Il panda cercò dappertutto nel palazzo quando finalmente arrivò nel cortile,notò solo ora che la pioggia fortunatamente si era colmata.
Il maestro stava suonando il flauto tranquillamente seduto sotto il grande pesco,si avvicinò, anche se in modo un po' titubante dato che non voleva disturbarlo,il panda rosso però si fermò autonomamente prima che Po potesse dire una sola parola.
"Cosa c'è guerriero dragone?"
Lui si avvicinò ancora di più con il piatto "Ecco, non volevo disturbarvi ma avevo pensato di farvi un pensierino"
Gli porse il piatto e il maestro sorrise "Oh ti ringrazio,gentile da parte tua"

"Non c'è di che maestro"
"Per fortuna ha smesso di piovere, oggi vorrei andare a fare visita a mio padre"
"Bene"
"Sapevate che avrebbe smesso??"
Shifu annuì "Avresti potuto notarlo da solo, ma evidentemente ti sei dato intrattenimento nel mentre che aspettavi e non te ne sarai accorto"
"Si in effetti speravo finisse anche se non è del tutto sereno,difatti non avrei mai immaginato di trovarvi qui fuori" Subito dopo scosse la testa ricordandosi dell'impegno.
"mi piacerebbe restare ma meglio che vada, potrebbe ricominciare a piovere, il sole va e viene"
Ma prima che Po potesse andare via il maestro Shifu prese un pezzetto che si ritrovò nel piatto e rimase stupito

"È ottimo"
Il panda fu felice, salutò Shifu con il pugno mano e si avviò
Avendo preso il necessario, il panda era già a metà scalinata, dirigendosi verso il villaggio.
Dopo pochi minuti  si ritrovò giù, la gente passeggiava, si sentivano gli schiamazzi dei venditori, i passi della gente e le loro chiacchiere.
In un certo senso a Po mancavano questi rumori, non che la calma che vi era al palazzo fosse spiacevole, ma ogni tanto fa bene variare.
"Salve Po" Saltuarono alcuni viandanti
Lui li salutò con la mano e con un grande sorriso stampato sulla faccia "Guerriero dragone"
Si chinarono altri,lui salutò tutti calorosamente.

Dopo alcuni incontri fatti per strada finalmente dinanzi al suo sguardo vi era l'ingresso per il ristorante del suo tanto amato papà oca.
Si affrettò ad entrare e vide il signor Ping che stava pulendo alcuni tavolini,posò dunque lo scatolo pieno di dolciumi sul tavolino che era posto vicino all'entrata, sentendo il rumore il signor Ping alzò gli occhi, che dopo secondi diventarono lucidi.
"PO!" Corse lui abbracciando il panda.
"Mi sei mancato,  ti sei ricordato di me vedo" Disse l'oca in modo scherzoso
"Papà non mi sono mai dimenticato di te è solo che lo sai, ora proteggo la Cina, ho da fare al palazzo"
L'oca annuì in modo un po' nevrotico,poi spostò lo sguardo sulla scatola "Cos'è?"
Andò a passi veloci e l'aprì
"Oh Po sono dolcetti"
Disse lui con voce tenera
"Non ringraziarmi"

"Che bello riaverti qui, hai fame? Ho una ciotola piena di ravanelli in cucina"
" Dai papà ho fatto colazione al palazzo e non vorrei...OK se proprio insisti"
"Ti conosco come le mie tasche, non mi inganni"
Lui entrò con il papà in cucina abbassando la testa per via dell'entrata, che era come al solito troppo bassa per il grande panda.
"Toh" Gli passò la ciotola,il panda li gustava uno ad uno e il papà guardandolo ebbe la risposta pronta.
"Lo sospettavo" Il Panda rise con un ravanello in bocca, quando all'improvviso dalla finestrella posta in cucina videro uno strano individuo incappuciato avvicinarsi al ristorante.

"Un cliente"
Il panda però lo guardava sospetto.
Quando l'estraneo finalmente arrivò vicino alla finestra Ping fece domande
"Salve, gradisce qualcosa? Spaghetti? Ravioli? Sapete ne abbiamo anche in grandezza guerriero dragone, che sarebbe lui mio figlio, stiamo per chiudere ma se fa in tempo vedrò di accontentarla!"
Spiegò, mentre a contempo mostrò suo figlio con tutta fierezza indicandolo con un ala. "Papà!"
al contrario della fierezza,il panda aveva un po' di timidezza e imbarazzo.

"Non è necessario,non mi serve nulla" Uscì un tono profondo, fu lo straniero a parlare.
"Non mi serve nulla, se non la compagnia  del guerriero dragone" Il panda aveva un cipiglio sospetto, quel tipo era strano.
"Certo certo capisco,accomodatevi fuori"

Spinse Po da dietro facendolo avvicinare al tipo incappuciato.
"Papà dai,so camminare"
Ping lo zittì e se ne rientrò nella cucina abbassando la tendina della finestra "Beneee..."
Incominciò a parlare imbarazzato.
"Posso sapere chi mi vuole?"

"Quanto tempo è passato panda" Po abbassò la testa da un lato
"Come? Ci conosciamo?"
Lo straniero annuì, fece per abbassarsi il cappuccio lasciando il panda sconvolto
"...TU!" Indicò subito lui
"Si, io" Rispose in modo pronto l'altro.