Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Mayfa_P    16/10/2017    1 recensioni
Primo libro della trilogia "I Dominatori di Elda".
Per secoli Elda venne tenuta sotto controllo dai 4 dominatori che mantenevano l'ordine al fianco del Capostirpe, al termine della Grande Guerra però scomparvero diventando leggenda, una leggenda trascritta da un antico stregone il quale narrava il ritorno di queste forze ritenuto minaccia o fonte di grande potere per colui che fosse riuscito a conquistare la loro fiducia.
Mornon, uomo privo di sentimenti, privo di pietà e bramoso di potere tanto da mettere in pericolo la vita del suo stesso primogenito Erech, verrà a conoscenza di una verità che lo porterà all ricerca dei dominatori.
Sarà Nilde, una guerriera senza passato, che per scoprire la verità e per proteggere Elda dal tiranno, scenderà in prima linea pronta a combattere per il popolo, troverà però un'ostacolo ad attenderla, un'ostacolo che non si sarebbe mai immaginata.
Un uomo spietato pronto a tutto per il potere.
Un figlio sottomesso.
Una Guerriera, pronta a tutto per difendere la pace di Elda.
Una Guerra contro le tenebre e un amore proibito.
Genere: Fantasy, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

14 Saovine
"Seguiremo le tracce, chiunque sia lo troveremo e dovrete consegnarmelo vivo! Sono stato chiaro?"
Un urlo di consenso si levò tra le file degli uomini di Erech e subito partirono in sella ai loro cavalli, il principe fu l'ultimo a partire al galoppo dopo aver lanciato un ultimo sguardo al cadavere del vecchio maestro. L'avevano martoriato fino allo sfinimento in fine, una volta collassato
 dall'enorme perdita di sangue e dal dolore intollerabile, decisero di esporre il cadavere davanti all'entrata dell'alloggio, in modo tale che chiunque lo vedesse capisse che quello era stato un traditore.
Un piccolo sorriso compiaciuto rigò il volto del principe particolarmente soddisfatto dalla vista che gli si presentava, provava un certo piacere nell'osservare i corpi martoriati, mutilati o decapitati.
Provava piacere nell'udire le urla e i pianti disperati fuoriuscire dalle bocche di quei miserabili che avevano deciso di mettersi contro il trono. In fondo qualcosa in comune con suo padre l'aveva, pensò Erech prima di raggiungere rapidamente i suoi uomini.
Hathol lo attendeva in coda agli altri più pensieroso del solito, una volta uno affianco all'altro il giovane decise di esporre i suoi dubbi al principe che si ritrovò a pensarla come il suo amico.
"Erech a cavallo non credo che riusciremo a raggiungerli prima che scompaiano nel nulla."
"Lo so, ma non abbiamo altre alternative. O così, o a piedi!"
Sputò irritato l'uomo contro il suo amico fulminandolo con lo sguardo, mentre i due continuarono la discussione in lontananza iniziarono a propagarsi dei ruggiti che invasero l'intero bosco, gli uomini si zittirono improvvisamente, tutti con l'orecchio teso in ascolto. In una manciata di secondi si materializzarono sopra di loro un tre viverne pronte ad accompagnarli all'inseguimento.
Nel frattempo, più ad est.
Dall'alto di un galadh Nor scrutava l'orizzonte in cerca di qualche spiazzo tra tutti quegli alberi, simbolo della presenza di qualche piccolo villaggio, ma la sua vista per quanto acuta e allenata non riusciva a scrutare nulla se non un'enorme disesta di galadh che si estendeva a perdita d'occhio. Stavano camminando ormai da tre giorni ed erano ancora distanti dalla meta, troppo distanti, i due iniziarono a temere di non riuscire a giungere in tempo.
Nilde iniziava a spazientirsi, erano troppo vicini ai seguaci del tiranno, inoltre le risultava impossibile non trovare neanche un piccolo villaggio in quelle zone, il maestro le aveva raccontato svariate volte che in quelle zone era pieno di piccoli villaggi abitati dai ribelli ma loro, di quei villaggi non trovarono neanche l'ombra.
Mentre la ragazza continuava a camminare avanti e indietro spazientita sotto il Galadh sul quale il suo amico ispezionava la zona, Nor iniziò a intravedere del movimento in lontananza, all'inizio gli parve molto strano poiché a quell'altezza non potevano esserci degli uomini ma quando l'immagine si fece più limpida ai suoi occhi, la consapevolezza di essere in pericolo si impossessò di lui.
Scese in fretta dal galadh e strattonò prepotentemente l'amica invitandola a correre.
"Nor cos'hai visto?" chiese la giovane ansimando.
"Nulla di buono, siamo più in pericolo di prima"
"Cioè?"
Il ragazzo si arrestò di colpo e con uno sguardo terrorizzato rispose alla sua amica in preda al panico.
"Hanno delle viverne, delle viverne capisci? Non possiamo scappare dalle viverne, è impossibile."
A quelle parole la paura iniziò a impossessarsi anche della giovane ma un pensiero si fece strada nella sua testa facendole spuntare un sorriso di speranza.
Nor rimase stordito nel vedere la sua amica sorridere in quella situazione e per un'attimo uno scatto d'ira si impossessò di lui. Si avvicinò di gran passo alla sua amica e, dopo averle posto le mani sulle spalle, strinse la presa e iniziò a strattonarla.
"Nilde, non mi sembra il momento giusto per ridere!"
"Nor! Smettila!"
Una lieve risata usci dalle labbra carnose della ragazza divertita dal vedere il suo amico cosi spaventato, il ragazzo invece continuava a non capire.
"Anche noi abbiamo in nostro asso nella manica."
"Corri! Dobbiamo raggiungere in fretta un piazzale!"
La ragazza sfrecciava rapidamente tra i galadh continuando a fischiare, mentre Nor faticava a starle dietro a causa della sua enorme stazza. "Nilde puoi spiegarmi cosa ti sta passando per la testa?" chiese il ragazzo ansimando dallo sforzo, era un combattente è vero, ma la sua specialità non era la corsa eppure la ragazza continuava a incitarlo. Improvvisamente un piccolo spiazzo si presentò davanti a loro, grosso abbastanza da ospitare il loro asso.
Ma di lui nessuna traccia.
Nilde continuava a fischiare con il volto rivolto verso il cielo, carico di pioggia e pronto ad esplodere, era sicura che l'avrebbe sentito, lui la sentiva sempre.
Mentre i due erano impegnati a scrutare quel pezzo di cielo una voce profonda alzatasi alle loro spalle, li gelò sul posto.
"Bene, bene, bene. Ecco i nostri fuggitivi.”

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Mayfa_P