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Autore: Pmaradona10    30/12/2017    1 recensioni
La magia è sempre stata una componente importante della vita dei Teen Titans e soprattutto della vita di Raven. Quando però Trigon, il malefico padre di Raven, decide di tentare di impossessarsi di nuovo della ragazza, essa capisce che non riuscirà a sconfiggerlo contando solo sull'aiuto dei suoi amici. Basterà l'aiuto del più grande mago del mondo per sconfiggere uno dei demoni più potenti in assoluto? I Titans ce la faranno ugualmente a batterlo anche dopo il loro scioglimento e riusciranno a collaborare con alcune tra le più potenti entità magiche del mondo, senza lasciarsi condizionare dai travagli interiori di queste ultime e aiutandosi reciprocamente come una vera squadra, superando le apparenti ostilità?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Robin, Sorpresa, Trigon, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Udite quelle parole, Raven interruppe la meditazione e corse verso Constantine, abbracciandolo. Poi fu il turno anche di Zatanna, Nightwing e Starfire, che non ricevettero meno affetto rispetto al mago

-So che non è propriamente nel tuo DNA, Rae, ma ricordi l’ultima volta che abbiamo sconfitto Trigon cosa abbiamo fatto?- chiese ironico Beast Boy
-Ragazzi, ricordatevi che io non ho fatto nessuna festa per i miei ventidue anni, quindi mi sa che è arrivato il momento di rimediare- rispose sorridente

Constantine e Zatanna fecero per andarsene, con lo scopo di lasciare i quattro ragazzi ai loro festeggiamenti, ma furono bloccati dall’empatica
-Dove andate? Prima proponete di festeggiare e poi ci abbandonate così? Non sia mai che gli eroi della giornata non presenzino alla mia festa! Rimanete con noi! Faremo la festa stesso stasera e potrete invitare anche i vostri amici!- esclamò poi cordialmente
-D’accordo, Raven, sai bene che non amo farmi pregare- accettò Constantine sorridendo

-Sai, John?- disse Zatanna, uscendo dalla stanza di Raven assieme al mago –secondo me dovresti mangiare di più. E’ incredibile quanto si evidenzi il tuo volto scavato ogni volta che sorridi. E quella barba di certo non aiuta-
-Io non sorrido, io faccio buon viso a cattivo gioco. E comunque dovrei lasciarmela crescere, secondo te?-
-Sei impazzito? Questa è la tua lunghezza ideale! Semmai raditi ogni tanto, ma non lasciarla crescere più di così!- ordinò la mora
-Altrimenti?-
-Altrimenti non riuscirei mai più a baciare il volto di John Constantine- rispose maliziosa
-Sai, Zatanna, a parte gli scherzi- iniziò Constantine, sedendosi assieme alla ragazza sul divano della Main Ops Room –credo che questa avventura abbia fatto bene alle nostre anime, o almeno alla mia. Anche solo per un attimo, infatti, sono riuscito a guardare il mondo con un occhio meno sfiduciato. Merito tuo e dei ragazzi… insomma, so di non riuscire a spiegarlo bene, ma grazie per essere qui, Z-
-Oh Constantine, non dirmi che stai facendo il sentimentale pur essendo sobrio? Sai cosa penso riguardo il perché ci siamo innamorati, nonostante mio padre si opponesse alla nostra relazione? Penso che sia stato proprio l’essere così simili che fa funzionare le cose tra di noi. Pensaci, tutti gli altri con cui sono stata non erano altro che comunissimi uomini, per questo non ha funzionato. Ma tu, John Constantine, il tuo essere comune e diverso allo stesso tempo, il tuo affrontare la vita normalmente pur avendo tutto a disposizione… E’ stata questa la cosa che mi ha fatto innamorare di un biondino di ventisei anni capitato non so come in casa mia nello studio di mio padre, la prima volta che ci siamo conosciuti- disse la maga, accarezzando con il guanto bianco vellutato della mano destra la guancia sinistra dell’inglese, coperta da un sottile strato di barba bionda e poggiando delicatamente la sua testa contro la spalla dell’uomo, che le tolse il cilindro e le baciò delicatamente la fronte

Nel frattempo, anche Nightwing e Starfire avevano cercato un momento di intimità, trovandolo salendo sul tetto della torre.
-Venivamo qui spesso, Kory- disse malinconico Nightwing
-Le cose importanti, Dick, quelle che veramente contano e significano qualcosa, non passano mai. Ecco perché dopo cinque anni siamo ancora qui-
-Io sento di doverti dire qualcosa, Kory, sento che tu meriti davvero una spiegazione-
-Io non te l’ho mai chiesta, Richard. Non devi né giustificarti, né discolparti. Quando sono venuta su questo pianeta, ho promesso a me stessa che avrei accettato e rispettato tutte le usanze di questo pianeta. Nessuna esclusa. Compresa questa tua decisione, che il tempo mi ha fatto guardare con occhio sempre meno severo-

Nightwing accennò una smorfia di comprensione, pose un braccio attorno alla vita di Starfire, e assieme scesero le scale che portavano al salone principale

-Allora, Dick, chi invitiamo stasera?- disse Constantine, seduto sul divano accanto a Zatanna, quando vide i due eroi entrare
-Credo gli ex Titans-East, Batgirl, Robin, Spoiler, Jericho, Wonder Girl, Donna Troy e naturalmente Wally. Poi basta, altrimenti non ci stiamo nella torre- concluse sorridendo –E voi?-
-Ah io non ne ho idea, devi chiedere a Zatanna. Io non sono molto pratico di vita sociale. E non è che mi siano rimasti molti amici… a proposito, ora che ci penso, Zee, lo invitiamo Zachary?- chiese ironico
-Neanche per idea, Constantine, meno vedo quel rompipalle e meglio è. Già è una tortura assistere agli spettacoli di quel buffone, per non parlare di quando ogni Natale sono costretta a sopportare lui e quella stronza di sua madre-
-E allora chi facciamo venire?-
-Non lo so… non mi viene in mente nessuno… Swamp Thing? Boston? Lo straniero fantasma?-
-Eh, certo, allora chiamiamo anche lo Spettro, l’Incantatrice e Shade. Già è stata una tortura sopportare quei bastardi nella Justice League Dark, non farmici pensare, che idea del cazzo. Proposta da chi, poi? Madame Xanadu! Evidentemente si era rotta il cazzo di giocare con le sue maledette carte da sola e ha pensato di coinvolgerci- sbraitò, passandosi una mano tra i capelli e appoggiando duramente la schiena contro lo schienale del rosso divano
-E dai, John! Non iniziare! Non era male come idea, soprattutto dopo il fallimento delle sentinelle della magia, e Raven può confermare. Alla fine siamo riusciti nel nostro intento, no? Sconfiggere June e proteggere la casa del mistero e i libri della magia. Comunque, Dick, se inviti i ragazzi della Young Justice, non può che farmi piacere rivederli- disse guardando in alto, incrociando il suo sguardo con quello del ragazzo meraviglia, celato dietro la sua immancabile maschera

Nightwing sorrise annuendo. Era incredibile come Constantine e Zatanna avessero iniziato a discutere animatamente, quasi ignorando di essere in pubblico. Guardava sempre con occhio tenero i comportamenti delle altre coppie, immedesimandovisi.
-Ora scusatemi, ma devo togliermi il costume- disse, uscendo dalla stanza

-Zatanna- disse con tono mogio Starfire, prendendo posto sul divano accanto alla maga –sono preoccupata. Cosa succederà se Barbara Gordon vedrà con i suoi occhi cosa c’è tra me e Dick?-
-Ma Kory, non devi preoccuparti! Cosa vuoi che abbia pensato quando io e Dick stavamo insieme? Di quel famoso capodanno 2013? Barbara è una bravissima ragazza, sono sicura che saprà capire e accettare tutto, come ho fatto io stessa! Non devi assolutamente porti il problema di ciò che gli altri possano pensare di te, in qualunque situazione. Beh, non in qualunque situazione. Cosa penserà la gente che verrà stasera se tu li accoglierai vestita così? Nonostante adori il tuo costume, ad essere onesta, non credo sia l’abito più adatto per una festa. Dai, andiamo a fare un giro in città, dovrà pur esserci un qualche negozio di abbigliamento, no?-  disse Zatanna, alzandosi e prendendo per mano l’aliena
-Aspetta, non mi lascerai mica da solo?- chiese, con finta preoccupazione, Constantine
-Meriteresti di stare da solo anche stasera, dato che ti presenterai ancora una volta con camicia, cravatta e trench… almeno potresti impegnarti ad apparire un po’ meno sciatto, no?-

Dopo che le ragazze uscirono dalla stanza, Constantine sorrise. Non era una risata, era un vero e proprio sorriso, un’autentica rarità sul volto dell’inglese. Non gli capitava spesso, ma era rilassato, come non mai. Le sigarette non distendevano il biondo mago, erano semplicemente un modo che egli usava per affrontare le vita in maniera più diretta, a differenza di altri. Doveva essere l’aver fatto buon uso del suo dono ad avergli causato tale effetto. Per la prima volta dopo l’incidente di Newcastle. Dopo 23 anni.

Decise di andare a sincerarsi delle condizioni di Raven, giusto per scrupolo personale. Incredibilmente, o forse no, facendo capolino nella sua stanza, la trovò in atteggiamenti intimi con Beast Boy. Constantine sollevò un sopracciglio e si allontanò, senza che i due ragazzi si accorgessero della sua presenza. Dopodiché, passando davanti la stanza di Nightwing, lo sentì parlare al telefono, e senza neanche ipotizzare che dall’altro capo del ricevitore potesse non esserci una ragazza di Gotham dai capelli rossi, ritornò nella Main-Ops Room. Estrasse dal frigo una delle birre di Nightwing che Zatanna aveva teletrasportato nella torre, la aprì, si sedette sul divano e accese la televisione, sintonizzandosi sul canale che trasmetteva la partita del Chelsea, la sua squadra del cuore.

-Constantine! svegliati, tra poco saranno tutti qui!-
-Cristo, Beast Boy, ma quanto cazzo ho dormito?- chiese assonnato il mago
-Molto, almeno due ore-
-Per caso hai visto o sentito quanto è finita la partita?- chiese ancora, stropicciandosi gli occhi
-Se ho sentito bene le parole dei telecronisti, i “Blues”, o come si chiamano, hanno vinto quattro a zero-
-Grande! Sapevo che li avremmo distrutti, quelli del Brighton-
-Oh merda, suonano già alla porta? Ti dispiacerebbe andare ad aprire, mentre io sistemo le ultime cose?- disse il verde, indicando il grande tavolo dell’open space, che durante il sonno di Constantine era stato imbandito
-No, ma come devo fare?-
-Scendi al piano terra, poi tutto i corridoio di destra appena esci dall’ascensore. Alla sinistra della porta c’è una telecamera, vedi chi è e premi il tasto verde per aprire. Facile, no?-
Constantine, ancora assonnato, annuì lisciandosi la corta barba, nell’ulteriore tentativo di ridestarsi

-Gar! Da quanto tempo!-
-Garth! Ciao, ragazzi!- salutò calorosamente Beast Boy, stringendo la mano all’ex Aqualad -Siete i primi, non è ancora arrivato nessuno. Ma, a proposito… Bumblebee?-
-E’ rimasta giù alla porta, ha detto che Donna e Cassie sarebbero arrivate a momenti e voleva aspettarle- disse titubante l’inglese, leggermente a disagio
-A proposito, vi presento John Constantine, non so se già lo conoscevate- disse il mutaforma indicando il mago agli ospiti
-No, ma sono felice di conoscerlo. Piuttosto, Dick ha altro da fare invece di accogliere i suoi amici?-
-Io non direi proprio, Roy!- esclamò Dick Grayson sbucando alle spalle del ragazzo e levandogli a tradimento il cappellino, che lasciò esposta una folta capigliatura rossa –A proposito di capelli rossi, Roy, sai Wally che fine ha fatto?- aggiunse, restituendogli il maltolto
-Lo conosci meglio di me, starà facendo tardi come sempre- rispose, ponendosi il cappellino da baseball sul capo
-Aspetta a parlare, Robin Hood dei poveri!- esclamò Wally West, sbucando di corsa anch'egli alle spalle dell’arciere e sottraendogli nuovamente il berretto
-Wally!-esultò Grayson, dandogli il cinque e abbracciandolo
-Ciao ragazzi!- salutò Starfire, che entrò nella sala assieme a Zatanna
-Attenzione, attenzione! Chi abbiamo qui! La principessa di Tamaran in persona, quale onore!- proclamò spocchiosamente Arsenal
-Calma, Roy, ricordati che hai Liam a casa- scherzò Dick prendendo per mano Koriand’r
-Tranquillo, Grayson, la persona che mi interessa non è ancora arrivata- disse, dando una leggera gomitata al moro, che sgranò gli occhi –E non ha i capelli rossi- aggiunse sottovoce, tranquillizzando il ragazzo meraviglia

-Allora, John Constantine, giusto? Sei qui con Zatanna?- chiese Flash, porgendo la mano all’inglese, che la accolse, stringendola decisamente
-Già- rispose dando un’occhiata al tavolo della sala, su cui erano disposte birre, bibite, panini e salatini –Dovresti farmi un favore. Potresti comprare un paio di Johnnie Walker, una cassa di Tennent’s, uno Jagermeister e un gin tonic?- chiese, porgendo al velocista una banconota da cento dollari
-Certo, ma… perché spendere soldi? Non puoi usare semplicemente la magia?-
-Nah, andrebbe contro i miei principi e il mio stesso essere- rispose, estraendo dalla tasca interna del trench il pacchetto di Silk Cut. E prima ancora che potesse estrarne una sigaretta e accenderla, Wally West era già partito e tornato colmo di bottiglie, che dispose ordinatamente sul tavolo
-Ora sì che si ragiona- disse Constantine, accendendo la sigaretta e versandosi del whiskey in un bicchiere
-Qualcosa però non mi torna, Constantine- provocò Raven, che era giunta nel frattempo nella sala ed era stata accolta calorosissimamente da tutti –Ti sei acceso troppe sigarette, in questi due giorni, non è che per le bionde la tua etica magica non vale?-
-No, semplicemente ho comprato la stecca di Silk Cut al duty free di Gatwick quando siamo partiti- rispose, provocando l’ilarità della maga e del velocista
-Beh, sembra che il gruppo di Gotham sia arrivato- fece notare Wally West , indicando i nuovi arrivati che erano appena giunti nella sala e dirigendosi verso di loro
   
 
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