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Autore: Midluuna    27/10/2017    1 recensioni
"Cosa ne sarà di me, d'ora in poi?"
Questa era l'unica cosa che fui in grado di pensare, poco di perdere la mia coscienza e anche me stessa. Morire è incredibilmente triste e, probabilmente, la peggior cosa è che non hai nemmeno il tempo di rendertene conto.
Un grido soffocato mi fece riacquisire la coscienza.
Sentii il suo piccolo corpo affondare giù.
"Così... il mio sacrificio, la mia battaglia sono stati inutili? No... no! Non voglio diventare la sua tomba! Non lo permetterò!"
In pochi istanti, tutto divenne nero. L'unica cosa che riuscii a vedere, era un volto bianco sorridermi in modo inquietante.
E la bambina aprì gli occhi.
Genere: Avventura, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Alphys, Nuovo personaggio, Sans, Un po' tutti, Undyne
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Violenza
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Sfigghy si guardava attorno incuriosita, esplorando quel luogo così affascinante. Più camminava e più capiva perché quel posto si chiamasse Waterfall: ovunque guardasse, nel paesaggio si potevano corsi d'acqua. Fiumi, cascate, laghi e stagni... era tutto pieno di acqua. E più andava avanti, più questa sembrava densa e luminosa.

Notò la presenza di numerosi fiori azzurri. Non solo quelli che aveva visto nelle Rovine e nel bosco di Snowdin, ce n'erano altri molto più grandi e di un azzurro chiaro acceso, quasi verdino, inoltre emanavano luce propria. Si avvicinò a uno di essi e, incuriosita, ne annusò il profumo.

La ragazzina poté udire un rumore di piante smuoversi, ma non c'era vento lì, a parte quello prodotto dai movimenti delle cascate. Infatti fu qualcuno a muovere quelle erbacce: era Sans, che a passo lento si avvicinava a lei.

- vedo che ti piacciono gli echoflowers.- le disse, con tono calmo, sorridendo come al suo solito.

La bambina notò Sans avvicinarsi, e in quel momento si sentì più sicura e meno sperduta. Tornò a fissare i fiori.

- Echo... Echo flowers hai detto?- domandò confusa.

- già. si chiamano così per un determinato motivo... perché non provi a toccarne uno? così lo scoprirai da te.- continuò con un risolino, rivolgendo il palmo della mano verso il fiore, come a volerla invitare ulteriormente a toccarlo.

La bambina annuì, avvicinando la mano un po' timorosa. Dopo tutto quel che era accaduto non le sarebbe parso tanto strano che quell'adorabile fiorellino potesse trasformarsi in qualche creatura orrenda e assetata di sangue. Quando la sua mano sfiorò il fiore, da esso ne uscì una voce echeggiante, sembrava quella di un giovane mostro. La ragazzina si allontanò quasi con un balzo, sorpresa, per poi guardarsi attorno confusa.

- Quel... Quel coso ha appena parlato?!- domandò incredula, tornando a fissare il fiore.

- già. gli echoflowers possono assorbire i suoni e quando vengono toccati li rilasciano. Spesso e volentieri i mostri li usano per lasciare delle ultime parole prima di morire, o per fare qualche dichiarazione d'amore...- raccontò, passandosi la punta del mignolo destro fra un paio di denti.

- Oh... questo è... davvero interessante!- esclamò stupefatta, iniziando a osservare il fiore da più angolazioni.

Le venne in mente quel fiore che aveva incontrato alle rovine.

"No. Non può essere un echo Flower, era completamente diverso." pensò. Poi si ricordò degli strani fiori luminosi che le erano cresciuti sui capelli. Con gli occhi sgranati si prese una ciocca dove ne erano cresciuti un paio e li confrontò con il fiore.

- ... ... Ma...- mormorò quasi scioccata.

- oh, te ne sei messa ancora fra i capelli?- domandò, rimettendosi le mani in tasca e avvicinandosi per guardarle la testa da vicino.

- No, no! Non li ho messi io fra i capelli!- spiegò agitata, indicandoli con la mano tremante- Sono... sono apparsi dal nulla, non so nemmeno come... e sembrano essere anche aumentati!

- i fiori devono piacerti davvero tanto se stanno iniziando a sbucare fuori anche dalla tua testa, heheheh...- scherzò ridacchiando, toccandole la testa con l'indice destro più volte.

- Sto parlando seriamente!!- sbottò, più imbarazzata che innervosita.

- in ogni caso, fai attenzione... ho sentito che si possono fare brutti incontri da queste parti.- le disse, scompigliandole un pochino i capelli sulla cima del capo.

La bimba lo capì al volo ricordando le parole di Papyrus, dopodiché annuì silenziosa.

- adesso dovrei tornare al mio lavoro, tu cerca di evitare di cacciarti nei guai...- concluse col suo solito tono svogliato, per poi sparire improvvisamente fra le piante alte.

Sfigghy sospirò, per poi riprendere il cammino. Doveva assolutamente sbrigarsi, perché voleva evitare incontri indesiderati.

Quando la bambina ricominciò a muoversi, altri ciuffi di erba alta iniziarono a muoversi in maniera decisamente più caotica. Dopo un po' ne venne fuori un piccolo mostro mostro giallo, che indossava uno strano impermeabile a forma di pesce. Somigliava a una specie di lucertola, quasi fosse un piccolo dinosauro. Quando spuntò dall'erba, di fronte alla ragazzina, inciampò tutto d'un tratto, andando a sbattere col muso sul terreno. La piccola, allarmata, si precipitò dal piccolo mostro.

- Oh no! S-Stai... stai bene?- domandò preoccupata, abbassandosi per cercare di aiutarlo ad alzarsi.

- Fuah! Sì, tutto bene! Non ti preoccupare, mi succede sempre...- rispose con tono tranquillo, sputacchiando un po' di terra, poi continuò a parlare con tono più allegro- Ti ringrazio comunque per l'aiuto e... uuuh, ma porti il maglioncino a righe! Questo significa che sei una bambina, proprio come me!

- A-Ahemm... s-sìì...- mormorò sorridendo confusa, non vedendolo indossare un maglione a righe.

- Io mi chiamo Monster Kid! E tu?- domandò cordialmente.

- Oh... Io mi chiamo Sfigghy, piacere di conoscerti!- gli disse tendendo la mano verso di lui. Poi però notò che lui era privo di braccia così tirò indietro la mano con imbarazzo- U-Uhm... bene... huh... sei... sei il primo bambino che incontro, sai?

- Davvero?! Immagino che tu non sia passata dalla città allora, lì è pieno di bambini!- disse lui, dondolandosi e tenendo lo sguardo fisso sulla ragazzina. Dopodiché, domandò curioso- Tu da dove vieni?

- Oh... uhm... non ha molta importanza, però devo arrivare a Hotland...- rispose tormentandosi le mani.

- Allora sei fortunata! Non è molto distante da qui! Certo, c'è da camminare un po', però è abbastanza semplice il percorso! Se vuoi posso accompagnarti, anche io devo andare in quella direzione!- propose lui, con il suo solito entusiasmo.

- Sarebbe davvero generoso da parte tua, grazie!- gli disse sorridendogli, già più rilassata.

- Allora andiamo! Non perdiamo tempo! Restami vicino, così potrai vedere dove mettere i piedi senza cadere nelle pozzanghere!- la incitò lui, iniziando a camminare verso un piccolo sentiero fra l'erba.

E così Sfigghy iniziò a seguire il piccolo mostro, guardandolo ogni tanto incuriosita, per via di quel buffo aspetto.

- Quell'impermeabile è davvero carino!- commentò allegra.

- Oh ti ringrazio! Rappresenta la mia eroina! Sai, lei combatte i cattivi! E' davvero forte! Un giorno voglio essere proprio come lei!- esclamò emozionato, iniziando a parlare del suo idolo.

- La... la tua eroina?- domandò incuriosita, inclinando la testa d'un lato- Esiste una donna pesce da queste parti?

- Certo! Lei usa le lance fatte di magia! E trafigge i cattivi in un lampo! SWISH! SBAM! BANG! Li fa fuori tutti! E' troooppo forte!- decantò ancora, con grande allegria.

- Davvero? Che forza!- esclamò lei, ricordandosi però, solo un attimo dopo, che anche lei faceva parte della categoria dei cattivi. Deglutì.

- E poi ha un'armatura fighissima! Tutta metallizzata, ed ha un sacco di cicatrici!- continuava a parlare beato, scodinzolando felice.

Sfigghy continuava ad ascoltarlo, catturata dal discorso, mentre qualcosa iniziò a muoversi dietro di loro. I due poterono sentire ogni tanto degli strani suoni che echeggiavano, simili ad ululati soffocati e distorti.

La bambina impallidì irrigidendosi, facendo un espressione inquieta.

- Che... Che che che co-cosa è stato?- balbettò, quasi incapace di muoversi.

- Io non lo so... Non ho mai sentito di animali o mostri con questi strani versi...- rispose Monster Kid, sudando freddo e avvicinandosi alla bambina.

Quei versi orrendi si fecero sempre più sentire, e i due capirono ben presto che qualsiasi cosa stesse emettendo quei suoni, li stava seguendo, ed era proprio dietro di loro.

Sfigghy si voltò verso Monster Kid con espressione terrorizzata, non sapendo cosa fare.

- F-forse è m-m-meglio se camminiamo più velociiii...- disse lui, con voce tremolante.

Proprio in quell'istante, il mostro dietro di loro emise un grido talmente spaventoso che i due saltarono. Quando si voltarono videro una creatura enorme, dal colore grigiastro e dall'aspetto mostruoso e deforme. Sembrava un enorme cane dotato di sei arti, sul cui muso vi era presente un enorme cavità, forse la bocca, che sembrava aver ingoiato tutta la faccia.

Era dotato di una strana imbracatura con numerosi tentacoli metallici sulla schiena.

Il mostro gridò nuovamente mentre Sfigghy restò a fissarlo immobile, tremando come una foglia.

- C-c-c-cosè quello schifo...??- chiese il piccolino, tremando anche lui.

- N... N... Non lo so... ma...

Il mostro sembrò prepararsi a caricarli.

- ... È IL MOMENTO DI CORREREEEEE!!!- gridò terrorizzata, prendendo Monster Kid per un lembo dell'impermeabile e correndo via- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!

Entrambi i bambini gridavano forte, correndo al più non posso. Monster Kid però si accorse che Sfigghy stava correndo nella direzione errata, Hotland non era da quella parte, ma parlare gli era impossibile a causa della paura. Vedendo i due dividersi, il mostro frenò la sua corsa, confuso. Poi riprese a correre nella direzione dove Sfigghy stava scappando.

 

   
 
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