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Autore: Ragdoll_Cat    26/12/2017    4 recensioni
"... al matrimonio fra il Capitano Steven Grant Rogers e la signorina Selene Allegra Lowell, che si terrà domenica 22 maggio 2016, alle ore 11.00 presso la Cattedrale di San Patrizio, New York."
Ci siamo!
Il gran giorno è arrivato!
Ho deciso di descrivere tre momenti specifici e di dividerli in altrettante shot:
-La sera prima della cerimonia; ✔
-Il matrimonio; ✔
-Il ricevimento. ✔
Preparatevi a tanto fluff e magari se siete di lacrima facile, anche un fazzoletto.
Come sempre vi auguro una buona lettura.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Bucky' Barnes, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Accidere ex una scintilla incendia passim'
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Dove regna l’onore la parola data sarà sempre sacra.
(Publilio Siro)
 
 
*
 
Maggio stava mantenendo la sua promessa e i giorni che si susseguivano erano sempre più luminosi e caldi. Tutti quanti erano fiduciosi che il bel tempo sarebbe continuato e le previsioni meteorologiche erano dalla loro parte.

Era sabato sera ormai e il matrimonio di Steve e Selene sarebbe stato celebrato il giorno seguente, quindi tutto era pronto.
La cena di prova era terminata e gli ospiti che erano stati invitati dalla futura sposa erano tornati in albergo per riposare.
Tutto era andato per il meglio e tutti si erano divertiti.

Nella Sala Comune erano rimasti gli Avengers, stravaccati sui divani, intenti a scambiarsi le ultime battute prima di andare a dormire pure loro.
L’argomento in questione era l’addio al celibato di Steve, avvenuto una settimana prima, che per qualche motivo era diventato anche quello di Clint, seppur tardivo.

Alla fine della serata era stato l’arciere a soffrire per tutto l’alcool che aveva ingerito, perché il metabolismo accelerato di Steve lo aveva protetto da un mal di testa da campione e dal doversi iscrivere alla lista trapianti per un fegato nuovo.

Tony stava parlando proprio di questo:- … davvero, Rogers potresti fare i soldi con le scommesse alcoliche nei bar.-

-Non sarebbe imbrogliare?-

-Pfff. Quanto sei noioso! Poveretta chi ti sposerà!-

-Intanto è riuscita a convincerti a prenderti cura dei suoi gatti e tu non li sopporti, quindi tanto poveretta non è- replicò Natasha -Saprà cavarsela.-

-A proposito di cavarsela, cosa avete combinato voi signore una settimana fa?- indagò il miliardario, ben deciso ad averla vinta.

-Credimi Tony, certe cose è meglio non saperle- celiò la spia, portando alle labbra laccate di rosso la bottiglia di birra per nascondere il sorriso che si era lasciata sfuggire.

In realtà non era successo nulla di eclatante, a parte il fatto che Vicky avesse costretto Selene ad indossare un falso diadema da principessa per tutta la serata. Pepper era riuscita a convincere la direzione di Saks Fifth Avenue a tenere aperto il negozio per una specie di pigiama party e Selene, Vicky, Rebecca (in dolce attesa), Jane, Natasha, Darcy, Tiffany e Pepper appunto, avevano trascorso lì la nottata, provando abiti da sogno in pieno stile “Pretty Woman”, mangiando i cupcake che aveva comprato Darcy in un minuscolo negozio di Williamsburg e divertendosi un mondo, complici pure le telefonate da ubriaco da parte di Clint per Natasha e con i video che finivano sui social network. Quello in cui Barton urlava a gran voce “Sono Occhio di Falco!” nel bel mezzo di un glamour bar di SoHo aveva raggiunto dieci milioni di visualizzazioni su Youtube in una settimana.

Stavano tutti ridendo quando il telefono di Steve, appoggiato sul tavolino di vetro, si illuminò. Steve lo prese in mano e lesse il messaggio che era comparso sul display.

-Devo andare.-

In tempo zero, si era alzato dal divano e si era diretto verso l’ascensore, ignorando completamente i commenti degli altri.
Il messaggio proveniva dal numero di Vicky ma l’autrice non poteva che essere Selene, in quanto la sola parola che esso conteneva era in latino: “Bibliothecam”. Per questo motivo aveva premuto il pulsante dell’ascensore per raggiungere il piano della biblioteca.

Una volta arrivato lì, trovò Selene ad attenderlo.

Da quando si erano fidanzati ufficialmente avevano potuto trascorrere pochissimo tempo da soli, perché c’era sempre qualcosa o qualcuno fra loro.
Organizzare in così pochi mesi, il matrimonio fra un Vendicatore e quella che alla fine era pur sempre una dei membri dell’alta società di New York, era stato faticoso.

Le wedding planner assunte rispettivamente da Patricia e da Tony avevano mille idee e non sempre queste coincidevano, complicando così la scelta dei due futuri sposi.

Alla fine, per fortuna, tutto era filato liscio, la chiesa era stata prenotata, gli outfit per il grande giorno erano stati provati e riprovati, in modo tale che fossero perfetti. Per la sala per il ricevimento non era stato necessario pensare troppo perché la Tower era l’ideale per la festa.

Tutto era pronto.

-Non ho molto tempo. Giù ho Vicky che mi fa da palo, ma non…-

Selene non terminò mai la frase in quanto Steve aveva ben deciso di zittirla con un bacio appassionato.
Per tutta la sera erano stati circondati dalle persone care e questo aveva significato strette di mano, abbracci e chiacchiere ma senza poter essere davvero soli.

Jason, poi aveva voluto stare sempre accanto a zia Selene e a zio Steve. Quest’ultimo sospettava che dietro a questo nuovo appellativo ci fossero Bucky e Sam, perché con la coda dell’occhio li aveva beccati a ridere sotto i baffi più di una volta.

-È la mia impressione o abbiamo passato più tempo da soli quando eravamo solamente amici e tu mi stavi aiutando a cercare Bucky che da fidanzati?-

-Potresti ripetere la domanda? Credo di essermi distratta…-

Steven sorrise, mentre le accarezzava dolcemente la guancia con il pollice: -Stavo pensando ad una cosa… è merito tuo se stasera siamo qui.-

-Beh, non per vantarmi, ma da sola costituisco il cinquanta percento della nostra coppia.-

-Non mi stavo riferendo a noi due. Cioè anche noi, ovvio, ma al gruppo in generale. Se non ti avessi conosciuto a quest’ora chissà cosa…-

-Ehi ehi ehi… non darmi meriti che non ho!-

Steve sbuffò leggermente: -Lascia che ti faccia un complimento per una volta.-

-No.
Ti ricordi a San Valentino quando non abbiamo nemmeno finito l’antipasto perché tu sei dovuto partire in gran fretta per un problema in Honduras?
Prima di andartene ti eri definito un cliché vivente perché c’è sempre qualcuno che ha bisogno d’aiuto e tu devi fare la tua parte. No, non interrompermi e stammi a sentire, Steven…
Tu non sei un cliché vivente esattamente quanto io non sono un deus ex machina, sono stata chiara?-

Steve annuì.

-Bene. Io sono orgogliosa di te e non m’importa di questo.
Però ti chiedo di essere solo mio per due ore domani. Il tempo della celebrazione.-

-Due ore?-

-Sì, mi tengo un po’ di margine, non si sa mai… sappi solo che sarò l’ultima persona ad entrare in chiesa.-

E l’unica che guarderò” pensò Steve, prima di dirle: -D’accordo. Io sarò quello in piedi di fronte all’altare che ti aspetta.-

-Grazie per l’informazione. Avrei potuto sbagliare altrimenti.-

-Figurati.-

Selene scosse leggermente il capo, quasi volesse concentrarsi su qualcosa d’importante: -Ho un regalo per te- enunciò mentre estraeva una scatolina ovale dalla borsetta -Per domani.-

Steven l’aprì e dentro vi trovò un paio di argentei gemelli dalla forma cubica per i polsini della camicia.

-Non so se domani ti presenterai in uniforme o con un completo, e non lo voglio sapere, esattamente come tu non sai come sarà il mio vestito… potrebbe anche essere verde e rosa…- gli disse velocemente -Ti piacciono?-

-Moltissimo. Grazie.- le rispose mentre li osservava attentamente -Li hai anche fatti personalizzare.-

Era così infatti. Selene li aveva incidere con due date importanti. Quella del loro incontro e quella del loro matrimonio.

-E questi lati vuoti per che cosa sono?-

-Per le date che verranno.
Adesso devo andare, ci vediamo domani.-

-Aspetta… anch’io ho un regalo per te.-

-Anche tu?
Allora è vero che le grandi menti pensano le stesse cose!-

La lisa scatola di velluto aveva sicuramente visto tempi migliori, ma il valore affettivo di quello che essa conteneva era inestimabile; un paio di orecchini al cui centro si trovava una candida perla rotonda e decorati con una raggiera di piccolissimi zaffiri blu.

-Steven sono stupendi… sembrano quasi dei…-

-Non-ti-scordar-di-me?-

Selene arrossì lievemente, perché una volta si era lasciata sfuggire che il colore dei suoi occhi le ricordavano i non-ti-scordar-di-me che vedeva sui prati di montagna quand’era bambina ed evidentemente la cosa non era passata in sordina.

-Esattamente.-

-Spero che tu li possa indossare domani, così avrai qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio e qualcosa di blu, come vuole la tradizione.-

In effetti Selene fino a quel momento aveva solamente un accessorio (se così lo si poteva definire) prestato ed era ancora indecisa sul suo utilizzo l’indomani. Mentre rifletteva riguardo ciò, un pensiero le attraversò la mente.

-Aspetta… cosa intendi con “qualcosa di vecchio”?-

-Le perle appartenevano a mia madre. Erano nella scatola che conteneva i miei effetti personali che Peggy aveva raccolto e che ti aveva affidato.-

-Appartenevano a Sarah?-

-Sì. Le indossava ogni domenica. Erano il dono di nozze da parte di papà.-

-Steven… non puoi darmi le perle di tua madre; mi hai già dato la bussola di tuo padre.-

-Io non me ne faccio granché… Tu invece sarai la custode perfetta- affermò, mentre le lasciava un bacio sulla fronte.

Selene a quel punto sorrise, sconfitta: -È un pensiero dolcissimo. Grazie.-

Quel momento di perfezione però venne interrotto da un messaggio di Vicky, che sollecitava Selene a tornare giù perché si stava facendo tardi.

-Devo andare. Anche se vorrei restare qui con te.-

-Lo so…- Steven le sollevò leggermente il mento con le punta delle dita e fece incontrare le loro labbra in un bacio tenero e profondo -Buonanotte, signorina Lowell.-

Signorina Lowell… era l’ultima volta che lui poteva chiamarla così e la cosa le piaceva un sacco.

-Buonanotte, Amore mio.-
 

 






Angolo dell’Autrice:

Salve a tutti!

Buon Santo Steve Stefano!

Ecco qua la prima parte delle avventure matrimoniali di Selene e Steven.
Ho deciso di separare i tre momenti che ho intenzione di scrivere così da farveli apprezzare al meglio.
 

L’espressione di Natasha quando scherza con gli altri: click e click.
 
Per chi non dovesse ricordare chi sono le ragazze con le quali Selene ha trascorso l’addio al nubilato vi rinfresco la memoria:
-Rebecca è sua cognata;
-Vicky è la sua migliore amica;
-Tiffany è l’amica del college.

Poi… direttamente dal capitolo numero tre di “Certe cose non cambiano mai”:
 “[…] -Joseph e Sarah- le rispose mentre estraeva una piccola scatolina di velluto da quella di cartone; l'aprì e altrettanto velocemente la richiuse per poi nasconderla con un gesto fluido sotto la sua giacca.”

Chi si ricordava di questo dettaglio?
Ve lo confesso, avevo più o meno pianificato tutto già allora…

Vi informo che le perle sono state sdoganate per il matrimonio, prima c’era il detto “Perle portano lacrime” e quindi le future spose non le indossavano il giorno delle nozze, quindi non ci sono problemi.

La seconda parte non so quando riuscirò a pubblicarla, spero presto comunque.

Fatemi sapere la vostra opinione, se vi va.

Ecco il link alla mia pagina facebook, con l’aesthetic che vi avevo promesso.

Ciao!

Ragdoll_Cat

 
  
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