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Autore: Vera_D_Winters    04/12/2017    2 recensioni
Sto per cimentarmi nell'ennesima Long (giuro che appena tornerà l'ispirazione ultimerò anche la kozaxbibi) e come sempre ringrazio i ragazzi del gdr onepiece caffè per la profonda ispirazione che mi regalano.
La storia come avrete intuito dal titolo è un crossover au, dove i nostri pirati preferiti saranno scolari alle prese con l'ultimo anno di liceo
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: ASL, Ciurma di Barbabianca, Nami, Nefertari Bibi, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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ℋ𝓸𝔀 𝔀𝓲𝓵𝓵 𝓘 𝓴𝓷𝓸𝔀 𝓲𝒇 𝓽𝓱𝒆𝓻𝒆'𝓼 𝓪 𝓹𝓪𝓽𝓱 𝔀𝓸𝓻𝓽𝓱 𝓽𝓪𝓴𝓲𝓷𝓰? 
𝓢𝓱𝓸𝓾𝓵𝓭 𝓘 𝓺𝓾𝒆𝓼𝓽𝓲𝓸𝓷 𝒆𝓿𝒆𝓻𝔂 𝓶𝓸𝓿𝒆 𝓘 𝓶𝓪𝓴𝒆? 
𝓦𝓲𝓽𝓱 𝓪𝓵𝓵 𝓘'𝓿𝒆 𝓵𝓸𝓼𝓽 𝓶𝔂 𝓱𝒆𝓪𝓻𝓽 𝓲𝓼 𝓫𝓻𝒆𝓪𝓴𝓲𝓷𝓰
 𝓘 𝓭𝓸𝓷'𝓽 𝔀𝓪𝓷𝓷𝓪 𝓶𝓪𝓴𝒆 𝓽𝓱𝒆 𝓼𝓪𝓶𝒆 𝓶𝓲𝓼𝓽𝓪𝓴𝒆 
𝓓𝓲𝓭 𝔂𝓸𝓾 𝒆𝓿𝒆𝓻? 
𝓓𝓸𝓾𝓫𝓽 𝔂𝓸𝓾𝓻 𝓭𝓻𝒆𝓪𝓶 𝔀𝓲𝓵𝓵 𝒆𝓿𝒆𝓻 𝓬𝓸𝓶𝒆 𝓽𝓻𝓾𝒆


« Mi dispiace Violet, ma non so cosa fare al momento. Credimi.»  
La voce di Sanji suonava realmente dispiaciuta, tuttavia la ragazza non riusciva a credergli del tutto.
«Claro. Hai scelto lei. » 
«Non è così. Violet... »     
« No, lascia stare non devi dirmi nulla. Dopotutto io ero il diversivo in questi due mesi. Me lo sarei dovuta aspettare, queste cose finiscono sempre così.» 
«No aspetta! Ti sto dicendo che voglio solo assicurarmi che Pudding stia... » 
Violet non seppe mai di cosa volesse assicurarsi il biondo, poichè gli aveva chiuso il telefono in faccia senza ascoltare oltre il suo cianciare tremolante.
Ma che cosa si era mai potuta aspettare?
Era lei ad aver sbagliato fin da principio, lei aveva fatto la prima mossa e lo aveva trascinato via con sè. Certo... lui si era lasciato trascinare per bene.
In un eccesso di rabbia lanciò il cellulare contro il letto, facendolo rimbalzare sulle lenzuola, poi però si rese conto che le serviva ancora e lo riprese.
Aveva le lacrime agli occhi mentre componeva il numero, ma sapeva che avrebbe trovato il supporto di cui aveva bisogno, e questo le diede la forza di premere il tastino "invio".


Ancora una volta fu la casa di Perona il teatro di tutto, anche se il pigiama party era stata un'idea di Robin, che quella sera si era anche decisa finalmente a portare la sua ragazza, così che le altre la potessero conoscere.
Ebbene non era affatto brutta, aveva l'aria adulta e un sorriso sensuale. Il suo nome poi era assolutamente esotico, e al fianco di Robin stava benissimo.
Ma non erano lì per ammirare la biondona, no. Quella riunione di sole ragazze era stata indetta dopo che Violet aveva chiamato Nami con voce disperata, chiedendo aiuto.
Ovviamente quasi tutte le ragazze, escluse Perona e Bibi, avevano ben inteso che tra la mora e Sanji era successo l'irreparabile, ma nessuno aveva detto nulla finchè non era stata la ragazza a vuotare il sacco. Qualcuno aveva tifato per loro dietro le quinte, si, ma anche questi erano piccolissimi dettagli.
Ora però, chi arrotolato nel proprio sacco a pelo per terra e chi accoccolato sul letto della principessina dai capelli rosa, passandosi biscotti, patatine e bibite varie, ascoltavano tutte con estremo rispetto e silenzio il racconto di quegli ultimi due mesi appena trascorsi.
Quando poi la corvina ebbe terminato con un lieve singhiozzo e un tremito delle spalle, rimase solo un ovattato silenzio.
A rompere i ranghi fu Nami, che con un fruscio si sporse a passare un fazzoletto di carta alla nuova amica, seguita poi da Bonney che dopo aver masticato rumorosamente l'ultimo biscotto al cioccolato, prese parola.
«E se davvero Sanji avesse scelto di lasciare Pudding come promesso, ma quell'arpia avesse trovato il modo di impedirglielo tenendolo legato a lei? »   
Koala annuì a quell'eventualità che non era affatto da scartare. Pudding era un'attrice nata, nascondeva la sua strana personalità dietro ad un sorriso innocuo e innocente, ma sotto sotto lo sapevano tutti che era un'arpia arrivista, e che non avrebbe mai lasciato il suo principe. Era una guerra in piena regola quella che stava ingaggiando, e se Violet voleva Sanji davvero, avrebbe dovuto combattere per prenderselo.
Ovviamente le ragazze non l'avrebbero abbandonata, e questa era la loro forza come aveva appena fatto notare Nami.
«Pudding combatte da sola, mentre tu hai noi Violet. Vedrai, tutto si risolverà per il meglio, fidati!»   
La giovane le aveva strizzato l'occhio con fare cameratesco, poi con una risata allegra e spumeggiante le aveva spiaccicato un cuscino in faccia, lasciandola di sasso.
Koala per vendicare la corvina aveva lanciato a sua volta il cuscino, ma invece che beccare Nami aveva investito in pieno Bonney, la quale con un ringhio belluino aveva preso ben due cuscini in una volta sola e li aveva buttati a casaccio per la stanza, colpendo chiunque le capitava.
Più di una risata allora si librò nell'aria assieme ai cuscini che volavano ormai in una battaglia tutti contro tutti.
Un pensiero fugace attraversò la mente di Koala, che si chiese se in quella casa si fossero mai udite tante risate così allegre e spensierate, così il suo sguardo saettò su Perona, la quale sorridente cercava di pararsi dalle cuscinate doppie di Bibi e Robin.
Dopo qualche tentennamento si era acclimatata e sembrava davvero felice, così come Violet che abbandonata l'aria disperata si era armata di coperta per sopravvivere agli attacchi incrociati di Nami e Bonney.
Tutta quella spensieratezza a Koala sarebbe mancata da morire, per questo strinse forte il proprio cuscino al petto, cercando di imprimere nella memoria quel ricordo felice, assieme agli altri che serbava gelosamente.
Così, quando sarebbero giunti i momenti bui dell'età adulta, avrebbe avuto una luce potente con cui contrastarli.
E chi poteva dirlo? Magari un giorno, dopo molti altri, si sarebbero incontrare tutto come in quel momento e avrebbero fatto a cuscinate con il cuore leggero e il sorriso sulle labbra.


Due giorni dopo, Bibi attendeva Ace fuori dall'aula di teatro. Era stato messo in detenzione perchè ancora una volta aveva quasi fatto esplodere il laboratorio di scienze con Sabo, e questo era costato loro un'ora di pittura extra di sfondi e scenografie.
Sabo era schizzato via al termine dell'ora punitiva e l'aveva salutata rapidamente, asserendo che aveva una notizia importantissima e che doveva però prima raggiungere assolutamente Perona, perciò non poteva fermarsi a chiacchierare.
Poco dopo era uscito Ace, il volto corrucciato mentre fissava lo schermo del suo cellulare.
«Ace?!»    
La giovane si era scostata con un soffice fruscio dalla parete cui era stata appoggiata, e avvicinandosi titubante aveva richiamato l'attenzione del moro, il quale le aveva subito sorriso, sebbene la luce di quell'espressione non aveva raggiunto i suoi occhi che erano rimasti pensierosi come due nubi temporalesche.
«Ehi, aspettavi me?»  
Bibi annuì, anche se a quel punto non era più tanto certa di quello che stava facendo.
Indecisa allungò la mano verso di lui e gli porse una scatola di quelle con la cupola trasparente, sotto la quale si intravedevano dei muffin.
 «Ecco... oggi a lezione di economia domestica abbiamo fatto questi. E siccome so che i dolci ti piacciono molto aveva pensato di portarteli. Ma... non sei obbligato ad accettarli, insomma... mi sembri pensieroso ed io non voglio disturbare!» 
Squittì alla fine abbassando lo sguardo.
Il moro tuttavia prese il contenitore e in risposta si chinò a posarle un bacio delicato sulla guancia, sogghignando malandrino come sempre, le lentiggini che rendevano ancor più birbante quell'espressione.
«Saranno sicuramente deliziosi, grazie. »    
La ragazza ovviamente avvampò dalla testa ai piedi e cominciò a balbettare.
Non era ancora certa di avere una cotta per Ace, ma aveva ufficialmente smesso da tempo di sospirare per il professor Marco, e se ciò era avvenuto era anche sicuramente merito del moro e del suo starle silenziosamente vicino.
«Sai Bibi... tu mi piaci tanto. Non quanto mi piace la libertà, ma quasi e questo per me vuol dire molto, credimi.» 
Esordì il corvino di punto in bianco, causando nella compagna più giovane un violento e confuso batticuore.
«E mi piacerebbe che tu diventassi la mia ragazza. Tantissimo. E' almeno un anno che vorrei dirtelo, ma non me la sono mai sentita, perchè vedevo come guardavi il prof, e a me quel tipo di sguardo non era rivolto.» 
Non lo disse con cattiveria, ma solo come un semplice dato di fatto.
«Perciò sono rimasto dietro le quinte. Ora però mi rendo conto che ho perso un'occasione. Avrei dovuto osare ed ora me ne pento.»   
Bibi lo ascoltava ormai rapita, senza capire bene dove andasse a parare quel discorso.
«Avrei potuto fare breccia nel tuo cuore se fossi stato un po' più coraggioso, ma vedi... non lo sono stato, e adesso continuare così sarebbe crudele ed egoista. Io andrò via Bibi. Una volta diplomato partirò con Sabo, anche se lui ancora non lo sa.»    
E qui gli occhi di Ace divennero splendenti come due soli neri, cosa che fece ballare la conga alle farfalle nello stomaco di Bibi, e che ancora più gli fece capire quanto il ragazzo tenesse al fratello.
«E non lo sa nemmeno Rufy, il che probabilmente sarà un disastro cosmico ma... io farò il giornalista freelance! Viaggerò per il mondo, scoprirò nuovi posti, scioccherò il mondo con i miei articoli! Non vedo l'ora. Quando prima ho ricevuto l'e-mail dall'organizzazione non stavo più nella pelle e volevo mettermi a urlare. I miei sogni si stanno improvvisamente realizzando! Perciò... vedi?»  
La voce entusiasta del moro si affievolì un poco.
«Non posso ferirti come ha fatto il prof, prendendomi qualcosa per me per poi lasciarti qui a ricordare niente più che qualche momento gioioso. Non sono quel tipo di ragazzo. Perciò scusami, scusami se ho fatto più di un passo verso di te ed ora mi ritiro come un codardo. Mi dispiace tantissimo, ma non voglio farti del male, non me lo perdonerei mai, perchè vedi i miei sentimenti per te sono così sinceri che preferisco rinunciare piuttosto che farti soffrire, anche se questa decisione mi tormenterà per tantissimo tempo.»  
Bibi nel frattempo si era completamente sciolta come neve al sole.
Si, il moro le voleva bene sul serio, questo era chiaro e lampante come un cielo stellato d'estate, per questo Bibi sorrise radiosa mentre prendeva la mano del giovane e la stringeva tra le sue più delicate e nivee.
«Io invece vorrei salutarti con un bel ricordo. Perciò per favore Ace, sii egoista. Magari hai ragione, e dopo farà male, però... però io vorrei sentire questo sentimento. Lo so sono una stupida e inguaribile romantica, innamorata dell'amore prima di ogni altra cosa. Probabilmente per questo mi ritroverò con il cuore spezzato un altro milione di volte... Perciò sono pronta a lasciarmi andare anche con la certezza che poi mi scotterò sicuramente. Non ho paura dell'addio, sarebbe molto peggio il rimpianto nel chiedermi come sarebbe potuto essere. Perciò ti prego Ace, sii egoista. Anche se poi magari mi mancherai da morire sii egoista per tutto il tempo che ci resta.»  
E come poteva Ace dirle di no in quel momento?
Nessuno avrebbe potuto, non quando quegli occhioni azzurri scintillavano della promessa di un dolce sentimento bello come il mare.

 

 

- To be continued-
- Coming next: The Boys are Back -  



// spazio autrice
Siamo ormai agli sgoccioli, la maggior parte dei personaggi hanno trovato la loro collocazione nel mondo, e l'anno scolastico sta finendo. Non penso che manchino molti capitoli alla fine di questa long, che è la prima che in effetti riesco a portare avanti così tanto a lungo. 
Volevo approfittare però di questo momento per dire grazie.
Il primo capitolo di questa ff ha raggiunto le 500 visualizzazioni, e per me è un traguardo mai raggiunto. Non so se questo sia un numero nella media per l'utenza di efp, e magari qualcuno sorriderà perchè questo non è un traguardo epico, ma lo è per me. Per me vuol dire tantissimo.
Perciò grazie a tutti i cinquecento lettori. A chi si è fermato a quel primo capitolo e a tutti coloro che invece hanno continuato sino a questo. A tutti quelli rimasti in silenzio, a chi mi ha aggiunto ai preferiti, chi alle storie ricordate, chi a quelle seguite.
Grazie per il vostro supporto silenzioso.
Cinquecento volte grazie poi a chi invece ha lasciato la propria recensione, a chi sospira e fangirla con me, a chi si emoziona, a chi sta pregando affinchè il proprio personaggio preferito trovi il suo angolo di gioia. *Riferimenti casuali ad un certo Izou*
Cinquecento volte grazie a ThelviaBB che mi ha dato una carica assoluta con la sua assiduità e cinquecento volte grazie ai ragazzi del Gdr Onepiece Caffè, che mi supportano, mi sopportano e sono ispirazione fondamentale per il continuo di questa storia.
Scusate dunque questo papiro emozionale, ma sono felicissima, e volevo condividere questa gioia con tutti voi.
Grazie a tutti <3
-V- 

   
 
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