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Autore: quizasvivamosefp    10/01/2018    0 recensioni
Poi dopo essersi tolti anche i boxer, i vestiti sparsi sul pavimento o attaccati al letto, si persero completamente l’uno nell’altro, ridacchiando, baciandosi e leccando le gocce di gelato dalla pelle dell’altro.
Né Kurt né Blaine sentirono i passi nel corridoio, ma quando la porta si spalancò rivelando il fratello maggiore di Blaine , entrambi si bloccarono come cervi accecati dai fari.
“Hey Blaine…” Cooper si fermò, ma non si preoccupò di distogliere lo sguardo.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Cooper Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'With a cherry on top'
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La prima volta che accadde, Burt pensò di aver sentito qualcosa.

Sicuramente era solo un tubo che perdeva o il vento che soffiava tra gli alberi o addirittura un topo? 

Almeno, era quello che aveva sperato.

Si era svegliato nel cuore della notte e mezzo addormentato era uscito dalla sua stanza ed aveva attraversato il corridoio poco illuminato per dirigersi verso il bagno.

Burt si stava pentendo dei quella terza birra a cena ed avrebbe preferito una notte ininterrotta di sonno piuttosto che essere risvegliato dall’urgente bisogno fisiologico… ma, ahimé si era ritrovato costretto ad alzarsi per liberarsi … poi si bloccò… quando sentì un debole… piagnucolio.

Kurt stava piangendo?

Qualche ora prima, aveva sentito , per caso, Kurt battibeccare con Blaine , per qualcosa che Burt considerava sciocco, poi Blaine se n’era andato sbuffando , lasciando Kurt leggermente scosso.

Ma… era forse qualcosa di così serio che Kurt non riusciva a dormire e stava singhiozzando nel cuore della notte?

Scosse la testa , pensando di esserselo immaginato, ma mentre faceva un altro passo oltre la porta della stanza di Kurt, sentì un altro rumore, un suono profondo come un… lamento.

Burt girò la maniglia ed aprì piano la porta.

“Hey… stai bene figliolo… oh…”

“Merda … merda” sentì suo figlio imprecare mentre tentava di sollevare la coperta  per nascondere Blaine sotto di essa.

“Papà? Cosa ci fai in piedi?”

Dall’altra parte del letto, spuntò la testa di Blaine, che strisciò fuori dalle coperte, ma tenne lo sguardo fisso verso un angolo della stanza, all’improvviso molto interessato alla lampada di Kurt.

“Io… uh.. scusa.. stavo semplicemente andando in bagno .. e pensavo di aver sentito… vi lascio…” 

Burt era agitato, così uscì velocemente e chiuse la porta.

Strinse gli occhi per un momento, scosse la testa per allontanare la persistente immagine di quello che aveva appena visto e poi corse in bagno.


“Non posso credere che sia successo” disse Kurt per la milionesima volta quel giorno, “ che lui… cioè… è mio padre!”

“Calmati, Kurt” disse Blaine, poggiando una mano sulla sua schiena.

“Non posso calmarmi… sono a malapena riuscito a guardarlo in faccia durante la colazione, anche se sono sicuro che abbia cercato di fingere che non sia successo nulla, come se non fosse entrato in camera mentre la tua testa era tra le mie cosce.”

“Il suo è stato… un tempismo pessimo…”

“Parliamone” Kurt ruotò gli occhi, “ la prossima volta che veniamo in Ohio e litighiamo e poi vogliamo fare del sesso riparatore… facciamolo a casa tua…”

Blaine ridacchiò e scosse la testa piano.

“Va bene”

“Sono serio Blaine… quando siamo a casa tua, i tuoi genitori non ci disturbano mai e nemmeno si avvicinano alla tua stanza”

“Hai ragione… la prossima volta staremo da me” disse Blaine, afferrando la mano di Kurt, “ tutto quello che vuoi, amore”.

Poi la sollevò e baciò lievemente le nocche di Kurt , che ruotò gli occhi sospirando.

Kurt pensò che era sciocco quando Blaine metteva su quell’aria da Principe azzurro.

Ma ne amava ogni secondo.

E se farlo significava poter far avverare ogni desiderio di Kurt… allora andava bene.


Quel Venerdì a casa degli Anderson fu tranquillo.

Era la sera prima della festa, ed i genitori di Blaine erano già andati a dormire nella loro camera da letto che era dall’altra parte della casa.

Blaine era rannicchiato tra le braccia di Kurt, mezzi distesi sul letto di Blaine mentre sfogliavano una vecchia copia di Vogue.

Kurt si tirò su all’improvviso, chiudendo la rivista.

“Sai di cosa avrei veramente bisogno?”

“Cosa?”

“Un gelato… ne ho una voglia matta in questo momento”.

“Ce n’è un po’ nel freezer, ma è per la festa di domani” disse Blaine.

“Lo so… lo so… ma… e se ne prendiamo solo un pochino?” disse Kurt con un sorrisino malizioso, unendo la mani e sollevandole in un gesto supplichevole.

“Vuoi davvero aprire la confezione del gelato prima del tempo? Davvero non puoi aspettare?”

Kurt si morse il labbro e scosse la testa, gli occhi scintillati e luminosi.

“Va bene…non riesco a dirti di no, nemmeno se ci provassi.. soprattutto quando si tratta di gelato”.

Kurt gettò le braccia al collo di Blaine.

“Grazie!”

Blaine rise.

“Stai qui…” disse , scendendo dal letto, “ vado a prendere una ciotola e due cucchiaini per dividercelo”.

Kurt tirò su l’indice.

“Sarà necessario solo un cucchiaio”.

Blaine annuì e si diresse verso la cucina.

Quando Blaine tornò , come promesso, con la delizia gelata, Kurt si tirò di nuovo su, saltellando sul materasso mentre Blaine risaliva sul letto porgendogli il cucchiaio , e sollevando la ciotola tra loro per aiutarlo.

“Mmm… dio si…” disse Kurt dopo il primo boccone, “ sai che la strada per il mio cuore passa per il mio stomaco… soprattutto i dolci”.

Kurt ne prese un altro cucchiaio dalla ciotola ed lo sollevò per portarlo alla bocca.

“Hey… non è giusto”  disse Blaine imbronciandosi.

Kurt rise e poi portò il gelato verso la bocca di Blaine, che l’aprì permettendo a Kurt di imboccarlo.

“Davvero pensi che me lo sarei tenuto tutto per me?”

“No…” disse Blaine, “ forse”.

Kurt sbuffò, fingendosi offeso.

“Se è questa è la persona che pensi io sia , anche dopo un anno che stiamo insieme, allora forse non funziona tra noi.”

“Oh… sta zitto e baciami” disse Blaine,  riducendo la loro distanza, per baciare lievemente le labbra appiccicose di Kurt e poi si allontanò.

Blaine leccò le sue labbra e ci passo le dita sopra.

 “Penso che il gelato diventa ancora più buono insieme al tuo sapore” disse sottovoce, quasi facendo le fusa mentre guardava Kurt tra le nere e folti ciglia.

“Ma davvero?” disse Kurt, socchiudendo gli occhi giocosamente ed avvicinandosi a Blaine.

Mise in bocca un altro cucchiaio di gelato , lasciandone un po’ sulle labbra.

Blaine si sporse e lentamente ed intenzionalmente lo leccò via dalla bocca di Kurt,  la lingua si avventurò per un momento all’interno.

Kurt gemette lievemente e Blaine , dopo aver poggiato la ciotola sul comodino, spinse Kurt sul letto e  si stese quasi interamente su di lui.

“Questo suono è peccaminoso” disse Blaine all’orecchio di Kurt, per poi mordicchiare delicatamente il lobo.

“La tua lingua è peccaminosa” disse Kurt, lasciandosi scappare un altro gemito quando Blaine iniziò a far scivolare le labbra sul suo collo, fermandosi poi sulla clavicola per succhiare le pelle tesa.

“Fai attenzione a non lasciare segni evidenti” disse Kurt.

“Dovremo finire il gelato prima che si sciolga” disse Blaine, passando le dita tra i capelli di Kurt.

“Okay” rispose Kurt, rimanendo però sulla schiena con Blaine che lo teneva giù sul materasso, non avendo nessuna intenzione di muoversi per abbandonare quella posizione.

“Potrei mangiarlo su di te” disse Blaine, ruotando i fianchi contro Kurt.

“Ohh… kay” ansimò Kurt.

La mano di Blaine si spostò verso il basso e poi sotto la maglietta di Kurt.

Fece scorrere un dito sul capezzolo di Kurt, sentendolo indurire mentre Kurt si arcuava per il tocco, poi si mise a sedere e, stringendo le dita sull’orlo della maglia, la fece passare oltre la testa di Kurt, gettandola poi sul pavimento.

Prese di nuovo la ciotola ed il cucchiaio, si sedette a cavalcioni su Kurt, ed infilò il cucchiaio nel gelato per prenderne un po’; poi , sollevando il cucchiaio, ne fece gocciolare un po’ sul petto di Kurt.

Kurt rabbrividì non appena il gelato colpì la sua pelle accaldata, e poi Blaine lo  leccò, immediatamente, facendo poi ruotare la lingua su entrambi i capezzoli di Kurt, prima di rialzarsi.

“Tocca a me?” disse Kurt, guardando Blaine.

“Sei solo preoccupato che possa mangiami tutto il gelato”, scherzò Blaine.

Kurt colpì il braccio di Blaine, afferrando poi il suo bicipite per tirarlo giù.

“No” disse baciandogli le labbra, godendosi il lento movimento della loro labbra ed il persistente sapore zuccherino.

“Forse” disse contro le sue labbra.

Blaine rise, togliendosi la maglia e poi rotolò sul letto, permettendo a Kurt di prendere il controllo.

Poi dopo essersi tolti anche i boxer, i vestiti sparsi sul pavimento o attaccati al letto, si persero completamente l’uno nell’altro, ridacchiando, baciandosi e leccando le gocce di gelato dalla pelle dell’altro.

Né Kurt né Blaine sentirono i passi nel corridoio, ma quando la porta si spalancò rivelando il fratello maggiore di Blaine , entrambi si bloccarono come cervi accecati dai fari.

“Hey Blaine…” Cooper si fermò, ma non si preoccupò di distogliere lo sguardo.

Invece, sul suo viso apparve un sorriso, “ Oh questo è una buona cosa…”

Blaine afferrò in fretta e furia le lenzuola per coprirsi e Kurt rotolò fuori dal letto scappando nel bagno unito alla camera da letto di Blaine e sbatté la porta.

“Che diamine…? Cosa ci fai qui ,Coop? Pensavo non saresti arrivato prima di domani?”

“Speravo non lo avessi fatto!” urlò Kurt da dietro la porta chiusa del bagno.

“Questi erano i piani originali… ma ho finito di registrare la nuova pubblicità prima e volevo sorprenderti… solo che, colpo di scena… hai sorpreso tu me .

So che mi dicesti che Kurt era un artista, ma non sapevo che avrei ricevuto uno spettacolo gratis… è indubbiamente un ballerino.”

“Cosa ci fai ancora qui ?” urlò di nuovo Kurt, e poi spalancò la porta e poi fulminò Cooper.

“Non hai un minimo di decenza?”

“Vuoi che ti faccia una foto così duri di più, signor fotografo?” disse Cooper a Blaine, troppo divertito dalla sua stessa battuta per non ridere mentre la diceva.

Blaine sbuffò ed afferrò un cuscino.

“Dio… Vattene, Cooper!” 

Lanciò il cuscino con tutte le sue forze, facendolo volare per la stanza; il cuscino colpì la porta nello stesso attimo in cui Cooper , velocemente, si abbassò lasciando la stanza.

Alla fine , Kurt tornò da Blaine sul letto e, sistematosi a faccia in giù, si lasciò scappare un gemito soffocato di frustrazione.

“Non ci posso credere… è come se l’universo non volesse che facciamo sesso in Ohio… Beh… vaffanculo universo”, si voltò di schiena , girando il volto per guardare Blaine, “Vuoi davvero rimanere qui tutta l’estate? Voglio tornare a New York” piagnucolò, “ almeno Santana ha limitato i commenti ed esce spesso la sera per lasciarci un po’ di privacy.

Wow… non avrei mai pensato di sentire queste parole uscire dalla mia bocca… Santana… premurosa.

Chi lo avrebbe mai creduto?”

“Non dobbiamo rimanere in Ohio… voglio dire… siamo venuti qui veramente solo per la tua festa di laurea, giusto? Ero abituato a passare ogni estate qui, ma ora… mi chiedo davvero come sia l’estate a New York” disse Blaine, incrociando le braccia dietro la testa.

“Ora che ho finito la scuola, potrei sicuramente usare l’estate per farmi conoscere e fare audizioni” disse Kurt, “ torniamo Blaine…. E non voltiamoci mai indietro”

“Non direi non voltiamoci mai indietro, ma … hai ragione.

Che ne dici di questo?

Rimaniamo fino alla fine del mese e poi… torniamo a casa”

“Si… New York è davvero casa ora…” disse Kurt con tono sognante.

Ma sapeva che… l’Ohio… New York o altrove… casa era dove c’era Blaine.

“E lì… nessuna interruzione”

“Nessuna interruzione” gli fece eco Blaine e poi sospirò.

Riusciva ad immaginare quanto potesse essere bello, avere quella pace e quella libertà che arrivava con l’estate.

Sarebbe stata la sua prima estate da solo, un intera estate in città solo con Kurt.

E , a volte , con Santana.



Kurt poggiò i piatti sul tavolo in giardino e Blaine lo seguì a ruota con gli oggetti di plastica, passandoli a Kurt in modo che potesse preparare la tavola esattamente come desiderava.

Blaine portava al collo la sua macchina fotografica, ed ogni tot minuti, la sollevava e scattava qualche foto di Kurt mentre svolgeva qualche compito quando invece avrebbe dovuto aiutare.

Kurt era solo leggermente annoiato dal fatto che Blaine fosse più una distrazione che un aiuto, ma quando sollevava lo sguardo e lo vedeva sorridergli , tutto il suo risentimento svaniva.

“La tua famiglia sarà qui tra poco, “ disse Kurt, “ puoi per lo meno aiutare mio padre a preparare la brace invece di stolkerarmi con la macchina fotografica?”

“Non posso farne a me” disse Blaine, “ sei bellissimo , soprattutto oggi e la luce naturale è perfetta in questo momento… oltretutto oggi è una giornata importante per te, la festa di laurea, e qualcuno deve documentarla” 

Scattò un’altra foto di Kurt e poi rise.

“Su questo non c’è dubbio, ma… Blaine… amore, ti prego” disse Kurt, incrociando le braccia e lanciandogli uno sguardo alla “ lo so che hai le migliori intenzioni… ma devi smetterla”

Blaine sospirò in modo drammatico.

“Okay … okay… vado ad aiutare Burt”.

“Grazie” disse Kurt, abbracciando velocemente Blaine, “ti prometto che dopo poserò per te”

“Mi sembra giusto… non dimenticherò questa promessa” disse Blaine, puntando un dito verso Kurt, mentre faceva qualche passo indietro.

“Nemmeno io”  disse Kurt facendogli l’occhiolino e poi, soddisfatto, Blaine si voltò ed entrò in casa.

Circa una mezz’ora dopo, i genitori di Blaine arrivarono insieme a Cooper, e Kurt corse a salutarli e li fece accomodare.

Burt e Carole entrarono in salotto e si presentarono, e Kurt poté sentire uno sguardo su di lui mentre accompagnava gli ospiti in giardino.

Una volta fuori , Kurt si voltò , finalmente, verso Cooper e mise su la sua faccia da stronzo.

“Cos’è quella faccia? Cosa ho fatto, Kurt?”

“Continui a fissarmi ed è inquietante”

“Non posso farne a meno” disse, assomigliando proprio a Blaine, e Kurt si sentì ancora più a disagio, “ Non posso dimenticare… quello che ho visto…”

“E non mi lascerai mai in pace per questo, giusto?”

“No… è stato così… dolce” Cooper ridacchiò , orgoglioso di se stesso , cosa ancora più irritante.

Blaine si avvicinò a Kurt, la macchina fotografica di nuovo in mano.

“Hey… gli hamburger e le costatelle sono quasi pronte… dovremo sederci”.

“Si… bell’idea” disse Kurt, e si voltò per allontanarsi da Cooper, felice di essersi almeno momentaneamente liberato della sua presenza.

Burt spense e pulì la griglia così da potersi sedere e rilassarsi insieme agli altri, e abbastanza presto gli Anderson e gli Hudson-Hummel si stavano godendo la giornata, chiacchierando, ridendo e godendosi il cibo e le bevande.

Blaine e Kurt erano nella loro piccola bolla, chiacchierando sotto voce , ridacchiando e condividendo il cibo.

Per quanto fu servito il dolce, Blaine era praticamente in grembo a Kurt, il braccio poggiato sulle sue spalle e stavano condividendo baci veloci quando pensavano che nessuno li stesse guardando.

Ma dopo un bacio durato un po’ più a lungo degli altri, qualcuno di schiarì deliberatamente la gola e Kurt e Blaine guardarono Burt che li stava fissando.

“Ragazzi… potete farlo dopo?”

“Va bene… lasciali divertire…”  intervenne Cooper, “ non è nulla che non abbiamo già visto prima”

“Scusa?” disse Burt, guardando Cooper che gli fece l’occhiolino.

“Sai… il piccolo Blainey sul grembo di Kurt…”

Burt si schiarì la gola di nuovo, per poi fingere di tossire, distogliendo lo sguardo per un momento.

Prese dei generosi sorsi della sua birra come se potesse lavar via i ricordi di quella notte.

Il volto di Kurt iniziò a farsi rosso a causa di questo scambio e fece scorrere lo sguardo dal beffardo Cooper al padre visibilmente a disagio, e poi di nuovo al presuntuoso fratello di Blaine,  capendo che c’era una tacita comprensione reciproca tra i due su qualcosa a cui lui a malapena voleva pensare.

Nel frattempo, il signor e la signora Anderson stavano educatamente fingendo di ignorare la cosa, parlando tra loro di quanto fosse buona la torta di mele fatta in casa e del gelato per poi voltarsi verso Carole per complimentarsi con lei per cercare di cambiare argomento.

“Cooper”, lo avvertì Blaine, “ ti prego non farlo”.

“Non è colpa mia se voi due non sapete come chiudere a chiave una porta  quando cominciate a buttarvi uno addosso all’altro come due gatti affamati su una ciotola di crema” 

Questa volta, Burt quasi si soffocò con la birra e Carole gli diede , con gentilezza, della pacche sulla schiena cercando di non scoppiare a ridere.

Stava facendo un ottimo lavoro nel nascondere il suo divertimento, soprattutto perché non voleva imbarazzare ancora di più i due ragazzi, ma poi Kurt parlò.

“Mi dispiace se ti facciamo sentire inadeguato” disse Kurt, sedendosi dritto e fissando con freddezza Cooper, “ chiaramente, hai visto qualcosa di spettacolare, tant’è che non riesci a togliertelo dalla mente e senti il bisogno di gongolarti su quanto sia magnifica la nostra vita sessuale.

Perché si… facciamo sesso, del meraviglioso sesso e molto spesso.

Quando siamo a New York , dove viviamo ,insieme, potremo far vergognare Carrie Bradshow* e company.”

Kurt lanciò un sorrisetto compiaciuto a Cooper, ma Blaine, scioccato e leggermente sconvolto, rimase in silenzio.

Tutto era silenzioso, si sentiva solo il cinguettio degli uccelli sugli alberi li intorno e poi Burt, il cui viso era completamente rosso, cominciò a sbellicarsi dalle risate e Carole si unì a lui, incapace di contenersi più a lungo.

Quando le loro risate si calmarono, tutti al tavolo cominciarono di nuovo a parlare più tranquillamente.

“Non è nemmeno un grosso problema” disse la mamma di Blaine con nonchalance, scrollando le spalle, e tutti la guardarono.

“Li ho sentiti in un paio di occasioni, ma non ho sentito la necessità di tirare fuori l’argomento o di scherzarci su.

Non mi importa… sono adulti e non è come se fossi una puritana o altro… so che fanno sesso”

Blaine, ora , era completamente mortificato, e tenne lo sguardo basso sul piatto, fisso, mentre sperava che tutto questo non stesse realmente accadendo.

Di sicuro era un brutto sogno.

Almeno, è di questo che erano fatti gli incubi e Blaine sperò solo di potersi svegliare.

“Um… se non vi dispiace… devo andare in bagno” disse Blaine alla fine, scusandosi mentre si alzava da tavola.

“Hey… aspetta… vengo anche io” disse Kurt, alzandosi dalla sedia e seguendo Blaine.-

Una volta dentro casa, Kurt seguì Blaine su per le scale e nella sua camera, dove Blaine collassò sul letto.

“È stata la peggiore esperienza della mia vita” disse Blaine.

“Rilassati Blaine… hai sentito tua madre… non è un grosso problema… Cooper sta solo facendo il coglione…cosa di cui sono sicuro non può fare a meno… al solito”

“Penso tu abbia ragione… ormai non è più un segreto, huh” rise Blaine tra se, “ onestamente non so cosa pensassi… potevamo tenere la nostra vita sessuale segreta? Davvero pensavo che nessuno lo sapesse? Ho sperato fossimo stati discreti, ma penso che non sia andata così”.

“Beh… “ iniziò Kurt, sedendosi sul bordo del letto.

Poggiò una mano confortevole sulla gamba di Blaine.

“Tendi… emm… ad essere piuttosto… rumoroso… soprattutto quando sei passivo”.

“Si…” ammise Blaine, sentendosi leggermente arrossire.

Si fermò poi tornò a guardare Kurt con espressione furba, “ Hey… dato che tutti lo sanno ora… e tu dici che non è un grosso problema… siamo in camera tua… mi sto tipo… eccitando in questo momento”.

“Hai cambiato atteggiamento abbastanza in fretta…” disse Kurt ridendo.

“Beh… lo sai..” disse Blaine , gli occhi vagarono sul viso di Kurt, fissando le sue labbra leggermente aperte.

Kurt sollevò un sopracciglio, poi Blaine si allungò afferrando la parte davanti della maglietta di Kurt, stringendola nel pugno, per tirare Kurt su di lui, così cominciarono a pomiciare come due adolescenti a cui era stato dato il permesso di chiudere la porta della camera da letto.

In qualche modo, l’idea di essere scoperti adesso era esilarante per entrambi, e sfidarono Cooper ad avere il coraggio di entrare in camera.

Gli avrebbero dato tanto di cui parlare…




NOTE

E siamo alla ottava parte di questa serie...

Spero vi piaccia... su su nessun commento?

Giusto per chi non sa chi è Carrie Bradshow… Carrie è la protagonista di Sex and the City

Alla prossima settimana
   
 
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