Videogiochi > Dragon Age
Segui la storia  |       
Autore: Atocheg    25/10/2017    1 recensioni
"«Un altro shemlen...» commentò acido l'elfo dai capelli più chiari, per poi notare il suo bastone «E un mago, addirittura»
«Eretico, se non ti dispiace.» lo corresse lui, con malcelato orgoglio, indicando la sua veste lacera e consunta «Come voi, anche io mi rifiuto di sottostare a chi mi vedrebbe privo della libertà solo in base a ciò che sono.» aggiunse, sorridendo amichevolmente."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Appena sentì la voce del comandante, l'istinto di sopravvivenza di Huwen prese il sopravvento, e il giovane si precipitò nuovamente giù per le scale, nascondendosi dietro una delle colonne che sporgevano dalle pareti e sperando di non essere stato già visto dai templari, ascoltando dal suo nascondiglio la conversazione.

«Un'iniziata che conspira con un mago del sangue.» continuò Greagoir «Mi avete molto deluso.» il rumore di passi metallici risuonò nell'ambiente «Sembra scioccata, ma ancora in controllo della sua volontà. Non è quindi una schiava del mago del sangue.» Huwen sentì altri passi «Avevate ragione, Irving. Questa iniziata si è presa gioco delle nostre regole. La Chiesa non lascerà che resti impunita.»

«E costui, da poco un mago e già ignora le nostre leggi.» a giudicare dalle sue parole, il comandante si stava rivolgendo ad Elmer, il che sfatava la teoria di Huwen che il moro avesse spifferato tutto alla prima occasione.

Il Primo Incantatore confermò ulteriormente l'innocenza di Elmer «Mi deludi, ragazzo mio. Avresti potuto avvisarmi di questo piano, e non lo hai fatto.»

«A voi non importa niente di noi.» sbottò Jowan non appena Irving finì di parlare «Fate tutto quello che vi dice la Chiesa!»

Nella sicurezza del suo nascondiglio, Huwen sollevò gli occhi al soffitto: pur approvando le parole dell'apprendista, non vi erano dubbi che avesse scelto il peggior momento possibile per aprire bocca.

«Basta così!» Esclamò infine Greagoir «In qualità di comandante templare del circolo di Kinloch hold, condanno questo mago del sangue a morte. E questa iniziata si è presa gioco del Circolo e delle sue leggi: conducetela ad Aenoar.»

Nuovamente il ragazzo sentì dei passi, insieme alla voce terrorizzata di Lily «L-la prigione dei maghi? No, vi prego, non lì.»

D'improvviso, Jowan urlò «No, non vi permetterò di toccarla!» vi fu qualche secondo di silenzio, prima che si sentisse una serie di tonfi provenire dalla sala. Nuovamente calò il silenzio, e dopo un po' l'eretico, preso dalla curiosità, uscì dal suo nascondiglio e raggiunse gli altri. Sia Elmer che Lily stavano osservando scioccati Jowan, il quale aveva in mano un coltello insanguinato, e osservando l'altra sua mano, fu chiaro che il sangue che lo sporcava era quello dell'apprendista: sul suo palmo vi era una larga ferita, da cui fuoriusciva il suo sangue, colando lungo le sue dita e cadendo sulle pietre del pavimento. Dall'altro lato della sala si trovavano Irving, Greagoir ed altri tre templari, tutti stesi a terra, privi di coscienza. Non ci volle molto al ragazzo per capire cosa fosse successo.

"Quindi è questo il potere della magia del sangue." pensò, ammirando i suoi effetti sui templari, e allontanandosi dagli altri tre per nascondere il sorriso che stava nascendo sul suo volto "E poi dicono che è malvagia..."

«Per il creatore.» se ne uscì infine Lily «Jowan, quella è magia del sangue! Avevi detto di non aver mai...»

«Lo ammetto, ho provato un po' di magia del sangue.» rispose l'apprendista «Pensavo mi avrebbe reso un mago migliore.»

«Un mago migliore?!» giunse infine la voce, strozzata dall'ira, di Elmer.

"Ci risiamo." pensò il giovane, sospirando. Ormai era abituato alla discriminazione nei confronti di questa pratica. Persino suo padre, che il Creatore lo avesse in gloria, sosteneva sempre che la magia del sangue fosse malvagia, e che solo i maleficar osavano praticarla. Nonostante questo, Huwen la vedeva per ciò che era: uno strumento, sicuramente pericoloso, ma non più malvagia delle altre scuole di magia.

«La magia del sangue è malvagia, Jowan.»

«Sì, perché proteggerti dai templari è stata un'azione così crudele...» commentò sarcasticamente  il ragazzo, sicuro del fatto che nessuno dei presenti avrebbe prestato attenzione alle sue parole.

«Corrompe le persone, le cambia...»

«Signori,» si intromise, ritornando da loro «sono certo che in futuro avrete modo di spiegarvi tutto quanto, ma al momento che ne direste di non restare dove potremmo essere attaccati da un momento all'altro?»

«Avete ragione, andiamo.» Jowan provò a prendere la mano di Lily, ma l'iniziata si allontanò, continuando ad osservarlo con un'aria al contempo terrorizzata ed inorridita «Ti prego, Lily. Rinuncerò anche alla magia, a tutta, ma ti imploro, vieni con me.»

Huwen non voleva credere a quello che aveva sentito. Quell'uomo era davvero disposto a rinunciare volontariamente alla sua magia, al potere che il Creatore gli aveva donato, solo per l'approvazione di una bigotta? "E' proprio vero che l'amore rende stupidi..."

«Mi fidavo di te. Ero pronta a sacrificare tutto per te.» continuò Lily, ormai chiaramente sul punto di scoppiare a piangere «Io non so chi tu sia, mago del sangue. Stai lontano da me!» detto questo, l'iniziata andò a piangere in un angolo.

Huwen riuscì a malapena a trattenersi dal raggiungerla ed urlarle in faccia che razza di deficiente fosse, principalmente perché era sicuro che, nonostante tutto, se l'avesse fatto avrebbe subito la stessa sorte dei templari che prima l'avevano minacciata. Invece si limitò ad osservarla con la stessa ira e disprezzo con cui Elmer stava ora osservando Jowan, il quale, dimostrando di avere decisamente più cervello di tutti e due messi insieme, aveva saggiamente deciso di tagliare la corda, scomparendo nel corridoio verso il portone della torre. Altri due tonfi metallici annunciarono il suo successo: era scappato dal Circolo dei maghi.

Huwen era sul punto di imitarlo, giunto alla porta da cui si poteva arrivare alla biblioteca della torre, deciso a tornare da Duncan e Theron, quando sentì la voce del Primo Incantatore «Stai bene? Dov'è Greagoir?»

"Maledizione!" Ormai non poteva più scappare. Se avessero sentito la porta aprirsi, si sarebbero di certo voltati ad osservare, e lo avrebbero visto fuggire. Non gli rimaneva che una cosa da fare: cercare di apparire il più innocente possibile.

Richiudendo la porta, si voltò con l'espressione più scioccata che gli potesse venire «Per il Creatore! Cosa è successo?» Irving si stava guardando intorno, ma non sembrava averlo notato prima che parlasse. Elmer fissò Huwen con lo sguardo più incredulo che il ragazzo avesse mai visto su un volto umano, ma non disse niente. Greagoir, invece, era ancora a terra, privo di coscienza. Normalmente, se si fosse trovato davanti il comandante dei templari, dei bastardi che lo avevano privato della sua famiglia, non avrebbe esitato a mandarlo al Creatore, ma, in quella situazione, doveva pensare alla sua sicurezza più che alla vendetta, perciò gli corse incontro, osservandolo in cerca di possibili ferite: sull'uomo vi era molto sangue, ma, sfortunatamente, non una goccia di esso sembrava essere sua.

Dopo qualche momento, il comandante si riprese, annunciandolo agli altri con un ringhio frustrato «Lo sapevo: magia del sangue. Ma che potesse sopraffare così tante persone...»

A quelle parole Elmer apparve, seppur brevemente, spaventato.

«Nessuno di noi poteva aspettarselo.» rispose Irving «Stai bene, Greagoir?»

"Sfortunatamente sì."

«Per quanto me lo permettano le circostanze. Se mi aveste lasciato agire prima tutto questo non sarebbe successo.»

"Beh, meglio per noi che ti abbia trattenuto." pensò Huwen, trattenendosi dal mostrare un'espressione soddisfatta.

«Ora abbiamo un mago del sangue in fuga, nessun modo per rintracciarlo e... dov'è la ragazza?»

«Sono quì.» disse Lily, uscendo allo scoperto dall'angolo dove si era rintanata, con le guance rigate dalle lacrime.

«Avete aiutato un maleficar a fuggire! Guardate tutte le brave persone che ha ferito!» urlò il comandante, indicando i templari ancora a terra.

"Ha uno strano concetto di 'brave persone'..."

«Non sapevamo fosse un mago del sangue.» provò a difenderla il moro, ma, alzando una mano e scuotendo il capo, Lily lo zittì.

«Siete stato un amico, ma non dovete difendermi ulteriormente.» disse l'iniziata, e per un momento vide Elmer rivolgerle uno sguardo indignato, mentre lei faceva un paio di passi avanti «Comandante, ho sbagliato. Sono stata complice di un Maleficar. Accetterò qualsiasi punizione riterrete adatta. Persino Aeonar.»

Per la seconda volta Huwen si ritrovò incredulo di fronte alla situazione. Per quanto disprezzasse la bigotteria di Lily, anche lui pensava che una prigione creata specificamente per dei maghi, persone con poteri che la ragazza avrebbe potuto solo sognarsi, fosse una punizione eccessiva, e lei la accettava senza fiatare? "Che sia posseduta da un demone dell'idiozia?" Vero, demoni di quel tipo non esistevano, ma al momento sembrava l'unica spiegazione per il comportamento dell'iniziata.

«Levatela dalla mia vista!» due templari si accostarono a Lily portandola fuori dalla sala, mentre Greagoir si concentrò su Elmer, che intanto stava aggrappato al braccio del Primo Incantatore, come un bambino che cerca la protezione del suo genitore «E ora tu. Voi tre siete entrati in un deposito pieno di magie rinchiuse per un motivo!»

«Hai preso qualcosa dai sotterranei?»

Il moro negò immediatamente, e Huwen sorrise divertito, ricordandosi del grimorio che lo aveva visto intascarsi durante la loro esplorazione. Per sua fortuna, il trio sembrava interessato soltanto ad Elmer, e i templari che erano giunti sulla scena erano occupati a prendersi cura dei loro compagni feriti.

«Che importanza ha?!» tuonò il comandante «Le tue azioni si sono fatte beffe della Chiesa! Cosa dovremmo fare di te?»

In quel momento il ragazzo fu distratto dalla conversazione da una mano, che lo afferrò per la spalla, costringendolo a girarsi, e si ritrovò davanti lo sguardo severo di Duncan.

«Non ti avevo chiaramente chiesto di non metterti nei guai?» domandò a bassa voce, severo ma, nonostante la situazione, stranamente calmo.

In risposta, Huwen sorrise innocentemente «Sembro forse inguaiato?»

Dopo un momento di silenzio, Duncan scosse il capo, sospirando esasperato «Ne riparleremo più tardi. Adesso...»

«E GUARDAMI IN FACCIA QUANDO TI PARLO, RAGAZZO!» l'urlo improvviso del comandante lo fece saltare dallo spavento, e, voltandosi, vide che aveva avuto lo stesso effetto su Elmer, che si stava tenendo con quanta più forza possibile al braccio di Irving, apparendo ora più che mai come un ragazzino indifeso. Doveva ammetterlo, in quello stato il moro gli faceva un poco pena.

«Aspettatemi al portone.» gli disse sottovoce Duncan, riportandolo alla realtà, per poi avvicinarsi ai tre uomini «Comandante, se mi permettete...»

Non restò a sentire il resto della conversazione, eseguendo invece la richiesta del Custode e andando, insieme a Theron, all'ingresso della torre, dove i due templari attaccati da Jowan dovevano essere stati sostituiti, visto che gli uomini di guardia non avevano neanche la minima traccia di sangue sulle loro armature.

Aspettando Duncan, i due si sederono ad un tavolo posizionato sulla parete opposta al portone.

«Sul serio,» se ne uscì dopo un po' Theron, parlando a bassa voce, in modo che i templari di guardia non li sentissero «Non sei nei guai, vero?»

Huwen si voltò verso di lui, sorridendo «No, tranquillo. Non mi hanno scoperto.» a quella risposta l'elfo sorrise, chiaramente sollevato. "Si era davvero preoccupato per me?" dopo tutti gli anni che aveva passato da solo nella foresta, Huwen non era più abituato ad avere qualcun'altro che si preoccupasse per lui. Era una sensazione stranamente piacevole.

«Quanto pensi che ci metterà Duncan?» domandò il dalish, dopo qualche minuto di silenzio.

L'eretico sollevò le spalle «Non ne ho idea, ma spero si sbrighi.» con la coda dell'occhio diede un'occhiata veloce ai due templari lì presenti «Prima saremo fuori da qui, meglio mi sentirò.»

«Sei ansioso di andare ad affrontare la Prole Oscura, eh?» domandò scherzosamente, mettendosi a ridacchiare prima di venir interrotto da dei colpi di tosse.

Adesso era Huwen che si stava preoccupando «Duncan ha detto qualcosa riguardo la tua malattia?»

«Solo che dobbiamo sbrigarci.» rispose, una volta che ebbe finito di tossire.

«Se vuoi, appena usciamo da qui e recupero il mio bastone, posso usare un paio di incantesimi curativi che mi ha insegnato mio padre.» offrì il ragazzo, facendo ancora più attenzione a non farsi sentire dai templari.

«Non so quanto potrebbero essere utili,» nonostante il suo apparente pessimismo, l'elfo sorrise «ma grazie lo stesso. Possiamo provare, se ti farà stare più tranquillo.»

Senza accorgersene, anche Huwen si ritrovò a sorridere «Molto bene.»

In quel momento la porta metallica che portava alle stanze degli apprendisti si aprì, e Duncan raggiunse il duo, accompagnato da Elmer. Dopo che il Custode ebbe spiegato che il moro sarebbe andato con loro ad Ostagar, i quattro si avvicinarono al portone della torre.

Appena misero piede fuori dalla torre, il ragazzo fece un respiro profondo. Saranno anche stati dentro quella prigione solo per mezza giornata, ma era stato abbastanza per fargli sentire la mancanza della sua connessione con l'Oblio, che si stava ora rafforzando ad ogni passo che li allontanava da quel luogo. D'altro canto, Elmer sarebbe probabilmente crollato a terra se Duncan non l'avesse sostenuto.

La traversata fu abbastanza tranquilla, ma nonostante questo Elmer sembrava sempre più sul punto di vomitare. Inizialmente Duncan, probabilmente ignorante della connessione tra i maghi e l'Oblio, aveva pensato si trattasse di mal di mare, ma il barcaiolo gli aveva subito spiegato la situazione, seppur con termini che avevano dimostrato la sua stessa ignoranza.

Una volta giunti a terra, il ragazzo corse a recuperare il suo bastone dal relitto dove lo aveva nascosto, dopodiché, sotto il sole di mezzogiorno, il gruppo si avviò verso Ostagar.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: Atocheg