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Autore: paige95    30/12/2017    11 recensioni
Vi siete mai chiesti quale sia stata la prima parola della piccola Rose?
Bè, i coniugi Weasley sì...ed è subito sfida!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La sua prima parola

 
La piccola Rose aveva appena compiuto un anno. Dodici mesi ricchi di novità ed eccitanti esperienze, che avevano accompagnato i giovani neo-genitori in quell’insolita avventura.
 
Ma Ron ed Hermione non erano una coppia normale. Erano talmente diversi e altrettanto orgogliosi, che una sfida perenne correva tra di loro. Ogni pretesto era buono per dimostrare all’altro quanto fosse migliore del coniuge, e che fosse colpa di una arrogante “so-tutto-io” o di un rosso particolarmente incline a trasgredire le regole, poco importava.
 
Fatto sta che in casa Weasley la pace non regnava sovrana e poi perché mai avrebbe dovuto? L’amore non è bello se non è litigarello, quindi, avvalendosi di quella implicita filosofia, i due si ostinavano in quel rapporto che lasciava spazio ad ogni genere di interazione, ma non di certo di compromesso.
 
Testardi peggio dei muli, ostinati come pochi, vi pare possibile che avrebbero potuto trovare un accordo sulla prima parola della loro figlioletta e non fosse partita una guerra anche in quel contesto?
 
Ma come iniziò esattamente quella nuova sfida?
 
Quella fredda sera di inizio dicembre, Ron era rincasato come di consueto all’ora di cena con una fame allucinante, talmente grande che faticava persino a distinguere quello che realmente i suoi occhi proiettavano al cervello da quello che invece il cervello proiettava agli occhi.
 
Aprì la porta in fretta e furia e una nuova allucinazione si palesò davanti a lui, o almeno così gli parve.
 
 Rosie? Sei tu? Perché stai sulla soglia? 
 
La bambina non era un miraggio era davvero davanti all’ingresso e fissava il padre in tutto il suo precario equilibrio. Ron rimase un momento a contraccambiare in silenzio quello sguardo, prima di porgerle un affettuoso buffetto sulla testa per salutarla. Peccato che con quel gesto le fece definitivamente perdere la stabilità, provocandole una bella sederata e ovviamente automatiche lacrime sulle guance paffute.
 
 Oh, no! Piccola, non volevo, scusa! 
 
Il ragazzo mortificato la prese senza esitare in braccio, cercando di rimediare, dondolandola e facendola ondeggiare a destra e sinistra per placare quel pianto sconsolato.
 
Quel trambusto attirò l’attenzione di Hermione, che subito si precipitò sul luogo del misfatto, casualmente con una padella fra le mani.
 
 Che hai combinato stavolta? 
 
 Niente. È-è caduta. E comunque ciao anche a te 
 
 E come avrebbe fatto a cadere? Si può sapere? 
 
Si avvicinò al marito e alla figlia con diffidenza e con quell’arnese  ancora stretto tra le mani, da cui Ron non riusciva proprio a togliere gli occhi.
 
 Hermione, sta in piedi a malapena. Basta un soffio di vento e vola per terra 
 
 Qui non c’è vento ed è di tua figlia che stai parlando non di un oggetto 
 
La ragazza, che era diventata molto più suscettibile con la maternità - per grande sfortuna di Ron -, non si faceva sfuggire la più piccola sfumatura di linguaggio.
 
Deglutì, tentando disperatamente di discolparsi, dato che si vedeva già la padella tirata in testa e un conseguente grande bernoccolo.
 
Contro ogni aspettativa porse a lui quello strumento da cucina e prese delicatamente in braccio la sua bambina, impiegando un tono decisamente più dolce. Il solo spostamento della padella lo fece saltare un metro da terra, ma non appena capite le intenzioni della moglie si rilassò.
 
 Vieni dalla mamma, amore 
 
Guarda caso Rose smise subito di piangere e un sorrisetto soddisfatto si delineò sul volto della ragazza, che ovviamente a lui non sfuggì.
 
 Giochi sporco! Chiaro, è sempre con te, non sono mai a casa 
 
 Problemi tuoi, Ronald 
 
E così detto gli voltò le spalle e prese nuovamente la via della cucina. Ron la seguì, dato che la fame, nonostante la disavventura, non si era per nulla placata, anzi, se possibile, era ancora più accentuata.
 
 Cos’hai preparato di buono? 
 
Si avvicinò temerario ai fornelli, sperando di poter scoprire da dove provenisse quell’appetitosa fragranza, ma lui non aveva assolutamente intenzione di assaggiare nulla prima del tempo. Peccato che sua moglie non ebbe la medesima impressione, visto che coprì la pentola con uno scatto a pochi centimetri dal suo naso e lo invitò gentilmente, prendendolo per un braccio, ad allontanarsi.
 
 Fuori dai piedi, Ron. Mangerai quando sarà pronto 
 
Si voltò verso la figlia e le fece un’espressione sconsolata. Per tutta risposta la bambina si mise a ridere e a battere le manine davanti a quel battibecco.
 
 Grazie, Rosie. Ti voglio bene anch’io 
 
Il ragazzo non sapeva come occupare il tempo e tenere impegnata la mente nell’attesa di riempire lo stomaco, così si avvicinò alla figlia, si sedette di fronte al seggiolone, dove Hermione l'aveva fatta accomodare, e diventò pensieroso.
 
 Hermione, ma quand’è che inizia a parlare? 
 
 Suppongo quando ne avrà voglia. Ha appena compiuto un anno, non è in ritardo 
 
Ron sorrise alla bambina e cercò di spronarla a pronunciare la sua prima parola.
 
 Rosie, prova a dire papà 
 
Scandì l’ultima parola con la speranza che la figlia lo avrebbe subito imitato. Lei per tutta risposta lo guardò perplessa, prima di allungare una manina e posarla sul naso del padre.
 
 Sì, sono io il tuo papà, ma prova a dirlo 
 
La bambina riprese a ridere e a battere le manine, provocando una incontenibile risata anche in Hermione.
 
 Che hai da ridere? 
 
Era sconsolato e la fame non lo aiutava a migliorare l’umore di fronte al rifiuto della figlia.  
 
 Tesoro, è normale, non ti vede mai ed è più logico che la sua prima parola sia mamma 
 
La ragazza proferì scontata quelle parole e riprese con altrettanta disinvoltura a cucinare.
 
 Ma cosa vuol dire che non mi vede mai?! Sono pur sempre suo padre 
 
 Passa più tempo con tua figlia e potresti - e sottolineo potresti - avere qualche possibilità in più 
 
La ragazza si avvicinò ai due con in mano il piatto con la minestrina per la bambina. Fece per prendere una sedia, ma il marito la bloccò risoluto, allungando le braccia verso di lei per incoraggiarla.
 
 Dà qua, ci penso io 
 
 Come?? Vuoi dare da mangiare a nostra figlia? 
 
 Che c’è di strano? 
 
 C’è che da quando è nata non l’hai imboccata una sola volta 
 
 Hermione, hai smesso di darle il latte l’altro giorno, o sbaglio? 
 
La moglie lo guardò diffidente e con titubanza gli porse il piatto, ma non ritornò alle sue faccende prima di avergli dato qualche dolce raccomandazione.
 
 Ronald, guai a te se si strozza o si sporca. Sono stata chiara? 
 
 Saprò dare da mangiare a mia figlia, o no? 
 
 Ma se non sai mangiare nemmeno tu senza sporcarti 
 
La ragazza distolse lo sguardo dai due e Ron fece un’espressione scocciata verso la bambina, provocandole nuove risate. A quanto pareva le liti dei suoi genitori la divertivano particolarmente. 
 
 Sai, Rosie, la mamma certe volte è proprio antipatica 
 
 Ti sento, Ron. Sono un metro da voi 
 
Il marito la ignorò e si concentrò sul suo compito. Affondò il cucchiaio nel brodo bollente e fece per portarlo alla bocca della bambina. Una fulminea e fugace voce alle spalle di lui lo bloccò.
 
 Soffia, Ronald, altrimenti la ustioni 
 
 Lo sapevo 
 
No, non lo aveva nemmeno per l’anticamera del cervello, ma non lo avrebbe mai ammesso. Accolse ben volentieri quel suggerimento e subito dopo portò il cucchiaio alla bocca della piccola, che non sembrava nemmeno lontanamente intenzionata ad assecondare le intenzioni del padre.
 
 Dai, tesoro, mangia è buono 
 
Toccò leggermente le labbra della bambina con la punta del cucchiaio per spronarla ad allargare la bocca, ma la situazione non cambiò.
 
 Ho talmente tanta fame che lo mangerei io. Vuoi davvero, Rosie, che me lo mangi io? 
 
Fece per portarselo alla bocca per spaventare la bambina, ma lei non fece nemmeno una piega. Era parecchio sconsolato.
 
Una nuova risata riempì la stanza.
 
 Hermione, non mi sei di aiuto 
 
 Prova con l’aereoplanino 
 
 Con cosa?? 
 
Alzò gli occhi al cielo per la poca perspicacia di lui. Si avvicinò nuovamente a loro, gli prese il cucchiaio dalle mani ed iniziò a far volare la posata in direzione della piccola con un grande sorriso stampato sulle labbra. Subito Rose trangugiò tutto quello che c’era nel cucchiaio battendo le manine.
 
 Che magia è mai questa?! 
 
 Nessuna magia, mio caro. È un trucco babbano 
 
Gli diede soddisfatta una pacca sulla spalla e gli riporse il cucchiaio, lasciandolo perplesso.
 
 Ron, vedi di darti una mossa con quella minestrina, altrimenti si raffredda  
 
‘Prima è calda, poi è fredda. Quanta pazienza!’
 
 Sì, amore 
 
Non ci voleva poi molto, doveva solo imitare quello che aveva fatto pocanzi la moglie, non era così complesso dopotutto.
 
Prese un’altra cucchiaiata e cercò di ripetere gli stessi movimenti con risolutezza. Peccato che l’intraprendenza non giovò alla riuscita dei suoi propositi, perché, prima di raggiungere la bocca della bambina, la posata si rovesciò proprio addosso alla figlia, che ovviamente capì ben poco del pasticcio che il padre aveva commesso, visto che si mise nuovamente a ridere.
 
‘Oh no, che guaio! Ora mi uccide sul serio’
 
Le risate attirano ovviamente l’attenzione della ragazza.
 
 Tesoro, che è successo? 
 
 N-niente 
 
Si guardò intorno nel completo panico alla disperata ricerca di qualcosa, ma non c’era nulla, così optò per il bavaglino della figlia. Lo tolse dal collo della bambina e cercò di rimediare al danno. Si bloccò quando una familiare ombra si frappose tra lui e la luce del lampadario. Alzò lentamente lo sguardo su di lei, aveva seriamente paura dell’espressione che i suoi occhi avrebbero presto incrociato.
 
 Ma si può sapere che diamine stai combinando?! 
 
Ron deglutì rumorosamente.
 
 U-un pochino di brodo si è rovesciato 
 
Lo fulminò.
 
 Un pochino?? Le hai fatto il bagno!  gli strappò il bavaglio dalle mani  Questo ti sembra il modo di pulirla??  alzò gli occhi al cielo  Poi non meravigliarti se la sua prima parola non sarà papà
 
Hermione tolse la figlia dal seggiolone con l’intenzione di andare a cambiarla.
 
 Se invece di andare alle partite di Quidditch nel fine settimana fossi stato con tua figlia, molto probabilmente a quest’ora la imboccheresti senza troppi problemi 
 
La seguiva su per le scale intenzionato a far valere le sue ragioni.
 
 Ma se vado solo una volta al mese! 
 
La ragazza si bloccò all’improvviso udendo quelle decise parole, che alle sue orecchie stridevano parecchio. Gli lanciò un’occhiata profondamente contrariata, prima di riprendere il suo cammino.
 
 E va bene, due. Ma non di più 
 
 E il resto della settimana lavori 
 
Entrarono nella stanza della bambina, Hermione l’adagiò delicatamente sul letto e si apprestò a cambiarle i vestiti bagnati.
 
Ron aveva seguito gli spostamenti della moglie, accomodandosi contro lo stipite della porta.
 
 Cosa dovrei fare?! Non lavorare? 
 
Lei lo fulminò nuovamente. Lasciò cadere il discorso, tanto non c’era verso di vincere con lei. Si avvicinò a Rose e le fece un grande sorriso.
 
 Mi raccomando, ora vedi anche di farla cadere dal letto 
 
 Ignoriamo la mamma, Rosie 
 
Un proposito che rivolse più a sé che alla figlia.
 
 Dai, piccola, rendimi felice, prova a dire papà 
 
In quel momento Hermione ritornò accanto al letto con i vestiti puliti tra le mani e gli fece cenno di scostarsi.
 
 Visto che ti senti tanto sicura di te, tesoro, perché non provi tu a farle dire mamma 
 
 La dirà quando si sentirà pronta. Io non la assillo
 
Lanciò un’occhiata suggestiva al ragazzo prima di continuare a cambiarla. Ron ammise a se stesso che probabilmente ci avrebbe impiegato il doppio del tempo in quell’impresa, motivo per cui non si offrì nemmeno. Non era nemmeno così certo che glielo avrebbe concesso, dopo il disastro che aveva combinato.
 
Non appena Hermione ebbe finito, il campanello suonò. Si guardarono perplessi per un istante e si avviarono giù per le scale.
 
La ragazza aprì la porta sorpresa.
 
 Harry! Che ci fai qui a quest’ora? 
 
Il cognato ignorò quella domanda e si concentrò subito sulla nipotina, che nel frattempo aveva iniziato a scalciare e a…
 
 Zio! 
 
…chiamarlo, pronunciando la sua prima parola.
 
Harry la strappò dalle braccia di Hermione, sotto lo sguardo scioccato di entrambi i coniugi.
 
 Ciao, piccolina, come sei cresciuta 
 
Dopo aver salutato affettuosamente Rose, porse a Ron la bacchetta, ma lui era talmente rimasto sconvolto che non ebbe nemmeno la prontezza di prenderla.
 
 Ron, l’hai dimenticata al Ministero oggi 
 
Hermione si voltò verso di lui e lo richiamò con un sussurro per farlo tornare con i piedi per terra, ovviamente rimproverandolo per quella grave dimenticanza.
 
 Ronald 
 
 Eh? 
 
 Non dimentichi la testa perché l’hai attaccata al collo, vero? 
 
Il ragazzo prese la bacchetta.
 
 Grazie, Harry 
 
 Figurati. Ok, torno a casa, altrimenti Ginny mi dà per disperso 
 
Mise a terra la bambina, stando attendo che mantenesse l’equilibrio e si smaterializzò, salutando i due con un sorriso.
 
Hermione afferrò la figlia per la mano e richiuse la porta palesemente delusa, ma Ron anticipò le sue considerazioni su ciò che era appena accaduto.
 
 Ma come è potuto succedere? 
 
 Indovina, Ronald, fai viaggiare l’immaginazione. Credi che le mie accuse siano infondate? Non sei mai a casa ed Harry la vede più di te e, consentimi, sa anche come gestirla 
 
 Hermione, fai poco l’impertinente, perché ti vorrei far notare che la prima parola di nostra figlia non è stata nemmeno mamma 
 
E per la prima volta riuscì seriamente a zittirla. Lo fulminò per l’ennesima volta in quella sera, ma lui la ignorò nuovamente e cercò di consolarsi serio.

Ma dopotutto, se ci pensi, zio è più facile da imparare rispetto a mamma o papà. E poi, Harry ha sicuramente più esperienza di noi, James è più grande di Rose 

Hermione si intenerì davanti ai tentativi del marito per provare a rincuorarsi, tanto che il suo volto si sciolse in un sorriso che, dopo un attimo di perplessità, contagiò anche lui.
 
La ragazza si avvicinò a Ron e gli stampò un dolce bacio sulla guancia.
 
 Bentornato, tesoro 

 
 

Spazio dell’autrice
 
Ciao a tutti!!
 
Non so nemmeno io come sia nata questa OS, ma avevo voglia di scrivere qualcosa di più leggero e così, niente, mi è venuta fuori questa FF semplice semplice 😊
 
Spero vi abbia fatto sorridere almeno un pochino 😉
 
Buon anno a tutti!! 😊
 
Baci
-Vale
   
 
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