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Autore: StormyPhoenix    04/01/2018    1 recensioni
Finalmente, per la giUoia (?) di Kim_Sunshine e Soul_Shine, per via di un fortuito ritrovamento di alcuni miei reperti paleolitici, inizierò anche io a mostrare al mondo gli scritti prodotti fin da tenera età (orrore e raccapriccio!) un po' per masochismo, un po' per riderci su, forse anche per nutrire la mia autostima pensando che quei tempi sono finalmente lontani (suppongo)... seguitemi nel viaggio della crescita di una piccola scrittrice e bestia disagiata!
Genere: Comico, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ah no, aspettate, c'è un capitolo in più, quindi credo che l'aggiornamento sarà triplo... contenti, vero?, così potete beffarvi di una giovane me scrittrice intraprendente e disagiata ancora per un po' xD godetevi la comparsa di un'altra lingua!





Come sapete, le forze del male cercano sempre di sconfiggere quelle del bene. Laura e Bunny pensavano che, prima o poi, avrebbero dovuto sconfiggere una volta per tutte il male. Di questo ne parliamo in questo fatto, accaduto durante il loro soggiorno in America. Successe tutto in quella notte. Mentre dormivano tranquillamente nel loro letto matrimoniale, vennero ridestate da una debole luminosità che illuminava la tenebrosa atmosfera della stanza, senza una piccola luce che illuminasse quel fosco silenzio e quel cupo buio, che regnavano in quella stanza, in un piccolo hotel a due stelle (poco caro, non vi pare?). Fuori l’atmosfera era inquietante e pochissimi andavano a passeggio, anche perché fa un po’ terrore camminare, in luoghi deserti, senza un’anima viva che camminasse in quelle strade. Quella sera l’atmosfera non contribuiva a migliorare l’umore e a far passare la fifa che avevano del buio molti bambini. Quella nottata (erano circa le ore 02.51) la metropoli di Eureka non aveva notizia che le due eroine avrebbero difeso la metropoli da un incubo vivente, per la precisione un fantasma, dal viso normale dei fantasmi, ma pallido e raccapricciante, con un’insolita catena che creava un po’ di fragore, ma per fortuna inaudibile, altrimenti sarebbero saltate dalla fifa e sarebbe successo il patatrac. In pratica, Eureka, quel crepuscolo, fu come sotto il potere degli influssi del male… Impugnava  una fiaccola scintillante, probabilmente per crearsi strada., ma era emissario di una persona temuta e cattiva, Satana!  
Le due ragazzine erano come agghiacciate al solo pensiero che nella stanza fosse presente un fantasma terrificante! Riuscivano a udire il verso che faceva, ma non era quello solito di un fantasma, ma era un gemito lancinante, ben percepibile, alla maniera di un gattino piagato. Le due stavano per cedere al gemito, sebbene fosse molto lacerante, ma si seppero controllare, perché sapevano che lo stava creando per commuoverle e spingerle a non farlo morire. Inoltre, temevano gli spettri, perché talvolta erano dotati di poteri da non sottovalutare, e, a volte nascondevano armi diaboliche, che ti stecchivano come una mosca, ma quello spettro le sottovalutava: erano preparate ad ogni evenienza, perfino ad arrestare la furia di un tornado di proporzioni gigantesche, da finire sul Libro dei Record. Si trasformarono senza fare alcun rumore e senza emettere scintille, pronte all’attacco… Ad un tratto, quando lo spettro meno se l’aspettava, saltarono fuori dalle lenzuola, con un salto della lunghezza di un metro, atterrando in piedi sul materasso, con un urlo a squarciagola che fece saltare le persone che dormivano e altre persone:
-Yeaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Laura gridò:
-Ehi, tu! Volevi prenderci di sorpresa? Ecco il premio, schifosissimo spettro!
Non fece in tempo a girarsi che ella gli sparò un disco di fuoco che lo spettro fermò con un’onda gelata che lo fece svanire. Allora entrò in azione la più temeraria, Bunny, che gridò anch’ella allo spettro:
-Non riuscirai a portare a compimento i tuoi piani di distruzione e di terrore!
Lo spettro, infastidito, lanciò un’onda di ghiaccio, sciolta da un’onda di fuoco, lanciata da Bunny. Quello spettro era micidiale! Gli attacchi non erano finiti, era diabolico il potere!!!
Con un’onda di vento caldo Laura sciolse lo spettro, che prima di morire, promise che si sarebbe vendicato. Si rimisero a dormire, tranquille. L’incubo era finito, il male aveva assaggiato un’altra bruciante sconfitta! Il mattino dopo, si vestirono, consegnarono le chiavi al custode e uscirono un po’. Sulla strada trovarono una giovinetta, feritasi con una caduta. Ne ebbero compassione e la soccorsero. La giovane, ringraziò e chiese alle due:
-Come vi chiamate?
-Io sono Laura e lei è Bunny. –rispose Laura.
-Io sono Marika. Sono stata inviata per insegnarvi altre tecniche di magia, ma, non sapendo i vostri nomi, mi sono persa. Ieri caddi, esausta, e non mi accorsi che mi ferii. Per fortuna mi avete soccorso e vi ho trovate. Quando vi avrò insegnato tutto quel che so, combatteremo in una guerra decisiva contro il male! Ora seguitemi. Ho una casa accogliente e lussuosa, una villa con giardino e piscina, essendo benestante.
Laura disse:
-Se aspettate tre minuti, diamo la mancia al proprietario dell’albergo e veniamo.
-Ok.
Diedero la mancia e si diressero dove avevano lasciato ad aspettare Marika. Ci vollero cinque minuti per raggiungerla, ma finalmente arrivarono. Le due rimasero senza parole:era bellissima, la casa!! Marika le fece entrare e videro che era grande;aveva perfino la piscina. Marika mostrò la casa alle due, stanza per stanza. Aveva anche la stanza per gli ospiti:l’avrebbe data alle due per dormire. Poi fece vedere loro il giardino. La piscina era enorme, lastricata con piastrelle azzurre, profonda 1,40 metri, con la scaletta per uscire e lo scivolo, alto e liscio, lastricato azzurro, per entrarci, e c’era perfino due cabine, una per cambiarsi e l’altra conteneva maschere, occhialini da piscina, tubi e pinne. Il giardino era grande e c’erano molti alberi, altrettanti fiori e qualche animale, uccellini, gatti, cani, merli e pappagalli coloratissimi. In un angolo c’erano due banchi, penne, fogli, gomme, matite e una lavagna, assieme a vari oggetti per fare esperimenti di magia. Ma, ad un tratto, il cielo si oscurò come la pece, seguito da un fulmine incredibile e, tre secondi dopo, un violento tuono. Laura si girò e vide una nuvola a forma di imbuto:segno che stava per formarsi un gigantesco tornado!! Marika gridò:
-Tutti nel rifugio anti-tornado!
-E la casa?-chiese Laura, impaurita.
-Se uniamo le forze, applicheremo uno scudo anti-tornado indistruttibile su tutta la casa!!
Si concentrarono in una frazione di secondo e, velocemente, alzarono le mani, formando una fiamma che si levò a velocità supersonica e si espanse a coprire tutta la casa. Non c’era un minuto da perdere! Ogni secondo era prezioso, il tornado era già bello e fatto! Marika mormorò:
-Protection tornado activated now!
Il tornado passò sulla casa, ma, andando là, si infranse contro lo scudo magico che lo distrusse e, nello stesso momento, azionò una corrente di vento forte che spazzò le nuvole dal cielo. Laura e Bunny rimasero a bocca aperta: non ci potevano credere, avevano salvato Eureka dal tornado! Laura mormorò a Marika, senza fiato per l’emozione:
-Accidenti, come hai fatto? I tornado sono inarrestabili!
-Una magia che vi insegnerò più avanti. Non ve la farò imparare subito perché è difficile e bisogna capire…
-Capisco. Ma poi prenderai parte, Marika, alla battaglia decisiva contro il male?
-Ma certo, sciocchina, pensavi che me la svignavo di fronte a un simile avversario?
-Accidenti che sangue freddo che hai! Io, solo a pensarci, alla cosiddetta “grande battaglia” mi viene la tremarella! -.
Marika poi disse alle tre:-Tranquille, il peggio è stato scongiurato! 






 
  
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