Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: quizasvivamosefp    03/01/2018    1 recensioni
"“Aspetta un attimo” si fermò di botto Kurt, afferrando un braccio di Blaine per fermarlo e lo guardò dubbioso, “ Hai un fratello?”
“Si…” Blaine desiderò che non questo non fosse venuto fuori così, ma Kurt lo avrebbe comunque scoperto tra pochi minuti.
Blaine aveva sperato che menzionarlo casualmente pochi secondi prima, fosse sufficiente.
Non sapeva chi stesse cercando di ingannare....... "
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'With a cherry on top'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Aspetta un attimo”  si fermò di botto Kurt, afferrando un braccio di Blaine per fermarlo e lo guardò dubbioso, “ Hai un fratello?”

“Si…” Blaine desiderò che non questo non fosse venuto fuori così, ma Kurt lo avrebbe comunque scoperto tra pochi minuti.

Blaine aveva sperato che menzionarlo casualmente pochi secondi prima, fosse sufficiente.

Non sapeva chi stesse cercando di ingannare.

Continuarono a percorrere la strada che li avrebbe portati a casa di Blaine, ed ogni passo portava una nuova ondata di ansia.

Blaine stava per presentare Kurt alla sua famiglia, qualcosa che aveva, strategicamente, evitato per un pò a causa del nervosismo ma quando aveva scoperto che suo fratello maggiore era in città per la settimana , aveva cominciato a provare una paura inspiegabile.

“Fammi capire…stiamo insieme da quasi un anno ormai e non hai mai menzionato tuo fratello… che è in un certo senso una persona famosa. 

C’è una ragione per cui non mi hai mai parlato della sua esistenza?” insistette Kurt.

Blaine infilò le mani in tasca e scrollò le spalle.

“Beh… non proprio… immagino che il momento giusto non sia mai arrivato”. 

Quando arrivarono a casa, Blaine prese la chiave dalla tasca e la mise nella serratura… ma, prima ancora che potesse girarla, la porta si spalancò ed un uomo alto, particolarmente affascinante lo afferrò per abbracciarlo, poggiando il mento sulla testa di Blaine mentre lo stringeva tra le braccia facendolo ondeggiare.

Alla fine l’uomo lo lasciò e Blaine, chiaramente irritato, si sistemò e raddrizzò il suo vestito.

“Hey Cooper” disse Blaine, alzando alla fine lo sguardo.

“È così bello vederti, Blaine! Entrate”.

Il suo entusiasmo era nauseante.

Li accolse in casa con un gesto della mano, chiudendo poi la porta dietro di loro.

Una volta all’interno, gli occhi di Cooper si spostarono su Kurt, e Cooper arricciò le labbra in un ghigno.

“Così... mi presenti al tuo bellissimo amico?”

“Il mio ragazzo” lo corresse Blaine.

“Lo so… stavo solo prendendoti in giro” disse Cooper , arruffandogli i capelli.

Kurt fece una smorfia quando alcuni ricci di Blaine si liberarono dal gel.

Cooper si voltò verso Kurt e gli sorrise intensamente, un sorriso che a Kurt sembrò finto come quello della bambola di Ken.

“Kurt Hummel” disse Kurt, allungando la mano che però Cooper non afferrò.

Invece, con grande sorpresa e disagio per Kurt, Cooper lo abbracciò, così che Kurt si ritrovò con la guancia ed il naso contro il petto ampio, muscoloso ed incredibilmente profumato dell’uomo.


“Namaste, Kurt… non è necessario essere così formali” disse Cooper, alla fine, lasciandolo andare; Kurt si sentì leggermente stordito ed instabile, “ sei uno di famiglia ormai”

“Possiamo andare a cercare mamma e papà ora o almeno sederci?” chiese Blaine.

Erano rimasti ammassati all’ingresso e non avevano fatto nemmeno tre passi oltre la porta.

“Certo... da questa parte” disse Cooper, con un altro gesto, “ mamma è corsa al supermercato a fare la spesa per la cena , e papà è ancora in ufficio” spiegò mentre entravano in salotto.

“Mettetevi comodi” aggiunse come se fosse lui quello che aveva vissuto li invece di Blaine per gli ultimi venti o più anni.

Una volta che si sedettero sul divano, Cooper si sistemò n una delle poltrone di fronte a loro, Kurt si agitò prima di incrociare le gambe e di poggiare la mani in grembo.

“Allora Kurt… cosa fai?” chiese Cooper rompendo l’imbarazzante silenzio.

“Kurt è un attore” rispose per lui Blaine, “ si è appena laureato alla Nyada” .

Poi si preparò sapendo perfettamente a cosa questa parole avrebbero portato.

“Un attore! Mio fratello, dopotutto, ha ottimi gusti… Blainey qui… ti ha detto che anche io sono un attore?  Ho partecipato a molti progetti a LA… dove vivo. Sono stato perfino sulla Hollywood Walk of Fame” disse Cooper.

Kurt sollevò un sopracciglio, incredulo.

“Davvero?” 

“Mascherato… come pubblicità deambulante” chiarì Blaine.

“Il lavoro è lavoro, fratellino. Ho bisogno di fare qualche progetto secondario mentre mi preparo per l’audizione più importante. Devo allenare le mie capacità recitative, ed ogni ruolo è un’opportunità per fare pratica e ricerca.

Sai com’è Kurt, vero?”

Poi il suo volto si illuminò come se avesse appena avuto un’idea.

“ Hey amico… potrei assolutamente darti qualche consiglio!”

Mise su il suo sorriso più affascinante e Kurt annuì solo per non fargli lasciare il suo volto.

Kurt era completamente affascinato.

Come erano anche solo possibili quel mento e quella mascella… e come si potevano avere denti così dritti e bianchi?

Ci doveva essere qualcosa nell’acqua, l’acqua dell’impeccabile patrimonio genetico degli Anderson.

“Quindi… schizzo… ti piace New York? LA è molto più fredda e poco allettante fratellino?” chiese Cooper, “ mamma mi ha detto che hai abbandonato il college per seguire il tuo sogno impossibile di diventare un fotografo professionale.”

Blaine ruotò gli occhi e si morse la lingua, il fumo quasi usciva dalle sue narici per l’agitazione.

“Dubito che sia questo quello che ti ha detto mamma, ed io non ho abbandonato il college… mi sono trasferito… ma comunque” continuò Blaine cercando di mantenere la calma ed essere una persona migliore, “ Il posto è ottimo ed ho già scoperto che ci sono molti stage per i fotografi”.

Kurt rimase li seduto a sorridere come uno stupido, ascoltando i due fratelli parlare e recuperare il tempo perduto, la testa e gli occhi che si spostavano da una parte all’altra come se stesse guardando una partita di tennis particolarmente coinvolgente.

Le parole non avevano il minimo senso per lui, troppo distratto dalla vista, che era fenomenale da qualsiasi parte guardasse.

Kurt non vedeva l’ora di incontrare le due persone che avevano creato queste due magnifiche creature.

Doveva congratularsi con loro insieme ad un gran numero di grazie.

Cooper si fermò all’improvviso e si voltò verso Kurt, tirandolo fuori dal suo sogno ad occhi aperti.

Kurt si rimise di scatto dritto, sentendosi come se fosse stato appena beccato.

“Le mie scuse Kurt… non volevo lasciarti fuori dalla discussione.”

“Oh… no… no non preoccuparti… va bene anche solo ascoltarvi… voi due andate avanti”  lo rassicurò con un sorriso.



Tornarono a casa di Kurt e, mentre si preparavano per andare a letto, Kurt decise di parlare con Blaine piuttosto sconfortato.

Il suo cattivo umore era stato come una nuvola nera che diventava sempre più grande e minacciosa per tutto il tempo che avevano passato a casa dei genitori di Blaine, così Kurt aveva avuto l’idea di passare la notte da suo padre, sperando di poter dare a Blaine la possibilità di respirare e di scuotersi di dosso qualsiasi cosa lo stesse affliggendo.

Kurt incrociò le braccia, appoggiandosi allo stipite della porta.

“Allora…? Perché sei così triste? Secondo me la cena è andata bene… I tuoi genitori sembrano persone piacevoli… o almeno non penso che verrebbero a cercarmi con torce e forconi per averti portato via da loro… “ scherzo.

Blaine si sciacquò la bocca e poi sputò il dentifricio nel lavandino.

“Mi dispiace” afferrò un asciugamano per asciugarsi la bocca.

“Non è per la cena e nemmeno per i miei genitori… è Coop.

È sempre così… spocchioso.

È come se , solo perché è più grande, pensasse che sia suo dovere umiliarmi ad ogni occasione e ricordarmi del suo successo” disse Blaine, facendo con le mani il segno delle virgolette.

Abbassò la testa e la scosse piano.

“È ovvio che c’è molta tensione tra voi due” disse Kurt.

“Giusto un po’” sbuffò Blaine, “ so che tutto quello che dice non è la verità… la maggior parte, in realtà… ma non posso fare a meno di sentirmi un fallito e così poi inizio a farmi milioni di domande su tutte le mie decisioni e a paragonarmi a lui”.

Kurt fece scivolare le braccia attorno a Blaine , da dietro, incrociando le mani sul suo ventre.

Poggiò il mento sulla sua spalla, guardandolo attraverso lo specchio del bagno.

“Non farlo… non permettergli di abbatterti… è tuo fratello e potrebbe avere un modo terribile di mostrartelo… ma penso che le sue intenzioni siano buone”.

Fece scivolare una mano sui fianchi di Blaine , accarezzando con la punta delle dita la zona proprio sopra la cintura e poi lo tirò più vicino a se.

“Può avere un bel viso… ma tu sei molto più di questo…

Tu, amore mio, sei lo straordinario Blaine Anderson, sei l’uomo più gentile, talentuoso ed interessante che io conosca, e la sua opinione non conta nulla”  Kurt baciò il collo di Blaine, inviandogli un piacevole e sensuale formicolio per tutto il corpo.

Blaine si voltò tra le sue braccia, erano quasi naso a naso ora.

Fece scorrere le mani giù per il petto di Kurt, fermandosi su uno dei suoi punti preferiti , proprio sopra i suoi fianchi, poi avvolse le dita attorno alla vita snella di Kurt.

“Hai ragione” disse Blaine dolcemente.

“Ho sempre ragione”  scherzò Kurt, premendo un dito contro il petto di Blaine, che sorrise ruotando gli occhi.

“Tutto quello che è veramente importante è che sono felice e sto facendo quello che amo…” disse Blaine.

Si sporse per dare un leggero bacio sulle labbra di Kurt.

“ …e lo sono…sono felice”.

Il silenzio rimase sospeso nell’aria, riempiendo lo spazio limitato e carico tra di loro, mentre si fissavano l’un l’altro.

Kurt sapeva di aver già detto tutto anche senza la necessità delle parole, che quello che provava per Blaine era emanato da tutto il suo corpo, era evidente dal modo in cui lo baciava, lo stringeva e lo guardava; dal modo in cui era sempre li per lui a braccia ed orecchie aperte o come spalla su cui piangere, che sarebbe stato sempre li per supportarlo e capirlo.

Ma in quel momento, Kurt sentì le parole ribollire dentro di lui, volendo disperatamente uscire…

“Ti amo”

Ed intendeva ogni parola, lettera e sillaba con ogni fibra del suo essere.

“Ti amo anche io” rispose Blaine, senza mettersi in discussione nemmeno per un secondo.

Prese un profondo respiro mentre faceva scivolare lentamente la mano dalla vita di Kurt verso le sue cosce.

“Ora… andiamo a letto… perché c’è qualcos’altro che amo e che dovremo assolutamente fare”.

Blaine afferrò , attraverso la stoffa del pigiama, il culo di Kurt che sobbalzò e strillò, ridacchiando mentre si allontanava da Blaine.

Uscirono dal bagno e corse attraverso il corridoio, fermandosi di colpo davanti alla vecchia camera di Kurt.

Kurt afferrò la canottiera di Blaine, tirandolo in camera,  poi chiuse la porta rapidamente facendo scattare la serratura con un click.



Ed eccoci alla 7 parte di "With a cherry on top"... buona lettura
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: quizasvivamosefp