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Autore: TeamFreeWill    05/11/2017    8 recensioni
Seguito della mia long "Il mio angelo".
Durante la preparazione del loro matrimonio Jared contatta i genitori di Jensen. Come andrà questo incontrò? Riuscirà Jensen ad avere suo padre ad accompagnarlo all'altare? :)
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amore guarisce e cura'
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere o dell'orientamento sessuale di queste persone, nè offenderle in alcun modo'
 
Link alla mia long "Il mio angelo"
 

 
Era passato un mese da quella magnifica serata in cui Jensen chiese la mano al suo angelo. Quella fu la serata più bella, romantica e perfetta nella vita di entrambi. Tutto fu sublime e magnifico. Magico.

In questo momento, fuori, una leggera pioggia autunnale picchiettava sulla finestra della camera da letto dei due amanti.

Jared, a quel dolce suono, si svegliò sorridendo. Si tirò sù, si stiracchiò e poi osservò con fare sognante l’anello che portava all'anulare sinistro. Sospirò innamorato, gli occhi luminosi.

Si girò appena e vide il suo Jensen. Il compagno stava dormendo a pancia sotto, le braccia sotto il cuscino. Sul volto, un magnifico sorriso sereno rivolto verso di lui.

"Amore quanto sei bello!" pensò, poi posò le labbra sulla guancia del biondo in un casto bacio. 
 
Il maggiore si destò immediatamente incatenando i suoi occhi verde speranza in quelli dolci del suo amante.
 
“Buongiorno piccolo!” disse sfiorando il viso del moro delicatamente con la punta del naso, poi cercò la bocca di Jared, ma lui si scansò lasciandolo interdetto!

Il moro iniziò a ridere di cuore.

“Buongiorno amore‼ Dio!! non ci credo ancora! Io e te saremo marito e marito tra una settimana‼” esclamò, felice e innamorato.
 
Jensen, tirandosi su, lo abbracciò stretto. Sentire il cuore del suo amore che batteva così forte lo fece tremare dalla felicità e sorridere estasiato.
 
“Lo saremo piccolo!” confermò, poi assunse un‘espressione imbronciata, ma dolcissima. “Ehi! Il bacio del buongiorno Padalecky!”

Come poteva Jared resistere? Non poteva!

Con uno slancio si buttò su Jensen e iniziò a baciarlo, prima lentamente poi sempre più voracemente, posando una mano sulla guancia del compagno che, estasiato da quella voracità, si lasciò conquistare dal sapore e dal respiro del moro.

Le lingue iniziarono a rincorrersi in una danza perfetta, fatta di sensuali tocchi e fughe. 

Entrambi gli amanti si ritrovarono a gemere nel bacio. Volevano dare e ricevere e in quel movimento perfetto, le mani di Jensen andarono a intrufolarsi sotto la maglietta, sulla schiena del moro, che rabbrividì di piacere. 

Le mani erano fredde e a contatto con la sua pelle calda lo fecero tremare. “Scusami piccolo…” disse il biondo staccandosi a forza da quella bocca perfetta, ma il moro non lo fece continuare.

“Accarezzami ancora così… Tranquillo!! Mi piace” gli disse, la voce bassa e accaldata, appoggiando la fronte su quella del biondo. 
 
E Jensen lo fece. Lo accarezzò lentamente! Dal fianco andò verso la spina dorsale, per poi risalire alle spalle e scendere ancora.
 
Jared si inarcò sensualmente e poi si abbassò iniziando a baciare quel splendido collo che istintivamente si protese verso di lui.
 
“Continua!!!” sussurrò prima di risalire con tanti baci roventi verso la bocca di Jensen, che oramai stordito dal piacere, iniziò a gemere sempre più forte continuando con quelle carezze che divennero sempre più passionali e possessive.
 
Il biondo sfilò sensualmente la maglia al moro e iniziò a saggiare quel magnifico corpo, bacio dopo bacio, gemito dopo gemito, brivido dopo brivido in un continuo crescendo di estasi e piacere. 
 
Storditi i due amanti finirono di spogliarsi, continuando a baciarsi e fremendo di quelle attenzioni che si davano reciprocamente, amorevolmente.
 
Jensen, sotto di Jared, gli accarezzava ogni centimetro di pelle, sussurrava il suo nome o lo gridava proprio mentre con estrema attenzione il moro iniziava a prepararlo e, quando lo ritenne pronto, lo conquistò. 
 
Cercò di fare piano e così, dolcemente ma con passione, abbracciando a sé il biondo, iniziò a muoversi nel corpo del suo amante e quando raggiunse il punto magico di Jensen , furono solo gemiti e sospiri.
 
“Jared ti amo!” gridò mentre, andando incontro ai movimenti sensuali e decisi del moro, raggiunse la vetta più alta dell’estasi, seguito da Jared che si lasciò andare nascondendo il viso nell’incavo del collo di Jensen, che sorrise ansimando.
 
Jared, facendo leva con le braccia, si issò sopra il biondo baciandogli la fronte sudata, sul viso un’ espressione beata e innamorata. 
 
“Piaciuto il bacio del buongiorno?” chiese malizioso. I capelli scompigliati ricadendo in avanti , lo rendevano estremante sexy.

“Piccolo, potrei abituarmi a questo bacio del buongiorno….quindi non viziarmi!” rise Jensen e a Jared gli s’illuminarono gli occhi, che divennero ancora più maliziosi. 
 
“Bene Ackles..buono a sapersi!” e delicatamente uscì da lui per sistemarsi meglio di fianco a Jensen che sorrise malizioso anche lui.
 
Si abbracciarono e si coccolarono ancora per un altro po’ sotto le coperte finché il dovere non li richiamò alla realtà.
 
Si fecero una doccia veloce e fecero colazione, poi entrambi andarono al lavoro salutandosi con dei dolci baci leggeri.
 
Così, nel bar di Misha, Jensen si districava tra i tavoli portando vassoi pieni di roba ai clienti, mentre Jared, al centro, firmava alcune carte e sistemava gli ultimi preparativi del matrimonio.
 
Avevano deciso di celebrarlo al centro ricreativo e c’erano da sistemare le ultime scartoffie burocratiche per essere in regola.
 
“Ma pensa te!…Io devo firmare tutte queste scartoffie quando quei figli di puttana dell’ex compagnia di Jensen, nonostante una seconda denuncia, sono ancora fuori!” disse buttando le carte sul tavolo. 
 
Era furioso! Doveva calmarsi! Così sospirò e inspirò diverse volte, prima di riuscirci.
 
Non sopportava comunque la cosa! Gli ribolliva il sangue al pensiero! 
 
Quando erano andati a trovare Jensen offrendogli la droga, i delinquenti erano scappati ridendo come chi sa di farla franca. 
 
I due compagni, il giorno seguente, erano andati a denunciarli di nuovo e per poco il moro non prese per il collo il procuratore, per una simile decisione. L’intervento tempestivo del biondo calmò le acque appena in tempo. 
 
Il procuratore, dopo un’ammonizione verbale al minore, disse che in carcere erano stati bravissimi, si erano anche impegnati a disintossicarsi e per questo il giudice li aveva rilasciati! 
 
Jared dovette uscire perché questo era davvero troppo!
 
Il biondo, rimasto solo, li denunciò di nuovo e quando uscì trovò il moro appoggiato alla loro auto. Era furioso, le braccia incrociate al petto, il respiro affannoso. Solo un bacio dolce e delicato del biondo lo fece calmare all’istante.
 
Ora, a distanza di un mese, quei delinquenti erano ancora a piede libero!
 
Era una vergogna. Si stava agitando di nuovo, quando Felicia entrò nell’ufficio con due buste tra le mani.
 
Le buste erano bianche, decorate ai lati con rose rosse in rilievo. Erano gli inviti del loro matrimonio. 
 
Gli era venuta in mente un’idea dolcissima per il suo amore nel momento esatto in cui consegnò gli inviti ai suoi genitori. 
 
Quelli lì, decise con l'amica, li avrebbe fatti stampare solo se lei avesse rintracciato i genitori del compagno, che a quanto pare non stavano più a Dallas da un bel po’.
Doveva farlo per Jensen!
 
Comunque, Jared, le andò in contro prendendo gli inviti con estrema cura. Se li mise nella tasca interna della giacca e poi abbracciò di slancio l’amica ringraziandola di essere andata in tipografia.

“Felicia grazie mille! Hai scovato l’indirizzo allora?!” disse staccandosi, gli occhi luminosi di una strana luce.
 
“Jared….si. Ho trovato l’indirizzo…ma dovresti parlane con lui…lo sai!” fece la ragazza appoggiando le mani sulle spalle del giovane. 
 
Ovviamente il minore non l’ascoltò.
 
“Ora anche lui avrà suo padre ad accompagnarlo all’altare! Come giusto che sia…” asserì invece. “”Beh!! raccontami! Dove abitano ora?” chiese tutto contento, euforico.
 
La rossa sospirò scuotendo la testa, ma alla fine cadette alle insistenze di quel gigante.
 
“Allora, dopo che hanno cacciato Jensen...” e dicendo queste parole il moro sentì un dolore forte al centro del petto, “... Alan e Donna hanno vissuto, come sai, ancora Dallas per alcuni anni....poi si sono trasferiti a Houston, in periferia...Sono una nerd, è stato un po’ difficile, ma ce l’ho fatta” disse orgogliosa.
 
“Grazie! Bene…Famiglia Ackles arrivo‼” rispose al settimo cielo il moro. Dicendo così uscì dall'ufficio di corsa, lasciando Felicia senza parole, ma alla fine sorrise e uscì anche lei richiudendosi alle spalle la porta dell'ufficio.

"Quel ragazzo è un uragano!" sussurrò sperando anche lei che l'amico riuscisse nell'intento.
 
  
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