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Autore: Teemo Omegasquad    07/10/2017    2 recensioni
In uno spazio totalmente bianco i boss Vongola erano disposti in due file l'uno davanti all'altro come se a dividerli ci fosse un tavolo, in cui si era aggiunto definitivamente anche Tsunayoshi, con a capotavola Giotto Vongola.
-Allora? La tua risposta ragazzo?- il primo chiese la risposta tanto attesa al giovane undicesimo che teneva il capo abbassato nascondendo i lineamenti del viso, seduto a terra.
-Ve lo avevo promesso e ora vi darò la risposta...accetto tutti i peccati dei Vongola, ma li redimerò con la mia unione dei cieli!-
Genere: Azione, Comico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio, Reborn
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Dopo svariate ore di viaggio tornarono al rifugio Vongola, mettendo dietro le sbarre e sotto stretta sorveglianza speciale i due Maxum, togliendogli le bende una volta dentro.

Il drago della tempesta corazzato prese, finalmente, forma umana per entrare nel rifugio, era un'uomo alto e muscoloso, con indosso una pesante armatura da battaglia azteca, mugognando pesantemente invece di parlare, l'unico a non diventare umano fu Alkatar, che mantenne la forma di mini-drago.

Katsu introdusse la sua vecchia famiglia nella dimora, spiegandogli con parole molto corte e capibili cosa fosse successo finora, mentre erano imprigionati, spiegandogli che serviva che loro cedessero il loro potere all'undicesima generazione Vongola.

 

-Mmmmh, va bene, ma dovranno meritarselo!- il drago della pioggia parlò a nome dei suoi fratelli. -Metteremo alla prova oguno di loro a modo nostro e vedremo se glieli passeremo, so bene che così perderemo tempo, però abbiamo anche noi il nostro codice.-

 

-D'accordo allora, spero solo che possiate fare in fretta, perché di tempo ne abbiamo ben poco, ma vi ringrazio.- Katsu si inchinò in segno di ringraziamento ai suoi vecchi compagni. -Adesso scusatemi, ma devo parlare con i nostri "ospiti" che sono qua sotto, temo ci metterò un po'- li lasciò alle loro questioni.

 

******

 

Il drago della nuvola prese in disparte Giorgia per un motivo a lei ignoto, conducendo la draghessa in una sala di allenamento.

 

-Come mai hai voluto che ci appartassimo...? Non ne capisco il motivo...-

 

-Prima di tutto chiamami Azal e poi...- Azal le girò intorno guardandole ogni cm del corpo. -Voglio vedere se riuscirai a soddisfare le mie aspettative e poi non mi va di fare tale cosa insieme agli altri, mi piace fare di testa mia. Sapresti dirmi dove posso trovare un spada?- parlò con voce delicata, ma al tempo stesso matura.

 

Giorgia aprì un enorme cassettone da una parete con al suo interno numerose armi da allenamento, prendendo quella che a lei più interessava, porgendogliela.

Prese la lama in mano maneggiandola per un'attimo per poi porgergliela di nuovo, confondendola.

 

-Perché me la ridai...? Non volevi usarla te...?- chiese per avere un chiarimento.

 

-Perché devi usarla te, ho notato che usi una spada come arma e non voglio che si rompa a causa mia.- le sorrise rispondendole con chiarezza.

 

Giorgia prese la spada cercando di adattarsi al suo uso visto che era differente dal suo stocco e anche più pesante, ma appena strinse il manico Azal, con una elegante piroetta, la colpì al viso con un calcio facendola indietreggiare.

 

-Ma cosa fai?!- la rimproverò per quella sorpresa inaspettata.

 

-Fammi vedere che sai combattere danzando mia cara.- mise le braccia sul ventre come se stesse meditando, poggiando il piede sinistro nell'interno coscia destro, rimanendo su in perfetto equilibrio.

 

La guardiana della nuvola reagì con un veloce affondo puntando alla pancia, ma quando la punta ne entrò in contatto comparirono delle scintille, facendola indietreggiare per sicurezza.

 

-Mi dispiace, ma, come avrai visto, la mia pelle non è come quella di voi umani.-

 

Impregnò la spada con le fiamme nuvolose, andandole addosso, continuando a colpirla in vari punti vitali e Azal la lasciò fare, rimanendone impassibile.

Dopo svariati tentativi la lama si scheggiò quasi del tutto, lasciandola ansimante per la fatica e in quel momento la draghessa reagì con un'altro calcio che la colpì nello stomaco, buttandola a terra e ritornando nella posizione di prima.

Giorgia buttò l'arma, ormai compromessa, e ne prese un'altra, osservando la sua avversaria, escogitando una strategia.

Si gettò contro di lei di soppiatto, attaccandola di lato, ma Azal trovò un'apertura che le spezzò la spada con un colpo di piede e lanciandola contro un muro.
Ma non si arrese tornando in piedi e la prende per la vita con una presa di sottomissione, però la draghessa ricambiò le posizioni ritrovandosi sopra lei e la giovane donna a terra.
 
-Tutto qui?- le disse con scherno.
 
In un'espressione di rabbia la prese per il collo con le gambe staccandosela di dosso, sguianando lo stocco impregnandola di fiamme della nuvola, decidendo di rischiare di comprometterla.
Si sfiorò un'occhio che divampò in una fiamma viola.
 
-Deadeye!- con passo leggiadro riuscì a mettersi dietro di lei senza quasi farsi vedere piroettando tre volte su se stessa colpendole la schiena scatenando altre scintille.
 
Azal rimase piacevolmente sorpresa, ma si girò di scatto prendendola per un polso, bloccandola.
 
-Sì, così, ma sei troppo rigida, devi saper ballare con la morte.- le sussurrò all'orecchio per poi lasciarla andare, facendola un inchino che la invitò a ritentare di nuovo con eleganza.
 
Approfittò di quel momento di guardia bassa per colpirla dietro il collo, ma lei, con colpo di testa, la disarma facendo volare in aria lo stocco.
Giorgia si accucciò prendendola, di nuovo, per la vita sollevandola per poi buttarla a terra, però Azal piantò una mano nel terreno dividendosi da lei con una capriola, accorgendosi troppo tardi che aveva attuato quella mossa per riprendersi l'arma.
De Luca riusò di nuovo il Deadeye, andandole addosso tenendosi vicino al bacino lo stocco.
La draghessa procedette tentando di colpirla col filo della mano, ma venne schivato facilmente con una veloce piroetta e un'affondo che le scalfì il viso.
La guardiana della nuvola cominciò a muoversi con passo leggero e agile, tempestandola di colpi , contrastando ogni singolo colpo e reazione del drago della nuvola.
 
-Nuovo modello da combattimento della scherma assassina: danza delle lame!- la lama sembrò moltiplicarsi dall'incredibile velocità in cui la maneggiava, facendole danzare in perfetta sincronia tutte insieme contro la sua avversaria.
 
Azal guardò meravigliata quella nuova tecnica improvvisata, sorridendo compiaciuta e non solo per il modo di combattere.
Rimase ferma a incassare l'attacco impassibile in una marea di scintille.
Giorgia si fermò affaticata, riprendendo fiato, sentendo delle mani battere.
 
-Brava, un po' ti sei liberata dalle catene che tu stessa hai creato.-
 
-Che vuoi dire?- si accorse che le aveva risposto con fare più deciso, come se si sentisse più sicura.
 
-Questo voglio dire e mi hai anche stupida. Ti ritengo degna di ricevere la mia fiamma. Inginocchiati, devi dimostrare un po' di rispetto per questo no?- le sorrise facendo apparire una fiamma tra le mani, era più vispa e ardente di quella che possedeva la giovane donna, con delle piccolissime ali.
 
Giorgia si inginocchiò, ricevendo in lei il potere di un vero e proprio drago, sentendo a primo impatto una sensazione di bruciore in tutto il corpo, per poi sparire subito dopo, sentendo anche una scarica di energia facendo svanire la fatica accumolata finora.
 
-Adesso scusami, ma voglio farmi un bagno e cambiarmi di abito che mi hai rovinato il vestito! Cavolo, era all'ultima moda! Dove diavolo è un bagno?! Devo anche risistemarmi i capelli!- Azal uscì dalla sala, inseguita da De Luca che le mostrò dove era situato il bagno.

 

******

 

Il corazzato drago della tempesta camminò con passi pesanti, affidandosi al proprio fiuto per trovare il guardiano della tempesta.

Tetsuya, concentrato sulla sua "lettura" preferita rimbalzò dal letto rimanendo fermo, sentendo bussare alla porta, venendo sfondata subito dopo.

 

-Ehm, magari potevi essere più delicato no...?-

 

-Mh! Non parlare umano! Devi farmi vedere di cosa sei capace! Io sono Arshalong e...! Cosa diavolo stai leggendo?- Arshalong vide che Tetsuya teneva in mano delle riviste erotiche, strappandogliene una di mano. -Cosa diavoleria è mai questa?! Immagini su fogli di carta?!-

 

-Ehi! Quelle riviste sono opere d'arte! Lascia che te le mostri!- aprì una delle opere migliori che possedeva, innondando il drago di una luce che non aveva mai visto nella sua vita.

 

2 ORE DOPO

 

-Volevo sapere come stava andando...cosa state facendo?- Reborn volle vedere la situazione di Tetsuya visto che ha avuto quello più grosso dei draghi, ma a quanto pare le sue preoccupazioni erano inutili visto che i due erano intenti a leggere qualcosa in comune.

 

-Eh? CHiunque tu sia umano siamo impegnati! Va via e non osare disturbarci mai più!- il drago lo cacciò via con voce possente.

 

-Temo che quel personaggio non farà una bella fine da ora in poi...-

 

******

 

-Ehm, che ci fai in cucina...?- chiese Yoshi al paffuto compagno che si stava abbuffando.

 

-Per usare i raggi solari c'è bisogno di molta energia.-

 

-Puzza di scusa quello che hai detto sai? Piuttosto cosa devo fare per essere degno della tua fiamma?-

 

-Portami in un luogo in cui possiamo fare casino, ma prima mi porto dietro uno spuntino!- l'omaccione si portò dietro a se il pranzo al sacco, ovvero un panino imbottito lungo 5 metri, Yoshi si chiese come faceva a rimanere nonostante l'esagerata lunghezza.

 

Il giovane guardiano portò il drago del sole in una sala di allenamento, notando che la vivanda che si era portato dietro era già sparito.

 

-Oh dio...che faticaccia...- ansimò per quei pochi passi che aveva fatto.

 

-Ma abbiamo fatto solamente 5 passi dalla cucina fino a qui!- lo rimproverò aspramente e come risposta ricevette una spanciata che lo schiantò contro il muro, crepandolo. -Cazzo che male...!-

 

-Mi sono dimenticato di presentarmi, mi chiamo Kaoro, il dragone del sole. Ti farò vedere che il tuo modo di combattere è rozzo!- Kaoro si sistemò la cintura tirandosela su.

 

-Allora...fatti sotto! Lancia del sole!- Yoshi si sbloccò dal muro colpendoloin piena pancia con le sue fiamme solari, ma il colpo sprofondò nel grasso, per poi rimbalzare all'indietro autocolpendosi in faccia, come se si fosse fatto male da solo, cadendo a terra.

 

-Devi saper difenderti, ma attaccare al tempo stesso...più un pizzico di imprevidibilità. SPANCIATA!- quando si rialzò lo rimbalzò via con l'enorme pancia sbattendolo di nuovo sul muro come se fosse una pallina da ping pong.

 

Si fermano per qualche secondo, lasciando a Yoshi il modo di prendere respiro, ma lui decise di approfittarne per attaccarlo e l'unico risultato che ottenne fu lo sprofondamento degli arti per poi essere rispediti al mittente sulla sua faccia, facendosi di nuovo male da solo, rompendosi il naso.

Kaoro si lanciò girando su se stesso come se fosse una trottola, colpendolo ripetutamente, ma il giovane guardiano reagì puntandolo con un'altro pugno, preparandosi ad accoglierlo nella sua enorme pancia.

Yoshi mise le braccia davanti a se come scudo come difesa improvvisata, sprofondando in quella marea di grasso.

Con le gambe libere non puntò a colpirlo nello stomaco, ma bensì alle gambe facendogli perdere l'equilibrio per poi provare con una gomitata, però rimbalzò via.

 

-Non mi aspettavo che avresti mirato alle gambe, bravo!-

 

-Fatti sotto Kaoro!- il ragazzo era tutto gasato, ma il suo entusiamo venne subito smorzato di fronte alla scena che aveva di fronte, ovvero Kaoro che non riusciva a rialzarsi a causa della sua stazza che gli impedivano tale azione, dimenandosi come un granchio ribaltato.

 

Yoshi sbuffò andando ad aiutarlo, ma si accorse troppo tardi che era una finta quando si rialzò con un poderoso colpo di schiena facendogli affondare la faccia nel suo grasso, facendogli anche avere il peggior incubo della sua vita.

 

-Cosa diavolo hai tra quei rotoli di ciccia?! Ho visto cose che non sono normali lì dentro!- si rannicchia in un angolo terrorizzato.

 

-Ehi! Ho solamente le ossa grosse!- Kaoro fece un'altra spanciata contro il ragazzo lacnciandosi a palla di cannone.

 

Yoshi, instintivamente, fece una capriola in avanti per evitarlo, ma lui rimbalzò contro il muro andandogli di nuovo incontro dandogli la schiena e, in quel esatto momento, si lanciò contro l'omaccione piantandogli le braccia lungo la spina dorsale, sentendo che c'erano meno strati di grassi rispetto alla pancia.

A quel punto sorrise, bloccandogli la traiettoria per poi chiamare a se tutte la forza che aveva in corpo per sollevarlo da terra, sentendo dolori atroci ai muscoli degli arti superiori, riuscendo poi a sospendendolo in aria per pochi secondi, sfruttandone ognuno.

 

-Lance gemelle solari!- con un doppio colpo di fiamme del sole lo colpì in pieno schiantandolo contro il soffitto, cadendo a terra esausto, sempre sorridente e soddisfatto dell'impresa alla Ercole che aveva compiuto.

 

Quando vide che Kaoro gli stava cadendo addosso sobbalzò dalla paura spostandosi immediatamente, ma venne sbalzato via dall'onda d'urto che il dragone del sole creando sotto di se una piccola voragine e si rialzò subito.

 

-Ottimo lavoro ragazzo e ora...ho fame, vado a mangiare.- se ne andò di punto in bianco, lasciando il ragazzo in sospeso.

 

-...eh...?-

 

******

Akane era nella sua stanza a meditare in tranquillità, quando sentì una presenza che le faceva compagnia.

 

-Vieni fuori dragone, ti stavo aspettando.- si rimse in piedi.

 

-Nonostante tu sia cieca sai vedere entro un certo limite...- apparve davanti a lei, guardandola dall'alto in basso.

 

-Che vorresti dire...?-

 

-Avrai già avuto un assaggio della forza di Aiko, il demone della nebbia. è stato nettamente superiore a te e lo sarà ancora di più dopo tutto questo tempo, per questo devi saper vedere oltre l'illusione della realtà tramite i tuoi occhi umani e già il fatto che non l'hai capito ora ti sarà dura.- le puntò l'indice sui suoi occhi, riponnendola poi giù.

 

-Che vorresti dire?- provò a toccarlo trapassandolo per poi svanire nel nulla.

 

Si guardò insistentemente attorno a se senza ritrovarlo.

Ad un tratto sentì un dolore atroce alla testa, come se due trapani gliela trapasserò girando freneticamente con la punta, immobilizzandola dal dolore, tremando.

Provò a girare la testa vedendo che era proprio il drago della nebbia che le aveva impiantato le mani dentro il suo capo, lavorandole il cervello come se fosse l'impasto del pane, cercando qualcosa.

I ricordi del suo passato cominciarono a scorrerle davanti agli occhi, rivivendo ogni mutamento, sia positiva che negativa, ma la sua vita era piena soltanto di ques'ultime.

Ogni singolo attimo erano una tortura per lei e voleva smetterla assolutamente.

 

-Se ti lasci ingannare così non sopravviverai per niente...- fece più pressione alla presa facendola soffrire ancora di più.

 

Akane in quel momento volle togliersi la vita per avere sollievo da quell'atroce tortura, ma poi vide Katsu e gli altri, coloro che le hanno dato una nuova vita e una nuova famiglia, quindi disse basta a quell'oppressione, liberandosi ansimante lenendo il dolore.

Il dragone tornò all'attacco e la ragazza imbracciò l'asta, preparandosi al contrattacco, ma capì che non servì a molto perciò lasciò cadere a terra l'arma, rimanendo immobile.

Si guardò intorno con gli occhi con attenzione, ma quello che le vorticavano attorno erano delle rozze e mostruose figure non per niente amichevoli e intenzionate a non farle delle carezze dolci, però rimase impassibile, cominciando a camminare verso una direzione senza che quelle figure la toccasserò.

 

-Adesso basta nasconderti lucertola troppo cresciuta.- si rimise nel punto in cui tutto era iniziato e davanti a lei riapparve l'uomo, ma stavolta quello vero.

 

-Te la sei cavata umana, ma prima di ritenerti degna voglio fare qualcosa di più approfondito.-

 

-Accetto la sfida.-

 

******

 

-Perché mi hai portata qui?-

 

-Prima di tutto sono Kark. Voglio vedere quanto sei veloce! Su su! Grinta!- con movimento di gambe si era messo dietro Yuzuyu, spaventandola.

 

Lei reagì provando a colpirlo col martellone, ma vide che aveva colpito l'aria sentendo dolore in quattro punti differenti, ovvero su gamba sinistra, braccio e spalla destra e stomaco, cadendo a terra sostenendosi con l'asta.

Riapparve davanti a lei, accucciandosi.

 

-Devi essere più veloce con gli occhi, su rialzati piccola umana!- scomparve di nuovo da quanto era veloce.

 

Yuzuyu si riprese alzandosi, ma non appena lo fece venne di nuovo messa a terra.

Si mise in una posizione difensiva, concentrandosi con gli occhi e mise l'asta davanti a se, bloccando la sua corsa.

Kark rimase sorpreso decidendo di attaccarla e rimase soddisfatto vedendo che riusciva a parare ogni singolo colpo, reggendo alla sua velocità.

 

-Non ho allenato solamente il fisico in questi 4 anni!- fece roteare il martellone piantadoglielo nello stomaco, ponendo fine a tutto.

 

-Ugh! Ti faccio i miei complimenti umana, non solo hai aguzzato la vista, ma anche portato tutto al termine alla velocità della luce!-

 

-Ti ringrazio, non basterà così poco per farmi arrendere!-

 

-Ora ti sei guadagnata la mia fiamma e rispetto!- la imbastì della sua fiamma con orgoglio.

 

******

-Chi devo picchiare a sangue oggi eh?!- Sora inruppe nel luogo in cui Alkatar le aveva dato appuntamento e lo vide seduto su una poltrona con davanti un tavolino, con sopra una scacchiera già allestita.

 

-Alla faccia della vivacità...comunque vieni cara, non ho nessuna intenzione di ricorrere alla violenza, ma bensì a un semplice gioco.- con la mano le propose di sedersi e di fare la prima mossa visto che aveva i bianchi.

 

La ragazza sbuffò infastidita per i lfatto che non poteva menar le mani, ma il dover giocare a un gioco da secchioni era peggio per lei, non le piaceva rimanere ferma.

Fece la prima mossa, per poi venir seguita dal drago.

Annoiata fece sempre più mosse a caso e dopo neanche due minuti perse, subendo lo scacco matto infuriandosi gettando all'indietro il tavolo.

Volle la rivincita, facendola diventare una questione personale.

Ogni minuto era una sconfitta fin dall'inizio dell partita, accumulando solamente rabbia.

 

-Dio...! Ti ammazzo stronzo!- puntò la pistola contro la testa scagliata del drago, ma rimase impassibile.

 

-Su via, ora calmati, pensaci con calma e sii paziente.- le propose un'altra partita.

 

Lei continuò a mugolare per la rabbia, ma gettò le pistole a terra accettando la proposta, sbuffando infastidita.

Continuarono a giocare per svariate ore, senza sosta, senza cambiare il vincitore e lo sconfitto.

Ad un tratto Sora, dopo molta pazienza, si accorse che Alkatar aveva sbagliato mossa senza rendersene conto e ne approfittò, portandosi in vantaggio mossa su mossa, per poi giungere alla vittoria.

 

-AH! TI HO STRACCIATO!- si alzò in piedi sulla sedia festeggiando finalmente la prima vittoria dopo quella lunga serie nefasta, urlando a suqarciagola.

 

-E secondo te come?- con quella domanda la zittì facendola pensare.

 

-Beh, ho pazientato e...- Sora si accorse che, se avesse fatto alla sua maniera, di sicuro ci sarebbe stato un putiferio senza giungere a nulla, ma ascoltando, osservando e pazientando è riuscita a vincere senza difficoltà, rendendosi conto che il drago aveva ragione.

 

-Esatto mia cara, non ho nulla da dirti e insegnarti se non che ti sei guadagnata la mia fiamma. Vanne fiera di questo.- fece il passaggio di potere, imbastendola del suo stesso potere draconico.

 

 

******

 

 

Sawada scese nei sotterranei del rifugio, andando alla cella dei Maxum superstiti, entrando nonostante gli avvertimenti delle guardie, calmandoli dicendo che per lui non c'era alcun pericolo.

 

-Bene, ora che siamo qui ho bisogno di farvi alcune domande.- il giovane boss prese una sedie elaborando il modo di convincerli a parlare, facendo leva sulla loro psicologia, sedendosi comodamente guardandoli in viso.

 

-E se non parlassimo che ci faresti eh?! Ci torturerai? Ci ucciderai?!- Corex parlò d'impulso con rabbia.

 

-No, vi lascerei andare in un punto lontano da qui, tanto non conoscete l'ubicazione della base e se andaste da Arane non fareste una bella fine...o mi sbaglio?- li guardò entrambi mettendo in evidenza la pura verità.

 

Katsu disse il vero, se fossero tornato da Arane, conoscendola e vedendo come era cambiata in quei 4 anni passando da gentile a essere assetata di sangue piena di rabbia, non sapevano cosa fare esattamente.

Il Maxum del cielo provò a escogitare qualcosa sotto il pressante sguardo di Katsu, mentre Benkei sembrava andare nel panico di fronte a quelle due scelte sudando a dirotto, che nella sua mente semplificò in: vivere o morire.

 

-C-cosa vuoi sapere?- fu il Maxum della nebbia a parlare balbettando.

 

-Ma cosa fai Benkei?! Sta zitto!-

 

-Sta zitto tu! Io, in questi anni, vedendo quanto è cambiata Arane, mi sono sempre attaccato di più alla mia vita e sul fatto che ne ho solo una! Probabilmente per lei siamo solo oggetti usa e getta inutili, sacrificabili e non voglio correre il rischio di accertarmi di tale cosa andando da lei! Non so cosa vuoi far tu, ma, per stavolta, non ho nessuna intenzione di seguirti Corex!- dalla bocca di Benkei uscirono parole di disperazioni e la voglia di vivere che era cresciuta in lui in quegli anni.

 

-Dove si trova la base di Arane?-

 

-Ad Atlantide, in mezzo all'oceano Pacifico, vi darò anche le coordinate per il punto specifico, ma vi prego non uccidetemi o non lasciatemi andare da quella donna!- cominciò a respirare con affanno a causa della paura che si era scatenata pensando alle possibili conseguenze.

 

Katsu riuscì nel suo intento con Benkei, facendo leva sul dubbio, crepe nella fedeltà verso Arane e, principalmente, sull'ignoto di quello che gli sarebbe successo se fossero andati da lei, ma non riuscì apparentemente con Corex.

Ad un tratto elaborò un piano nella sua mente, che decise di attuare da solo, con sorriso beffardo.

 

-Vi aiuterò anche io allora...- Sawada scrutò il suo sguardo, ma decise di dargli fiducia, liberando entrambi.

 

-Bene, venite su con me, ma se farete un passo falso vedrete che saprò ricambiare la vostra "gentilezza".-

 

-Non ci permetteremo mai.- Corex calmò la mente e il corpo, ripassando quello che doveva fare una volta fuori.

 

 

-Reborn, hanno deciso di collaborare con noi.- Katsu portò i due Maxum da Reborn, all'interno della sala communicazioni e ricerca.

 

-Davvero...? Mi sembra strano...- il sicario non si fidò di quei due, osservandoli e tenendoli d'occhio, prendendolo in disparte. -Sicuro che ci possiamo fidare?-

 

-Secondo me sì e poi non hanno alternativa se non di collaborare con noi, sono consci del fatto che se tornano da Arane  moriranno e poi passami il comunicatore, devo fare delle chiamate per delle precauzioni.-

 

-Un'altra cosa, ho osservato i tuoi draghi e sono perfettamente in grado di farcela da soli contro i demoni di tua sorella. Perché mai vuoi che cedino le loro fiamme ai ragazzi?-

 

-Perché, amico mio, si sono indeboliti, nemmeno noi draghi siamo immuni alla vecchiaia e tutto quel tempo passato in quella terribile prigione non gli han per niente giovato a loro, c'è bisogno di loro per poter vincere.-

 

Mentre parlavano Corex ne approfittò per sgattaiolare via tentando di far funzionare il comunicatore che aveva con se prima che andasse nella base segreta.

Provò a sistemarlo come meglio poteva, riuscendo a entrare in comunicazione col suo superiore.

 

-Arane! Boss! Mi trovo nella base segreta dei Vongola, ora sono prigioniero da loro!-

 

-Quindi vuol dire che hai fallito...- parlò con voce cupa e un cenno di rabbia.

 

-Sì, purtroppo non siamo riusciti a respingerli, ma ora possiamo ucciderli tutti!-

 

-Corex, mi hai deluso profondamente e sei diventato inutile...se oserai mostrare ancora il tuo viso davanti a me giuro che ti userò come sbobba per i maiali dopo averti ucciso...-

 

-Ma...!- rimase agghiacciato e stranito da quelle parole, trovandosene sprovvisto per ribattere, facendo crollare gli ultimi frammenti di fedeltà che aveva verso di lei, lasciando cadere il comunicatore.

 

-Fermo lì!- Reborn entrò di soppiatto nella stanza in cui si era rifugiato atterrandolo sul pavimento, puntandogli la pistola sulla tempia. -Cosa stavi facendo?!-

 

-Reborn, calmati! Hai provato a chiamare mia sorella vero?- chiese a Corex, sedendosi vicino a lui, ottenendo un cenno di approvazione. -Quindi cosa farai ora?-

 

-V-voglio...voglio stare dalla vostra parte...Benkei aveva ragione, quei dubbi sono diventati realtà...- trattenne le lacrime amare.

 

Katsu, dopo aver tolto Reborn da dosso di lui, lo aiutò a rialzarsi e ordinando al sicario di ripotarlo nella sala insieme a Benkei.

Sawada, appena fuori, vide Arane con in mano un'apparecchio di comunicazione o almeno quella che sembrava lei, tramutandosi in Akane.

 

-Hai fatto un'ottimo lavoro Akane e scusa se ti ho fermata con Krasma.- si complimentò con la guardiana della nebbia.

 

-Grazie boss...ma come aveva previsto che avrebbe provato a chiamarla...?- chiese lei curiosa.

 

-Mia sorella lo avrà cresciuto insegnandogli che la fedeltà è tutto e quindi, siccome non voleva tradirla, avrebbe di sicuro tentato questo per tornare tra le sue grazie, ma a volte basta decisamente poco per far crollare tale fedeltà.-

 

Il giorno dopo tutti quanti erano pronti, preparandosi al viaggio verso la battaglia che porrà fine al ciclo infinito.

Dopo aver insegnato ai draghi, in maniera molto rapida, il funzionamento degli equipaggiamenti del ventunesimo secolo, si armarono di tutto punto, ognuno alla propria maniera.

 

-Stiamo arrivando Xolotl!-

 

ANGOLO AUTORE

 

E dopo gli anni sono finalmente riuscito a porre fine a questo dannato capitolo! Ci ho messo un po' perché, diciamo la verità, non avevo mai voglia di scrivere e quando ci provavo ero del tipo "bene" Scriviamo!*due minuti dopo* non ho più voglia" e spegnevo il pc, era sempre così ogni volta e raramente arrivava la voglia con l'ispirazione per scrivere, perdonatemi per questo. Alcune scene non le avrò fatte bene e avrete ragione a pensarlo, ma altri modi non mi sono venuti in mente a causa mancanza di idee, colpa mia.

Ci stiamo avvicinando all'ultimo capitolo che, vedendo da questo capitolo, sarà qualcosa di proporzioni enormi se non mostruose perché voglio dare, o almeno provarci, a ogni personaggio un ruolo o una scena a lui dedicata, di conseguenza ci metterò moooolto per farlo per via della lunga misura che avrà, spero che aspetterete, ci si vede alla prossima!
   
 
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