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Autore: Isara    21/06/2009    2 recensioni
« Con la tua spada hai trafitto il mio cuore, e ora lo custodisci come un trofeo. E nel mio petto, cosa mi tiene in vita? »
Genere: Triste, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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EPILOGUE.



Voglio lui e nessun altro.



Vi siete mai chiesti a volte, come mai una persona si innamori di voi? Bene, io sì. Soprattutto ora.

« Senti, Kai... »
« Sì? »
« ... perché alcune persone si innamorano di me? »
« Eh? Ma che domande sono? »
« Non te lo sei mai chiesto? »

Silenzio. Vedo il nostro leader che torna con gli occhi puntati su quei fogli pieni di appunti su alcune parti degli spartiti. Sbuffo, tanto non risponderà, figuriamoci...

« Ru, dipende... ci sono qualità con cui attiri delle persone. »
« Che qualità? »
« Ah beh, non ne ho idea... perché non lo chiedi a questa gente? »

Ride; forse ha anche capito a chi faccio riferimento. Chissà, magari lui sapeva anche di Aoi e Uruha, sapeva di tutti noi. Lui, con quella faccia da angioletto, non potrebbe nascondermi nulla... forse è proprio perché ha perennemente quest'espressione mente a tutti. E' ora di chiederglielo, allora.

« Kai... tu sapevi di Aoi e Uruha? »

Ancora una volta cade il silenzio, pesante e pericoloso come una frana. Probabilmente sta decidendo se dirmelo o no... avrà paura di farmi del male? Ma diamine, io non sono fatto di vetro!!

« ... sì Ru, lo sapevo. Però non è una cosa che potevo dirti, perché riguardava loro due. »

Ma il suo ragionamento non lo capisco. Casomai, c'eravamo IO e URUHA. Ancora non riesco a perdonare Aoi. Continuo a ripetermelo ogni santo giorno... "dimentica"; ma i ricordi sono una caratteristica che ci differenzia dagli animali. Io vorrei solo poter dire un giorno "ah, già" ogni volta che mi vengono in mente questi avvenimenti, senza fare un'espressione da chi ha affrontato la peggiore delle pene.


Finiamo presto oggi, e vado a casa salutando come al solito, facendo finta di stare bene. Dopotutto, perché dovrei prendermela con lui? Non ha fatto nulla. Coccolato dalle mie fantasie sul futuro, arrivo a casa, e intravedo una figura familiare da lontano.

« Reita! » urlo, avvicinandomi di corsa. Mi sorride, calmo e tranquillo. Ma soprattutto... non con quella faccia da stupido! Infatti mi incuriosisce...

« Ciao Ru! »
« Come mai qui? »
« Mmh... nulla, ero venuto a trovarti... »

Ti prego, non fare come ha fatto lui...

« Ah... vuoi entrare? »
« Certo che a volte dimostri di essere più ritardato di me... »

Lascio che entri a casa mia, dopo quella volta, solo lui è venuto a farmi compagnia. Devo ammettere che però non è che ci sia stata chissà quale svolta importante.. ci siamo divertiti come fanno due semplici amici. Non ci ho mai provato, e neanche lui, come se avesse paura di correre troppo. E questo a me fa piacere, perché non mi spinge a decidere in fretta, capisce la mia confusione. Non è che non sarei dovuto stare con Uruha, la verità è che non avrei mai dovuto farmi accecare da lui, da quella finta luce che mi ha attratto come un insetto in cerca di una via di fuga.

« Cosa vuoi bere? » gli domando aprendo il frigo.
« Per me è uguale... »

E' strano oggi e mi preoccupa. Vorrà abbandonarmi anche lui? Anche se lo facesse, non piangerei.. non mi farei compatire per l'ennesima volta.

« Aspetta, no. »

Mi fermo, chiudendo di colpo il frigo e facendo un balzo all'indietro, completamente stupito.

« Che c'è? »
« Usciamo. »

Non una domanda. Non una richiesta. "Usciamo". Un ordine? D'accordo. Mi avvicino di nuovo alla porta di casa mia, seguito da Reita. Non ho bisogno di cambiarmi, dopotutto ero appena tornato.
Non ho idea di dove voglia portarmi, e tra noi c'è un mare di silenzio. Ma tra quelle onde intravedo un sorriso, un espressione sul volto tranquillo e allo stesso tempo eccitato. Che avrà in mente?

« Dove andiamo? »
« Al parco.. »

Parco? Perché lì? C'è qualche evento particolare oggi? Che io sappia no..
Non appena arrivati, lui mi porta in un punto preciso, verso il centro del parco, accanto ad una fontana. Non c'è molta gente oggi, a dire il vero non c'è nessuno. Vedo solo un tizio che sembrerebbe un clown per bambini, da solo, con in mano numerosi palloncini colorati. Ci siamo solo noi tre qua e la cosa mi spaventa un pò.

« Reita? »
« Tranquillo, piccolo.. è una sorpresa per te. Ti piacerà. » mi rassicura sorridendo e io non posso fare altro che ricambiarlo stando calmo.

Ci avviciniamo all'uomo che ci passa due palloncini - uno bianco per me ed un altro nero per Reita - dopodiché se ne va. Vedo che fruga nelle tasche alla ricerca di qualcosa e tira fuori due fogli ed una penna.

« Tieni il palloncino. »

Lego il filo attorno al mio polso, cosa che fa anche lui.

« Girati. »

Gli mostro le spalle, cosa che in un certo senso mi mette ansia. Ma ovviamente vuole solo un appoggio dove poter scrivere meglio.

« Ecco fatto. » dice spostandosi.
« Che cos'è? »
« Scrivici un desiderio. »

Un desiderio? D'accordo.. non ci resto neanche tanto tempo a pensare che mi metto subito a scrivere.

« Bene. Ora arrotola il foglio e legalo al filo del palloncino. »

Mi suggerisce sorridendo. Imito lui mentre lo fa, e sono curioso di sapere cosa voglia fare di preciso.

« Hai fatto? »
« Sì. »
« Bene. Ora dammelo. »

Ancora non capisco. Gli passo il palloncino con il foglietto, facendo attenzione a non lasciarmelo sfuggire, sennò volerà in cielo e addio "piano di Reita". Lo vedo correre con i due palloncini verso quello che sembra l'albero più alto del parco. Lo seguo, quasi facendo fatica a stargli dietro perché è veramente veloce..
Ben presto lo raggiungo e noto che si sta arrampicando con facilità su quell'albero.

« Reita! Che stai facendo? »
« Sto avvicinando il tuo desiderio alla sua realizzazione! »

Lo vedo salire ancora un pò, senza capire.

« Che cosa? »
« Il palloncino.. deve arrivare più in alto possibile! »
« Perché? »
« Così il tuo desiderio si avvererà di sicuro! »
« E.. come? »
« In alto! Deve raggiungere il sole! »

Si arrampica ancora più in alto, arrivando quasi in cima. Come ha fatto? Non riesco più a vederlo.

« Reita, è pericoloso!! »
« Non ti preoccupare! »
« Ma come posso non preoccuparmi?! »
« Tu non farlo! Stai tranquillo, scenderò vivo per te! E se morirò, l'avrò fatto per esaudire il tuo desiderio! »
« Se muori non si realizzerà mai il mio desiderio!! »

Arrivato in cima, Reita lascia andare i due palloncini. Li vedo dal basso che galleggiano in aria, verso l'alto, verso il sole, che si sta ben presto spostando nel cielo per dar posto alla luna. I miei occhi si spostano dai palloncini solo quando non riescono a vederli più, mentre ormai Reita è riuscito a scendere.

« Non si vedono più, eh? »
« A quanto pare no.. »
« Perfetto! »
« Ma.. si può sapere dove ti è venuta quest'idea? »
« Non so » ride « l'avevo sentito dire da qualcuno.. che hai scritto sul foglio? »
« Dovrei dirtelo? » sorrido, mentre lui fa lo stesso.
« No, mi è bastato sapere che hai scritto qualcosa su di noi due. »
« ...mmh, non precisamente! »

Rido, mentre gli afferro istintivamente la mano incrociando le mie dita con le sue. Alzo il volto guardandolo, immergendomi nei suoi occhi scuri, in un oceano di pace.
Vuoi davvero sapere cosa ho scritto su quel pezzo di carta che da ora ha un valore importantissimo?

Desidero la felicità.
Per questo tu mi sei indispensabile. 



Finalmente ho finito! Ci ho secoli per decidere cosa scrivere nell'epilogo! L'ho cancellato migliaia di volte prima di avere il risultato che desideravo! Eh insomma, come se questo fosse chissà che XD comunque mi ha ispirato mio cugino, che mi ha raccontato della storia dei palloncini che si fa in Cina (strano ma vero!); quindi improvvisamente mentre scleravo con Bastet (♥), un illuminazione mi ha colpito! XD chiedo scusa perché ho scritto tutta la storia alla casso di cane, ma purtroppo sono scema, io! XD (e si vedeeee ndtutti). Bene, detto questo mi eclisso, notando stranamente che non ho scritto nulla di osceno o.o wow. *si stupisce di se stessa*
bye ♥ alla prossima fic, sperando che la finisca! *ebbene sì, sta lavorando ad una oneshot ancora in cantiera questa scema ù__u*



   
 
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