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Autore: Tsuki5    07/11/2017    1 recensioni
Dal testo:
“Quindi tu e Luffy non siete fratelli di sangue?”
“No. Nessuno dei due ha mai conosciuto i rispettivi genitori. Per questo mi aveva colpito molto il modo in cui Luffy parlava di te; deve averti visto un po’ come un padre, del resto avevamo solo Garp e i banditi di montagna con cui siamo cresciuti. E poi c’era Makino ovviamente, dovresti averla conosciuta!”
Quel nome, pronunciato dopo tanto tempo da una voce che non fosse la sua, lo aveva colpito come una freccia.
“L’ho conosciuta, sì.”
Salve a tutti! Torno a scrivere di una delle mie coppie preferite, Shanks e Makino!
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Makino, Shanks il rosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buggy?”

Mmh”

Buggy?”

Che diavolo vuoi?”

Mi chiedevo una cosa...”

E' notte fonda, idiota!Mettiti a dormire!”

Ti sei mai chiesto come sia stare con una donna?Intendo in quel senso.”

Che cavolo di domande fai?!”

Scommetto che te lo sei chiesto.”

 

Erano passati così tanti anni da quella notte sulla Oro Jackson; due ragazzini appena adolescenti, con troppe domande e poche risposte.

Da allora, le molte donne passate tra le sue braccia avevano portato con loro la soluzione a quel quesito, posto ad un compagno di viaggio all'epoca inesperto quanto lui.

Aveva il cuore caldo Shanks, lo aveva sempre avuto: dall'infatuazione facile, un estimatore della bellezza femminile. Ma era bastata una brezza leggera, sottoforma di una fanciulla dai capelli scuri, a fargli dimenticare tutte quelle che erano venute prima e a possedere, senza amare, quelle che sarebbero venute dopo.

 

Com'era stato possibile passare dieci anni senza di lei, quando la separazione di qualche mese gli era risultata quasi insopportabile?

Foosha era calma e la luna si vedeva appena attraverso le nubi; una notte simile a quella di tanti anni prima, quella in cui tutto era cambiato.

Vuoi-vuoi rimanere?”, gli aveva chiesto, prendendolo timidamente per mano. Il Party's era deserto, fatta eccezione di loro due; Makino lo fissava negli occhi, rossa in viso.

Sei sicura?”. Mai avrebbe dimenticato il bacio venuto dopo, la scelta di donare, a lui per primo, tutta se stessa.

 

Dormiva al suo fianco, finalmente. Percepiva dei movimenti leggeri sotto la mano destra, posata sul ventre gonfio di lei. L'aveva sempre trovata bella quando dormiva e quella forma insolita, ancora nuova ai suoi occhi, non aveva fatto altro cha aumentare il suo fascino.

 

“Sorpresa!”. Un sorriso un po' tirato, gli occhi gonfi di lacrime e le mani posate sul ventre; dopo otto mesi di separazione Shanks era tornato da lei trovandola estremamente incinta.

“Mi dispiace tanto, avrei voluto dirtelo ma mi hai fatto promettere di non contattarti e non ho voluto rischiare.”

Era probabilmente la prima volta in vita sua che rimeneva completamente senza parole; Ben lo avrebbe trovato divertente. Mai aveva immaginato se stesso come un padre e in quell'istante si era ritrovato incapace di agire, travolto dalla felicità, dal senso di colpa e da immagini confuse che riguardavano Roger e il corpo esanime di Ace.

“Non posso chiederti nulla Shanks...non voglio che tu ti senta in obbligo di-”

“No!No, Makino, non dire niente!”, si era lanciatoverso di lei e l'aveva stratta a sé. “Io non so che cosa ho fatto per meritarti.”

 

Sul viso di Makino si formò una piccola smorfia e i suoi occhi si aprirono lentamente, incontrando quelli di Shanks.

“A qualcuno piace ricordare la sua presenza”, disse portando una mano al fianco. “Mi chiedo da chi abbia preso.”

Era un sorriso intelligente quello comparso sulle sue labbra e nei suoi occhi scuri, lo stesso sorriso, immutato nel tempo, che lo aveva incuriosito e poi fatto innamorare dieci anni prima.

“Sposami.”

“Mmh, dev'essere un sogno; eppure quel calcetto sulle costole mi pareva così reale.”

“La signorina desidera una proposta in ginocchio?”

“Non sarei nel letto con un pirata se amassi certi formalismi.”

“Allora?”

“Ci devo pensare.”

“Una volta eri una ragazzina così dolce...mi chiedo da chi tu abbia imparato ad essere così pungente.”

“Indubbiamente dal migliore.”

“Touchè.”

Non era mai stato un grosso problema convivere con la propria mutilazione ma quando stava con lei rimpiangeva il braccio sinistro; sarebbe stato bello accarezzarle i capelli e stringerla con un sol gesto, toccare le guance ancora lievemanete tirate dal sorriso.

“Senti Capitano”,disse Makino, posando la mano su quella di Shanks. “Tutto ciò e molto più di quello che mi sarei aspettata; tu ora sei qui e tra poco tuo figlio sarà tra le mie braccia. Un 'sì' mi pare poco per rispondere alla domanda che mi hai appena fatto.”

 

Ace venne alla luce in una mattina uggiosa, gridando come avesse già conosciuto tutto il male del mondo.

“Ti somiglia”, disse Makino accarezzando la testa del piccolo. “E' entrato nella mia vita urlando, esattamente come hai fatto tu.”

Per Shanks quella fu la giornata più intensa della sua vita, e dire che di avventure ne aveva vissute tante! Immobile e con le lacrime agli occhi, paralizzato dalla vista di quel fagotto bianco tra le braccia di Makino; un viso piccolo e tondo, mani strette a pugno, capelli radi che rendevano impossibile distinguerne il colore...perfetto, assolutamente perfetto.

“Non vedo l'ora di dire ai ragazzi che state bene. Ben cercherà di fare il duro ma si innamorerà di lui non appena lo vedrà.”

“Yasopp si metterà a piangere.”

“Puoi scommetterci, mamma.” Non riusciva a togliere gli occhi da Ace addormentato, la piccola guancia rosa posata sul petto della madre. “Mi spiace che non possano essere qui ma credo davvero che questo sia il luogo più sicuro per voi: lontano dalla Rotta Maggiore e sotto la protezione di Garp. Sarete in buone mani con lui.”

 

La Red Force si era presentata all'orizzonte un mese dopo la nascita di Ace e tutte le previsioni riguardo le reazione della ciurma si rivelarono corrette.

Per Shanks non era mai stato tanto difficile rispendere il mare.

“Tieni questa”, disse Makino porgendo a Shanks una fotografia ritraente Ace tra le sue braccia, rannicchiato contro il suo petto.

“Cercherò di fare ritorno il più spesso possibile. Sii prudente, Makino.”

“La stessa cosa vale per te, Capitano; ora sei un padre di mezza età con delle responsabilità.”

“Hey, ragazzina! Quale mezza età?! Vedi forse qualche capello bianco? Non so se hai notato quelli di Ben, ma quelli sì che sono capelli di un uomo di mezza età.”

“A proposito, forse quando tornerai si riuscirà a capire se Ace ha preso da te oppure no. Da quello che so, gli altri hanno già scommesso dei soldi sul fatto che erediterà il tuo colore.”

“Ah, quelli avevano scommesso anche sul fatto che, al mio ritorno, mi avresti cacciato a calci.”

“Una persona saggia lo avrebbe fatto”, disse Makino con una risatina, “una innamorata no.”

“Starete bene, vero?” Shanks posò un bacio sulla fronte del piccolo per poi premere le labbra su quelle della madre.

“Staremo bene, tranquillo.”

“Tornerò presto, te lo prometto.”

  
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