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Autore: Pmaradona10    04/11/2017    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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I quattro proseguirono per una lingua di terra sospesa per aria tra due archi di pietra. Non si riusciva a scorgere il fondo del burrone che si trovava sotto di essa.

-Qualunque cosa succeda, non guardate giù- ordinò Constantine
-Dick, quante altre ne mancano?- chiese poi

-Non lo so di preciso, se non mi sbaglio Vic e Gar mi raccontarono di quella col mantello rosso, quella col mantello rosa, quella col mantello arancione, quella col mantello lilla e quella col mantello grigio-

-Merda, altre tre. E mancano due ore. A meno che non ve ne siano state aggiunte altre. Quanto tempo fa quei due sono entrati nella mente di Raven?-

-Se non mi sbaglio, nove anni abbondanti fa. Non è vero, Kory?- rispose Nightwing, chiamando in causa la bella aliena
-Sì. Il primo anno dei Teen Titans, quanti ricordi- disse malinconica

-E dopo nove anni possiamo essere sicuri che non siano nate altre emozioni all’interno della sua mente? Insomma, voi che ci avete avuto a che fare più di me con lei, avete notato dei cambiamenti della sua personalità?-

-Signor Constantine, qualora ce ne siano stati, stia ben certo che lei non li ha lasciati minimamente trapelare né intuire- sancì Starfire

-John, rifletti. Prima Nightwing ha citato una personalità dal mantello lilla, che secondo la Bibbia è il colore della passione e del peccato. E’ possibile che dopo la sua esperienza sessuale, Raven abbia mutato carattere e quindi quella personalità si sia, in un certo senso… “evoluta”?- propose Zatanna

-Nah, non credo, Zee. Il lilla rappresenta la libido, il desiderio sessuale e quindi di conseguenza la passione. Ma per avere un mutamento sotto questo aspetto, Raven dopo essere andata con il velocista dovrebbe aver smesso di provare desiderio e diventare asessuata… Mmmh, la vedo dura, soprattutto dopo che ieri si è rincontrata con il tipetto verde, con cui credo abbia più di qualcosa in sospeso. Ma più che altro, Dick, sei sicuro che ne abbiano incontrate solo cinque? Mi sembra strano-

-Beh, John, se non ti fidi delle parole di Nightwing, puoi sempre chiedere al diretto interessato che sta facendo la guardia a Raven- propose ancora la maga
-E come? Dimentichi che la nostra magia qui è limitata?-
-Ma dai, John, non ricordi che l’acqua è il conduttore universale? E che la tequila che hai versato sullo specchio di Perseo contiene, seppur infima, una parte di acqua? E che cazzo, Constantine, ti mancano proprio le basi… E poi non ricordi che abbiamo già fatto quel tipo di incantesimo quella sera a Vinci, nella proprietà dei miei antenati?-
-Già, lui ha l’acqua, ma noi? Come facciamo a metterci in contatto con il verd… Aspetta, Vinci, Italia, 2010? No, per favore, ti prego, se non vuoi farlo per me, fallo almeno per loro due! Non farli assistere a cotanto spettacolo osceno!- implorò il biondo
-Non trovare scuse. E’ per il bene di Raven. E poi, che ti chiamano a fare Hellblazer, se poi ti vergogni di un’inezia simile?-
-Vattene affanculo, Z. Hai vinto- troncò corto Constantine, seccato

-Qualcuno potrebbe farci capire qualcosa anche a noi?- chiese timidamente Nightwing con il dito indice alzato, come a scuola

-Ah, è presto detto, capo. La signorina qui presente Zatanna Zatara mi ha convinto a compiere un incantesimo che ci metterà in comunicazione con lo gnomo verde, che si trova attualmente nella nostra dimensione, attraverso l’acqua. E ora mi chiederai: “e quindi?”. E quindi, se Beast Boy dispone dell’acqua della tequila che è versata sullo specchio per comunicare con noi, noi non abbiamo niente che contenga acqua che possa consentirci di entrare in comunicazione con lui, a meno che io non produca quella nota sostanza di rifiuto sintetizzata dall’apparato escretore umano, di colore giallo, contenente in parte acqua e definita molto finemente “piscio”- spiegò molto teatralmente Constantine

-Quindi noi comunicheremo con Beast Boy attraverso la sua urina, signor Constantine?- chiese dubbiosa Starfire

L’inglese annuì cupo, poi, adocchiata una zona di depressione nella terra, a mo’ di (ironia della sorte) vaso da notte, diede le spalle ai tre eroi e dopo essersi acquattato per bene, slacciatasi la cintura e con i gomiti larghi in modo da usare il trench come paravento, iniziò a produrre l’unica cosa che in quel momento avrebbe potuto metterlo in contatto con un'altra dimensione.

-Fatto- disse il mago voltandosi e richiudendo la cerniera dei suoi pantaloni –ora a te l’onore, Zee, io non ne voglio sapere più niente-

La maga sorrise spocchiosa e sicura di sé, avvicinandosi alla piccola pozza di liquido giallo. Poi, accovacciatasi dinanzi ad essa, vi ci fissò dentro intensamente e gesticolò energicamente, fino a creare una sorta di agitazione all’interno della pozza.

I quattro erano tutti intorno alla pozza, radunati come una tribù indiana intorno al fuoco.  John Constantine vi ci guardava dentro, scuotendo ironicamente il capo, con un sorriso quasi sconsolato in volto. NIghtwing e Starfire invece, molto più perplessi, fissavano l’urina agitarsi vorticosamente senza sapere cosa aspettarsi.

-Beast Boy!- urlò Zatanna

Il ragazzo, che era seduto con le spalle al muro in un angolo della stanza di Raven intenta a meditare, sentì la voce della donna provenire dallo specchio e fece per avvicinarvisi.
-Fermo! Avvicinati, ma non guardare assolutamente dentro lo specchio, altrimenti verrai risucchiato nella mente di Raven anche tu- disse la maga, avendo intuito il movimento che avrebbe fatto il mutaforma dopo aver sentito la voce proveniente dallo specchio
Udite quelle parole, il verde si arrestò immediatamente e, dopo aver dato una rapida occhiata all’empatica intenta a meditare e aver controllato che fosse tutto apposto, diede le spalle allo specchio e vi si avvicinò lentamente, strusciando per terra come un neonato

-Logan, ascoltami, sono John Constantine, mi serve un enorme favore. Devi ricordarti esattamente quante erano le personalità di Raven all’interno della sua mente e cosa simboleggiavano i colori che indossavano. Pensi di ricordarlo?-
 -Sì, sì, credo di sì. Allora… ricordo che ce n’erano all’incirca otto-
-Otto? Sei sicuro?- chiese palpitante Constantine, scambiandosi occhiate preoccupate con Zatanna e Nightwing
-Sì. La rossa era quella arrabbiata, la rosa quella felice, la grigia quella triste e timida, l’arancione quella tutta strana, la lilla quella lussuriosa, ma poi ne ricordo anche una con gli occhiali vestita di giallo, una col mantello marrone e una tutta entusiasta col mantello verde. Ma, se posso fare qualcosa, perché non mi lasciate entrare? Potrei esservi utile, già conosco quel posto-
-Mi dispiace, ma tu ci servi lì, quello che stai facendo è fondamentale, sappilo- rispose deciso Constantine
-Ma, dico davvero, io ero lì nove anni fa! Lasciatemi aiutar-

La conversazione fu interrotta da John Constantine, che calpestò con violenza la pozza di urina, facendola schizzare ovunque.

-Mi dispiace, so che vorrebbe aiutare, ma non abbiamo scelta. Se entrasse qui, solo Dio sa cosa potrebbe combinare con le varie personalità e come le potrebbe influenzare. Lui è legato a Raven diecimila volte in più di quanto lo siamo noi- disse, controllando che l’incantesimo fosse cessato e sputando all’interno della pozza.
Poi si mise in marcia con passo deciso, precedendo gli altri, che lo seguirono a ruota.

-Non essere troppo duro con Beast Boy, John Constantine. Non sai minimamente quello che ha passato e tutte le sofferenze che ha patito per amore di Raven- disse Starfire, per la prima volta dando del tu al mago inglese

Aveva sofferto molto, Beast Boy. Molto di più di quello che lasciava trapelare. Aveva sofferto per l’assassinio dei suoi genitori e per il totale disinteresse nei suoi confronti da parte del suo patrigno. Credeva infatti di essere l’unico ragazzo ricco e triste sulla faccia della Terra. “I soldi fanno la felicità? Una cazzata”, amava ripetere. Poi fu la volta della Doom Patrol, ma anche lì le cose non migliorarono più di tanto, visto che era costretto a sottostare agli ordini degli altri membri del team. Con la Doom Patrol aveva trovato una squadra, ma non una famiglia. Che invece trovò nei Teen Titans, quando a undici anni vi entrò a parte. Ma anche lì, le sofferenze non mancarono e la più grande di esse aveva come nome Terra.

Garfield Logan soffrì molto il suo tradimento, ma riuscì a superarlo grazie all’affetto dei suoi amici, fonti inesauribili di incoraggiamento e linfa vitale. Ma soprattutto, riuscì a superarlo grazie a Raven, quando capì che sotto il cappuccio che lo canzonava e sbeffeggiava quotidianamente, c’era una ragazza che in qualche modo teneva a lui e che era stata ferita al suo stesso modo dal tradimento della bionda europea. Cazzo, se Raven se l’era presa così tanto per il modo in cui Terra gli aveva spezzato il cuore, allora voleva dire che in qualche modo teneva a lui! Avrebbe voluto coltivare il suo vero amore, Garfield Logan, come avevano avuto modo di farlo Nightwing e Starfire, ma proprio a causa del primo non se ne fece più nulla, in quanto i Titani vennero sciolti. Era troppo facile, però, dare la colpa a Dick Grayson e alle sue crisi esistenziali, se davvero avesse voluto coronare il suo sogno d’amore avrebbe parlato con Raven, le avrebbe rivelato i sentimenti che provava per lei, ma così non fu. Ora gli rimaneva un’ultima possibilità per parlarle e dirle la verità, ma tutto ciò era nelle mani di un fumatore accanito in trench e una prestigiatrice che aveva voluto puntare un po’troppo in alto.

-Perché, lui sa quello che ho passato io e tutte le sofferenze che ho patito nel corso dei miei quarant’anni di merda?- disse nervoso Constantine accelerando il passo

Mentre discutevano, i ragazzi non si accorsero della presenza di una piccola figurina seduta sul bordo della lingua di terra, con le gambe penzoloni nel vuoto. Coperta da un mantello grigio.

Nightwing se ne accorse e cercò di richiamare l’attenzione di Constantine, che guidava il gruppo, tirandogli un braccio:- Constantine, credo che abbiamo incontrato la sua tristezza-

-Alt. Studiamo bene il piano- ordinò Constantine girandosi di faccia ai tre ragazzi –Con quella incazzata abbiamo sbagliato a provocarla facendola arrabbiare ancor di più e stavamo per compiere lo stesso errore con quella felice, quando Zatanna le ha firmato l’autografo. Quindi, ora dobbiamo comportarci in maniera del tutto opposta al sentimento che lei vuole esprimere, e siccome lei è triste, voglio tutti con un bel sorriso stampato a trentadue denti, d’accordo?-

Gli altri annuirono convinti.

-Vado avanti io- si propose Nightwing –so come trattare con la sua tristezza-
-Già. Fai bene. A volte mi dimentico di essere il classico tipo che ha la completa sfiducia nei confronti del mondo, uno di quelli che se andasse a parlare con una persona già triste di suo, non farebbe altro che spingerla ad uccidersi- commentò sarcastico il mago accendendosi una sigaretta

Nightwing si avvicinò alla tristezza di Raven, per poi sedersi accanto a lei. La ragazza lo osservò con la coda dell’occhio e poi lo degnò di una rapidissima occhiata.
-Ciao, Raven, posso sedermi?-
La ragazza non rispose, indifferente.

-Sai, Rae, stavo pensando… Ma ti ricordi di tutte le cose che ha combinato Garfield a Tokyo? Di tutte le figure di merda che ha fatto? E di quando si dava tutte quelle arie quella volta che divenne la “bestia”?- disse sorridendo Nightwing

La ragazza si girò lentamente dalla parte del ragazzo, lasciando cadere una lacrima dal suo occhio destro, che raggiunse velocemente la guancia, venendo poi asciugata dal vento, che la scosse via dalla ragazza, facendola cadere sul petto del ragazzo meraviglia, laddove aveva disegnata la figura stilizzata di uno sparviero azzurro
-Richard… Garfield quella volta mi ha salvata…- disse poi la ragazza con un filo di voce

-Merda- sibilò Constantine stringendo in mano la monetina d’argento e sputando violentemente la sigaretta da bocca

La ragazza fece per saltare addosso a Nightwing, con tutti e sei occhi demoniaci aperti e i tentacoli neri pronunciati, ma fu preceduta da John Constantine che, sorpresala alle spalle le tolse il cappuccio e le incastonò la moneta d’argento contro la fronte, premendo fortemente con tutto il palmo della mano, facendone fuoriuscire un denso fumo grigio e facendo urlare l’impossessata di dolore

-In nomine patris et filii et spiritus sancti, extinquatur in te omnis virtus diaboli per impositionem manum nostrarum et per invocationem gloriosae et sanctae dei genetricis virginis Mariae!-

Finto l’esorcismo, del fumo ancor più denso fuoriuscì dalla fronte della ragazza, che giaceva distesa, quasi in estasi.  Vicino a lei, John Constantine, stremato dalla fatica, giaceva anch’egli steso con la schiena per terra e con lo sguardo rivolto alle innumerevoli luci incastonate nella volta oscura della mente di Raven.

-Non so come ringraziarti, Constantine, anzi, se vuoi accettare le mie scuse…- disse grato Nightwing porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi
Il mago invece di sollevare il braccio con la mano protesa, per accettare l’invito di Nightwing, sollevò il braccio con dito medio della mano sinistra sollevato:- Vaffanculo, Dick. E vaffanculo anche a te, rossa. Cazzo mi fai la morale su Beast Boy, chiedendomi di farlo entrare, se poi il tuo stesso ragazzo stava per farsi ammazzare! Spero sia chiaro che da adesso in poi le decisioni le prendiamo io e Zatanna- disse, alzandosi con le sue forze e scuotendo via la terra dal trench e dai pantaloni

-Scuse accettate, Grayson, tutti possiamo fare degli errori –disse poi Constantine poggiando una mano sulla spalla del ragazzo meraviglia –L’importante è che abbiate capito che questo non è un gioco. Paradiso e inferno sono qui e noi dobbiamo agire con la massima prudenza. Detto questo, sarà meglio rimettersi in marcia- conculse, dando una rapida occhiata al suo orologio da polso e tirandosi giù la manica del soprabito



Angolo dell'autore
Se avrete visto l'episodio "le tenebre della mente", capirete subito quali sono le personalità citate, altrimenti lo scoprirete nei prossimi capitoli. Per quanto riguarda le origini di Beast Boy, ho scelto di dargli le origini fumettistiche e non quelle presentate in Young Justice (per chiunque abbia visto la serie), che sono quelle che più si addicono alla mia visione del personaggio.
Fatta questa precisazione, spero che il capitolo vi sia piaciuto, per qualunque dubbio scrivetemi e alla prossima!

 
   
 
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