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Autore: Narcissuss98    08/10/2017    2 recensioni
Adam Smith vive una vita da sogno. È ricco, bello, intelligente, ambizioso, studia in uno dei più prestigiosi licei newyorkesi ed è fidanzato con Sean Altman, il principe azzurro/capitano della squadra di football.
Eppure basta l'intervento della pecora nera del KingJ High, Mitch Finnel, per sconvolgere il fragile castello di carte che Adam ha costruito intorno a se.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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In ogni scuola che ci rispetti ci sono dei tipi fissi: gli sportivi, i nerd, le oche, i fashion victim ecc, tra questi caratteri ne esiste uno che è quasi sempre immancabile, il cattivo ragazzo. Quello che non si vuole integrare, che se ne frega delle regole e dei compagni, spesso violento e playboy. 
Mitch Finnel era tutto questo e anche di più. Nel suo caso per non si traduceva in un ruolo iconico, lui era sia la pecora nera sexy che il ragazzo che tutti evitano come la peste. Quello con cui nessuno, ne si azzardava, ne desiderava, relazionare. 
Sciatto come pochi, indosso portava quasi sempre jeans neri sdruciti, magliette piene di scritte e segni, i capelli scuri che gli coprono gli occhi e lo sguardo irriverente di chi non ha nulla da perdere. Non è certamente brutto, anzi, esercita un forte ascendente su buona parte delle studentesse della KJ. 
Gli occhi azzurri, il corpo muscoloso e aitante e dei lineamenti che sembrano scolpiti nel marmo. 
Ma rimane comunque un primate inutile, incolto e sgarbato.
Non posso credere che tra tutti i miei coetanei abbiano scelto Mitch come mio compagno. Decido di andare in segreteria per farmi cambiare di coppia ma ovviamente c'è già la coda dei genitori, e rischierei di fare tardi alla prima lezione di letteratura inglese. 
Vado in classe e mi siedo in prima fila, l’ultimo posto libero, avrei comunque scelto tale posto perché è una della mie materie preferite. Alcuni dell’ultima fila mi chiamano per chiedermi se voglio il loro posto ma io rispondo loro di non preoccuparsi. 
Rimaniamo tutti un po' scioccati quando entra la professoressa Eagle. Su di lei girano parecchie voci riguardo ad acidità e cattiverie varie che ha fatto durante gli anni come insegnante al KJ.
Sento dietro di me Amanda Jones bisbigliare “ Ma non avremmo dovuto avere quel rincretinito di Stevens? Cosa ci fa lei qui?”
È vero, sapevamo tutti che l’insegnante dell’ultimo anno di letteratura era Stevens, un uomo di una certa età troppo intento a parlare della sua materia per accorgersi di ciò che capitava in classe.
“Buongiorno ragazzi. Spero abbiate tutti passato delle piacevoli e riposanti vacanze poiché da oggi inizia il lavoro vero. Ho letto i vostri fascicoli, siete quasi tutti nella media, studenti sui quali non punterei un’ammissione neanche a un college di livello infimo, figuriamoci alla Ivy, solo in pochi sembrano averne i requisiti ma i vostri programmi sono comunque privi di spessore e perciò sarete del tutto impreparati. 
Con me non si scherza più, sarà un anno impegnativo ma farò entrare a tutti voi la materia a forza, e se sarete abbastanza svegli mi ringrazierete. 
Le regole sono poche e le imparerete durante queste prime lezioni, nessun ritardo, nessuna giustificazione, niente scuse e nessun imbroglio coi compiti, sono sicuramente le pri… 
La porta si apre ed ecco che entra il mio incubo. “Buongiorno professoressa, scusi il ritardo ma la segreteria doveva consegnarmi gli orari aggiornati”
Mitch Finnel, in tutta la sua statura supera la soglia e si dirige verso l’unico posto libero a parte quello a fianco a me,  a metà classe tra due ragazze di cui non ricordo i nomi. 
“ Non si accomodi troppo in fretta signorino, lei chi sarebbe ?” 
“Mitch Finnel, professoressa” 
La Eagle passa il dito ossuto sull’elenco “Non sei segnato nell'elenco 
“Come le stavo dicendo non mi avevano segnato gli orari e i corsi che frequento” 
“Mmmm, per oggi sta bene. Comunque, prima di sedersi Signor Finnel… ho saputo del progetto Duo, onestamente non credo a tali idiozie ma mi è stato chiesto di farvi mettere a coppie a lezione. Lei con chi è in coppia signor Finnel ?”
“Non ne ho minimamente idea” 
“Chi di voi è in coppia con il signor Finnel?” 
Alzo timidamente la mano. 
“Lei è?”
“Adam Smith professoressa” la Eagle increspa le labbra in maniera strana, sembra un serpente affamato pronto all’attacco. Davanti a lei ha lo studente migliore del corso, se ha letto sul serio i fascicoli sa che vengo considerato da molti professori come il miglior studente della mia annata. Ho numerose attività extracurricolari e delle pagelle invidiabili. 
Non sono come mi immaginava credo, i bravi ragazzi non indossano blouse dorate e non portano borse da ventimila dollari.
Mi studia velocemente e poi dice “ Bene , la prima coppia è formata, Finnel vada vicino al signor Smith” sorride ironicamente mentre Mitch si siede a fianco a me, che sarcasmo vedere il migliore del corso vicino a quello che appare visibilmente come il combina guai di turno. 
Emana il profumo di un forte bagnoschiuma al pino e caffè, un ottimo odore a mio avviso.
La sua giacca di pelle ha un odore pungente ma piacevole, sotto ha solo una maglietta bordeaux stropicciata con scritte e disegni neri. Di sottecchi noto che mi sta fissando e torno a concentrarmi sulla Eagle. 
“Bene. Ora, visto che non vedo interruzioni in vista, inizierei col presentare l’autrice del mese. Ho scelto appositamente una donna poiché nel vostro programma degli non passati sono presenti solo scrittori maschi. Credo sia giusto che vediate tutti gli aspetti della letteratura e non solo un lato di essa. La scrittrice in questione è Jane Austen”
Evvai, una notizia positiva da questa giornata iniziata col piede storto. Jane Austen è una delle scrittrici che prediligo, ho letto tutti i suoi romanzi e ho riletto “Ragione e sentimento”, Emma’ed “Orgoglio e pregiudizio” innumerevoli volte. 
Il modo migliore per cominciare bene l’anno con la Eagle, affrontare un autore che apprezzo. 
La Professoressa non si prolunga nel raccontare la vita della Austen, ritenendo che il modo migliore per comprendere un autore è la lettura delle opere. La restante parte della lezione è concentrata sull’enumerazione dei romanzi della Austen ed una sintetica analisi sullo stile e la trama delle opere. Quando suona la campanella la Eagle ci assegna la lettura di un romanzo per coppia, per me e Mitch il titolo è Orgoglio e pregiudizio, dopo la quale porteremo una ricerca ed una tesi su tale libro. Il tutto per la settimana seguente.
Se da un lato sono felice che abbia lasciato il libro più iconico della Austen a me, dall’altro mi rendo conto della sfida che mi porge la Eagle. È molto difficile essere originali nella stesura di una tesi su un classico del genere ed inoltre al mio fianco c'è un troglodita ritardatario. 
Mentre riordino la mia roba nella borsa sento lo sguardo di Mitch sul mio collo, alle sue spalle Amanda e qualche altra cretina lo fissano con gli occhioni a cuoricino. 
“Allora, da me o da te?” 
“Prego?”
“La tesi sul libro… la facciamo da me o da te?”
Cosa rispondo? Non ho sicuramente voglia di trovarmi nel suo covo tetro e buio, d'altro canto eviterei volentieri una sua visita a casa mia.  Idea. 
“ Potremmo fare al Claire’s. Sai dove si trova no?” Il Claire’s è un locale non molto lontano da scuola, economico ma molto carino, sono pochissimi gli studenti che ci vanno e per lo più sono ragazzi degli ultimi corsi. È tipicamente frequentato dai ragazzi del college, si respira quiete e studio solo entrandovi. Prese per il computer, scaffali pieni di libri e tavoli larghi adatti allo studio, oltre che a bersi una buona tazza di caffè.
“Certamente. Facciamo domani alle quattro, partner?”
“Va benissimo” chiudo la mia borsa e prendo il cellulare in mano e mi dirigo verso l’uscita. Sulla soglia mi fermo e mi giro verso di lui  “Ah, un’ultima cosa. Non chiamarmi partner” 
“Come vuoi, partner” sorride sornione
Mi giro sui miei tacchi ed esco, mentre lui si ritrova tra quelle oche della amiche di Amanda. 
Vado agli armadietti per prendere il libro di storia dell'arte, la seconda ed ultima materia della giornata. Mentre poso il quaderno di letteratura sento due mani forti posarsi su più miei fianchi, mi giro pensando di ritrovarmi tra le braccia di Sean. Inorridisco quando mi ritrovo a due palmi dal naso di Mitch Finnel.
Sono un metro e ottantaquattro, mi sono abituato ad essere considerato alto e mi piace esserlo. Mitch invece supera il metro e novanta e troneggia sopra di me. Lo spingo con le mani lontano da me. 
“Che ti credi di fare?” 
“Scusa partner, hai dimenticato questa in classe!” in mano ha una penna bianca di Swarovski, uno dei regali più economici che mio padre mi abbia mai fatto eppure quella  penna è uno dei pochi ricordi belli che mi legano a lui. 
“Grazie, ma non toccarmi mai più , e soprattutto non chiamarmi partner” 
Ride “ Va bene, come dovrei chiamarti? Mi sono reso conto che non ci siamo presentati” 
“Ce n’è forse bisogno?”
“Beh non è scortese non presentarsi ufficialmente?”
“Cosa ne puoi sapere tu di cosa è o meno scortese?”
“Molto poco, lo ammetto. Ma siccome condivideremo molto nei prossimi tre mesi pensavo fosse meglio iniziare col piede giusto” ha un bel sorriso, denti bianchi e regolari, due leggere fossette ai lati della bocca, labbra rosa chiaro. “Comunque, piacere, Mitch Finnel” mi porge la mano destra. 
“Ti aspetti forse che la stringa?” dico stizzito
“Di solito si fa così”
Porgo anch'io la mano e gliela stringo “Adam Smith, il tuo peggiore incubo per i prossimi tre mesi” 
“E io che pensavo fossi uscito da un sogno!”
Grazie a dio Carol arriva chiamandomi a gran voce “Adam. Adam. Adam” arriva a fianco a me un po' affannata. Il suo sguardo passa da me a Mitch come quello di uno spettatore di Ping Pong. 
“Allora ci vediamo domani Adam. Sii puntuale!” Dice Mitch sorridendo ancora, allontanandosi fa un occhiolino a Carol che per un attimo sembra sciogliersi sotto i suoi occhi chiari. Ritorna in se è mi chiede “Cosa voleva dire con ‘ci vediamo domani’?”
“Semplicemente quello che ha detto! Ora lascia stare Finnel, cosa c'è Carol? Mi aspetta la lezione della professoressa Iron”
“Oh, pensavo avessimo latino insieme quest’anno” 
“Ho finito latino avanzato l’anno scorso, per quest’anno ho chiuso con le lingue morte”
“Oh beh, a parte quella di Amanda. Si è messa a raccontare strane storie sul tuo rapporto con Sean” 
“Del tipo?”
“Che eravate sul punto di rompere e che non vi siete visti durante l’estate perché non vi amate più”
“Smentite le voci, io e Sean siamo felici ora più che mai. Per quanto riguarda Amanda me ne occuperò più avanti. La ricerca della galoppina?”
“Oh siiii. Ci sono un sacco di papali candidate”
“Si dice papabili… comunque, fatemi una lista dettagliata per domani! Ora vado, vorrei evitare di fare tardi. Ciao Carol” la saluto mentre mi sto già allontanando. Entro in classe e vengo accolto dalla professoressa Iron calorosamente. 
È una delle mie insegnanti preferite. Soprattutto per via della materia che insegna. Abbiamo parlato spesso del mio futuro e conveniamo entrambi che la mia strada è sicuramente storia dell'arte. Durante gli incontri e le mostre abbiamo instaurato un rapporto di reciproco rispetto e stima senza però superare il limite del rapporto docente-studente. 
Parliamo del suo viaggio a Firenze finché non entrano tutti gli studenti in classe. Mi siedo al mio banco e per un’ora sono così felice di sentire la professoressa parlare di cosa si intende per arte moderna che non mi accorgo del tempo che passa sono al suono della campanella. 
Scendo i tre piani di scale nervoso come non mai, i primini mi fissano intimoriti e mi fanno spazio mentre passo. 
Amo essere la queen bee di questo posto, sono io a muovere le pedine qua e non è certo facile. Vestiti sempre diversi e sempre alla moda, frequentare le persone giuste, non essere un lecchino ma nemmeno un emarginato, mai farsi vedere a terra, essere pronto a fronteggiare chiunque senza mai scendere a compromessi. 
Amo la mia vita alla KJ. 
Certo comporta anche delle scelte difficili, ma ne vale la pena.
Esco dal portico e vedo parcheggiata davanti alle scalinate una Huracán nera.
Ok , io non mi intendo di macchine, ma questa è l'auto di Sean , comprategli dal padre in Italia. 
Inizio a scendere le scalinate per andare dal mio ragazzo.
Arrivo alla macchina di Sean e busso al finestrino. 
Niente, che strano.
Due braccia muscolose mi stringono i fianchi e mi sollevano da terra, emetto un gridolino di sorpresa e di divertimento quando mi rimette a terra Sean mi gira e mi bacia.
È un bacio breve ma molto intenso,carico di promesse per quello che verrà dopo. Quando ci stacchiamo lui si allontana di un passo.
“Che dice se  prima di andare a casa, andassimo alla Torre?"
La Torre è un Hotel di extra lusso, Sean ha una suite tutta sua perché il padre ha finanziato parte della realizzazione del progetto e l' ha lasciata al figlio perché è molto  vicina alla KJ.
Non me lo faccio ripetere due volte, entriamo in macchina e partiamo con una fretta dovuta al desiderio di dimostrare quanto ci siamo mancati.
Entriamo nella Hall e ci dirigiamo all' ascensore. Schiaccia il tasto del piano 23, l'ascensore si chiude e parte a razzo. In un attimo siamo uno addosso all'altro.
Mi stringe a se prepotentemente e ci baciamo appassionatamente.
Mi mette le mani sul posteriore e dice "dio quanto mi sei mancato". 
Io intanto metto la mano dentro la polo e con mani bramose passo tutto il suo fisico , petto , addome, basso ventre... 
Quando entriamo in camera ci stiamo già spogliando, lui è uno spettacolo a vedersi lo bacio con impeto e gli Lecco il collo , il petto, il suo corpo e mi perdo nella sua bellezza. 
Non possiamo indugiare oltre, è la nostra voglia di godere e di far godere che ci porta avanti, sino alla camera da letto. 
Mi prende in piedi , io sono appoggiato al muro mentre lui mi penetra, mugolo di dolore e piacere. 
"Adam.." mi sussurra nell'orecchio mentre ingrana la marcia. Sto impazzendo ...
Si stacca da me e con forza mi butta supino a letto , ed è così me lo rimette dentro , ammiro il suo fisico , il viso , lo bacio , lo accarezzo. 
È un momento così intenso, con forza mi viene dentro mentre mi bacia . Non esce da me ma mi si sdraia addosso .
"Ti amo così tanto Adam"
   
 
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