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Autore: Dmitrij Zajcev    11/10/2017    1 recensioni
Noah Skirata, un mandaloriano vissuto durante le guerre Mandaloriane, combatté al servizio di Mand'alor il definitivo come capo della squadra rossa, una task force di mandaloriani, formata da sei membri, il cui obbiettivo era quello di eliminare i nemici principali dei mandaloriani, di battaglia in battaglia. Durante la guerra, la sua vita cambierà, facendogli vivere delle avventure per tre epoche diverse.
N.B.: Poiché i mandaloriani tendono a parlare mischiando il basic (linguaggio comune della galassia) e il Mando'a (linguaggio dei mandaloriani), alla fine di ogni capitolo ci sarà un piccolo glossario delle parole o frasi dette durante il capitolo. Frasi/parole che vengono riutilizzate in capitoli successivi non verranno ritradotte.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ore dopo, ritorniamo sulla nave madre, io tenendomi una mano sull'occhio ferito, i due agenti imperiali scortati da Voca e Azrael che li spingono avanti.
Scesi dalla nave, Saro -preoccupata e incuriosita -mi si avvicina.

«Noah, come sapevi che era un inganno?»
«Semplice, Saro: ho dubitato di loro.»

Saro rimase a bocca aperta per poi darmi uno schiaffo tanto forte da farmi quasi perdere l'equilibrio, furiosa come non mai.

«Ti rendi conto che così facendo ci farai ammazzare tutti?»
«Meglio morti che sotto di loro»
«Udesii ti ibic gra'tua
«Hush! Piuttosto, portami in Infermeria. Voca: chiudi i chiss nel loro alloggio e fai la guardia. Rey, occupati di tradurre la loro conversazione.»

Dopo aver dato gli ordini, accompagnato dal medico della squadra, raggiungo l'infermeria dove mi distendo sul tavolo operatorio, sospirando leggermente agitato.

«Bene, bene, chi abbiamo qui?»

Una voce vellutata, dolce ma al contempo gelida, proveniente da un'altra sala operatoria, accompagna l'arrivo di Demagol, il capo della sezione medica dell'esercito di Mandalore. Come al solito la sua armatura è coperta in maggior parte da un camice medico. Non so minimamente quanti anni abbia. So solo che quando ero nato, lui era già al servizio di Mand'alor.

«Hai perso un'occhio ragazzo. È stata la Jedi?»
«No, Baar'ur. Sono stati i due Chiss. Traditori come tutti i sith.»

Il medico, fingendo di non ascoltare, si gira per prendere una siringa ipodermica piena di anestetico.

«Non preoccuparti, avrai presto un occhio migliore, più acuto di quello che hai perso.»

Mi dice, posando una mano sul mio capo e costringendomi a guardare in alto. L'ultima cosa che vedo, prima di venir addormentato dall'anestesia, è la siringa che scende verso di me, iniettandomi il liquido giallognolo nel collo.
Quando mi sveglio, ciò che noto per prima cosa è che finalmente ho una visione totale e non parziale del mondo circostante. Girandomi poi verso Saro, noto che -mentre con l'occhio sinistro la vedo normalmente -con l'occhio destro mi sembra di vedere Saro come se fosse dietro un'enorme lente d'ingrandimento.
«Demagol! Meg te haran gar'ganar narir
«Stai calmo. L'occhio bio-meccanico che ti ho innestato ha una potenza di ingrandimento che spazia da un 5x a un 20x. In altre parole l'occhio può farti da mirino senza che tu debba usarne uno.»
«Bene… e come faccio a tornare con la vista normale?»

Gli chiedo. Prima che lui possa rispondermi, l'occhio ritorna a “guardare” normalmente mentre sorrido compiaciuto.

«Oh, interessante: controllo nervoso del cervello all'occhio, giusto?»
«Esattamente, Noah.»

 

Sorridente, ringrazio Demagol e torno verso l'hangar insieme a Saro, mentre contatto gli altri del gruppo.

«Kaye -dico attraverso il comlink -hai tradotto tutto?»
«Si. Pare che siano sotto il diretto controllo di un certo Lord Onslaught. Mi dispiace, Noah. Non so minimamente chi sia. Non abbiamo uno straccio di informazioni su di lui, nel database.»
«Non importa. Porta tutte le informazioni e le registrazioni a Cassus.»
«Subito, vod.»

Chiusa la comunicazione, arrivo nell'hangar davanti alla nave con l'elmo sotto braccio, dove vedo Voca avvicinarsi a me e Saro, furioso come poche volte.

«Voca, che succede, fratello mio?»
«K'atini! Gar'cuyir ori'buyce, kih'kovid!»
«Capaani mirshmure'cye, vod?»

Gli chiedo, rimanendo stupito quando Voca mi colpisce in volto con un pugno, facendomi colare sangue dalle narici.

«Sei impazzito o cosa, shabuir

«Sei sempre te a comandare! E continuando a comportarti in questa maniera non farai altro che portarci verso la morte e a disonorare nostro…»

Con la rabbia che sale dal suo comportamento, prendo in mano l'elmo, scagliandoglielo in faccia, rompendogli il naso.

«Smettila di fare lo stronzo!»

Gli dico, prendendolo per la testa, sollevandolo.

«Se proprio vuoi fare a botte per il comando, sai come è il procedimento, di'kut: sfidami a duello davanti a Cassus e vedrai come ti spacco la faccia, così almeno ti entrerà qualcosa in quella zucca vuota che ti ritrovi!»

Dopo averlo praticamente invitato a sfidarmi, lo butto a terra, tornando sulla nave.
Diverse ore dopo, quando scendo dalla nave, vedo arrivare diversi Mando'ade pronti ad assistere al duello tra me e mio fratello. L'hangar fungerà da arena. Le varie casse di munizioni e viveri presenti in giro per la zona sono state raggruppate in modo da fare da delimitazione del “ring” dove io e Voca combatteremo. Stupito, noto che insieme a Cassus si è anche presentato il nostro Mand'alor, Te Ani'la Mand'alor, e Canderous Ordo. A quanto pare la notizia del duello per il comando della Ge'tal Tsad è rimbalzata peggio di un colpo di blaster in una stanza anti-blaster, se ha attirato l'attenzione di Mandalore e di Canderous.

«Noah Skirata: sei stato sfidato a duello dal tuo fratello minore Voca. In palio c'è il comando della vostra unità di combattimento. Accetti la sfida?»

Mi chiede Cassus, retoricamente. Un Mando'ad non rifiuterebbe mai una sfida, ma è una prassi chiedere se si vuole accettare o no.

«Elek. Accetto il duello. Essendo lo sfidato, impongo l'uso come armi delle Beskad e rispettivi foderi, oltre che il combattimento a mani nude. Inoltre, è vietato l'uso delle Beskar'gam dalla cintola in su.»

Mio fratello fa un cenno di assenso per poi entrare nel ring insieme a me, iniziando a togliersi i pezzi dell'armatura, dandoli ai nostro compagni oltre al ring insieme alle bandoliere e alle fondine, tenendo attaccati alla cintura solamente il fodero della nostra spada.

«Il primo che sarà troppo stanco per combattere, o che rimarrà a terra per più di 10 secondi sarà considerato sconfitto. Chi scapperà dal ring o userà trucchi sarà considerato sconfitto e il suo grado declassato. Potete usare solo le armi rese disponibili dallo sfidato e combattere in corpo a corpo. Gar'jurkadi

È Mand'alor a darci le regole e il segnale di inizio, facendo iniziare la sfida.

Voca è il primo ad estrarre la spada, lanciandosi a testa bassa contro di me nel tentativo di colpirmi con un fendente. A quell'attacco mi difendo alzando la spada ancora nel fodero e paro il suo attacco, facendo forza per farlo indietreggiare. L'intento è semplice: giocare con lui e farlo infuriare, in modo da aprire la guardia. Voca ha infatti una guardia quasi impenetrabile, ma è facile all'ira. Ciò vuol dire che stuzzicandolo mi è possibile sconfiggerlo.

«Forza, Voca. O preferisci continuare a fare l'ik'aad

Dico, dandogli del neonato. Ed è proprio il risultato che speravo, quello che è causato dal mio insulto: Voca mi attacca con un secondo fendente e io, grazie all'occhio cibernetico, capisco dove mirare, al fianco sinistro. Agilmente, blocco l'attacco con la spada, estraendola, mentre lo colpisco al fianco col Dalab in beskar e cuoio, prendendolo tra le costole e facendogli perdere l'equilibrio a causa della botta. L'occasione perfetta per il contrattacco. Alzando di colpo la spada, gli apro completamente la difesa e lo colpisco al volto con il pomolo della spada, facendolo cadere indietro e imprecare. Mentre mi avvicino a lui per tenere alta la tensione su di lui, si alza di colpo dandomi un calcio alla spada e al fodero, facendoli volare a mezzo metro da me.

«Sei disarmato, Noah! Dinui'laam

Mi dice, attaccandomi con diversi fendenti che non posso che evitare mentre indietreggio, non avendo dei bracciali addosso per pararli, ma nonostante i tentativi almeno un paio di volte lo sento ferirmi al petto.

«Hai smesso di comandarmi, vod

Un ultimo fendente, accompagnato da un affondo, mi dà l'opportunità di eliminare il suo vantaggio. Con l'ultimo attacco infatti mi piego ad evitarlo, arrivando al fodero e usandolo per bloccare la sua spada, disarmandolo e lanciando l'arma lontano da noi, mentre lo colpisco con una testata, facendolo indietreggiare.

«Se tu sfruttassi il tempo che passi a parlare a controllare l'ambiente, mi avresti già sconfitto, idiota. E ora vieni qui. Finiamola una volta per tutte. Ad armi pari.»

Il fratellino prova a colpirmi con un pugno che evito facilmente e cerco al contempo di colpirlo all'orecchio per destabilizzarlo, senza però accorgermi dell'altro suo pugno in arrivo, almeno fino a quando non sento le costole incrinarsi.

«Haar'chak

impreco, mentre cado in ginocchio dando l'opportunità a Voca di colpirmi al viso con una ginocchiata, buttandomi indietro col viso sanguinante e il naso sicuramente rotto.

«ah… merda…»

gemo dolorante, mentre sento Voca colpirmi al petto con un calcio, mentre sento le costole incrinate rompersi totalmente e farmi vomitare sangue. Voca mi prende per i capelli sollevandomi e cercando di colpirmi con un'altra ginocchiata, ma lo anticipo colpendolo con un pugno all'inguine e ribaltando la posizione: lui in ginocchio e io in piedi. Mi scrocchio le dita ansimando con fatica a causa delle ferite e mi preparo per l'offensiva.

Gli prendo il capo tra le mani, colpendolo più volte con delle ginocchiate, per poi buttarmi sopra di lui, iniziandolo a tempestare di pugni, fino a quando non si arrende, portando le mani davanti al viso. Ho vinto. Cado affianco a lui, vomitando sangue, tumefatto come lui a causa del duello, mentre Saro e Kaye si avvicinano, sollevandoci.

«olaror'bat. Jii gar t'ad ven'slanar at Demagol.»
 

 

Glossario
Udesii ti ibic Gra'tua
: Smettila con questa vendetta.

Hush: Zitta/o; silenzio

Baar'ur: medico
Meg te haran gar'ganar narir?: Cosa diavolo mi hai fatto?

K'atini! Gar Cuyir ori'buyce, kih'kovid: Zitto! Sei tutto elmo e niente testa (troppo autoritario)
Capaani Mirshamure'cye, vod?: Vuoi un pugno in faccia, fratello?
Shabuir: Insulto molto pesante
Di'kut: stupido/stronzo
Mand'alor: Mandalore (comandante dei Mandaloriani)
Te Ani'la Mand'alor: Mandalore l'indomabile
Elek: Si
Gar'Jurkadi: Combattete/Iniziate

Ik'aad: Bambino
Dalaab: foder

Dinui'laam: Arrenditi

Olaror'bat. Jii gar t'ad ven'slanar at Demagol: Forza. Voi due andrete da Demagol ora.

  
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