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Autore: Pmaradona10    21/12/2017    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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-Maledizione, è più di mezz’ora che camminiamo, di questo passo non ce la faremo mai- sbottò Nightwing
-Già, anche volando più in alto non riesco a vedere nessuna delle altre Raven. Come faremo se non dovessimo farcela in tempo, Constantine?- chiese preoccupata Starfire
-Saremo costretti a una molto virile ritirata, tesoro, ovvero fuggire un secondo prima che lo specchio prenda fuoco- rispose l’inglese sbuffando fumo
-John, mi sa che dovresti dire loro anche il vero motivo del perché hai messo quella candela lì sopra- gli sussurrò Zatanna
-Vabbè, dai, avevo paura che Trigon potesse ucciderci ed uscire dallo specchio, non mi sarei mai aspettato di trovarmi queste otto pazze in questo cazzo di posto-
-Quindi John Constantine aveva paura? Paura che Trigon potesse ucciderlo e che potesse a poco a poco uscire dalla mente di Raven? E quindi ha pensato di arginare la sua graduale uscita con una candela? Ho capito bene?- scherzò Zatanna cingendo il braccio sinistro attorno al collo dell’uomo, scompigliandogli poi i capelli dorati
-Non scherzare, Zee. Sai bene che se dovessi morire qui dentro, loro tre non salirebbero a prendermi. E non scenderebbe neanche Lui. Questa è terra di nessuno, tesoro-
-Questo posto non mi piace, ragazzi. E’ più buio di prima- disse ancora Nightwing, indicando dei corvi appollaiati su un albero, dall’aspetto nero e inquietante
-E neanche lui, Dick- rispose Starfire accennando ad una strana figura di pietra che muoveva verso di loro, con uno sguardo minaccioso
-Merda… E ora chi cazzo è questo?- disse preoccupato Constantine quando l’uomo di pietra sguainò una lunghissima spada
Il guerriero di pietra si lanciò a testa bassa sui quattro ragazzi, attaccando per primo l’esorcista inglese, che schivò miracolosamente un fendente, gettandosi a terra. A difesa del biondo intervenne Nightwing, che iniziò a colpire il mostro con i suoi bastoni da escrima, parando e infliggendo colpi, che però si rivelarono inefficaci, così come un calcio rifilatogli alla testa, che avrebbe tramortito chiunque, tranne una persona fatta di dura pietra. A difesa dell’amato intervenne la rossa aliena, che cercò prima di affrontarlo corpo a corpo e poi, dopo aver preso le distanze in volo, scagliandogli contro i suoi starbolts.
-Ma cosa ha da ridere questo?- disse rabbiosa l’aliena
-Ridere? Questo tipo mi inquieta in una maniera assurda con il suo sguardo-
Il mostro parò prima uno starbolt di Starfire con la sua spada, per poi bloccare un destro di Nightwing, gettandolo a terra. Dopodichè, la sua testa si rivoltò, mostrando ai suoi due avversari il suo vero volto, o meglio, i suoi veri volti. Da una parte un minaccioso sguardo torvo e dall’altra un bizzarro sorriso beffardo.
-Ha due volti, il bastardo, ma non temere. Non è la prima volta che affronto gente con due facce- disse Nightwing, sferrando un poderoso colpo di bastone al mostro, che non gli causò alcun danno, ma che al contempo spezzò l’arma del ragazzo meraviglia
Il guerriero di pietra fece per avvicinarsi con la spada protesa verso il ragazzo per dargli il colpo di grazia, ma non vi riuscì, a causa di un calcio volante ricevuto nella zona ventrale, che lo atterrò.
-Grazie, tesoro- disse Nightwing, ancora mezzo tramortito, accogliendo una mano che gli era stata offerta per aiutarlo a rialzarsi
-Tesoro? Moretto, apprezzo i tipi coraggiosi e spavaldi come me, ma non credi di stare correndo un po’ troppo?-
-Ma chi…- sussurrò il ragazzo meraviglia, che subito staccò bruscamente la mano da quella della persona che gli aveva salvato la vita, dopo essersi accorto che non si trattava di koriand’r
-Devi migliorare il tuo stile di lotta, moro, sei troppo prevedibile, fai sempre le stesse identiche mosse! Possibile mai che tutti i visitatori che giungano in questo posto siano delle autentiche schiappe nel combattimento? Possibile che debba essere sempre io a salvarli?-
-Bene, questa è la Raven cazzuta e vogliosa di menare le mani. Quindi ora dovrei dirle che nel corpo a corpo pure la figlia di mia sorella potrebbe batterla. Vero, mezza sega?- disse Constantine, rivolgendosi alla ragazza ammantellata di verde, dopo una breve corsa per raggiungerla
-Prego?- chiese stupita la ragazza
-Fai schifo. Lotti di merda e prima hai avuto solo culo. Ti cagheresti addosso anche solo alla vista di un peso mosca. Ah, e vaffanculo- sancì poi il mago premendole ciò che rimaneva del suo crocifisso contro il bicipite, recitando la formula dell’esorcismo, che andò a buon fine, lasciando la ragazza in trance, in una nuvola di fumo
-Ora mi sono proprio rotto il cazzo di queste buffonate. Voglio solo mettere il culo nella mia casa di Londra e farmi una birra. Troviamo alla svelta quell’altra troia e leviamoci dalle palle- ingiuriò Constantine, accendendosi con rabbia una sigaretta
-John, credo che dovremo per forza attraversare quella specie di arco laggiù per trovarla, siamo giunti alla fine della nostra strada- disse Zatanna, indicando una specie di porta, sormontata da decorazioni gotiche
-Tornate indietro! Tornate indietro! Tornate indietro!-
Era la voce di Raven, ma proveniva da uno stormo di corvi che si era frapposto minacciosamente tra i ragazzi e la porta. Essi presentavano sei occhi rossi, tipici dell’aspetto demoniaco di Raven. E non avevano intenzioni amichevoli
-Ma davvero? Potrei scoppiare a ridere anche subito. Ho affrontato ben altro, demoni potentissimi, la stessa morte. Mi sono tagliato le vene , per poi ingannare il diavolo in persona. E dovrei avere paura di quattro uccelli? Ora mi avete fatto proprio incazzare- sancì il mago, digrignando i denti e scagliando il mozzicone della sua sigaretta contro uno dei corvi, colpendolo in pieno volto. A causa di ciò, l’intero stormo si smosse, attaccando i ragazzi.
-Obsidete Corvi!- urlò l’inglese in latino, con le vene del collo visibilmente ingrossate per lo sforzo, paralizzando gli uccelli.
Dopo aver pronunciato l’incantesimo, John Constantine passò in mezzo allo stormo di uccelli, sospesi a mezz’aria, per verificarne la riuscita. Dopodiché, sputò su uno di essi e fece cenno a Zatanna di seguirlo attraverso la porta.
-Mancano sì e no dieci minuti, veloci! Su!- esortò il mago, attraversando la porta
-Eccola!- urlò Starfire dall’alto, indicando una ragazza vestita di viola, stesa su un fianco su una roccia –Andiamo!-
-Non abbiamo tempo per renderla vulnerabile attraverso le nostre parole come abbiamo fatto con le altre. Dovrò agire in maniera diretta, toccando proprio là, naturalmente non sei gelosa, vero Zee?- chiese il mago col fiatone, rivolgendosi alla ragazza che gli correva affianco
-Sì, Constantine, sono gelosa perché tu indossi scarpe normale e non questi tacchi di merda. Non ce la faccio più, vai avanti e fai quello che devi, mi fido di te-
-Sai che ti amo, vero Zatanna?- disse il biondo, accelerando poi il passo
Dopo aver raggiunto l’ultima personalità rimanente, la lussuria di Raven, l’esorcista la squadrò severamente, riprendendo fiato e passandosi una mano tra i suoi biondissimi capelli bagnati. I due si scambiarono due sguardi profondamente diversi, il primo trasudava malizia e desiderio, mentre l’altro invece non nascondeva una rabbia incontrollata e smisurata. Constantine estrasse il crocifisso dalla tasca, stringendolo forte nel pugno, rischiando quasi di frantumarlo. Dopodiché si scagliò sulla ragazza a terra, comprimendole con la mano destra il crocifisso contro l’ apparato genitale, con la mano sinistra che le strozzava la gola e con la testa a bloccare la spalle destra di lei, per impedirle ogni movimento
- In nomine patris et filii et spiritus sancti, extinquatur in te omnis virtus diaboli per impositionem porca troia!!!-
Constantine cadde a terra in ginocchio, reggendosi la mano destra con quella sinistra. Il crocifisso argenteo si era completamente fuso e aveva ustionato la mano del mago, che lanciava urla disumane.
Nel frattempo erano arrivati anche Zatanna, Starfire e Nightwing, e proprio la prima, dopo aver assistito all’orrida scena, si fiondò accanto all’uomo inginocchiato dal dolore:-John! Ti prego, stai bene?-
-Sono stato meglio, Z. il bastardo sta facendo resistenza, sa che se esorcizziamo anche lei è fottuto, mentre se non ci riusciamo potrebbe nuovamente impossessarsi delle altre. Dobbiamo risolvere la questione in fretta, ci manca poco tempo- commentò il mago dando una rapida occhiata al suo orologio da polso –cinque minuti- aggiunse poi, sfilandoselo
Con la mano destra fuori uso, il mago si lanciò nuovamente sulla ragazza, che nel frattempo aveva invano provato a rialzarsi. Le pestò la mano sinistra con un piede per impedirle di reagire, poi, mantenendo l’orologio per il cinturino con la mano sinistra, compresse il quadrante argentato di esso contro la vagina della ragazza, che urlò di dolore.
- In nomine patris et filii et spiritus sancti, extinquatur in te omnis virtus diaboli per impositionem manum nostrarum et per invocationem gloriosae et sanctae dei genetricis virginis Mariae!-
Constantine stacco subito la mano e rotolò via dalla ragazza, che ora ribolliva come un vulcano attivo. Dopo pochi secondi tutto si quietò. I tre ragazzi che erano stati a guardare erano in preda al panico: l’esorcismo era riuscito? Bastò un braccio alzato del mago a far capire loro che era andato tutto per il verso giusto e a far accendere il loro entusiasmo.
-Correte verso la porta!- ordinò Zatanna a Nightwing e Starfire, che obbedirono senza discutere –John! Come stai? Dobbiamo andarcene!- disse poi al biondo, aiutandolo a rialzarsi
-Aspetta Zee, devo recuperare l’orologio-
-Che cazzo te ne fotte dell’orologio? Dobbiamo correre, altrimenti per Raven saranno guai grossi- disse spingendolo nella direzione della porta
Constantine non se lo lasciò ripetere due volte: abbandonò a malincuore l’orologio nella mente di Raven e corse a tutta velocità assieme alla ragazza, che si era tolta le scarpe per correre più veloce.
-Presto! Dai!- incitò ancora Nightwing, quasi giunto a destinazione
Con un ultimo prodigioso scatto finale, Constantine e Zatanna passarono attraverso la porta, precipitando nuovamente nella stanza di Raven
Alla vista di quella scena, Beast Boy, letteralmente a bocca aperta si fece il segno della croce, con entrambe le braccia che gli tremavano
-Non ringraziare Lui, Logan, è merito nostro se Raven è salva- disse poi con la candela in mano, facendo entrare a contatto lo stoppino con la tequila presente sullo specchio –Direi che abbiamo vinto. Possiamo festeggiare-
   
 
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