Ringrazio
anche solo chi legge.
Scritta
sentendo: https://www.youtube.com/watch?v=QBXcvR0ejC0.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
The Avengers.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa allo “Sci-Fi
Fest” a cura di Torre di Carta e Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 500.
★
Prompt Parole: 8. Sotto sopra.
Cap.10
La battaglia contro Ultron ha inizio
Il
terreno sotto Tony tremò, Stark sgranò gli occhi
mentre il terreno di
Sokovia prendeva il volo. L'asfalto franò, i palazzi vuoti
iniziarono ad
ondeggiare, alcune macchine precipitarono oltre il baratro, mentre
altre
scivolavano.
Tony
saltò all'indietro e spiccò il volo con
l'armatura, atterrò in uno
spiazzo vuoto, che era circondato da lampioni ripiegati su loro stessi.
Delle
mani metalliche spaccarono la strada emergendo, dei muri vennero
fatti franare da delle teste metalliche, mentre decine e decine di
robot
iniziavano a comparire tutt'intorno a lui.
"I
tuoi 'amichetti' non potranno raggiungerti, sono impegnati...
padre. Posso chiamarti così?" chiese Ultron. La luce del
sole si
rifletteva sul suo corpo metallico. Allargò le braccia. "Non
ti senti un
po’ 'sotto - sopra'?" domandò sardonico.
"Sir,
siamo circondati". La voce di Jarvis risuonò nell'armatura.
Gli
occhi di Ultron brillavano di azzurro, mentre quelli degli altri
emanavano luce vermiglia.
“Eccellente,
possiamo attaccare in ogni direzione” rispose Tony.
<
Devo trovare il server originario di Ultron, scollegarlo da quelli
sparsi e hackerarlo per sconfiggerlo. Prima bastava solo questo, ma ora
devo
anche trovare Thor e farmi aiutare a impedire a Sokovia di precipitare
>
fece il punto.
*********
Hulk
atterrò oltre il castello di pietra e si piegò in
avanti, appoggiando Natasha a terra.
La
spia russa si nascose dietro la sua massiccia
caviglia verde ed estrasse le armi.
“Grazie
ragazzone, da qui ci penso io” disse. Avanzò
con passo cadenzato, mentre decine di Ultron le atterravano davanti.
Hulk
ruggì e si colpì il petto con una serie di
manate.
“Non
avrei saputo dirlo meglio” disse Natasha. Allungò
i suoi bastoni laser e partì all’attacco.
Nella
strada sopra di lei, che portava al castello
dell’Hydra, stava scendendo a tutta velocità
Pietro. Teneva la sorella in
braccio e Clint era aggrappato alla sua schiena.
“Quel
dannato posto pullulava di dannatissimo robot!”
sbraitò Barton.
“Qui
siamo abbastanza lontani, rilassati” disse
Pietro.
“Ehy,
‘vecchietto’, hai delle frecce di fuoco che
possiamo tirargli da qui?” chiese la gemella.
“Perché?”
chiese Clint, ansimando.
“Posso,
per favore, far bruciare tutto quel posto con
quei dannati cosi all’interno?” chiese Wanda.
Giocherellò con il pendaglio
rosso sangue che portava al collo, facendolo brillare con la sua magia.
“Visto
che il castello è fatto di pietra, non penso
che il fuoco possa fargli molto danno” fece notare Pietro.
“Ma
provare mi farebbe sentire meglio” ammise la
gemella.
“Ho
delle frecce esplosive. Appena rallenti,
ragazzino, ho tutta l’intenzione di farlo
esplodere” sibilò Clint. Gettò
indietro la testa e rise rumorosamente.
“Mi
piace” sussurrò Wanda.
“Tutti
quei robot vi hanno messo ‘sottosopra’ il
cervello” borbottò Pietro.
Raggiunsero
Hulk, era ricoperto da Ultron, mentre
cercava di schiacciarli con le mani e pestarne quanti più
possibile. Natasha lo
stava aiutando ad eliminare quelli che celermente si stavano
arrampicando sulla
sua schiena.
“Mi
dispiace dirvi, che sono anche qui” disse Pietro,
arrestandosi.
“Allora
facciamo esplodere anche questi” disse Wanda,
facendone esplodere alcuni con la sua magia.
“Io
mi occupo del castello” ringhiò Clint, saltando
giù dalle spalle di Pietro.