, dall’altro sono terribilmente preoccupata…preoccupata per lui e le sue condizioni. Starà vagando da giorni, per non dire da settimane, là fuori al freddo e, conoscendolo, in preda all’agitazione…lui così orgoglioso da non sopportare il fatto di non riuscire a far niente, di non essere in grado di trovarci. Spero che, testa calda qual è, non commetta qualche sciocchezza…il dubbio mi si insinua nella mente ricordando che Shin probabilmente adesso è con loro, ignari del fatto che lui, in realtà, è uno degli artefici di tutto questo.
Scuoto la testa, provando a scacciare simili pensieri concentrandomi su un nuovo mantra, diverso dal precedente. Questa volta ripeto a me stessa che non importa quello che accadrà, lui alla fine ci riuscirà…sì, riuscirà a portarci in salvo come ha sempre fatto! Questa è la sua vera forza, salvare le persone che più ama…
 
-…si arriverà presto, ne sono sicura…- sussurro piano portando una mano sul ventre per infondere un po’ del mio coraggio anche ai bambini dentro di me
 
- si può sapere cosa stai farfugliando da sola??!!!- accompagnata dal rumore assordante della porta aperta in maniera poco elegante, la voce di Shan-pu scioglie quel poco di calma che ero riuscita a stabilire all’interno del mio cuore
 
- ti sembrano queste le maniere per entrare nelle stanze altrui??? E poi…non credo siano affari tuoi cosa dico o non dico…- oh cielo!! Forse, questa volta, ho parlato prima di attivare il cervello, mi ero ripromessa di non rispondere alle sue provocazioni e invece è bastato un attimo di distrazione che ci sono cascata in pieno…di nuovo!
 
Forse sono arrivata al limite della sopportazione…
 
- ahhhh vedo che ti è ritornata la tua vecchia parlantina…bene, bene! Allora sei sempre con noi, maschiaccio violento…-
 
Non fa in tempo a crogiolarsi del suo risultato, che la mia risposta arriva immediata e più tagliente che mai…al diavolo lei e i suoi stupidi giochetti!!!
 
- adesso mi hai letteralmente STUFATO! Ne ho abbastanza delle tue continue provocazioni…pensavo di essere io quella tenuta prigioniera e in ostaggio, ma a quanto vedo mi sbagliavo di grosso…adesso l’ho capito, qui l’unica schiava di questo posto sei TU! Sei talmente annoiata che non trovi di meglio da fare che tormentare me dalla mattina alla sera. Forse lo fai per distrarti, perché se davvero ti concentrassi di più su quello che ti succede intorno, invece che focalizzarti solo ed esclusivamente su te stessa, capiresti un sacco di cose…e non staresti qui a perdere tempo con me! Certo…capisco bene che tali rivelazioni potrebbero non piacerti, ma chissà…magari potrebbero illuminarti, arrivando addirittura a mostrarti come andare avanti e vivere una vita tua, invece di cercare di distruggere quella degli altri!- ecco…l’ho detto…tutto d’un fiato!
 
Ho ancora il fiatone per l’impetuosità, forse esagerata, delle mie parole.
Non sono per niente pentita di quello che le ho detto, mi ha talmente esasperato che alla fine proprio non ce l’ho fatta a resistere, ho davvero dovuto dirle quello che penso! E poi…quando ci vuole, ci vuole!
Mi ritrovo ancora a pugni stretti in aria e chissà come in piedi davanti al letto, quando guardandola attentamente negli occhi noto qualcosa di strano…
Innanzi tutto l’insolito silenzio, ma non è questo…c’è qualcos’altro che…aspetta, no! Non può essere…
 
- Sha…-
 
- taci!- si affretta a dire con la voce rotta, mentre abbassando il capo tenta di asciugarsi quelle lacrime che, birichine, hanno fatto capolino nei suoi grandi occhi, adesso privi di quella fierezza che sempre la contraddistinguono...
 
Mentre, ancora scioccata da quella visione, penso che forse è la prima volta che la vedo così, triste e quasi inerme, la vedo voltarsi di spalle pronta a correre via…ed, infatti, è quello che fa un attimo dopo, lasciandomi ancora immobile e sconcertata al centro della mia stanza.
Possibile che le mie parole abbiano avuto un tale effetto su di lei? Beh, da una parte speravo di smuoverla un po’ ma addirittura a questo punto, no, non l’avrei mai e poi mai immaginato.
Forse dovrei…
 
- aspetta…Shan-pu! Aspetta…-
 
Mi incammino fuori dalla stanza cercando di scorgerla per chiarire e forse esagero nell’affrettare il passo, perché non riesco ad andare avanti verso la stanza da pranzo, dove credo sia andata, che una scarica elettrica mi attraversa tutto il corpo, bloccandomi per un attimo.
Non curandomene, riprendo la marcia a passo più moderato, fino ad arrivare a destinazione…
 
- Shan-pu!- dico quasi gridando, cercando di riprendere fiato
 
- se cerchi Shan-pu…è uscita un attimo fuori! Ma dimmi…stai bene bambina?- mi ritrovo a parlare con la vecchia Obaba, che con estrema calma sta sorseggiando il suo solito tè pomeridiano.
 
- beh…ecco…io…- balbetto, ma non per il fiato ancora corto ma perché seriamente non so se dirle quello che è successo…
 
- siediti dai…mi sembri alquanto sconvolta! E non solo tu…- punta gli occhi verso l’esterno ed allora io capisco che deve aver intuito qualcosa
 
A questo punto non mi rimane che dirle della conversazione di poco fa…
Bevendo a piccoli sorsi la stessa bevanda calda, offertami dall’anziana donna, le racconto tutto compresa la mia “piccola” sfuriata contro la nipote e mentre le sto raccontando, con non poco imbarazzo, l’accaduto la vedo sgranare gli occhi, come se fosse incredula alle mie parole.
Poi, la sua fragorosa risata riempie la stanza…
 
- ahahahahaha…beh, non c’è male cara la mia ragazza! Sembra proprio che questa volta abbia vinto tu…anche se non in un combattimento, s’intende!-
 
- co…cosa??- adesso sono io quella ad occhi completamente spalancati…
 
- vedi, Akane…forse e dico, “forse”, hai punto nel più profondo la mia cara nipote! Ma non preoccuparti, è forte…si riprenderà subito, dopotutto lei è un amazzone del villaggio di Joketsuzoku! E, soprattutto, non pensare che ciò la fermi dal suo obbiettivo principale, cioè conquistare il futur…-
 
Bloccata. Non ho fatto in tempo a guardarla storta, per quel soprannome che ancora si ostina ad usare per riferirsi a mio marito, che la vedo bloccarsi completamente. Gli occhi esageratamente grandi letteralmente spalancati, fissi nel vuoto e una goccia di sudore solcarle la tempia che se non fosse per quella sua apparente serenità avrei osato dire per…panico??
Provo a scuoterla leggermente allungando una mano ma tutto ciò che ottengo è un misero sussurro…
 
-…sono già qui…-
 
Con uno scatto felino, salta sul suo vecchio bastone mentre a gran voce richiama la nipote che, sicuramente preoccupata dal tono usato, non tarda ad arrivare. Mentre io, mi ritrovo a bocca aperta, ancora ignara di cosa stia succedendo. Cosa le sarà preso così all’improvviso??!!
 
- Shan-pu presto, porta Akane nella grotta….stanno arrivando, presto saranno qui!- la voce ferma tradisce, però, un po’ di agitazione
 
- ma bisnonna…-
 
-niente ma, nipote! Fa come ti ho detto e soprattutto assicurati di chiuderla bene…noi saremo “impegnate” perciò lei deve starsene buona!- la ammonisce rimarcando quell’”impegnate” un po’ troppo per i miei gusti
 
Guardo prima l’una e poi l’altra non capendo ancora di cosa stanno parlando e quando metto bene a fuoco la situazione una vena comincia a pulsare sulla mia fronte…che stiano parlando di Ranma?? Ero talmente ansiosa del suo arrivo che adesso che è arrivato il momento non ho capito niente…ma soprattutto, perché devono rinchiudermi di nuovo in quel postaccio umido e buio?!
 
- nooo!! Aspettate…non potete!!!- cerco di allontanarmi da loro indietreggiando ma Shan-pu, ovviamente, è più veloce di me…
 
- su, forza…andiamo! E senza far storie!!- prendendomi per un braccio, e non facendo minimamente attenzione, fa per incamminarsi verso le stanze interne dove si trova l’accesso alla grotta
 
- aspetta…Ranma…Ranma sta arrivando non è vero?? Non voglio andare lì…ti prego non portarmi lì…- cerco di divincolarmi ma senza nessun risultato
 
Vane sono le mie parole, così come i tentativi di liberarmi da quella presa ferrea che non mi lascia scampo e senza rendermene conto sono già di fronte a quella maledetta porta che mi separa dal vero inferno.
Con un rapido strattone, l’amazzone mi spinge al suo interno mentre io, stanca e accasciata al suolo, non posso far altro che osservare la porta chiudersi davanti a me…e la luce scomparire per lasciare il posto all’oscurità trafitta solo da un raggio di sole, penetrato da quel foro sul soffitto da cui avevo visto la luna settimane fa.
Non so se essere più felice, perché Ranma è finalmente vicino e prossimo a salvarmi o spaventata perché, forse, rinchiusa qui dentro non mi troverà mai…noooo, devo assolutamente farmi forza, sì non posso arrendermi proprio adesso che lui è qui vicino!
Porto una mano al pancione per infondere coraggio anche ad Hasuna e Ryuu ma all’improvviso un’altra scossa, questa volta più potente, attraversa tutto il mio corpo come se mi volesse tagliare in due.
 
- cosa..- sussurro in preda al panico
 
Mi sdraio meglio, appoggiando la schiena su una roccia non lontana dall’ingresso ma invece di calmarmi mi ritrovo ad ansimare. Che sia…no vi prego, bambini non è ancora il momento e, soprattutto, il posto giusto! Ma ecco che arriva il dolore…quello vero e lancinante…niente di simile al solito dolce dolore dei calcetti dei gemelli!
Ed eccola che arriva…
 
-ahhhhhhhhh…-
 
L’urlo disumano fa eco in tutta la grotta. Adesso sono davvero spaventata…in fondo al mio cuore, tra tutte le cose successe, speravo almeno questa non accadesse qui!
 
La prima contrazione…
 
*****
 
Ancora con il fiatone alziamo tutti quanti gli occhi di fronte a noi per osservare questo grande tempio abbandonato forse da secoli.
Rimango a guardare l'intero scenario sbalordito per poi concentrarmi il più possibile, provando ad individuare la presenza di Akane.
 
- vi stavo aspettando!- quella voce la riconoscerei fra mille. Ed ecco che saltellando col suo bastone si para di fronte a noi...
 
- non ti facevo in grado di fare una cosa simile, sai Cologne?- Happosai la guarda fissa negli occhi decisamente irritato...
 
- maledetta vecchiaccia! Dov'è Akane??- sputo velenoso a denti stretti e serrando forte i pugni...
 
- ciao futuro marito- sembra che le mie parole l'abbiano sentite tutti tranne che lei
 
- non devi chiamarmi così!- gli dico ringhiando come una belva...
 
- oh...io invece penso che questo nome ti si addica molto e presto mi darai ragione- dice emettendo una risata isterica...
 
- che cosa?! Ma che diavolo stai dicendo? Sai che sono sposato con Akane!- gli dico sentendo una vena pulsare violenta sulla fronte...
 
- si...ma non per molto!- mi guarda fissa negli occhi convinta di ciò che sta dicendo
 
- tu sei fuori di testa! E adesso devi dirmi dov'è Akane!- urlo con tutto il fiato che possiedo...
 
- non avete alcuna speranza di battermi!- Obaba risponde con aria di sfida
 
- loro forse no, ma io...si!- ed ecco che Happosai parte all'attacco
 
I due si scontrano violentemente. Entrambi sono due maestri indiscussi di arti marziali, non so davvero chi dei due avrà la meglio.
E mentre cerco di passare oltre loro due ed entrare nel tempio, mi si para davanti la ragazza che un tempo reputavo almeno mia amica...
 
- non così in fretta Lanma!- con le mani sui fianchi mi osserva con quel suo sorrisetto irritante...
 
- non potrò mai perdonarti per quello che hai fatto ad Akane! - gli sussurro guardandola minaccioso...
 
- oh..Lanma, Lanma...non dire così, ascolta prima la mia proposta- dice avvicinandosi fin troppo per i miei gusti...
 
- fermiamoci un momento!- Obaba ferma il combattimento lasciando tutti alquanto straniti e sorpresi...
 
- cos'è?! Sei già stanca? Vecchia Cologne?-
 
Happosai la stuzzica mentre lei lo guarda di sbieco per poi affiancare sua nipote...
 
- futuro marito! Mia nipote ha una proposta da farti e solo un pazzo potrebbe rifiutare-
 
- che volete! Che volete da me!- urlo ad entrambe...
 
- se vorrai rivedere Akane sana e salva, vederla trascorrere la sua vita insieme a quella dei vostri figli senza problemi, dovrai scendere ad un compromesso...- Shan-pu sembra parlare seriamente...
 
- sono stanco di questi giochetti! Dimmi cosa vuoi che faccia! L'importante è che lasciate libera Akane!-
 
- Infatti, è proprio quello che vogliamo, devi lasciare Akane, rinunciare a lei e ai vostri figli per sposare me! Solo così Akane potrà salvarsi. Se non accetti…non la rivedrai mai più!- seria e decisa Shan-pu termina la sua proposta lasciandomi sconcertato e disgustato da tanto egoismo...
 
- tuuuu...sei solo una pazza senza un briciolo di cervello- le sussurro sorridendo
 
- co...cosa?- mi domanda spalancando gli occhi...
 
- pensi sul serio che io possa rinunciare ad Akane e ai miei figli, solo per un tuo stupido ricatto? E per cosa poi? Per sposare una come te? Che segue soltanto le assurde leggi che vengono imposte da un altrettanto assurdo villaggio? Dimmi Shan-pu, vorrei sapere realmente perché mi ami, cosa ti piace di me e perché vuoi sposarmi...- con le braccia incrociate al petto e alzando un sopracciglio aspetto una sua risposta che a quanto vedo non è per niente immediata.
Anzi, di fronte alle mie parole, si trova a boccheggiare come un pesce fuor d'acqua.
 
- vedi? Tu, non mi ami! È solo una tua convinzione, una stupida regola che ti sei fissata in quel dannato cervello che ti ritrovi- rispondo serio e minaccioso
 
- non è vero! Io ti amo Lanma, ti ho sempre amato!- mi urla contro arrabbiata, scacciando via le lacrime con la mano...
 
- e allora se è così, dovresti volere solo il meglio per me-
 
- infatti! Io, sono il meglio per te!- 
 
- No! Akane...è il meglio per me! Lo è sempre stata e continuerà ad esserlo! Per...sempre!- sicuro di me e di quello che voglio, finisco la frase guardandola così fissa negli occhi che la porto a distogliere lo sguardo.
 
- quindi...se ho ben capito non hai nessuna intenzione di accettare la proposta di mia nipote??-
 
- mai!- rispondo spostando lo sguardo su Obaba mentre alle sue spalle vedo entrare nel tempio Ukyo e Kodachi...
 
Perfetto! Troveranno Akane, ciò significa che da adesso dovrò mettere fine a tutto questo.
 
- pensaci bene futuro marito- Obaba prova ancora una volta a dissuadermi...
 
- sai che c'è vecchia? Che adesso...mi sono davvero stancato, ne ho piene le scatole dei vostri assurdi giochetti e ricatti.- dico per poi chinare il capo...
 
- adesso...rivoglio mia moglie!- ed ecco che urlando quest'ultima frase, mi lancio contro la causa dei miei problemi seguito da Happosai che, come una furia, si scaglia di fronte ad Obaba riprendendo il loro combattimento.
 
*****
 
- pres..o…rag..ze...dob…mo salvare la dolce Akane!-
 
Ma cosa…succede? Sono stremata e i suoni intorno a me sembrano ovattati…ma quella voce che ho sentito sembra proprio essere quella di…Kunooo?!
Spalanco gli occhi e cercando di riprendere fiato provo a dire qualcosa per farmi sentire al di là della porta. Ma sono troppo debole ormai, non ho neanche la forza di chiamare aiuto.
Poi la sento di nuovo…
 
- Io, Tatewaki Aristocrat Kuno, detto il tuono blu del liceo Furinkan…salverò la dolce Akane Tendo!!!- alla smorfia di dolore si contrappone un accennato sorriso…
 
Sì è proprio lui…quell’imbecille di Kuno!
 
- smettila di fare l’idiota e trova un modo per aprire questa dannata porta! Akane deve essere sicuramente qui dentro, dal momento che nel resto del tempio non c’è traccia di lei!- Ukyo lo rimbecca seriamente preoccupata
 
Aspetta…anche Ukyo è qui?? Con una lacrima pronta a solcare il mio viso, allungo una mano in direzione della porta ma le parole mi muoiono in gola.
Perché…perché non riesco a comunicare con loro?! Anche se hanno capito che sono qui dentro, non sono tranquilla! Voglio uscire da qui…non voglio partorire in questo posto e soprattutto…da sola!
 
- ci penso io! Userò la mia spada per tagliare in due il legno…Ahhhhhh…-
 
Silenzio. Cos...cosa?! Ancora silenzio.
E la porta è ancora lì, imponente di fronte a me.
 
- non così in fretta fratello!-
 
Kodachi??? Stento a credere a quello che sento, visto che non posso realmente vedere chi si trova dietro quella dannata porta. Ukyo me l’aspettavo, ultimamente siamo diventate molto amiche soprattutto da quando lei e Ryoga…Kuno, invece, è davvero una sorpresa ma Kodachi…proprio su di lei non ci avrei mai scommesso!
 
- si può sapere cosa ti prende…stupida di una sorella?? Togli immediatamente quel tuo ridicolo nastro dal mio Bokken!! Altrimenti dovrai vedertela con il sottoscritto!-
 
- non se parla nemmeno, fratello caro! Sarò io a portare in salvo Akane Tendo e a ricevere i ringraziamenti del mio adorato amico Ranma!-
 
Ecco appunto!! Ti pareva che non ci fosse qualcosa dietro…aspetta, ma…ho capito bene?! Kodachi sta parlando di ringraziamenti e di…amicooo??? Mi devo essere persa tante cose mentre ero prigioniera quassù e spero tanto che Ranma, una volta finito tutto questo, mi racconterà per filo e per segno cosa diamine è successo durante i giorni passati alla mia ricerca.
 
- la volete piantare voi due?! Vi sembra il momento di litigare?? In una situazione come questa poi…- Ukyo tenta ancora di farli rinsavire e spero per me che ci riesca, perché non ce la faccio più…
 
Stringo i pugni di fianco a me, mi concentro al massimo canalizzando tutte le energie rimaste in un unico punto e provo a farmi sentire, questa volta riuscendoci…
 
- ra…ragazzi, aiu…AIUTATEMI!!!- ce l’ho fatta, sono riuscita a dire qualcosa, speriamo solo mi abbiano sentito…
 
Sciolgo i pugni e mi abbandono completamente, tornando ad ansimare per lo sforzo e perché so che tra non molto sarò investita da una nuova contrazione. Maledizione!! Fate presto!!
 
- Akane!! Akane!! Come stai?? Siamo qui, tranquilla…resisti!-
 
- mia dolce Akane Tendo, il tuono blu del Furinkan è qui per salvarti…-
 
- Ah aha ah aha ah aha…-
 
Le loro voci si mischiano…le sento di nuovo ovattate, come se fossero lontane. No, noooo, devo assolutamente resistere. Poi, sento dei forti rumori ma, come le voci, sono attutiti nella mia testa. Forse stanno provando ad aprire il portone…
Sento la voce di Kuno gridare qualcosa per poi sentire il tonfo sordo della sua spada che a quanto pare non può nulla contro questo secolare portone. E poi, subito a ruota, lei! Con quella sua tipica risata, mi sembra quasi di vederla saltellare leggiadra di qua e di là sventolando il suo nastro, che probabilmente ha arpionato la maniglia della porta senza, però, alcun risultato. Contemporaneamente dei colpi più forti e pesanti…sicuramente è Ukyo con la sua micidiale spatola gigante!
Ma niente…siamo ancora divisi da questo muro di legno antico.
Se solo Ranma fosse qui…
Sicuramente sarà impegnato con le due pazze, anzi sono fortunata ad avere almeno loro tre a farmi compagnia, anche se attraverso una porta. E a giudicare dal continuo rumore dei colpi, ce la stanno davvero mettendo tutta.
Ad un tratto il frastuono cessa. L’unico rumore che sento è il mio respiro affannoso e il battito del mio cuore accelerato…che si siano arresi?? No, non è da loro e poi…
 
- AHHHHH…- il mio grido squarcia il silenzio appena creatosi…
 
Un’altra contrazione! Sto ancora mugolando, aggrappandomi con una mano al pancione, quando sento di nuovo le loro voci prima rivolte a me e poi parlottare tra loro.
 
- Akane!! Che succede…tutto bene??- Ukyo è preoccupata, non la vedo, ma dal tono sembra aver capito cosa sta accadendo…
 
- Cosa succede?? Cosa Facciamo?? Io…il tuono…blu..Furinkaaann…- dal farfuglio sconnesso sembra che Kuno sia sotto shock
 
- diamine fratello…riprenditi!- Kodachi è l’unica apparentemente tranquilla
 
- ma non capiteee??? Akane…lei sicuramente sta avendo le doglie!!! E se non ci sbrighiamo, rischia di partorire lì dentro, da sola!- la cuoca di Okonomiyaki urla contro i compagni rimarcando se possibile le ultime parole
 
- co…co…cosa???- balbettano all’unisono i fratelli Kuno
 
- Presto tu! Corri a chiamare Ranma e Ryoga…loro sicuramente riusciranno a buttare giù questo dannato portone! Mentre tu Kodachi, rimarrai qui con me…dobbiamo tranquillizzare Akane, hai capito??- sembra che, nonostante tutto, la mia amica abbia la situazione sotto controllo e sicura di sé impartisce gli ordini a quei due ebeti che si ritrova come compagni
 
Io, invece, sempre più stanca e dolorante, non posso fare altro che sentire i loro scambi di battute con rammarico.
E mentre, ancora aggrappata al ventre, cerco di fare respiri lunghi e profondi, sento la voce di Kuno urlare in lontananza <> ma, questa volta, non perché il suono è ovattato nelle mie orecchie, bensì perché il ragazzo si sta allontanando velocemente a chiedere aiuto.
 
*****
 
Mentre Happosai è impegnato con la vecchia Obaba, io mi ritrovo a lottare contro l'amazzone più giovane.
Mi dispiace per lei, ma non posso, non riesco a perdonarla per tutto il male che ha fatto a me e alla mia famiglia.
Prova a schivare i miei colpi…so che è forte e agile, ma non potrà mai competere con me. In fondo, in una forma o nell’altra, l’ho sempre battuta…anche se, devo dire, a mie spese, perché se siamo arrivati a questo punto è proprio per la mia netta superiorità, combinata alle ridicole regole del suo villaggio!
Mentre lottiamo mi guarda con rabbia, rammarico, ma a me non importa.
E, alla fine, con un colpo basso, ecco che la colpisco facendola cadere al suolo.
Anche se la caduta è stata attutita dalla neve, osservo il suo volto dolorante. Forse l'ho colpita troppo forte, ma questo, è il prezzo da pagare per chi si mette contro di me.
 
- non startene lì impalato! Fa qualcosa, stupido!- d'improvviso Shan-pu guarda alle mie spalle e voltandomi lentamente mi ritrovo ad osservare lui...
 
No! Non posso, non voglio crederci!
Co…cosa diavolo significa??
Mi ritrovo ad osservare colui che finora è stato sempre contrario a qualsiasi nostra decisione e non contento ha recitato la parte dell'amico, fingendosi addirittura dispiaciuto per Akane ma, ora che li guardo scrutarsi, capisco che era solo per uno scopo...
Quello, di farci perdere tempo.
Il mio istinto non si sbagliava, non si è mai sbagliato. Lui era complice di tutto questo!
Serrando forte la mascella, chinando il capo e stringendo forte i pugni, con una velocità a me sconosciuta, Shinnosuke si ritrova il mio pugno conficcato nello stomaco.
 
- questo, per esserti preso gioco di me!- gli sussurro a denti stretti mentre lo vedo accasciarsi per terra...
 
- hey tu! Non provare a scappare!- Ryoga con un salto raggiunge Shan-pu, seguito anche da Mousse...
 
Combattono contro di lei e mentre provo ad accedere al tempio, qualcosa o meglio qualcuno, mi colpisce alle spalle...
 
- dove credi di andare?! Non sarai tu a riportare Akane a casa!- Shinnosuke mi guarda così male che forse ancora non ha ben capito con chi ha a che fare
 
- hai già fatto abbastanza! Togliti di mezzo!-
 
- No! Non lascerò Akane nelle tue mani, lei è mia!- mi urla impazzito facendomi trasalire di colpo 
 
- Cosa? Ma che vai blaterando! Akane non è tua! Akane...è mia moglie! Solo mia e non la lascerò a nessun altro!- ed ecco che sferro contro di lui la mia micidiale tecnica delle castagne...
 
Lo colpisco con così tanta foga e velocità ma lui con quel suo scopettone che si ritrova, para tutti i miei colpi.
Con un salto all'indietro mi allontano da lui, rimaniamo fermi per qualche secondo intenti ad aspettare che uno dei due si faccia avanti.
Nonostante il freddo pungente, gocce di sudore mi scendono dalla fronte e vedo lui respirare affannato. Anche se ha parato i miei colpi, non credo che possa resistere a lungo, ma io non ho tempo da perdere, devo al più presto portare Akane lontano da qui.
Mi volto verso Ryoga e Mousse che nel frattempo sono riusciti a bloccare Shan-pu. Ryoga la tiene stretta e Mousse con le lacrime agli occhi le getta un secchio d'acqua gelata addosso.
Almeno lei, è fuori gioco.
Mi dispiace vederla legata a quell’albero, ma non c'era altro modo.
Kuno...mi chiedo dove sia finito...forse è entrato con Kodachi e Ukyo...
Happosai continua a lottare contro quella vecchia, sembra essere uno scontro violento e non ho proprio idea di chi vincerà...mi auguro solo che...
 
- ecco, questo è per te!- Obaba lancia qualcosa ad Happosai...
 
Ma che...
 
- oh si! Sono mie, tutte mie!- con un paio di mutandine rosa confetto, il vecchio perde all'istante la concentrazione...
 
- ma che diavolo fai?!- gli urlo agitando le mani come un folle, ma sembra essere andato in tilt...
 
- ti ho fregato!- ed ecco che Obaba con un colpo del suo bastone, lo spedisce in orbita...
 
Ma che scherziamo?! Quello stupido di un vecchio maniaco pervertito si è fatto prendere in giro da quella vecchia.
Mi passo una mano in faccia esasperato...
 
- Non hai più alcuna possibilità di batterci Saotome!- Shinnosuke con tanto di sorriso compiaciuto mi porta a rivolgere di nuovo lo sguardo su di lui...
 
- ne sei proprio convinto?- gli dico stampandomi un sorriso sarcastico
 
- come pensi di fare...arrenditi all'evidenza- risponde incrociando le braccia al petto
 
- hai cantato vittoria troppo presto...- finisco la frase per poi portare una mano dietro le spalle e fare cenno a Ryoga e a Mousse di attaccare Obaba...
 
Si fiondano come due furie, cominciando ad attaccarla.
È brava, agile per la sua età ma sono sicuro che gli daranno filo da torcere giusto il tempo che mi serve per mandare k.o. questo imbecille. Resto immobile aspettando che perda la pazienza in modo da farlo cadere nella mia trappola. E infatti, eccolo che parte all'attacco ma riesco a schivare tutti i suoi colpi.
Sei proprio uno stupido! Non sai cosa ti attende...
Mentre riesco a bloccare tutte le sue mosse, inconsapevolmente non si è reso conto che sto formando una spirale al suolo...
E quando compio l'ultimo passo...
 
- sei finito! Hiryū Shōten Ha!- urlo con tutto il fiato che ho in gola per poi sferrare il colpo decisivo...
 
Le sue urla si sentono a distanza.
Inginocchiandomi un attimo, giusto per riprendere fiato, mi accorgo che quei due sono in netto svantaggio.
Anche se questo colpo ha esaurito in parte le mie energie, devo agire in fretta.
Per sconfiggere la vecchia, devo unire la mia forza con quella di Ryoga.
 
- Mousse attento- Ryoga urlando, lo mette in guardia ma troppo tardi. Obaba è riuscita a colpirlo facendogli perdere i sensi.
 
- siete dei babbei! Non riuscirete mai a sconfiggermi, ahahahah- quella vecchia se la ride di gusto non notando che io e Ryoga, guardandoci giusto un attimo fisso negli occhi, con un cenno del capo ci capiamo al volo.
 
- fai male a cantare vittoria. Hai ancora due avversari da sconfiggere!- le rispondo sicuro di me
 
Come due furie scatenate, cominciano ad attaccarla stando attenti a non farci colpire...
Inutile dire quanto questa vecchia sia forte.
Forse anche più di Happosai, ma non devo, non posso perdere. Ne vale del futuro della mia famiglia.
Colpisce in pieno petto Ryoga che accasciandosi al suolo, sembra essere ridotto male...
 
- avanti, alzati!- quasi lo imploro mentre cerco anch'io di non essere colpito
 
- non mi batterai così facilmente! - il ragazzo con la bandana si alza da terra barcollante...
 
Si mette male!
Dannazione!
Non posso farcela da solo, lei, conosce tutte le mie tecniche.
 
- hey! Non credere di avermi battuto Cologne! Ti sei presa gioco di me! E questo, non te lo perdonerò mai!- d'un tratto vediamo sbucare fuori il vecchio e questa volta sembra davvero arrabbiato.
 
- preparati al peggio! Happö Daikarin!-
 
Una nube di fumo ostacola la nostra visuale.
È il momento!
Affiancando Ryoga, portiamo al massimo le nostre energie.
Tutto intorno a noi si illumina delle nostre auree, il blu e il rosso predominano ogni cosa...
 
- porta in salvo Mousse- urlo ad Happosai
 
- per te è la fine!- diciamo quest'ultima parola prima di pronunciare in coro le nostre tecniche micidiali...
 
- Shishi Hōkōdan!- 
 
- Mōko Takabisha!- 
 
Due potentissime sfere di energia colpiscono in pieno la vecchia Obaba.
Distesi su questo gelido manto bianco, ridotti in fin di vita, sanguiniamo da tutte le parti, lentamente mi volto verso il mio amico, notando le sue ferite...
È messo piuttosto male...
Gemiti di dolore fuoriescono dalle nostre labbra.
Voltandomi alla mia sinistra, osservo Obaba accasciata al suolo. È viva, ma non credo sia in condizione di fare una sola mossa...
Adesso è tutto finito, Akane è salva.
Sono così stanco e le ferite mi fanno così male, che non riesco a tenere gli occhi aperti...
 
- gr...gra...zie, amico mio- con un filo di voce, mi rivolgo al ragazzo disteso al mio fianco...
 
- a...abbiamo vi...vinto- mi risponde con voce dolorante.
 
- Eccovi! Ragazzi, finalmente vi ho trovati!- la voce di Kuno rimbomba dentro le mie orecchie...
 
Meno male, nessuno di loro è stato coinvolto...
 
- oh per la miseria! siete ridotti piuttosto male-
 
- Ranma, devi riuscire ad alzarti, abbiamo trovato Akane ma è chiusa dentro una stanza situata nelle profondità del tempio. Ma è sigillata da un maestoso portone e noi non riusciamo ad aprirlo. Devi darci una mano...anche perché...- alle parole di Kuno, avverto il cuore battere all'impazzata.
 
- perché...cosa?- gli chiedo dolorante
 
- non ne capisco un accidenti ma credo che Akane non stia affatto bene-
 
Come colpito da una scarica elettrica, sgrano gli occhi di colpo. Quel poco di forza residua che ancora possiedo mi serve per lei, solo e soltanto per lei e i miei bambini.
Con non poca difficoltà riesco ad alzarmi per poi entrare nel tempio e dirigermi verso quella maledetta porta che ci separa.
Arrivato lì davanti, trovo ad aspettarmi Ukyo e Kodachi visibilmente preoccupate. Ma non do loro il tempo di dire niente perché il mio unico pensiero è quello di liberarla e poter di nuovo godere del suo splendido viso...
 
- Ak...Akane, mi senti? Allontanati...da...dalla porta- la voce esce strozzata a causa delle ferite che ho in tutto il corpo....
 
- Ra…Ranmaaa!!! Sei tu?? Sei davvero…tu…-
 
Quando sento la sua voce rotta dal pianto pronunciare il mio nome, quel poco di energia rimasta, la concentro in un unico colpo.
Concentrando tutti miei pensieri positivi, convoglio le poche energie rimaste ai miei arti inferiori e con un calcio sfondo la porta.
Stremato, ma voglioso di rivederla, mi lancio attraverso il polverone che ho appena provocato frantumando il portone e finalmente la vedo.
I suoi occhi incontrano i miei, sembra essere passata un eternità...
 
- Ranmaaaa…- com’è bella…anche se agitata e con gli occhi gonfi dalle lacrime rivederla dopo un mese di lontananza mi suscita una forte emozione dentro al cuore, in più il suo pancione è davvero diventato enorme! Ma è la cosa più bella che abbia mai visto…
 
Avvicinandomi tiro un sospiro di sollievo per poi avvertire due braccia stringermi all'improvviso mentre le sue lacrime bagnano il mio collo.
Respiro profondamente l'odore della sua pelle, il suo profumo è lo stesso di sempre.
Inevitabilmente sorrido, mentre calde lacrime rigano il mio viso.
Con difficoltà riesco a sollevare un braccio per stringerla.
Il solo odore di lei, riesce a farmi stare meglio, il calore del suo corpo schiacciato contro il mio, mi fa sentire vivo.
 
- lo sapevo…sapevo che saresti venuto a salvarci!!- sussurra appena mentre la sento anche lei inspirare il mio profumo
 
- Akane...scusa se ci ho messo tutto questo tempo, perdonami…- riesco a pronunciare queste parole con molta difficoltà prima di avvertire lei stringermi più forte.
 
 Ukyo, nel frattempo, si sta prendendo cura di Ryoga, Kuno e Kodachi ci osservano sorridenti, mentre Mousse è rimasto con Shan-pu ancora legata all’albero sotto forma di gatto.
 
- Ra…Ranmaaa, presto, dobb…iamo andarcene da qui, alla…svelta!- balbetta tirando su col naso, la mia piagnucolona
 
- non piangere, sono qui, adesso è tutto finito!- di nuovo fra le mie braccia, la tengo stretta a me non curandomi minimamente delle ferite che nel frattempo sanguinano senza sosta.
 
- non capisci…baka che non sei altroooooahhhhhhhhh- mi rimbecca quasi infastidita poi l’urlo agghiacciante seguito da una stretta assassina sulle mie già doloranti ferite
 
- Akane, che succede!?- continua a mugolare affannata e a me sta quasi per venire un infarto...
 
- Ranma…noi abbiamo cercato di dirtelo appena sei arrivato ma eri così concentrato a distruggere quella porta che…che noi non abbiamo avuto il coraggio di…dirti che…- è Ukyo a parlare tenendo tra le braccia il suo Ryoga
 
- Akane ha le doglie e se non ci muoviamo partorirà qui!- Kodachi finisce la frase di Ukyo rimasta in sospeso
 
- co...cosa? Adesso?- spalancando gli occhi, mi prende il panico...poi guardo lei, in preda ad una respirazione profonda e dal cenno che fa con il capo capisco che le ragazze di fronte a me hanno detto la verità
 
- dimmi che devo fare, non puoi far nascere i bambini qui, adesso!- con le mani in fronte, osservo mia moglie contorcersi dal dolore.
 
- lo sooo, bakaaaahhhhhhhh-
 
Devo fare qualcosa e in fretta anche!
 
- va bene! Riuscirò a portarti in ospedale! Fidati di me Akane, non partorirai i nostri figli qui, te lo prometto!- prendendola in braccio e seguito dal resto del gruppo, corro come un matto per cercare di raggiungere la città il prima possibile...
 
Speriamo di farcela in tempo…per fortuna da qui su si vede bene la strada da percorrere. È più semplice di quello che avremmo mai immaginato e se non fosse stato per i dirottamenti di Shinnosuke, probabilmente avremmo trovato Akane molto prima. Ma adesso basta pensare a ciò che è successo…devo correre, correre più veloce del vento!
 
- Akane fai dei lunghi respiri- Kodachi mentre corriamo urla dei strani consigli...
 
- ma da quando sei esperta in questo genere di cose?- sento dire a Kuno...
 
- i programmi in tv di medicina aiutano molto non lo sai?- risponde la sorella...
 
- interessante- risponde l'altro...
 
Ed ecco che urlando di nuovo e piegandosi tra le mie braccia, Akane stringe forte i denti in preda al dolore...
Corro, corro senza sosta, per fortuna la strada in discesa è molto più semplice da percorrere. Sto provando con tutte le mie forze ad essere più veloce possibile.
Dopo un tempo indefinito, finalmente riesco ad intravedere più distintamente la città.
 
-Ecco la città! Akane resisti, stiamo per arrivare- le dico prima di avvertire un calore scendere dal bacino in giù...
 
Ma...che cos'è questa sensazione così umida?
 
- scusa Ranma, cre…credo mi si siano rotte le acque!- 
 
- ehhhh???? Co...come ti si sono rotte le acque, che significa?- le domando terrorizzato...
 
Cosa vorrà dire? Che significa che le si sono rotte le acque? Non ci sto capendo più niente! Sono nel panico più totale!
 
- significa che i bambini stanno per nascere!!- con una rinnovata forza Akane mi avverte della imminente verità
 
- noi andiamo avanti! Cerca di sbrigarti!- Kuno preoccupato insieme alla sorella ci sorpassa avviandosi più velocemente verso l'ospedale per avvisare del nostro arrivo.
 
Arrivato in citta, salto, come d’abitudine, di tetto in tetto per fare il più velocemente possibile fino a quando ecco che ci ritroviamo davanti l'ospedale.
Ad attenderci un gruppo di medici con una barella sono pronti ad accogliere Akane.
 
-…ti prego, rimani con me! Non andartene…- visibilmente provata mi guarda implorante
 
- tranquilla Akane! Non ti lascio!- stringendole forte la mano, ci ritroviamo dentro una sala operatoria...
 
Credo di stare quasi per svenire...
 
- lei è il marito?- il medico mi domanda intanto che io divento sempre più cadaverico...Le sue urla, il suo dolore stanno mettendo a dura prova il mio coraggio...
 
- s...si!- rispondo avvertendo un malessere allo stomaco...
 
- meglio che gli prendiate una sedia, non vorrei che svenisse proprio adesso- sento le parole del medico ma guardando il volto di Akane bagnato di sudore e così dolorante, provo ad infondermi coraggio e stando al suo fianco la incoraggio a non mollare.
 
- forza Akane! Puoi farcela! - mentre le dico queste parole, mi lancia uno sguardo cosi omicida da incutermi una paura tremenda...
 
- provo a lasciarle la mano ma lei non sembra volerne sapere, anzi, per un momento mi ritrovo a gemere dal dolore anch’io.
 
Mi sta letteralmente stritolando una mano.
Quando, dopo circa un ora e dopo vari sforzi sovrumani, sentiamo all'improvviso il pianto disperato di un bambino.
 
- ecco il primo! È un bel maschietto…- dice il medico per poi rivolgersi al sottoscritto...
 
- vuoi tagliare tu il cordone ombelicale?- a queste parole, sento mancarmi ma non voglio rinunciare a questo momento.
 
Avvicinandomi, mi porgono un paio di forbici e poco dopo mi ritrovo con Ryuu tra le mani.
 
- hanf hanf hanf…non ce la faccio più…ahhhhhh-
 
- forza Akane!  Ce l'hai quasi fatta! Un ultimo sforzo!- il medico incalza ancor di più fino a quando udendo un altro urlo sovrumano da parte di mia moglie, ecco che esce fuori anche il nostro secondo bambino, Hasuna.
 
Taglio di nuovo il cordone per poi ritrovarmi con entrambi i nostri bambini fra le braccia.
Avvicinandomi a lei, i nostri occhi si riempiono di lacrime...
Guardo questi due fagottini, mi tremano le mani, è una sensazione mai provata prima d'ora.
Li guardo fiero e orgoglioso. Sono padre...
Non posso crederci! Sposto lo sguardo su Akane che mi guarda ancora stremata ma con un sorriso così dolce che mi porta ad arrossire leggermente. Poi mi avvicino a lei e...
 
- ce l'hai fatta amore mio!- le dico accennando un sorriso mentre poggio sul suo petto Ryuu e Hasuna dandole un bacio a fior di labbra sulla fronte.
 
- auguri- il medico con la sua équipe ci fa un piccolo applauso...
 
- non so cosa le sia successo, ma credo che lei abbia bisogno di medicare queste ferite. Adesso verrà un infermiere che si occuperà di lei.- il medico continua a guardarmi esterrefatto, di certo, al momento non sono proprio presentabile ridotto in questo stato...
 
- grazie, e grazie per aver aiutato mia moglie- dico facendo un inchino...
 
- forza ragazzo- poggiandomi una mano sulla spalla e facendomi un sorriso, lo lasciamo in sala operatoria, mentre noi, accompagnati dagli infermieri, ci dirigiamo verso la camera dove finalmente io, Akane e i gemelli potremmo stare tranquilli.
 
 

 
Salve a tutti ragazzi/e 😄
Finalmente siamo alla resa dei conti.
Scrivere questo capitolo per me e Tilly è stato esilarante.
Abbiamo inserito un tripudio di emozioni. Dalla rabbia, allo stupore, al rancore, alla paura, al dolore e infine cosa più importante fra tutte, la gioia...
Già! Ranma e Akane finalmente hanno fra le loro braccia questi due piccoli fagottini teneri e morbidosi..😍
Speriamo davvero di essere riuscite nel nostro intento, cioè, quello di trasmettere anche a voi, tutte queste emozioni che entrambe abbiamo provato scrivendo il capitolo.
Ma non è tutto! 
Anche se questo è stato il capitolo decisivo, la storia avrà un ulteriore capitolo “extra” 😉 quindi ci auguriamo con tutto il cuore che seguirete la storia fino alla fine.
Come sempre, ringraziamo tutti i nostri sostenitori, che dedicano un po’ del loro tempo per recensire i nostri capitoli e un "grazie" va anche a tutte quelle persone che leggono restando in silenzio.
Detto questo, auguriamo a tutti voi una splendida giornata. Kiss Kiss da Nica e Tilly 😘
 
 
 
   
 
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