Un Babbo…Natale speciale
25 dicembre 1:00 a.m
Una graziosa bimba riposava fra le morbide e calde lenzuola. I suoi ondulati e fulvi capelli donavano un tocco di colore al candore delle coperte e quelle rosse e perfette lentiggini che le ornavano il viso paffuto la facevano assomigliare ad una bambolina di porcellana. La piccola era una perfetta combinazione di mamma e papà, aveva ereditato gli aspetti migliori di entrambi, la cui combinazione aveva dato vita ad un vero e proprio angioletto, che in quella notte di Natale fremeva con il piccolo cuoricino che batteva all'impazzata.
Infatti per Rose era una notte tutt’altro che serena, trepidava al solo pensiero dei regali che avrebbe trovato sotto il maestoso Albero. Aveva chiesto mille giochi ed espresso altrettanti desideri al caro buon Babbo, ma uno in particolare le premeva con tutto il cuore, il suo papà era stato costretto a lavorare in quella Vigilia, non potendo trascorrere quel giorno di festa con la sua famiglia, e non era ancora tornato a casa. La piccola desiderava solo poter abbracciare il suo papà la mattina di Natale, trovandolo al suo risveglio.
Spesso e volentieri, durante quelle ore, aveva buttato lo sguardo sul suo fratellino, decisamente ancora troppo piccolo per lasciarsi guidare da simili pensieri, benché tra loro corressero solo due anni di differenza. Il respiro di Hugo era regolare, segno che la sua mente doveva essere sgombra da ogni inquietudine o eccitazione per l’importante giorno che attendeva loro.
La piccola Weasley, in preda ad un attacco di nostalgia, si alzò dal suo lettino per dirigersi verso la finestra. Salì con le ginocchia su una sedia lì accanto per poter arrivare ad osservare oltre i vetri il cielo blu, illuminato solo dai grandi fiocchi bianchi che scendevano silenziosi in quella notte così speciale. Pensò al suo papà là fuori, pensò che doveva sicuramente avere freddo durante i suoi turni di ronda chissà dove insieme allo zio Harry. Una piccola e calda lacrima scese sulla nivea guancia della bimba. Chiuse gli occhi e rinnovò quel desiderio che aveva rivolto a Babbo Natale nella sua letterina, sperò che a Ron arrivasse il calore dell’amore di sua figlia ovunque si trovasse.
Rimase in compagnia dei silenziosi fiocchi e dei suoi più profondi desideri, finché un rumore proveniente dal soggiorno non la distrasse. Si voltò d’istinto verso il fratello con l’intenzione di chiedere a lui se avesse percepito qualcosa, ma ovviamente il bambino non sembrava essersi mosso di un millimetro, immerso com’era nel suo sonno.
Rose interruppe quell’attimo di malinconia e di raccoglimento, scese velocemente dalla sedia e si avviò a passò felpato verso la fonte di quel rumore, che ovviamente nel silenzio più totale sembrava ancora più accentuato. Passò accanto alla camera dei suoi genitori e da un piccolo spiraglio della porta socchiusa intravide sua madre che stava dormendo tranquilla, o almeno così le parve.
Proseguì il suo cammino e finalmente arrivò nei pressi del soggiorno. Si affacciò oltre il muro, stando attenta a non rivelare la sua presenza e subito la paura del mistero si mischiò alla curiosità. Le luci azzurre dei lampioni che penetravano oltre i vetri delle finestre, accentuate dal candore della neve, illuminarono una figura ai piedi dell’Albero. A Rose sembrò una sagoma piuttosto familiare, quella giacca e quel berretto rossi erano inconfondibili, o meglio lei lo aveva sempre conosciuto in quei panni. Sussurrò tra sé il nome di quello sconosciuto.
‘Babbo Natale’
Dopo quella consapevolezza e non appena l’incanto si fu dissolto dagli occhi della piccola, corse con grande eccitazione da Hermione. Si fiondò nella stanza e senza alcun contegno iniziò a scrollarla con concitazione.
Mamma! C’è Babbo Natale! Dai, svegliati, vieni a vedere, prima che se vada
La donna socchiuse leggermente gli occhi, travolta dall’entusiasmo della figlia.
Rosie, torna a letto
La bambina non si arrese, la prese per un braccio ed iniziò ad attirare la madre verso di sé con l’esplicita intenzione di non consentirle di riaddormentarsi. Hermione, convinta di non avere molta scelta davanti all’insistenza della figlia, con un sospiro irritato, l’assecondò.
Rose le afferrò la mano ed iniziò ad attirarla verso il soggiorno con tutta la forza che aveva in corpo, visto che la donna era particolarmente assonata per velocizzare il passo.
Si fermarono esattamente nel punto in cui la bambina poco prima aveva osservato la scena ed ora anche Hermione, che a quella visione si era ridestata dal suo torpore, rimase sorpresa. Osservò la figura, come in precedenza aveva fatto la figlia, mentre stava ancora posando qualche pacchetto. Dopo aver finito il suo lavoro, si avviò verso la porta, sempre sotto gli occhi attenti delle due, abbassò delicatamente la maniglia, oltrepassò la soglia, ma, prima di richiuderla, lo sguardo cadde inevitabilmente su Rose e Hermione. Rimase a guardarle, sorrise sotto quella barba bianca, un sorriso che alle due fu impercettibile, ma i familiari occhi di lui non erano sfuggiti alla donna, che ricambiò quello sguardo con un amorevole sorriso.
Anche Rose sembrava particolarmente emozionata per quell’incontro, sorrise a Babbo Natale e lo salutò con la manina.
Ciao, Babbo Natale. Mi raccomando, ricordati del mio papà domattina
La misteriosa figura ricambiò il saluto con un cenno della mano, mentre a quelle parole i suoi occhi diventarono lucidi dalla commozione.
***
25 dicembre 6:00 a.mIl sole sorse qualche ora più tardi, spazzando via le bianche nuvole dell’abbondante nevicata, che aveva imbiancato Londra in quella gelida notte natalizia.
La piccola Rose si era addormentata nel letto dei suoi genitori tra le braccia della sua mamma, che dolcemente le accarezzava i capelli.
Hermione fremeva, affinché quella mattina arrivasse velocemente. Non era più riuscita a conciliare il sonno dopo quell’incontro, desiderava solo che la sua famiglia fosse nuovamente al completo.
Si voltò verso la finestra, quella serena alba fece sicuramente ben sperare. Con quel gesto il suo sguardo cadde su un piccolo pacchettino accompagnato da un foglietto posati sul suo comodino. Non se ne era accorta prima di allora, lo prese tra le mani, stando attenta a non svegliare la bambina, e per prima cosa aprì il biglietto.
Buon Natale amore mio.
Desideravo essere il primo ad augurartelo, anzi veramente desideravo accompagnare i miei auguri con un bacio, ma purtroppo non mi è stato concesso.
Non vedo l’ora di riabbracciarvi.
Spero che il mio regalo ti piaccia.
A più tardi.
Un tenero sorriso si dipinse sul volto di Hermione. Ripose delicatamente la lettera sul comodino e si avventò con curiosità e gioia sul regalo. Lo scartò delicatamente, rivelando un cofanetto argentato. Lo aprì e subito un’espressione sorpresa si delineò sul suo viso, era una collana in oro, il cui pendente era un cuore. La donna aprì quel ciondolo e al suo interno trovò una foto, che immortalava un ricordo a lei ben noto: il primo compleanno di Hugo, dove erano, per la prima volta in una fotografia, presenti tutti e quattro.
Mise al collo la collana senza troppi indugi, strinse forte la sua bambina e provò ad appisolarsi con la speranza che il momento di riabbracciare suo marito arrivasse il prima possibile.
***
25 dicembre 10:00 a.mIl rumore di una serratura la fece destare di soprassalto, buttò d’istinto lo sguardo sull’orologio e con un gran sorriso realizzò che Ron doveva essere finalmente rientrato dal lavoro.
Hermione stava dolcemente cercando di sciogliere l’abbraccio con Rose per non svegliarla, quando suo marito entrò, aprendo lentamente la porta della camera per paura di svegliare la donna. Con grande sorpresa però la trovò già sveglia e pronta ad alzarsi dal letto per accoglierlo.
Ehy, Babbo Natale. Pensavo non saresti più tornato da noi
Ron le sorrise divertito, ma cercando di contenersi per non svegliare la figlia.
Scusami, ma avevo qualche regalo da consegnare. Sai il mondo è pieno di bambinilanciò un amorevole sguardo a Rose
Credi che mi abbia riconosciuto?
No, assolutamente. Persino io ho faticato a riconoscertigli si avvicinò, gettandogli le braccia al collo e prendendo tra le mani quel ciondolo così speciale
Buon Natale e grazie per questo pensiero
Il freddo che ancora penetrava nelle sue ossa aveva lasciato il posto al dolce calore della sua sposa, la cui vicinanza gli aveva provocato un lieve rossore sul viso, in imbarazzo davanti alla gratitudine di lei per quel regalo.
Mi dispiace non averti potuto regalare di più. Forse, non so, avresti preferito un anello
Di più??
Gli sorrise dolcemente, prima di posare le labbra su quelle di Ron, stampandovi sopra un grosso bacio.
È il più bel Natale della mia vita. Come lo è ogni anno insieme a te
Si scambiarono un amorevole sguardo, prima che Rose si svegliasse, rivendicando finalmente le attenzioni di Ron.
Papà!
Gli corse incontro e con un salto gli si lanciò al collo. L’uomo la prese in braccio e la strinse forte a sé, un desiderio che serbava nel cuore ormai da qualche ora.
Papà, sai che stanotte ho visto Babbo Natale?
Davvero?
La bambina scosse il capo con decisione per affermare.
Gli avevo chiesto di trascorrere il Natale insieme a te ed ha esaudito il mio desiderio. Resti con noi oggi, vero?
Non mi muovo da voi. Anzi, piccola mia, forse dovremmo iniziare a prepararci per il pranzo, altrimenti rischiamo di arrivare in ritardo alla Tana
Rose era pienamente d’accordo con il padre, saltò giù dalle sue braccia e corse a svegliare il fratellino, convinta che fosse ancora nel mondo dei sogni.
Ron e Hermione guardarono la figlia allontanarsi di corsa e solo quando scomparve alla loro vista, la donna si voltò verso di lui notando un particolare che qualche attimo prima, nell'impeto e nella gioia dell'accoglienza, le era sfuggito, iniziando spudoratamente a ridere e lasciandolo perplesso.
Tesoro, che c’è?
Ronald, haiindicò i suoi capelli, cercando di contenere il divertimento e sussurrare per non farsi sentire dai bambini
Hai ancora qualche capello bianco
Non sono bravo come te negli incantesimi, Hermione
Curiosa considerazione per un Auror, non trovi?
Spazio dell’autrice
Ciao ragazzi!
Non ho saputo resiste al fascino del Natale e non potevo non cimentarmi anch’io in una OS tutta a tema natalizio, ovviamente sulla mia coppia preferita *.*
Vorrei ringraziare Inzaghina per aver ispirato questa FF con la sua meraviglisa OS Home, che vi consiglio di passare a leggere!
Vorrei dedicare questa mia storia a HarryPotter394 e Longriffiths per il grande e costante supporto che mi danno, vi sono immensatamente grata ragazze! <3 <3
Auguro a tutti un sereno Natale!! <3
Baci
-Vale