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Autore: Spensieratezza    22/10/2017    1 recensioni
Questa storia si riferisce dopo il finale della 8 x 10!
Damon non vuole rassegnarsi a perdere Stefan e decide di fargli una proposta sconcertante.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Tu lo sai quanto ho voluto stare con te, lo sai quanto volevo che tu stessi con me. Non hai niente di sbagliato, sei meravigliosa. Sono io che non riesco, non posso separarmi da mio fratello.

Amerò sempre lui più di tutti e il confronto non reggerà con nessuno. Perdonami, se puoi.

Damon.
 
“È uno scherzo?” chiedeva Elena in lacrime, dopo aver letto la lettera di Damon. Quello era solo il finale, ma era quello che contava di più. Prima di quello, Elena sperava di leggere che era tutto un gigantesco scherzo e che era stata talmente sciocca ad averci creduto.

“Elena..mi dispiace..” disse Bonnie, prima che Caroline si sprecasse in rimproperi pieni di insulti verso i due – immorali - .

“Elena non ha bisogno di questo, ora, Caroline.” Dissero Enzo e Alaric, facendola uscire dalla stanza.

Elena si era risvegliata finalmente dopo tre anni dalla fuga di Stefan e Damon da Mystic Falls. Bonnie sapeva che era stato un bentornato straziante e da una parte continuava ad odiare quei due scellerati che la stavano facendo piangere e soffrire in quel modo, proprio ora.

“Fammi un incantesimo! Fammi riaddormentare di nuovo, ti prego, Bonnie!!” gridava Elena.
 
 
 
 
 
 
*

Ci furono molte ore di psicanalisi da parte di Bonnie – e nessuna intromissione degli altri – per riuscire a calmare Elena, almeno per un po’. Quest’ultima però continuava a non capacitarsi della cosa e insisteva nel voler parlare con Damon.

“Ascoltami, Bonnie, Damon mi ama. Io lo so. Ha lottato duramente per stare con me!”

“Elena, io lo so, ma..”

“No!! No! No! Tu non lo sai, altrimenti non diresti così con quell’aria accomodante e sottomessa..Damon ha pianto per me, quando io non volevo stare con lui! Ci deve essere di mezzo un sortilegio, qualcosa. Gli hanno fatto qualcosa a tutti e due!”

“Elena..”

“Come avete potuto lasciare che succedesse?? Come avete potuto poi accettare la cosa e lasciarli semplicemente in pace? Non sanno quello che stanno facendo!”

“Elena, ti prego..”

“Io vado a parlare con Damon e, fidati, quando finalmente torneranno in loro stessi, vi odieranno a morte per averli lasciati al loro destino!” disse Elena e con uno scatto arrabbiato, si fiondò a prendere il suo giubbotto e la borsa.

“Elena., dove stai andando? Torna qui, Elena!”
 
Oh merda, sta andando da loro. Devo assolutamente avvisarli.
 
 
 
 
 
 
 
*

Damon rispose al decimo squillo. Stava facendo l’amore con il fratello.

“Bonnie..spero sia una cosa di vita e morte. Ci hai interrotto in un momento molto..insomma..come dire.”

Statemi a sentire, brutti idioti incoscienti! Non è questo il momento per gingillarsi!”

Damon rimase sbalordito, così come Stefan, che poteva sentire tutto dal vivavoce.

“Bonnie, non è da te essere così arrabbiata..cioè perfino per te, è..”

“Elena è sveglia e sta venendo lì da voi, sa tutto!!”

Silenzio e sbigottimento generale.

Cercate di non rendere la situazione più brutta di quanto non sia già, per lei!” disse infine Bonnie, attaccandogli il telefono in faccia.
 
 
“Merda, Stefan..hai sentito?”

“Sì. Ho sentito.”

“Io non..insomma..non ero preparato..a..cosa facciamo?”

“Quello che sappiamo fare meglio, suppongo. Spezzarle il cuore.” Disse Stefan tristemente.
 
 
 
 
 
 
 
*

Elena arrivò da loro nel cuore della notte. Stefan e Damon erano parecchio lontano da Mystic Falls, ma lei li trovò comunque. Soggiornavano in un albergo sul mare. Lei piombò come una furia dentro.

“Signorina, mi dispiace, ma non si può entrare a quest’ora nell’albergo. Si può solo uscire. È la regola.” Tentò di fermarla il portiere.

“Credo di dover insistere..”

“è tutto a posto, signore. La signora è con noi.” disse Damon.

Il portiere li guardò scioccato.

“No..non è come pensa. Nessun menage a trois.” Disse Damon, imbarazzato, ma a quel punto il portiere disse:

“Ahhhh. Capisco. Stavate con lei..e ora avete provato che il nuovo è meglio…ehm, con tutto il rispetto, signorina..”

Elena aveva l’aria di chi, se fosse ancora vampiro, se lo sarebbe mangiato.

“Ehm..perchè non andiamo a parlare da qualche altra parte, ora?” chiese Stefan.

“Ehi, voi tre. Non voglio rogne di sopra. La gente vuole dormire. Se fate casino, vi caccio. Tutti e tre.”li avvisò.

“Non si preoccupi, non daremo problemi.” Disse Damon cercando di suonare rassicurante, ma il suo sorriso era spaventato.
 
 
Quello che avvenne dopo, fu carico di tensione già mentre stavano ancora salendo le scale. Stefan cercò di iniziare il discorso per iniziare a preparare Elena, prima che entrasse nella camera da letto, ma lei lo zittì in malo modo. Non voleva parlare con lui. Stefan stabilì allora che qualora Elena avesse visto il letto matrimoniale, sarebbe diventata ancora più incattivita e quindi cercò piuttosto goffamente di impedirle di entrare in stanza.

“Credo andrebbe meglio parlare anche qui.” cercò di suonare gentile, ma Elena si arrabbiò ancora di più.

“Cosa c’è, dovete nascondermi qualcosa di compromettente? Forse le tende hanno preso fuoco? Il letto è squarciato? Forse c’è qualche giocattolo sessuale sul pavimento?”

Quell’ultima affermazione fece irritare Stefan, che in quel momento si dimenticò che Elena era una donna ferita. Stava quasi per aggredirla, ma Damon lo fermò.

“Ricordatevi tutti e due che siamo in piena notte!”

“Io voglio parlare da sola con te! Non voglio parlare con lui!”

“Va bene, va bene. Stefan, concedici solo un minuto da soli, ok?”

“Non dirai sul serio.”

“Per favore, Stefan. Vienimi in aiuto almeno te.”
 
Stefan ebbe pietà del fratello e della situazione in cui si trovava, quindi acconsentì, ma era comunque molto preoccupato. Soprattutto era preoccupato di lasciarli da soli.
 
 
 
*

Damon sapeva quello a cui andava incontro, una volta chiusa la porta della stanza. Sapeva che Elena avrebbe sclerato, chiesto spiegazioni, creduto fosse solo un macabro scherzo, poi avrebbe cercato di convincerlo che era un sortilegio, uno scherzo di Cade per vendicarsi, sapeva che avrebbe discriminato il rapporto suo con Stefan, che li avrebbe chiamati immorali, peccatori e altri insulti irripetibili.

“Va bene, allora se ti facciamo schifo, VATTENE. E NON TORNARE!!” fu l’urlo esasperato di Damon, il quale ovviamente si aspettava anche che a quel punto Elena sentendosi in trappola, avrebbe rigirato le carte per non perderlo e avrebbe cercato di manipolarlo, cercando di ricordargli quanto si amavano, quanto lui aveva fatto per lei, quanto avevano voluto una famiglia.

“Non buttare via tutto, Damon..ti prego. Ricorda.” Disse Elena.

Damon però ricordava. È solo che non gli facevano più effetto quei ricordi. Ora però gli dispiaceva davvero per lei e Elena confuse quel sentimento con un cambio di idea da parte di Damon.

Decise quindi di baciarlo. Damon se lo aspettava, ma non in quel momento. In quel momento era impreparato, inaspettato. Ciònonostante, si sentiva uno schifo a respingerla in malo modo.

“Elena..ti prego..” disse, cercando di sottrarsi.

“Damon..amami..ti prego..ricominciamo..so che hai sofferto..ma ora sono qui..”

“Elena.non può..per favore..lasciami..” disse, cercando di portarla lontano da sé, Stefan entrò nella stanza proprio vedendo questa scena. Elena che continuava ad avvicinare le labbra a Damon.
 
Fu brutto da vedere e infatti restò con gli occhi sgranati, ma capì comununque la reazione di Damon, che era quella di un uomo che non voleva quel momento.

“Elena, lascialo andare, avanti.
“NO!”

“Elena, non fare la bambina.”

Lei rise. “Io sarei una bambina? Credi forse di essere tu un uomo, dopo quello che hai fatto? Approfittarti così della solitudine e della debolezza del mio ragazzo mentre io ero morta? Il tuo stesso fratello?? Da te, Stefan, il santo, non me lo sarei mai aspettata!”

“Elena!!” la richiamò Damon.

Forse incapace di sopportare oltre, Stefan se ne andò, lasciò la stanza.

Stefan, aspetta!!” Ma Stefan continuò a camminare.
 
 
 




*

Stefan si era seduto sul divanetto che c’era nella halle, con i sensi di colpa che bruciavano, l’adrenalina a mille e anche la tristezza.

Era stata dura far andare via i sensi di colpa e ora arrivava Elena a risvegliarglieli. Era vero quello che lei diceva? Aveva rovinato la vita a suo fratello??

Dall’altra parte del bancone, il portiere gli lanciava uno sguardo eloquente.

“Non è come pensi..non ha scelto lei..stanno solo parlando..lei..l’ha presa male.”

“Capisco.” Disse il portiere ridacchiando, ma in quel momento, Elena comparve, correndo come una furia.
 
 
 
“L’ha presa più male di quanto pensassi!” commentò il portiere.

Elena, Elena, fermati!” gridò Stefan, bloccandola per le braccia.

“Lasciami andare!!”

In quel momento accorse Damon trafelato.

Ma che diavolo è successo??” domandò Stefan sconvolto.

“Mi dispiace. Le ho detto che ti amavo e lei l’ha presa così!!

“Ma sei un genio! Non potevi evitare?”

“Credi che sia un sadico? Ha continuato a chiedermelo affinchè glielo dicessi!” disse Damon, aiutandolo a bloccarla.
 
“Ehi, adesso basta, uscite tutti e tre fuori! Non voglio grane!” disse il portiere avvicinandosi.

Damon ne aveva abbastanza anche di lui, quindi lo guardò intensamente e disse:

“Ora tu andrai a farti un giro per i piani superiori, lasciando che qui noi due risolviamo la cosa. Non sei preoccupato. Noi due abbiamo la situazione tutta sotto controllo.”

“Sì…io..non sono preoccupato.” Disse il portiere incantato.

“I piani superiori, Ora.” Gli ricordò Damon.
 
Il portiere se ne andò, ma Elena approfittandosi della distrazione dei due fratelli, scappò ed era quasi arrivata alla porta principale. Purtroppo però, o fortunatamente, i due fratelli erano dei vampiri e lei non più, quindi Stefan la sorpassò in men che non si dica.

“Mi dispiace, Elena, ma non posso permetterti di andartene in queste condizioni.”

Non la attaccò, né provò a morderla. Semplicemente le toccò la fronte e lei svenne tra le sue braccia. Un trucchetto che gli aveva insegnato Klaus in quegli anni.
 
Dopo quel gesto, Elena cadde tra le sue braccia.

“Sta tranquillo, è solo svenuta. Non potevo permetterle di guidare in questo stato.”

“Mio dio, Stefan. E adesso che cosa facciamo?”
 
 
 
 
 
 
 
*

Stefan e Damon riuscirono a convincere il portiere, a trovare una stanza vuota per far dormire Elena. La poverina non aveva retto a tutto quello stress ed era svenuta.

“Va bene, ma continuo a credere che sarebbe meglio e più sano portarla all’ospedale.” Diceva il portiere, che era così docile perché stato soggiogato.
 
“Credi che dovremmo tenerla d’occhio?” chiese Stefan.

“Non credo che..dovremmo stare tutti e tre insieme nella stessa stanza. Non è rispettoso per lei, sai..anche se sta dormendo.” Disse Damon.

“Capisco, ma Elena non dovrebbe comunque stare da sola. Le abbiamo già fatto troppo male.” disse Stefan dispiaciuto e se ne andò, lasciandoli soli.
 
 
 
 
 
*

Quando Stefan tornò nella sua stanza, si sdraiò sul lettone matrimoniale e pianse. Pianse perché in realtà voleva suo fratello vicino. A maggior ragione dopo la tragedia di quella notte, a maggior ragione voleva rassicurazioni su di loro, sul loro rapporto, farsi dire che era amato, che Damon lo amava, che il loro amore non era orribile, dopo le parole che aveva detto Elena, ma allo stesso tempo non voleva essere egoista e pretendere di avere Damon tutto per sé, lasciando Elena in una squallida stanzetta di hotel.

In quel momento però, Damon entrò nella stanza. Stefan era basito. L’aveva lasciato con Elena solo pochi minuti fa.

“Stefan..ehi, perché piangi?” gli chiese Damon, asciugandogli una lacrima.

“Damon, dovresti essere con Elena, non possiamo lasciarla sola. E se dovesse scappare di nuovo?”

Damon sorrise della sua preoccupazione.

“L’ho soggiogata affinchè anche qualora dovesse riprendersi, non tenterà di scappare né di lasciare la stanza, almeno non fin quando non ce ne saremo andati noi da questo albergo. Il soggiogamento è anche più potente se sei addormentato.”

Stefan era sbalordito.

“Beh…ma..non puoi comunque lasciarla da sola. Damon, non possiamo fargli anche questo..dopo che..”

“Dorme, Stefan, dorme. “ disse Damon dolcemente. “Le ho messo due coperte in cachemire e l’ho avvolta con queste. Il riscaldamento è ottimale e la stanza accogliente. Non c’è nessun bisogno che io rimanga anche a vegliarla..e poi..”

“E poi?”

“E poi non volevo lasciarti da solo.”
 
Stefan si sdraiò di nuovo su un fianco, triste.

“Dovresti..”

“Perché mai dici una cosa del genere?”

“Perché io ti ho rovinato la vita.”

Damon sospirò.

“Avresti avuto una vita perfetta con Elena. Una vita da umani, con un mucchio di pargoli..la vita che desideravi da tanto tempo.”

“Non era questo che desideravo , Stefan. Vuoi sapere cosa desideravo veramente? Che cosa ho desiderato per tutta una vita? Che tu la smettessi di odiarmi e cominciassi ad amarmi.”

Stefan lo fissò.

“E indovina un po’? Si è realizzato.”

“Io..io ti ho sempre..amato..”

“Ancora meglio.” Sorrise Damon, infilandosi nel letto con lui.
 
I due fratelli finirono abbracciati con Damon che sovrastava il minore.

“L’unico che voglio, sei tu.”

Stefan lo fissava rapito, mentre Damon lo accarezzava ora sotto la maglietta.

“L’unico che desidero…" disse, accarezzandogli il petto. "l’unico che amo..” disse ancora, cominciando a baciarlo.

Damon si tolse la maglia, restando a petto nudo e Stefan cominciò ad accarezzargli languidamente la schiena, cosa che infiammò il corvino ancora di più, rendendo Il bacio incandescente, con tanto di baci sul collo sul minore; i preliminari arrivarono subito dopo, anche grazie al fatto che essendo vampiri, avevano un’alta soglia del dolore, la preparazione avveniva sempre piuttosto velocemente.
 
“Sei pronto, fratellino?” gli chiese Damon.

Suo fratello attendeva con ansia di accogliere Damon dentro di lui, come accadeva tutte le volte. Questa volta lui aveva la testa poggiata sul cuscino e attendeva a pancia in su, che Damon spingesse il suo membro nella sua apertura. A Damon piaceva un sacco quella posizione.

Quando si spinse dentro Stefan, quest’ultimo gemette di piacere, non passò molto tempo prima che le spinte divennero più forti e appassionate.

Era così bello abbandonarsi alla passione e all’amore























Note dell'autrice: questa volta le note sono doverose e spero apprezziate lo sforzo, perchè ultimamente mi pesa scriverle..potete quindi immaginare dopo un capitolo lungo. ahha xd

1) Il titolo ho voluto prenderlo in riferimento alla storia ahh xd e siccome c'era già un capitolo qui che si intitolava "fai l'amore con me, fratellino" ho voluto cambiare un pò xd

2) lo so, lo so..il contenuto della lettera è stato reso pubblico solo la parte finale, spero non siate troppo delusi ma non volevo davvero impegnarmi per scrivere una lettera che io per prima avrei faticato a scrivere xd (shippo defan) ci pensa già Damon a faticare ahha xd

3) ovviamente Damon e Stefan non vivono in albergo sempre, ma in questo capitolo ho preferito che la cosa andasse in questo modo..erano in vacanza.

4) Lo so, sembrava un crossover con Supernatural (per chi lo guarda avrà colto il riferimento agli angeli che fanno svenire la gente toccandogli la fronte) ma era l'unico modo per quietare Elena dal momento che i fratelli non possono bere il suo sangue curato,se no ciaoneee, addio vampirismo..avrebbero potuto soggiogarla per dirle di restare calma, ma era talmente agitata che dubito li avrebbe guardati negli occhi

5) Klaus ha insegnato loro questa tecnica, quindi è implicito che gli abbiano raccontato i loro drammi con Elena.

6) ho voluto fare che si risvegliasse dopo tre anni dalla fuga, perchè farla risvegliare subito mi sembrava una barzelletta..e farla risvegliare dopo ottant'anni, mi sembrava troppo esagerato..e poi bonnie volevo che vivesse, per stare vicino ad elena e consegnarle la lettera famosa

7) mi rendo conto che in questo capitolo elena passa per nevrotica e i fratelli per insensibili..ma cercate di capire.rendere Elena troppo calma e accomodante avrebbe reso la cosa molto paradossale e surreale e rendere i fratelli troppo gentili con lei, secondo me avrebbe sminuito il sentimento che provano l'uno per l'altro

8) i fratelli comunque ci tengono alla felicità di Elena e questa cosa verrà resa ancora più evidente nel prossimo capitolo! 

9) avete visto? sto mantenendo la promessa di aggiornare più frequentemente xd
   
 
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