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Autore: MonicaX1974    23/10/2017    0 recensioni
[Storie di Amore]
[Storie di Amore][Storie di Amore]Due amici, un ragazzo e una ragazza, si perdono di vista, e tentano di ingannare il destino.
Ma il destino li fa ritrovare, riportandoli sulla stessa strada.
Saranno in grado di superare tutte le difficoltà che incontreranno sul loro cammino per poter essere felici?
La storia avrà entrambi i punti di vista, sarà cioè raccontata sia dalla protagonista femminile sia dal protagonista maschile per poter avere una visione d'insieme di ogni avvenimento.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Kate

Yuri continua ad andare da una parte all'altra della stanza come se fosse posseduto da qualche forma di energia infinita.

"Kate, non sei ancora pronta?" Perché non la smette di sgridarmi?

"Sì che sono pronta, devo solo più infilarmi le scarpe." Sto cercando di mantenere la calma, perché c'è già il mio amico che sta dando di testa per entrambi. Abbiamo passato mesi ad organizzare questa giornata, e so che non ammetterà sbagli di nessun tipo.

"E comunque il bianco di questo vestito non è quello che avevamo scelto." Mi guardo allo specchio, e sinceramente a me il bianco sembra bianco. "È inutile che ti guardi allo specchio, il tuo occhio non è in grado di cogliere la sfumatura, il colore che avevamo scelto era leggermente più ambrato." Maniaco del controllo e della perfezione. Se c'è lui a capo di un'organizzazione di qualche evento, si salvi chi può.

"Yuri, è solo un vestito, andrà tutto bene." So quanto ci tiene che tutto sia perfetto, ma dobbiamo calmarci. Sono sicura che questo giorno lo ricorderemo come meraviglioso per tutta la vita.

"La chiesa è già prenotata, è stata la prima cosa che ho fatto, adesso dobbiamo pensare ai fiori, alle bomboniere, al ricevimento. A proposito se hai qualche idea per il luogo del ricevimento sono tutt'orecchi, per il viaggio di nozze non ci sono problemi, dobbiamo anche spedire gli inviti, conosco una tipografia che può farci un buon prezzo..." Yuri non smette di parlare, sembra una macchinetta. Continua a proporre idee e progetti, e sento che non uscirò viva da tutto questo.

"Perché non ti fermi un attimo e prendi fiato? Abbiamo tempo, ce la faremo." Si lascia andare sul divano, poi sospira e mi guarda.

"È solo che voglio che sia un giorno perfetto." Poso la mia mano sulla sua e gli sorrido.

"Lo sarà, vedrai che lo sarà." Poi mi abbraccia, e mi lascio stringere dall'amico a cui non potrei mai rinunciare.

Brant

"Brant devi darti una calmata!" La voce di James risuona forte nella stanza. Non l'avevo mai sentito alzare la voce, credo di avergli fatto perdere la pazienza, ma non sono mai stato tanto nervoso in vita mia come oggi, o forse sì. A dire la verità c'è stata una volta in cui mi sono sentito più o meno come oggi.

Ok, ce la posso fare. La valigia l'ha già preparata Kate tempo fa, devo solo ascoltare quello che mi dice, e non perdere la testa... sì ce la posso fare. Ma poi la vedo stringere gli occhi, trattenere il fiato, e soffrire così tanto, che non so nemmeno più su che pianeta mi trovo, riesco a ritrovare la lucidità solo quando riprende fiato ed è lei a darmi conforto, sorridendomi per tranquillizzarmi. Riesco a farla salire in macchina, direzione ospedale, e lei è pazzesca perché è abbastanza forte per entrambi. Ecco perché Dio ha fatto partorire le donne, io avrei dato di testa per molto meno, ma ho avuto incredibilmente la forza di starle accanto durante il parto senza svenire, ed è stata l'esperienza più straordinaria della mia vita. Appena mi hanno messo quel frugoletto fra le braccia ero terrorizzato perché mi sentivo inadeguato, credevo di non essere alla sua altezza, ma quando il suo corpicino era tra le mie braccia ho sentito tutta la potenza che l'amore può creare, senza nessuna ombra di dubbio non vorrei essere in nessun altro posto al mondo.

Kate

"Ok, lasciamo stare il vestito, sono stato in chiesa stamattina presto a controllare le composizioni di fiori, sai che ho dovuto spostarne due?" Sono sicura che saranno state fuori posto di un paio di millimetri, non di più, e mi scappa di ridere. "Kate non c'è niente da ridere, sei stata tu a dare le disposizioni per i fiori, è colpa tua." Non posso credere che stia dicendo sul serio.

Fino a stamattina ero nervosa e agitata al pensiero che ogni cosa dovesse andare per il verso giusto, ma ora, ascoltando le paranoie del mio amico, non so perché, mi viene da ridere, forse è la tensione che si manifesta in questo modo, ma la mia reazione fa arrabbiare ancora di più il mio stressato amico vestito di tutto punto.

Poi qualcuno bussa alla porta. È la signora Mary con Crystal.

"Ehi tesoro, mi sei mancata." Mi abbasso per prenderla in braccio. Lei avvolta nel suo cappottino bianco, allunga le sue braccia e si lascia prendere. È ancora così piccola, ma ha riempito totalmente la nostra vita.

"Kate! Puoi sporcarti il vestito così, mettila giù!" Le urla di Yuri ci fanno sobbalzare, e restiamo a guardarlo.

"Zio Yuri, calmati." La vocina della piccola Crystal ci fa restare senza parole, poi non resisto e scoppio a ridere, ma lui non tarda a rispondere.

"Si vede che hai preso tutto da tua madre, ma sei molto più bella di lei." Si avvicina a me, e prende mia figlia dalle mie braccia. La adora. L'ha adorata nell'esatto momento in cui ha saputo che ero incinta, e in fondo in fondo, adora anche me.

Forse aveva ragione Brant a dire che non fosse una buona idea averli qui tutti insieme stasera. Credevo sarebbe stato più facile comunicare la notizia della gravidanza a tutti contemporaneamente, ma mi sbagliavo, e più i miei genitori tardano ad arrivare, più la mia ansia aumenta.

I nostri genitori si conoscono, ma questa è praticamente la prima riunione di famiglia ufficiale, il che mi mette una certa agitazione. Brant l'aveva capito prima di me, e posso vedere anche in questo momento, quanto sia teso per la situazione. Sta continuando ad osservare tutti. Guarda mia sorella e Connor coinvolti in una fitta chiacchierata con i suoi genitori, poi rivolge lo sguardo verso la cucina, dove Yuri cerca di organizzare la mia cucina con James che tenta di fermarlo, e il tutto avviene come se io non fossi presente nella stanza. E finalmente suona il campanello, devono essere loro.

"Sono arrivati." Annuncio a tutti quando sto per aprire la porta per farli entrare.

Mia madre ha un sorriso furbetto, mio padre uno sguardo sospettoso. Sono sicura che ognuno di loro si sia fatto una propria idea del perché siano qui stasera, ma sono altrettanto sicura che nessuno di loro abbia indovinato il vero motivo.

Restiamo tutti a chiacchierare allegramente per un po', fino a quando James non tira fuori l'argomento bambini e dice che, lui e Yuri hanno intenzione di adottarne uno prima o poi, perché non vedono l'ora di avere un bambino. In quel momento mi viene in mente un'idea che forse potrebbe funzionare.

"Potremmo avervi preceduto..." Brant è seduto al mio fianco e cerco la sua mano per darmi conforto.

Sembro aver tolto la voce a tutti i presenti in questa stanza, ma non a mia madre, che si riprende per prima.

"Sei incinta?" Si voltano tutti a guardarla, poi guardano me, e non ho bisogno di rispondere, perché risentire quelle parole, mi fa rivivere il momento in cui il medico me l'ha comunicato, ed è ovvia la risposta solo guardandomi in faccia.

Le due future nonne si sono abbracciate, mentre Yuri ha ripreso la sua super parlantina. Diceva che si sarebbe impegnato per essere lo zio migliore del mondo, ed è esattamente quello che ha fatto. Per Crystal si è sempre rivelato una persona indispensabile.

Brant

"Abbiamo fatto le prove due giorni fa, non puoi aver dimenticato tutto, devi solo fare la tua parte, e andrà tutto bene." Sto cercando di respirare profondamente per calmarmi, mentre James sta tentando di annodarmi la cravatta con non poche difficoltà dato che non riesco a stare fermo. "Brant, vuoi entrare in chiesa senza cravatta? Se vuoi farlo lo dici tu a Yuri ok?" Il suo fidanzato mi uccide se gli rovino la cerimonia perfetta che ha organizzato insieme a Kate.

"Non voglio finire sotto le grinfie di Yuri, sto fermo... Crystal è con Kate?" Ha voluto stare con me fino a cinque minuti fa, poi si è stancata e ha voluto andare con Kate a tutti i costi.

"Sì, l'ha accompagnata tua madre da Kate, ora resta immobile per favore." Un altro respiro profondo, e cerco di concentrarmi su Crystal, sui suoi capelli scuri come i suoi occhi, e su quelle piccole fossette che le spuntano quando sorride. Non c'è niente di più meraviglioso di quando mi tiene per mano.

"So come la chiameremo." Entro in casa senza nemmeno salutarla, Kate è sul divano, che guarda la tv sotto la sua coperta rossa.

"Ciao anche a te." Si mette seduta, e aspetta che mi avvicini a lei. Chiudo la porta e la raggiungo sedendomi al suo fianco. Le tolgo la coperta, le alzo la maglia e le bacio la pancia con cui ormai ho imparato a parlare.

"Ciao Crystal, io e la mamma ti stiamo aspettando." Ero al lavoro oggi e improvvisamente ho avuto l'illuminazione.

"Crystal?" Mi chiede, mentre io sono ancora appoggiato sulla sua pancia.

"Sì, ci ho pensato per tutta l'estate, ma non trovavo mai il nome adatto, adesso sono sicuro... Crystal... ti piace?" Abbiamo discusso talmente tanto sul fatto se fosse femmina o maschio, che abbiamo fatto una scommessa. Se fosse stata femmina, avrei scelto io il nome, se fosse stato un maschietto, l'avrebbe scelto lei. Ho accettato subito, perché ero assolutamente convinto della mia idea.

"Mi piace moltissimo."

Kate

Qualcun altro bussa alla porta. Sono Lizzy e Connor.

"Allora? Come vanno le cose qui?" Mia sorella si avvicina a Yuri, e poi prende lei Crystal. Ormai è la cocca di tutti. "Vieni dalla zia Lizzy." Fare la zia le ha messo voglia di avere un figlio, vedremo se anche il suo fidanzato prima o poi sarà d'accordo.

"La senti?" Ho preso la mano di mia sorella è l'ho appoggiata sulla mia pancia che ormai è diventata enorme. È da dieci minuti che questa piccola peste non smette di muoversi.

È sabato mattina, mia sorella insiste ancora per la nostra colazione, anche se non è più un'abitudine come un tempo, ma qualche volta abbiamo bisogno di passare del tempo insieme, dato che lei sta lavorando troppo ultimamente.

Quando riesce a sentire il movimento sotto le sue dita, le si illuminano gli occhi. "È incredibile." Dice poi. Da quel momento, ogni volta che eravamo insieme, lei stava perennemente con le mani sulla mia pancia.

Brant

Quando è nata, ho chiamato Chris, ormai le cose tra noi hanno preso un'ottima piega. L'ho sentito spesso durante la gravidanza. Ricordavo come se l'era cavata bene con quel bambino in aereo e volevo farmi dare consigli su come comportarmi con i bambini. Lui rideva durante le nostre telefonate, diceva che tutto sarebbe nato spontaneamente, e che secondo lui sarei stato un ottimo padre. Alla fine ha preso lui il mio posto a New York.

Ho appena spiegato a Kate quello che Carter mi ha detto quando mi ha condotto in quella stanza durante la cena. Le ho detto dell'opportunità che mi hanno offerto, e abbiamo valutato insieme le alternative. Nonostante lei ami New York, non è mai stata davvero entusiasta di partire, glielo leggevo negli occhi, anche se mi avrebbe seguito comunque. Ma la settimana successiva, durante la pausa pranzo, il buon Chris mi ha tolto dai guai anche stavolta.

"Brant ci ho pensato." Fermo la forchetta a mezz'aria, e resto a guardarlo, mentre lui tranquillamente continua a mangiare.

"E vuoi mettermi al corrente di quello a cui hai pensato?" Non ho la minima idea di cosa stia parlando.

"Andrò io a New York, se per te non è un problema." Proprio ieri abbiamo di nuovo parlato dell'offerta che mi hanno fatto, e gli ho detto che ero molto indeciso se accettare o no. "Sono sicuro che avrai la possibilità di fare carriera anche a Londra, sei in gamba amico. Io invece avrei davvero bisogno di andarmene da qui."

"Perché vuoi andare via Chris, proprio ora che stiamo risolvendo le cose?" Sto meglio da quando ho deciso di dargli un'altra possibilità. Tutto quell'astio nei suoi confronti non faceva altro che consumarmi, e da quando ho capito che il suo pentimento era davvero sincero, ho voluto dare alla nostra amicizia un'altra occasione.

"È proprio per questo che devo andarmene Brant, non ti piacerà, ma devo dirtelo il motivo per cui voglio andare via. Quello che provo per Kathleen è sempre lì, so di non avere alcuna possibilità, e non potrei tradirti mai più, ma non mi piace soffrire, e vederla senza poterla avere mi fa soffrire. Devo andare Brant, e New York è la mia occasione. Sono sicuro che lo capisci anche tu."

Quando ci ho ragionato a mente fredda, ho capito che aveva ragione lui. Da quando è partito, per assurdo, siamo stati molto più vicini, e alla fine, anche lui è riuscito ad andare oltre. È fidanzato ufficialmente da sei mesi credo, ed è felice. Alla fine ognuno di noi ha ottenuto quello che voleva. Ho persino avuto la promozione che desideravo, lavorando sempre qui.

Kate

"Connor, puoi andare ad avvisare James e Brant che mancano dieci minuti?" Yuri controlla l'orologio. È ancora pienamente padrone della situazione e, sinceramente, non so come ci riesca. "Kate, infila quelle scarpe, non vorrai entrare in chiesa scalza?" Totalmente padrone della situazione.

Il fidanzato di mia sorella, si allontana senza avere il coraggio di ribattere. Poi mi giro verso Yuri, che sembra improvvisamente aver perso il suo colorito.

"Ehi, vedrai che niente potrà rovinare questa giornata, sei stato grandioso, hai organizzato un matrimonio meraviglioso, degno della regina Elisabetta." Il tocco finale è dato da Crystal che entrerà con in mano il cuscinetto con le fedi.

Da quando è nata, Brant ha perso il lume della ragione, da ragazzone prepotente, con lei è diventato un rammollito.

"Papà!" La scena di ogni sera. Lui arriva, e appena apre la porta, lei gli corre incontro, poi si impossessa di lui, che non riesce quasi a togliersi la giacca, perché deve sedersi per terra con lei a giocare. Ma lui non protesta mai, è sempre disponibile nei confronti di sua figlia, anche quando è distrutto, anche quando torna tardi e vorrebbe solo andare a dormire riesce sempre a trovare la forza da dedicarle più tempo possibile.

"Ciao tesoro, che hai fatto oggi?" Sembra ancora più piccola quando è tra le sue braccia.

"La zia Lizzy mi ha insegnato una canzone, vuoi sentirla?" Guarda suo padre con adorazione, e lui non è da meno nei confronti di nostra figlia.

"Certo che voglio sentirla, prima però fai posare queste cose a papà, saluto la mamma, e poi mi canti la tua canzone ok?" Le cose fra me e Brant non sono cambiate minimamente da quando è nata Crystal, anzi, se possibile, sono migliorate. Lui è sempre presente ogni volta che abbiamo bisogno di lui.

"Adesso andiamo, ci staranno aspettando." Il mio amico sembra aver perso tutta la sua vivacità, forse la tensione l'ha stancato, ma sono sicura che si riprenderà non appena entreremo in chiesa.

Sono già tutti dentro. Crystal è davanti a noi, che cammina incerta sulle sue piccole gambe, con in mano il cuscino con le fedi, spero solo che non le cada. Di fronte a noi, vicino all'altare, James e Brant guardano nella nostra direzione. Credo che non sia mai stato più bello di oggi, e non riesco a descrivere quanto sia importante per me.

Abbiamo condiviso così tante cose insieme che ormai siamo una persona sola, non potrei mai più nemmeno immaginare la mia vita senza di lui, e quando lo vedo insieme a nostra figlia, so che non avrei potuto desiderare di più dalla vita.

Brant

"Brant puoi aiutarmi?" È il mio turno di aiutare James stavolta. Non sono molto bravo con i papillon, ma ci provo. Yuri non ha voluto sentire ragioni. Voglio vedere James con il papillon. Nessuno ha potuto contraddirlo.

Poi qualcuno bussa alla porta, ed entra Connor. "Ragazzi, mi hanno detto di dirvi che mancano dieci minuti, poi dovete entrare in chiesa." Mi sale l'ansia, non sono pronto. Il momento sta per arrivare, e mi sento quasi come quando stava per nascere la mia bambolina.

"L'hai messa la maglietta a Crystal?" Mi chiede James, non appena Connor chiude la porta.

"Sì, speriamo che vada tutto bene." Non so da quanto tempo è che immagino questo momento, e sto tenendo le dita incrociate perché tutto vada per il verso giusto. Quando ho detto a mia madre quello che avrei fatto, non stava più nella pelle, ed era quasi più felice di quando ha saputo che Kate aspettava un figlio.

Sono arrivati quasi tutti, mancano solo i genitori di Kate. Perché suo padre deve sempre farmi stare sulle spine? Yuri non smette di parlare come al solito, e James cerca di mettergli un freno rincorrendolo per la cucina, mentre è intento ad organizzare il contenuto dei pensili a suo piacimento. Sul divano, Lizzy e Connor sorseggiano birra chiacchierando con i miei genitori. Kate avrebbe voluto qui anche Jason e Lucy, ma sinceramente, non me la sentivo di avere in casa mia il suo ex e comunicargli della gravidanza. In tutto questo c'è lei, che è diventata l'ormai indiscussa padrona di casa, ed io non posso che esserne felice.

"Sono arrivati." Kate si avvicina alla porta per invitare ad entrare i suoi genitori, nel frattempo io partirei volentieri per una missione suicida.

Presentazioni e saluti, e gli occhi di John Cooper, non mi hanno mai mollato un secondo. Sembra sempre pronto a studiarmi, e stasera il suo sguardo, mi sembra più insistente del solito, oserei dire sospettoso. Ci sediamo poi tutti in salotto, dove c'è Yuri a tenere banco. Per una volta sono contento che parli così tanto. Ad un certo punto, senza nemmeno esserci messi d'accordo, James inizia a parlare di alcuni ragazzini che si recano molto spesso nella biblioteca dove lavorano, di quanto gli piacciono i bambini, e che probabilmente ne adotteranno uno prima o poi. A quel punto Kate, coglie l'occasione al volo.

"Potremmo avervi preceduto..." Stringe la mia mano. Improvvisamente sembrano essere diventati tutti muti. Solo la mamma di Kate sembra riprendersi dopo qualche secondo.

"Sei incinta?" Non c'è bisogno di una risposta vera e propria, basta guardare il sorriso sul volto della mia meravigliosa ragazza, e l'imbarazzo totale nella mia.

Ed ecco arrivato il momento dei "oh mio Dio" "non ci posso credere" "Oh Kate" in cui tutti sono impegnati a congratularsi con la futura mamma, mentre al futuro padre, è riservato lo sguardo assassino di John Cooper. Spero solo che non venga a chiedermi "come diavolo è potuto succedere" perché l'unica cosa che gli potrei rispondere è che "credo di aver perso la partita a carte".

E invece lui mi stupisce dicendo "Ora so che mia figlia ha fatto la scelta giusta." Mi stringe la mano, e mi dà una pacca sulla spalla. Non sono certo di cosa volesse dire, ma mi è sembrato un complimento, quindi gli ho sorriso senza fare domande con cui sarei potuto sembrare uno stupido.

"Forza Brant, dobbiamo andare." Io non capisco come riesca ad essere così razionale e lucido in questo momento. Ha ragione Kate quando dice che lui è il più saggio di tutti.

"Andiamo." Usciamo insieme dalla stanza che ci hanno assegnato, e ci rechiamo all'ingresso della chiesa. "Sei pronto James?" Forse sta iniziando ad agitarsi anche lui.

"Prontissimo." Ci avviciniamo all'altare, gli invitati hanno preso quasi tutti posto, e inizia l'ultimo momento di attesa, che in realtà non dura tantissimo, perché pochi minuti dopo vediamo arrivare Yuri e Kate.

Non posso dire quanto sia meravigliosa, e vederla camminare verso l'altare mi fa provare un brivido lungo la schiena. La piccola Crystal è davanti a loro, che ancora leggermente incerta, cammina verso di noi, tenendo in mano il cuscinetto con le fedi. Non sono mai stato così tanto sicuro di volerla sposare come in questo momento.

Kate

Non riesco smettere di guardarlo, nemmeno quando Yuri affianca il suo ormai quasi sposo, nemmeno quando si sta celebrando la cerimonia che sta unendo i miei due amici in matrimonio, i miei occhi continuano a cercare il suo sguardo, e fatico davvero a seguire quello che sta succedendo ad un passo da me.

Devo ammette che vedere i miei due amici che si sposano mi ha messo una punta di tristezza, ma l'ho subito cancellata, perché in fondo io sono felice, ho accanto a me l'uomo che amo da una vita. Anche lui mi ama, e abbiamo una figlia meravigliosa, che cresce accanto ad un padre premuroso. Forse non ho bisogno di un matrimonio, quello di cui ho davvero bisogno è che continuiamo ad essere così felici.

Fra tutti i miei pensieri e i miei scambi di sguardi con Brant, non mi sono accorta che la cerimonia è ormai finita. Ho seguito con lo sguardo la piccola Crystal andare verso mia madre, e poi tornare da me, non sta ferma un attimo, poi sta per andare di nuovo verso la nonna, ma Brant la prende in braccio prima che la raggiunga, e alla fine, lo vedo sparire tra le persone che stanno uscendo.

Brant

Ormai sono ad un passo dall'altare, gli occhi di Kate sono sempre fissi nei miei, come se in questa chiesa ci fossimo solo noi due, ed io non riesco a guardare nient'altro che lei. Poi Yuri affianca James, e posso vedere nei loro sguardi, lo stesso amore che vedo in quelli della mia Kate.

Entrambi i suoi amici sono emozionati, ma Yuri sembra una bomba pronta ad esplodere. Sono stato spettatore dell'organizzazione di questo matrimonio, e non ho invidiato Kate nemmeno per un secondo per dover subire le ire del suo amico quando le cose non andavano come si aspettava. Ora è un fascio di nervi, accanto all'amore della sua vita, in attesa di pronunciare il sì che li terrà insieme per sempre.

Il resto della cerimonia lo seguo a tratti, perché sono troppo attirato dal guardare la donna accanto al suo migliore amico che ormai trattiene a stento le lacrime nel momento esatto in cui Crystal si avvicina a portare loro il cuscino con le fedi. Vedere Yuri e James coronare il loro sogno d'amore è stato d'ispirazione, e anche se mi sono calmato un po' in questa ultima mezz'ora, nel momento in cui le persone iniziano ad uscire dalla chiesa, la mia ansia riprende a salire di nuovo. Ora più che mai devo tenere d'occhio la mia piccola Crystal.

Kate

Quando raggiungo mia madre, le chiedo se può darmi il cellulare che le ho chiesto di tenere per me. In quest'abito da damigella non ci sono tasche. Non riesco a chiamarlo, non so perché ma la chiamata non parte, devo per forza mandargli un messaggio.

Pensavo saremmo andati insieme al ricevimento

Non ne abbiamo parlato, ma era ovvio che andassimo insieme, invece quando sono uscita dalla chiesa, lui era già sparito insieme a Crystal.

Scusa, ho dimenticato di dirtelo, James mi ha commissionato una sorpresa.

Ci vediamo tra poco. Ti amo

Che non pensi che io me la beva, sta tramando qualcosa, ne sono sicura, ma adesso non posso fare altro che raggiungerlo. Salgo in macchina con Jason, Lucy e il piccolo Michael, che ha la stessa età della mia piccolina.

"Io comunque lo sapevo." Jason è passato a prendere Lucy in agenzia oggi, per accompagnarla a fare un esame di controllo. "Quel giorno, quando ti ho accompagnata al pronto soccorso, non avevo dubbi sul fatto che fossi incinta." Mi sorride con l'aria di chi la sa lunga.

"E perché non me l'hai detto?" Stringe la mano della sua compagna, che a sua volta gli sorride, poi torna a guardarmi.

"Perché non mi avresti creduto, nemmeno Lucy mi ha creduto quando le ho detto che secondo me era incinta." La guarda di nuovo, e lei contraccambia il suo sorriso.

Brant

Riesco a recuperarla giusto in tempo, appena prima che nonna Helen la raggiunga, e con tutta la mia indifferenza, rapisco mia figlia e mi dirigo alla macchina. Nessuno può stare con Crystal fino a quel momento.

Pensavo saremmo andati insieme al ricevimento

Il tempo di salire in macchina e mi arriva un messaggio di Kate. Non posso dirle niente adesso.

Scusa, ho dimenticato di dirtelo, James mi ha commissionato una sorpresa.

Ci vediamo tra poco. Ti amo

"Papà, quando andiamo dalla mamma?" L'ho seduta nel suo seggiolino, le ho dato la sua bambola preferita per distrarla, ma l'impazienza l'ha presa da suo padre, quindi devo intrattenerla per non farle pensare che ci vogliono almeno venti minuti per raggiungere la mamma. Non ho voluto che fosse in macchina con noi, sono sicuro che altrimenti la piccola peste avrebbe mandato all'aria tutto.

"Stiamo andando proprio da lei, perché non cantiamo quella canzone che ti ha insegnato la zia Lizzy?" Da quando l'ha imparata non fa altro che cantarla.

Come per magia, si dimentica della mamma ed inizia a cantare, e anche se ho sentito per più di quindici volte di seguito la stessa canzone, il tragitto è arrivato alla fine, e non ho più dovuto rispondere ad altre domande. È piccolina, ma riesce sempre a mettermi in difficoltà.

"Adesso andiamo dalla mamma?" Sono molto legate, Kate sembra nata per essere madre, e la piccola Crystal non perde occasione per stare fra le sue braccia e farsi coccolare.

"Sì tesoro, andiamo dalla tua mamma." Ha imparato a parlare molto presto, e adesso è uno spasso sentirla mentre cerca di pronunciare nuove parole.

Entrati nel salone del ricevimento, scopro di essere tra i primi ad essere arrivato, Crystal non ne vuole sapere di camminare, o forse ha solo voglia di stare in braccio, ma a me non dispiace affatto. Non passa molto tempo che cominciano ad arrivare tutti gli altri, compresa Kate, che sta parlando con Lucy. Andavano già molto d'accordo, ma da quando hanno affrontato contemporaneamente la gravidanza, hanno legato tantissimo, e i nostri figli giocano spesso insieme. Anche se, ogni tanto, quando ripenso a Jason, il pensiero che mia figlia giochi con suo figlio, mi fa sentire strano, ma tutti sono andati oltre, forse fra vent'anni ci riuscirò anch'io, e smetterò di pensare che Jason sia l'ex di Kate. Devo cancellare immediatamente questo pensiero, e ci pensa la mia Kate a darmi una mano.

Kate

Adesso Crystal e Michael spesso giocano insieme, e quando mi fermo a pensare al fatto che io e Jason abbiamo intrapreso due strade diverse, ma che ci hanno comunque portato nello stesso punto, anche se con persone diverse, mi viene da sorridere, ed è quello che sto facendo in questo momento entrando nel salone del ricevimento, dove c'è Brant con Crystal in braccio, sembra persino che mi stessero aspettando.

"Sei scappato eh? Che stai combinando con James?" Come al solito non otterrò nessuna risposta, ma come al solito ci proverò comunque. Mi avvicino a loro, e la piccola peste, allunga le braccia nella mia direzione per farsi prendere in braccio.

"Niente..." Sembra che sia rimasto senza parole, ora non ho più dubbi sul fatto che stia combinando qualcosa.

"Potevi toglierle il cappotto, fa caldo qui dentro." Prima mi occupo di Crystal, poi indagherò su quello che sta tramando, ma non appena le tolgo il cappotto, noto qualcosa di diverso in lei, ha una maglia che io non le ho messo stamattina. "Da dove arriva questa maglia?" Allargo un po' le braccia di mia figlia e quello che leggo su quella piccola felpa, mi lascia senza fiato.

Brant

"Sei scappato eh? Che stai combinando con James?" Ovviamente è sospettosa. Prende dalle mie braccia Crystal, la quale ha allungato le sue piccole manine verso di lei.

"Niente..." Non riesco più a dire altro, perché Kate sta togliendo il cappottino a Crystal, e tra poco la vedrà.

"Potevi toglierle il cappotto, fa caldo qui dentro." Kate non potevo toglierlo io, ma tra poco lo scoprirai da sola. "Da dove arriva questa maglia?" L'ha vista, Kate ha visto la maglia di Crystal, e il mio respiro si è fermato.

Kate

Papà mi ha detto che ti vuole sposare

I miei occhi non fanno altro che leggere e rileggere quelle parole stampate sulla maglia che sta indossando Crystal, non so nemmeno più dove mi trovo. Mi alzo in piedi per guardarlo negli occhi, e riesco a vedere che lui è emozionato almeno quanto me.

"Ne sei sicuro Brant?" Ha realizzato tanti miei sogni fino ad oggi, ma non credevo che avrebbe realizzato anche questo.

"Non sono mai stato tanto sicuro di qualcosa in vita mia." La sicurezza che ha nel pronunciare queste parole, mi fa sciogliere, e c'è un'unica risposta che posso dargli.

Brant

Poi, dopo aver letto quello che c'è scritto su quella piccola felpa, si porta una mano alla bocca, si alza in piedi e mi guarda con gli occhi lucidi. Il suo sguardo è completamente incredulo, e se mi avessero detto che un giorno avrei fatto una cosa del genere nemmeno io ci avrei creduto. Mi getta le braccia al collo, e mi stringe a sé, ed io faccio la stessa cosa con lei.

"Ne sei sicuro Brant?" Lei sa quanto sia sempre stato allergico al matrimonio, ma in questi anni sono cambiato, stare con lei mi ha cambiato, e la nostra famiglia è quanto ho di più prezioso al mondo.

"Non sono mai stato tanto sicuro di qualcosa in vita mia." Kate è la donna della mia vita, e non vedo l'ora di sposarla, soprattutto dopo averla vista oggi entrare in chiesa con quel vestito bianco.

"Sì Brant... sì tutta la vita." Il bacio che ci scambiamo è la promessa di una vita insieme, e io non ho bisogno di altro se non delle due donne che amo di più al mondo.

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SPAZIO ME

Non ci credo che è finita...

Quando ho scritto questa storia l'ho fatto un po' per gioco, un po' per divertimento,
ma man mano che le parole venivano fuori, era come se non fossi io a scrivere le loro vicissitudini,
ma era come se io le dovessi solo raccontare, perché nella mia testa succedevano realmente.

Ho amato quasi tutti i miei personaggi, ho dato ad ognuno di loro una piccola parte di me tranne a Megan, lei è così di suo.

Ho messo entrambi i punti di vista perché a volte quando leggo qualche storia mi chiedo
"Ma lui perché ha fatto così?" oppure "Che diavolo gli passava per la testa in quel momento?"
Ho quindi pensato di far sapere a tutti i lettori,
le motivazioni che spingevano entrambi a compiere determinate scelte. 

So che Chris non è stato molto apprezzato, ma io l'ho amato sempre,
forse perché sapevo quali fossero i suoi pensieri, perché si comportava così,
ma ho adorato vederlo cambiare, crescere e migliorare durante la storia.

Ringrazio ognuno di voi per letto silenziosamente questa storia ed essere arrivato fino alla fine.
Grazie di cuore

Vi lascio con il mio solito saluto

Eeeeee niente buona lettura.

   
 
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