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Autore: maryjay    27/12/2017    4 recensioni
Correva il mese di febbraio del 1785. La regina di Francia, Maria Antonietta, ha deciso di organizzare in occasione del Carnevale, una settimana di feste e di balli di corte, rigorosamente in maschera, ispirate al... Carnevale di Venezia! (Per chi avesse letto la mia storia precedente, tranquille), stavolta Oscar è la vera protagonista della storia! Quali insidie si nasconderanno fra maschere, pizzi, merletti e champagne? Buona lettura!
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, André Grandier, Axel von Fersen, Hans Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes, Victor Clemente Girodelle
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Rieccomi qui con un nuovo capitolo. Vi chiederete, può andare peggio di così? Per saperlo non vi rimane che addentrarvi nel nuovo capitolo.
Buona lettura.




Il tenente Girodelle montò celermente a cavallo e si diresse verso la dimora Jarjayes; Oscar lo aveva convocato con una certa urgenza.
Giunse al palazzo e fu fatto accomodare al salotto principale. Prese posto su una delle poltrone mentre cercava di celare un pò di ansia: perchè lo aveva mandato a chiamare con tanta solerzia?
Oscar emise un respiro profondo ed entrò anch'ella nella sala, seguita dal suo attendente.
"Comandante!"- esclamò l'uomo alzandosi di scatto e andandole in contro.
"Tenente..." - sussurrò lei sfiancata da tutta quella situazione.
"Comandante- esordì inchinandosi dinanzi a lei- innanzitutto desidero scusarmi con voi, credo di essere stato inopportuno oggi, mi sono permesso delle simili confidenze, ma..."
"No Girodelle, anzi... sono io che invece devo ringraziarvi, se non fosse stato per voi oggi, io... cosa fate ancora li, alzatevi per favore, e accomodatevi dove preferite."
Il tenente ubbidì, dirigendosi verso il divanetto in velluto rosso.
Oscar lo seguì e si sedette accanto a lui.
"Come state Oscar? Vi vedo stanca."- le chiese sinceramente preoccupato.
"Come volete che stia Girodelle? Sono... sono ancora stravolta"- sussurrò lei con lo sguardo basso.
"Vedrete che tutto si sistemerà- le sorrise flebilmente- ma vi vedo un pò pallida, che ne dite di un bicchiere di brandy? Magari vi tira un pò sù" - aggiunse.
"Oh avete ragione, non vi ho ancora offerto nulla, oggi sono proprio stordita!- si giustificò Oscar, che effettivamente era pure più pallida del solito.- Andrè, potresti portarci del buon brandy?"
"Subito" - rispose pacatamente, dirigendosi verso le cantine e uscendo dalla stanza.  
"Tenente... come vi stavo dicendo prima... vi ringrazio per essere intervenuto in mia difesa oggi. Se non ci foste stato voi oggi io..."
"Io invece volevo scusarmi se in qualche modo vi ho messo in imbarazzo oggi. Ma vedete, in un lasso di tempo così breve non mi è venuto nient'altro in mente per poterli convincere."
"Credo... credo fosse necessario"- rispose lei distogliendo lo sguardo.
"Non siete quindi adirata con me?"
"No, no, anzi. Ma c'è un'altra cosa che vorrei chiedervi..." 
"Ditemi pure, di me potete fidarvi."
"Ve ne prego Girodelle, non confidate a nessuno che la sera del gran ballo io ero... in abiti... femminili. Nessuno e dico nessuno deve saperlo!"-Esclamò spaventata, nonostante cercasse di mantenere il suo solito contegno, tradita però da un'inflessione acuta della voce.
"Certamente Oscar, avete la mia parola."
"E per nessuno intendo nessuno; nè il generale mio padre, nè la regina, nè... nè il conte di..."
"Eravate con Fersen quella sera?"-la interruppe Girodelle senza rendersene conto.
"Eh?"-sbarrò gli occhi stravolta.
"Mi riferisco al ballo del giovedi sera. Eravate in compagnia del conte di Fersen? Mi vien da pensare sotto mentite spoglie, dato che insistete affinchè lui non lo sappia. E, giustamente, non deve saperlo neanche la regina . Che cosa penserebbe del fatto che la sua migliore amica, in tutta la sua femminilità, fosse in compagnia del suo amante? Abbiamo notato tutti quella bellissima donna dal candido abito defilarsi insieme a quell'uomo che era già stato riconosciuto da molte delle presenti, perchè per quanto mi duole ammetterlo, madre natura è stata generosa con lui. La vostra identità invece per quel che ne so, è al sicuro. Io stesso ho faticato a riconoscervi quando vi ho vista nei vostri appartamenti, senza maschera e senza parrucca."
Oscar lo fissava ammutolita. Dove voleva arrivare?
"Ma, poichè io non sono nessuno per giudicare, e poichè vi sono devoto Oscar, avete la mia parola."
Andrè rientrò con un vassoio con dei bicchieri di cristallo e con la bevanda richiesta. 
"Vi ringrazio Girodelle. A breve arriverà il conte di Fersen, è giusto che anche lui abbia alcuni chiarimenti e che iniziamo ad elaborare una strategia anche insieme a voi, se vogliamo cattuare questa donna e i suoi complici, ma che al contempo"
"Non venga a sapere del vostro piccolo segreto. Va bene Oscar"- Annuì lui sorridendole.
"Grazie"- bisbigliò.
"Ah, se volete che vi regga il gioco, io, avrei bisogno di sapere... dove eravate la notte dello scandalo?"
"Io... non stavo molto bene quella sera." 
"Eravate a Versailles?"
"No."- rispose lei con lo sguardo sul pavimento.
"Signori, è arrivato il conte di Fersen"- annunciò Nanny.
"Fallo accomodare qui" -rispose Oscar, mentre avvertiva lo stomaco in subbuglio.
"Oscar, tenente."
"Benvenuto conte- rispose lei- accomodatevi.
"Sono profondamente dispiaciuto per quanto accadutovi Oscar- esordì l'adone- E vorrei anche scusarmi per i miei atteggiamenti impudici nei confronti della falsa Oscar. Ma il vostro attendente continuava ad insistere affinchè...
"Ho già parlato con lui, e anche se vi può sembrare strano, considerando la situazione insidiosa, ha agito nella maniera più appropriata"- rispose pacata.
"E' davvero così spinoso il segreto che minacciava di rivelare?"- chiese Fersen.
Oscar distolse lo sguardo. Era già troppo imbarazzata, scioccata, destabilizzata.
"Io mi considero un vostro fidato amico, e voi, siete la mia più sincera confidente. Cosa mai può avere di così terribile questo segreto?"
Oscar si sentiva sempre più in difficoltà, non sapeva come replicare. Per nessun motivo avrebbe potuto rivelargli il suo segreto, maledizione!
Andrè era parimenti ammutolito. Si sentiva con le mani legate, anche perchè in precedenza, per cercare di porre rimedio aveva già scatenato una bufera.
"Conte- intervenne Girodelle con timbro calmo- perdonate la mia intromissione, ma, come penso abbiate notato, il comandante Oscar è già abbastanza sconvolto per tutta la vicenda. Inoltre vi ricordo che è una donna, una donna che è stata investita da uno scandalo di una tale portata. Non credete che quando sarà più tranquilla, se ne sentirà la necessità, tornerà a confidarsi con voi?"
Oscar sgranò gli occhi; rimase colpita dalla capacità mediatrice del suo sottoposto; non aveva mai avuto modo di confrontarsi con lui su certi argomenti, e invece...
"Effettivamente, non avete tutti i torti Girodelle. Perdonate la mia indelicatezza Oscar, io... sono solo preoccupato per voi."
"Non impensieritevi per me. Adesso, dobbiamo solo concentrarci sulla strategia da attuare."
"Dovremmo rafforzare la sorveglianza su tutte le vie d'entrata e di uscita- esordì Girodelle- e qualora voi riusciste a fornirci un'accurata descrizione della falsa Oscar..."
"Girodelle,-rispose Fersen- se la vedeste, la riconoscereste subito. O la scambiereste per la vera Oscar. E' spaventosamente somigliante. Forse poco meno alta, ma era magra, longilinea. Uhm, cos'altro? Ah si, ha i tratti del viso più docili, le labbra lievemente più strette ma più carnose, e credo che la sfumatura d'azzurro delle iridi sia di una tonalità leggermente più scura. Ma, se io ho potuto notare queste cose, è stato solo perchè l'ho avuta a una distanza molto ravvicinata. E' stata sulle mie gambe per un lasso di tempo abbastanza lungo. Non sono certo dettagli che possono essere notati di sfuggita. Voglio dire, era solo seduta sulle mie gambe, ciascuno con i propri abiti indosso!- Si affrettò a precisare rendendosi conto di essere stato ambiguo, ma soprattutto realizzando che stava pronunciando quelle parole dinanzi ad Oscar, e che appunto Oscar era una donna. -Perdonatemi." 
"Io ricordo la voce- intervenne Andrè- diversa, più acuta, forse un pò civettuola,o arrogante, non saprei. Molto sicura di sè comunque. E la divisa che indossava, era quasi identica all'originale, quindi, di ottima manifattura. Sicuramente, era stata confezionata da una sartoria nobiliare."
"Conosco molte nobili a Versailles, ma il suo volto, non mi dice proprio nulla"- scuotè il capo Fersen.
"Ma chi può essere?"- chiese Oscar.
"E' quasi certo che non appartenga alle famiglie aristocratiche che hanno accesso alla Reggia. E sicuramente non è neanche una contadina; aveva un linguaggio forbito, e sapeva certo il fatto suo. Forse una borghese assoldata per questa mess'in scena?"- replicò l'adone.
Nel frattempo Nanny, dopo aver bussato entrò nuovamente nel salone, sussurrò qualcosa al nipote e uscì.
"Tenente Girodelle, potreste seguire mia nonna? Vi attende qui fuori."
"Certamente"- rispose alzandosi e uscendo dal salone.
Oscar non diede molto peso alla cosa, dato che era completamente assorbita dalla strategia da attuare. Nè si accorse del fatto che il tenente non aveva più fatto ritorno.
Furono interrotti nuovamente da Nanny, mezz'ora dopo- Oscar, tuo padre ti desidera nel suo studio."
"Va bene"- rispose lei alzandosi lentamente.
"No Andrè, tu resta qui- ordinò l'anziana al nipote.- Tieni... compagnia al conte."
E Andrè ebbe uno strano presentimento.

Oscar percorrette il corridoio cercando di guadagnare tempo. Suo padre voleva sicuramente saperne di più su quanto accaduto in quei giorni. Un momento, Girodelle non era più tornato in salotto. Che l'avesse convocato prima di lei? Perchè mai, non si fidava di suo figlio forse? 
Bussò alla porta dello studio, e quando udì la voce del generale in risposta, entrò.
"Oscar, ho saputo della vicenda che ti ha coinvolto in prima persona, anzi dello scandalo."
"Padre, non è come sembra..."
"Non è bello, per un padre, udire della propria figlia tra le... braccia, di due uomini contemporaneamente."-esclamò piccato.
"Padre!"
"Anche se ha  tutta l'aria di essere un complotto tuoi confronti."
"Padre, non crederete mica che quella donna fossi io! Andrè e il conte di Fersen possono testimoniare che..."
"Certo che no! Altrimenti a quest'ora ti avrei già fratturato le ossa!(1) Ho saputo anche al posto di svolgere il tuo servizio, eri imboscata chissà dove con il qui presente tenente."
Oscar puntò lo sguardo reo sulle punte dei suoi stivali. Ogni parola che avrebbe pronunciato avrebbe potuto peggiorare la situazione. Anche Girodelle però sembrava in difficoltà. Dispiaciuto forse? Sicuramente il generale lo aveva sottoposto a un interrogatorio spietato. 
"Non so cosa sia più disonorevole, se la tua presunta tresca libidinosa con due uomini a te molto vicini, o l'effettivo amoreggiare con il tenente"
"Ma io non vi ho mai parlato di tresca!"- intervenne Girodelle.
"Non interrompetemi!"- lo zittì lui- quindi, per rimediare alla tua condotta immorale, ho convocato il Tenente Girodelle per proporgli la tua mano. 
"Cosa? state scherzando padre, non è così?"- rispose stravolta.
"Mai stato così serio. E per fortuna lui ha accettato con piacere. Pensa se avesse rifiutato Oscar, a quest'ora staresti già contando i lividi per il tuo disonore!"
"Padre, devo risolvere la questione dello scandalo prima, non ho tempo nè energie da sprecare per un matrimonio o simili baggianate! E poi io non voglio sposarmi per ora!"-urlò.
"Se vai a civettare con un uomo e viene a saperlo tutta Versailles allora ne paghi le conseguenze!- tuonò lui- e poi, sei pure fortunata, promessa a un uomo che già ti piace. Pensa alle tue sorelle ad esempio; loro hanno sposato degli sconosciuti."
"Ma io..."- E mentre avvertiva gli occhi riempirsi di lacrime, Oscar si rese conto della gravità della situazione in cui si era cacciata, per la cupidigia di coloro che avevano architettato tutto e per il suo piccolo peccato di vanità.
"Allora potreste lasciarmi sola col mio promesso?"- sussurrò tremante al generale.
lui la fissò esitante, poi- "Va bene, non vedo perchè no."- e senza aggiungere altro li lasciò soli.






(1) sempre "delicato" il nostro generale.



E adesso, come procederà la storia? Può andare peggio di così? 
A presto ;)
  
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